IT9048590A1 - Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio. - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: UTENSILE PER L'APPLICAZIONE DI ELEMENTI DI FISSAGGIO

La presente invenzione concerne in generale gli utensili per l'applicazione di elementi di fissaggio, e più in particolare un nuovo e perfezionato utensile applicatore che utilizza un volano, che immagazzina energia e che si impegna selettivamente con un applicatore dell'elemento di fissaggio allo scopo di spingere 1'applicatore ad impegnarsi con un elemento di fissaggio, quale un chiodo o un punto metallico, per introdurre l'elemento di fissaggio in un pezzo di lavoro.

Gli utensili per l'applicazione di elementi di fissaggio hanno finora utilizzato un volano che immagazzina energia per restituirla allo scopo di guidare un elemento di fissaggio in un pezzo di lavoro. Esempi di utensili per l'applicazione di elementi di fissaggio rappresentativi di questo tipo sono descritti nei Brevetti degli Stati Uniti N.

4.121. 745;4·129.240;4· 189.080;4·298.072;4· 323-127; 4·519·535;4·544.090;4·558.747 e 4.721.170. Inoltre, il Brevetto degli Stati Uniti N. 4.928.868, il cui inventore ed il cui cessionario sono i medesimi della presente invenzione, descrive un utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio, in cui un volano che immagazzina energia coopera con una ruota folle per impegnarsi selettivamente con una slitta battente per guidare l'elemento di fissaggio all'interno di un pezzo di lavoro. Questi brevetti descrivono un dispositivo a corda elastica e puleggia per far ritornare la slitta battente nella sua posizione di partenza. Tali corde elastiche, oltre a richiedere una struttura di supporto piuttosto complessa, necessitano anche di una sostituzione periodica.

I Brevetti degli Stati Uniti N. 4-042.036; 4.129.240; 4.161.272; 4-204-622 e 4-290.493 descrivono altri utensili per l'applicazione di elementi di fissaggio aventi un meccanismo di ritorno che comprende una molla di tensione elicoidale per far ritornare la slitta battente alla sua posizione di partenza. In generale, tale dispositivo richiede un'altezza libera indesiderabile per la molla contratta. Inoltre, le molle di tensione, in accordo con la legge di Hooke, esercitano una resistenza che cresce linearmente sulla slitta battente, quando essa viene azionata durante una corsa di applicazione, cosi che la forza con cui un elemento di fissaggio viene introdotto nel pezzo di lavoro può essere influenzata negativamente.

Le slitte battenti o le lame utilizzate dagli utensili descritti in diversi brevetti dell'arte precedente sono relativamente complesse in quanto esse richiedono pastiglie di frizione che si impegnano con il volano per trasmettere energia alla slitta battente (si vedano per esempio i Brevetti degli Stati Uniti N.4-042.036,4.555 -747 e 4-323-127, che rappresentano lame che comprendono lame e pastiglie di frizione che richiedono un montaggio). In alternativa, talune slitte battenti sono dotate di porzioni ristrette o assottigliate. Quando la porzione ristretta si dispone adiacentemente al volano, questo non è in grado di azionare la slitta battente, realizzando così la maniera con cui la lama si disimpegna dal volano alla fine di una corsa di azionamento .

Costituisce un oggetto della presente invenzione risolvere molti dei problemi associati agli utensili di· applicazione di elementi di fissaggio dell'arte precedente.

Costituisce un altro oggetto della presente invenzione realizzare un nuovo e perfezionato utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio avente un meccanismo di ritorno semplice ed economico associato con una lama di applicazione o una slitta battente.

E' anche oggetto della presente invenzione realizzare un nuovo e perfezionato utensile di applicazione di elementi di fissaggio del tipo a volano, che sia fabbricabile facilmente ed economicamente.

Un altro oggetto della presente invenzione è quello di realizzare un nuovo e perfezionato utensile di applicazione di elementi di fissaggio del tipo a volano che possa avere una alimentazione autonoma quale una batteria.

Un ulteriore oggetto della presente invenzione è quello di realizzare un nuovo e perfezionato utensile di applicazione di elementi di fissaggio avente un elemento applicatone degli elementi di fissaggio di fabbricazione relativamente economica e semplice .

Costituisce un altro oggetto della presente invenzione realizzare un nuovo e perfezionato utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio del tipo à volano avente una morsa tra il volano e la ruota folle, le cui dimensioni siano facilmente ed accuratamente regolabili.

