IT9003783A1 - Macchina automatica per la realizzazione, il riempimento e la chiusura di sacchi di plastica con fianchi a soffietto, in particolare per il confezionamento di materiali inerti. - Google Patents

Macchina automatica per la realizzazione, il riempimento e la chiusura di sacchi di plastica con fianchi a soffietto, in particolare per il confezionamento di materiali inerti.

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IT9003783A1
IT9003783A1 IT003783A IT378390A IT9003783A1 IT 9003783 A1 IT9003783 A1 IT 9003783A1 IT 003783 A IT003783 A IT 003783A IT 378390 A IT378390 A IT 378390A IT 9003783 A1 IT9003783 A1 IT 9003783A1
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Description

(24, 25) per la saldatura delle sole porzioni bilaterali della bocca di riempimento del sacco in realizzazione e comprendenti le ripie9ature realizzate. (FIG. 1)
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato concerne una macchina automatica per la realizzazione, il riempimento e la chiusura di sacchi di plastica con fianchi a soffietto, in particolare per il confezionamento di materiali inerti.
E' noto che per il confezionamento di materiali inerti, quali ad esempio polveri, sabbia, cemento, materiale granulare ecc.., vengono impiegati sacchi ottenuti da un tubolare in materiale plastico (ad esempio in polietilene), oppure da due film in materiale plastico uniti e saldati lungo i loro bordi longitudinali reciprocamente sovrapposti .
L’automazione delle operazioni di realizzazione, riempimento e chiusura dei sacchi avviene secondo due principali soluzioni tecniche:
una che prevede la parziale formazione dei sacchi col fondo già definito per saldatura e con l'alimentazione dei sacchi formati ed impilati ad un magazzino dal quale essi vengono prelevati uno di seguito all'altro e avviati ad una stazione di riempimento;
l'altra, utilizzabile quando i sacchi vengono realizzati a partire da due bobine di film i cui bordi longitudinali vengono sovrapposti l'uno all'altro e saldati, che prevede la realizzazione dei sacchi in continuo al di sotto di una tramoggia di erogazione del prodotto da confezionare, con l'impiego di mezzi saldatori che, disposti a valle ed in linea con detta tramoggia, provvedono prima alla definizione del fondo del sacco da riempire, e poi alla loro chiusura tramite la saldatura della bocca di riempimento del sacco.
La seconda tecnica di realizzazione dei sacchi ha incontrato un certo favore degli operatori in quanto evita la fase iniziale di parziale realizzazione e impilatura dei sacchi, e il loro avvio ad un magazzino di raccolta dal quale devono essere prelevati uno ad uno.
Detta tecnica, tuttavia, non è scevra da inconvenienti dovuti al fatto che i sacchi ottenuti presentano una conformazione sostanzialmente a cuscino appuntito in corrispondenza delle zone di saldatura sia dei bordi longitudinali dei due film di partenza, sia del fondo e della bocca di riempimento del sacco.
Queste caratteristiche negative sono la causa di difficili condizione di impilatura o palettizzazione dei sacchi; la zona di contatto fra i vari sacchi impilati rimane ridotta a quella centrale, più o meno estesa in funzione del grado di riempimento dei sacchi e delle caratteristiche dei materiali confezionati.
Col brevetto italiano n. 1.156.700 si è tentato di dare soluzione ai problemi sopra indicati tramite un dispositivo che, nella fase di realizzazione dei sacchi da film svolti da due distinte bobine provvede alla ripiegatura ad “5" oppure a "Z" dei bordi longitudinali di uno dei due film per realizzare una sorta di soffietto in corrispondenza dei fianchi longitudinali dei sacchi in formazione. In questo modo vengono evitate le dette punte e si ottengono, dopo il riempimento, sacchi a conformazione simile a quella di un parallelepipedo.
Detta soluzione presenta l'inconveniente di richiedere l'impiego dì bobine di film necessariamente di diversa larghezza e l'impiego di particolari mezzi piegatori per ottenere la suddetta ripiegatura ad "S" oppure a "Z" dei bordi della bobina di maggiore larghezza e per il mantenimento di detta piegatura nelle successive fasi di realizzazione del sacco fino al suo riempimento.
