ITAN980036U1 - Motoriduttore tubolare per tapparelle e tende da sole avvolgibili integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale - Google Patents

Motoriduttore tubolare per tapparelle e tende da sole avvolgibili integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di breveto per modello di utilità avente per titolo:
“MOTORIDUTTORE TUBOLARE PER TAPPARELLE AVVOLGIBILI, INTEGRATO CON UN DISPOSITIVO ANTICADUTA DI TIPO INERZIALE”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per modello di utilità ha per oggeto un motoriduttore tubolare per tapparelle avvolgibili integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale.
Atualmente per l’avvolgimento motorizzato di tapparelle e serrande in genere vengono normalmente utilizzati motoriduttori di conformazione tubolare, i quali si prestano ad essere infilati all’interno di una delle estremità dell’albero tubolare di avvolgimento della tapparella.
In particolare detti motoriduttori comprendono solitamente un riduttore epicicloidale a più stadi, alloggiato entro un manicotto, fisso, sulla cui parete interna è ricavata una corona dentata con cui ingranano i planetari del vari stadi del riduttore epicicloidale, che risulta trascinato in rotazione da un motore elettrico, fissato ad una delle due estremità del manicotto, dalla cui estremità opposta fuoriesce centralmente il perno del riduttore per la presa di potenza.
Su questo perno va in effetti calettato l adattatore preposto a trascinare in rotazione l’ albero di avvolgimento della tapparella, all’interno del quale viene per l’appunto incassato e fissato detto adattatore.
Un motoriduttore siffatto è descritto nella domanda di brevetto italiana n. AN 98 U 000012, depositata dalla stessa richiedente in data 12.3.98.
All’altra estremità dell’albero di avvolgimento della tapparella è soliti montare, per ragioni di sicurezza ed in ottemperanza alle norme di legge, un dispositivo antinfortunistico di arresto automatico e repentino della serranda in caso di sua caduta accidentale, dovuta ad una avaria del riduttore o del freno, di cui detti motoriduttori tubolari sono sempre corredati, dal momento che l’anzidetta trasmissione del moto dal motore elettrico al perno di presa di potenza non presenta generalmente caratteri di irreversibilità, per cui è indispensabile prevedere un dispositivo frenante, avente il compito di mantenere stabilmente la serranda in assetto sollevato, evitando che la stessa possa, per effetto del suo stesso peso, iniziare una indesiderata e pericolosa corsa di discesa, in caduta libera ed incontrollata.
I dispositivi antinfortunistici anzidetti vengono di solito denominati in gergo “paracaduti”; fra i tanti modelli di “paracadute”, quelli che soddisfano in pieno le norme di sicurezza, vengono denominati “paracaduti ammortizzati”, dal momento che il loro funzionamento è sostanzialmente basato su un sistema autobloccante che prevede, prima di effettuare Γ arresto dell’albero di avvolgimento della tapparella, una breve corsa di frenata, durante la quale viene dissipata per attrito parte dell’energia cinetica acquistata dall’albero di avvolgimento per effetto dell’entrata in caduta libera della tapparella.
Questa azione frenante, prima del bloccaggio definitivo dell’albero di avvolgimento, riduce la violenza dell’impatto di arresto evitando di sottoporre l’intera struttura a picchi di sollecitazione meccanica davvero gravosi e deleteri.
Nel brevetto europeo n. 0671543 della stessa richiedente viene descritto un particolare modello di questi “paracaduti ammortizzati” che appartiene alla categoria dei “paracaduti” di tipo inerziale, alla base del cui funzionamento c’è l’idea di utilizzare una speciale ruota dentata, calettata sull’albero di avvolgimento, alloggiarne nei suoi vani perimetrali una serie di corpi cilindrici e girevole esattamente all’interno di un anello di frizione, serrato fra una coppia di coperchi laterali, all 'interno dei quali è racchiusa anche la ruota dentata anzidetta.
Detto anello di frizione si caratterizza per il fatto di presentare lungo la sua circonferenza interna un’ansa, dove vanno ad insediarsi e restano incastrati, in caso di caduta libera della tapparella, i corpi cilindrici normalmente alloggiati nei vani periferici dell’anzidetta ruota dentata, dai quali detti corpi vengono espulsi automaticamente per centrifugazione, nel momento in cui l’albero di avvolgimento acquista una velocità di rotazione troppo elevata, non imputabile certo alla potenza trainante del motoriduttore.