Costituisce ancora un altro oggetto della presente invenzione realizzare un nuovo e perfezionato utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio con un meccanismo a leva per forzare una ruota folle ad impegnarsi con un elemento applicatone degli elementi di fissaggio all'atto dell'attivazione di un solenoide, in maniera che l'elemento applicatone degli elementi di fissaggio venga azionato da un volano rotante e la ruota folle venga mantenuta in quella posizione dopo che il solenoide è stato disattivato, finché l'elemento applicatone degli elementi di fissaggio sia uscito dalla morsa formata tra la ruota folle ed il volano.

In conformità con questi e molti altri oggetti della presente invenzione, un utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio che attua in pratica la presente invenzione comprende una slitta battente che viene azionata da una prima posizione non operativa ad una seconda posizione operativa. Affinchè la slitta battente possa essere azionata in quésta maniera, l'utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio presenta un volano in rotazione continua ed una ruota folle disposta adiacentemente al volano in maniera da definire una morsa tra il volano e la ruota folle. La slitta battente è normalmente disposta nella morsa tra il volano e la ruota folle. La posizione della ruota folle è mobile relativamente al volano per regolare le dimensioni della morsa da una posizione aperta, quando la slitta battente non è forzata contro il volano, ad una posizione chiusa di impegno, quando la slitta battente è forzata contro il volano, in maniera tale che la slitta battente venga azionata verso un elemento di fissaggio durante una corsa di applicazione dello stesso.

Allo scopo di avviare la corsa di applicazione di un elemento di fissaggio, un grilletto può essere premuto in maniera tale che un solenoide venga attivato per un breve periodo di tempo (questo periodo di tempo dovrebbe essere almeno inferiore al tempo necessario alla slitta battente per avanzare dalla sua posizione non operativa alla posizione in cui essa è uscita dalla morsa). L'attivazione del solenoide fa arretrare l'armatura del solenoide, che si accoppia ad un meccanismo di leva, che mette in movimento la ruota folle verso il volano per chiudere in tal modo la morsa. Come conseguenza, la slitta battente viene forzata contro il volano e viene spinta attraverso la morsa finché la sommità della slitta battente esca dalla morsa. Anche dopo che il solenoide è stata disattivato e mentre una porzione della slitta battente si trova ancora dentro la morsa tra il volano e la ruota folle, il meccanismo di leva mantiene l'armatura del solenoide arretrata e la ruota folle forzata contro la slitta battente, nonostante la forza applicata all'armatura arretrata da una molla di ritorno, che è associata con il solenoide.

Una volta che la slitta battente è uscita dalla morsa, la forza applicata dalla molla di ritorno contro l'armatura del solenoide vince la forza applicata contro l'armatura dal meccanismo di leva, perchè la ruota folle può muoversi nella morsa per disimpegnarsi così dal meccanismo di leva. Mentre la molla di ritorno mette in movimento l'armatura verso la sua posizione normale, la ruota folle viene fatta ritornare alla sua posizione non operativa dal meccanismo di leva. Il ritorno della ruota folle a questa posizione non operativa apre la morsa e la slitta battente viene fatta arretrare verso la sua posizione non operativa per mezzo di una molla doppia di torsione .

Fig. 1 è una vista in alzato laterale di una forma di realizzazione pratica dell'utensile di applicazione dell'elemento di fissaggio secondo l 'invenzione ;

Fig. 2 è una vista in alzato frontale presa lungo la linea 2-2 della Fig. 1 che rappresenta la lama dell'utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio nella sua posizione retratta;

Fig. 3 è una vista in sezione trasversale, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 3-3 della Fig. 2;

Fig. 4 è una vista in sezione ed in pianta, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 4-4 della Fig. 3;

Fig. 5 è una vista in sezione ed in pianta, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 5-5 della Fig. 3;

Fig. 6 è una vista in sezione ed in pianta, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 6-6 della fig. 3;

Fig. 7 è una vista in sezione trasversale, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 7-7 della Fig. 3;

Fig. 8 è una vista.in sezione trasversale, parzialmente in spaccato, simile alla Fig. 3 con la lama dell'utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio rappresentata nella sua posizione di azionamento ;

Fig. 9 è una vista in sezione trasversale, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 9-9 della Fig. 8;

Fig. 10 è una vista in alzato laterale di una seconda forma di realizzazione pratica dell'utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la presente invenzione;

Fig. 11 è una vista in alzato frontale, parzialmente in spaccato, della Fig. 10 presa lungo la linea 11-11 con la lama dell'utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio nella sua posizione retratta;

Fig. 12 è una vista in sezione trasversale, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 12-12 della Fig. 11;

Fig. 13 è una vista in sezione ed in pianta, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 13-13 della Fig. 12;

Fig. 14 è una vista in sezione ed in pianta, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 14-14 della Fig. 12;

Fig. 15 è una vista in sezione ed in pianta, parzialmente in spaccato, presa lungo la linea 15-15 della Fig. 12;

Fig. 16 è una vista in sezione trasversale simile alla Fig. 12 con la lama dell'utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio nella sua posizione di azionamento; e

Fig, 17- è un circuito di temporizzazione che può essere usato nell'utensile per l 'applicazione di elementi di fissaggio della presente invenzione.

