IT202100023801A1 - Porta sezionale con motorizzazione coassiale senza molle - Google Patents

Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: << PORTA SEZIONALE CON MOTORIZZAZIONE COASSIALE SENZA MOLLE

Il presente trovato concerne una porta sezionale con motorizzazione coassiale senza molle, in particolare una porta sezionale per la chiusura di vani di edifici civili, commerciali ed industriali che, pur potendosi impiegare anche per la chiusura di porte con ampia larghezza luce, con anta mobile completamente aperta, massimizzi, comunque, l?altezza utile del vano chiuso dalla stessa porta sotto il solaio, riducendo altres? gli elementi componenti la stessa.

La presente porta sezionale ? completamente nuova ed inventiva, in quanto nasce non solo in considerazione della norma di prodotto UNI EN 11421:2019 relativa alle porte e ai cancelli industriali, commerciali e da garage, ma, quale perfezionamento, per risolvere del tutto le problematiche rilevate col precedente trovato dello stesso richiedente, precisamente la domanda di brevetto per invenzione industriale italiana n.102020000011959.

Detto aggiornamento normativo, alla luce della tecnica nota richiamata nella precedente domanda ha indotto, in questi ultimi mesi, lo scrivente inventore a ingegnerizzare nuovamente gli standard costruttivi del suo trovato, in modo da poterlo perfezionare sia alla luce della tecnica nota esistente, sia al fine di conseguire le migliori prestazioni possibili, realizzando un trovato che risolvesse appieno e del tutto le problematiche sino ad oggi irrisolte dagli altri fabbricanti presenti nel settore della produzione industriale delle porte sezionali.

Le porte note pi? simili al presente trovato sono: i brevetti statunitensi US2015402 A pubblicato il 24/09/1935, e US5036899 A pubblicato il 06/08/1991; il brevetto francese FR2968345 A1, pubblicato il 08/06/2012; e il brevetto internazionale WO2019/048392 A1, pubblicato il 14/03/2019.

Ad ogni modo, si precisa che tutti detti brevetti richiamati nella tecnica nota pi? vicina al precedente trovato, quest?ultimo costituito dalla domanda italiana n.102020000011959, di cui la presente domanda ne costituisce il relativo perfezionamento, non realizzano affatto la minimizzazione della distanza di ingombro o di distacco della superficie del manto della porta sezionale, allorquando il manto della porta ? posizionato inferiormente al solaio, con anta mobile completamente aperta e, quindi, la massimizzazione dell?altezza utile offerta cos? dal vano chiuso dalla stessa porta.

Difatti, il problema ad oggi irrisolto dalle attuali porte sezionali atte alla chiusura di luci di edifici civili ed industriali ? relativo al fatto che non riescono, per quanto sino ad oggi progettato e realizzato, a minimizzare sia le dimensioni del diametro dell?albero, sia la distanza di ingombro sotto il solaio, necessaria allo scorrimento orizzontale dell?anta quando quest?ultima scorre sotto il solaio e, quindi, a massimizzare l?altezza utile del vano chiuso dalla stessa porta.

Detta impossibilit? della tecnica nota ? dovuta al fatto che i trovati sino ad oggi noti, sono muniti solo di supporti d?estremit? dell?albero motore e, nei pochi casi in cui ? presente un supporto intermedio, il sistema di chiusura prevede molle di compensazione.

In particolare, il brevetto francese FR2968345 A1, che dallo scrivente viene ritenuto il pi? simile della tecnica nota al presente trovato rispetto agli altri precedentemente richiamati, presenta lo svantaggio di non essere applicabile su luci di ampia larghezza, per l?evidente problema esistente di maggiore resistenza a flessione richiesta dall?albero motore e, quindi, alla necessaria maggiorazione dei diametri dell?albero motore, al fine di ridurre le relative frecce inflessionali, quindi, non risolvendo la problematica di cui sopra, invece pienamente risolta dal nostro trovato.

