IT201600074998A1 - Dispositivo di bloccaggio per infissi - Google Patents

Dispositivo di bloccaggio per infissi

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IT201600074998A1
IT201600074998A1 IT102016000074998A IT201600074998A IT201600074998A1 IT 201600074998 A1 IT201600074998 A1 IT 201600074998A1 IT 102016000074998 A IT102016000074998 A IT 102016000074998A IT 201600074998 A IT201600074998 A IT 201600074998A IT 201600074998 A1 IT201600074998 A1 IT 201600074998A1
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IT
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bracket
pusher
lever
locking device
respect
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Application number
IT102016000074998A
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English (en)
Inventor
Davide Cursale
Original Assignee
Davide Cursale
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05CBOLTS OR FASTENING DEVICES FOR WINGS, SPECIALLY FOR DOORS OR WINDOWS
    • E05C17/00Devices for holding wings open; Devices for limiting opening of wings or for holding wings open by a movable member extending between frame and wing; Braking devices, stops or buffers, combined therewith
    • E05C17/02Devices for holding wings open; Devices for limiting opening of wings or for holding wings open by a movable member extending between frame and wing; Braking devices, stops or buffers, combined therewith by mechanical means
    • E05C17/46Devices for holding wings open; Devices for limiting opening of wings or for holding wings open by a movable member extending between frame and wing; Braking devices, stops or buffers, combined therewith by mechanical means in which the wing or a member fixed thereon is engaged by a movable fastening member in a fixed position; in which a movable fastening member mounted on the wing engages a stationary member
    • E05C17/50Devices for holding wings open; Devices for limiting opening of wings or for holding wings open by a movable member extending between frame and wing; Braking devices, stops or buffers, combined therewith by mechanical means in which the wing or a member fixed thereon is engaged by a movable fastening member in a fixed position; in which a movable fastening member mounted on the wing engages a stationary member comprising a single pivoted securing member
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B63/00Locks or fastenings with special structural characteristics
    • E05B63/0056Locks with adjustable or exchangeable lock parts
    • E05B63/006Locks with adjustable or exchangeable lock parts for different door thicknesses
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05CBOLTS OR FASTENING DEVICES FOR WINGS, SPECIALLY FOR DOORS OR WINDOWS
    • E05C19/00Other devices specially designed for securing wings, e.g. with suction cups
    • E05C19/02Automatic catches, i.e. released by pull or pressure on the wing
    • E05C19/022Released by pushing in the closing direction

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Operating, Guiding And Securing Of Roll- Type Closing Members (AREA)
  • Push-Button Switches (AREA)

Description

dal titolo: "DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO PER INFISSI".
BACKGROUND DELL'INVENZIONE
La presente invenzione concerne un dispositivo di bloccaggio per infissi, in particolare persiane, finestre, porte, ante e/o simili, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Com'è noto, le persiane e/o simili infissi prevedono l'uso di strutture fisse e strutture mobili che servono a proteggere/oscurare porte e finestre, nonché a creare una barriera contro gli agenti atmosferici quali la pioggia ed il vento.
Le persiane sono solitamente dotate di opportuni dispositivi di bloccaggio, denominati anche fermi, che consentono il mantenimento delle stesse nella posizione di massima apertura.
I dispositivi di bloccaggio più diffusi sono costituiti da elementi di aggancio basculanti che si impegnano in corrispettivi anelli di aggancio per bloccare le persiane nella posizione aperta.
Lo sbloccaggio delle persiane viene eseguito agendo manualmente sui rispettivi elementi di aggancio in modo tale da disimpegnarli dai corrispettivi anelli di aggancio. Una volta sbloccate, le persiane possono essere spostate e portate nella posizione di chiusura.
Esistono anche dispositivi di bloccaggio più evoluti dei tradizionali elementi di aggancio che prevedono un meccanismo di bloccaggio che agisce a scatto quando la struttura mobile della persiana raggiunge la posizione di massima apertura. In questo caso, la persiana interagisce con il meccanismo di bloccaggio che trattiene la stessa nella posizione raggiunta. Lo sbloccaggio della persiana viene eseguito intervenendo su almeno un elemento di comando che rimuove il fermo consentendo alla persiana stessa di essere ricondotta nella posizione di chiusura. Il brevetto Europeo EP 0823 524 Bl rende noto un esempio di tali dispositivi di bloccaggio evoluti per infissi. Il dispositivo descritto in tale documento comprende una staffa fulcrata rispetto ad un corpo di supporto, così da poter assumere rispetto al corpo una prima posizione stabile nella quale è in grado di operare il bloccaggio di un'anta di una persiana ed una seconda posizione stabile nella quale invece non interferisce con la rotazione dell'anta. Alla staffa è poi associato un pistone, mobile rispetto alla staffa a contrasto di una molla, con la funzione di attutire gli impatti dell'anta sul dispositivo di bloccaggio. Il passaggio della staffa dalla prima posizione stabile alla seconda posizione stabile avviene a seguito di un'azione manuale da parte dell'utente che agisce su un grilletto ricavato in una porzione estrema di una leva di sbloccaggio, in modo che la leva di sbloccaggio ruoti in allontanamento dalla staffa.
Sebbene il dispositivo di bloccaggio di cui al documento EP 0823 524 Bl consenta un sicuro bloccaggio dell'anta grazie alla stabilità della prima posizione dell'anta ed un'efficace ammortizzazione degli impatti per mezzo della spinta espulsiva esercitata sul pistone dalla propria molla di contrasto, la Richiedente ha riscontrato come tale dispositivo non sia esente da inconvenienti connessi principalmente alla dotazione del meccanismo di sbloccaggio manuale con grilletto e sia quindi migliorabile principalmente in relazione alla comodità d'uso durante le fasi necessarie allo sbloccaggio delle ante, nonché in relazione alla velocità, immediatezza ed automatismo dello sbloccaggio di tali ante.
Va aggiunto poi che la Richiedente ha notato come il meccanismo di sbloccaggio manuale non solo pregiudica l'ergonomia del dispositivo stesso, ma ha anche l'inconveniente di risultare poco sicuro per l'utente: infatti, al fine di abilitare lo sbloccaggio manuale attraverso il grilletto, l'utente deve sporgersi eccessivamente dalla finestra, in modo e misura potenzialmente pericolosi.
Infine il dispositivo di bloccaggio descritto nel documento EP 0 823 524 Bl presenta problemi di affidabilità nel tempo, essendo il meccanismo di sbloccaggio di cui il dispositivo di bloccaggio è provvisto particolarmente sensibile al deterioramento delle proprie prestazioni a causa ad esempio dell'usura o dei fenomeni atmosferici.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
Scopo principale della presente invenzione è provvedere un dispositivo di bloccaggio per infissi, in particolare persiane, finestre, porte, ante e/o simili, in grado di risolvere i problemi riscontrati nella tecnica nota, superando in particolare gli inconvenienti lamentati in relazione al dispositivo di bloccaggio descritto nel documento EP 0823 524 Bl.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è rendere le operazioni di bloccaggio e sbloccaggio delle ante delle persiane più comode e agevoli.
È altresì uno scopo della presente invenzione proporre un dispositivo di bloccaggio contraddistinto da una migliorata sicurezza d'uso.
È anche uno scopo della presente invenzione velocizzare lo sbloccaggio delle ante e quindi le operazioni di chiusura delle persiane.
È altresì uno scopo della presente invenzione proporre un dispositivo di bloccaggio con ridotta sensibilità a cali prestazionali nel tempo.
È anche uno scopo della presente invenzione proporre un dispositivo di bloccaggio flessibile, capace di garantire un efficace e sicuro bloccaggio delle ante indipendentemente dallo spessore delle stesse.