Facendo riferimento adesso ai disegni e con particolare attenzione alla Fig. 1, in essa è rappresentato un utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la presente invenzione, il quale è contrassegnato in generale con il numero di riferimento 10. L'utensile 10 per l'applicazione di elementi di fissaggio illustrato nella Fig. 1 comprende un alloggiamento 12 avente una porzione verticale 14 ed una porzione di impugnatura 16. Un contenitore 18 è fissato all'alloggiamento 12 e contiene gli elementi di fissaggio da applicare. Di solito il contenitore 18 farà avanzare automaticamente e posizionerà un elemento di fissaggio 19 in una posizione di applicazione alla fine di ciascuna corsa di azionamento. Nella forma di realizzazione pratica illustrata, il contenitore l8 è progettato in maniera da contenere punti metallici sagomati a U, ma altri contenitori appropriati, ivi compresi quelli ideati per contenere chiodi o altri elementi di fissaggio, possono essere impiegati con appropriate modifiche all'utensile.

L'utensile 10 di applicazione di elementi di fissaggio prevede un elemento a nasello 20, un motore elettrico 22, che può essere messo in funzione o da una sorgente di rete in alternata o da una sorgente alimentata a batteria, un volano 24 ed una ruota folle 26. Un albero 28 (Fig. 5)‘ serve sia da albero di comando del motore 22 sia da albero del volano 24· L'albero 28 serve a mettere in rotazione il volano 24 per mezzo di un perno 30 ogni volta che al motore 22 viene fornita energia. L'albero motore 28 è sorretto nell'alloggiamento 12 mediante cuscinetti 32, che possono essere cuscinetti a sfera, cuscinetti ad aghi o altri appropriati cuscinetti.

Un elemento 36 per l'applicazione degli elementi di fissaggio, che può essere anche definito da una lama o slitta battente, è di metallo, per esempio un metallo relativamente economico quale un acciaio per utensili S2. La lama 36 è stampata e indurita e non richiede una lavorazione complessa o fase di montaggio complicata nella sua fabbricazione. La lama 36 è sorretta nella porzione verticale 14 dell'alloggiamento 12 mediante una molla doppia di torsione 38. La molla 38 è montata nell'alloggiamento 12 per mezzo di un perno 40 su un tamburo 42 nell'impugnatura 16 dell'utensile 10. Il centro della molla doppia di torsione 38 si impegna con il perno 40 e le spire della molla 38 sono avvolte attorno al tamburo 42 in senso antiorario, come rappresentato nella Fig. 3· La molla doppia di torsione 38 presenta una coppia di estremità 44 ciascuna delle quali si impegna in una apertura appartenente ad una coppia di aperture 46 situate ad una estremità 48 a forma di T della lama 36 (Fig. 2). La molla di torsione 38 è messa in tensione per mantenere l'estremità 48 a forma di T della lama 36 in una prima posizione non attiva o retratta a contatto con un tampone paraurti cilindrico 50 di limitazione corsa superiore (Figg. 2 e 3)· L'ammontare della tensione sulla molla 38 dipende dal diametro della molla 38, dal materiale della molla 38 e dalla piegatura della molla 38, tutte qualità preselezionate per esercitare un minimo di forza verso l'alto contro il tampone paracolpi di limitazione corsa superiore SO, quando la lama 36 si trova nella prima posizione non operativa. Questa forza verso l'alto crescerà quando la molla di torsione 38 viene tirata verso il basso con la lama 36 durante una corsa di azionamento. Il tampone paracolpi di limitazione corsa superiore 50 è composto da materiale elastico, quale ad esempio gomma o neoprene o altro materiale simile, ed è situato all'interno di una cavità di alloggiamento 51 per agire da fermo di arresto ogni volta che la molla di torsione 38 fa ritornare la lama 36 alla prima posizione o posizione non operativa, come verrà descritto più avanti.