Scopo del presente perfezionamento ?, quindi, quello di risolvere dette problematiche e svantaggi della tecnica nota, ideando e realizzando un?innovativa porta sezionale, atta alla chiusura di luci di edifici civili, commerciali ed industriali, ideata per qualsiasi larghezza e altezza luce, ma atta a minimizzare sia il diametro dell?albero, sia la distanza di ingombro inferiormente al solaio, necessaria allo scorrimento orizzontale dell?anta e, quindi, a massimizzare sia la coppia motore (con la possibilit? a parit? di coppia di poter utilizzare motoriduttori di potenza inferiore e velocit? maggiore), sia l?altezza utile del vano chiuso dalla stessa porta. Ulteriore scopo del presente sistema ? quello di eliminare totalmente elementi costruttivi quali le pulegge, queste ultime presenti nella tecnica nota richiamata e, comunque, utilizzare materiali e componenti che, a parit? di caratteristiche costruttive e funzionali, presentino un costo minimizzato, un indice di impatto ambientale, possibilmente anch?esso minimizzato e con elementi componenti possibilmente nel tempo riciclabili. Un altro scopo del presente trovato ? quello di ridurre ulteriormente gli elementi componenti la porta sezionale, riducendone, quindi, anche i relativi costi, sostituendo i freni paracadute con una coppia di mezzi anticaduta alternativi, con modalit? di traino o trazione ridondante parimenti validi, ma pi? economici.

Tali scopi sono conseguiti realizzando una porta sezionale con motorizzazione coassiale senza molle, in particolare una porta sezionale per la chiusura di vani di edifici civili, commerciali ed industriali che, con minimizzato ingombro sotto il solaio, massimizzi la coppia e il numero di giri utile del motore e quanto rivendicato in calce alla presente descrizione e di seguito descritto.

Detti scopi e i conseguenti vantaggi, nonch? le caratteristiche del trovato secondo la presente invenzione saranno pi? chiaramente evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di una soluzione preferita, riportata a titolo esemplificativo, ma non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

- la Fig.1 ? uno schema grafico raffigurante, in vista frontale, dal lato interno del vano di installazione, la porta sezionale 1, la quale conserva le caratteristiche costruttive di cui alla domanda italiana n.102020000011959 dello stesso richiedente; dalla presente vista frontale ? possibile evincere l?idea inventiva del presente perfezionamento, vale a dire, oltre alla minimizzazione al di sotto degli ottanta millimetri della distanza di ingombro D inferiormente al solaio S, necessaria allo scorrimento orizzontale dell?anta mobile della porta sezionale 1 e, quindi, a massimizzare l?altezza utile Hu del vano di altezza H chiuso dalla stessa porta 1, l?ulteriore perfezionamento consistente nell?eliminazione totale delle carrucole e nella sostituzione dei freni motore con cinghie fungenti da freno paracadute avvolte in coppia direttamente sull?albero motore, come ? possibile evincere nelle tavole riportanti le figure successive;

- la Fig.2 ? uno schema grafico riportante una vista tridimensionale dell?albero motorizzato 2 della nuova porta sezionale atta alla chiusura di luci di edifici civili ed industriali di cui alla presente invenzione, dalla quale ? possibile evincere gli elementi innovativi costituenti la stessa, vale a dire l?aver eliminato le carrucole laterali e/o intermedie, se eventualmente presenti sugli alberi, nonch? l?aver munito lo stesso albero di una pluralit? di solchi scanalati 5, laddove poter avvolgere almeno una coppia di cinghie paracadute, minimizzando cos? l?ingombro delle stesse oltre il diametro dell?albero motore 2;

- la Fig.3 ? uno schema grafico riportante una ulteriore vista tridimensionale dell?albero motorizzato 2 della nuova porta sezionale di cui alla Fig.2, dalla quale ? possibile evincere come sia possibile anche fare a meno della presenza di detta pluralit? di solchi scanalati, allorquando, nella stessa zona 7 in cui essi andrebbero ricavati quale mezzo di aderenza per la cinghia 8, esiste una ottimale aderenza per l?avvolgimento di detta coppia di cinghie paracadute;