In tutti i casi la produttività delle macchine utilizzate nel campo specifico di cui si tratta; comunemente denominate macchine formatrici o insaccatrici, risulta condizionata dai tempi di riempimento e di chiusura dei sacchi, operazioni queste che vengono eseguite in successione in una unica stazione operativa. Se si considera che dopo le operazioni di saldatura per la realizzazione e la chiusura dei sacchi riempiti è opportuno un seppur minimo tempo di sosta per il raffreddamento delle saldature, si comprende facilmente come tutto il ciclo produttivo risulti condizionato e limitato dai tempi occorrenti per le varie fasi operative: realizzazione, chiusura, raffreddamento e scarico dei sacchi finiti.
Lo scopo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra menzionati fornendo una macchina automatica, come definita piCi oltre nelle rivendicazioni, provvista di più stazioni operative per la realizzazione di sacchi con fianchi a soffietto, il riempimento, la chiusura dei sacchi riempiti, tramite la quale i sacchi possono essere ottenuti impiegando due film di uguali caratteristiche dimensionali.
Vantaggiosamente i tempi di sosta della macchina, durante un intero ciclo di confezionamento, risultano limitati al tempo piu lungo all'interno del ciclo stesso, ad esempio al tempo di riempimento di un sacco, senza che vi sia la somma di tempi morti o di sosta per la corretta esecuzione delle diverse operazioni relative allo stesso ciclo.
Ancora vantaggiosamente la piegatura a soffietto dei lati longitudinali dei sacchi in via di realizzazione avviene dopo la saldatura dei bordi dei film e immediatamente prima delle fasi di definizione del fondo dei sacchi e della bocca di riempimento dei medesimi. Questo fatto consente di sfruttare i mezzi di guida per l'avvio dei secchi alla stazione di riempimento come mezzi di guida per mantenere la piegatura a soffietto dei fianchi dei sacchi fino alla definizione di detto fondo e di detta bocca, senza dover ricorrere a mezzi di guida supplementari'
Un altro vantaggio offerto dalla macchina oggetto del presente trovato è dato dal fatto che la definizione della bocca di riempimento del sacco avviene tramite la saldatura delle porzioni bilaterali di essa comprendenti la piegatura a soffietto dei fianchi. In questo modo durante la fase di riempimento dei sacchi vengono evitati problemi di lacerazioni della estremità della bocca di riempimento da parte dei mezzi a pinza di presa dei sacchi. In tali zone i sacchi risultano notevolmente rafforzati. Vengono anche evitate le usuali e necessarie operazioni di ripiegatura delle punte all’interno dei fianchi dei sacchi prima della chiusura di essi tramite saldatura.
Le caratteristiche della macchina oggetto della presente invenzione verranno illustrate nel seguito della presente descrizione, con l'aiuto degli uniti disegni che ne rappresentano un esempio di esecuzione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- le figg. 1 e 2 illustrano, 'schematicamente e in scala diversa, la macchina in oggetto, rispettivamente in una vista laterale con parti in sezione, e in una vista frontale;
- la fig. 3 illustra lo schema delle varie condizioni dei sacchi in sezione nelle diverse stazioni operative della macchina;
- le figg. 4 e 5 illustrano, schematicamente, i mezzi trasportatori, che si trovano all'altezza delle linee di sezione C-C e D-D della fig. 1, per il trasferimento dei sacchi da e fra le diverse stazioni operative della macchina;
- la figg. 6 illustra schematicamente e di fronte, con parti spaccate, il dispositivo, già visibile in fig.
1, tramite il quale, nella prima stazione operativa della macchina, si ottiene la realizzazione dei sacchi;
- la fig. 7 illustra, schematicamente la successione delle diverse operazioni eseguite dal dispositivo di cui alla Fig. 6.
Nelle sue linee generali, la macchina in oggetto, vedi figg. 1 e 2, presenta, vista lateralmente, una incastellatura 1 provvista, nella parte superiore, di una coppia di supporti 2 per corrispondenti bobine 3 di film di materiale plastico di uguale lunghezza; i film svolti dalle bobine 3, tramite una serie di rulli di guida e rinvio 4, vengono avviati all'interno della prima stazione operativa della macchina, come verrà meglio chiarito in seguito.