Come già sopra accennato, questi “paracaduti” vengono istallati sull’albero di avvolgimento in corrispondenza dell’estremità opposta a quella di dislocazione del motoriduttore tubolare; più precisamente questi “paracaduti” vengono istallati al posto del cuscinetto cui viene solitamente supportato l’albero di avvolgimento in assenza di detti dispositivi anticaduta.
Ciò significa che l’ installatore della tapparella deve procedere a due distinte operazioni di montaggio: quella del motoriduttore tubolare ad una delle due estremità dell’albero di avvolgimento e quella del “paracadute” in corrispondenza dell’altra estremità.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un motoriduttore tubolare per tapparelle, integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale, così da semplificare e ridurre le operazione di installazione dell’albero di avvolgimento.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un motoriduttore tubolare per tapparelle, integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale, il cui costo sia inferiore alla spesa oggi necessaria per l’acquisto separato di un motoriduttore tubolare e di un “paracadute ammortizzato”.
Il motoriduttore tubolare secondo il trovato presenta una impostazione costruttiva convenzionale, nel senso di comprendere il solito manicotto, fisso, entro cui alloggia il riduttore epicicloidale e dal quale deborda, ad una delle due estremità il perno di presa potenza su cui va calettato l’adattatore di trascinamento dell’albero di avvolgimento della tapparella.
La peculiarità del motoriduttore tubolare secondo il trovato consiste nel fatto di incorporare un “paracadute” di tipo inerziale dislocato ad una estremità del manicotto anzidetto, in posizione intermedia fra l’adattatore ed il manicotto medesimo.
Più precisamente sul perno di presa potenza del riduttore epicicloidale viene infilato prima il paracadute e poi l’adattatore anzidetto.
I “paracadute” comprende una coppia contrapposta di coperchi circolari, fia i quali è interposto e stretto un anello di frizione, all’interno del quale è libera di girare una speciale ruota dentata, che risulta calettata sul perno di presa di potenza del riduttore epicicloidale; detto perno ha lunghezza sufficiente per attraversare ed oltrepassare la coppia di coperchi anzidetta, così che all’estremità di detto perno possa essere calettato il solito adattatore.
In una differente forma di realizzazione del trovato, il perno di presa potenza del riduttore non presenta lunghezza maggiorata e risulta accoppiato soltanto con la speciale ruota dentata del “paracadute”, la quale reca a sua volta un perno sul quale viene fissato l adattatore, preposto al trascinamento dell’albero di avvolgimento della tapparella.
Uno della coppia dei coperchi anzidetti è corredato di mezzi che ne consentono l’ancoraggio all’estremità del manicotto di alloggiamento del riduttore epicicloidale.
Si richiama infine l’attenzione sul fatto che il “paracadute” integrato nel motoriduttore tubolare secondo il trovato può vantare, grazie ad una sua adeguata progettazione, la peculiarità di assicurare il suo funzionamento in entrambi i sensi di rotazione della speciale ruota dentata in esso incorporata, a differenza dei comuni “paracaduti” di tipo noto, che solitamente funzionano soltanto per un solo verso di rotazione.
Questa particolare progettazione del “paracadute” in parola discende dall’osservazione che i motoriduttori tubolari devono poter essere montati indifferentemente all’estremità di destra o di sinistra dell’albero avvolgitore, così da non imporre condizioni vincolanti all’installatore, che di volta in volta è libero di scegliere a sua discrezione la posizione di montaggio più opportuna.
E’ evidente che invertendo l’estremità di applicazione del motoriduttore tubolare, si invertono anche i sensi di rotazione dell’albero di avvolgimento, cui corrispondono rispettivamente la discesa e la salita della tapparella.
Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del modello secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, riportate solo a titolo esemplificativo e non certo limitativo, in cui:
- la fig. 1 mostra con un disegno esploso, in assonometria, il motoriduttore tubolare, integrato con “paracadute”, secondo il trovato e secondo una sua prima preferita forma di attuazione; - la fig. 2 è la sezione con un piano assiale del “paracadute” e dell’adattatore, entrambi montati e fissati ad una delle estremità del motoriduttore;
- la fig. 3 è la sezione trasversale di fig. 2 con il piano ΙΠ-ΠΙ;
- la fig. 4 mostra con un disegno esploso, in assonometria, il motoriduttore tubolare, integrato con “paracadute”, secondo il trovato e secondo una differente versione costruttiva;
- la fig. 5 è la sezione con un piano assiale del “paracadute” e dell’adattatore, nella versione di cui alla fig. 5, entrambi montati e fissati ad una delle estremità del motoriduttore;
- la fig. 6 è la sezione trasversale di fig. 5 con il piano VI-VI;
- le figure 7 ed 8 mostrano entrambe lo stesso tratto della speciale ruota dentata e del disco di frizione contenuti nel “paracadute”, ma si riferiscono a due momenti di funzionamento differenti del “paracadute”: il primo passivo, relativo alla fase di riposo, il secondo attivo, relativo alla fase di lavoro.
Con riferimento alle figure anzidette, il motoriduttore tubolare secondo il trovato è del tipo comprendente un manicotto cilindrico (1), fisso, entro cui alloggia un riduttore epicicloidale e dal quale deborda, ad una delle due estremità, il perno di presa potenza (2) su cui va calettato l’adattatore (3) di trascinamento dell’albero di avvolgimento della tapparella, non illustrato nelle figure allegate.
La peculiarità del motoriduttore tubolare secondo il trovato consiste nel fatto di incorporare un “paracadute” di tipo inerziale (4) fissato ad una estremità del manicotto (1), in posizione intermedia fra l’adattatore (3) ed il manicotto medesimo.
I “paracadute” (4) comprende una coppia contrapposta di coperchi circolari (4a), fra i quali è interposto e stretto un anello di frizione (4b), all’interno del quale è libera di girare una speciale ruota dentata (5), che risulta calettata sul perno di presa di potenza (2) del riduttore epicicloidale; detto perno (2) ha lunghezza sufficiente per attraversare ed oltrepassare la coppia di coperchi (4a), così che all’estremità di detto perno (2) possa essere calettato l’adattatore (3), provvisto di un mozzo (3a), con due tratti sfaccettati, entro cui trova esatto insediamento il perno (2), pure dotato di due facce piane contrapposte (2a).
L’adattatore (3) viene stabilmente fissato all’estremità del perno (2) per mezzo di una vite (6), con relativa rondella (7), che si avvita entro un foro filettato (2b) previsto al centro della sezione terminale del perno (2).
Il fissaggio dell’adattatore (3) tramite la vite (6) determina indirettamente lo stabile arresto del “paracadute ”(4), che resta serrato fra l’adattatore medesimo ed il manicotto (1).
I due coperchi (4a) risultano serrati da parti opposte contro il disco intermedio di frizione (4b) per mezzo di alcune viti periferiche (4c); uno dei due coperchi (4a) è corredato di mezza che ne consentono l’ancoraggio all’ estremità del manicotto (1) di alloggiamento del riduttore epicicloidale.
Nella fattispecie il coperchio (4a) presenta una conformazione tubolare di diametro tale da poter essere infilato, per un breve tratto, esternamente al manicotto (1), che termina con un fondo grigliato (lb), da cui deborda centralmente il perno di presa potenza (2).
Il centraggio del coperchio (4a) sul manicotto (1) è favorito da una serie anulare di denti frontali (4d), ricavati all’ interno del coperchio (4a) e destinati ad accoppiarsi con le corrispondenti e conformi asole (le) del fondo grigliato (lb) anzidetto.
I libero sfilaggio del coperchio (4a) dal manicotto (1) viene ostacolato da alcune viti radiali (8).
Con particolare riferimento alla figure 7e 8, si fa presente che all’interno del disco di frizione (4b) è centrata esattamente ed è libera di girare Fanzidetta ruota dentata (5), che presenta una serie perimetrale, regolarmente intervallata, di identici vani (9), entro ciascuno dei quali alloggia un corpo cilindrico (10), di diametro pari alla massima profondità di ciascun vano (9), nel quale dunque ogni corpo è esattamente contenuto.
