IT8323760A1 - "Metodo di aggiunta di tiourea a soluzioni elettrolitiche utilizzabili per l'affinazione del rame" - Google Patents

"Metodo di aggiunta di tiourea a soluzioni elettrolitiche utilizzabili per l'affinazione del rame" Download PDF

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Description

La presente invenzione si riferisce alla affinazione elettrolitica del rame e, pi? particolarmente, ad un processo per mantenere, in modo costante, una efficace concentrazione di tiourea nella soluzione elettrolitica durante la affinazione elettrolitica del rame.
Tradizionalmente, il rame veniva purificato in un processo in cui una corrente elettrica viene trasmessa fra anodi colati di rame impuro e catodi su cui ? placcato un deposito di rame sostanzialmente puro, sia anodi che catodi essendo immersi in un adatto elettrolita. L'elettrolita che ha incontrato accoglienza universalmente favorevole nella tecnica ? una soluzione acquosa di rame solfato e acido solforico. Il processa di affinazione discioglie innanzitutto il rame anodico impuro nella soluzione elettrolitica e quindi trasporta gli ioni rame (Cu2+ ) ad un anodo vicino, dove il rame viene applicato come rivestimento sotto forma di metallo praticamente puro, Cu?. Dopo un certo periodo di tempo, uno spessore desiderato di rame si deposita sui catodi, dopo di che essi vengono rimossi e successivamente portati a fusione per essere colati in modo da ottenere varie forme di prodotto comune.
Parecchie difficolt? sorgono durante questa operazione e sono stati, di conseguenza, oggetto di una estensiva ricerca. Poich? il costo dell?energia continua a salire, l'importanza dell'incremento di rendimento di corrente nella elettroaffinazione ? divenuta una considerazione di importanza capitale. Una variazione dell'1 % nel rendimento di corrente di un moderno impianto, di grande dimensione, di affinazione elettrolitica del rame pu? dar luogo a un incremento sostanziale nella capacit? di produzione di rame, oppure a una diminuzione di elettricit? per unit? di produzione. In aggiunta, ? desiderabile operare a pi? elevate densit? di corrente dell'impianto senza che ci? vada a scapito del rendimento di corrente. Un tale perfezionamento consentir? un maggiore e pi? rapido recupero di rame, come pure di vari sottoprodotti vantaggiosi, ad esempio, argento, e ridurr? inoltre l'esigenza di turni di lavoro, con conseguente abbassamento del costo operativo.
Vari agenti da addizionare, quali ad esempio quelli descritti nei brevetti U.S. 2.660.555 e 3.389-064 hanno contribuito a migliorare la qualit? del rame depositato sui catodi. In particolare, l'aggiunta di una combinazione di colla, Avitone e tiourea; "tiourea", con cui si intende rappresentare d'ora in poi nel presente contesto tiourea pura oppure tiourea di tipo commerciale, nonch? la maggior parte dei composti organici che contengono un gruppo tioureico, secondo quanto descritto nel brevetto U.S. 3.389.064 ? risultata tale da favorire la formazione di un deposito di rame catodico liscio, denso, uniforme. Senza l'impiego di tali additivi, il rame depositato sui catodi tende a sviluppare "noduli", che sono accrescimenti dendritici, irregolari, che spesso provocano dannosi corto-circuiti nel processo. Inoltre, larghe 'striature', che sono accrescimenti canaliformi nel catodo possono fissare impurezze presenti nell'elettrolita, e sono particolarmente dannose quando la concentrazione di impurezze, e si ? pensato, specialmente la concentrazione di tiourea, salgono fino a livelli indesiderabili nell'elettrolita .
Un problema originato dall'impiego di additivi ? costituito dalla necessit? di determinare in modo rapido e accurato concentrazioni operative ottimali nell'impianto di affinazione, e inoltre come rendere massimo il rendimento di corrente durante il processo di placcatura. Il brevetto U.S.
3-389.064 non rivela la natura chimica degli additivi descritti immessi nell'elettrolita, ma assume piuttosto che gli agenti additivi sembrano essere impiegati durante il processo di affinazione elettrolitico .