Con S risulta indicato un trasportatore continuo disposto all'uscita dell'ultima stazione operativa della macchina per l'allontanamento dei secchi riempiti e completamente definiti in tutte le loro parti.
La macchina in oggetto, vista frontalmente, vedi figg. 2 e 3, presenta sostanzialmente cinque stazioni operative S1-S2-S3-S4-S5 disposte in serie. In dette stazioni vengono rispettivamente eseguite le seguenti operazioni:
stazione S1, realizzazione dei sacchi già definiti con fianchi a soffietto, fondo saldato e bocca di riempimento parzialmente chiusa con saldature interessanti le zone dei fianchi ripiegati a soffietto}
stazione S2, raffreddamento delle saldature effettuate nella stazione 51;
stazione S3, riempimento dei sacchi col materiale da confezionare proveniente da una tramoggia di riempimento 6, opportunamente dosato;
stazione S4, completa chiusura dei sacchi tramite saldatura della loro bocca di riempimento e raffreddamento della saldatura;
stazione S5, scarico dei sacchi riempiti dalla linea di trasporto ed avvio all'esterno della macchina.
Relativamente alla stazione S1 la macchina in oggetto prevede, essenzialmente, un primo dispositivo saldatore 7 comprendente due coppie di cinghie .trasportatrici continue a tra le quali vengono fatti passare i film svolti dalle bobine 3 e in uscita dai rulli 4. Le coppie di cinghie 8 risultano distanziate l'una dall'altra e disposte in prossimità dei bordi laterali dei film in vicinanza di una coppia di barre saldatrici 9. Alle barre 9 è affidato il compito di provvedere, in fase con i tempi di sosta dei film, alla saldatura dei bordi longitudinali dei film che si vengono via via a trovare in loro corrispondenza, in modo da realizzare, con i film saldati lungo i loro bordi longitudinali, una sorta di budello tubolare.
Fra le cinghie 7, in corrispondenza della mezzeria dei film, è previsto un supporto 10 (vedi fig. B) che rimane compreso tra i due film saldati lungo i bordi longitudinali dalle barre saldatrici 9. il supporto 10 è sostenuto da una traversa a ponte 11 fissata sul tetto dell'incastellatura 1 e sostiene una coppia di matrici di piegatura 12, sostanzialmente conformate ad "U" nella direzione di avanzamento dei film. Dette matrici 12 in cooperazione con una coppia di piegatori 13, che si insinuano al loro interno, consentono di piegare all'interno del budello tubolare i bordi saldati dei film, cosi da ottenere una sorta di soffietto.
Il risultato di quanto sopra indicato è illustrato nella fig. 7 dove: le sezioni a) e b) mostrano due possibili condizioni di saldatura dei bordi dei film (con bordi ripiegati o con bordi affacciati); la sezione c) mostra la fase di piegatura dei bordi saldati effettuata dalle matrici 12 e dai piegatori 13.
Le matrici 12 sono sostenute, ciascuna: superiormente da una coppia di aste 14 articolate a parallelogramma da un lato alle stesse matrici e dall'altro lato al supporto 10; inferiormente da un braccio di leva 15 fulcrato da una parte alle matrici 12 e dall'altra parte alla testa 16 di una barra filettata 17 scorrevole, ma non girevole, all'interno del supporto 10.
L'estremità superiore della barra filettata 17 si impegna con una bussola filettata 18, girevolmente vincolata alla traversa a ponte 11. La bussola 18, tramite una coppia conica 19 e un alberino 20, può essere portata in rotazione nei due sensi per provocare lo scorrimento verso l'alto oppure verso il basso della barra filettata 17.
A questo movimento della barra filettata 17 corrisponde l'avvicinamento o l'allontanamento reciproco delle matrici 12 in senso radiale al budello tubolare, e quindi la possibilità di regolare la profondità delle rincalzature dei bordi saldati all'interno del budello tubolare formato.
Le regolazione della posizione dei piegatori 13, in funzione della posizione assunta dalle matrici 12, è effettuabile manovrando i volantini 22 (vedi fig. 6) che agiscono su corrispondenti perni filettati girevoli (non illustrati) all'interno di bussole filettate portate da supporti dei detti piegatori 13, fissati all'incastellatura della macchina.
