IT9067608A1 - Macchina impastatrice per prodotti alimentari e procedimento di impastatura realizzabile mediante tale macchina - Google Patents

Macchina impastatrice per prodotti alimentari e procedimento di impastatura realizzabile mediante tale macchina Download PDF

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"Macchina impastatrice per prodotti alimentari e procedimento di impastatura realizzabile mediante tale macchina"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce alle macchine impastatrici particolarmente per prodotti alimentari, del tipo comprendente:
- un contenitore del prodotto da impastare,
- un attrezzo impastatore girevole entro suddetto contenitore , e
- mezzi di comando della rotazione dell'attrezzo impastatore.
Secondo una prima tecnica convenzionale, le macchine impastatrici del tipo indicato comprendono un contenitore in forma di vasca rotante entro la quale vengono disposti gli ingredienti dell'impasto e che provvede a portare successivamente le diverse porzioni dell'impasto in corrispondenza dell'attrezzo impastatore durante la formatura dell'impasto stesso. Le macchine di questo tipo prevedono attrezzi impastatori di varia configurazione. Una versione particolarmente vantaggiosa è la cosiddetta macchina "a spirale" ossia provvista di un attrezzo impastatore avente una configurazione a elìca. Tali macchine permettono di ottenere ottimi risultati dal punto di vista della qualità dell'impasto, realizzano il ciclo di impastatura in un tempo relativamente breve e possono essere impiegate in lavorazioni di impasti differenti adattando di volta in volta le caratteristiche operative al tipo di impasto trattato.
Le macchine con vasca rotante presentano tuttavia l'inconveniente di operare secondo un ciclo discontinuo. In altre parole, ogni ciclo di impasto comporta il caricamento della vasca con gli ingredienti dell’impasto e termina con lo scarico dell'impasto ottenuto dalla vasca. Soltanto dopo aver completato la fase di scarico la vasca può essere nuovamente riempita con gli ingredienti necessari per la formatura di un nuovo impasto. Inoltre, nelle grosse produzioni industriali si tende ad utilizzare vasche impastatrici di sempre maggiori dimensioni allo scopo di produrre, con ogni ciclo di impastatura, una dose il più possibile elevata di impasto. Al termine del ciclo di impastatura, l'impasto viene scaricato dalla vasca ed inviato alle macchine utilizzatrici, ad esempio una macchina spezzatrice o formatrice. Nel caso di un impasto contenente lievito, la prima porzione di impasto che esce dalla vasca raggiungerà la macchina utilizzatrice con un notevole anticipo rispetto all'ultima porzione dell'impasto il che dà luogo ad un differente tempo di lievitazione e in ultimo a caratteristiche disuniformi nella produzione finale.
Naturalmente, il suddetto inconveniente potrebbe essere evitato ricorrendo a macchine impastatrici che siano in grado di lavorare in continuo. In effetti, secondo una ulteriore tecnica tradizionale, sono previste macchine impastatrici a flusso continuo che comprendono essenzialmente un elemento tubolare entro cui è disposto girevole un albero a coclea o simile che provvede a far avanzare il prodotto lungo l'elemento tubolare e nello stesso tempo a realizzare l'impasto. Le macchine impastatrici a flusso continuo realizzate finora presentano tuttavia l'inconveniente di non garantire il dosaggio uniforme dell'impasto in ogni minima porzione del filone di impasto in uscita dalla macchina. In altre parole, con tali macchine è difficile fare in modo che ogni porzione di impasto risulti composta da dosi corrispondenti rigorosamente a valori in peso predeterminato degli ingredienti desiderati, a causa della caratteristica minore omogeneità a cui è soggetto un insieme di ingredienti dosati in continuo. Questo porta a difficoltà e perdite di tempo nella messa a punto della macchina ogni volta che il dosaggio dell'impasto viene cambiato per realizzare un prodotto secondo una diversa ricetta. Inoltre, le macchine impastatrici note del tipo a flusso continuo non sono in grado di realizzare un impasto di qualità paragonabile a quella ottenibile con una macchina a vasca rotante, particolarmente con una macchina a spirale.
Lo scopo primario della presente invenzione è quello di realizzare una macchina impastatrice che sia in grado dì lavorare in continuo e che ciò nonostante permetta di ottenere un impasto di qualità paragonabile a quella ottenibile con una macchina impastatrice a vasca rotante.
Un ulteriore scopo particolare dell'invenzione è quello di realizzare una macchina impastatrice a flusso contìnuo che sia in grado di effettuare un'azione di impasto del tutto simile a quella ottenibile con una macchina a spirale.
Un ulteriore scopo dell'invenzione consiste nel fatto di realizzare una macchina impastatrice che sia in grado di lavorare in continuo e che ciò nonostante garantisca la perfetta uniformità del dosaggio nel filone di impasto in uscita dalla macchina.
