ITAN960022U1 - Dispositivo automatico fermaimposte - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per modello di utilit? avente per titolo:

DISPOSITIVO AUTOMATICO FERMAIMPOSTE

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per modello di utilit? ha per oggetto un dispositivo automatico fermaimposte .

Come ? noto esistono gi? da tempo dei modelli di fermaimposte da fissare alle pareti esterne degli edifici e capaci di afferrare automaticamente il bordo inferiore delle imposte medesime allorquando queste si portino in posizione di fine corsa di ape rtura.

Tali fermaimposte si avvalgono infatti di una staffa ad "U" con le corna rivolte verso l'alto che risulta fulcrata, rispetto ad un perno orizzontale, ad una squadretta di supporto ancorata a parete tramite una robusta vite; a tale proposito occorre rilevare che la staffa in parola reca una forma scatolare che le consente di accogliere e di occultare al suo interno la stessa squadretta che ne consente il fissaggio a parete.

In effetti tale staffa ad "U", finch? si trova in attesa di afferrare l'imposta ? destinata a mantenere una posizione inclinata in avanti e verso il basso; in questo modo il bordo posteriore di una imposta che compia la corsa di apertura pu? oltrepassare il corno anteriore di tale staffa senza interferirvi .

E' previsto invece che l'interferenza si determini subito dopo nei confronti del corno posteriore delle medesima staffa.

Ebbene questa interferenza produce il basculamento all'indietro della staffa rispetto al proprio perno orizzontale di fulcraggio , fissato sulla squadretta di supporto; in tal modo contemporaneamente a ll'arretramento del suo corno posteriore si ottiene il sollevamento del suo corno anteriore .

Tale basculamento si arresta non appena la staffa medesima giunga in posizione perfettamente orizzontale, a battuta contro la faccia superiore della relativa squadretta di supporto fissata al muro; evidentemente nel momento in cui la staffa abbia assunto tale assetto orizzontale il bordo inferiore dell'imposta rimane compreso e bloccato tra l'uno e l'altro corno della staffa medesima.

A questo proposito occorre rilevare che la staffa anzidetta ? altres? capace di bloccarsi automaticamente e stabilmente in tale posizione orizzontale; in effetti questo accorgimento ? indispensabile per assicurare lo stabile bloccaggio dell'imposta in posizione di massima apertura.

Infatti se la staffa anzidetta potesse liberamente oscillare verso il basso, il bordo dell'imposta sarebbe liberato dall'ostacolo del corno anteriore e quindi l'imposta medesima sarebbe libera - magari spinta dal vento - di intraprendere una corsa verso la posizione di chiusura

Ebbene il bloccaggio automatico di tale staffa al di sopra della relativa squadretta di supporto si attua nel momento in cui un dente rivolto verso l'alto, previsto in corrispondenza dell'estremit? frontale della squadretta medesima, viene agganciato dall'estremit? uncinata di un antistante arpionismo.

Si tratta in particolare di un arpionismo all'uopo insediato entro il corpo della stessa staffa ad "D" e fulcrato rispetto ad un perno orizzontale appena pi? avanzato e parallelo rispetto al l 'anzidetto perno che assicura il fulcraggio tra staffa ad "U " e squadretta.

In particolare l'aggancio tra il dente della squadretta e detto arpionismo si attua al termine del basculamento all 'indietro della staffa ad "U", allorquando l'arpionismo nella sua corsa di risalita ? compiuta solidalmente all'intera staffa ad "U" ? riesce a scavalcare e ad agganciare saldamente l 'anzidetto dente della squadretta di supporto.

Occorre aggiungere peraltro che la spinta scaricata dal bordo dell'imposta sul corno posteriore della staffa ad "U" deve essere piuttosto energica; ci? in quanto l'aggancio tra l'arpionismo ed il dente della squadretta ? contrastato da una molla antagonista applicata allo stesso arpionismo.

In questo senso si comprende allora che, qualora si voglia liberare l?imposta dalla staffa di questo tipo di fermaimposte , occorre innanzitutto sbloccare lo stabile aggancio tra la staffa ad "U" e la squadretta che la supporta; solo in questo modo infatti la staffa medesima pu? essere riportata in posizione inclinata, in un assetto, cio?, in cui il suo corno anteriore non impedisce il compimento della corsa di chiusura all'imposta medesima.

In pratica questa operazione pu? essere attuata sbloccando l'arpionismo anzidetto dal dente della squadretta di supporto; tale sblocco pu? essere attuato sfruttando un grilletto che risulta applicato allo stesso arpionismo e che all'uopo deborda dalla zona frontale della staffa ad "U", appena al di sotto del corno anteriore.

In particolare spingendo verso il basso questo grilletto si pu? ottenere, vincendo la forza della molla antagonista, la rotazione dell'arpionismo verso il fronte della staffa, con conseguente liberazione del suo aggancio dal dente previsto all'estremit? della squadretta di aggancio al muro.

