IT9048193A1 - "servocomando idraulico, in particolare servosterzo idraulico". - Google Patents

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IT9048193A1 IT048193A IT4819390A IT9048193A1 IT 9048193 A1 IT9048193 A1 IT 9048193A1 IT 048193 A IT048193 A IT 048193A IT 4819390 A IT4819390 A IT 4819390A IT 9048193 A1 IT9048193 A1 IT 9048193A1
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Daimler Benz Ag
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di Brevetto d'invenzione
L'invenzione riguarda un servocomando idraulico, in particolare un servosterzo idraulico per autoveicoli, con una parte di albero sul lato manovra, che nel caso del servosterzo è associata al normale volante, nonché con una parte d'albero dal lato sterzo sullo stesso asse, un complesso di servovalvola disposto sulla parte d'albero con valvola a cassetto di comando spostabile, un organo di comando regolante la valvola a cassetto di comando in dipendenza da rotazioni relative tra le parti d'albero, e un complesso di molla agente tra le parti d'albero, che tende a sospingere le parti d'albero nonché l'organo di comando in una posizione mediana, relativamente gli uni agli altri.
Un servosterzo idraulico corrispondente è oggetto del brevetto DE-AS 19 24 032. Qui il complesso di molla è formato tra le parti di albero da un'asta di torsione, che è sistemata in fori longitudinali delle parti di albero. L'asta di torsione é collegata in maniera non girevole alle sue estremità con rispettivamente una delle parti di albero, il collegamento avendo luogo mediante spine, le quali passano attraverso fori radiali allineati tra di loro nelle parti di albero nonché attraverso le estremità associate dell'asta di torsione. Il costo di produzione conseguente è relativamente elevato.
Per il resto un inconveniente di questo noto servo sterzo è che l'asta di torsione cede elasticamente già in seguito a modesti momenti torcenti che agiscono tra le parti di albero, e precisamente anche quando l'asta di torsione è dimensionata rigida. Ciò ha come conseguenza che la valvola a cassetto di comando della servovalvola viene spostata fuori dalla sua posizione mediana già nel caso di modesti momenti torcenti trasmessi. Con ciò diventa sempre efficace una forza ausiliaria più o meno grande. La cosa è spesso indesiderata particolarmente nei servosterzi, poiché in questo modo la natura del piano stradale o rispettivamente le condizioni di guida non hanno praticamente influenza sulla sensazione soggettiva di guida sul volante.
Nel brevetto EP-PS 01 90 960 viene presentato un servosterzo idraulico nel quale una parte di albero sul lato maneggio e una parte di albero sul lato guida comandata posta sullo stesso asse sono accoppiate tra di loro elasticamente, in maniera tale che in seguito a rotazioni relative delle due parti di albero, una parte ad anello disposta tra di esse viene spostata assialmente, questa corsa assiale viene trasmessa mediante un complesso di leve alla valvola a cassetta di una servovalvola.
Anche questa struttura è relativamente costosa. Per il resto anche qui la valvola a cassetto della servovalvola viene spostata già in seguito a momenti torcenti relativamente modesti che agiscono tra le parti di albero. Infatti anche dimensionando il complesso di molla in maniera rigida, esso cede già in seguito a forze modeste, anche se eventualmente solo in modesta misura.
In un servosterzo conosciuto dal brevetto DE-OS 35 45 858 come organo di regolazione per la valvola a cassetto della servovalvola è disposta tra due parti di albero poste sullo stesso asse una leva la quale è articolata in maniera girevole su una parte di albero o rispettivamente su una parte collegata inamovibilmente ad essa intorno ad un asse eccentrico pressappoco parallelo all'asse dell'albero nonché sull'altra parte di albero o rispettivamente una parte collegata inamovibilmente ad essa con distanza radiale dall'asse menzionato nonché dall'asse dell'albero, e aziona con una estremità la valvola a cassetto di comando. Tra la leva di regolazione e una parte di albero e efficace un complesso di molla, che tende . a sospingere la leva di regolazione in una posizione mediana rispetto ad una parte di albero. Di conseguenza la leva di regolazione assume una doppia funzione: da un lato serve ad azionare la valvola a cassetto di comando, d'altro lato.serve insieme al complesso di molla a produrre una forza di ripristino, che sospinge le parti di albero nonché la leva di regolazione in una posizione normale l'una rispetto all'altra.
