IT9021815A1 - Macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro. - Google Patents

Macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro. Download PDF

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Description

D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato si riferisce ad una macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro.
Come è noto, le macchine per la lavorazione dei bordi di lastre di ve tro quali, ad esempio, le bisellatrici, presentano generalmente, su una strut tura di supporto, una coppia di trasportatori contrapposti, che si svolgono in continuo e che trattengono tra di essi la lastra, disposta di costa, che deve essere portata in lavorazione su teste di lavorazione che presentano generalmente delle mole che affiorano sul piano di lavoro.
Per consentire l'alloggiamento delle teste di lavorazione è quindi ne cessarlo che i pattini di trattenimento delle lastre di vetro, che sono pre viste sui trasportatori svolgentisi in continuo, rimangano ad una certa distanza rispetto al piano di lavoro,in quanto altrimenti interferirebbero con le teste di lavorazione.
E' altresì noto che, in alcuni casi, si ha la necessità di eseguire la lavorazione di bordi di lastre di vetro di ridotte dimensioni.
Conseguentemente, per cercare di risolvere questo problema, sono già state messe a disposizione delle soluzioni che in pratica prevedono un pat tino che può traslare rispetto al trasportatore, lungo una direzione sostan zialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento del trasportatore, per cui si ha la possibilità di trattenere lastre anche di dimensioni ridotte
Questa soluzione però crea notevoli inconvenienti,in quanto è inevitabile che le guide per la traslazione dei pattini che vengono fatti integralmente traslare, siano soggetti ad un'usura notevolissima,risultando esposte alla polvere ed i detriti di lavorazione che sono generalmente par ti della pasta abrasiva costituente la mola e granelli di vetro.
In queste condizioni si ha quindi che la macchina è soggetta ad una notevolissima usura incrementata dal fatto che i pattini vengono fatti con tinuamente traslare poiché, necessariamente, con la struttura della tecnica nota, il pattino viene posto nella posizione abbassata durante il tratto in cui trattiene la lastra, ma viene fatto risollevare nei tratti opposti, per cui il movimento è continuo e l'usura è notevolmente accentuata.
Inoltre, per eseguire la traslazione del pattino, vengono usati dei sistemi a camma che non consentono di far spostare in senso contrario i tra sportatori, cosa questa richiesta per manutenzione o per eventi particolari, in quanto i rullini che debbono seguire le camme, durante la fase di inversione rimarrebbero in posizione sollevata e conseguentemente andrebbero a interferire con le camme creando delle inevitabili rotture.
Il compito che si propone il trovato è appunto quello di eliminare gli inconvenienti precedentemente lamentati realizzando una macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro, nella quale il pattino venga sempre mantenuto ad un'altezza costante rispetto al piano di lavoro e venga fatta traslare solo una ridotta parte di presa di spessore estremamente ridotto, che è scorrevole rispetto a guide che sono protette a tenuta rispetto all'esterno.
Nell'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è poi quello di consentire angoli di bisellatura anche molto pronun ciati*in quanto non si verifica un'interferenza con le teste di lavorazione, essendo la parte che trattiene le lastre di ridotta dimensione, con uno spessore molto ridotto per cui viene sempre evitata l'interferenza.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di realizzare una mac china per la lavorazione dei bordi di lastre di vetro, in cui si abbia la possibilità di guidare la traslazione della parte posta in prolungamento del pattino anche durante le fasi di inversione di moto del trasportatore, senza avere problemi di danneggiamenti o di interferenza.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina per la lavorazione dei bordi, particolarmente di lastre di vetro, che, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, sia in grado di dare le più ampie garanzie di affidabilità e sicurezza nell'uso.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare una mac china per la lavorazione dei bordi, particolarmente di lastre di vetro, se condo il trovato, comprendente, su una struttura di supporto, trasportatori, tra loro contrapposti, svolgentisi in continuo ed atti a portare le lastre in lavorazione in corrispondenza delle teste di lavorazione, caratterizzata dal fatto che almeno uno di detti trasportatori presenta una pluralità di pattini affiancati costituiti da un corpo allungato di supporto sul qua le è previsto un rivestimento definente tasselli di presa delle lastre in lavorazione, detto corpo allungato di supporto definendo al suo interno mezzi di trattenimento e guida scorrevole per un elemento astiforme al quale è connessa una piastrina posizionabile ad una distanza predeterminabile da detti tasselli aventi posizionamento fisso in altezza rispetto al piano di lavoro.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro, 'illustrata a titolo indicativo e non limitativo, con l'ausilio degli uniti disegni in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente in vista prospettica esplosa un pattino, secondo il trovato;
la figura 2 evidenzia, in sezione, la connessione tra corpo di supporto ed elemento astiforme;
le figure 3 e 4 rappresentano il pattino in sezione longitudinale con la piastrina rispettivamente nella posizione abbassata completamente e nella posizione completamente sollevata;
la figura 5 rappresenta una sezione lungo un piano mediano del pattino con evidenziato il posizionamento del rivestimento rispetto al corpo di supporto;
la figura 6 rappresenta una sezione lungo la linea VI-VI di figura 3; la figura 7 rappresenta schematicamente, vista in pianta, la macchina secondo il trovato con evidenziato uno dei trasportatori;
le figure Θ e 9 rappresentano, in due diverse posizioni operative, i mezzi per la traslazione dell'elemento astiforme;
la figura 10 rappresenta schematicamente i mezzi di posizionamento dei mezzi di traslazione dell'elemento astiforme.
