IT9067686A1

IT9067686A1 - Fascetta stringi-tubo

Info

Publication number: IT9067686A1
Application number: IT067686A
Authority: IT
Inventors: Heinz Sauer; Ralf Spors
Original assignee: Rasmussen Gmbh
Priority date: 1989-09-14
Filing date: 1990-09-13
Publication date: 1992-03-13
Also published as: DE3930716C1; IT9067686A0; GB2235948A; IT1240549B; FR2651854B1; GB2235948B; GB9018917D0; FR2651854A1

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:

"Fascetta stringi-tubo"

DESCRIZIONE

L'invenzione si riferisce a una fascetta stringi-tubo, formata da un nastro di lamiera di acciaio con tratti di estremità che si sovrappongono, il quale presenta nel suo tratto di estremità esterno una fenditura trasversale, una prima ganascia di serraggio adiacente alla fenditura trasversale e ricavata per pressione dal nastro all1incirca sotto forma di un ponte incurvato il quale si sviluppa in senso trasversale rispetto al nastro, e un primo gancio ricavato per pressione verso l'esterno tra la fenditura trasversale e l'estremità libera del tratto di estremità esterno, all'incirca secondo la forma di un ponte che scende lateralmente verso la prima ganascia di serraggio, e che presenta nel suo tratto di estremità interno una seconda ganascia di serraggio, pressoché a forma di nasello, la quale è ricavata per pressione verso l'esterno, e la cui parte posteriore scende verso l'estremità libera del tratto di estremità interno, come pure un secondo gancio, realizzato nello stesso modo della seconda ganascia di serraggio, il quale è disposto tra questa e l'estremità libera del tratto di estremità interno, per la presa del primo gancio.

In una fascetta stringi—tubo di questo genere nota (US-PS 1 414 731), è necessario un attrezzo speciale per serrare la fascetta stringi-tubo e per l'apertura è necessario un ulteriore attrezzo il quale viene impiegato contemporaneamente all'attrezzo di serraggio, per il fatto che la fascetta, per poter venire aperta, deve in un primo tempo essere nuovamente serrata leggermente, al fine di eliminare la presa dei ganci, in primo luogo in senso circonferenziale, e d'altra parte, per mezzo dell'attrezzo aggiuntivo in direzione radiale.

Pertanto, la prima ganascia di serraggio è aperta sul suo lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità esterno. Esiste quindi il pericolo che questa all'atto di serraggio si strappi nei suoi punti di appoggio. Anche la"seconda ganascia di serraggio è aperta sul suo lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità interno, per cui nel caso di questa e corrispondentemente anche nel caso del secondo gancio, il quale è realizzato nello stesso modo della seconda ganascia di serraggio, esiste il pericolo dello strappamento sui suoi punti di appoggio.

L'invenzione si pone il problema di fornire una fascetta stringi-tubo del tipo in oggetto, la quale abbia una struttura semplice e si possa serrare e aprire in modo semplice con attrezzi normalmente disponibili in commercio.

Questo problema viene risolto secondo l'invenzione per il fatto che la prima ganascia di serraggio è chiusa sul suo lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità esterno, per mezzo di una parete ricavata per pressione dal nastro, con un tratto radialmente interno il quale è crescente verso la prima ganascia di serraggio e con un tratto radialmente esterno, e il primo gancio si sviluppa all'incirca fino alla fenditura trasversale.

In questa esecuzione, la fascetta stringi-tubo può venire serrata per mezzo di pinze del tipo più diverso, disponibili comunemente in commercio. In tale caso, il tratto inferiore,' che cresce andando verso la prima ganascia di serraggio, assicura, per il fatto che esso chiude su di un lato la prima ganascia di serraggio, che l'estremità libera di una ganascia della pinza venga anche ad appoggiare contro il tratto radialmente superiore della parete, quando essò viene applicato sul lato esterno del tratto di estremità esterno, ossia all'incirca all'altezza della base della ganascia di serraggio. Eventualmente, l'estremità libera della ganascia della pinza può sollevarsi scivolando sul tratto interno radiale inclinato, fino al tratto di parete interno radiale inclinato, fino al tratto di parete esterno in senso radiale. In questa posizione, l'estremità libera della ganascia della pinza applicata alla prima ganascia di serraggio ha una distanza radiale relativamente grande dal lato esterno del tratto di estremità esterno del nastro, per cui sulla prima ganascia di serraggio, all'atto della tensione, viene esercitato un momento di rotazione il quale ha la tendenza a spingere in senso radiale verso l’interno l'estremità libera del tratto di estremità esterno, e in tal modo tende a portare il primo gancio a impegnarsi saldamente con il secondo gancio, anche se la forza di serraggio della pinza è rivolta all1incirca in senso tangenziale rispetto alla circonferenza esterna della fascetta. Dopo che entrambi i ganci sono venuti in presa l'uno con l'altro, per cui il secondo gancio appoggia con il suo lato radiale sul bordo della fenditura trasversale che si trova a lato dell'estremità libera del tratto di estremità esterno del nastro, entrambi i ganci vengono mantenuti in presa per mezzo di una componente circonferenziale della forza elastica di richiamo del tubo flessibile, che agisce in senso radiale verso l'esterno, senza uscire di per sè stessi dalla presa. La parete che chiude su di un lato la prima ganascia di serraggio non impedisce soltanto uno strappamento della prima ganascia all'atto del serraggio, bensì anche un piegamento del nastro sul lato della prima ganascia di serraggio che è opposto rispetto al tratto di estremità esterno, con piegamento verso l'alto del primo tratto di estremità per aprire la fascetta. Questo piegamento verso l'alto può inoltre essere realizzato per mezzo di un semplice attrezzo, ad esempio con la lama di un cacciavite, senza che la fascetta debba venire ulteriormente serrata a tale scopo, per mezzo della pinza di serraggio. A questo punto, si arriva sul lato del tratto di estremità esterno con un unico gancio. Di preferenza, si fa in modo che il secondo gancio e la seconda ganascia di serraggio siano chiusi ciascuno sul loro lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità interno, ciascuno per mezzo di una parete radiale ricavata per pressione dal nastro. Anche queste pareti impediscono uno strappamento del secondo gancio e della seconda ganascia di serraggio e aumentano la rigidezza del tratto di estremità interno contro una piegatura radiale durante il serraggio, diversamente dall'assegnare una forma simile a scaglie del secondo gancio e della seconda ganascia di serraggio come nel caso noto, mediante la formatura di fenditure trasversali e spingendo verso l'alto a pressione il materiale del nastro da un bordo delle fenditure trasversali.