- la Fig.4 ? un altro schema grafico riportante la vista tridimensionale dell?albero motorizzato 2, dalla quale ? possibile evincere come si avvolge almeno una cinghia 8 attorno alla superficie esterna dell?albero 2, in corrispondenza della zona di avvolgimento 7 ad alta aderenza; - la Fig.5 ? un altro schema grafico riportante la vista tridimensionale dell?albero motorizzato 2, dalla quale ? possibile evincere come si avvolge una coppia di cinghie 8 attorno alla superficie esterna dell?albero 2, sempre in corrispondenza di detta zona di avvolgimento 7 ad alta aderenza, con detta coppia di cinghie 8, avvolte attorno all?albero 2, cos? conferenti le stesse caratteristiche di un mezzo ridondante avente le stesse funzioni dii un paracadute cavi;

- la Fig.6 ? un altro schema grafico riportante la vista tridimensionale dell?albero motorizzato 2, dalla quale ? possibile evincere come, in una soluzione alternativa alla precedente rappresentata in Fig.5, si avvolge una sola cinghia 8 per estremit? dell?albero 2; ? possibile evincere come ora detta cinghia 8 sia munita di una tasca 9, in seno alla quale ? possibile inserire un cordino o cavo o fune 10, avente funzioni equivalenti a quelle della seconda cinghia 8, di cui alla precedente figura;

- la Fig.7 ? un ulteriore schema grafico riportante la vista tridimensionale dell?albero motorizzato 2, dalla quale ? possibile evincere entrambe le estremit? di quest?ultimo e come viene applicata detta modalit? di inserimento delle cinghie 8 di cui alla Fig.6, con ciascuna di dette cinghie 8 munite di detta tasca 9, in seno alla quale ? possibile inserire un cordino o cavo o fune 10, avente funzioni equivalenti a quelle della seconda cinghia 8; nella presente figura ? possibile evincere anche il gruppo finecorsa 11 in testata al motoriduttore.

Dalle figure allegate alla presente e, comunque, alla luce di quanto ulteriormente descritto nella precedente domanda italiana n.102020000011959 dello stesso richiedente, della quale questa costituisce un perfezionamento, un tecnico dell?arte pu? facilmente intuire ed evincere come il presente trovato risolva brillantemente dette limitazioni della tecnica nota, comprese anche quelle di detta precedente domanda, in quanto concerne una porta sezionale 1 atta alla chiusura di luci di edifici civili, commerciali ed industriali, essenzialmente composta da un?anta mobile costituita da una pluralit? di doghe scorrevoli lungo guide laterali, di tipo verticale 7 o anche curvo ed orizzontale, un motoriduttore inserito coassialmente allo stesso albero di movimentazione del manto della serranda, senza molle di bilanciamento.

Detta porta sezionale 1 ? apribile, in caso di necessit?, anche manualmente, avendo previamente sbloccato il motoriduttore coassiale inserito nell?albero 2, tramite manovella di soccorso o arganello di soccorso noti e facendo scorrere verso l?alto l?anta mobile lungo le guide laterali 7.

L?anta mobile ? in grado di disporsi solo in posizione verticale, ma anche in posizione orizzontale, tramite guide curvilinee di raccordo, in adiacenza, inferiormente al solaio S, scorrendo su dette guide orizzontali, superando totalmente la parte curva delle guide intermedie, come noto. La porta sezionale 1, cos? composta e funzionante, si caratterizza non solo per il fatto che le sue doghe, incernierate e movibili tramite appositi mezzi di scorrimento, hanno dimensioni atte, unitamente alle caratteristiche dimensionali delle guide orizzontali, alle modalit? di vincolo sia degli stessi mezzi di scorrimento alle doghe che all?attuale assenza del motoriduttore all?ultima doga del manto costituente l?anta mobile, essendo ora il motoriduttore integrato coassialmente all?albero 2 della stessa porta sezionale 1.