Per il resto, la leva di regolazione nel servosterzo precedentemente conosciuto limita anche il possibile movimento relativo tra le parti di albero, in quanto la leva di regolazione coopera con arresti predisposti su una parte di albero.
Questo servosterzo conosciuto si distingue bensì per uno scarso ingombro e per requisiti di prestazione relativamente modesti posti alla sorgente di pressione del servosterzo. Inoltre il complesso di molla è configurato in maniera tale da poter presentare una presollecitazione più o meno grande e di conseguenza consentire, per un momento torcente minimo tra le parti di albero, una rotazione relativa delle medesime, così che viene generata una forza ausiliaria solo quando venga superato il momento torcente minimo. Ciò nonostante è desiderabile una semplificazione strutturale di questo servosterzo conosciuto.
Oggetto dell'invenzione è ora di realizzare un servosterzo il cui costo di montaggio sia particolarmente basso; nello stesso tempo deve esservi la possibilità che una forza ausiliaria venga generata soltanto quando sia raggiunto un momento torcente minimo tra le parti di albero.
Questo problema viene risolto secondo la presente invenzione in un servosterzo del tipo indicato inizialmente, per il fatto che come complesso di molla è predisposta una molla a bracci presollecitata con un ambito della molla filettato congiungente i due bracci; che in una parte di albero o rispettivamente in una parte collegata inamovibilmente ad essa sono predisposte una cavità centrale sul lato anteriore per accogliere l'ambito filettato della molla a bracci nonché fessure radiali per i relativi bracci, con spalle che servono da appoggio per i bracci; che i bracci penetrano in ulteriori fessure, che sono predisposte sull'altra parte d'albero o su una parte collegata inamovibilmente ad essa; e che i bracci della molla a bracci giacciono, nella posizione mediana delle due parti di albero, relativamente l'una all'altra ciascuna su una parete delle due fessure.
Grazie alla disposizione della configurazione secondo la presente invenzione, la molla a bracci durante il montaggio del servosterzo può essere inserita nella cavità menzionata su una parte di albero o rispettivamente su una parte collegata inamovibilmente ad essa. Questa posizione è mantenuta dalla molla a bracci grazie alla sua presollecitazione, dato che aderisce nella cavità a causa di un accoppiamento dinamico con pareti della cavità o fessure associate ad essa. In questo modo la molla a bracci assume contemporaneamente una posizione nella quale le due parti di albero possono essere inserite insieme praticamente senza costrizione nella loro posizione mediana relativamente l'una all'altra.
Per il resto è vantaggioso che la molla a bracci sia efficace direttamente tra le parti di albero e che sia disposta separatamente dall'organo di coman do. Mediante questa separazione funzionale, il montaggio dell'organo di regolazione e del complesso di molla viene ulteriormente facilitato.
Per il resto, con riguardo ad aspetti preferiti dell'invenzione, si rimanda alle rivendicazioni nonché alla descrizione che segue di una forma di esecuzione particolarmente preferita dell'invenzione, alla luce dei disegno.
Nel disegno: la figura 1 è uno schema di principio del servosterzo della presente invenzione, la figura 2 è una immagine in sezione della forma di esecuzione strutturalmente preferita, dove il piano di sezione si trova in un piano assiale delle parti di albero,
la figura 3 è una sezione radiale delle parti di albero corrispondentemente alla linea di sezione Ili-Ili nella figura 2,
la figura 4 è una sezione radiale della parte di albero sul lato dello sterzo corrispondentemente alla linea di sezione IV-IV della figura 2, e la figura 5 è una sezione radiale della parte di albero sul lato dello sterzo neH'ambito della vai vola a cassetto di comando corrispondentemente alla linea di sezione V-V nella figura 2.
