IT9021386A1 - Sedile di autoveicolo - Google Patents

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IT9021386A1
IT9021386A1 IT021386A IT2138690A IT9021386A1 IT 9021386 A1 IT9021386 A1 IT 9021386A1 IT 021386 A IT021386 A IT 021386A IT 2138690 A IT2138690 A IT 2138690A IT 9021386 A1 IT9021386 A1 IT 9021386A1
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IT
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locking
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IT021386A
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Gunther Franzmann
Christian Schmutz
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Keiper Recaro Gmbh Co
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Description

DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un sedile di autoveicolo, in particolare per autoveicoli cabriolet e cupè con tetto estraibile, con un corpo di protezione previsto sullo schienale o spalliera, il quale mediante un dispositivo di regolazione può muoversi da una posizione.di riposo in una posizione di lavoro in cui esso sporge al dì sopra della estremità superiore della spalliera
Sono note staffe di protezione per autoveicoli, che sono collegate con la carrozzeria in modo fisso o orientabile. Inoltre è stato già proposto di prevedere sulla spalliera di un sedile di autoveicoli una staffa di protezione che, nel caso di pericolo di capottamento del veicolo, si può spostare, mediante un dispositivo di regolazione, nella posizione di lavoro in cui essa sporge sufficientemente al di sopra del bordo superiore della spalliera. Una tale staffa di protezione può proteggere l'utente del sedile, che deve essere legato mediante un sistema a cintura di sicurezza, da conseguenze gravi o mortali nel caso del ribaltamento dell'autoveicolo, soltanto se essa ha raggiunto in tempo la sua posizione di lavoro prima del ribaltamento.
L'invenzione ha quindi lo scopo di approntare un sedile di autoveicolo del "tipo suddetto,il quale possa offrire una protezione efficace per l'utente del sedile anche nel caso in cui i movimenti di ribalta mento del veicolo si verificano in modo molto rapido. Questo scopo viene raggiunto da un sedile per autoveicoli con le caratteristiche della riven dicazione 1
Il sistema di comando rapido per il movimento del corpo di protezione dalla sua posizione di riposo nella posizione di lavoro è, grazie all'elevata accelerazione che esso esercita sulle parti in movimento, nella condizione di portare il corpo di protezione nella sua posizione dì lavoro entro l'intervallo di tempo molto breve che è disponibile fino al suo ribaltamento.
Come sistemi di comando rapido vengono usati i comandi a esplosione, sistemi magnetici, in particolare sistemi ad indottoimmersa , e in particolare nei sistemi di comando con accumulatori di energia oppure anche sistemi di comando che presentano un motore elettrico come sorgente di comando, dove il motore elettrico ad esempio può presentare un sistema a vite e madrevite per la conversione del movimento rotatorio del motore in un movimento di traslazione del corpo di protezione. Nei sistemi di comando con accumulatori di energia sono particolarmente vantaggiosi quelli che impiegano almeno una molla come accumulatore di energia,poichè sono semplici e non soggetti a guasti. Anche però elementi di regolazione pneumatici o idraulici, collegati ad un accumulatore di energia,possono raggiungere le elevate accelerazioni che sono necessarie per un coman do rapido.
In un tipo di realizzazione preferito il corpo di protezione è collegato con ~la struttura portante della spalliera mediante almeno una unità di sostegno e di guida secondo la rivendicazione 2. Tali unità allun gabili a telescopio danno una struttura particolarmente semplice, leggera, ma anche caricabile in modo notevole. Oltre a ciò tali unità possono esse re unite alla spalliera senza difficoltà e in particolare possono essere integrate nel sostegno per la testa della spalliera in modo tale che esse, almeno nella posizione di riposo del corpo di protezione, non sono per niente visibili oppure non in modo fastidioso.
Con riguardo alle forze elevate,che eventualmente devono essere trasmesse attraverso l'unità di sostegno e di guida, è vantaggioso prevedere due tali unità secondo la rivendicazione 3 e realizzarle allo stesso modo e provvederle ciascuna con un dispositivo di comando rapido. Ma un tale tipo di realizzazione è vantaggioso anche con riguardo al limi tato spazio disponibile per le unità di sostegno e di guida.