La minimizzazione della distanza D di ingombro necessaria allo scorrimento orizzontale dell?anta mobile parallelamente ed inferiormente al solaio S e, quindi, la massimizzazione dell?altezza utile Hu del vano chiuso dalla stessa porta 1 ? altres? garantito per il fatto di aver eliminato dall?albero motore 2 le pulegge solitamente applicate ad esso, come pure la possibilit? di realizzare sullo stesso albero dei solchi 5 per l?avvolgimento di cinghie 8 in coppie fungenti da freni paracadute. Dalla Fig.1 ? possibile evincere, infatti, come l?altezza H del vano, laddove la porta 1 ? installata, ? resa massimamente utilizzabile, essendo la stessa porta 1 atta ad ingombrare solo detta minima distanza D inferiormente al solaio S.

La porta sezionale 1 ? ora munita di un asse di traino 3, con detto asse 3 comunque dotato di un albero motorizzato coassiale e senza molle, senza pulegge di avvolgimento dei cavi e senza il noto freno paracadute, in quanto dotata di una pluralit? di solchi scanalati 5 (Fig.2), laddove poter avvolgere almeno una coppia di cinghie paracadute, minimizzando cos? l?ingombro delle stesse oltre il diametro dell?albero motore 2.

In una soluzione preferita, ma non limitativa, detta pluralit? di solchi scanalati o altri mezzi di aderenza possibili 5 possono anche non essere praticati sulla superficie esterna della zona 7 delle estremit? dell?albero (Fig.3 e Fig.4), laddove devono essere applicate le coppie di cinghie 8 fungenti da freno paracadute, specialmente nel caso in cui l?aderenza in attrito tra le cinghie 8 e la superficie dell?albero in detta zona di aderenza 7 lo consenta in modo adeguato.

Ad ogni modo la consueta installazione che prevede il vincolo della cinghia 8 sul tubo dell?albero 2, consente, anche nel caso di assenza di aderenza, la possibilit? di non praticare scanalature o eventuali godronature o goffrature 5 dell?albero.

Detta pluralit? di scanalature 5 ? atta all?adesione ottimale di una coppia di cinghie 8 aventi la funzione di paracadute cavi; detta coppia di cinghie 8 ? direttamente vincolata ed avvolta ad una sua prima estremit? sull?albero motore e all?altra estremit? sul manto della porta sezionale 1.

In una ulteriore soluzione preferita, al fine di risolvere gli svantaggi di detta tecnica nota, in particolare quelli correlati al fatto che le porte sezionali note non sono installabili su luci L0 di ampia larghezza (Fig.1), per l?evidente problema della necessaria maggiorazione dei diametri dell?albero con motoriduttore coassiale al fine di ridurre le frecce inflessionali, il presente trovato prevede l?inserimento di almeno un supporto intermedio per il sostegno dell?albero motorizzato, il quale cos? pu? restare dimensionato col suo diametro minimo.

In una soluzione preferita, dato che detti supporti intermedi garantiscono l?assenza di inflessione dell?albero, quest?ultimo ha, comunque, una conformazione con sezione circolare, perch? quest?ultima ? pi? facilmente reperibile sul mercato dei componenti dei sistemi di chiusura, sia per fabbricati di tipo civile che industriale.

Ad ogni modo la staffa intermedia ? munita di un supporto o cuscinetto in nylon autolubrificante o materiali similari, comunque riciclabili, con detto supporto munito di un foro centrale, di diametro pari a quello esterno dell?albero 2 utilizzato e rigidamente vincolabile ad almeno una staffa conformata a ?L? o a ?T? ed atta a essere vincolata a parete o a volta.

In una soluzione preferita, si adotta l?uso di cinghie o nastri di trazione 8 in fibra di nylon, composita o mista con fili in acciaio. Detta scelta presenta il vantaggio di non necessitare di pulegge di avvolgimento, quindi, dette cinghie in nylon si possono avvolgere su diametri pi? piccoli dell?albero motore 2, con ovvia maggiorazione delle potenze erogabili dallo stesso motore (diametri da 60-70 mm sino a 100-110 mm) e aumento del relativo numero di giri.