Secondo la figura 1, che mostra il principio di fumionamento del servosterzo secondo l'invenzione, quest'ultimo possiede un volante 1 usuale, disposto davanti al posto di guida nell'autovettura, il quale aziona tramite un albero del braccio comando sterzo 2 una scatola guida 3, che muove da parte sua mediante una tiranteria dello sterzo 4 le ruote orientabili dell'autoveicolo verso destra o verso sinistra, corrispondentemente al senso di rotazione del volante 1. Per ridurre l'impegno di forza con cui il volante 1 deve essere azionato, è previsto un servomotore 6, il quale da parte sua appoggia il lavoro della scatola guida 3, ossia genera una parte delle forze di regolazione necessarie per la guida delle ruote orientabili 5.
A questo fine il servomotore 6 può essere conformato come complesso di stantuffo e cilindro con uno stantuffo 7 a doppia azione, che si sposta nella figura 1 a destra o a sinistra a seconda che la camera 8 predisposta su un lato dello stantuffo 7 o la camera 9 situata sull'altro lato dello stantuffo 7 presenti una pressione superiore del mezzo fluido, in generale olio idraulico.
Per realizzare i movimenti volta per volta desiderati dello stantuffo 7, le camere 8 e 9 possono essere collegate tramite condutture per fluido 10 e 11 con il lato o pressione di una pompa 12, le pressioni nelle camere 8 e 9 potendo essere comandate o variate mediante un complesso 13 di valvola di comando.
Il complesso 13 di valvola di comando viene comandato da parte sua mediante un albero di regolazione 15, il quale è inserito tra due parti di albero 2* e 2' dell'albero del braccio comando sterzo 2.
Le due parti 2* e 2" dell'albero del braccio comando sterzo possono ruotare in maniera limitata relativamente l'una all'altra sotto l'influenza della forza di regolazione da trasmettere dall'albero del braccio comando sterzo 2, essendo sollecitato crescentemente un complesso di molla non rappresentato nella figura 1 tra le parti di albero 2' e 2", il quale tende a spingere le parti di albero 2' e 2" sempre in una posizione mediana. La rotazione relativa menzionata delle parti di albero 2' e 2" viene trasformata mediante l'organo di regolazione 15 in una corsa di regolazione di una valvola a cassetta di comando 16 del complesso di servovalvola 13.
La valvola a cassetto di comando 16 è disposta, come parte simile ad uno stantuffo, in una custodia del complesso di valvola di comando 13, collegata inamovibilmente ad una parte di albero 2' o 2U. Sulla valvola a cassetto di comando 16 nonché sul foro 17 sono predisposte cavità 19 e 20 e rispettivamente 22-24, e precisamente in maniera tale che le cavità 19 e 20 menzionate per prime nella valvola a cassetto 16 sono più larghe in senso assiale della valvola a cassetto di comando 16 che i bracci restanti tra le cavità 22-24 del foro 17. Sulle cavità 19 e 20 sono predisposti spigoli di comando 26-29, che cooperano con spigoli di comando 32-35 nelle cavità 22-24 in maniera meglio illustrata in ciò che segue.
Le condutture per fluido 10 e 11 già menzionate si diramano dalle camere formate e dalle cavità 19 e 20. La camera formata dalle cavità 23 è collegata con la conduttura di pressione 37 della pompa, la cui conduttura di aspirazione 38 conduce ad un serbatoio 39 per il mezzo fluido. Le camere formate dalle cavità 22 e 24 sono collegate tramite condutture 40 e 41 a loro volta con il serbatoio 39.
Nella posizione mediana rappresentata nella valvola a cassetto di comando 16, il fluido addotto attraverso la conduttura a pressione 37 nella cavità 23 scorre alle sue due estremità tra gli spigoli di comando 27 nonché 33 rispettivamente 28 nonché 34 entro le cavità 19 e 20, donde il fluido entra da un lato nelle condutture del fluido 10 e 11 e di conseguenza nelle camere 8 e 9 del complesso di stantuffo e cilindro 6, e d'altro lato giunge tra gli spigoli di comando 26 nonché 32 e rispettivamente 29 nonché 35 entro le cavità 22 e 26. Da qui il fluido scorre attraverso le condutture 40 e 41 di ritorno al serbatoio 39.
Nella posizione mediana rappresentata della valvola a cassetto di comando 16, si imposta nelle carnere 8 e 9 una pressione uguale, perchè anche le camere formate dalle cavità 19 e 20 guidano pressioni uguali, perchè le sezioni restanti tra gli spigoli di comando 28 nonché 34 e 29 nonché 35 hanno la stessa grandezza come le sezioni libere tra gli spigoli di coman-^ do 27 nonché 33 e 26 nonché 32.