In uscita dal primo dispositivo dì saldatura 7 il budello tubolare formato e condizionato come sopra descritto, raggiunge un secondo dispositivo saldatore 24 con l'ausilio di una prima coppia di rulli trascinatori 23, i quali serrano tra loro a pacco i bordi ripiegati.
Per mezzo del secondo dispositivo saldatore 24 si ottengono, con la macchina operante a ciclo continuo: la definizione della bocca di riempimento di un primo sacco A da avviare alla stazione S2; la definizione del fondo di un successivo sacco B in via di realizzazione; il taglio trasversale del budello tubolare tra la bocca del sacco A e il fondo del sacco B per la loro separazione.
Il secondo dispositivo di saldatura 24 non viene descritto nelle sue parti essendo concettualmente di tipo tradizionale con coppie di barre saldatrici intercalate da un coltello atto ad operare il taglio sopra indicato.
Si evidenzia comunque che, secondo il presente trovato, tale dispositivo presenta le barre saldatrici inferiori 25 limitate in lunghezza ai soli tratti (o alle sole zone) terminali e bilaterali dei sacchi in via di realizzazione. Con questa soluzione, durante la fase di saldatura, si ottiene la definizione della bocca di riempimento del sacco A saldando tra loro le parti precedentemente piegate all'interno del budello tubolare formato, questa condizione, unitamente alla definizione del fondo del sacco A, che pure consente di saldare tra loro le parti piegete che si trovano in corrispondenza del fondo del sacco, consente di stabilizzare la piegatura a soffietto dei fianchi del sacco e conferisce alla bocca di riempimento una particolare resistenza utile per una agevole ed efficace presa e apertura di quest'ultima durante la successiva fase di riempimento del sacco A formato.
Sostanzialmente in corrispondenza della prima coppia di rulli trascinatori i sacchi in via di realizzazione presentano una sezione come quella illustrata alla sezione d) della fig. 7, e in uscita dal secondo dispositivo saldatore 24 la bocca di riempimento del sacco A si presenta in sezione come illustrato dalla sezione e) della stessa fig. 7.
In uscita dal secondo dispositivo saldatore 24 i sacchi in formazione vengono presi da una seconda coppia di rulli trascinatori 26 e portati in posizione di presa da parte di mezzi trasportatori 27 (vedi fig. 4) che provvedono a trasferirli, uno di seguito all'altro, nelle successive stazioni operative 52-S3-54-S5.
I mezzi trasportatori 27 si trovano all'altezza della linea di sezione C-C di fig. 1 e sono composti da coppie di catene trasportatrici continue 28-29-30-31-32 presentanti un rispettivo tratto di trasporto affacciato a quello dell'altra in corrispondenza della direttrice di trasferimento dei secchi A formati. Ciascuna catena trasportatrice risulta motorizzata tramite una ruota motrice 33 e avvolta su una coppia di ruote di rinvio 34 sostenute, direttamente o indirettamente, da un telaio portato dal bancale della macchina.
Le ruote 33 e 34 delle coppie di catene trasportatrici 28 della stazione S1, 30 della stazione S3 e 32 della stazione S5 sono supportate direttamente da carrelli 35 (vedi fig. 1) che consentono: il reciproco avvicinamento delle dette catene in posizione di trascinamento dei secchi che arrivano fra i loro tratti di trasporto; il reciproco allontanamento delle medesime catene durante le seguenti fasi:
per la stazione S1 durante l'uscita dei sacchi dal secondo dispositivo di saldatura 24;
- per la stazione S3 durante il riempimento dei sacchi; - per la stazione S5 durante la fase di scarico dei sacchi riempiti e il loro avvio al trasportatore d'uscita 5.
La motorizzazione delle ruote motrici 33 può essere derivata da un unico motore, non illustrato nei disegni, tramite il collegamento cinematico in serie di tutte le ruote 33 per mezzo di giunti ad assi ortogonali e alberi cardanici .
Con riferimento alla fig. 5, a partire dalla stazione 53 e fino alla stazione S5 la macchina in oggetto prevede mezzi trasportatori e di supporto dei secchi riempiti, operanti in combinazione con i mezzi trasportatori 27 sopra descritti. I secchi riempiti possono presentare infatti un notevole peso e necessitano di poggiare su una base di trasporto per poter essere trasferiti nelle diverse stazioni operative.