L'invenzione ed i suoi sviluppi vengono descritti in maggiore dettaglio nel seguito sulla base del disegno di un esempio di esecuzione preferito, nel quale:

la figura 1 mostra una vista in prospettiva di una fascetta stringi-tubo secondo l'invenzione, e

la figura 2 mostra una sezione di una parte della fascetta stringi-tubo secondo la figura 1 all'atto del serraggio di un tubo flessibile su di un tubo, mediante l'impiego di una tenaglia per il serraggio della fascetta stringi-tubo.

La fascetta stringi-tubo illustrata è ricavata di forma in un solo pezzo da un nastro 1 in lamiera di acciaio elastica dura, e serve per il bloccaggio di un tubo flessibile 2 su di un tubo 3.

Il nastro 1 presenta tratti di estremità 4 e 5 sovrapposti tra loro. Il tratto di estremità esterno 4 ha una fenditura trasversale, la quale è delimitata mediante bordi 6 e 7. Alla fenditura trasversale (6, 7) è adiacente una ganascia di serraggio 8, la quale viene ricavata per pressione dal nastro in senso radiale verso l'esterno, all'incirca sotto forma di un ponte incurvato il quale si sviluppa in senso trasversale rispetto al nastro 1. Tra la fenditura trasversale e l'estremità libera del tratto di estremità esterno 4, è ricavato per pressione in senso radiale verso l'esterno un gancio 9 all'incirca sotto forma di un ponte che decresce lateralmente rispetto alla ganascia di serraggio 8. Nel tratto di estremità interno 5 è ricavata una seconda ganascia di serraggio 10 pressoché a forma di nasello la quale è ricavata per pressione verso l'esterno. La parte posteriore della ganascia di serraggio 10 è decrescente verso l'estremità libera del tratto di estremità interno 5. Sul suo lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità interno 5, la ganascia di serraggio 10 è chiusa per mezzo di una parete radiale 11, la quale è ricavata per pressione dal nastro 1. Tra l’estremità libera del tratto di estremità interno 5 e la ganascia di serraggio 10, è ricavato per pressione a partire dal nastro 1, un secondo gancio 12 per la presa del primo gancio 9 di guisa che questo gancio 12 è realizzato nello stesso modo della ganascia di serraggio 10, e sul suo lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità interno 5, è chiuso per mezzo di una parete radiale 13, ricavata per pressione verso l'esterno dal nastro 1.