Le cinghie 8, d?altronde, restando in asse, garantiscono un corretto sollevamento del manto, con maggiore silenziosit? e resistenza nel tempo all?usura.

In un?altra soluzione preferita, rappresentata dall?applicazione di una sola cinghia 8, ? possibile ricavare sulla stessa cinghia 8 una tasca 9, in seno alla quale ? possibile inserire un cordino o cavo o fune 10, avente funzioni equivalenti a quelle della precedente seconda cinghia 8.

Detto ultimo sistema misto, vale a dire il funzionamento con cinghia 8 unitamente a un cavo 10 inserito in apposita tasca 9 (quest?ultima ricavata o cucita in adiacenza alla stessa cinghia 8 e, quindi, fungente da guida per il cavo 10), permette, essendo un mezzo ridondante di traino, l?eliminazione totale del noto paracadute cavi e, comunque, l?eliminazione della/e puleggia/e, in quanto la cinghia 8 con tasca 9 consente un avvolgimento controllato del cavo.

In un?altra soluzione preferita si adottano motoriduttori coassiali da inserire internamente all?asse dell?albero, caratterizzati da un alto numero di giri, come quelli di ultima generazione, reperibili da alcuni anni sul mercato.

Il motoriduttore dispone di gruppo finecorsa, dotati di manovra di emergenza a catena o a manovella per la manovra manuale del portone nel caso in cui si registri una mancanza di corrente elettrica in rete.

Il motoriduttore coassiale ? altres? collegato, mediante un cavo di connessione ad innesto, a una centralina di comando, tramite la quale ? possibile effettuare le regolazioni di velocit? sia in apertura che in chiusura, come pure la possibilit? di collegare le sicurezze previste da norma e i relativi sistemi di comando.

In alternativa, ? possibile collegare il motoriduttore direttamente al sistema di comando manuale, eliminando la centralina di comando.

In una seconda forma di attuazione l?asse motore coassiale ? costituito da un albero o tubo commerciale in acciaio con una dimensione in ingombro minima che varia da sessanta millimetri anche a oltre centodieci millimetri, in funzione anche dell?ingombro diametrale della tipologia di motoriduttore utilizzato.

La lunghezza dell?albero varia in funzione della larghezza L0 del portone e rispetter? ad ogni modo l?interasse di ingombro delle guide laterali ed orizzontali. Queste ultime sono raccordate da un tratto curvilineo.

La porta sezionale ? vendibile anche in kit, aventi le seguenti caratteristiche: muniti di motoriduttori funzionanti con tensione 110 V / 220 V / 380 V, alla frequenza di 50 Hz, con potenze del motoriduttore varianti preferibilmente da un minimo di 300 Watt a un massimo di 1500 W.

Il peso massimo dell?anta mobile o manto sezionale ? solitamente variabile da un minimo di cinquanta chilogrammi a un massimo di seicento chilogrammi.

La scelta delle varie possibilit? di abbinamento prevede che debba essere effettuata valutando sia il peso dell?anta mobile (L0 x H x peso/m<2 >caratteristico in funzione dei pannelli impiegati per il manto), sia l?altezza H della porta (Fig.1).

In una forma di attuazione, i motoriduttori sono equipaggiati con la manovra di emergenza a catena o a manovella, le quali consentono l?apertura o la chiusura della porta in caso di mancanza di corrente elettrica in rete.