Più precisamente ogni corpo cilindrico (10) alloggia esattamente entro una sede semicircolare (9a) ricavata al centro di ogni vano (9), preceduta e seguita da due identici e simmetrici smussi arcuati (9b), entrambi inclinati verso il centro della sede semicircolare (9a).
Dal canto suo il disco di frizione (4b) reca lungo il suo bordo interno un’ansa (11), dal profilo simmetrico, che si estende per un arco di lunghezza pressoché doppia di quella di ciascun vano (9) della ruota (5) ed avente una profondità di valore costante, ma inferiore al diametro dei corpi cilindrici (10), i quali, in caso di loro centrifugazione, vanno ad insediarsi entro detta ansa (1 1) e restano incastrati - come mostrato nelle figure 8 - fra una delle estremità di detta ansa (11) ed uno dei smussi (9b) di detti vani (9), determinando così l’insorgere di una azione frenante esercitata dal disco di frizione (4b) nei confronti della ruota (5) e quindi indirettamente sull’albero di avvolgimento, cui la ruota (5) è calettata.
Con il numero (4c) sono state indicate le asole ricavate nel disco di frizione (4d) per il passaggio delle viti (4c) che serrano i coperchi (4a) contro il disco (4b).
La versione costruttiva del modello secondo il trovato illustrata nelle figure 4, 5 e 6 differisce da quella sopra descritta soltanto per il fatto di adottare un speciale “paracadute” (40), appositamente progettato per questa sua specifica applicazione.
L’adozione di questo particolare “paracadute” (40) non impone una lunghezza maggiorata del perno di potenza (2) del riduttore, per cui non c’è bisogno di progettare due modelli distinti di riduttore, uno idoneo a trascinare direttamente e soltanto l’adattatore (3) - come attualmente accade - ed un altro atto a trascinare contemporaneamente la ruota (5) del “paracadute” e l’adattatore (3), come previsto dalla presente invenzione.
L’ anzidetto “paracadute” (40) risulta alloggiato entro un manicotto (12), avente diametro tale da poter essere infilato, per un breve tratto, esternamente al manicotto (1).
I centraggio del manicotto (12) sul manicotto (1) è favorito da una serie anulare di denti frontali (12a), ricavati aU’intero di una delle estremità del manicotto (12) e destinati ad accoppiarsi con le corrispondenti e conformi asole (le) del fondo grigliato (lb) del manicotto (1).
I libero sfilaggio del manicotto (12a) dal manicotto (1) viene ostacolato da alcune viti radiali (8).
I “paracadute” (40) comprende una coppia contrapposta di coperchi circolari (40a), fra i quali è interposto e stretto un anello di frizione (40b), all’interno del quale è libera di girare una speciale ruota dentata (50), che risulta calettata sul perno di presa di potenza (2) del riduttore epicicloidale; la pressione di serraggio dei coperchi (40a) contro il disco di frizione (40b) è fornita da una molla (13), che viene interposta fra il paracadute (40) ed il tappo di chiusura (14) del manicotto (12) nella cui imboccatura (12b) detto tappo (14) viene infilato ed arrestato tramite un anello elastico (15), che trova alloggiamento in un’apposita gola anulare scavata sul bordo interno di detta imboccatura.
La ruota (50) differisce dalla ruota (5) unicamente per il fatto di presentare un mozzo sul quale si innesta un secondo perno (20), allineato con il perno (2) e fuoriuscente dal foro centrale (14a) del tappo (14), così da poter essere infilato entro il mozzo (3a) deir adattatore (3).
L’adattatore (3) viene stabilmente fissato all’estremità del perno (20) per mezzo di una vite (6), con relativa rondella (7), che si avvita entro un foro filettato (20b) previsto al centro della sezione terminale del perno (20).

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Motoriduttore tubolare per tapparelle avvolgibili, integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale, caraterizzato per il fatto di comprendere: - un motoriduttore tubolare del tipo formato da un manicotto cilindrico (1), fisso, entro cui alloggia un riduttore epicicloidale e dal quale deborda, ad una delle due estremità , il perno di presa potenza (2); - un adatatore (3) da infilare e fissare dentro l’albero di avvolgimento della tapparella; - un “paracadute ammortizzato” (4 o 40) ,di tipo inerziale, interposto fra adattatore (3) e motoriduttore tubolare, fissato all’anzideto manicotto (1) in corrispondenza deU’estremità da cui deborda il perno (2), sul quale viene calettata la ruota girevole (5 o 50) del “paracadute” (4 o 40).