In vista di raggiungere tali scopi, la presente invenzione ha per oggetto una macchina impastatrice per prodotti alimentari del tipo indicato all'inizio della presente descrizione, caratterizzata dal fatto che il suddetto contenitore è costituito da un elemento a canale lungo il quale l'impasto in corso dì formazione viene fatto avanzare, avente un’estremità di carico del prodotto da impastare ed un'estremità di scarico dell'impasto ottenuto, e dal fatto che detta macchina comprende una pluralità di attrezzi impasta tori disposti nell'elemento a canale in modo tale da essere intercettati in successione dal prodotto avanzante lungo l'elemento a canale, tali attrezzi impastatori essendo posti in rotazione dai suddetti mezzi di comando intorno ad assi disposti lungo direzioni sostanzialmente trasversali rispetto alla direzione di avanzamento del prodotto nell'elemento a canale.
Nella presente descrizione, e nelle rivendicazioni che seguono, il termine "elemento a canale" viene utilizzato per indicare un elemento di qualsiasi forma che è in grado di sopportare e guidare l'impasto nel corso del suo movimento da un'estremità di carico ad un'estremità di scarico della macchina. Ad esempio, rientrerebbe in tale espressione un elemento a condotto, avente una sezione trasversale chiusa, ad esempio circolare.
In una forma preferita di attuazione, i suddetti attrezzi impastatori sono del tipo a spirale.
Grazie alle suddette caratteristiche, si ottiene una macchina impastatrice lavorante in continuo che ciò nonostante permette di ottenere un impasto di qualità paragonabili a quelle ottenibili con una macchina impastatrice a vasca rotante. Sotto un certo punto di vista, si potrebbe dire che la macchina secondo l'invenzione ed in particolare la forma di attuazione dell'invenzione che prevede l'uso di attrezzi a spirale corrisponde ad una macchina a spirale lavorante in contìnuo. Essa conserva pertanto tutte le caratteristiche vantaggiose delle macchine a spirale di tipo noto, ma aggiunge a tali vantaggi i vantaggi della lavorazione in continuo.
Secondo un'ulteriore caratteristica, la macchina secondo l'invenzione comprende, a monte dell'estremità di carico dell'elemento a canale, mezzi di alimentazione per erogare in successione una pluralità di lotti di prodotto amalgamato composti da dosi rigorosamente pesate di ingredienti determinati. Per prodotto amalgamato, in questo contesto, si intende una mescola di vari ingredienti costituita da una massa a composizione uniforme, senza che in essa sia ancora iniziata la fase di impastatura vera e propria, in cui avviene la formazione del glutine, fase, questa, che ha luogo nell’elemento a canale 2. Grazie alla caratteristica sopraddetta, il filone di impasto in uscita dalla macchina presenta un dosaggio uniforme e la messa a punto della macchina per la produzione dì un impasto secondo una diversa ricetta risulta immediata e priva di difficoltà. I dettagli relativi a una possibile forma di attuazione dei suddetti mezzi di alimentazione della successione dì lotti amalgamati verranno forniti nel seguito con riferimento ai disegni annessi.
Un'altra caratteristica della forma preferita di attuazione dell'invenzione risiede nel fatto che l'elemento a canale è suscettìbile di compiere un movimento rispetto agli attrezzi impastatori tale da influenzare l'avanzamento del prodotto lungo l'elemento a canale. In particolare, nell'esempio di attuazione preferito, l'elemento a canale è suscettibile di compiere un movimento ciclico includente una prima fase di traslazione orizzontale in direzione opposta al flusso del prodotto, una seconda fase di discesa, una terza fase - successiva o simultanea alla seconda fase - di traslazione orizzontale concorde con il flusso del prodotto, ed una quarta fase di risalita. Quando l'elemento a canale è nella sua posizione sollevata, il prodotto contenuto entro di esso è impegnato dagli attrezzi impastatori, per cui tale prodotto non segue il movimento di arretramento dell'elemento a canale durante la suddetta prima fase del ciclo. Pertanto, in tale prima fase, l'impasto contenuto nell'elemento a canale compie un movimento relativo verso l'avanti nei confronti dell’elemento a canale. Durante la seconda e terza fase, quando l'elemento a canale si abbassa, l'impasto lo segue per gravità uscendo dall'impegno con gli attrezzi impastatori, per cui in tale fase, l'impasto si muove insieme all'elemento a canale, fino a tornare ad essere impegnato dagli attrezzi impastatori quando l'elemento a canale torna nella sua posizione sollevata ed avanzata di partenza. Una successione dei suddetti cicli di movimento consente quindi di far avanzare l'impasto sull'elemento a canale. Naturalmente, intervenendo sulle caratteristiche del ciclo, nonché sulla velocità di rotazione degli attrezzi impastatori si può ottenere il tipo di movimento desiderato, ed in particolare la velocità di avanzamento desiderata, dell'impasto nell'elemento a canale. E' possibile intervenire direttamente sugli spostamenti dell'elemento a canale, in particolare regolando la velocità con cui tali spostamenti avvengono, la loro entità e la direzione degli spostamenti fino ad ottenere una combinazione ottimale di tali regolazioni. In questo modo si può variare il tempo di permanenza della pasta nell'elemento a canale in cui gli attrezzi esercitano la loro azione impastante, per ottenere impasti più o meno sviluppati; è infatti necessario impastare diversamente ingredienti di paste destinati a prodotti diversi.