Detti mezzi trasportatori e di supporto si trovano all ‘altezza della linea di sezione D-D di fig. 1 e comprendono un trasportatore continuo 4-5 avvolto attorno ad una coppia di pulegge di rinvio 36 di cui una motorizzata, tramite un collegamento a catena, per mezzo di un giunto 37. Il giunto 37 è collegato, per mezzo di un albero cardanico 38, all'albero motorizzato 39 di una delle ruote motorizzare 33 delle catene trasportatrici 29 che si trovano nella stazione S2. Dalla detta puleggia 36 motorizzata, per mezzo di altra catena, la motorizzazione viene trasmessa anche ad una serie di rulli 41 situati nella stazione 55
Tra i rulli 41 si sviluppa una serie di cinghie trasportatrici continue 42, dotate di movimento in senso traversale al bancale della macchina e motorizzate tramite un motore 43. Dette cinghie 42 formano un trasportatore di scarico dei secchi in uscita dalla macchina, disposto in linea e a monte del trasportatore d'uscita 5, e per mezzo di un dispositivo di posizionamento 44 possono essere portate da una quota inferiore alla superficie di trasporto dei rulli 41 ad una quota superiore a tale superficie .
Da ultimo si chiarisce, con riferimento olla fig. 5, che il trasportatori 45 e 42 sono sostenuti da un telaio 46 autonomo rispetto al bancale della macchina e a posizione regolabile in altezza per mezzo di un gruppo motoriduttore 47 cinematicamente collegato con una barra filettata 46 impegnata in una bussola filettata associata al detto telaio. Per effetto della rotazione della barra 48 in un senso o nell'altro, il telaio 46 può scorrere lungo una serie di candele 49 assumendo diverse posizioni stabili a diversi livelli rispetto al trasportatore 27.
In questo modo viene garantito l'appoggio a sacchi di diverse altezze rendendo la macchina flessibile e adattabile a diverse esigenze produttive.
Si descrive ora brevemente il funzionamento della macchina seguendo un completo ciclo di realizzazione e riempimento di un sacco A.
Si parte dal momento in cui un sacco A lascia il secondo dispositivo saldatore 24 trascinato dalla seconda coppia di rulli trascinatori 26.
Raggiunta questa condizione le barre saldatrici S vengono tra loro allontanate; vengono pure allontanati tra loro le barre saldatrici del secondo dispositivo saldatore 24 e i rulli della seconda coppia di rulli trascinatori 26, viene motorizzato il trasportatore 27 e vengono motorizzati il trasportatore 45 e i trasportatori 41-42 e 5.
Per semplicità di descrizione si chiarisce che tutti gli elementi trasportatori della macchina sono movimentati a passi successivi in fase con i tempi di sosta occorrenti per il riempimento del sacco, e che le catene 28-30-32 vengono avvicinate e allontanate tra loro in sincronismo e in fase con i tempi di movimento e sosta della macchina.
Contemporaneamente vengono fra loro avvicinate le catene trasportatrici 28 le quali iniziano il trasferimento del sacco dalla stazione S1 alla stazione 52.
Col sacco nella stazione S2 i trasportatori 27-41-42 e 5 si fermano, le catene trasportatrici 26 vengono tra loro allontanate, i rulli della prima e della seconda coppia di rulli trascinatori 23 e 26 vengono avvicinati in posizione di trascinamento del budello tubolare; in generale i mezzi operativi disposti nella stazione Si vengono attivati in fase tra loro in modo da ottenere un nuovo sacco A in uscita dal secondo dispositivo di saldatura 24.
Inizia quindi un nuovo ciclo del tipo come sopra descritto e il sacco A precedentemente considerato viene portato dalla stazione S2 alla stazione S3 lasciando posto, nella stazione S2, al sacco successivo ed entrando in presa fra le catene trasportatrici 30.