Tuttavia, in un qualsiasi processo industriale su larga scala comprendente affinazione in impianto, il successo dell'operazione pu? dipendere da un certo numero di variabili, e pertanto si desidera scoprire un metodo per misurare in modo rapido e accurato i parametri critici del sistema al fine di mantenerlo costantemente funzionante nelle massime condizioni operative, senza dover tuttavia ricorrere a nuove regolazioni secondo il vecchio metodo per tentativi, e, inoltre, determinare le gamme di concentrazione di additivi al quali 1'affinazione del rame debba essere condotta.
OGGETTI DELL'INVENZIONE
Di conseguenza, costituisce un 'vantaggio della presente invenzione realizzare un perfezionato processo utilizzabile per 1'affinazione elettrolitica del rame.
Costituisce un altro vantaggio della presente invenzione realizzare un perfezionato processo di affinazione elettrolitica del rame che incrementi il rendimento di corrente, riducendo in tal modo i costi operativi e le esigenze di manodopera.
Costituisce un altro vantaggio della presente invenzione determinare come varie concentrazioni di tiourea nell'eleettrolita influiscano sulla qualit? del rame catodico depositato.
COMPENDIO DELL'INVENZIONE
Questi ed altri vantaggi dell'invenzione vengono raggiunti attraverso un perfezionato metodo per la affinazione elettrolitica di rame che comporta la creazione di un elettrolita utilizzabile nella affinazione del rame, comprendente una soluzione acquosa di acido solforico e solfato di rame, unitamente a quantit? minori, in peso;di agenti additivi, uno dei quali sia tiourea, l'elettrolita essendo posto durante la placcatura in un adatto mezzo di contenimento, che presenta sia una corrente di ingresso che una corrente di uscita di elettrolita passanti attraverso mezzi per il passaggiore dei flussi di ingresso e di uscita; aggiungere alla corrente di ingresso una quantit? di tiourea almeno sufficiente per mantenere la concentrazione della corrente di tiourea in uscita ad un valore almeno superiore a concentrazioni in tracce, vale a dire, almeno ad una quantit? misurabile, la concentrazione massima accettabile nella corrente in uscita essendo un valore al di sopra del quale la contaminazione del rame catodico depositato diviene significativa, vale a dire, al sopra del quale impurezze presenti nell'elettrolita influiscono in modo consistente sulla qualit? del rame depositato, e ripetere almeno periodicamente quanto sopra mentre il rame ? sottoposto a elettro-affinazione nel mezzo di contenimento.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 descrive una vista superiore di due schemi alternativi elettricamente paralleli di disposizione degli anodi e dei catodi in una cella elettrolitica .
La figura 2 descrive un ciclo di circolazione elettrolitica del rame dove l'impianto si compone di una unica sezione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE E' stato valutato che circa 95 % del rame totale prodotto oggigiorno viene affinato elettroliticamente durante la lavorazione dello stesso dallo stato di minerale estratto fino ad un prodotto finito. La elettro-aff inazione ? un processo che consiste nel disciogliere dapprima elettrochimicamente rame impuro proveniente da un adodo e quindi depositare come rivestimento, in modo selettivo, il rame disciolto, in forma, virtualmente pura su di catodo. Un tale processo serve pertanto a due scopi; esso elimina virtualmente impurezze che sono dannose per le caratteristiche elettriche e meccaniche del rame, e inoltre separa dal rame impurezze pregiate, che possono essere recuperate come sottoprodotti metallici, se ci? ? conveniente dal punto di vista economico, o altrimenti eliminate come scarto.
La elettro-aff inazione praticata in impianti industriali oggigiorno viene pressoch? esclusivamente condotta impiegando il sistema "multiplo" o "parallelo", in cui tutti gli anodi e i catodi presenti in ciascuna cella elettrolitica sono intercalati in una disposizione elettricamente parallela. Quando si osservino le figure 1A e 1B, sono illustrati due schemi alternativi di disposizione anodo-catodo e di connessioni fra celle. In ciascuna forma realizzativa , tutti gli anodi 2A, 2B, presenti in una particolare cella sono attivati ad un unico potenziale elettrico, mentre tutti i catodi 4A, 4B, sono attivati ad un secondo, pi? basso potenziale. Ciascun anodo 2A, 2B ? posizionato tra due catodi 4A, 4B in modo che tutti gli anodi di disciolgano ad una velocit? sostanzialmente uniforme.