Se l'organo di regolazione 15 sposta ora la valvola a cassetta di comando 16 per esempio verso sinistrargli intervalli liberi tra gli spigoli di comando 27 nonché 33 e 29 nonché 35 si restringono, mentre gli intervalli tra gli spigoli di comando 26 nonché 32 e 28 nonché 34 si allargano. Di conseguenza si creano nelle camere formate dalle cavità 19 e 20 pressioni differenti, realizzando nell'ambito della cavità 19 una bassa pressione nell'ambito della cavità 20 un'alta pressione, perchè l'afflusso del mezzo fluido alla cavità 19 è strozzato e nello stesso tempo il deflusso del mezzo fluido dalla cavità 19 viene espanso, mentre nel caso della cavità 20 l'afflusso del mezzo fluido viene espanso e il deflusso del medesimo viene strozzato. Nel caso estremo, l'afflusso alla cavità 19 tra gli spigoli di comando 27 e 33 viene completamente bloccato, mentre nel caso della cavità 20 l'afflusso viene interamente aperto e il deflusso tra gli spigoli di comando 29 e 35 viene completamente chiuso.
Le pressioni differenziate nelle camere formate dalle cavità 19 e 20 si impostano attraverso le condutture per fluido 10 e 11 anche nelle camere 8 e 9 del complesso di stantuffo e cilindro 6, così che lo stantuffo 7 in caso di spostamento della valvola a cassetto di comando 16 a sinistra viene stinto anche esso verso sinistra, la forza di regolazione generata dipendendo dalla misura dello spostamento della valvola a cassetto di comando 16.
Nel caso che la valvola a cassetto di comando 16 venga spinta a destra, si imposta nelle camere 8 e 9 del complesso di stantuffo e cilindro 6 una caduta di pressione nel senso inverso, così che lo stantuffo 7 tende a spostarsi a destra con una forza di regolazione la quale dipende a sua volta dalla misura dello spostamento della valvola a cassetto di comando 16.
Poiché la misura dello spostamento della valvola a cassetto di comando dipende dalla corsa di regolazione generata dell'organo di regolazione 15, e la corsa di regolazione menzionata per ultimo dipende a sua volta ancora dalla misura della rotazione relativa tra le parti di albero 21 e 2", che a sua volta dipende di nuovo dal momento da trasmettere dall'albero del bracco a comando sterzo, la valvola a cassetto di comando 16 ecc., viene spinta nell'una e nell'altra direzione - a seconda del secondo di rotazione dell'albero del braccio comando sterzo 2 - quanto maggiore è la resistenza che viene contrapposta dalle ruote orientabili 5 ad un azionamento del volante 1. Corrispondentemente aumentano anche le forze di regolazione generate dal servomotore 6, le quali appoggiano l'azionamento dello sterzo, effettuato mediante il volante 1.
La dipendenza o proporzionalità tra le forze di regolazione generate dal servomotore 6 e il momento torcente trasmesso dall'albero del braccio comando sterzo 2 possono essere modificate mediante misure strutturali supplementari.
Per esempio è possibile predisporre alle estremità anteriori della valvola a cassetto di comando 16 fori ciechi assiali 42 e 43, i quali sono collegati tramite canali 49 e 45 nelle valvola a cassetto di comando 16 con le camere formate dalle cavità 19 e 20, cui sono collegate le condutture per fluido 10 e 11. Nei fori ciechi 42 e 43 sono disposti spostabilmente stantuffi 46 e 47, il percorso di spostamento essendo limitato da arresti anulari 48. Gli stantuffi 46 e 47 sono sollecitati mediante molle di compressione 49, le cui estremità lontane dallo stantuffo sono appoggiate contro parti immobili della cassa del complesso di valvola di comando.
Grazie alla disposizione rappresentata, si realizza una correlazione lineare eccellente tra i momenti torcenti trasmessi dall'albero del braccio di comando sterzo 2 e le forze di regolazione generate dal servomotore 6, perchè queste ultime reagiscono direttamente sull'albero del braccio di comando sterzo^ 2.