È infine uno scopo della presente invenzione proporre un dispositivo di bloccaggio che consenta all'installatore di porre rimedio ad eventuali errori di posizionamento eseguiti nel fissaggio del dispositivo di bloccaggio ad una struttura edile quale ad esempio il muro esterno di un'abitazione.
Gli scopi della presente invenzione si intendono raggiunti per mezzo di un dispositivo di bloccaggio per infissi, in particolare persiane, finestre, porte, ante e/o simili del tipo comprendente almeno una struttura mobile e ruotabile tra una posizione di chiusura, in cui giace sostanzialmente su un medesimo piano di giacitura di una superficie di supporto alla quale è impegnata, e una posizione di apertura, in cui giace su un piano trasversale o sostanzialmente parallelo al piano di giacitura di detta superficie di supporto, il dispositivo di bloccaggio comprendendo:
i) un corpo (3) amovibilmente impegnabile a detta superficie di supporto (102);
ii) una staffa (7) amovibilmente impegnata, in particolare fulcrata, a detto corpo (3) così da potersi muovere, in particolare ruotare, relativamente a detto corpo (3), la movimentazione di detta staffa (7) rispetto a detto corpo (3) avvenendo in un piano di movimentazione trasversale, sostanzialmente ortogonale, a detta superficie di supporto (102), e così da poter assumere rispetto a detto corpo (3) almeno una posizione operativa ed almeno una posizione di riposo;
iii) un fermo (6) applicato direttamente o indirettamente a detta staffa (7), in detta posizione operativa di detta staffa (7) detta struttura mobile (103) essendo bloccata in detta posizione di apertura per mezzo di detto fermo (6) ed in detta posizione di riposo di detta staffa (7) essendo inibito il bloccaggio di detta struttura mobile (103) in detta posizione di apertura ed
iv) uno spintore (8) parzialmente alloggiato in una sede (39) di detto corpo (3) e mobile, in particolare per traslazione, rispetto a detto corpo (3) lungo una predefinita direzione di scorrimento, detta direzione di scorrimento giacendo su o essendo sostanzialmente parallela a detto piano di movimentazione, un primo avvicinamento di detto spintore (8) a detto corpo (3) avvenendo automaticamente quando detta struttura mobile (103) di detto infisso (100) è portata in detta posizione di apertura, detto spintore (8) rimanendo in battuta su detta struttura mobile (103) nella posizione di apertura di detta struttura mobile (103).
Secondo la presente invenzione, il dispositivo di bloccaggio comprende inoltre una leva mobilmente vincolata, in particolare fulcrata, a detta staffa (7) così da potersi muovere, in particolare ruotare, relativamente alla staffa, la movimentazione della leva rispetto alla staffa avvenendo nel piano di movimentazione .
Secondo la presente invenzione, la leva ed il corpo comprendono reciproci mezzi di aggancio, i mezzi di aggancio essendo atti a mantenere la staffa nella posizione operativa.
Secondo la presente invenzione, la leva e lo spintore comprendono reciproci mezzi di riscontro, i mezzi di riscontro essendo atti a consentire che la leva possa essere (ad esempio manualmente) attivata.
Secondo la presente invenzione, un ulteriore avvicinamento dello spintore al corpo è in grado di attuare, mediante i mezzi di riscontro, una movimentazione (ex rotazione) della leva rispetto alla staffa di entità tale da disimpegnare i mezzi di aggancio e conseguentemente da provocare la commutazione della staffa dalla posizione operativa alla posizione di riposo.
Vantaggiosamente, il dispositivo di bloccaggio comprende primi mezzi elastici (quali una prima molla) atti a contrastare rotazioni della staffa che tendano a portarla verso la posizione operativa e secondi mezzi elastici (quali una seconda molla) atti a contrastare traslazioni dello spintore che tendano ad avvicinarlo al corpo. Vantaggiosamente, i mezzi di riscontro comprendono una prima superficie di battuta solidale allo spintore ed una seconda superficie di battuta solidale alla leva, la prima superficie di battuta spingendo sulla seconda superficie di battuta durante l'ulteriore avvicinamento dello spintore al corpo. Inoltre i mezzi di riscontro comprendonoun aggetto applicato alla prima superficie di battuta ed un incavo ricavato sulla seconda superficie di battuta, i rispettivi profili dell'aggetto e dell'incavo realizzando un accoppiamento a camma tale da provocare la rotazione della leva rispetto alla staffa durante l'ulteriore avvicinamento dello spintore al corpo.
Vantaggiosamente, lo spintore ed il corpo comprendono rispettivi mezzi di guida atti ad indirizzare la traslazione dello spintore rispetto al corpo lungo la direzione di scorrimento, durante il primo avvicinamento e durante l'ulteriore avvicinamento.
Vantaggiosamente, i mezzi di aggancio comprendono un'estremità sagomata della leva ed un alloggiamento ottenuto sul corpo, le rispettive geometrie dell'estremità e dell'alloggiamento realizzando un accoppiamento di forma tale per cui l'estremità è stabilmente inserita nell'alloggiamento quando la staffa si trova nella posizione operativa e tale per cui l'estremità e l'alloggiamento non interferiscono tra loro durante le rotazioni della staffa verso la posizione di riposo.
Vantaggiosamente, il corpo comprende una superficie di guida dell'estremità, l'estremità scorrendo sulla superficie di guida durante le rotazioni della staffa verso la posizione operativa, i rispettivi profili dell'estremità e della superficie di guida realizzando un accoppiamento a camma tale da provocare una rotazione della leva rispetto alla staffa atta a consentire all'estremità di inserirsi nell'alloggiamento.
Vantaggiosamente, il corpo comprende una superficie di appoggio e la leva comprende una superficie di fine corsa, la staffa nella posizione di riposo contattando sia la superficie di appoggio, sia la superficie di fine corsa.
Vantaggiosamente, il dispositivo di bloccaggio comprende anche almeno uno spintore ausiliario parzialmente alloggiato in una sede ausiliaria del corpo così da poter traslare rispetto al corpo lungo una predefinita direzione di scorrimento, lo scorrimento dello spintore rispetto al corpo avvenendo lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di scorrimento dell'almeno uno spintore ausiliario rispetto al corpo. Lo scorrimento dello spintore ausiliario avviene preferibilmente a contrasto di una terza molla.
Vantaggiosamente, la staffa comprende un'asola, la direzione di sviluppo dell'asola essendo preferibilmente longitudinale, così da risultare sostanzialmente ortogonale alla superficie di supporto nella posizione operativa della staffa.
Vantaggiosamente, il fermo è applicato direttamente alla staffa, l'asola essendo atta a permettere la regolazione della distanza del fermo dalla superficie di supporto. Vantaggiosamente, il fermo è applicato indirettamente alla staffa per mezzo di un'appendice amovibilmente impegnabile alla staffa. L'appendice include mezzi di collegamento alla staffa, l'impegno dell'appendice con la staffa avvenendo preferibilmente attraverso un accoppiamento di forma tra l'asola e i mezzi di collegamento tale da porre l'appendice a filo con la porzione della staffa su cui è ricavata l'asola. L'appendice include anche un'asola atta a permettere la regolazione della distanza del fermo dalla superficie di supporto, la direzione di sviluppo dell'asola essendo preferibilmente longitudinale, così da risultare sostanzialmente ortogonale alla superficie di supporto nella posizione operativa della staffa.