In un tipo di realizzazione preferito ciascuno dei dispositivi di comando rapido presenta un accumulatore di energia, preferibilmen te a forma di una molla precaricata.
Per liberare l'energia contenuta negli accumulatori per lo spostamento del corpo di protezione, è previsto almeno un sensore secondo la rivendicazione 6. Di regola tuttavia sarà vantaggioso prevedere una pluralità di sensori poiché criteri diversi possono far presagire il peri colo' di ribaltamento del veicolo. Ad esempio, oltre ad un sensore che in terviene quando la carrozzeria si inclina, può essere previsto anche un sensore che controlla se le ruote si sollevano dalla strada. Naturalmente si prevedono qui valori limite, che devono essere raggiunti o superati per generare il segnale e quindi per attivare il corpo di protezione.
La molla ad elica precaricata è preferibilmente realizzata secondo la rivendicazione 7 e può essere sostenuta nella posizione di pre caricamento mediante un blocco ad accoppiamento geometrico. E' particolar mente vantaggioso, poiché è molto semplice, un elemento di azionamento per questo blocco a forma di un elettromagnete.
Se la molla ad elica precaricata può essere mantenuta mediante il dispositivo di blocco della rivendicazione 9 nella sua posizione di precaricamento, il dispositivo di blocco può essere realizzato in modo molto semplice. Oltre a ciò un tale dispositivo di blocco permette di pre vedere la possibilità di spostamento o di regolazione a mano degli elementi di collegamento che sostengono il corpo di protezione, per poter ad esempio tenere nella sua posizione di lavoro il corpo di protezione durante tutta la durata del viaggio.
Vantaggiose realizzazioni del dispositivo di blocco e del suo dispositivo di azionamento sono oggetto delle rivendicazioni 10 e 11.
Il modo particolarmente semplice è possibile limitare l'allun gabilità a telescopio delle unità di sostegno e di guida secondo la riven dicazione 13.
Soprattutto nel caso in cui la staffa di protezione può esse re spostata anche a mano sono previsti opportunamente perni di blocco sup plementari/che almeno nella posizione di lavoro della staffa di protezione attraversano i due elementi di collegamento di ciascuna unità di soste gno e di guida in direzione radiale e quindi sono collegati tra loro ad accoppiamento geometrico per poter trasmettere con sicurezza alla struttu ra portante della spalliera le forze eventualmente elevate che possono in sorgere. Opportunamente è previsto almeno un elemento di azionamento che può essere azionato a mano, per poter sciogliere tali blocchi.
Qui di seguito l'invenzione viene illustrata nei dettagli sul la base di un esempio di realizzazione rappresentato nel disegno.
La figura 1 mostra una vista parzialmente sezionata e non completamente rappresentata dell'esempio di realizzazione con staffa di prò tezione nella posizione di riposo e in posizione di lavoro accennata;
la figura 2 mostra una sezione della staffa di protezione e delle parti della spalliera che la collegano alla struttura senza imbottitura di copertura, con staffa di sicurezza situata nella posizione di riposo, la figura 3 mostra una sezione incompleta corrispondente alla figura 2 con staffa di protezione nella posizione di lavoro con molla scaricata,
la figura 4 mostra una sezione corrispondente alla figura 3 con staffa di protezione nella posizione di lavoro e molla caricata,
la figura 5 mostra una vista incompleta e parzialmente in se zione del sistema di blocco delle unità di sostegno e di guida,
la figura 6 mostra una vista del componente rappresentato in figura 4 ruotato di 90° intorno all'asse longitudinale.
Un sedile per un veicolo in versione cabriolet o cupè con tetto estraibile presenta una spalliera l,che è provvista di un sostegno 2 per la testa. Tale sostegno ha un sistema di sicurezza preferibilmente integrato/che tiene il passeggero in contatto con il sedile anche nel caso di un incidente.