Col sacco A nella stazione S3 le catene trasportatrici 30 vengono fra loro allontanate mentre il sacco A viene assoggettato alla presa di mezzi a pinza e di mezzi a ventosa (non illustrati nei disegni) che provvedono a sostenerlo con la bocca di riempimento aperta al di sotto della tramoggia 6. I mezzi di presa a pinza intervengono sui tratti di detta bocca già saldati per mezzo del secondo dispositivo saldatore 24 operante nella stazione SI
Mentre il materiale da confezionare viene scaricato dalla tramoggia 6 all'interno del sacco A, viene azionato un motovibratore 40 che agisce sul trasportatore 35 sul quale poggia il fondo del detto sacco A. In questo modo viene favorita la costipazione del sacco ottimizzando le operazioni relative al suo riempimento.
Terminato il riempimento del sacco A le catene trasportatrici 30 vengono riavvicinate, i mezzi di presa e di apertura della bocca del sacco A riempito vengono disattivati e il sacco A viene trasferito, in appoggio sul trasportatore 45, dalla stazione S3 alla stazione S4.
In corrispondenza della stazione S4 opera un terzo dispositivo saldatore, non illustrato e di tipo tradizionale, il quale, col sacco A in sosta e in presa tra le catene trasportatrici 31, provvede a chiudere la bocca di riempimento del sacco.
Segue un nuovo passo del ciclo operativo e il considerato sacco A viene trasferito dalla stazione 54 alla stazione 55 per mezzo dell'azione combinata delle catene 31 e 32.
Col sacco A in sosta nella stazione S5 le cinghie trasportatrici 32 vengono fra loro distanziate e il trasportatore trasversale 42 viene portato in posizione sollevata per ricevere in appoggio il fondo del sacco, provocare il suo coricamento (come illustrato in fig. 3) e avviarlo al trasportatore d'uscita 5.
Da quanto sopra risulta evidente come la macchina in oggetto consente dì raggiungere gli scopi prefìssati. In pratica ad ogni passo del ciclo relativo alla completa definizione di un sacco riempito corrisponde una fase operativa relativa ad un sacco successivo senza tempi morti dovuti alla somma di tempi necessari per l'esecuzione delle varie operazioni.
La "preformatura " della bocca di riempimento dei sacelli e la definizione del fondo degli stessi con i fianchi già piegati a soffietto assicura, oltre che l'ottenimento di sacchi riempiti conformati sostanzialmente a parallelepipedo, una sicura presa dei sacchi durante il loro riempimento senza rischi di lacerazioni.
In pratica la macchina in oggetto potrà presentare dettagli costruttivi anche diversi ma comunque tecnicamente equivalenti a quelli descritti ed illustrati.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI i. Macchina automatica per la realizzazione, il riempimento e la chiusura di sacchi di plastica con fianchi a soffietto, in particolare per il confezionamento di materiali inerti, del tipo di quelle dove i sacchi vengono ricavati da un budello tubolare ottenuto tramite la saldatura dei bordi longitudinali di due film svolti da due relative bobine e portati l'uno affacciato all'altro con i bordi longitudinali a contatto fra loro, caratterizzata dal fatto di prevedere una successione di stazioni operative (S1-S2-S3-S4-S5) tra loro collegate almeno tramite mezzi trasportatori (27) di trasferimento, a passi successivi, dei sacchi in via di realizzazione dalla prima stazione (S1) all'ultima stazione (S5); nella prima stazione operativa (si) essendo previsti mezzi di supporto per due bobine (3) di film di uguale lunghezza e due dispositivi saldatori (7, 24), posizionati uno di seguito all'altro e di cui il primo (7) previsto per la saldatura dei bordi longitudinali dei due film svolti dalle bobine, e il secondo (24) previsto per effettuare due saldature trasversalmente a detti film, di cui una per definire la bocca di riempimento di un sacco (A) con fondo già definito, e l'altra per definire il fondo di un sacco (B) successivo; detto secondo dispositivo saldatore (24) essendo provvisto, per la definizione di detta bocca di riempimento del sacco (A), di una coppia di barre saldatrici (25) che agiscono unicamente su zone o tratti terminali bilaterali dei film già saldati lungo i bordi longitudinali; tra detto primo dispositivo saldatore (7) e detto secondo dispositivo saldatore (24) essendo previsti mezzi piegatori (12, 13) per la piegatura dei fianchi del sacco in via di realizzazione all'interno del budello ottenuto dalla saldatura dei bordi longitudinali dei detti due film, in modo da ottenere una sorta di fianchi a soffietto; detto secondo dispositivo saldatore (24) essendo provvisto di mezzi di taglio per separare tra loro i Bacchi (A e B) rispettivamente con bocca di riempimento e con fondo definiti dallo stesso saldatore; la conformazione a soffietto di detti fianchi essendo stabilizzata dalle saldature effettuate dal secondo dispositivo saldatore (24) durante la definizione di detta bocca di riempimento di un sacco e del fondo del sacco successivo.