La prima ganascia di serraggio 5 è chiusa, sul suo lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità esterno 4, per mezzo di una parete 14 ricavata per pressione dal nastro 1, con un tratto interno radiale 15 che è crescente verso la ganascia di serraggio 8, e con un tratto esterno radiale 16. Il gancio 9 ricavato nel tratto di estremità esterno 4 si sviluppa all'incirca fino a un bordo 7 della fenditura trasversale. Per il serraggio della fascetta stringi-tubo possono venire impiegate una pluralità di pinze del tipo più diverso, normalmente disponibili in commercio, ad esempio una tenaglia della quale sono illustrati solamente i tratti liberi di estremità delle ganasce 17 e 18. Questa pinza viene applicata in modo tale per cui essa appoggia con le sue ganasce 17, 18 contro ciascuno dei lati, opposti l'uno rispetto all'altro, delle ganasce di serraggio 8 e 10. Proprio quando la ganascia 17 della pinza di serraggio viene applicata con la sua estremità libera direttamente sul lato esterno del tratto di estremità esterno 4, l'estremità libera della ganascia 17, durante la chiusura della pinza, scivola sul tratto di parete inclinato 15 in senso radiale verso l'esterno, fino a che essa appoggia sul tratto di parete radiale 16, come è illustrato in figura 2. In questa posizione, la pinza con la ganascia 17 esercita un momento di rotazione per mezzo della ganascia di serraggio 8 sul gancio 9, di guisa che questo, dopo che è stato spinto via per mezzo del gancio 12, viene spinto a forza in senso radiale verso l'interno e la parete 7 appoggia contro la parete radiale 13, con la massima profondità interna in senso radiale, ossia sulla base della parete 13. In tal modo, il lato interno inclinato del gancio 9 facilita lo slittamento verso l'alto sul lato esterno inclinato del gancio 12. Dopo l'impegno del gancio 9 posteriormente al gancio 12, il gancio 12 riempie il vano interno della ganascia di serraggio 8, in modo ampiamente completo. Anche se la parete 13 del gancio 12 si sviluppa in modo soprattutto radiale, non sussiste perciò il pericolo che il gancio 9 e il gancio 12 possano perdere accidentalmente la loro presa, dal momento che la forza di serraggio che risulta in direzione circonferenziale dalla forza elastica di richiamo, agente in senso radiale verso l'esterno, del materiale elastico del tubo 2, preme il bordo 7 della fenditura trasversle oppure del gancio 9 saldamente contro la parete 13 del gancio 12, e in questo modo mantiene chiusa la fascetta stringi-tubo. L'apertura è semplice come la chiusura della fascetta stringi-tubo: ad esempio, l'estremità libera del tratto di estremità esterno 4 può venire incurvata verso 11alto in modo semplice, e i ganci 9 e 12 possono venire portati fuori presa, per il fatto che l'estremità libera della lama di un cacciavite viene spinta e fatta ruotare al disotto del gancio 9. La parete 14 non impedisce soltanto uno strappamento della ganascia di serraggio 8 sui punti di base durante la chiusura, bensì aumenta anche la rigidezza del tratto di estremità esterno 4 contro un piegamento del tratto di estremità 4 a seguito dell'inflessione verso l'alto dell'estremità libera del tratto di estremità 4 per mezzo del cacciavite, quando la fascetta viene aperta. Anche le pareti 11 e 13 impediscono uno strappamento del gancio 12 e della ganascia di serraggio 10 in corrispondenza dei suoi punti di appoggio, contrariamente al caso di una fascetta nella quale queste pareti non esistessero e al posto di esse vi fosse una fenditura trasversale, corrispondente alla fenditura trasversale (6, 7). In modo analogo, la parete 13 contribuisce ad irrigidire il tratto di estremità 5 impedendo un piegamento all'atto del serraggio, in quanto il tratto di estremità 5 verrebbe piegato in senso radiale verso 1'esterno tra il gancio 12 e la ganascia di serraggio 11, dal momento che l'estremità libera del tratto di estremità 5 viene spostata tra il tubo 2 e il tratto di estremità esterno 4 solo dopo aver superata la forza di attrito tra il tratto di estremità esterno 4 e il tratto di estremità interno 5 da un lato, come d'altro lato tra il tratto di estremità interno 5 e il tubo 2, e questa forza di attrito agisce in direzione circonferenziale contro la forza di serraggio della ganascia 18.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Fascetta stringi-tubo di nastro di lamiera di acciaio con tratti di estremità che si sovrappongono, il quale presenta nel suo tratto di estremità esterno una fenditura trasversale, una prima ganascia di serraggio, adiacente alla fenditura trasversale, ricavata per pressione del nastro, all'incirca sotto la forma di un ponte incurvato che si sviluppa in senso trasversale rispetto al nastro, e un primo gancio, ricavato per pressione verso l'esterno, tra la fenditura trasversale e l’estremità libera del tratto di estremità esterno all'incirca sotto la forma di un ponte che scende lateralmente rispetto alla prima ganascia di serraggio, e che presenta nel suo tratto di estremità interno una seconda ganascia di serraggio, all'incirca a forma di nasello, ricavata per pressione verso l'esterno, la cui parte posteriore scende verso l'estremità libera del tratto di estremità interno, come pure un secondo gancio, realizzato nello stesso modo della seconda ganascia di serraggio, il quale è disposto tra questa e l'estremità libera del tratto di estremità interno, per la presa con il primo gancio, caratterizzata dal fatto che la prima ganascia di serraggio (8) è chiusa sul suo lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità esterno (4) per mezzo di una parete (14) ricavata per pressione dal nastro (l) con un tratto radialmente interno (15) il quale è crescente verso la prima ganascia di serraggio (8) e con un tratto radiale esterno (16), e il primo gancio (9) si sviluppa all'incirca fino alla fenditura trasversale (6, 7).
2. Fascetta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il secondo gancio (12) e la seconda ganascia di serraggio (10) sono chiusi ciascuno sul loro lato opposto rispetto all'estremità libera del tratto di estremità interno (5), per mezzo di una rispettiva parete radiale (11; 13) ricavata mediante pressione dal nastro (1).