11 sostegno 2 della testa è sovrastato da una staffa dì protezione 3 che ha una sezione trasversale ad U. La sua parte 3' a giogo è disposta all'incirca parallelamente alla estremità superiore della spalliera 1 e le due ali 3" sono rivolte verso l'estremità superiore della spai— liera 1. La staffa 3 di protezione è prodotta in lamiera metallica. Nell'e sempio di realizzazione l'appoggio 2 della testa è provvisto superiormente e lateralmente di una rientranza a forma di cava che accoglie la staffa 3 di protezione quando questa si trova nella sua posizione di riposo. La staffa di protezione 3 di regola non è quindi né visibile né costituisce un elemento di disturbo per motivi di sicurezza. Come in particolare viene mostrato nella figura 2, la staffa 3 di protezione è collegata in modo fisso, nella zona delle due estremità del suo giogo 3', con l'estremità superiore di una unità 4 di sostegno e di guida. L'altra estremità di queste due unità 4 di sostegno e di guida a forma di barra, realizzate al lo stesso modo e previste parallelamente tra loro e distanziate nella direzione trasversale della spalliera 1 è collegata in modo fisso con una barra di base 5,che o a sua volta è collegata direttamente con la struttu ra portante della spalliera 1 oppure è formata da una parte di tale struttura. Le due unità 4 di sostegno e di guida sono rivolte almeno sostanzialmente verticalmente verso l'alto partendo dalla spalliera 1.
Come mostra la figura 2, ciascuna delle unità 4 di sostegno e di guida presenta un tubo cilindrico fisso 6, la cui parte terminale inferiore si inserisce in .un corrispondente,foro della barra..di base 5.
In questo tubo fisso 6 è disposto un tubo scorrevole 7 spostabile in lunghezza e quasi senza gioco, la cui zona terminale superiore, che sporge sempre dal tubo fisso 6, si inserisce in un manicotto 8 di un supporto in profilato contrassegnato complessivamente con 9 ed è collegato in modo fisso con il manicotto 8. I due manicotti 8 sono collegati tra loro in modo fisso mediante una parte centrale profilata a T del supporto in profilato 9, dove la nervatura centrale è rivolta verso l'alto. Con tale supporto un profilato 9,che si inserisce all'interno del giogo 3' della staffa di protezione 3, quest'ultima è collegata in modo fisso. Il tubo scorrevole 7 è chiuso completamente alla sua estremità superiore mediante una parete frontale 10 a forma di piastra.
Per poter estrarre il tubo scorrevole 7 dal tubo fisso 6 non oltre la posizione corrispondente a quella di lavoro della staffa di protezione 3, nella zona della estremità superiore del tubo fisso 6 sono fis sati due manicotti di guida 11,con il cui foro di guida disposto radialmente è allineato un foro che attraversa il tubo fisso 6. Nei due fori di guida 11 è supportato un perno 12 di blocco caricato a molla verso il cen tro del tubo fisso 6. Su questi due perni di blocco 12 disposti diametral mente opposti e allineatitra loro, nella posizione di lavoro della staffa di protezione 3 è allineato su ciascuno un foro trasversale 13 nella zona terminale del tubo scorrevole 7. In questi fori trasversali 13 si inseriscono automaticamente i perni di blocco 12 se, nel caso di un movimen to di estrazione del tubo scorrevole 7 dal tubo fisso 6, si raggiunge l'e strazione massima consentita, corrispondente alla posizione di lavoro del la staffa 3 di protezione. Quando i due perni di blocco 12 si inseriscono nei corrispondenti fori trasversali 13, il tubo scorrevole 7 è tuttavia bloccato con quest'ultimo ad accoppiamento geometrico soltanto con riguar do ad un ulteriore movimento fuori dal tubo fisso 6, poiché i due fori trasversali 13, sulla parte del loro contorno opposto all'estremità inferiore del tubo 7 scorrevole, sono delimitati da una superficie conica che si estende verso l'esterno. Tale superficie conica permette di estrarre ad un movimenta del tubo scorrevole 7 all'interno del tubo fisso 6, i per ni di blocco 12 dai fori trasversali 13.