Vantaggiosamente, il corpo comprende almeno un foro passante, il cui asse è sostanzialmente perpendicolare alla superficie di supporto, il foro passante del corpo potendo alloggiare un dispositivo di fissaggio quale una vite, un chiodo, un grano o simili, utile a fissare il corpo alla superficie di supporto.
Vantaggiosamente, il dispositivo di bloccaggio comprende ulteriormente un elemento di supporto applicabile direttamente o indirettamente alla superficie di supporto per mezzo di un foro di fissaggio, il foro di fissaggio dell'elemento di supporto potendo alloggiare un dispositivo di fissaggio quale una vite, un chiodo, un grano o simili, l'elemento di supporto ed il corpo comprendendo reciproci mezzi di posizionamento, atti a consentire una variazione manuale della posizione del corpo lungo una direzione di regolazione sostanzialmente ortogonale alla direzione di scorrimento dello spintore. I mezzi di posizionamento includono almeno una costolatura aggettante dal corpo ed almeno una scanalatura ricavata sull'elemento di supporto, 1'almeno una costolatura e 1'almeno una scanalatura essendo tra loro in accoppiamento di forma.
Vantaggiosamente, l'elemento di supporto ed il corpo comprendono reciproci mezzi di stabilizzazione, atti a consentire il fissaggio del corpo all'elemento di supporto. I mezzi di stabilizzazione includono una pluralità di indentature, ricavate sull'almeno una costolatura, ed almeno un foro passante ricavato sull'elemento di supporto ad una distanza dalla scanalatura tale per cui un dispositivo di fissaggio quale una vite, un chiodo, un grano o simili, attraversante 1'almeno un foro passante dell'elemento di supporto si impegna stabilmente in una delle indentature. Vantaggiosamente, l'elemento di supporto è applicato indirettamente alla superficie di supporto per mezzo di un elemento distanziale comprendente un bordo di posizionamento atto a collegare l'elemento distanziale all'elemento di supporto, la geometria del bordo di posizionamento essendo tale da realizzare un accoppiamento di forma con un corrispondente bordo di posizionamento ricavato sull'elemento di supporto, ed un foro di fissaggio ricavato in una posizione tale da essere sostanzialmente coassiale al foro di fissaggio dell'elemento di supporto quando il bordo di posizionamento dell'elemento distanziale è impegnato con il bordo di posizionamento dell'elemento di supporto.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Viene ora riportata, a titolo esemplificativo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di bloccaggio per infissi, in particolare persiane, finestre, porte, ante e/o simili.
Tale descrizione sarà presentata qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, in cui:
la figura 1 è una vista schematica di un infisso per esterni e di una struttura edile su cui sono applicati due dispositivi di bloccaggio, in accordo con la presente invenzione;
la figure da 2 a 7 costituiscono una serie di viste in sezione rappresentanti una sequenza dapprima di sbloccaggio, e quindi di bloccaggio, di un'anta di un infisso ad una struttura edile, per mezzo di un dispositivo di bloccaggio in accordo con la presente invenzione;
la figura 8 è una vista assonometrica in esploso di un dispositivo di bloccaggio in accordo con la presente invenzione;
la figura 9 è una vista in sezione di alcuni componenti del dispositivo di bloccaggio rappresentato in figura 8; la figura 10 è una vista assonometrica parzialmente in esploso di un dispositivo di bloccaggio in accordo con una variante della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle figure da 1 a 10, con il numero 1 è complessivamente indicato un dispositivo di bloccaggio per infissi, in particolare persiane, finestre, porte, ante e/o simili, in accordo con la presente invenzione. Come visibile nella figura 1, il dispositivo di bloccaggio 1 è associabile a un infisso 100, quale per esempio, una persiana, una finestra, una porta, un'anta e simile e/o a una costruzione edile 101, come una casa, un palazzo o una qualsiasi struttura alternativa.
Sempre con riferimento alla figura 1, la costruzione edile 101 presenta almeno un muro che agisce quale superficie di supporto 102 a cui è operativamente impegnato l'infisso 100.
Ciascun infisso 100 comprende almeno un'anta che funge quale struttura mobile 103, in grado di assumere una posizione di chiusura, in cui giace sostanzialmente su un medesimo piano di giacitura della superficie di supporto 102 della costruzione edile 101, chiudendo la rispettiva porta o finestra, e una posizione di apertura, in cui giace su un piano trasversale o preferibilmente su un piano sostanzialmente parallelo al piano di giacitura della superficie di supporto 102 della costruzione edile 101.
Nella posizione di apertura della struttura mobile 103, parte del dispositivo di bloccaggio 1 sopra menzionato rimane operativamente interposto tra la struttura mobile 103 e la superficie di supporto 102, mentre parte del dispositivo di bloccaggio 1 viene a trovarsi ad una distanza dalla superficie di supporto 102 superiore rispetto alla distanza della struttura mobile 103 dalla superficie di supporto 102, garantendo così il bloccaggio della struttura mobile 103 nella posizione di apertura. II dispositivo di bloccaggio 1 comprende un corpo 3, atto ad essere impegnato alla superficie di supporto 102 per supportare i componenti funzionali del dispositivo 1. L'impegno del corpo 3 sulla superficie di supporto 102 è vantaggiosamente di tipo amovibile e si può realizzare ad esempio tramite una vite solidale al corpo 3 che si va a fissare al muro. Alternativamente l'impegno del corpo 3 sulla superficie di supporto 102 si può realizzare mediante una soluzione tecnica vantaggiosa che ne permette la regolazione in altezza e che sarà dettagliatamente descritta in seguito. Il corpo 3 consiste preferibilmente in un monoblocco realizzato in materiale plastico, avente forma essenzialmente quadrangolare quando visto in pianta ma opportunamente sagomato per interfacciarsi con i rimanenti componenti del dispositivo di bloccaggio 1.
Al corpo 3 è fulcrata una staffa 7 per mezzo di un perno 300 che ne permette la rotazione relativamente al corpo 3 all'interno di un piano di movimentazione sostanzialmente ortogonale alla superficie di supporto 102. Il corpo 3 è impegnato sulla superficie di supporto 102 con un orientamento tale per cui il perno 300 risulta applicato nella porzione più in basso del corpo 3.
La staffa 7 consiste preferibilmente in un monoblocco realizzato in materiale plastico, avente forma essenzialmente ad "L" quando visto di lato, comprendente una prima porzione 7z che si sviluppa prevalentemente in altezza e che ricopre il corpo 3 grazie ad un opportuno accoppiamento di forma ed una seconda porzione 7x che si sviluppa prevalentemente in profondità, andando così a distanziarsi dalla superficie di supporto 102. Il perno 300 risulta applicato alla staffa 7 in una porzione intermedia tra la prima porzione 7z e la seconda porzione 7x. All'estremità della prima porzione 7z è vantaggiosamente sagomato un risalto 85 atto a venire a contatto con la struttura mobile 103 quando la staffa 7 si trova nella posizione di riposo.