Con riferimento alle citate figure, la macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro comprende una struttura di supporto, genèricamente indicata con 1 in figura 7, sulla quale risultano previsti due trasportatori 2 disposti tra loro contrapposti,in modo tale da trattenere tra di essi una lastra di vetro disposta di costa.
I trasportatori di svolgono in continuo ed hanno un reciproco ramo 2a disposto affiancato in modo tale da impegnarsi sulle lastre.
Almeno uno dei trasportatori è costituito da una pluralità di pattini, indicati globalmente con il numero di riferimento 10, i quali sono costituiti da un corpo di supporto 11 che posteriormente presenta degli attac chi, genericamente indicati con 12, per la connessione dei vari pattini af fiancati in modo tale da realizzare in pratica una catena che si svolge in continuo.
Sul corpo di supporto 11 risulta previsto un rivestimento indicato con 20, il quale vantaggiosamente è realizzato in gomma o materiali simili ri, ed è connesso tramite peduncoli 21 che si inseriscono in fori 22 definiti sul corpo di supporto.
II rivestimento 20 definisce,sulla sua faccia di lavoro,una pluralità di tasselli 23 che si impegnano per contatto con la lastra.
Un'importante peculiarità del trovato è costituita dal fatto che il corpo di supporto 11, nella zona che risulta contenuta dal rivestimento 20, definisce una sede a T 25 che costituisce dei mezzi di trattenimento e guida scorrevole per un elemento astiforme 26 alla cui estremità inferiore è connessa una piastrina 27, eventualmente rivestita in materiale morbido, che ha uno spessore assottigliato e che presenta la sua faccia di lavoro sostanzialmente a filo con le estremità dei pattini 23.
Il rivestimento 20 ha la peculiare funzione di costituire un elemento di tenuta che impedisce l'infiltrazione di materiale abrasivo nella sede a T,evitando conseguentemente l'usura.
A questo scopo il rivestimento 20 presenta inferiormente una finestra tura 30 dalla quale fuoriesce la piastrina 27. L'apertura 30 è inferiormen te delimitata da un labbro elastico 31 che si appoggia al di sopra dell'elemento 26 in modo tale da costituire una tenuta ed analogamente presenta una linguetta 32 sul bordo opposto che impedisce il passaggio dì materiale abrasivo o sporco verso la zona interessata dalle guide.
Con la disposizione descritta si ha quindi che il pattino mantiene sempre la sua altezza di lavoro,mentre è la piastrina 27 che è regolabile in altezza rispetto al piano di lavoro, in modo da potersi impegnare con lastre di vetro di dimensioni ridotte.
Questo fatto è di grande importanza in quanto le zone soggette a scor rimento reciproco, cioè l'elemento astiforme 26 che scorre nella guida 25, non vengono soggette ad una particolare usura.
A quanto detto va anche aggiunto che in corrispondenza dell'estremità superiore dell'elemento 26, risulta previsto un rullino 40 che ha la funzione di impegnarsi con dei mezzi di posizionamento in altezza delle piastrine.
Tali mezzi, come meglio evidenziato nelle figure da 7 a 9, risultano costituiti da una coppia di scatolati, indicati con 41 e 42, tra loro posti in prosecuzione e definenti rispettivamente un bordo inferiore ed un bordo superiore 41a e 41b, nonché 42a e 42b, che convergono tra loro nella zona centrale, cioè visti in prosecuzione i due scatolati hanno rispettivamente un andamento convergente ed un andamento divergente.
Inoltre,' gli scatolati 41 e 42 sono articolati alle loro estremità esterne,in modo tale da consentire lo spostamento in altezza delle estremi_ tà centrali con conseguente spostamento del posizionamento delle piste inferiori e superiori da essi definite.
Più in dettaglio, si ha che il livello di posizionamento delle piastri ne risulta determinato dal posizionamento in altezza delle estremità centra li degli scatolati, indipendentemente dal livello che hanno le piastrine al lorquando i relativi rullini entrano nella zona delimitata dagli scatolati.
Infatti, se i rullini hanno un posizionamento più elevato rispetto alle estremità centrali essi si impegneranno con le piste superiori e verranno abbassati fino al livello desiderato, mentre, nel caso in cui i rullini abbiano un livello inferiore rispetto alle estremità centrali, essi si impegneranno con la pista inferiore sollevando conseguentemente le piastrine.