Una volta definita la regolazione ottimale della macchina per un determinato impasto, la detta regolazione può essere memorizzata per mezzo di un computer (ad esempio un programmatore PLC), ed il ciclo di lavorazione predeterminato sarà eseguito automaticamente quando si dovrà produrre quel tipo di impasto.
E' quindi evidente l'alto grado di vertatilità presentato dalla macchina oggetto della presente invenzione, che può adattarsi ad operare su qualunque tipo di impasto non necessitando dì tempi di messa a punto nel passare dall'impasto di un prodotto ad un altro differente, una volta che le diverse regolazioni sono state memorizzate.
Naturalmente, anche supponendo che l'elemento a canale rimanga in posizione fissa si ottiene un avanzamento del prodotto attraverso l'elemento a canale per il semplice fatto che la parte di prodotto che intercetta un attrezzo impastatore tende ad essere fatta avanzare da quest'ultimo verso l’attrezzo impastatore successivo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della macchina secondo l'invenzione risulteranno dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi.
Secondo un ulteriore aspetto, la presente invenzione ha anche per oggetto il procedimento per l'impastatura a flusso continuo particolarmente di prodotti alimentari che viene realizzato mediante utilizzazione della macchina secondo l 'invenzione.
In particolare, l'invenzione ha per oggetto un procedimento per l'impastatura a flusso continuo dì prodotti alimentari, caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi:
- predisporre un elemento a canale,
- preparare una succezzione di lotti di prodotto amalgamato, ognuno dei quali è costituito da dosi rigorosamente pesate di ingredienti predeterminati,
- alimentare in successione i lotti così preparati all'estremità di carico dell'elemento a canale, cosi da dar luogo ad un filone sostanzialmente continuo di prodotto,
- far avanzare il filone cosi alimentato nell'elemento a canale in direzione dell'estremità di scarico di quest'ultimo,
- sottoporre il suddetto filone, nel corso del suo avanzamento attraverso l'elemento a canale, ad un'azione di impastatura mediante una pluralità di attrezzi disposti nell'elemento a canale e girevoli intorno ad assi sostanzialmente trasversali rispetto alla direzione longitudinale dell'elemento a canale, in modo tale da essere intercettati in successione dal filone avanzante lungo l'elemento a canale.
L 'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, in cui:
la figura 1 è una vista in elevazione e parzialmente in sezione di una macchina impastatrice secondo l'invenzione, la figura 2 è una vista in sezione secondo la linea II—IX della figura 1,
la figura 3 è una vista in pianta della macchina delle figure 1, 2,
la figura 4 è una vista schematica di un impianto completo di lavorazione comprendente la macchina secondo l'invenzione, e
la figura 5 è una vista in pianta dell'impianto della figura 4.
Nei disegni, il numero di riferimento 1, indica nel suo insieme una macchina impastatrice a flusso continuo per prodotti alimentari. La macchina 1 comprende un elemento a canale 2 di acciaio inossidabile destinato a ricevere il flusso di prodotto lavorato dalla macchina. L'elemento a canale 2 è montato su una struttura fissa di base 3 comprendente quattro colonne 4 alle quali sono fissate le estremità di due barre cilindriche di guida 5 i cui assi sono contenuti in un piano orizzontale e sono diretti parallelamente alla direzione longitudinale dell'elemento a canale 2. Sulle barre cilindriche di guida 5 è montato scorrevole un telaio 6 di sopporto dell'elemento a canale. Il telaio 6 comprende quattro appendici 6a incorporanti delle boccole che sono montate scorrevoli a due a due sulle barre cilindriche di guida 5, mediante interposizione di cuscinetti a strisciamento. Il telaio di sopporto 6 presenta quattro guide verticali 6b entro le quali sono montati scorrevoli verticalmente corrispondenti pattini di guida 7 portati esternamente dalla struttura dell'elemento a canale 2.