All'estremità della seconda porzione 7x della staffa 7 è disposto un fermo 6. Nell'esempio illustrato nelle figure, il fermo 6 è costituito da un elemento separato la cui base poggia sulla staffa 7 e ad essa connesso per mezzo di una vite 600. Tuttavia il fermo 6 può anche essere ricavato di pezzo con la staffa 7. Vantaggiosamente il posizionamento del fermo 6 relativamente alla seconda porzione 7x della staffa 7 è regolabile al fine di consentire all'installatore del dispositivo di bloccaggio 1 di variare la distanza tra il fermo 6 e la prima porzione 7x della staffa 7. Tale posizionamento regolabile è ottenuto per mezzo di un'asola 70 ricavata longitudinalmente nella seconda porzione 7x della staffa 7. Relativamente all'asola 70, è opportuno sottolineare come la previsione della stessa nel dispositivo di bloccaggio 1 (finalizzata a consentire l'adattamento del dispositivo di bloccaggio 1 a differenti spessori della struttura mobile 103) rappresenti di per sé una caratteristica inventiva. Caratteristica peculiare della staffa 7 risultante dal suo grado di libertà rotazionale è quella di potere assumere rispetto al corpo 3 una posizione operativa ed una posizione di riposo, essendo la prima rappresentata ad esempio in figura 2 e la seconda rappresentata ad esempio in figura 6. Nella posizione operativa della staffa 7, il fermo 6 interferisce con la rotazione della struttura mobile 103 che risulta così bloccata nella propria posizione di apertura, mentre nella posizione di riposo della staffa 7 è inibito il bloccaggio della struttura mobile 103 nella posizione di apertura, poiché il fermo 6 non interferisce con la rotazione della struttura mobile 103. Si noti che, qualora la staffa 7 comprenda l'asola 22 per la regolazione della distanza del fermo 6 dalla superficie di supporto 102, tale asola 22 risulta sostanzialmente ortogonale alla superficie di supporto 102 nella posizione operativa della staffa 7. Il dispositivo di bloccaggio 1 è progettato in modo tale per cui la staffa 7 tende a portarsi nella propria posizione di riposo quando si trova in una qualsiasi posizione intermedia tra la posizione operativa e la posizione di riposo. A tal fine, il dispositivo di bloccaggio 1 comprende una molla 40, interposta tra il corpo 3 e la staffa 7 ed idonea a contrastare eventuali rotazioni della staffa 7 che tendano a portarla verso la posizione operativa. Per rendere la posizione di riposo della staffa 7 una posizione di equilibrio stabile, il corpo 3 comprende almeno una superficie di appoggio 31 per la staffa 7. Nell'esempio rappresentato in figura 8, la superficie di appoggio 31 è ottenuta per mezzo di una coppia di supporti 310 che si dipartono dal corpo 3 e sui quali la seconda porzione 7x della staffa 7 va a poggiare.
Il dispositivo di bloccaggio 1 comprende inoltre uno spintore 8, che in parte è alloggiato in una sede 39 ricavata nel corpo 3 e che in parte sporge dal corpo 3, attraversando un'apposita apertura 700 ricavata nella staffa 7. La sede 39 è conformata in modo tale per cui lo spintore 8 può traslare rispetto al corpo 3 lungo una predefinita direzione di scorrimento, che giace su oppure è sostanzialmente parallela al piano di movimentazione della staffa 7. Il dispositivo di bloccaggio 1 è progettato in modo tale da contrastare eventuali traslazioni dello spintore 8 che tendano ad avvicinarlo al corpo 3, ossia da contrastare eventuali traslazioni dello spintore 8 che tendano a contrarre la parte dello spintore 8 che sporge dal corpo 3. A tal fine, il dispositivo di bloccaggio 1 comprende una molla 50, alloggiata nella sede 39 ed a contatto con lo spintore 8, la molla 50 esercitando una spinta espulsiva dello spintore 8 dal corpo 3.
Lo spintore 8 e la sede 39 sono tra loro in accoppiamento di forma: nell'esempio rappresentato nelle figure, hanno entrambi sezione quadrata, tuttavia è palese che differenti forme sono possibili (segnatamente a sezione rettangolare o a sezione ellittica). Vantaggiosamente, lo spintore 8 ed il corpo 3 comprendono rispettivi mezzi di guida atti ad indirizzare i movimenti traslatori dello spintore 8 rispetto al corpo 3: ad esempio, tali mezzi di guida possono comprendere una coppia di fianchi 84 che aggettano dalla superficie superiore 801 dello spintore 8, i fianchi 84 essendo vincolati, durante gli scorrimenti dello spintore 8, dall'adiacenza di corrispondenti fianchi 34 solidali al corpo 3.
Come verrà meglio illustrato in seguito durante la descrizione dettagliata della sequenza di cui alle figure da 2 a 7, quando la struttura mobile 103 è portata nella posizione di apertura, essa, riscontrando la testa 800 dello spintore 8, la trascina durante l'avvicinamento alla superficie di supporto 102, di modo che avvenga automaticamente un primo avvicinamento dello spintore 8 al corpo 3. La spinta espulsiva della molla 50 fa poi sì che la testa 800 dello spintore 8 si mantenga in battuta sulla struttura mobile 103 nella posizione di apertura della struttura mobile 103.
Il dispositivo di bloccaggio 1 secondo la presente invenzione comprende ulteriormente una leva 9 fulcrata alla staffa 7 per mezzo di un perno 900 che ne permette la rotazione rispetto alla staffa 7, l'asse di rotazione della leva 9 rispetto alla staffa 7 essendo sostanzialmente parallelo all'asse di rotazione della staffa 7 rispetto al corpo 3. La leva 9 così fulcrata fuoriesce dalla staffa 7 in avvicinamento alla superficie di supporto 102. Il perno 900 è applicato alla prima porzione 7z della staffa 7 in una posizione tale per cui la leva 9 si viene a trovare al di sopra del corpo 3 e per cui il perno 300 di rotazione della staffa 7 rispetto al corpo 3 è più distante dalla leva 9 che dallo spintore 8.
La leva 9 ed il corpo 3 comprendono reciproci mezzi di aggancio, aventi la funzione di trattenere la staffa 7 nella propria posizione operativa. Tali mezzi di aggancio comprendono una porzione di aggancio 9a solidale alla leva 9 ed una porzione di aggancio 3a solidale al corpo 3, la porzione di aggancio 9a essendo agganciata alla porzione di aggancio 3a quando la staffa 7 si trova nella posizione operativa ed essendo invece sganciata dalla porzione di aggancio 3a quando la staffa 7 si trova nella posizione di riposo. Vantaggiosamente la porzione di aggancio 9a solidale alla leva 9 è ottenuta sagomando opportunamente un'estremità 92 della leva 9 (ad esempio ripiegando tale estremità 92 a mo' di uncino, in modo da creare un profilo sporgente parallelo al perno 900), mentre la porzione di aggancio 3a solidale al corpo 3 è ottenuta ricavando un idoneo alloggiamento 32 sul corpo 3 (ad esempio scavando una rientranza nella parete superiore 320 del corpo 3). La geometria dell'estremità 92 presenta un accoppiamento di forma con la geometria dell'alloggiamento 32 tale per cui l'estremità 92 è stabilmente inserita nell'alloggiamento 32 quando la staffa 7 si trova nella posizione operativa (garantendo così la stabilità della permanenza della staffa 7 nella posizione operativa) e tale per cui l'estremità 92 e l'alloggiamento 32 non creano reciproca interferenza durante le rotazioni della staffa 7 verso la posizione di riposo (non ostacolando così il passaggio della staffa 7 dalla posizione operativa alla posizione di riposo). Per rendere più stabile l'inserimento dell'estremità 92 nell'alloggiamento 32 (e conseguentemente la permanenza della staffa 7 nella posizione operativa), tra la staffa 7 e la leva 9 può vantaggiosamente essere interposta una molla di sicurezza 77 in grado di costringere la leva 9 a premere contro il corpo 3.
