IT9068033A1

IT9068033A1 - Dispositivo di protezione termica per accendisigari di autoveicoli

Info

Publication number: IT9068033A1
Application number: IT068033A
Authority: IT
Inventors: Claudio Croce
Original assignee: Imos Italia Srl
Priority date: 1990-12-21
Filing date: 1990-12-21
Publication date: 1992-06-22
Also published as: JPH05159838A; RU2016787C1; EP0492042B1; GR3019340T3; ATE132088T1; US5227945A; DE69115870T2; CA2045912A1; YU114791A; IT1241361B; EP0492042A1; DK0492042T3; ES2082047T3; CA2045912C; IT9068033A0; DE69115870D1

Description

Descrizione a corredo di una domanda di brevetto per invenzione dal titolo: Dispositivo di protezione termica per accendisigari di autoveicoli

DESCRIZIONE

L'invenzione si riferisce ad un dispositivo di protezione termica per accendisigari di autoveicoli.

Gli zoccoli por tacontatti elettrici per accendisigari ed altri accessori di autoveicoli sono attualmente dotati di protezione termica contro il surriscaldamento per consentirne il riutilizzo anche in caso di malformazioni o disfunzioni nell'uso. Nel realizzare questi zoccoli il progettatore attualmente tiene conto di quella che e' considerata la causa principale del malfunzionamento del gruppo, cioè' la cattiva usura elettrica.

Questo tipo di malfunzionamento si verifica quando, a candela inserita e premuta all’interno dello zoccolo, la molla bimetallica rimane bloccata contro il fornello della resistenza della candela impendendone l'espulsione.

In questo frangente si verifica un repentino ed eccessivo riscaldamento nella zona interessata dovuto al persistere dell'alimentazione elettrica, visto che la molla bimetallica non si distacca dalla resistenza della candela.

L'incremento repentino e continuo della temperatura, pero', causa l’intervento della protezione termica, di cui sono dotati questi dispositivi, in tempi relativamente brevi, per cui il prodotto risulta sicuro comunque.

Una seconda causa di malfunzionamento del dispositivo cui dovrebbe tener conto il progettista consiste nel bloccaggio meccanico della candela nello zoccolo.

Questo inconveniente si verifica quando un oggetto esterno tiene premuta la candela all'interno dello zoccolo impedendone l'espulsione.

In questo caso il fornello della resistenza della candela rimane posizionato nella zona di contatto elettrico permettendo pero' alla molla bimetallica di muoversi (oscillare) in funzione della temperatura la quale diminuisce nel momento in cui il bimetallo allargandosi scollega la resistenza dell'alimentazione.

Succede cosi' che la temperatura nella zona interessata aumenta inizialmente per oscillare poi fra valori inferiori a quello necessario per garantire l’intervento della protezione termica.

Ciò’ e' dovuto al continuo ciclare della molla bimetallica. Questa condizione, come e' evidente, rende il prodotto non affidabile in quanto l'accendisigari può' rimanere alimentato per un tempo eccessivo.

Scopo dell'invenzione e' di proporre un dispositivo di protezione termica supplementare tale da eliminare il pericolo che si verifichi il suddetto inconveniente e cioè' un dispositivo tale da garantire la continuità' del contatto elettrico sulla resistenza della candela anche se la molla bimetallica, sotto effetto della temperatura si apre fino a perdere il collegamento con il fornello, in modo da consentire alla temperatura della zona interessata di continuare ad aumentare fino all'intervento della protezione termica che cortocircuita definitivamente il sistema.

Per questo ed ulteriori scopi che meglio saranno compresi in seguito l'invenzione propone di realizzare un dispositivo protezione termica per accendisigari di autoveicoli in cui lo zoccolo portacontatti elettrici e' dotato di una prima lamina bimetallica di protezione termica contro il surriscaldamento che determina il cortocircuito consentendo il riutilizzo dell'accendisigari caratterizzato dal tatto che lo zoccolo prevede una seconda lamina bimetallica di protezione termica atta a rimanere a battuta contro la resistenza della candela dell'accendisigari, quando questa e' premuta nello zoccolo, mantenendo il contatto elettrico, almeno fino all'intervento della prima lamina.

Verrà ora descritto il dispositivo secondo il trovato facendo riferimento ai disegni allegati in cui:

fig.1 e' una sezione assiale parziale di un accendisigari tradizionale nelle condizioni di malfunzionamento sopra indicate che l'invenzione propone di evitare;

fig. e il diagramma illustrante il malfunzionamento che l'invenzione propone di evitare;

fig. 3 e 4 sono due forme realizzative del dispositivo secondo l'invenzione montato in uno zoccolo protacontatti elettrici per autoveicolo, parzialmente sezionato

fig. 5 e' l'ingrandimento di fig. 4;

flg. 6 e' la sezione secondo la traccia A-A di fig. 5.

Si e' accennato in precendenza all'inconveniente che il trovato si propone di evitare.

Con riferimento alle fig. 1 e 2 si comprenderà' meglio in cosa esso consiste.

