IT8009623A1 - Motore elettrico con avanzamento passo-passo e complesso motoriduttore che lo mette in opera - Google Patents

Motore elettrico con avanzamento passo-passo e complesso motoriduttore che lo mette in opera Download PDF

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IT8009623A1 IT1980A09623A IT0962380A IT8009623A1 IT 8009623 A1 IT8009623 A1 IT 8009623A1 IT 1980A09623 A IT1980A09623 A IT 1980A09623A IT 0962380 A IT0962380 A IT 0962380A IT 8009623 A1 IT8009623 A1 IT 8009623A1
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Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo: "MOTORE ELETTRICO CON AVANZAMENTO PASSO-PASSO E COM-PLESSO MOTORIDUTTORE CHE LO METTE IN OPERA
RIASSUNTO
La presente invenzione concerne un motore elettrico ed un insieme motoriduttore con avanzamento pas so-passo.
Il motore comporta un rotore presentante un numero pari di zone di magnetizzazione permanente alter nativamente centrifuga e centripeta distanti angolarmente di un passo , uno statore presentante uno stesso numero di poli ugualmente distribuiti lungo la periferia interna e lungo la periferia esterna del rotore in posizioni radiali identiche, e mezzi per stabilire a piacere delle polarit? opposte nei poli di statore disposti rispettivamente all'interno ed all'esterno della corona e per invertire a piacere tali polarit?.
Applicazione alla realizzazione di motori e di motori dottori d? ingombro ridotto.
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un motore trico con avanzamento passo-passo ed un complesso motoriduttore che lo mette in opera.
In una forma nota di realizzazione, i motori passo-passo, utilizzati per esempio per l'azionamento dei totalizzatori chilometrici sul quadro degli strumenti dei veicoli automobili, comportano un rotore realizzato sotto la forma di un magnete permanente, presentante una periferia esterna di rivoluzione attorno al suo asse di rotazione e lungo la quale sono distribuiti in modo regolare, ad una reciproca distanza engolare uguale ad un passo, poli alternativamente positivi e negativi, ed uno statore presentante attorno alla periferia esterna del rotore lo stesso numero di poli, distribuiti nello stesso modo, a ciascuno dei quali un bobinaggio (gruppo di bobine) disposto sia nel prolungamento assiale del rotore, sia intorno alla periferia esterna di esso, permette di
comunicare a piacere una magnetizzazione in senso op posto al senso di magnetizzazione dei due poli di statore immediatamente vicini, le polarit? dell'insieme dei poli di statore essendo invertibili a piacere per provocare la rotazione del rotore passo-passo.
Questo tipo di motore da soddisfazione sotto ogni rispetto, che non vi fosse il fatto che il suo ingombro, sia secondo in direzione dell'asse se la bobina ? giustapposta al rotore secondo questa direzione, sia in diametro se la bobina ? disposta intorno al rotore, provoca talvolta delle difficolt? di integrazi one in un complesso quale il quadro degli strumenti di un veicolo.
Nella misura in cui l 'ingombro del motore ? stret tamente legato al suo numero di poli, ed in cui questo numero non pu? essere ridotto oltre un giusto limite, la auspicabile riduzione dell 'ingombro del motore sembra difficile da realizzare se si mantiene questa concezi?ne nota del motore passo-passo.
Lo scopo dell?invenzione ? precisamente di ridur -re l 'ingombro dei motori passo-passo, allo scopo di facilitare la loro integrazione per esempio nei quadri degli strumenti di veicoli automobili, genera lmen te sotto la f?rma di mo tori dutt ori, ed a questo fine di proporre una nuova struttura di motore elettrico con avanzamento passo-passo.
A questo scopo la presente invenzione propone d? realizzare il rotore sotto la f orma di una corona anulare presentante un' alternanza d? zone magnetizzate secondo una direzione radiale, rispettivamente in un senso e nell ' altro, e distanti angolarmente del va lore di un passo, e d? suddividere poli di statore contemporaneamente lungo la periferia interna e lungo la periferia esterna della corona; la distanza angolare tra due poli di statore vicini secondo una direziono c?rconferenziale, cio? di due poli vicini rispetti, vagente interni od esterni, ? uguale al doppio del passo, e ciascun polo rispettivamente interno ed esterno ? di fronto radialmente ad un polo rispettivamente esterno od interno con interposizione della corona di rotore.