Tutte le singole celle sono collegate elettricamente in serie in modo da formare una sezione, e ciascuna sezione, generalmente costituita da circa 20-45 celle, costituisce una parte indipendente separata (modulo) dell'impianto di affinazione, che pu? essere elettricamente e chimicamente isolata dalle altre sezioni nel caso di operazioni quali inserimento e rimozione di elettrodi, rimozione mediante pulitura di residui anodici dal fondo della cella, e servizi di manutenzione, poich? ciascuna cella adiacente ? collegata in serie con l'elemento contiguo, tutti i catodi presenti in ciascuna cella sono in diretto collegamento, vale a dire allo stesso potenziale, con gli anodi presenti nella cella contigua.
L'elettrolita impiegato per 1'affinazione di rame ? oggigiorno una soluzione acquosa di circa 40-50 g/1 di rame e 175-225 g/1 di acido solforico, unitamente a piccole quantit? di impurezze, principalmente nichel, arsenico, ferro e antimonio. Gli elementi riscaldatori a vapore acqueo mantengono la soluzione ad una temperatura di circa 60-65?C all'ingresso della cella di affinazione, e poich? l'elettrolita circola attraverso le celle mentre avviene il trattamento del rame, la sua temperatura scende ad un livello di circa 55-60?C in corrispondenza dell'uscita. La velocit? di flusso, o circolazione dell'elettrolita in ingresso e in uscita dalla cella fa si che una tipica cella industriale di grande dimensione ricicli il suo elettrolita una volta ogni 5-6 ore. Tale circolazione ? essenziale per vari motivi, uno dei quali ? quello di trasportare impurezze disciolte fuori dalla cella e garantire uniformi concentrazioni di ione rame in corrispondenza delle superfici degli elettrodi .
L'elettrolita presenta vari "agenti additivi" che vengono aggiunti ad esso allo scopo di migliorarne la prestazione. Se questi agenti additivi non venissero miscelati con l'elettrolita, i depositi di rame placcato, allo stato finito, diverrebbero depositi teneri oppure grossolanamente cristallini. L'accrescimento di "noduli" di rame sui catodi, che spesso si sviluppa fino a toccare un anodo vicino, provocando in tal modo un cortocircuito, verrebbe favorito, con conseguente richiesta di ulteriore manodopera per la rimozione nonch? abbassamento del rendimento di corrente dell 'impianto.
Comuni agenti additivi che trovano oggi impiego in impianti di affinazione sono costituiti da colla d'ossa, caseina idrolizzata, fibre di legno solfonate, come ad esempio goulac, bindarene e lignone e liquidi a base di petrolio, in particolare il ben noto "Avitone A". Uno di tali ad-? ditivi che ? risultato etremamente significativo nella ottimizzazione del potenziale di affinazione ? rappresentato dall'impiego di tiourea in quantit? controllate. Secondo il significato usato nel presente contesto, con tiourea si intende qualsiasi composto organico contenente un nucleo tioureico, vale a dire
ed in particolare, tiourea di tipo commerciale o commercialmente pura.
Tuttavia, a causa delle piccole quantit? di tiourea impiegate, ordinariamente parti per milione di elettrolita, e in particolare a causa della difficolt? nella misurazione di queste concentrazioni nell'elettrolita, il comportamento della tiourea in soluzioni di affinazione del rame, ? sostanzialmente sconosciuto. In particolare, la velocit?, o le velocit? alle quali la tiourea viene consumata durante il funzionamento dell'impianto, l'effetto che vari livelli di concentrazione di tiourea presentano sui catodi di rame depositato, e l'effetto relativo all'innalzamento dei livelli di impurezze nell?elettrolita, sono questioni di grande interesse. Tradizionalmente, l'industria ha operato in modo molto poco scientifico per quanto riguarda come regolare l'accrescimento di noduli e striature, il miglioramento del rendimento di corrente e la qualit? del rame depositato sui catodi. Di conseguenza, ? divenuto scopo dell'industria progettare un processo per meglio comprendere e controllare questi vari fenomeni.