La ruota folle 26 è sorretta da un albero 56 che è posizionato in due fessure 52 e 54 (Fig. 5) dell'alloggiamento 12. Un cuscinetto 58, che può essere un cuscinetto ad aghi oppure un cuscinetto fabbricato con un qualsiasi materiale appropriato, consente alla ruota folle 26 di ruotare liberamente attorno all'albero 56. L'albero 56 della ruota folle si muove lateralmente nelle fessure 52 e 54 mediante un meccanismo a ginocchiera 60, che comprende una coppia di bracci laterali 62 e 64 che sono situati esternamente all'alloggiamento 12 e sorreggono l'albero 56. I bracci laterali 62 e 64 sono montati su una coppia di assali eccentrici di imperniamento 66, che sono parte integrante di un albero 68 montato sull'alloggiamento 12. Le estremità superiori dei bracci laterali 62 e 64 sono unite da un albero 70 passante attraverso fessure 72 e 74 (Fig. 4) nell'alloggiamento 12. Il meccanismo a ginocchiera 60 comprende anche una coppia di bracci di azionamento 76 e 78 imperniati ad una prima estremità sull'albero 70 internamente all'alloggiamento 12. I bracci di azionamento 76 e 78 sono imperniati alla loro seconda estremità su un albero 80 passante attraverso un'armatura 82 di un solenoide 84, che a sua volta è imperniato nell'alloggiamento 12 per mezzo di un albero 86. Quando al solenoide 84 non viene fornita energia, una molla di compressione 88 mantiene l'armatura 82 a contatto con un tampone paracolpi protettivo ed elastico 90, montato in una cavità 91 dell'alloggiamento 12.

Il meccanismo a ginocchiera 60 comprende inoltre una coppia di bracci oscillanti 92 e 94 (Fig. 4)- Una estremità di ciascuno dei bracci oscillanti 92 e 94 è imperniata sull'albero 80 e l'altra estremità è imperniata su un albero 96 passante attraverso un prolungamento 98 dell'alloggiamento 12. Un grilletto azionato manualmente o pulsante 100 è montato su un albero 102 nell'impugnatura 16. Il grilletto 100 aziona un interruttore a levetta 104, il quale a sua volta attiva il solenoide 84 tramite un circuito di temporizzazione (per esempio, il circuito di temporizzazione rappresentato nella Fig. 17)·

La lama 36 passa tra il volano 24 e la ruota folle 26 e successivamente attraverso un'apertura 106 in un fermo rettangolare ed amovibile 108 posizionato all'estremità superiore di una cavità 110 da un tampone paracolpi di limitazione corsa inferiore 112. Il fermo amovibile 108 impedisce all'estremità a forma di T 48 della lama 36 di impegnarsi direttamente con il tampone paracolpi inferiore 112. Il tampone paracolpi inferiore 112 è mantenuto in posizione dal fermo 108 e da alette 111 e si compone di un materiale elastico quale la gomma o il neoprene. Nella prima posizione non attiva o retratta, la lama 36 si estende attraverso la cavità 110 nell'apertura 113 nell'alloggiamento 12. In questa prima posizione rappresentata nella Fig- l'estremità inferiore della lama 36 termina all'estremità superiore di un percorso di guida 114 formato tra .l'elemento a nasello 20 ed una porzione anteriore 116 del contenitore 18. L'allineamento della lama 36 è controllato dal percorso di guida 114· Una porzione superiore 118 del contenitore 18, inserita in una camera 120 dell'alloggiamento 12, collega in maniera amovibile il contenitore 18 all'alloggiamento 12 mediante un dispositivo di fissaggio 122.

Per assicurare condizioni operative ottimali nell'impegno della ruota folle 26 e del volano 24, una porzione scanalata 124 del tampone paracolpi di limitazione inferiore 112 si impegna per attrito con l'albero 68, per consentire ai punti di imperniamento degli assali eccentrici 66 del meccanismo a ginocchiera 60 di essere regolati per mezzo di una manopola 126. La manopola 126 è montata su un prolungamento 128 degli assali 66 per mezzo di un perno 130 e consente di regolare l'interspazio tra la ruota folle 26 ed il volano 24 facendo ruotare l'assale 66 attorno all'albero 68. Ciò effettivamente sposta la ruota folle 26 più vicina o più lontana rispetto al volano 24 e regola la dimensione di una morsa o gola 140 formata tra la ruota folle 26 ed il volano 24-Il funzionamento dell'utensile di applicazione di elementi di fissaggio 10 è comandato da un interruttore acceso/spento 132 montato su una porzione 1 34 dell'impugnatura 16, che è anche fissata in maniera convenzionale al contenitore 18. L'interruttore 1 32 consente l'alimentazione di potenza all'utensile 10 da un cavo di rete 136 o da una batteria 138, che può essere situata all'interno dell'impugnatura 16 o che può essere esterna all'utensile 10, per esempio posta da un lato dell'operatore. Con l'interruttore 132 nella posizione "acceso" viene alimentata potenza al motore elettrico 22, che così funziona in maniera continua. La lama 36 si trova nella sua prima posizione rappresentata nella Fig. 3, ma la rotazione del volano 24 non ha effetto in quanto la morsa 140 formata tra il volano 24 e la ruota folle 26 è mantenuta nella sua posizione di apertura dal meccanismo a ginocchiera 60, finche viene azionato il grilletto 100.