I numeri di riferimento 8 indicano due coppie di martinetti a fluido interposti fra il telaio di sopporto 6 e orecchie 2a (figura 2) previste all'esterno sui due lati dell'elemento a canale, allo scopo di comandare un movimento verticale dell'elemento a canale 2 rispetto al telaio di sopporto 6 fra una posizione sollevata ed una posizione abbassata. Il numero di riferimento 9 indica un ulteriore martinetto a fluido interposto fra una struttura di base 3 ed un'orecchia 6c prevista inferiormente sul telaio di sopporto 6, allo scopo di comandare una traslazione orizzontale del telaio di sopporto 6 rispetto alla struttura di base 3 fra una posizione avanzata (con riferimento alla direzione di avanzamento del prodotto nell’elemento a canale, che è indicata dalla freccia X) ed una posizione arretrata.
La struttura fissa 3 della macchina comprende inoltre un montante 10, entro il quale sono disposti due motori elettrici di comando 11, la cui funzione sarà chiara nel seguito, ed una centralina idraulica 12 per il controllo dell'alimentazione di fluido in pressione ai martinetti 8,9. La struttura fissa della macchina comprende inoltre una testa superiore 13, comprendente un corpo 14 provvisto di un coperchio 15, che è fissata al montante 10 e alle colonne 4. La parete di fondo della testa superiore 14 sopporta in rotazione, mediante cuscinetti a rotolamento 16 (figura 1) una pluralità (nell'esempio illustrato quattro di attrezzi impastatori del tipo a spirale 17. Gli attrezzi 17 sono sopportati in rotazione intorno ad assi 18 diretti verticalmente, e sono disposti in successione entro l'elemento a canale 2 con gli assi 18 incidenti sull’asse longitudinale centrale dell'elemento 2. Ciascun attrezzo 17 è provvisto di un albero 17a che è sopportato in rotazione dalla testa 13 mediante i cuscinetti 16. L'estremità superiore di ciascun albero 17a è connessa ad una puleggia 19. Le quattro puleggie 19 sono disposte a due a due ad altezze differenti per evitare interferenza fra di esse. Sull'albero di uscita di ogni motore 11 è calettata una puleggia conduttrice 21 che, per mezzo di due gruppi di cinghie 20, trasmette il moto a due puleggie 19 fra loro adiacenti a poste a diversa altezza, in modo tale per cui ciascuno dei due motori 11 è in grado di comandare in rotazione simultanea due attrezzi impastatori 17 mediante la trasmissione a cinghia sopra descritta.
Nella forma preferita di attuazione illustrata nei disegni, i cilindri di inviluppo dei quattro attrezzi impastatori 17 sono sostanzialmente tangenti in successione l'uno all'altro. L'elemento a canale presenta una estremità di carico 22 del prodotto da impastare, in corrispondenza della quale è previsto uno scivolo 23, ed un'estremità di scarico 24 dell'impasto ottenuto. Lo scivolo 23, nell'esempio illustrato, è fissato all'elemento a canale. Tuttavia, è possibile prevedere una struttura di sopporto dello scivolo 23 fissata alla struttura di base 3, per fare in modo che tale scivolo rimanga in posizione fissa durante i movimenti dell'elemento a canale che verranno descritti in dettaglio nel seguito.
Il filone di impasto ottenuto in uscita dall'estremità di scarico 24 si deposita su un primo nastro trasportatore 25a e da questo su un secondo nastro trasportatore 25b o su un qualsiasi altro mezzo di trasporto che provvede a portare l'impasto verso le macchine utilizzatrici.
Con riferimento alle figure 4, 5, a monte dell'estremità di carico 22 dell'elemento a canale 2 sono previste due unità di miscelatura 26 ciascuna delle quali è destinata a ricevere ciclicamente dosi rigorosamente pesate di predeterminati ingredienti, così da formare una prima amalgama di tali ingredienti per distribuirla all'estremità di carico 22 dell'elemento a canale 2 della macchina impastatrice in alternanza con l'altra unità di miscelatura.
Nelle figura 4, 5, il numero di riferimento 27 indica una linea di trasporto pneumatico degli ingredienti pulverulenti (ad esempio farina, zucchero, ecc). Tale linea conduce gli ingredienti ad un ciclone di decantazione 28 di tipo per sè .noto, dal quale gli ingredienti pulverulenti passano in un serbatoio 29. Il serbatoio 29 è montato su una piattaforma basculante 30, di tipo per sé noto, che appoggia su celle di carico 31 atte a pesare in modo rigoroso la quantità degli ingredienti pulverulenti in esso contenuti. Quando il peso degli ingredienti alimentati raggiunge un valore preimpostato, viene arrestato il trasporto pneumatico di altri ingredienti ed il contenuto del serbatoio 29 è scaricato in una tramoggia 32 e di qui in un braccio orientabile 33 la cui bocca di scarico 34 può essere portata selettivamente in corrispondenza di una tramoggia di carico 35 dell'una o dell'altra unità di miscelatura 26.