Un tale processo ? stato scoperto e viene illustrato, nel modo migliore, nella sua forma realizzativa pi? ampia, osservando la figura 2\ che rappresenta un diagramma di flusso schematico di un processo di affinazione di rame, in cui 1'impianto di affinazione ? composto di una unica sezione. Il serbatoio di miscelazione 2 funziona come fonte di tiourea per il processo di affinazione, nonch? come fonte di vari altri agenti additivi e additivi salini. Tiourea pu? essere aggiunta in continuo, oppure periodicamente, all'elettrolita, dipendentemente dal particolare tipo di sistema impiegato. La tiourea presente nel serbatoio 2 passa attraverso il tubo o altro adatto mezzo di flusso, 4, e passa attraverso il regolatore di flusso 6, dopo di che raggiunge la principale circolazione di elettrolita nel tubo 8. Regolando la quantit? di tiourea aggiunta in questo modo, la concentrazione di tiourea in ingresso nel tubo 8 viene tipicamente mantenuta fra circa 800 e 2500 parti in peso, oppure, nel modo pi? tipico, fra circa 1500 e 2000 parti in peso. Tuttavia, la concentrazione in ingresso dovr? variare in modo che la concentrazione in uscita di tiourea proveniente da ciascuna sezione dell'impianto sia presente almeno in concentrazioni in tracce, vale a dire, almeno in quantit? misurabile, e preferibilmente almeno in una quantit? circa pari a 100 parti in peso. Sorprendentemente, si ? trovato che livelli di tiourea superiori a quelli ritenuti possibili, possono essere impiegati nel materiale in ingresso senza provocare risultati dannosi. In particolare, concentrazioni di tiourea dell'ordine di 5000 parti in peso sono state impiegate nel materiale in ingresso, con risultati soddisfacenti. Ci? ? del tutto inatteso, poich? a questi alti livelli di tiourea, si riteneva che la contaminazione, in particolare da parte dello zolfo presente nella tiourea, avrebbe danneggiato i catodi di rame depositato. Tuttavia, nessun vantaggio economico o di altro tipo viene ottenuto operando a questi elevati livelli.
Ritornando alla figura 2, l'elettrolita entra quindi nella sezione o modulo 10, che ? suddiviso in numerose celle 12,.ciascuna cella essendo costruita nel modo visto nella figura 1. Tuttavia, qualsiasi adatto schema di cella o di impianto pu? essere impiegato nel processo della presente invenzione e questo particolare schema di impianto, impiegante solo una unica sezione, viene impiegato allo scopo di semplificare l'analisi. Dopo aver circolato nella sezione 10 e preso parte alla elettro-affinazione degli anodi impuri a catodi di rame puri, la soluzione elettrolitica lascia l'impianto attraverso il tubo di uscita 14. La concentrazione in uscita di tiourea nell'elettrolita viene campionata in corrispondenza dell'orifizio 16, il campione viene poi misurato mediante il dispositivo di misura 18, la cui posizione non ? importante, purch? le corrette concentrazioni in uscita possano essere misurate in modo rapido e accurato, cos? da poter apportare prontamente variazioni al sistema.
E' preferibile determinare la concentrazione di tiourea dell'elettrolita mediante una tecnica analitica nota come polarografia ad impulsi differenziali (DPP). Impiegando un dispositivo analitico noto come polarografo, ad esempio del tipo EG&G-Princeton Applied Research Modello N^-384, che ? messo in commercio da Princeton Applied Research Corporatio, Princeton, N.J., e il cui funzionamento ? descritto nella pubblicazione EG&G Princeton Applied Research, Analystical Instrument Division Application Note P-2, la cui descrizione viene qui incorporata per riferimento, e modificando lo strumento mediante inserimento di un differente elettrodo di riferimento, vale a dire, anzicch? impiegare il relativo elettrodo Ag-AgCl consigliato, impiegando un elettrodo di riferimento a KNO^,si possono registrare concentrazioni di tiourea dell'odine di 100 parti in peso. La soluzione elettrolitica dell'impianto viene diluita ad una concentrazione pari a 1 decimo e analizzata. Il motivo della diluizione dell'elettrolita ? di eliminare una eventuale interferenza nell'analisi da parte di altre impurezze presenti, in particolare cloro. Il polarografo viene preferibilmente fissato ad un lento livello di scansione, circa 2-5 mV/sec, e ad una alte'zza dell'impulso pari a 25 mV, allo scopo di ottenere una miglior disposizione delle letture sul polarografo. Questa tecnica consente accurate letture, relative alle concentrazioni, fino a circa 100 parti in peso, il che non potrebbe essere effettuato mediante il metodo consigliato per il funzionamento della macchina, nonostante che il fabbricante sostenga il contrario. Tuttavia, un qualsiasi adatto polarografo pu? essere rapidamente adattato per l'impiego nel processo della presente invenzione e qualsiasi altro mezzo di misura che possa misurare in modo rapido e accurato concentrazioni di tiourea di questo ordine di grandezza risulta pure perfettamente adatto per il processo della presente invenzione, quantunque si ritenga che non ve ne siano di correntemente disponibili.