Sul tubo fisso 6, spostati ciascuno di 90° nella direzionecirconferenziale rispetto i due manicotti 11 di guida, sono,disposti due ulteriori manicotti di guida 14 all'altezza dei manicotti 11, e precisamente in modo che tali manicotti siano allineati tra loro e ciascuno con un foro che attraversa il tubo fisso 6. Uno di questi manicotti supplementari 14 è rappresentato nella figure 3 e 4 a sinistra. In effetti di fronte a tale manicotto supplementare 14 non è disposto il manicotto di guida 11 rappresentato nelle figure 3 e 4,ma un manicotto supplementare 14 realizzato allo stesso modo. Nei manicotti supplementari di guida 14 è disposto ogni volta un perno di blocco 15. Per l'interazione di questi due perni di blocco 15, il tubo scorrevole 7 è provvisto di due serie di aperture di ingresso 16 disposte in senso diametrale,che si estendono nella direzione longitudinale del tubo scorrevole, delle quali una serie è rappresen tata nelle figure 3 e 4. Per il blocco ad accoppiamento geometrico.necessario nella posizione di lavoro della staffa di protezione 3, del tubo 7 con il tubo fisso 6 con riguardo ad un movimento del tubo scorrevole 7 all'interno del tubo fisso 6, è necessaria soltanto l'apertura di introduzione 16 disposta più vicino alla estremità inferiore del tubo scorrevole 7, nella quale si inseriscono i perni di blocco 15 nella posizione del tubo scorrevole 7 rappresentata nelle figure 3 e 4. Le restanti aperture 16 di introduzione permettono.di bloccare il tubo scorrevole 7 con il tubo fisso 6 in altre posizioni a scelta, in cui il tubo 7 scorrevole risulta estratto in misura inferiore dal tubo fisso 6. Per bloccare ad accoppiamento geometrico il tubo scorrevole 7 con il tubo fisso 6 medieulte il perno di blocco 15 solo relativamente ad un movimento verso l'interno del tubo 6, i due perni di blocco 15, come è mostrato nelle figure 3 e 4, presentano sul loro lato rivolto all'estremità inferiore del tubo scorrevole 7, una superficie obliqua. Oltre a ciò le aperture di introduzione 16 sulla parte del loro contorno che interagisce con questa superficie obliqua sono provviste di una smussatura. Nel caso di un movimento del tubo scorrevole 7 fuori dal tubo fisso 6, i perni di blocco 15 caricati a molla vengono quindi spinti fuori dalle aperture di introduzione 16 verso il centro del tubo 7.
Per poter nuovamente introdurre il tubo scorrevole 7 estratto completamente o parzialmente dal tubo fisso 6, ai due perni di blocco 15 è associato un dispositivo di azionamento, mediante il quale essi possono essere completamente estratti dalle aperture di introduzione 16. Questo dispositivo di azionamento, come è mostrato nelle figure 5 e 6, presenta due leve oscillanti 17 disposte in posizione diametrale, a doppio braccio, che si estendono nella direzione longitudinale del tubo fisso 6, le quali, ciascuna mediante un ponte 18, possono ruotare relativamente al tubo fisso 6 intorno ad un asse disposto perpendicolarmente alla direzione longitudinale. Questo asse di rotazione è formato da due perni 19, mediante i quali il ponte 18 che sovrasta il tubo fisso 6 parzialmente nella direzione circonferenziale è collegato con il tubo fisso 6. Un braccio 17' della leva oscillante 17 si estende dal ponte 18 fino al perno di blocco 15 associato, con cui è collegato mediante una spina trasversale che attraversa il pernodi blocco 15, la quale si inserisce in due fori longitudinali del braccio 17' allineati tra loro. L'altro braccio 17" è fissato sul ponte 18 spostato rispetto al braccio 17' e si estende, partendo da questo, verso l'estremità inferiore del tubo fisso 6. Come mostrano le figure 4 e 5, questo braccio 17" è provvisto di una parte di collegamento 20 che sporge radialmente. Le parti di collegamento 20 e le due leve oscillanti 17 sono allinea te 1'una con 1'altra. Su di esse poggiano le due estremità di una molla ad elica precaricata 21, che tende a mantenere i perni di blocco 15 nella posizione bloccata. In una parte di collegamento 20 è appesa una estremità del cavo di un tirante 22 e nell'altra parte di collegamento 20 è inserita l'estremità del mantello del tirante 22. Questo tirante 22 è portato fino ad un pulsante di azionamento 23, che,come è mostrato in figura 2, è disposto nella zona terminale di un'ala 3' della staffa di protezione 3, in modo da poter essere azionata dal lato esterno. Un pulsante 23 realizzato in modo corrispondente e disposto sull'altra ala 3" della staffa di protezione 3 in una corrispondente posizione, è collegato con il tiran te che è guidato verso l'altra unità di sostegno e di guida 4. Per poter inserire i due tubi scorrevoli 7 nei tubi fissi 6 devono quindi essere azionati contemporaneamente i due pulsanti 23.