L'azionamento del grilletto 100 serve ad applicare potenza per un·breve periodo di tempo al solenoide 84 ed a far arretrare l'armatura 82. Appena l'armatura 82 viene fatta arretrare, il movimento dei bracci oscillanti 92 e 94 forza il solenoide 84 A ruotare attorno all'albero 86 da un allineamento sostanzialmente verticale rappresentato nella Fig. 3 ad un allineamento angolato rispetto alla verticale in senso orario, come rappresentato nella Fig. 8. Quando i bracci oscillanti 92 e 94 forzano l'albero 80 ad allontanarsi dalla lama 36 nella direzione indicata dalla freccia A, i bracci di azionamento 76 e 78 vengono pure sollecitati nella medesima direzione ed il movimento dei bracci di azionamento 76 e 78 trascina con questi i bracci laterali 62 e 64· Questo movimento dei bracci laterali 62 e 64 l'orza la ruota folle 26 a contatto con la slitta 36, chiudendo in tal modo la morsa 140 formata tra la ruota folle 26 ed il volano 24· La ruota folle 26 è mantenuta contro la lama 36 con forza sufficiente a che la rotazione del volano 24 forzi adesso la lama 36 attraverso la morsa 140 con un sostanziale vantaggio meccanico, in basso lungo il percorso di guida 114 ed a contatto con un elemento di fissaggio 19, cosi che la forza della lama 36 spinga poi tale elemento di fissaggio 19 nel pezzo di lavoro. Allo scopo di assicurare che la ruota folle 26 applichi una intensità di forza sufficiente contro la lama 36, l'albero 56 è fatto di un materiale flessibile.

Una volta che la morsa 140 si è chiusa, un circuito di temporizzazione convenzionale può essere impiegato per togliere energia al solenoide 84 almeno prima dell'istante in cui la slitta 36 abbia lasciato la morsa 140 (per esempio, come rappresentato nella Fig. 8 dei disegni). Questo circuito di temporizzazione potrebbe essere costituito da un microcircuito che fa in modo che il solenoide 84 rimanga nel suo stato disattivato mentre il microcircuito conteggia gli impulsi di orologio finché sia trascorso il periodo di tempo richiesto. Una volta che questo periodo di tempo richiesto è trascorso, il solenoide viene disattivato. Un circuito di temporizzazione alternativo è rappresentato nella Fig. 17, in cui un condensatore 141 scelto in maniera appropriata mantiene potenza al solenoide per il tempo richiesto dall'armatura 82 per arretrare e dalla ruota folle 26 per muoversi ed impegnarsi con la slitta 36. In alternativa, un raultivibratore monostabile può essere impiegato per una parte del circuito di temporizzazione.

Quando il circuito di temporizzazione disattiva il solenoide 84j l’armatura 82 del solenoide 84 verrà mantenuta nella sua posizione attivata, come rappresentato nella Fig. 8, nonostante il fatto che la molla di compressione 88 stia applicando una forza sull'armatura 82 del solenoide tentando di farla ritornare alla posizione rappresentata nella Fig. 3· Tuttavia, la forza applicata all'armatura 82 in corrispondenza dell'albero 80 dal meccanismo a ginocchiera 60 comprendente i bracci oscillanti 92 e 943 i bracci di azionamento 72 e 74 ed i bracci laterali 62 e 64 per effetto dell'impegno della ruota folle 26 contro la slitta 36, è sufficiente a mantenere i bracci oscillanti 92 e 94 i bracci di azionamento 72 e 74 ed i bracci laterali 62 e 64 bloccati nella posizione indicata nella Fig. 8.