Nella forma di esecuzione del servocomando rappresentata strutturalmente nella figura 2, è disposta sullo stesso asse di unj parte di albero 2', collegata in maniera non girevole con il volante 1 (confrontare figura 1 ) , una parte disalbero 2" sul lato di uscita, che si prolunga in un'asta filettata 51.
In seguito a rotazione, l'asta 51 si sposta sullo stesso stantuffo 7 che è guidato spostabilmente nella custodia 53 di una scatola guida e si impegna mediante una dentatura laterale 54 con un segmento dentato 55, che da parte sua aziona una tiranteria non rappresentata , per il comando delle ruote orientabili 5 della vettura (confrontare figura 1).
Lo stantuffo 7 separa internamente la custodia 53 le camere 8 e 9, disposte alle sue estremità anteriori, l'una dall'altra, le quali camere sono riempi te con mezzo idraulico e possono essere sollecitate con differenti pressioni, in maniera tale che lo spostamento dello stantuffo 7 venga sostenuto idraulicamente quando l'asta filettata 51 viene posta in rotazione dalla rotazione della parte d'albero 2' nonché della parte d'albero 2" accoppiata ad essa per razionamento. Lo stantuffo 7 forma di conseguenza, insieme alla custodia 53, un complesso corrispondente al servomotore 6 della figura 1. Le condutture 10 e 11 che riforniscono le camere 8 e 9 nella figura 2 con mezzo idraulico (confrontare anche la figura 1) non sono rappresentate nella figura 2.
Tra le estremità rivolta l'una verso l'altra delle parti d'albero 2' e 2" o rispettivamente tra gli elementi terminali 50' e 50" disposti inamovibilmente su queste parti d'albero 2* e 2", è disposto l'organo di regolazione 15 conformato come leva a doppio braccio. Questa leva 15 è supportata girevolmente su un perno 56, il quale è fissato sull'elemento di estremità 50" eccentricamente e parallelamente all'asse delle parti d'albero 2' e 2". Alle sue estremità libere questa leva possiede parti angolate o prolungamenti 15' e 15" paralleli al perno 56. In questo modo il prolungamento 15' più lontano dall'asse delle parti d'albero 2' e 2" si impegna in una fessura radiale 57 sull'elemento terminale 50' della parte d'albero 2*. come risulta dalle figure 2 e 3. L'altro prolungamento 15" situato in vicinanza dell'asse delle parti d'albero 2' e 2" sporge attraverso una apertura anteriore centrale.dell'elemento terminale.50J' sul- , la parte d'albero 2" ed è collegato articolatamente con la valvola a cassetto di comando 16 del complesso di servovalvola 13. Questa valvola.a[ Cassetto di. comando 16 è disposta in maniera spostabile in un foro trasversale corrispondente della parte terminale 50" sulla parte d'albero 2" trasversalmente all'asse delle parti d'albero 2' e 2".
Poiché il braccio di leva relativamente corto è collegato con il prolungamento 15' ad una distanza relativamente grande dall'asse delle parti d'albero 2' e 2" con l'elemento terminale 50' della parte d'albero 2' e poiché d'altra parte il braccio di leva del prolungamento 15" presenta una lunghezza relativamente grande, rotazioni relativamente piccole tra le parti d'albero 2* e 2" rispettivamente i loro elementi terminali 50' e 50" conducono ad uno spostamento relativamente grande della valvola a cassetto di comando 16.
Come visibile in particolare dalla figura 3, lo elemento terminale 50'.. della parte d'albero 2‘ possiede una sezione spiccatamente non rotonda con un prolungamento che sporge verso il basso nella figura 3, e sporge assialmente in una cavità sul lato frontale, anche essa non rotonda, sull'elemento terminale 50" della parte d'albero 2", in maniera tale che gli elementi terminali 50' e 50" sono accoppiati l'uno con l'altro nella maniera di un innesto a denti, ma con gioco, e sono capaci di eseguire relativamente l'uno all'altro una limitata rotazione. Corrispondentemente a questa limitata rotazione relativa tra gli elementi terminali 50' e 50", la leva di regolazione a doppio braccio 15' esegue anche una limitata corsa di oscillazione, che provoca uno spostamento corrispondentemente limitato della valvola a cassetto di comando 16.