Per poter muovere,nel caso di un imminente ribaltamento del veicolo,la staffa di protezione 3 dalla posizione di riposo rappresentata in figura 2 in un intervallo di tempo inferiore a 0,5 secondi, preferibilmente inferiore a 0,3 secondi, a ciascuna delle due unità 4 di sostegno e di guida è associato un dispositivo di comando di un sistema rapido di comando. Entrambi i dispositivi di comando sono realizzati allo stesso modo e quindi qui di seguito ne viene descritto soltanto uno.
Il dispositivo di comando presenta un supporto 24 che si inserisce con gioco dal basso nel tubo scorrevole 7, la cui zona terminale inferiore 25 ha il contorno esterno di un cilindro con zone piatte opposte fra loro e rappresentate nelle figure da 2 a 4 ed è fissato mediante una spina trasversale 26 (figura 6) nel tubo fisso 6 in quel tratto, in cui, nella posizione di riposo della staffa di protezione 3, il tubo scorrevole 7 non giunge. La spina trasversale 26 è provvista di una filettatura per foro cieco, per poterla estrarre a scopo di smontaggio. Al tratto inferiore terminale (25) si collega in un sol pezzo una parte centrale 27 a forma di piastra situata sull'asse longitudinale del tubo fisso 6 e del tubo scorrevole 7, che è provvista, su di una parte della sua lunghezza, di una cavità centrale 28. I»!estremità superiore del supporto 24 è realizzata come piastra circolare 29 su cui è applicata la flangia prevista all'estremità inferiore di un manicotto 30.
Nel vano anulare tra il manicotto 30 e il tubo scorrevole 7 è disposta una molla ad elica 31 che serve come accumulatore di energia, la cui estremità inferiore poggia sulla flangia del manicotto 30. L'estremità superiore della molla ad elica 31 appoggia contro un piattello dì molla 32, che è collegato in modo fisso con un'asta dì trazione 33, la quale attraversa scorrevolmente in lunghezza un foro di guida centrale della piastra 29 e si trova nella cavità centrale 28. L'estremità inferiore della asta di trazione 33 è provvista di un perno trasversale 34 che sporge su entrambi i lati." Come mostra in particolare la figura 3, nella zona della parte centrale 27 che delimita in basso la cavità centrale 28 è articolato ruotante un nottolino 35 sia su un l&to che sull'altro. Questi duenottolini 35 che ruotano in senso contrario formano ciascuno un elemento di blocco e tendono ad impegnare posteriormente ad accoppiamento geometrico l'una o l'altra dei due tratti terminali del perno trasversale 34 che sporgono dalla barra di trazione 33. Ciò è possibile soltanto se la molla ad elica 31 è precaricata sul massimo valore previsto e quindi l'estremità inferiore dell'asse dì trazione 33 si trova nella sua posizione più bassa. L'estremità rivolta verso l'alto dei due nottolini 35 che formano una specie di pinza è fatta in modo che, ad un movimento dell'asse di trazione verso il basso, il perno 34 può far ruotare i due nottolini 35 nella posizione,di liberazione del dispositivo di blocco da essi formato, se prima la leva a ginocchiera 36 è.stata mossa oltre il suo punto morto verso il basso.