Sorprendentemente, si ? trovato che la concentrazione di tiourea nell'effluente costituisce un importante parametro nella ottimizzazione dell?efficienza dell'impianto. Pi? particolarmente, una concentrazione di tiourea nell'effluente ad un valore almeno superiore a concentazioni in tracce, vale a dire, almeno una quantit? misurabile, e preferibilmente una quantit? superiore a circa 100 parti in peso, condurr? ad un aumentato rendimento di corrente, catodi pi? levigati,,un minor numero di corto-circuiti fra anodo e catodo, e una pi? bassa concentrazione di impurezze nei catodi.
Dopo che la soluzione elettrolitica circolante ? stata campionata in corrisponza di 16^essa fluisce attraverso il tubo 20 ed entra nel serbatoio 22 che funziona come fonte di elettrolita fresco, vale a dire CuSO, e H S0?. Dopo essere uscito dal serbatoio 22, la soluzione di elettrolita fresco passa attraverso il tubo 24 e il dispositivo di pompaggio 26, fino a entrare nello scambiatore termico 30 e nel tubo 28, dove la temperatura dell'elettrolita viene innalzata fino a circa 65?C, dopo di che il fluido esce attraverso il tubo 32 entrando e uscendo dal serbatoio di testa 34. L'elettrolita viene quindi rafforzato con tiourea ed altri agenti additivi prima che entri nella sezione 10, dal momento che il ciclo viene proseguito indefinitamente. Occorre sottolineare, nella pratica attuazione di questo processo, che molti altri schemi di riciclo e relativi apparati rientrano nell'ambito dell'invenzione, poich? il modo di trattare l'elettrolita dopo che ne ? stato determinato il contenuto di tiourea nella corrente effluente fino a rafforzarla con la quantit? desiderata di tiourea nella corrente di ingresso, non costituisce una parte critica del processo.
L'invenzione, nella sua forma preferita, consiste di un nuovo perfezionato processo di affinazione elettrolitica del rame che avviene in un impianto o altro adatto mezzo contenitore, in cui il perfezionamento comprende la detemrinazione della concentrazione di tiourea nell'elettrolita in uscita con un adatto mezzo di misurazione, preferibilmente mediante polarografia a impulsi differenziali, nuova regolazione della concentazione di tiourea mediante aggiunta di una quantit? efficace di tiourea alla corrente di ingresso, in modo che la concentazione in uscita rimanga entro il livello desiderato, la gamma presentando un valore massimo al di sopra del quale si ha sviluppo di impurezze nei catodi di rame, e una concentrazione minima, che sia almeno una quantit? misurabile e preferibilmente una quantit? circa pari a 100 parti in peso, al di sotto della quale viene accelerata la formazione di noduli; e la periodica ripetizione del procedimento di cui sopra, in modo che la concentrazione di tiourea in uscita, misurata, rimanga tra questi valori superiore ed inferiore, preferibilmente fra circa 100 e 2500 parti in peso per il tipico impianto di elettro-affinazione.