Gli elementi terminali 50* e 50" e di conseguenza le parti d'albero 2' e 2" vengono sollecitati in una posizione mediana relativamente l'uno all'altro mediante una molla a bracci 58, in cui anche la leva di regolazione 15' e di conseguenza anche la valvola a cassetto di comando 16 assumono una posizione mediana .
La molla a braccia 58 possiede un ambito di molla filettato collegante i suoi due bracci, il quale ambito è inserito in un foro cieco centrale 59 sul lato frontale, aperto verso l'elemento terminale 50", sull'elemento terminale 50' della parte d'albero 2' (confrontare in particolare la figura 3).
La molla a bracci è presollecitata in maniera tale che l'ambito della,molla filettato .giace _su„un. punto di appoggio 60 nella parete del foro cieco 59 e il braccio, giace su spalle 61 sull'elemento terminale 50' e contemporaneamente giacciono con le loro etremità libere su pareti 60 allineate con le spalle 61, di fessure radiali 63 nell'elemento terminale 50", quando gli elementi terminali 50* e 50" assumono la posizione mediana relativamente l'uno all'altro, rappresentata nella figura 3. Le fessure radiali 63 sono aperte sul lato frontale, rivolto verso l'elemento terminale 50' dell'elemento terminale 50"; analogamente sull'elemento terminale 50' sono disposte sul lato frontale fessure radiali 64 aperte verso l'elemento terminale 50”, le cui pareti sono formate dalle spalle 61 precitate.
Se gli elementi terminali 50' e 50" vengono ruotati relativamente l'uno all'altro, una spalla 61 si allontana dal braccio associato della molla a bracci 58, questo braccio della molla a bracci 58 restando applicato alla parete 62 della fessura radiale 63 associetà nell'elemento terminale 50"; contemporaneamente l'altra spalla 61 solleva l'altro braccio della molla a bracci 58 dalla parete 62 della fessura radiale associata 63 nell'elemento terminale 50"; in questo modo la sollecitazione della molla a bracci 58 viene aumentata indipendentemente dal senso di rotazione degli elementi terminali 50' e 50", quando gli elementi terminali 50' e 50" vengono allontanati con movimento articolato relativamente l'uno all'altro dalla loro posizione mediana.
La molla a bracci 58 rappresentata può possedere una presollecitazione relativamente grande e contemporaneamente una robustezza della molla relativamente bassa. La cosa è equivalente al fatto che gli elementi terminali 50' e 50" possano essere ruotati relativamente l'uno all'altro soltanto quando tra gli elementi terminali 50' e 50" sia efficace un momento torcente minimo predeterminato dalla presollecitazione della molla a bracci 58. In base alla robustezza della molla relativamente modesta, è allora sufficiente, dopo superamento del momento torcente minimo, un momento torcente supplementare relativamente modesto per provocare una rotazione relativa tra gli elementi terminali 50* e 50".
Ciò significa contemporaneamente che il servomo tore 6 {confrontare anche la figura 1) diventa efficace soltanto quando le forze necessarie per la regolazione delle ruote orientabili 5 superano un valore di soglia, che è dipendente dalla presollecitazione della molla a bracci 58. D'altra parte, non appena questo valore di soglia viene superato, il servomotore 6 agisce nella misura massima possibile nel senso di una limitazione delle forze di guida da applicare dal conducente sul volante 1, ossia le forze di comando massime si trovano solo relativamente di poco al disopra di un valore di soglia predeterminato dalla presollecitazione della molla a bracci 58.
In questo modo viene fornita da un lato al conducente una buona sensibilità per lo stato del piano stradale; infatti un gran numero di manovre di guida, in cui le ruote orientabili 5 vengono regolate soltanto contro una resistenza relativamente bassa, avviene in massima misura senza servosostegno. D'altra parte manovre di sterzo, in cui le ruote orientabili 5 vengono regolate contro una grande resistenza dello sterzo, particolarmente nelle manovre di parcheggio, sono facilmente eseguite grazie al servoappoggio spiccato possibile.
Il montaggio del servocomando sopra descritto è vantaggiosamente semplice.