I nottolini 35, come è mostrato in particolare dalle figure 3 e 4, sono prolungati verso il basso fuori dal loro asse dì rotazione e qui sono collegati in modo articolato mediante una leva a ginocchiera 36. Il perno articolato che forma l'articolazione della leva 36 a ginocchiera sporge su entrambi i lati oltre la leva 36 e si inserisce in una staffa 38 di collegamento che mediante una spina, che attraversa i fori ad asola 36 della staffa di collegamento 38, è collegata con l'armatura di un elettromagnete 40. L’elettromagnete 40 entra in un foro centrale della zona terminale inferiore 25 del supporto 24 dal basso ed è fissato in questo foro mediante bloccaggio.
Quando l'elettromagnete 40 viene eccitato, da un segnale del o dei sensori previsti, l’articolazione a ginocchiera della leva 36 viene spostata dal suo punto morto superiore, che assume nella posizione di blocco dei nottolini 35, e portata verso il basso nella posizione piegata rappresentata in figura 3, in cui i nottolini 35 si trovano nella loro posizione di sblocco. I fori ad asola 37 permettono in tal caso che la armatura 39 possa dapprima muoversi senza un trascinamento della leva a ginocchiera 36, per cui essa subisce una elevata accelerazione iniziale e quindi può muovere in tempo brevissimo in ottolini 35 nella loro posizione di sblocco. Ogni volta una molla di richiamo 41 precaricata, che nell'esempio di realizzazione agisce da una parte sul perno di supporto di un nottolino 35 e dall'altra sulla spina che congiunge la staffa di collegamento 38 con l'armatura 39, fa ruotare i nottolini 35 indietro nella posizione di blocco non appena l'elettromagnete 40 è diseccitato.
Se la staffa di protezione 3 si trova nella sua posizione di riposo, come è rappresentato in figura 2, il piattello 32 della molla poggia sulla parete frontale 10 del tubo scorrevole 7. Il rilascio della barra di trazione 33 dei due dispositivi di comando ha quindi come conseguenza che il piattello di molla 32 mosso verso 1'alto dalla molla a elica 32, a seguito del suo appoggio contro la parete frontale 10, estrae il tubo scorrevole 7 e, insieme con esso, la staffa 3 di protezione fino nella posizione di lavoro in un intervallo di tempo di circa 0,2 secondi. Se, prima dell'attivazione dei due tubi scorrevoli 7, essi sono stati parzialmente estratti a mano, all’attivazione degli elettromagneti 40 avviene lo spostamento dei tubi scorrevoli 7 nella posizione corrispondente alla posizione di lavorò della staffa 3 di protezione, appena il piattello 32 della molla è giunto in contatto con la parete frontale 10. Se,prima dell'attivazione degli elettromagneti, la staffa di protezione 3 si è trovata nella posizione di lavoro, all'attivazione degli elettromagneti 40 il piattello 32 della molla esegue una corsa a vuoto. Tutte le caratteristiche nominate nella precedente descrizione oppure che si possono ricavare soltanto dal disegno sonorcome ulteriori realizzazioni parti integranti dell'invenzione, anche se esse non sono state evidenziate in modo speciale e in percolare non vengono nominate nelle rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sedile per veicolo, in particolare per autoveicoli del tipo cabriolet e cupè con tetto estraibile, con un corpo di protezione previsto sulla spalliera/che può essere mosso mediante un dispositivo di regolazione da una posizione di riposo in una posizione di lavoro in cui esso sporge oltre la estremità superiore della spalliera, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di regolazione è realizzato come un sistema a comando rapido (da 24 a 41).
  2. 2. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il corpo di protezione (3) è collegato con la struttura portante della spalliera (1) mediante almeno una unità (4) di sostegno e di guida, che presenta almeno due elementi di collegamento (6, 7),che possono spostarsi in senso traslatorio relativamente l'uno rispetto all'altro nella direzione di movimento del corpo di protezione (3) e posso no essere collegati tra loro ad accoppiamento geometrico nella posizione di lavoro del corpo di protezione (3).