Quando la candela 10 e' mantenuta premuta nello zoccolo da una forza esterna A, la resistenza 12 che riceve corrente, si surriscalda fino a far allargare le molle a bilamina 11. Ciò', in condizioni normali, permetterebbe il ritorno automatico nella posizione dì riposo della candela 10; pero', se la candela 10 continua ad essere premuta da un oggetto esterno, ma la corrente viene a mancare poiché' le molle 11 sì sono staccate dalla resistenza 12. Le molle 11, quindi, raffreddandosi ritornano entro breveelasticamente a contatto della resistenza 12 repristinando il contatto elettrico con nuovo aumento della temperatura .

Questo ciclo e' illustrato nel diagramma di fig. 2 ove si osserva che la temperatura T nella zona d'interesse oscilla nel tempo t tra un valore minimo T.i. (molle bimetalliche 11 staccata dalla resistenza 12) ed un valore massimo T.s. (molle bimetalliche 11 in presa sulla resistenza 12).

In ogni caso la temperatura nella zona del fornello non arriverà' mai al valore T.t. corrispondente a quello di intervento della tradizionale protezione termica destinata ad interrompere comunque il circuito elettrico negli accendisigari al raggiungimento di una temperatura prefissata di sicurezza del gruppo.

Per ovviare a questo inconveniente l'invenzione propone che oltre alla lamina bimetallica 15 (fig. 3 e 4) di protezione termica del dispositivo venga adottata una seconda lamina bimetallica che funga anch'essa da protezione termica nel caso in cui si verificasse che la candela 10 rimanga incastrata nello zoccolo 16.

Per questa soluzione possono essere adottate due diverse realizzazioni, le quali tuttavia raggiungono lo stesso scopo utilizzando 11 medesimo concetto innovativo.

La prima forma di realizzazine e' illustrata in fig. 3 e fa capo ad una soluzione proposta dalla stessa titolare con la domanda di brevetto per modello di utilità' No. 52812-b/90 del 12 Gennaio 1990. In tale domanda si proponeva di realizzare la molla bimetallica 11, di trattenimento della candela 10, e la lamina bimetallica 18 da cui si estende l'appendice 15 che funge da protezione termica, in due pezzi separati e, vantaggiosamente, in materiali diversi per deflettere a temperature differenti.

In questo caso, quindi, e' sufficiente prolungare la lamina bimetallica 18 con una ulteriore appendice 17 (fig. 3} che si troverà’ costantemente a contatto contro la resistenza 12 della candela 10 quando questa e' premuta nello zoccolo 16.

In questo modo, sia l'appendice 15 della lamina bimetallica 18 che funge da protezione termica principale sia l'ulteriore appendice 17 proposta dall'invenzione, deflettono verso la parete dello zoccolo 16 ad una temperatura superiore a quella T.s. raffigurata nel diagramma di fig. 2. Quindi l'appendice 17 si manterrà' continuamente a contatto della resistenza 12, durante le continue oscillazioni in apertura o chiusura della molla bimetallica 11 tenendo cosi' chiuso il circuito elettrico e facendo innalzare la temperatura fino a quella T.t. (fig. 2) di intervento della protezione termica cioè' dell'altra appendice 15 che deflette andando a battuta contro la parete dello zoccolo 16 interrompendo definitivamente il circuito elettrico.

Secondo altre tecniche costruttive, invece, la molla 11 e la protezione termica tradizionale 15 sono ottenute da una lamina unica 19 (fig. 4). In questo caso, affinché' sia garantito il contatto continuo dell'appendice 17 contro la resistenza 12 della candela 10, occorre risvoltare la lamina 19 in corrispondenza di detta estremità' (vedi figure 5 e 6); altrimenti, sotto l’effetto dell'aumento della temperatura, questa estremità' tenderebbe a deflettere come l'appendice 15 la quale deflette contro il dentino 20 dello zoccolo 10 anziché' verso la sua parete come nel caso di lamina indipendente di fig.

Ε' evidente che le due forme realizzative di fig. 3 e 4 dell'appendice 17 di lamina bimetallica sono date a puro titolo esemplificativo in quanto sono riferite a due fra le diverse forme di realizzazione attualmente in uso dei corpi degli accendisigar i.

Infatti, l'appendice 17 oggetto della presente invenzione può' anche essere configurata diversamente e può* anche essere indipendente sia dalla protezione termica principale 15 sia dalla molla 11 di trattenimento della candela, cioè' può costituire elemento a se' stante a tutti gli effetti.

Tutto ciò' senza uscire dagli scopi e dai vantaggi dell'invenzione come anche protetto dalle seguenti rivendicazioni

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo protezione termica per accendisigari di autoveicoli in cui lo zoccolo portacontatti elettrici e' dotato di una prima lamina bimetallica di protezione termica contro il surriscaldamento che determina il cortocircuito consentendo il riutilizzo de ll'accendisigari caratterizzato dal fatto che lo zoccolo prevede una seconda lamina bimetallica di protezione termica atta a rimanere a battuta contro la resistenza della candela de ll'accendisigari, quando questa e' premuta nello zoccolo, mantenendo il contatto elettrico, almeno fino all'intervento della prima lamina.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le due lamine di protezione termica sono ricavate da una stessa striscia di bimetallo.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le due lamine di protezione termica sono ricavate da due striscie distinte di bimetallo.