Nel caso in cui i rullini entrino negli scatolati già all'altezza cor retta, gli elementi astiformi non subiranno in pratica delle traslazioni.
L'utilizzazione di due scatolati disposti in prosecuzione, dà la possibilità di invertire il moto di scorrimento dei trasportatori senza che per questo si verifichino degli inconvenienti.
Per ottenere la variazione in altezza delle estremità centrali degli scatolati, risulta previsto un gruppo per la regolazione dei mezzi di spostamento, illustrato in figura 10 che, in una forma semplificata, è costituito da una barra filettata verticale 50 sulla quale agisce una prima ruota conica 51 ingranante con una seconda ruota conica 52 connessa ad un volantino 53, e supportata da un carrellino traslabile 54 che tramite perni o simili, si collega in asole 56 previste sulle estremità degli scatolati.
Conseguentemente, agendo sul volantino, si provoca la traslazione del carrello e delle estremità centrali degli scatolati ad essi connessi.
Da quanto sopra descritto si vede quindi come il trovato raggiunga gli scopi proposti, ed in particolare si sottolinea il fatto che la soluzione di mantenere fissi in altezza i pattini che si impegnano con le lastre, provocando la traslazione solo di una piastrina che è connessa ad un elemento lastriforme scorrevole in guide poste all'interno dei pattini e protette verso l'esterno, consente di eliminare i gravi problemi di usura che si incontrano in tali macchine, tenendo anche conto del fatto che la zona ove essi lavorano è soggetta a spargimento di materiale abrasivo. Inoltre, l'aver realizzato i mezzi di posizionamento con una coppia di scatolati disposti in prosecuzione aventi piste convergenti verso le loro estremità centrali, dà la possibilità di eseguire 1 'inversione di spo stamento dei trascinatori, cosa questa che non è ottenibile sulle macchine note.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro comprendente, su una struttura di supporto, trasportatori tra loro contrapposti, svolgentisi in continuo ed atti a portare le lastre in lavorazione in corrispondenza delle teste di lavorazione, caratterizzata dal fat to che almeno uno di detti trasportatori presenta una pluralità di pattini affiancati costituiti da un corpo allungato dì supporto sul quale è previsto un rivestimento definente tasselli di presa delle lastre in lavorazione,det to corpo allungato di supporto definendo al suo interno mezzi di trattenimen to e guida scorrevole per un elemento astiforme al quale è connessa una piastrina posìzionabile ad una distanza predeterminabile da detti tasselli aven ti posizionamento fisso in altezza rispetto al piano di lavoro.
  2. 2. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto rivestimento è realizzato in materiale elasticamente cedevo le ed è munito di peduncoli impegnabili in corrispondenti fori definiti su detto corpo allungato di supporto per l'accoppiamento di detto rivestimento a detto corpo di supporto.
  3. 3. Macchina, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trattenimento e guida scorrevole sono costituitida una sede a T definita in detto corpo di supporto e scorrevolmente alloggiente detto elemento astiforme avente una corrispondente conformazione appiattita.
  4. 4. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto rivestimento presenta, in corrispondenza della sua estremità inferiore,un'apertura per il passaggio all'esterno di detta piastrina, detta apertura essendo inferiormente delimitata da un labbro elastico impegnabile per contatto con detto elemento astiforme e, in corrispondenza della parte superiore, da una linguetta elastica impegnatile per contatto con detto elemento astiforme.
  5. 5. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento astiforme presenta, alla sua estremità superiore, opposta a quella presentante detta piastrina, un rullino impegnabile con mezzi di posizionamento di detta piastrina.
  6. 6. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di posizionamento di detta piastrina sono costituti da un primo e da un secondo scatolato disposti tra loro in prosecuzione ed aventi un andamento convergente rispetto alle rispettive estremità centrali, detti scatolati definendo una pista di guida superiore ed una pista di guida inferiore.
  7. 7. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, carat terizzata dal fatto che detti scatolati sono articolati in corrispondenza delle loro estremità esterne a detta struttura fissa e dette estremità centrali sono regolabili in altezza per variare il posizionamento in altezza di detta piastrina.
  8. 8. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo per la traslazione di dette estremità centrali.
  9. 9. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fattoche.detto gruppo per la variazione del posizionamento in altezza di dette estremità centrali, comprende una barra verticale filettata con la quale si impegna una prima ruota conica ingranante con una seconda ruota conica associata ad un volantino e supportata da un carrello connes so tramite pioli in asole allungate rispettivamente definite sulle estremità centrali di detti corpi scatolati.
  10. 10. Macchina, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto rullino è impegnabile con dette piste inferiori o superiori di detti corpi scatolati per variare il posizionamento in altezza di detta piastrina.
  11. 11. Macchina per la lavorazione dei bordi particolarmente di lastre di vetro, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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