  2. 2. Macchina automatica, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi piegatori comprendono una coppia di matrici (12), sostanzialmente conformate ad "U" nella direzione di avanzamento dei film, entro le quali si insinuano elementi piegatori (13) posizionati in modo da piegare all'interno di dette matrici le parti bilaterali del budello formato destinate a definire i fianchi del sacco in via di realizzazione; dette matrici (12) essendo supportate, in modo regolabile in senso radiale a detto budello, da un supporto (10) sostenuto a sbalzo dall'incastellatura della macchina in posizione coassiale al budello stesso; detti elementi piegatori (13) essendo supportati in modo da-poter regolare la loro posizione rispetto alla e in funzione della posizione di dette matrici (12).
  3. 3. Macchina automatica, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che tra i mezzi piegatori (12, 13) e il secondo saldatore (24) è prevista almeno una coppia di rulli di trascinamento del budello con fianchi piegati a soffietto, detti rulli essendo supportati in modo da operare a contrasto l'uno contro l'altro per mantenere la piegatura a soffietto di detti fianchi immediatamente a monte del secondo dispositivo saldatore (24).
  4. 4. Macchina automatica, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che: - la stazione (S2) comprende elementi trasportatori (29), per trattenere il sacco in arrivo dalla stazione (si) e portarlo in presa tra altri elementi trasportatori (30) della successiva stazione (S3), detta stazione (S2) essendo prevista per ottenere il raffreddamento, a temperatura ambiente, delle saldature effettuate nella stazione (S1); la stazione (S3) comprende mezzi a pinza di presa e mezzi a ventosa di apertura di detta bocca di riempimento di un sacco in sosta nella stessa stazione (S3), operanti in fase con i tempi di movimento e di sosta di detti elementi trasportatori (30) per consentire di aprire detta bocca di riempimento del sacco al di sotto di una tramoggia (6) di scarico del materiale da confezionare già dosato; la stazione (54) comprende elementi trasportatori (31) per ricevere i sacchi riempiti dagli elementi trasportatori della stazione (S3) e posizionare, in sosta detti sacchi in corrispondenza di un terzo dispositivo saldatore per la chiusura della bocca di riempimento di tali sacchi; la stazione (S5) comprende elementi trasportatori (32) per ricevere i sacchi chiusi e in uscita dalla stazione (S4) e mezzi trasportatori (42), operanti in senso trasversale alla direttrice di trasferimento dei sacchi dalla stazione (S1) alla stazione (S5), disposti in modo da ricevere in appoggio il fondo dei sacchi riempiti e chiusi, provocarne il coricamento orizzontale e inviare i sacchi coricati ad un ulteriore trasportatore d'uscita (5).
  5. 5. Macchina automatica, secondo le rivendicazioni 1 e 4, caratterizzata dal fatto di prevedere mezzi trasportatori (45, 44) estendentisi dalla stazione (S3) alla stazione (S5) per ricevere in appoggio i sacchi in riempimento nella stazione (S3) e in trasferimento e in sosta nelle successive stazioni (S4, S5); detti trasportatori (45, 44) essendo motorizzati nella stessa direzione dei mezzi trasportatori (27) e operando in combinazione con essi.
  6. 6. Macchina automatica, secondo la rivendicazione 1 e secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi trasportatori (27) sono formati dagli elementi trasportatori (28, 28, 30, 31, 32) presenti rispettivamente nelle stazioni (SI, 52, S3, 54, 55).
  7. 7. Macchina automatica, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti trasportatori (45, 44), estendentisi dalla stazione (53) alla stazione (54), sono supportati da un telaio (48) a posizione regolabile in altezza.
  8. 8. Macchina automatica, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che nella stazione (S3) e previsto un gruppo motovibratore (40) che agisce sul trasportatore (45) sul quale poggiano i sacchi in fase di riempimento,
  9. 9. Macchina automatica secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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