La porta sezionale 1 si caratterizza, quindi, per il fatto che:

? Il motoriduttore ? completamente inserito coassialmente all?asse 3 dell?albero di trasmissione del moto 2 del manto;

? Non esistono pulegge;

? I freni paracadute cavi sono sostituiti da una coppie di cinghie o, in alternativa, da una cinghia e un cavo;

? L?unica sporgenza minima prevista rispetto all?albero di movimentazione ? costituita dall?estremit? atta alla regolazione dei finecorsa e della manovra di emergenza, e comunque negli ingombri di seguito specificati, in modo completamente innovativo e differente dai sistemi noti che utilizzano motoriduttori esterni all?albero a presa diretta o del tipo rinviato a catena;

? Gli ingombri laterali oltre guida variano, a secondo delle motorizzazioni scelte, da zero millimetri a un massimo di cento millimetri;

? Gli ingombri in altezza dell?albero di avvolgimento variano, a secondo delle motorizzazioni scelte, da un minimo di sessanta millimetri a un massimo di duecento millimetri;

? Gli ingombri in profondit? dell?albero di avvolgimento variano, a secondo delle motorizzazioni scelte, da un minimo di ottanta millimetri a un massimo di duecento millimetri.

Inoltre, il presente trovato si caratterizza per il fatto che presenta motorizzazioni con numero di giri fisso o variabile da un minimo di cinque giri al minuto a un massimo di oltre cento giri al minuto, a secondo della velocit? in apertura e chiusura necessaria all?utilizzatore finale.

Le doghe sono preferibilmente mono-parete o coibentate e realizzate con lamierini di rivestimento, uno interno e l?altro esterno, i quali le proteggono sia sulla superficie rivolta verso l?interno del vano da chiudere, sia su quella rivolta verso l?ambiente esterno allo stesso vano.

Dette lamiere hanno caratteristiche tali da consentire differenti modalit? di colorazione, rispettivamente, sia delle superficie esterna che interna alla porta sezionale 1, pur consentendo di mantenere elevate le caratteristiche di coibenza sino ai valori tipici delle case passive.

In una soluzione preferita la porta sezionale 1 ? munita di una doga vetrata realizzata con estrusi terminali, superiore ed inferiore, in alluminio a taglio termico e con elementi intermedi in policarbonato.

Come ? possibile, quindi, evincere da quanto sopra descritto e raffigurato, alla luce dei disegni della domanda di brevetto di cui la presente costituisce perfezionamento, la porta sezionale 1 ? nuova ed inventiva, in quanto ? stata idoneamente ideata e progettata per risolvere dette problematiche della tecnica nota, al fine di realizzare con costi molto contenuti una valida porta sezionale, munita altres? di ingombri minimizzati.

La semplicit? di costruzione e flessibilit? d?uso della porta sezionale ne consente la sua applicazione in diversi ambiti applicativi, civili, commerciali ed industriali, potendo essere utilizzata in modo molto pratico ed agevole, con un minimizzato costo finale, sia del prodotto finito che del servizio di installazione.

La presente porta sezionale presenta l?ulteriore vantaggio di non produrre affatto un rilevante impatto ambientale, essendo in gran parte costituita da componenti metallici e non metallici facilmente riciclabili.

Un ulteriore vantaggio ? costituito dal fatto che la presente porta sezionale si pu? realizzare industrialmente in una gamma molto ampia di applicazioni, geometrie, dimensioni, colorazioni del manto scorrevole, tali da soddisfare le pi? svariate esigenze del mercato.

Gli ulteriori vantaggi, non meno importanti dei precedenti, derivano dai minimizzati costi dei profilati e degli elementi costituenti la doga, detti costi contenuti anche per quanto attiene le spese necessarie per il suo trasporto ed ulteriori lavorazioni necessarie per il suo corretto assemblaggio.