Va sottolineato come quanto appena descritto rappresenti unicamente un esempio di realizzazione dei mezzi di aggancio, potendo equivalentemente un profilo sporgente essere ricavato di pezzo con il corpo 3 ed una rientranza essere invece ricavata su una superficie della leva 9. I mezzi di aggancio assicurano quindi che la leva 9 possa commutare tra una posizione interferente (associata alla posizione operativa della staffa 7) e una posizione non interferente (associata alla posizione di riposo della staffa 7). La posizione non interferente è definita da una superficie di fine corsa 93 ricavata sulla leva 9, che contatta la staffa 7 quando la staffa 7 si trova nella propria posizione di riposo. La disposizione della leva 9 in posizione non interferente può avvenire per gravità; tuttavia, qualora il dispositivo di bloccaggio 1 comprenda la molla di sicurezza 77 precedentemente descritta, tale molla di sicurezza 77 è anche di ausilio ad agevolare tale disposizione in posizione non interferente .
La superficie superiore del corpo 3 funge da superficie di guida 33 per l'estremità 92 della leva 9, sulla quale l'estremità 92 scorre quando la leva 9 è mossa in direzione del corpo 3, ovvero quando la staffa 7 è ruotata verso la propria posizione operativa. Vantaggiosamente, la superficie di guida 33 ha andamento a rampa, al fine di far ruotare la leva 9 durante lo scorrimento sulla superficie di guida 33, cosicché l'estremità 92 risulti sollevata e sia in tal modo indirizzata verso l'alloggiamento 32, laddove può finalmente inserirsi dopo aver percorso tutta la superficie di guida 33.
La leva 9 e lo spintore 8 comprendono reciproci mezzi di riscontro, aventi la funzione di consentire alla leva 9 di essere manualmente attivata in modo da portare la staffa 7 dalla posizione operativa alla posizione di riposo. Vantaggiosamente, l'attivazione manuale della leva 9 avviene per mezzo di una pressione esercitata dall'utente sulla struttura mobile 103 volta ad avvicinarla alla superficie di supporto 102. Pertanto l'operazione di cui si deve far carico l'utente è notevolmente ergonomica, dato che la pressione può essere esercitata in qualunque punto della struttura mobile 103, e massimamente sicura, dato che l'utente non deve sporgersi affatto dalla finestra per esercitare tale pressione.
Preferibilmente, i mezzi di riscontro comprendono una porzione di riscontro 9b solidale alla leva 9 ed una porzione di riscontro 8b solidale allo spintore 8.
Segnatamente, la porzione di riscontro 8b solidale allo spintore 8 comprende una prima superficie di battuta 80 su cui è applicato un aggetto 81, mentre la porzione di riscontro 9b solidale alla leva 9 comprende una seconda superficie di battuta 90 su cui è ricavato un incavo 91. Ad esempio, la prima superficie di battuta 80 è realizzata sulla superficie superiore 801 dello spintore 8 ortogonalmente ai fianchi 84, mentre la seconda superficie di battuta 90 è realizzata sagomando opportunamente una porzione della leva 9 distinta dall'estremità 92.
Il profilo dell'aggetto 81 è coniugato con il profilo dell'incavo 91, in modo tale per cui i due profili, quando tra loro a contatto, realizzano un accoppiamento a camma, in cui l'aggetto 81 funge in particolare da punteria. L'accoppiamento a camma tra l'aggetto 81 e l'incavo 91 è capace di provocare, quando l'aggetto 81 corre lungo la superficie dell'incavo 91, la rotazione della leva 9 rispetto alla staffa 7.
1 mezzi di riscontro che consentono alla leva 9 di essere manualmente attivata (ad esempio a seguito di una pressione esercitata dall'utente sulla struttura mobile 103 volta ad avvicinarla alla superficie di supporto 102) per portare la staffa 7 dalla posizione operativa alla posizione di riposo, determinano un ulteriore avvicinamento dello spintore 8 al corpo 3, come chiaramente visibile nella sequenza di cui alle figure da 2 a 7. La pressione esercitata dall'utente sulla struttura mobile 103 si trasmette allo spintore 8, dato che la testa 800 dello spintore 8 è in battuta con la struttura mobile 103 quando quest'ultima si trova nella posizione di apertura, e determina l'ulteriore avvicinamento dello spintore 8 al corpo 3.
Durante tale ulteriore avvicinamento, la prima superficie di battuta 80 solidale allo spintore 8 spinge sulla seconda superficie di battuta 90 solidale alla leva 9 durante l'ulteriore avvicinamento dello spintore 8 al corpo 3. Conseguentemente, l'accoppiamento a camma esistente tra l'aggetto 81 e l'incavo 91 provoca la rotazione della leva 9 rispetto alla staffa 7, per cui la leva 9 tende a portarsi nella sua posizione non interferente durante il suddetto ulteriore avvicinamento dello spintore 8 al corpo 3, essendo così neutralizzato il vincolo tra la leva 9 ed il corpo 3 prodotto dai mezzi di aggancio. Risultato finale dell'ulteriore avvicinamento dello spintore 8 al corpo 3 è quindi quello di portare la staffa 7 nella propria posizione di riposo, ottenendo quindi lo sbloccaggio della struttura mobile 103 che può essere riportata dall'utente nella posizione di chiusura.
Per maggiore chiarezza, sono ora descritte, facendo riferimento alla sequenza di cui alle figure da 2 a 7, le fasi dei procedimenti di sbloccaggio e di bloccaggio della struttura mobile 103 mediante il dispositivo di bloccaggio 1 secondo la presente invenzione.
In figura 2, la struttura mobile 103, vale a dire un'anta dell'infisso 100 è trattenuta nella posizione di apertura, la staffa 7 trovandosi nella propria posizione operativa in cui il fermo 6 impedisce la rotazione della struttura mobile 103. Lo stazionamento della staffa 7 nella posizione operativa è assicurato dai mezzi di aggancio, essendo l'estremità 92 della leva 9 stabilmente inserita nell'alloggiamento 32 del corpo 3 e non potendo quindi la leva 9 spostarsi dalla propria posizione interferente .
In figura 3, l'utente esercita una pressione sulla struttura mobile 103 nella direzione della superficie di supporto 102, tale pressione essendo finalizzata a conseguire lo sbloccaggio (e prevedibilmente la successiva chiusura) della struttura mobile 103. La pressione sulla struttura mobile è tale da avvicinare lo spintore 8 al corpo 3 (comprimendo la molla 50), così da porre la porzione di riscontro 8b solidale allo spintore 8 a contatto con la porzione di riscontro 9b solidale alla leva 9. L'aggetto 81 inizia quindi a cooperare con l'incavo 91, provocando una rotazione della leva 9 attorno al perno 900 sufficiente a far fuoriuscire l'estremità 92 dall'alloggiamento 32.
In figura 4, l'utente termina la propria pressione sulla struttura mobile 103. Pertanto la molla 50, precedentemente compressa, può, attraverso la testa 800 dello spintore 8, esercitare una spinta sulla struttura mobile 103 volta ad allontanarla dal corpo 3 (e quindi dalla superficie di supporto 102). La staffa 7 inizia quindi a ruotare attorno al perno 300 per portarsi nella propria posizione di riposo, coadiuvata dalla spinta assicurata dalla molla 40.
In figura 5, la staffa 7 si trova nella propria posizione di riposo, in cui il fermo 6 non può interferire con la rotazione della struttura mobile 103. La superficie di fine corsa 93 della leva 9 contatta la staffa 7, la quale a sua volta giace sulla superficie di appoggio 31 del corpo 3. L'utente intende quindi riportare la struttura mobile 103 nella posizione di apertura e pertanto avvicina la struttura mobile 103 alla superficie di supporto 102.