I dettagli costruttivi relativi agli elementi sopra descritti non sono qui presentati in quanto essi sono di tipo per sé noto e in quanto non rientrano nell'ambito della presente invenzione. Inoltre l'eliminazione di tali dettagli dai disegni rende questi ultimi di più pronta e facile comprensione. Ancora secondo una tecnica per sé nota, i segnali in uscita dalle celle di carico 31 sono inviati a un microprocessore 54 che provvede al controllo del processo secondo un programma predeterminato.
Ciascuna unità di miscelatura 26 comprende una vasca 36 che riceve gli ingredienti pesati dalla tramoggia di carico 35 e che presenta un'estremità di scarico 37 chiusa frontalmente, ma provvista inferiormente di una serranda 38 spostabile mediante un martinetto a fluido 39 fra una posizione arretrata, in cui provoca l'apertura di una bocchetta di scarico 40, ed una posizione avanzata di chiusura. Entro la vasca 36 è montato girevole un albero 41, comandato da un motoriduttore 42, avente un primo tratto a coclea 43 ed un secondo tratto provvisto dì una serie di palette 44 disposte ad elica.
Il numero di riferimento 45 indica un collettore degli ingredienti liquidi (ad esempio acqua, olio, miscela acqualievito, soluzione salina) che è collegato mediante una tubazione 46 ad una valvola di intercettazione avente due scarichi 47 per l'alimentazione selettiva degli ingredienti liquidi alla tramoggia di carico 35 dell'una o dell'altra unità di miscelatura 26. Gli ingredienti liquidi si scaricano nel collettore 45 tramite una pluralità di tubazioni 48 provenienti da rispettivi serbatoi 49. Ai serbatoi 49 è associata un'ulteriore piattaforma basculante 50 provvista di celle di carico 51 che consentono di pesare rigorosamente le quantità di liquidi alimentati nei serbatoi 49 tramite linee di alimentazione 52. Anche le celle di carico 51 sono connesse al sistema elettronico per il controllo automatico del processo.
Il funzionamento della macchina sopra descritta è il seguente:
ciascuna unità di miscelatura 26 viene alimentata con dosi rigorosamente pesate di ingredienti predeterminati. Gli ingredienti pulverulenti giungono alle unità di miscelatura 26 tramite la lìnea 27 e gli elementi 28 - 34 sopra descritti. Gli ingredienti liquidi giungono alle unità di miscelatura 26 tramite le linee 52 e gli elementi 47 - 51 sopra descritti. Il braccio orientabile 33 e i due raccordi di uscita 47 vengono controllati in modo tale da alimentare alternativamente l'una e l'altra unità di miscelatura, Una volta che una delle due unità di miscelatura ha ricevuto le dosi rigorosamente pesate degli ingredienti necessari, essa viene attivata, in modo da produrre una prima miscelatura degli ingredienti. Ciò viene ottenuto attivando il motoriduttare 42, che provoca una rotazione dell'albero 41. Tale albero costringe il prodotto ad avanzare lungo la vasca 36 e nello stesso tempo effettua l'azione di miscelatura. L'albero 41 è suscettibile di ruotare nei due sensi in modo da portare gli ingredienti avanti e indietro nella vasca 36 una o più volte, fino all'ottenimento del grado di omogeneità desiderato. Mentre una delle due unità di miscelatura 26 sta lavorando, l’altra unità di miscelatura viene alimentata con le dosi necessarie per fare un secondo lotto di prodotto amalgamato. Quando una determinata unità 26 completa la sua azione di miscelatura, il cilindro 39 provoca l'apertura delle bocchette 40, cosi da provocare la caduta del prodotto amalgamato sullo scivolo 23 (figura 1) all'estremità dì carico 22 dell'elemento a canale 2 con una velocità proporzionale al quantitativo orario di amalgama richiesto dalla macchina impastatrice per il funzionamento a regime. L'azione delle due unità di miscelatura 26 si alterna, in modo tale per cui l'estremità di carico 22 dell'elemento a canale 2 riceve una successione continua di lotti di prodotto amalgamato, ciascun lotto essendo formato da dosi rigorosamente pesate di predeterminati ingredienti.