  2. 2) Motoriduttore tubolare per tapparelle avvolgibili, integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che uno (4a) dei coperchi fissi del “paracadute” (4) presenta una conformazione tubolare di diametro tale da poter essere infilato, per un breve tratto, esternamente al manicotto (1), che termina con un fondo grigliato (lb), da cui deborda centralmente il perno di presa potenza (2); essendo previsto che all’interno di detto coperchio (4a) sia ricavata una serie anulare di denti frontali (4d) atti ad accoppiarsi con le corrispondenti e conformi asole (le) del fondo grigliato (lb) anzidetto.
  3. 3) Motoriduttore tubolare per tapparelle avvolgibili, integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che il coperchio (4a) del “paracadute” (4) è fissato al manicoto (1) tramite alcune viti radiale (8).
  4. 4) Motoridutore tubolare per tapparelle avvolgibili, integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che il “paracadute” (4) comprende: - una coppia contrapposta di coperchi circolari (4a), fra i quali è interposto e streto un anello di frizione (4b); - una speciale ruota (5) che è libera di girare all’interno del disco di frizione (4b) e che presenta una serie perimetrale, regolarmente intervallata, di identici vani (9), entro ciascuno dei quali alloggia un corpo cilindrico (10), di diametro pari alla massima profondità di ciascun vano (9) ed alloggiente esattamente entro una sede semicircolare (9a) ricavata al centro di ogni vano (9), preceduta e seguita da due identici e simmetrici smussi arcuati (9b) , entrambi inclinati verso il centro della sede semicircolare (9a); - un disco di frizione (4b) recante lungo il suo bordo interno un’ansa (1 1), dal profilo simmetrico, che si estende per un arco di lunghezza pressoché doppia di quella di ciascun vano (9) della ruota (4d) ed avente una profondità di valore costante, ma inferiore al diametro dei corpi cilindrici (10).
  5. 5) Motoridutore tubolare per tapparelle avvolgibili, integrato con un dispositivo anticaduta, di tipo inerziale, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che il “paracadute” (40) comprende: - una coppia contrapposta di coperchi circolari (40a), fra i quali è interposto e stretto un anello di frizione (40b); - una speciale ruota (50) che è libera di girare all’ interno del disco di frizione (40b) e che presenta una serie perimetrale, regolarmente intervallata, di identici vani (9), entro ciascuno dei quali alloggia un corpo cilindrico (10), di diametro pari alla massima profondità di ciascun vano (9) ed alloggiante esattamente entro una sede semicircolare (9a) ricavata al centro di ogni vano (9), preceduta e seguita da due identici e simmetrici smussi arcuati (9b), entrambi inclinati verso il centro della sede semicircolare (9a); - un disco di frizione (40b) recante lungo il suo bordo interno un’ansa (1 1), dal profilo simmetrico, che si estende per un arco di lunghezza pressoché doppia di quella di ciascun vano (9) della ruota (4d) ed avente una profondità di valore costante, ma inferiore al diametro dei corpi cilindrici (10); - un manicotto (12), alloggiante il paracadute (40), avente diametro tale da poter essere infilato sul manicotto (1) e recante una serie anulare di denti frontali (12a), ricavati all’ interno di una delle sue estremità e destinati ad accoppiarsi con le corrispondenti e conformi asole (le) del fondo grigliato (lb) del manicotto (1), al quale deto manicoto (12) risulta fissato da alcune viti radiali (8); - una molla (13), interposta fra il paracadute (40) ed il tappo di chiusura (14) del manicoto (12), nella cui imboccatura (12b) detto tappo (14) viene infilato ed arrestato tramite un anello elastico (15), che trova alloggiamento in un’apposita gola anulare scavata sul bordo interno di deta imboccatura; - una ruota (50) che presenta un mozzo sul quale si innesta un secondo perno (20), allineato con il perno (2), fuoriuscente dal foro centrale (14a) del tappo (14) e sul quale viene calettato e fissato l’adattatore (3).
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