In figura 6, la struttura mobile 103, giunta a contatto con il risalto 85 sulla staffa 7, fa ruotare la staffa 7 attorno al perno 300 per riportarla nella posizione operativa. La rotazione della staffa 7 fa avvicinare la leva 9 alla superficie di supporto 102 e l'estremità 92 della leva inizia a scorrere sulla superficie di guida 33. Tale scorrimento provoca la rotazione della leva 9 attorno al perno 900 ed il sollevamento dell'estremità 92. Contemporaneamente la struttura mobile 103 entra in contatto con lo spintore 8 e ne provoca l'avvicinamento al corpo 3.
In figura 7, l'estremità 92 ha completato lo scorrimento sulla superficie di guida 33 ed è pertanto pronta ad inserirsi nell'alloggiamento 32 per rendere stabile la posizione operativa della staffa 7 e bloccare così la struttura mobile 103 nella posizione di apertura. L'inserimento dell'estremità 92 nell'alloggiamento 32 può avvenire semplicemente per gravità, oppure può essere facilitato dalla molla di sicurezza 77. La sequenza di sbloccaggio e successivo bloccaggio della struttura mobile 103 termina quindi con il ritorno del dispositivo di bloccaggio 1 nella condizione rappresentata in figura 2.
Sono ora presentate una serie di varianti che rappresentano possibili forme realizzative vantaggiose della presente invenzione. È opportuno puntualizzare che, sebbene tali varianti saranno di seguito descritte in combinazione con l'invenzione di cui alla rivendicazione 1, ciascuna tra tali varianti presenta autonomamente un contenuto inventivo, che può essere utilizzato anche separatamente dalle caratteristiche di cui alla rivendicazione 1.
Secondo una prima variante, il dispositivo di bloccaggio 1 comprende almeno uno spintore ausiliario 18 per coadiuvare lo spintore 8 ad attutire l'impatto della struttura mobile 18 al momento del raggiungimento della posizione di apertura da parte della struttura mobile 103 (ovvero al momento rappresentato in figura 6). Lo spintore ausiliario 18 è preferibilmente disposto inferiormente rispetto allo spintore 8, in modo che sia conservata la simmetria del dispositivo di bloccaggio 1. Lo spintore ausiliario 18 può essere disposto differentemente rispetto allo spintore 8: ad esempio può essere disposto a lato dello spintore 8. Lo spintore ausiliario 18 è preferibilmente di forma omologa rispetto allo spintore 8, salvo che non presenta ovviamente alcun accorgimento per interagire con la leva 9.
Lo spintore ausiliario 18 è parzialmente alloggiato in una sede ausiliaria 38 del corpo 3 così da poter traslare rispetto al corpo 3 lungo una predefinita direzione di scorrimento. Lo scorrimento dello spintore ausiliario 18 rispetto al corpo 3 avviene lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di scorrimento dello spintore 8 rispetto al corpo 3.
Una molla 60 è infine associata allo spintore ausiliario 18 per contrastare l'avvicinamento dello spintore ausiliario 18 al corpo 3. Tale molla 60 esercita quindi una spinta espulsiva che consente allo spintore ausiliario 18 di coadiuvare lo spintore 8 anche al momento dell'allontanamento della struttura mobile 103 (ovvero al momento rappresentato in figura 4).
Secondo una seconda variante (rappresentata in figura 10), il dispositivo di bloccaggio 1 comprende un'appendice 2 per consentire il bloccaggio della struttura mobile 103 in caso quest'ultima sia contraddistinta da un notevole spessore. Il fermo 8 è quindi applicato indirettamente alla staffa 7 per mezzo dell'appendice 2, la quale è amovibilmente impegnata alla staffa 7.
Per ottenere tale impegno tra l'appendice 2 e la staffa 7, l'appendice 2 include mezzi di collegamento 21 in accoppiamento di forma con l'asola 70. Vantaggiosamente i mezzi di collegamento 21 comprendono una protuberanza 210 che è controsagomata all'asola 70 e che protrude da una porzione ribassata 211 della superficie superiore dell'appendice 2. La differenza di altezza tra la porzione ribassata 211 e la superficie superiore 212 dell'appendice 2 è sostanzialmente pari allo spessore della seconda porzione 7x della staffa 7 nella regione in cui l'asola 70 è ricavata. In tale modo, l'appendice 2 è montata sostanzialmente a filo con la seconda porzione 7x della staffa 7.
II fissaggio dell'appendice 2 sulla staffa 7, a titolo di esempio fornito a scopo esplicativo ma non limitativo, avviene ad opera di una coppia di viti 240 che si inseriscono in una coppia di fori 213 ricavati sulla protuberanza 210.
II fissaggio del fermo 6 all'appendice 2 può convenientemente riprodurre il fissaggio del fermo 6 alla staffa 7. Infatti è ricavata un'asola 22 nella staffa 7, con direzione di sviluppo preferibilmente longitudinale, idonea a permettere la regolazione della distanza del fermo 6 (fissato all'appendice 2 ad esempio per mezzo di una vite 603) dalla superficie di supporto 102. Alternativamente, il fermo 6 può essere ricavato di pezzo con l'appendice 2, nel qual caso l'appendice 2 non necessiterebbe di essere provvista dell'asola 22.
Secondo una terza variante, il dispositivo di bloccaggio 1 comprende ulteriormente un elemento di supporto 4 per il fissaggio del corpo 3 (e quindi dell'intero dispositivo di bloccaggio 1) alla superficie di supporto 102. L'elemento di supporto 4 è preferibilmente realizzato sotto forma di un componente in materiale plastico nella cui regione centrale è ricavato un foro di fissaggio 44 che può alloggiare un dispositivo di fissaggio quale ad esempio la vite 450.
Onde evitare che vi sia un unico punto di fissaggio del dispositivo di bloccaggio 1 alla superficie di supporto 102 (ovvero il punto di applicazione della vite 450) e che pertanto l'intero dispositivo di bloccaggio 1, quando in uso, possa indesideratamente ruotare attorno a tale punto, è vantaggiosamente previsto almeno un ulteriore punto di fissaggio del dispositivo di bloccaggio 1 alla superficie di supporto 102 e un'opportuna spaziatura tra i due punti di fissaggio. Preferibilmente il corpo 3 è quindi dotato di almeno un foro passante 30, per l'alloggiamento di un dispositivo di fissaggio quale ad esempio la vite 350, utile a fissare il corpo 3 alla superficie di supporto 102 e ad incrementare la stabilità dell'ancoraggio del dispositivo di bloccaggio 1 alla superficie di supporto 102.
Sono previsti reciproci mezzi di posizionamento tra l'elemento di supporto 4 ed il corpo 3, comprendenti almeno una porzione di posizionamento 4p solidale all'elemento di supporto 4 ed almeno una porzione di posizionamento 3p solidale al corpo 3, ed atti a consentire una variazione manuale della posizione del corpo 3 lungo una direzione di regolazione sostanzialmente ortogonale alla direzione di scorrimento dello spintore 7.
Pertanto tali mezzi di posizionamento assistono l'installatore durante l'installazione del dispositivo di bloccaggio 1 a muro: dapprima egli provvede al fissaggio dell'elemento di supporto 4 per mezzo della vite 450 e all'applicazione del corpo 3 (con i rimanenti componenti del dispositivo di bloccaggio 1) all'elemento di supporto 4, poi egli ha l'opportunità di verificare se il posizionamento ottenuto è quello ottimale in funzione del posizionamento dell'infisso 100. In caso negativo, egli ha la possibilità di adattare verticalmente (di qualche mm o di qualche decina di mm) la posizione del corpo 3 e dei rimanenti componenti del dispositivo di bloccaggio 1 inclusi la staffa 7 ed il fermo 6.