L'elemento terminale 50". sulla parte d'albero 2" forma contemporaneamente la custodia del complesso di servovalvola o di valvola di comando 13. Su questo elemento terminale 50" o rispettivamente sulla custodia del complesso 13 di servovalvola o valvola di comando è inoltre supportata la leva di regolazione 15 mediante il perno 56, cosi che questa leva di regolazione 15 può essere premontata insieme al complesso di valvola di comando 13 sull'elemento terminale 50 o rispettivamente in esso.
La molla a bracci 58 può essere montata inizialmente sull'elemento terminale 50', la molla a bracci 58 essendo fissata alla parete del foro cieco 59 nonché alle spalle 61 grazie alla sua presollecitazione mediante accoppiamento dinamico con il punto di appoggio 60. La leva di regolazione 15 viene ora portata relativamente all'elemento terminale 50" nella sua posizione mediana; dopo di ciò l'elemento terminale 50' viene portato, con la molla a bracci 58 bloccata su di esso, in una posizione mediana sullo stesso asse relativamente all'elemento terminale 50", e viene spinto in avanti assialmente contro l'elemento terminale 50". In questo modo il prolungamento 15' della leva di regolazione 15 si inserisce nella fessura radiale 57 dell'elemento terminale 50' e le estremità libere dei bracci della molla a bracci 58 si inseriscono nella fessura radiale 63 dell'elemento terminale 50".
Per il resto è vantaggioso il fatto che tutte e due gli elementi terminali 50' e 50" sono alloggiati ,in una custodia 60 col legata al la custodia 53 della scatola guida o rispettivamente chiudente la custodia 53 della scatola guida, e di conseguenza rappresentano un modulo facilmente montabile.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Servocomando idraulico, in particolare servosterzo idraulico per autovettura, con una parte d'albero dal lato manovra nonché una parte d'albero dal lato dello sterzo sullo stesso asse, un_ complesso servovalvola disposto su una parte d'albero con v vola a cassetta di comando spostabile, un organo comando regolante la valvola a cassetta di in dipendenza dalle rotazioni relative tra le parti d'albero, e un complesso di molla agente tra le parti d'albero, che tende a spingere le parti d'albero nonché l'organo di comando in una posizione mediana l'uno relativamente all'altro, caratterizzato dal fatto che come complesso di molla una molla a bracci presollecitata (58) è disposta con un ambito della molla filettato collegante i due bracci; che in una parte di albero (2') o in una parte ( 50 ' ) collegata inamovibilmente ad essa è disposta una cavità centrale (59) sul lato anteriore per accogliere l'ambito di molla filettato della molla a bracci (58) nonché fessure radiali (64) per i relativi bracci, con spalle (61) che servono da appoggio per i bracci; che i bràcci sporgono in altre fessure (63) che sono disposte sull'altra parte d'albero (2") o rispettivamente una parte (50") collegata inamovibilmente ad essa; e che i bracci della molla a bracci (58) nella posizione mediana delle due parti d'albero (2', 2") giacciono relativamente l'uno all'altro su una parete delle due fessure (63, 64).
  2. 2. Servocomando secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le estremità rivolte l'una verso l'altro delle parti d'albero ( 2', 2") o rispettivamente le parti terminali (50* , 50") disposte inamovibilmente su di esse si impegnano tra di loro con gioco, nella maniera di un innesto a denti.
  3. 3. Servocomando secondo una delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la molla a bracci (58) è presollecitata.
  4. 4. Servocomando secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la molla a bracci (58) possiede una presollecitazione relativamente elevata e una robustezza di molla relativamente bassa.
  5. 5. Servocomando secondo una delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto che come organo di regolazione una leva di regolazione a due bracci (15) è disposta con un braccio di leva lungo sul lato dell'asse degli alberi, che aziona la valvola a cassetto di comando (16), e un braccio di leva corto orientato pressappoco radialmente verso l'esterno in relazione all'asse degli alberi, il quale è articolato su una parte d'albero (2') o rispettivamente una parte (50') collegata inamovibilmente ad essa, e che la leva (15) è supportata sull'altra parte di albero (2") o rispettivamente sulla parte (50") collegata inamovibilmente ad essa, eccentricamente all'asse dell'albero con possibilità di oscillazione intorno ad un asse parallelo all'asse dell'albero.
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