? anche evidente che all?esempio di realizzazione precedentemente descritto a titolo illustrativo e non limitativo potranno essere apportati numerosi ritocchi, adattamenti, integrazioni, varianti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza peraltro uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

LEGENDA

1. PORTA SEZIONALE

2. ALBERO CON MOTORIDUTTORE COASSIALE AL SUO INTERNO; 3. ASSE DEL MOTORIDUTTORE O DELL?ALBERO

4. CODOLO D?ESTREMIT? DELL?ALBERO

5. MEZZI DI ADERENZA O SOLCHI SCANALATI O SCANALATURE EVENTUALMENTE PRATICATE SULL?ALBERO PER L?OTTIMALE ADESIONE DELLE CINGHIE IN NYLON SULL?ALBERO

6. GUIDE VERTICALI

7. ZONA DI ADERENZA INTERESSATA DALL?AVVOLGIMENTO DELLE CINGHIE

8. CINGHIE

9. TASCA PORTA CORDINO O CAVO O FUNE, REALIZZATA SULLA CINGHIA

10. CORDINO, CAVO O FUNE

11. GRUPPO FINECORSA IN TESTATA AL MOTORIDUTTORE

D DISTANZA DELLA SPORGENZA SUPERIORE DEL MANTO DELLA PORTA SEZIONALE DAL SOLAIO ?S?

H ALTEZZA LUCE DEL VANO DI INSTALLAZIONE DELLA PORTA HU ALTEZZA UTILE SOTTO IL MANTO SCORREVOLE O DISTANZA

DAL PAVIMENTO ?P? ALLA SPORGENZA INFERIORE DEL MANTO

L0 LARGHEZZA LUCE DEL VANO DI INSTALLAZIONE DELLA PORTA COMPRENSIVA DELL?INGOMBRO DELLE GUIDE

P PAVIMENTO S SOLAIO

Claims (9)

RIVENDICAZIONI

1) Porta sezionale con motorizzazione coassiale senza molle (1) per applicazioni civili, commerciali ed industriali, caratterizzata dal fatto di comprendere: un albero (2) con asse (3) motorizzato coassiale senza molle, al cui interno ? inserito coassialmente un motoriduttore, sorretto tramite almeno un codolo d?estremit? (4) su staffe laterali e/o intermedie da installare in funzione dell?altezza (H) e della larghezza (L0) della luce della porta da chiudere; una coppia di guide verticali (6) e/o orizzontali, raccordate da elementi curvilinei; un manto costituito da una pluralit? di doghe; detto albero motorizzato (2), altres? munito alle sue estremit? di scanalature (5) atte all?avvolgimento in tenuta di almeno una cinghia (8) o, in alternativa, una cinghia (8) e un cavo (10) oppure una coppia di cinghie (8).

2) Porta sezionale (1), secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che l?albero (2) ? munito, in corrispondenza di almeno una sua estremit?, di una pluralit? di scanalature (5) a spirale, aventi una profondit? di incisione compresa tra un decimo di millimetro e un millimetro, nonch? una larghezza compresa tra trenta millimetri e sessanta millimetri.

3) Porta sezionale (1), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l?albero (2) ? munito, in corrispondenza di almeno una sua estremit?, di una godronatura o zigrinatura spinata, con passi da mezzo millimetro a due millimetri e di larghezza compresa tra i trenta e i cento millimetri.

4) Porta sezionale (1), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cinghia (8) ? munita di una tasca (9) laterale, di dimensioni atte al passaggio di un cavo (10) di diametro compreso tra tre millimetri e dieci millimetri.

5) Porta sezionale (1), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta tasca (9) ? ricavata nella tessitura della cinghia o realizzata a parte e, in quest?ultimo caso vincolata con cuciture e/o aggraffature sul bordo longitudinale della cinghia (8).

6) Porta sezionale (1), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cinghia (8) ? in fibra di nylon, oppure composita o mista con fili in acciaio.

7) Porta sezionale (1), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cinghia (8) ? in fibra di basalto o in fibra di vetro.

8) Porta sezionale (1), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che presenta un albero motorizzato coassiale (2) munito di un numero di giri fisso o variabile da un minimo di cinque giri al minuto a un massimo di oltre cento giri al minuto.

9) Porta sezionale (1), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nel caso di elevate larghezze luce (L) della porta (1), l?albero (2) ? munito di almeno una staffa intermedia oltre a quelle laterali in estremit?, e un diametro di dimensioni uguali a quelli adottati per larghezze luce (L) inferiori.