Vantaggiosamente i mezzi di posizionamento hanno forma simmetrica e comprendono una coppia di costolature 34 che aggettano dalla superficie laterale 330 del corpo 3 ed una coppia di scanalature 43 che sono ricavate sulle rispettive superfici interne 430 di due risalti laterali 440 dell'elemento di supporto 4 (come chiaramente visibile nella vista in sezione di figura 9). Le costolature 34 e le scanalature 43 sono tra loro in accoppiamento di forma, di modo che le costolature 34 (e con esse l'intero corpo 3) possono scorrere lungo la direzione di sviluppo delle scanalature 43.
Preferibilmente, l'elemento di supporto 4 ed il corpo 3 presentano (in combinazione con i pezzi di posizionamento pocanzi descritti) reciproci mezzi di stabilizzazione, atti a consentire il fissaggio del corpo 3 all'elemento di supporto 4, una volta che il corretto posizionamento è stato definito.
In particolare, fanno parte dei mezzi di stabilizzazione una pluralità di indentature 3s ricavate su almeno una delle costolature 34 (preferibilmente su ambedue le costolature 34) ed almeno un foro passante 45 ricavato sull'elemento di supporto 4 in prossimità della scanalatura 43 corrispondente alla almeno una delle costolature 34 sulla quale sono ricavate le indentature 3s.
Vantaggiosamente, i mezzi di stabilizzazione sono simmetrici e pertanto le indentature 3s sono ricavate su ambedue le costolature 34 del corpo 3 e vi è un foro passante 45 ricavato su ciascuno dei risalti laterali 440 dell'elemento di supporto 4. L'installatore del dispositivo di fissaggio 1, una volta determinata la corretta posizione del corpo 3 rispetto all'elemento di supporto 4, provvede ad inserire un grano 480 (oppure un dispositivo di fissaggio quale una vite, un chiodo, o simili) in ciascun foro passante 45. Il grano 480 attraversa il foro passante 45 e si va ad impegnare stabilmente in una delle indentature 3s, garantendo così lo stabile fissaggio del corpo 3 all'elemento di supporto 4.
Dalla vista in sezione di figura 9 si evince infatti chiaramente come il foro di fissaggio 45 vada ad impegnare una porzione della scanalatura 43, per cui l'inserimento del grano 480 nel foro di fissaggio 45 crea necessariamente interferenza tra tale grano 480 e una delle costolature 34. Per variare il posizionamento del corpo 3 rispetto all'elemento di supporto 4, è quindi sufficiente rimuovere il grano 480 dal foro passante 45, far traslare il corpo 3 rispetto all'elemento di supporto 4 ed infine inserire nuovamente il grano 480 nel foro passante 45. Ovviamente, qualora sia previsto il collegamento diretto tra il corpo 3 e la superficie di supporto 102 per mezzo della vite 350, in combinazione al collegamento indiretto tramite l'elemento di supporto 4, per variare il posizionamento del corpo 3 rispetto all'elemento di supporto 4 è anche necessario rimuovere la vite 350 e quindi applicarla alla superficie di supporto 102 in una differente posizione.
L'elemento di supporto 4 presenta un predeterminato spessore. Qualora si voglia installare il dispositivo di bloccaggio 1 ad una distanza superiore rispetto a tale predeterminato spessore, è possibile applicare l'elemento di supporto 4 indirettamente alla superficie di supporto 102 per mezzo di un elemento distanziale 5 (rappresentato nelle figure 8 e 9). Tale elemento distanziale 5 presenta forma analoga all'elemento di supporto 4 quando visto frontalmente (ad esempio forma circolare), con un foro di fissaggio 54 sostanzialmente coassiale al foro di fissaggio 44 dell'elemento di supporto 4, in modo da permettere alla vite 450 di attraversare l'elemento distanziale 5.
Vantaggiosamente, al fine di garantire una stabile applicazione dell'elemento distanziale 5 all'elemento di supporto 4, l'elemento distanziale 5 comprende un primo bordo di posizionamento 51 che aggetta dalla superficie dell'elemento distanziale 5 rivolta verso l'elemento di supporto 4, mentre l'elemento di supporto 4 comprende un secondo bordo di posizionamento 41 che è scavato sulla superficie dell'elemento di supporto 4 rivolta verso l'elemento distanziale 5. Le rispettive geometrie del primo bordo di posizionamento 51 e del secondo bordo di posizionamento 41 sono tra loro in accoppiamento di forma (ad esempio condividono la stessa sezione quadrangolare).
VANTAGGI DELL'INVENZIONE
Il dispositivo di bloccaggio sopra descritto, con riferimento alla forma di realizzazione principale ed alle varianti vantaggiose della stessa, risolve i problemi riscontrati nella tecnica nota e raggiunge importanti vantaggi.
Innanzitutto, il dispositivo di bloccaggio sopra descritto rende le operazioni di bloccaggio e sbloccaggio comode, agevoli e veloci in quanto è sufficiente spingere la persiana verso la superficie di supporto per garantire il bloccaggio della stessa nella posizione di apertura e spingere nuovamente la stessa contro la superficie di supporto per sbloccarla e ricondurla alla posizione di chiusura.
Inoltre il dispositivo di bloccaggio sopra descritto garantisce un'elevata sicurezza d'uso, una notevole immunità a fenomeni di usura ed una ergonomia che assicura il massimo comfort all'utente.
Questi ed ulteriori vantaggi sono assicurati dal dispositivo di bloccaggio secondo le seguenti rivendicazioni, che costituiscono parte integrante della presente descrizione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di bloccaggio (1) per infissi (100), in particolare persiane, finestre, porte, ante e/o simili del tipo comprendente almeno una struttura mobile (103) e ruotabile tra una posizione di chiusura, in cui giace sostanzialmente su un medesimo piano di giacitura di una superficie di supporto (102) alla quale è impegnata, e una posizione di apertura, in cui giace su un piano trasversale o sostanzialmente parallelo al piano di giacitura di detta superficie di supporto (102), detto dispositivo di bloccaggio (1) comprendendo: i) un corpo (3) amovibilmente impegnabile a detta superficie di supporto (102); ii) una staffa (7) amovibilmente impegnata, in particolare fulcrata, a detto corpo (3) così da potersi muovere, in particolare ruotare, relativamente a detto corpo (3), la movimentazione di detta staffa (7) rispetto a detto corpo (3) avvenendo in un piano di movimentazione trasversale, sostanzialmente ortogonale, a detta superficie di supporto (102), e così da poter assumere rispetto a detto corpo (3) almeno una posizione operativa ed almeno una posizione di riposo; iii) un fermo (6) applicato direttamente o indirettamente a detta staffa (7), in detta posizione operativa di detta staffa (7) detta struttura mobile (103) essendo bloccata in detta posizione di apertura per mezzo di detto fermo (6) ed in detta posizione di riposo di detta staffa (7) essendo inibito il bloccaggio di detta struttura mobile (103) in detta posizione di apertura ed iv) uno spintore (8) parzialmente alloggiato in una sede (39) di detto corpo (3) e mobile, in particolare per traslazione, rispetto a detto corpo (3) lungo una predefinita direzione di scorrimento, detta direzione di scorrimento giacendo su o essendo sostanzialmente parallela a detto piano di movimentazione, un primo avvicinamento di detto spintore (8) a detto corpo (3) avvenendo automaticamente quando detta struttura mobile (103) di detto infisso (100) è portata in detta posizione di apertura, detto spintore (8) rimanendo in battuta su detta struttura mobile (103) nella posizione di apertura di detta struttura mobile (103), caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente una leva (9) mobilmente vincolata, in particolare fulcrata, a detta staffa (7) così da potersi muovere, in particolare ruotare, relativamente a detta staffa (7), la rotazione di detta leva (9) rispetto a detta staffa (7) avvenendo in detto piano di movimentazione; detta leva (9) e detto corpo (3) comprendendo reciproci mezzi di aggancio (9a, 3a), detti mezzi di aggancio (9a, 3a) essendo atti a mantenere detta staffa (7) in detta posizione operativa; detta leva (9) e detto spintore (8) comprendendo reciproci mezzi di riscontro (9b, 8b), detti mezzi di riscontro (9b, 8b) essendo atti a consentire che detta leva (9) possa essere attivata; un ulteriore avvicinamento di detto spintore (3) a detto corpo (3) essendo in grado di attuare, mediante detti mezzi di riscontro (9b, 8b), una movimentazione, in particolare per rotazione, di detta leva (9) rispetto a detta staffa (7) di entità tale da disimpegnare detti mezzi di aggancio (9a, 3a) e conseguentemente da provocare la commutazione di detta staffa (7) da detta posizione operativa a detta posizione di riposo.