Ebbene questo tipo di fermaimposte - pur essendo piuttosto diffuso e funzionalmente apprezzabile - ha palesato un significativo inconveniente connesso sostanzialmente ad una certa fragilit? strutturale.

Pi? precisamente si ? accertato, soprattutto dopo un uso abbastanza prolungato di tali fermaimposte, il verificarsi della rottura dell'estremit? uncinata dall'arpionismo presente all'interno della staffa ad "U", quella che direttamente deve assicurare l'aggancio con il dente previsto sul fronte del corpo della squadretta portante.

La ragione di questa rottura va individuata nel notevole sforzo a flessione cui questa stessa appendice uncinata dell'arpionismo ? assoggettata, soprattutto in certe particolari condizioni, come ad esempio in presenza di un forte vento.

In effetti si comprende facilmente che in sostanza, allorquando l'imposta sia bloccata tra le corna del fermaimposte in parola, ci? che impedisce il basculamento verso il basso della staffa ad "U", e quindi la liberazione dell'imposta, ? solamente l'aggancio tra l'estremit? uncinata dell'arpionismo ed il dente della squadretta di supporto.

Ora ? evidente che tale estremit? uncinata dell'arpionismo possa schiantarsi nel momento in cui l'imposta venga ad essere spinta energicamente verso la sua posizione di chiusura e quindi contro il corno frontale della staffa ad "U", come avviene per l'appunto nel corso di temporali violenti o trombe d'aria.

Del resto ? altrettanto chiaro come tale eventuale rottura dell'arpionismo della staffa ad "U" sia quanto mai rovinosa; ci? in quanto compromette definitivamente ed irrimediabilmente la funzionalit? dell'intero fermaimposte, che pertanto non potr? che essere sostituito con un nuovo integro esemplare.

Scopo della presente invenzione ? quello di realizzare un fermaimposte che, pur non distaccandosi troppo dalla struttura essenziale dei fermaimposte appena descritti, risulti esente dal rischio della rottura dell'arpionismo di ritegno interno alla staffa ad "U".

Per ottenere tale risultato ? stato riprogettato il sistema di bloccaggio tra la staffa scatolare e la relativa squadretta, non prevedendo pi? elementi di reciproco arresto sottoposti a gravose sollecitazioni a flessione, ma piuttosto elementi di aggancio sottoposti a pi? sopportabili sollecitazioni di compressione.

Tramite questa idea di soluzione si comprende facilmente come questo nuovo sistema di bloccaggio possa vantare una robustezza enormemente superiore rispetto a quella del fermaimposte tradizionali e quindi la capacit? di sopportare senza danni anche le pi? forti sollecitazioni trasmessegli dall'imposta.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui le figure 1, 2 e 3 mostrano con altrettante viste laterali un fermaimposte del tipo secondo il trovato la cui staffa basculante ? sezionata con un piano mediano longitudinale.

Le tre figure mostrano il dispositivo nelle tre sue posizioni operative, rispettivamente nell'assetto assunto in fase di riposo, vale a dire in attesa di afferrare e bloccare il bordo dell'imposta (figura 1), nell'assetto assunto in fase di blocco dell'imposta (figura 2) e nell'assetto assunto subito dopo che sia stato attuato lo sblocco dei mezzi di arresto tra staffa e squadretta di supporto, (figura 3).

Con riferimento alle figure allegate, il fermaimposte secondo il trovato si avvale usualmente di una staffa basculante di struttura scatolare (1) recante due corna (la e lb) raccordate da una parete orizzontale (1c) e fulcrata, rispetto ad un perno trasversale orizzontale (2), ad una squadretta sagomata (3) che reca, in corrispondenza della propria estremit? posteriore una vite (4) per il fissaggio a parete.

Va rilevato altres? che l'estremit? frontale di tale squadretta (3), alloggiata all'interno della staffa scatolata (1), termina in sommit? con un breve nasello (5) avente una parete superiore rettilinea (5a) e con parete inferiore spiovente (5b) .

All'interno della staffa scatolare (1) ? altres? fulcrata, rispetto ad un secondo perno trasversale (6), una levetta a forma di "L" (7), con l'ala verticale (7a) rivolta verso l'alto ed sottoposta alla spinta di una molla (8), interposta tra detta ala (7a) ed un setto trasversale (ld) ricavato all'interno della parete longitudinale (lc) della staffa (1).

In corrispondenza dell'estremit? dell'ala orizzontale (7b) di questa levetta ad "L" (7) ? ottenuto un grilletto (9), aggettante dalla staffa medesima (1) al di sotto del corno frontale (Ib).

L'estremit? dell'ala verticale (7a) di tale levetta (7) termina invece con un pernotto trasversale (10) che si aggancia entro un intaglio (Ila) realizzato al di sotto di un particolare cursore (11) avente la forma di un piccolo blocchetto parallelepipedo.

Tale cursore (11) risulta capace di traslare alternativamente rispetto all'asse longitudinale della staffa (1), a seconda delle posizioni assunte dalla relativa levetta di azionamento (7), sempre mantenendosi in posizione parallela ed a contatto con la faccia interna della parete longitudinale (le) della staffa medesima (1).