  3. 3. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che sono previste almeno due unità di supporto e di gui da (4) disposte l'una accanto all'altro e distanziate nella direzione tra sversale della spalliera, le quali hanno una struttura uguale e sono prov viste ciascuna di un dispositivo di comando realizzato allo stesso modo per il sistema di comando rapido (da 24 a 41).
  4. 4. Sedile di veicolo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che ciascuno dei dispositivi di comando pre senta un accumulatore di energia (31).
  5. 5. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che 11accumulatore di energia è costituito da almeno una molla precaricata (31).
  6. 6. Sedile di veicolo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che il sistema di comando rapido (da 31 a 40. può essere sganciato mediante almeno un sensore, che riconosce una S£ tuazione che prelude al pericolo del ribaltamento del veicolo.
  7. 7. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 5 o 6, carat terizzato dal fatto che la molla precaricata (31) è una molla ad elica che si allunga quando viene rilasciata nella direzione di spostamento del corpo di protezione (3), la cui estremià^prevista nella posizione di lavo ro per lo spostamento del corpo di protezione (3)^può essere mantenuta nel la sua posizione di precaricamento mediante un blocco (35) ad accoppiameli to geometrico^ che può essere mosso nella sua posizione di svincolo median te un elemento di azionamento (40) attivabile mediante il sensore.
  8. 8. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 7, caratteriz zato dal fatto che l'elemento di azionamento è un elettromagnete (40).
  9. 9. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 7 o 8, carat terizzato dal fatto che l'estremità della molla ad elica (31) precaricata, prevista per lo spostamento del corpo di protezione (3), aderisce ad un piattello..d±.molla (32), che è collegato in modo fisso con una barra (33), che attraversa la molla ad elica (31) e che è provvista di un perno trasversale (34), dietro al quale, nella posizione di blocco, si impegna ad accoppiamento geometrico almeno da un elemento (35) del dispositivo di blocco.
  10. 10. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di blocco presenta due nottolini (35) ruotanti, come elementi di blocco, che possono ruotare in senso contrario a mezzo di una leva a ginocchiera (36), azionata dall'elettromagnete (40) almeno nel senso dell'apertura del blocco.
  11. 11. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che, nel collegamento dell'elettromagnete (40) con la leva a ginocchiera (36), è previsto un movimento perduto, che permette un movimento iniziale dell'armatura (39) dell'elettromagnete (40), prima che la leva a ginocchiera (36) possa muoversi da una posizione che mantiene il dispositivo di blocco della posizione di chiusura, nella quale esso assume preferibilmente una posizione di punto morto, nella sua posizione piegata corrispondente alla posizione di svincolo.
  12. 12. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che al dispositivo di blocco (35, 36) è associata almeno una molla (41) che tende a mantenerlo nella posizione di chiusura.
  13. 13. Sedile di veicolo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 12, caratterizzato dal fatto che i due elementi di collegamento (6, 7) si inseriscono l'uno nell'altro a telescopio ed è previsto un perno di blocco (12) caricato a molla, che cade automaticamente nella sua posizione di blocco e nella quale esso si inserisce in canali trasversali degli elementi di collegamento (6, 7), appena la parte di collegamento che può muoversi rispetto alla spalliera, ha raggiunto la sua posizione corrispondente alla posizione di lavoro del corpo (3) di protezione.
  14. 14. Sedile di veicolo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 13, caratterizzato dal fatto che alla parte di collegamento (7), che è spostabile manualmente rispetto alla spalliera (1) indipendentemente dal sistema di comando rapido (da 24 a 41), è associato un dispositivo di arresto (da 14 a 21), mediante il quale tale elemento di collegamento (7), almeno nella posizione di lavoro della staffa di protezione, preferibilmente in posizioni selezionabili con lunghezza attiva diversa della unità di supporto e guida (4), può essere bloccato ad accoppiamento geometrico con l'altro elemento di collegamento (6) in direzione di un accorciamento della lunghezza attiva.
  15. 15. Sedile di veicolo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato da almeno un dispositivo di azionamento (22, 23) da azionare manualmente per muovere il dispositivo di arresto (da 14 a 21) nella sua posizione di svincolo.
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