Una volta che la lama 36 lascia la morsa 140 (come, per esempio, rappresentato nella Fig. 8), la forza che viene esercitata sui bracci di leva 62 e 64 > come risultato della flessione dell'albero 56 a causa dell'impegno della ruota folle 26 contro la lama 36, viene distolta perchè la ruota folle 26 può muoversi verso il volano 24 nella morsa ora vuota 140. Avendo distolto le forze dai bracci di leva 62 e 64, la forza esercitata dalla molla di compressione 88 è sufficiente a mettere in movimento l'armatura 82 fino alla sua posizione statica o normale rappresentata nella Fig. 3 in maniera tale che il solenoide 84 ritorni alla sua posizione allineata verticalmente rappresentata nella Fig. 3· Quando ciò si verifica, i bracci oscillanti 92 e 94? i bracci di azionamento 76 e 78 ed i bracci laterali 62 e 64 vengono pure fatti ritornare alla loro posizione statica rappresentata nella Fig. 3· Come conseguenza, la ruota folle 26 viene allontanata dal" volano 24 per aprire la morsa 140. Con la morsa 140 aperta e dopo che il movimento verso il basso della lama 36 è stato arrestato dal respingente inferiore 112, la molla doppia di torsione 38 può far ritornare la lama 36 nella sua posizione non operante a contatto con il respingente di fine corsa superiore 50, come rappresentato nella Fig. 3, perchè il gioco della morsa 140 tra la ruota folle 26 ed il volano 24 diventa, maggiore dello spessore della lama 36.

Le Figg. 10 a 16 della presente domanda rappresentano una forma di realizzazione pratica alternativa della presente invenzione, in cui un volano più largo 142 rimpiazza il volano 24 e sono state apportate altre modifiche necessarie a ricevere il volano più largo 142. Poiché il disegno ed il funzionamento delle forme di realizzazione pratica rappresentate nelle Figg. 1-9 e Figg. 10-16 sono sostanzialmente simili, verranno descritte soltanto le differenze. Numeri di riferimento simili sono stati adottati per ciascuna forma di realizzazione pratica dove gli elementi sono sostanzialmente gli stessi.

Nella forma di realizzazione alternativa delle Figg. 10-16, il solenoide 84 è stato riposizionato per far spazio al volano più largo 142. Come rappresentato nella Fig. 12, il solenoide 84 si trova in una posizione orizzontale invece di una posizione verticale rappresentata nelle Figg. 1-9- Ciò nonostante, il solenoide 84 opera essenzialmente nella stessa maniera. Tuttavia, grazie al fatto che l'armatura 82 del solenoide sta adesso funzionando in una direzione orizzontale, una coppia di piastre oscillanti triangolari 144 e 146 unite da tre alberi 148, 150 e 152 sostituisce i bracci oscillanti 92 e 94* L'albero 148 passa attraverso un prolungamento 154 dell'alloggiamento e fornisce un fulcro fisso per le piastre oscillanti 144 e 146. L'albero 150 passa attraverso l'armatura 82 del solenoide 84 e consente al solenoide 84 di muovere il meccanismo a ginocchiera tra le posizioni rappresentate nella Fig. 12 e nella Fig. l6. L'albero 152 fornisce una articolazione tra i bracci di azionamento 76 e 78 e le piastre oscillanti 144 e 146.

Una lama di azionamento 158, avente una estremità superiore a forma di croce 160 può essere usata con l'utensile 10 per l'applicazione di elementi di fissaggio rappresentato nelle Figg. 1-10. Ciascun braccio dell'estremità superiore a forma di croce l60 della lama 158 presenta, un'apertura 1Ó2, attraverso cui si impegna una estremità ad uncino 164 di una molla doppia di torsione 166. E' previsto un tampone paracolpi più piccolo 156 di limitazione corsa superiore, in maniera che vi sia sufficiente gioco per l’azionamento dell'armatura 82 del solenoide e per la lama 158 più lunga. La molla doppia di torsione 166 è fissata ad un tamburo 168 per mezzo di un perno 170, il tamburo 168 essendo fissato all'alloggiamento 12 in una maniera convenzionale. E' prevista un'area espansa 172 dell'alloggiamento 12 per dare ulteriore spazio al volano 142.

Come nel caso della forma di realizzazione pratica descritta nelle Figg. 1-9, l'albero 68 si impegna per attrito entro una scanalatura 174 ricavata in un tampone paracolpi 176 di limitazione corsa inferiore per consentire alla manopola 126 di regolare il punto di oscillazione del meccanismo a ginocchiera e di conseguenza le dimensioni della morsa 140. Il tampone paracolpi 176 è mantenuto in posizione mediante una piastra di fermo rettangolare 178 ed alette l80.

Il funzionamento della forma di realizzazione pratica descritta nelle Figg. 10-16 è simile a quello della forma di realizzazione pratica descritta nelle Figg. 1-9· Quando l'interruttore acceso/ spento 132 si trova nella posizione "acceso", il volano 142 inizia a ruotare in senso antiorario, guardando secondo l'orientazione della Fig. 12. Tuttavia, finché la morsa 140 è chiusa, la rotazione del volano 142 non influenza la posizione della lama 158.