Quando il prodotto amalgamato comincia ad essere alimentato all'estremità di carico 22, i motori elettrici 11 vengono attivati per provocare la rotazione dei quattro attrezzi impastatori a spirale 17, tramite le pulegge 21, le cinghie 20 e le pulegge 19 e gli alberi 17a. Supponendo che l'elemento a canale 2 rimanga in posizione statica, il movimento di rotazione degli attrezzi impastatori 17 provocherà comunque l'avanzamento del prodotto nell'elemento a canale 2. Infatti non appena il prodotto alimentato all'estremità di carico 22 viene intercettato dal primo attrezzo impastatore 17 quest'ultimo comincia ad effettuare un'azione di impasto e nello stesso tempo produce una spinta del prodotto in direzione del successivo attrezzo impastatore. Il prodotto avanza così nell'elemento a canale 2 passando da un attrezzo impastatore all'altro fino a giungere in corrispondenza dell'estremità di scarico 24. In corrispondenza di tale estremità è prevista una pala fissa 53, sporgente verso il basso dalla testa superiore 13, che risulta tangente al cilindro di inviluppo dell'ultimo attrezzo impastatore 17 e che provvede a facilitare il distacco del prodotto impastato dall'ultimo attrezzo.
Il senso di rotazione degli attrezzi impastatori 17 è, come indicato dalle frecce nei disegni, antiorario (con riferimento alla figura 3), l'andamento di ciascuna spirale dall'estremità superiore all'estremità inferiore avente invece senso orario.
Allo scopo di consentire un migliore controllo dell'avanzamento del prodotto attraverso l'elemento a canale 2 e per determinare il grado di impastature desiderato, l'elemento a canale 2 viene spostato azionando i martinetti a fluido 8, 9 in modo tale da far compiere all'elemento a canale un movimento ciclico. Più precisamente, con riferimento alla figura 1, il suddetto movimento ciclico comprende una prima fase in cui l'elemento a canale 2 è nella sua posizione sollevata e si sposta orizzontalmente dalla sua posizione avanzata verso la posizione arretrata (traiettoria A-Al nella figura 1), una seconda fase, in cui l'elemento a canale si sposta dalla sua posizione sollevata alla sua posizione abbassata (traiettoria A1-A2) una terza fase in cui l'elemento a canale rimane nella sua posizione abbassata e si sposta dalla sua posizione arretrata verso la posizione avanzata (traiettoria A2-A3) ed una quarta fase in cui l'elemento a canale si sposta dalla sua posizione abbassata fino alla posizione sollevata cosi da ritornare nella posizione originaria (traiettoria A3-A). La seconda e la terza fase possono essere simultanee, per cui durante la discesa dell'elemento a canale, quest'ultimo si sposta dalla sua posizione arretrata alla sua posizione avanzata (traiettoria Al-A3). Analogamente, anche la terza e la quarta fase potranno essere eseguite simultaneamente (traiettoria A2-A).
Durante la prima fase (A-Al), l'elemento a canale 2 è nella sua posizione sollevata, per cui il prodotto che si trova sul fondo dell'elemento a canale è intercettato dagli attrezzi impastatori 17 che provvedono ad effettuare l'impasto. Con riferimento alla figura 2, occorre rilevare che le due pareti laterali dell'elemento a canale 2 sono sostanzialmente tangenti al cilindro di inviluppo di eia scun attrezzo impastatore 17, per consentire l'esecuzione di un impasto ottimale. Nel corso della prima fase, l'elemento a cernale, rimanendo nella sua posizione sollevata si sposta dalla sua posizione avanzata (illustrata con linea continua nella figura 1) verso una posizione arretrata.
Durante tale movimento, il prodotto che appoggia sull'elemento a canale rimane impegnato dagli attrezzi impastatori 17, per cui l'elemento a canale scivola sotto di esso, il che determina in realtà un avanzamento del prodotto rispetto all'elemento a canale. Quando l'elemento a canale si porta dalla sua posizione sollevata alla sua posizione abbassata fino ad arrivare nella posizione A3, il prodotto appoggiato sull'elemento a canale lo segue per gravità e per effetto della spinta verso il basso determinata dalla rotazione della spirale che si "svita" dall'impasto, e viene disimpegnato dagli attrezzi impastatori 17.
Pertanto in tale fase il prodotto si sposta insieme all'elemento a canale 2. Infine, quando.1'elemento a canale 2 torna nella posizione sollevata A, gli attrezzi impastatori intercettano di nuovo il prodotto e continuano l'azione di impasto, ma nel frattempo, come si è già visto, il prodotto stesso ha compiuto un passo della lunghezza A-Al rispetto all'elemento a canale. Il suddetto movimento ciclico dell'elemento a canale consente quindi di facilitare 1*avanzamento del prodotto attraverso di esso. Naturalmente l'avanzamento del prodotto può essere influenzato e quindi gestito variando le caratteristiche del movimento ciclico dell'elemento a canale, oppure anche variando la velocità di rotazione degli attrezzi impastatori 17.
Quando il prodotto giunge in corrispondenza dell'ultimo attrezzo impastatore 17 esso viene staccato dalla pala 53 e si deposita sul convogliatore 25a che provvede ad inviarlo al convogliatore 25b e da questo alle macchine utilizzatrici. Sul convogliatore 25a si deposita quindi un filone continuo di impasto.