Con particolare riferimento alla figura 1, allorquando la staffa (1) sia inclinata? in avanti, la levetta (7) si trova interamente contenuta entro la staffa scatolare (1), di modo che la faccia posteriore del cursore (11) montato alla sua sommit? sia attestata contro la parete inferiore spiovente (5b) del nasello (5) previsto sul fronte della squadretta portante (3).

In particolare da tale figura si pu? verificare che la rotazione della staffa (1) si arresta quando il suo nasello (5) va in battuta con un contronasello (le) ricavato all'interno della parete longitudinale (le).

Allorquando un'imposta al termine della sua corsa di apertura interferisca contro il corno posteriore (la) della staffa (1), si ottiene usualmente il basculamento all 1indietro della staffa medesima (1) che tende pertanto a portarsi nella sua posizione operativa, secondo quanto illustrato in figura 2.

Nel corso di questo basculamento all1indietro e grazie alla spinta energica assicurata dall'interferenza de ll'impos ta, il blocchetto (11) applicato alla sommit? della levetta (7) arretra brevemente e scavalca il nasello (5) della squadretta (3), sotto la spinta della molla (8), andandosi a frapporre esattamente tra la faccia interna della parete longitudinale (le) della staffa (1) e la parete superiore rettilinea (5a) del nasello (5).

Ebbene proprio la presenza tra staffa (1) e squadretta (3) di tale blocchetto (11), a mo 1 di spessore, costituisce l'accorgimento che impedisce alla staffa medesima (1) di ruotare liberamente verso il basso attorno al proprio perno di fulcraggio (2).

In pratica la frapposizione del blocchetto (11) tra staffa (1) e squadretta (3) assolve alla stessa funzione - sulla base per? di una logica totalmente diversa - che nei ferma imposte tradizionali era demandata all'aggancio tra l'arpionismo contenuto entro la staffa scatolata ed il dente rivolto verso l'alto presente all'estremit? frontale della squadretta portante.

Peraltro, osservando la stessa figura 2, si comprende facilmente come l'eventuale spinta che un'imposta scarichi sul corno frontale (lb) della staffa scatolare (1) possa avere l'unico effetto di schiacciare il cursore (11) fra la parete interna (le) della staffa scatolare medesima (1) ed il nasello (5) della squadretta portante (3).

In tal senso si comprende quindi come il blocchetto (11), sollecitato a compressione, non sia sottoposto a rischi di rottura per flessione.

Con riferimento alla figura 3, per attuare lo sblocco tra la staffa (1) e la squadretta portante (3) occorre abbassare il grilletto (9), vincendo la forza della molla (8) che contrasta l'ala verticale (7a) della levetta ad "L" (7).

In effetti questa operazione produce l'effetto di far scorrere il cursore (11) verso il fronte della staffa (1) e quindi di sottrarre la sua faccia inferiore all'interferenza con la parete rettilinea (5a) del nasello (5) della squadretta (3).

Con il numero (12) ? stato indicato un pistoncino ad asse orizzontale con relativa molla (12a) disposto alla sommit? del corno posteriore (la) della staffa (1) che ha la funzione di ammortizzare l'impatto del bordo dell'imposta, mentre con il numero (13) ? stata indicata una cuffia innestabile in diverse posizioni sulla sommit? del corno anteriore (lb) allo scopo di registrare l'interasse tra le due corna del dispositivo secondo il trovato.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo automatico fermaimposte, del tipo costituito da una staffa basculante di struttura scatolare (1) recante due corna (la e lb) raccordate da una parete longitudinale (le) e fulcrata, rispetto ad un perno trasversale (2), all'esterno di una squadretta sagomata (3) con vite di fissaggio (4) che coopera con un'antistante levetta ad "L" (7) fulcrata ad un perno trasversale (6) e soggetta alla spinta di una molla di richiamo (8), caratterizzato per il fatto che l'estremit? frontale di detta squadretta (3) termina in sommit? con un nasello (5) avente parete superiore rettilinea (5a) e parete inferiore spiovente (5b) e per il fatto che alla sommit? dell'ala verticale (7a) dell'anzidetta levetta (7) ? ottenuto un pernetto trasversale (10) agganciato all'intaglio (Ila) di un cursore (11), il quale risulta capace di scorrere, a contatto con la parete longitudinale (le) della staffa (1), da una prima posizione di fine corsa, in corrispondenza della quale la sua faccia inferiore aderisce alla parete rettilinea (5a) del sottostante nasello (5), ad una seconda posizione di fine corsa, in corrispondenza della quale viene meno detta aderenza e viene abilitata la rotazione verso il basso della staffa (1) rispetto al proprio perno di fulcraggio (2).
2. 2) Dispositivo automatico fermaimposte, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che alla sommit? del corno posteriore (la) della staffa (1) ? previsto un pistoncino ad asse orizzontale (12) assoggettato alla spinta espulsiva di una molla (12a).