  2. 2. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente una prima molla (40) atta a contrastare rotazioni di detta staffa (7) che tendano a portarla verso detta posizione operativa e una seconda molla (50) atta a contrastare traslazioni di detto spintore (8) che tendano ad avvicinarlo a detto corpo (3), ed in cui detto spintore (8) e detto corpo (3) comprendono rispettivi mezzi di guida (84, 34) atti ad indirizzare la traslazione di detto spintore (8) rispetto a detto corpo (3) lungo detta direzione di scorrimento, durante detto primo avvicinamento e durante detto ulteriore avvicinamento.
  3. 3. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di riscontro (9b, 8b) comprendono: a) una prima superficie di battuta (80) solidale a detto spintore (8); b) una seconda superficie di battuta (90) solidale a detta leva (9), detta prima superficie di battuta (80) spingendo su detta seconda superficie di battuta (90) durante detto ulteriore avvicinamento di detto spintore (8) a detto corpo (3); c) un aggetto (81) applicato a detta prima superficie di battuta (80) ed d) un incavo (91) ricavato su detta seconda superficie di battuta (90), i rispettivi profili di detto aggetto (81) e di detto incavo (91) realizzando un accoppiamento a camma tale da provocare la rotazione di detta leva (9) rispetto a detta staffa (7) durante detto ulteriore avvicinamento di detto spintore (8) a detto corpo (3).
  4. 4. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di aggancio (9a, 8a) comprendono: a) un'estremità (92) sagomata di detta leva (9) ed b) un alloggiamento (32) ottenuto su detto corpo (3), le rispettive geometrie di detta estremità (92) e di detto alloggiamento (32) realizzando un accoppiamento di forma tale per cui detta estremità (92) è stabilmente inserita in detto alloggiamento (32) quando detta staffa (7) si trova in detta posizione operativa e tale per cui detta estremità (92) e detto alloggiamento (32) non interferiscono tra loro durante le rotazioni di detta staffa (7) verso detta posizione di riposo, in particolare detto corpo (3) comprende una superficie di guida (33) di detta estremità (92), detta estremità (92) scorrendo su detta superficie di guida (33) durante le rotazioni di detta staffa (7) verso detta posizione operativa, i rispettivi profili di detta estremità (92) e di detta superficie di guida (33) realizzando un accoppiamento a camma tale da provocare una rotazione di detta leva (9) rispetto a detta staffa (7) atta a consentire a detta estremità (92) di inserirsi in detto alloggiamento (32).
  5. 5. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo (3) comprende una superficie di appoggio (31) e detta leva (9) comprende una superficie di fine corsa (93), detta staffa (7) in detta posizione di riposo contattando sia detta superficie di appoggio (31), sia detta superficie di fine corsa (93).
  6. 6. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, ulteriormente comprendente almeno uno spintore ausiliario (18) parzialmente alloggiato in una sede ausiliaria (38) di detto corpo (3) così da poter traslare rispetto a detto corpo (3) lungo una predefinita direzione di scorrimento, lo scorrimento di detto almeno uno spintore ausiliario (18) rispetto a detto corpo (3) avvenendo lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di scorrimento di detto spintore (8) rispetto a detto corpo (3) e preferibilmente a contrasto di una terza molla (60).
  7. 7. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detta staffa (7) comprendendo un'asola (70), la direzione di sviluppo di detta asola (70) essendo preferibilmente a sviluppo longitudinale, così da risultare sostanzialmente ortogonale a detta superficie di supporto (102) in detta posizione operativa di detta staffa (7), in particolare detto fermo (8) è applicato direttamente a detta staffa (7), detta asola (70) essendo atta a permettere la regolazione della distanza di detto fermo (6) da detta superficie di supporto (102).
  8. 8. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detto fermo (8) è applicato indirettamente a detta staffa (7) per mezzo di un'appendice (2) amovibilmente impegnabile a detta staffa (7), detta appendice (2) includendo: a) mezzi di collegamento (21) a detta staffa (7), l'impegno di detta appendice (2) con detta staffa (7) avvenendo preferibilmente attraverso un accoppiamento di forma tra detta asola (70) e detti mezzi di collegamento (21) tale da porre detta appendice (2) a filo con la porzione di detta staffa (7) su cui è ricavata detta asola (70) e b) un'asola (22) atta a permettere la regolazione della distanza di detto fermo (6) da detta superficie di supporto (102), la direzione di sviluppo di detta asola (22) essendo preferibilmente longitudinale, così da risultare sostanzialmente ortogonale a detta superficie di supporto (102) in detta posizione operativa di detta staffa (7).
  9. 9. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo (3) comprende almeno un foro (30) passante, l'asse del foro (30) passante di detto corpo (3) essendo sostanzialmente perpendicolare a detta superficie di supporto (102), il foro (30) passante di detto corpo (3) potendo alloggiare un dispositivo di fissaggio quale una vite, un chiodo, un grano o simili, utile a bloccare detto corpo (3) rispetto a detta superficie di supporto (102).
  10. 10. Dispositivo di bloccaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente un elemento di supporto (4) applicabile direttamente o indirettamente a detta superficie di supporto (102) per mezzo di un foro di fissaggio (44), il foro di fissaggio (44) di detto elemento di supporto (4) potendo alloggiare un dispositivo di fissaggio quale una vite, un chiodo, un grano o simili, detto elemento di supporto (4) e detto corpo (3) comprendendo reciproci mezzi di posizionamento (4p, 3p), detti mezzi di posizionamento (4p, 3p) essendo atti a consentire una variazione manuale della posizione di detto corpo (3) lungo una direzione di regolazione sostanzialmente ortogonale alla direzione di scorrimento dello spintore (8) ed includendo: a) almeno una costolatura (34) aggettante da detto corpo (3) ed b) almeno una scanalatura (43) ricavata su detto elemento di supporto (4), detta almeno una costolatura (34) e detta almeno una scanalatura (43) essendo tra loro in accoppiamento di forma, in particolare detto elemento di supporto (4) e detto corpo (3) comprendendo reciproci mezzi di stabilizzazione (4s, 3s), detti mezzi di stabilizzazione (4s, 3s) essendo atti a consentire il fissaggio di detto corpo (3) a detto elemento di supporto (4) ed includendo: a) una pluralità di indentature (3s) ricavate su detta almeno una costolatura (34) ed b) almeno un foro (4s) passante ricavato su detto elemento di supporto (4) ad una distanza da detta scanalatura (43) tale per cui un dispositivo di fissaggio quale una vite, un chiodo, un grano o simili, attraversante 1'almeno un foro (4s) passante di detto elemento di supporto (4) si impegna stabilmente in una di dette indentature (3s).
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