. Dalla descrizione che precede risulta evidente che la macchina secondo l'invenzione consente da un lato di ottenere la produzione di un flusso continuo di prodotto impastato di qualità uniforme. Dall’altro lato, le caretteristiche dell'impasto sono quelle ottimali ottenibili mediante l'impastatura con attrezzo a spirale. Il dosaggio del filone di impasto ottenuto è rigorosamente uniforme, in quanto tale filone viene ottenuto a partire da una pluralità di piccoli lotti alimentati in successione continua dalle unità di miscelatura 26 all'elemento a canale 2, ciascun lotto essendo formato da dosi rigorosamente pesate degli ingredienti necessari. Prove condotte hanno dimostrato che la macchina impastatrice secondo la presente invenzione garantisce una qualità di impasto costante sia lavorando con gli attrezzi impastatori completamente immersi nel flusso di pasta, che quando detti attrezzi sono immersi per circa un sesto della loro altezza ad elemento a canale alzato.
Pertanto la potenzialità produttiva della macchina può variare entro i suddetti limiti estremi di altezza del flusso di impasto, consentendo l'adattamento a precise esigenze di quantità di impasto prodotto delle macchine utilizzatrici finali. La produzione oraria di pasta sarà quindi determinata dal quantitativo di prodotto amalgamato immesso nell'elemento a canale 2 dalle unità di miscelatura 26.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo.
Ad esempio la struttura e la conformazione dell'elemento a canale e dei mezzi utilizzati per comandare il movimento ciclico dell'elemento a canale potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto a puro titolo di esempio. Sarebbe ad esempio possibile utilizzare un canale curvilineo e attrezzi girevoli intorno a assi non verticali, ma comunqe trasversali rispetto al canale. Sebbene l'uso di attrezzi impastatori a spirale sia preferito, non è escluso l'uso di attrezzi impastatori aventi configurazioni diversa. Naturalmente, il numero degli attrezzi impastatori può anche essere diverso da quello illustrato. Infine, i mezzi adibiti all'alimentazione della successione di lotti rigorosamente dosati all'estremità di carico 22 dell'elemento a canale 2 possono anche essere diversi da quelli illustrati a puro titolo di esempio con riferimento alle figure 4, 5.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. - Macchina impastatrice particolarmente per prodotti alimentari comprendente: un contenitore (2) del prodotto da impastare, un attrezzo impastatore (17) girevole entro il suddetto contenitore (2), e mezzi di comando (11) della rotazione dell'attrezzo impastatore (17) caratterizzata dal fatto che il suddetto contenitore è costituito da un elemento a canale (2) lungo il quale l'impasto in corso di formazione viene fatto avanzare, avente un'estremità di carico (22) del prodotto da impastare ed un'estremità di scarico (24) dell'impasto ottenuto, e dal fatto che detta macchina comprende una pluralità di attrezzi impastatori (17) disposti nell'elemento a canale (2) in modo tale da essere intercettati in successione dal prodotto avanzante lungo l'elemento a canale (2), tali attrezzi impastatori (17) essendo posti in rotazione dai suddetti mezzi di comando (11) intorno ad assi (18) disposti lungo direzioni sostanzialmente trasversali rispetto alla direzione di avanzamento del prodotto nell'elemento a canale (2).
  2. 2. - Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che gli attrezzi impastatori (17) hanno assi di rotazione verticali (18) sostanzialmente incidenti sull’asse centrale del passaggio definito dall'elemento a canale (2).
  3. 3. - Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il suddetto asse centrale ha andamento rettilineo.
  4. 4. - Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il suddetto asse centrale ha andamento curvilineo.
  5. 5. - Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli attrezzi impastatori hanno rispettivi cilindri di inviluppo sostanzialmente tangenti fra loro ed alle pareti dell'elemento a canale (2).
  6. 6. - Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli attrezzi impastatori sono del tipo a spirale (17).
  7. 7. - Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che è prevista una pala fissa (53) sopportata all'interno dell'elemento a canale (2) e sostanzialmente tangente al cilindro di inviluppo dell'ultimo attrezzo impastatore (17) intercettato dal prodotto (per favorire il distacco del prodotto da detto attrezzo ed il flusso del prodotto verso l'estremità di scarico (24) dell'elemento a canale (2)).
  8. 8. - Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti , caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando comprendono mezzi motori (11), un'unità di trasmissione meccanica (21, 20, 19) interposta fra i mezzi motori e gli attrezzi impastatoci (17), detti mezzi motori essendo controllabili per variare la velocità di rotazione degli attrezzi impastatoci (17).