Quando il grilletto 10 viene azionato, al solenoide 84 viene fornita energia per un breve periodo di tempo e l'armatura 82 del solenoide viene fatta arretrare in maniera tale che l'albero 150 venga trascinato con essa. Ciò fa sì che le piastre oscillanti 144, 146 oscillino attorno all'albero 148 e trascinino i bracci laterali 62 e 64 verso il solenoide 84 per mezzo dei bracci di azionamento 76 e 78. La ruota folle 26 è sorretta dai bracci laterali 62 e 64 e viene pertanto mossa verso il volano 142 per chiudere così la morsa 140. Quando la morsa 140 viene chiusa, la ruota folle 26 forza la lama 158 contro il volano 142 con forza sufficiente a che il volano rotante 142 spinga la lama 158 in basso verso il percorso di guida 114 contro l'elemento di fissaggio 19, così che questo elemento di fissaggio 19 venga introdotto nel pezzo di lavoro.

Come precedentemente discusso in connessione con la forma di realizzazione pratica rappresentata nelle Figg. 1-9, un circuito di temporizzazione convenzionale può essere impiegato per disattivare il solenoide 84 dopo che la morsa 140 si è chiusa. Il solenoide 84 viene disattivato almeno prima dell'istante in cui la slitta 1 58 abbia lasciato la morsa 140 (per esempio, come rappresentato nella Fig. 16 dei disegni). Quando il circuito di temporizzazione disattiva il solenoide 84, l'armatura 82 del solenoide 84 verrà mantenuta nella sua posizione attivata, come rappresentato nella Fig. 16, nonostante il fatto che la molla di compressione 88 stia applicando una forza sull'armatura del solenoide 82 tentando così di riportarla nella posizione rappresentata nella Fig. 12. Tuttavia, la forza applicata all'armatura 82 in corrispondenza dell'albero 150 dal meccanismo a ginocchiera, comprendente le piastre oscillanti 144 e 146, i bracci di azionamento 72 e 74 ed i bracci laterali 62 e 64, per effetto dell'impegno della ruota folle 26 contro la slitta 158, è sufficiente a mantenere le piastre oscillanti 144 e 146, i bracci di azionamento 72 e 74 ed i bracci laterali 62 e 64 bloccati nella posizione indicata nella Fig. 16.

Una volta che la lama 158 lascia la morsa 140 (come, per esempio, rappresentato nella Fig. 16), la forza che viene esercitata sui bracci di leva 62 e 64 come "risultato della flessione dell'albero 56 a causa dell'impegno della ruota folle 26 contro la lama 158, viene distolta perchè la ruota folle 26 può muoversi verso il volano 24 nella morsa ora vuota 140. Avendo distolto le forze dai bracci di leva 62 e 64, la forza esercitata dalla molla di compressione 88 è sufficiente a muovere l'armatura 82 all'indietro verso la sua posizione statica o normale rappresentata nella Fig. 12, in maniera tale che il solenoide 84 ritorni nella sua posizione allineata orizzontalmente rappresentata nella Fig. 12. Come questo accade, le piastre oscillanti 144 e 146, i bracci di azionamento 76 e 78 ed i bracci laterali 62 e 64 vengono pure fatti ritornare alla loro posizione statica rappresentata nella Fig. 12. Di conseguenza, la ruota folle 26 viene allontanata dal volano 142 per aprire la morsa 140. Con la morsa 140 aperta e dopo che il movimento verso il basso della lama 36 è stato arrestato dal respingente inferiore 112, la molla doppia di torsione 166 può far ritornare la lama 158 nella sua posizione non operante a contatto con il respingente di fine corsa superiore 156, come rappresentato nella Fig. 12, perchè il gioco della morsa 140 tra la ruota folle 26 ed il volano 142 diventa maggiore dello spessore della lama 158.

Sebbene siano stati descritti i mezzi che sono attualmente considerati le forme di realizzazione pratica preferite dell'invenzione, va inteso che varie modifiche possono essere ad essi apportate, che ricadono nel vero spirito e nell'ambito dell 'invenzione .

Ciò che viene rivendicato come nuovo e si desidera garantire con un brevetto è espresso qui di seguito .