Quantunque i richiedenti non desiderino essere legati ad alcuna teoria, l'utilizzazione di DPP per misurare la concentrazione di tiourea in corrispondenza di vari punti dell'impianto sembra aver fatto luce proprio su come la tiourea venga consumata. L'esatta concentrazione ottimale di tiourea varia da sezione a sezione e deve essere determinata sperimentalmente per ciascuna unit?.La tiourea si esaurisce durante un certo periodo di tempo, anche in assenza di elettrolisi, quantunque la sua velocit? di consumo appaia proporzionale alla densit? di corrente. La scoperta pi? sorprendente ? stata costituita dal fatto che il controllo della concentrazione di tiourea nel modo descritto dal processo della richiedente ha condotto ad un miglioramento del 3-6 % nel rendimento di corrente, nonch? a una diminuzione di corto-circuiti di fino all'80 %. Considerando la tabella 1 a pagina 22, i rendimenti di corrente (C.E.) e il numero di cortocircuiti in un impianto di affinazione commerciale sono stati riportati durante un periodo di 4 mesi, il primo mese impiegando tecniche di affinazione di tipo tradizionale, comprendenti l'aggiunta di tiourea, colla e Avitone all'elettrolita secondo la pratica accettata, mentre per gli ultimi tre, impiegando il nuovo processo della richiedente. Le misure iniziali indicano l'assenza di tiourea nell'effluente, tuttavia, si ? trovato che, mano a mano che le aggiunte di tiourea all'elettrolita aumentavano fino ad un punto in cui veniva rilevata nell'effluente una quantit? misurabile di tiourea, in conformit? con le indicazioni dell'invenzione, il numero di corto-circuiti diminuiva e il rendimento di corrente medio nei moduli dell'impianto cresceva. Nella tabella II a pagina 23, vengono mostrati i numeri di cortocircuiti che si verificano in due moduli di impianto nello spazio di 9 giorni, sia prima dell?impiego del processo qui descritto, che dopo l'impiego di detto processo.
L'eccezionale aumento nel rendimento di corrente di affinazione e 'la diminuzione nel numero di corto-circuiti verificatisi, come mostrato nelle tabelle I e II, rappresenta uno sviluppo del tutto inatteso. Si sono raggiunte densit? di corrente fino a 23 amp?re/piede2, in contrasto con pi? normali valori di 17 ampere/piede2, senza sacrificio per il rendimento di corrente. I risultati variano dipendentemente dalle particolari caratteristiche singole dell'impianto impiegato; tuttavia, ? evidente che un sostanziale risparmio economico in un processo che ? rimasto in fase operativa sostanzialmente tal quale per decadi, costituisce un risultato del tutto sorprendente e inatteso .
Ovviamente, numerose modifiche e variazioni della presente invenzione sono possibili alla luce delle indicazioni di cui sopra. E' perci? facilmente comprensibile che, entro l'ambito delle rivendicazioni annesse, l'invenzione possa essere attuata in modo diverso da come qui specificamente descritto.
* Le determinazioni di tiourea vennero effettuate settimanalmente durante il primo e il secondo mese e fino al giorno 19 del terzo mese, dopo di che vennero effettuate giornalmente.
** La sezione C pass? da un valore nullo a un valore positivo di tiourea durante la met? del secondo mese.
* Le letture vennero effettuate presso Amarillo Copper Refinery Tankhouse della ASARCO Incorporated.

Claims (6)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo per 1'affinazione elettrolitica del rame, caratterizzato dal fatto che:
si forma un elettrolita per affinazione del rame, comprendente una soluzione acquosa di acido solforico e solfato di rame di pi? efficace concentrazione, la soluzione comprendendo piccole quantit? in peso di agenti additivi, uno dei quali ? tiourea, l'elettrolita essendo posto durante 1'affinazione in un adatto mezzo di contenimento che presenta sia una corrente di ingresso che una corrente di uscita di elettrolita passante attraverso un dispositivo per il passaggio di flusso di ingresso e flusso di uscita;
si aggiunge alla corrente di ingresso una quantit? di tiourea sufficiente per mantenere la concentrazione di tiourea nella corrente di uscita ad un valore almeno superiore a concentrazioni in tracce; e
si sottopone a elettro-affinazione rame nel mezzo di contenimento.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la concentazione, nella corrente di uscita, di tiourea nell'elettrolita viene misurata periodicamente con un efficiente dispositivo di misurazione.
3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di misurazione ? un polarografo a impulsi differenziali.
4. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la concentazione minima di tiourea in uscita ? di circa 100 parti in peso.
5. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la gamma desiderata di concentazione di tiourea nella corrente in uscita ? compresa fra circa 100 e 5000 parti in peso.
6. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il contenitore ? un impianto per affinazione di rame.
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