  9. 9. - Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'elemento a canale (2) è suscettibile di compiere un movimento rispetto agli attrezzi impastatoci (17) tale da influenzare l'avanzamento del prodotto lungo l'elemento a canale (2).
  10. 10. - Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che l'elemento a canale (2) è suscettibile di compiere un movimento ciclico includente una prima fase di traslazione orizzontale in direzione opposta al flusso del prodotto, una seconda fase di discesa, una terza fase -successiva o simultanea alla seconda fase - di traslazione orizzontale concorde con il flusso del prodotto, ed una quarta fase di risalita.
  11. 11. - Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che sono previsti mezzi regolabili di comando del movimento dell'elemento a canale (8,9).
  12. 12. - Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che l'elemento a canale è montato spostabile verticalmente su un telaio di sopporto (6) che è a sua volta montato scorrevole assialmente su elementi fissi (5) di guida, detti mezzi di comando del movimento dell'elemento a canale (2) comprendendo almeno un primo attuatore (9) interposto fra una struttura fissa di base (2) e il suddetto telaio di sopporto (6) per comandare il movimento orizzontale di quest'ultimo, ed almeno un secondo attuatore (8) interposto fra il telaio di sopporto (6) e l'elemento a canale (2) per comandare il movimento verticale di quest'ultimo.
  13. 13. - Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che i mezzi motori (11) ed i mezzi di comando del movimento dell'elemento a canale (2) sono gestiti da un P.L.C. che coordina le funzioni variabili della macchina per mezzo di programmi preimpostati relativi a differenti tipi di impasto da produrre.
  14. 14. — Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che essa comprende a monte dell'estremità di carico (22) dell'elemento a canale (2) mezzi di alimentazione (26) per erogare in successione una pluralità di lotti di prodotto amalgamato composti da dosi rigorosamente pesate di ingredienti determinati.
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che suddetti mezzi di alimentazione comprendono due unità di miscelatura (26) ciascuna delle quali riceve ciclicamente dosi rigorosamente pesate di ingredienti predeterminati da mescolare, e forma una prima amalgama di tali ingredienti e la eroga all'estremità di carico (22) di detto elemento a canale (2) della macchina impastatrice (1) in alternanza con l'altra unità di miscelatura (26). 16. - Macchina secondo la rivendicazione 14 e 15 caratterizzata dal fatto che sono previsti mezzi dosatori (30, 50) per fornire a detti mezzi di alimentazione (26) sostanze pulverulente e liquide secondo quantità in peso predeterminate, detti mezzi dosatori essendo comunicanti con mezzi di scarico (34, 47) atti a scaricare selettivamente le dosi pesate nell'una e nell'altra unità di miscelatura (26). 17. - Procedimento per l'impastatura a flusso continuo di prodotti alimentari, caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi: - predisporre un elemento a canale (2), - preparare una successione di lotti' di prodotto amalgamato, ognuno dei quali è costituito da dosi rigorosamente pesate di ingredienti predeterminati, - alimentare in successione i lotti cosi preparati all'estremità di carico (22) dell'elemento a canale (2), così da dar luogo a un filone sostanzialmente continuo di prodotto, - far avanzare il filone così alimentato nell’elemento a canale (2) in direzione dell'estremità di scarico (24) di quest'ultimo, - sottoporre il suddetto filone, nel corso del suo avanzamento attraverso l'elemento a canale (2), ad lina azione di impastatura mediante una pluralità di attrezzi impastatori (17) disposti nell'elemento a canale (2), in modo tale da essere intercettati in successione dal filone avanzante lungo l'elemento a canale. 18. - Procedimento secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che vengono predisposte due unità di miscelatura (26) per la formazione dei suddetti lotti di prodotto amalgamato, che ciascuna unità di miscelatura viene alimentata con le dosi rigorosamente pesate degli ingredienti, e che tali unità di miscelatura alimentano in alternanza i lotti in uscita da essi all'estremità di carico dell'elemento a canale (2). 19. - Procedimento secondo la rivendicazione 17 o 18 caratterizzato dal fatto che gli attrezzi impastatori (17) sono del tipo a spirale. 20. - Procedimento secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che all’elemento a canale (2) viene impartito un movimento ciclico includente una prima fase di traslazione orizzontale in direzione opposta al flusso del prodotto, una seconda fase di discesa, una terza fase successiva o simultanea alla seconda fase - di traslazione orizzontale con il flusso del prodotto, ed una quarta fase di risalita. 21. - Procedimento secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che l'azione di impastatura degli attrezzi impastatori (17) ed il movimento ciclico impartito all'elemento a canale (2) sono gestiti da un P.L.C. che coordina dette funzione variabili per mezzo di programmi preimpostati relativi a' differenti tipi di impasto da produrre. Il tutto sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.
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