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio in un pezzo di lavoro, comprendente: -un volano; -mezzi di comando per la messa in funzione del suddetto volano; -una ruota folle disposta adiacentemente al suddetto volano e definente una morsa tra di essi; -una slitta disposta nella suddetta morsa tra il suddetto volano e la suddetta ruota folle, tale slitta presentando una estremità superiore ed una estremità di impegno con l'elemento di fissaggio, la quale è mobile in una corsa di comando da una posizione non operante ad una posizione di applicazione dell'elemento di fissaggio; -mezzi di variazione per far variare le posizioni relative del suddetto volano e della ruota folle per regolare le dimensioni della suddetta morsa da un assetto di apertura ad un assetto di chiusura di impegno con la slitta; e -mezzi di avviamento per far avviare il funzionamento dei suddetti' mezzi di variazione, in maniera che tali mezzi di variazione regolino le dimensioni della morsa nel suddetto assetto di chiusura, tali mezzi di variazione mantenendo la posizione della suddetta ruota folle rispetto al suddetto volano in maniera tale che la suddetta slitta venga spinta attraverso la suddetta morsa e la sua estremità di impegno venga ad impegnarsi con l’elemento di fissaggio per spingerlo nel suddetto pezzo di lavoro finché la suddetta estremità superiore della slitta esca dalla suddetta morsa in un istante in cui. i suddetti mezzi di variazione fanno ritornare la suddetta morsa al suo assetto di apertura.
2. 2. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi di richiamo comprendenti una molla di torsione per far ritornare la suddetta slitta nella sua posizione non operante.
3. 3· Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 2, in cui la suddetta molla di torsione è una molla di torsione doppia .
4. 4- Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di variazione comprendono un punto di oscillazione e mezzi di regolazione per regolare la posizione del suddetto punto di oscillazione in maniera da far variare così le dimensioni della suddetta morsa .
5. 5· Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui i suddetti mezzi di avviamento comprendono un solenoide azionato elettricamente e mezzi di temporizzazione per fornire energia al suddetto solenoide per un periodo di tempo prestabilito ad avviare il funzionamento dei mezzi di variazione e fare in modo che la suddetta slitta venga messa in funzione per effetto della forza applicata su di essa dalla suddetta ruota folle contro il suddetto volano.
6. 6. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 5, in cui al suddetto solenoide viene fornita energia per un periodo di tempo che è inferiore al tempo che è richiesto dalla suddetta estremità superiore della slitta ad avanzare dalla sua posizione non operante ad una posizione in cui la suddetta estremità superiore della slitta esce dalla suddetta morsa.
7. 7. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione I, in cui il suddetto utensile applicatone di elementi di fissaggio comprende una alimentazione interna.
8. 8. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui i suddetti mezzi di variazione comprendono una coppia di bracci laterali che fanno da supporto di rotazione alla suddetta ruota folle, tali bracci laterali oscillando ad una prima estremità attorno ad un perno eccentrico.
9. 9. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 8, in cui il perno eccentrico è fissato per attrito da un respingente inferiore montato internamente al suddette utensile applicatore di elementi di fissaggio.
10. 10. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio in un pezzo di lavoro, comprendente: -un volano; -mezzi di comando per mettere in funzione il suddetto volano; -una ruota folle disposta adiacentemente al suddetto volano e definente una morsa tra di essi; -una lama di comando disposta nella suddetta morsa tra il suddetto volano e la suddetta ruota folle, tale lama di comando essendo atta ad essere messa in funzione in una corsa di azionamento allo scopo di applicare l'elemento di fissaggio nel pezzo di lavoro; -mezzi di regolazione per regolare le posizioni relative del suddetto volano e della suddetta ruota folle allo scopo di variare le dimensioni della suddetta morsa da un assetto di apertura ad un assetto di chiusura e di impegno con la lama; e -un solenoide azionato elettricamente e mezzi di temporizzazione per fornire energia al suddetto solenoide per un periodo di tempo prestabilito durante il quale i suddetti mezzi di regolazione mettono in movimento la suddetta ruota folle rispetto al volano, in maniera che la suddetta morsa assuma l'assetto di chiusura, cosi che la suddetta lama applicatrice venga spinta attraverso questa morsa in modo da applicare l'elemento di fissaggio nel pezzo di lavoro, finché la suddetta lama applicatrice esca dalla suddetta morsa in un istante in cui i suddetti mezzi di regolazione riportano la suddetta morsa nell'assetto di apertura.
11. 11. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 10, comprendente mezzi di richiamo costituiti da una molla di torsione per far ritornare la suddetta lama applicatrice alla sua posizione non operante.
12. 12. Utensile per l'applicazione di elementi di fissaggio secondo la rivendicazione 11, in cui la suddetta molla di torsione è una molla di torsione doppia.