Messi sono previsti per stabilire a piacere una medesima polarit? nel poli di statore disposti all'i terno della cor?na di rotore, ed una medesima polarit? opposta rispetto alla prima negli altri poli di sta toro una posizione stabile del rotore rispetto allo stat?re essendo una posizione nella quale il rotore presenta , di fronte a due poli rispettivamente interno ed esterno dello statore occupanti una stessa posizione radiale una zona della sua periferia interna d? polarit? opposta rispetto alla polarit? istantanea del polo d? statore interno considerato, ed una zona della sua periferia esterna presentante una polarit? opposta rispetto a quella del polo esterno d? statore considerato, cio? identica a quella del polo di statore interno; data la distribuzione dei differenti poli, le zone magnetizzate dal rotore immediatamente vi cine alle zone cos? disposte sono alloro libere, cio? in una po si zione radiale intermedia tra le posizioni radiali rispettive di poli dello statore vicini secondo una direzione periferica.
L 'inversione delle polarit? dei pol? di statore, che porta a disporre ciascuno di essi di fronte ad una zona del rotare presentante rispettivamente le stessa polarit?, d? come risultato una rotazione del rot?re del valore di un passo, per ristabilire lequi -librio, il senso di rotazione essendo determinato mediante una concezione ben studiata dei poli di statore.
Si potr? osservare che, in una tale struttura secondo l?invenzione, ciascuna zona magnetizzata del ro tore ? costituita da due poli elementari radialmente vicini, di polarit? permanente opposta; se si stabilisce un confronto con un motore di concezione tradizionale, presentante la struttura nota esposta pi? in al to e se si ragiona in termini di poli elementari del rotore nel caso del motore presentante la struttura secondo l'invenzione, uno stesso numero di poli del rotore occupa, rispetto ad uno stesso numero totale di poli dello statore una posizione angolare determinata in un dato istante per un numero di poli di statore rispettivamente lungo la periferia esterna del rotore o lungo la periferia interna di detto rotore, nel caso del motore secondo l 'invenzione met? del numero d poli distribuiti lungo la periferia esterna del rotore nel caso di un motore d? concezione tradizionale?
Una tale deposizione ? vantaggiosa per il fatto che a parit? di volume totale dei motori. essa consente di aumentare il diametro del magnete permanente costituente il rotore, cio? d? aumentare la cop pia sviluppata da questo motore poich? questa coppia ? sensibilmente proporzionale al quadrato del raggio del magnete; in altri t?rmini, a parit? di coppia svi lappata, ? possibile ridurre il diametro del magnete, cio? ridurre l'ingombro del motore, tenuto conto che ? inoltre possibile aumentare lo sviluppo angolare dei poli di statore e di ridurre il loro ingombro radiale .
Inoltre, la struttura di motore secondo l'invenzione permette d? utilizzare meglio il magnete pomanente costituente il rotore, dato che qu?sto magnete ? magnetizzato nel senso del suo spessore, col che risulta chiuso al massimo il circuito magnetico, in m?do particolamente favorevole per i magneti a campo coercitivo elevato come le plasteferriti generalmente scelto per questo tipo di utilizzazione .
Per esempio, nel caso di una applicazione al totalizzatore chilometrico per un veicolo automobile.
L' accoppi amento di un motore presentante una struttura secondo l'invenzione e di un treno di ingranaggi planetari permette di realizzare un mo toriduttore particolamento e compett o e tale da offrire un sufficiente rapporto di riduzione con un numero ridotto di pignoni.
In un modo di realizzazione preferito del motore secondo l 'invenzione, i poli interni ed esterni dello statore sono magnetizzati a piacere da un bobinaggio comune disposto all'interno dei poli interni di statore, cio? all' interno del rotare, attorno all'asse, ci? che permette di utilizzare razionalmente lo spazio in terno del rotore e, evitando qualsiasi bobinaggio esterno, di ridurre ancora sensibilmente l'ingombro to tale del motore o del complesso motoriduttore nel qua le ? messo in opera.
Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno dalla descrizione seguente, relativa ad un modo di messa in opera non limitativo, come pure dai disegni ennessi che fanno parte integrante di questa descrizione. La
Fig.1 mostra una vista di un complesso motoriduttore secondo l 'invenzione, applicato all'azionamento dei totalizzatori chilometrici rispettivamente generale e parziale di un veicolo automobile in sezione secondo un piano a ; la
Fig.2 mostra una vieta la sezione secondo il piano II -II della Fig.1 la
Fig. 3 nostra una vista di un polo esterno dello statore cos? come appare secondo una direzione centr?peta; la
Fig.4 illustra lo schema elettrico, della alimentazione del bobinaggio dello statore.
Si ? indicato con 1 lo statore del motore, con 2 il suo rotore, suscett?bile di ruotare attorno ad un asse 3 rispetto allo statore e con 4 un treno di ingranaggi planetari riduttore, mosso dal rotore 2 al momento della sua rotazione; questo trono di ingranaggi planetari 4 ha per esempio la funzione di trascinare in rotazione attorno ai loro rispettivi assi, rispettivamente 5 e 6, paralleli all'asse 3, due serio di tamburi graduati, rispettivamente 7 e 8 dei quali il primo costituisce un totalizzatore chilometrico generale ed il secondo un totalizzatore chilometrico parziale l'uno e l'altro di tipo noto - non illustra to in dettaglio (vedere particolarmente la Fig.).
Il rotore 2 ?, nell'esempio illustrato, costituito da un disco 9 centrato sull'asse 3 e orientato trasversalmente rispetto ad esse e da una corona anulare 10 costituente un risalto periferico di questo disco; rispettivamente verso l'asse 3 e nel senso d? un allontanamento, rispetto ad esso la corona anulare 10 ? delimitata da una periferia interna 11 e da una periferia estenia 12 l?una e l'altra cilindriche di reclusione intorno all'asse 3.
In una zona centrale il disco 8 ? montato libero di ruotare attorno all'asse 3, e comporta a questo scopo, in modo solidale un manicotto centrale 13, presentante una forma generale di rivoluzione intorno all'asse 3 e comportante segnatamente un foro centrale 14 cilindrico di rivoluzione intorno a detto asse 3; questo foro 14 ? impegnato attorno alla periferia 15, ugualmente cilindrici di rivoluzione attorno all'asse 3, di un albero 16 solidale con lo statore 1 per mezzo di una delle sue estremit? trasversali, contrassegnato sulla Fig. 1 al riferimento 17 e situata all'interno della corona 10.
Il manicotto 13 risulta al pari della faccia del disco 9 sulla quale la corona 10 forma risalto e forma risalto sulla seconda faccia d? questo disco in una zona dove esso porta esteriormente una dentatura d? ingranaggio diritta 18, con la quale ingrana la dentature periferica d? un pignone satellite lamentato l?bere di ruotare attorno ad un asse 20 parallelo all'asse 3, su d? un portasatelliti 21 a sua volta montato libere d? ruotare attorno a detto asse 3 alla sua estranit? trasversale 23 opposta alla estremit? 17, l'albero 16 porta un tappo f?sso 22 che ?mmobilizza il portasatell?te 21 contro spostamenti assiali , contro il manicotto 18 a sua volta in battuta contro il nucleo f?sso 24 il quale, come si vedr? successivamente, costituisco la parte centrale dello statore 1 e riceve in modo solidale l'estremit? 17 dell'albero 16.
Il pignone satellite 19, in presa da una parte con la dentatura 18 del manicotto 13 ? d'altra parte in presa con una corona dentata f?ssa 25 con asse 3 disposta lungo l? periferia interna, cilindrica d? rivoluzi one intorno all'asse 3, di un alloggiamento fisso 26 che riceve ugualmente all'interno in modo solidale, lo statore 1.
Cos?, la rotazione del rotore 2 attorno all'asse 3 provoca una rotazione del portasatellite 21 attorno a questo stesso asso 3, nello stesso senso ma ad una velocit? inferiore; il portesatellite 21 porta a sua volta una dentatura esterna 27 che ingrana, in modo di per se conoscitivo, con una dentatura esterna complementare, rispettivamente con asse 5 e con asse 6, portata dalle serie di tamburi costituenti i totalizzatori chilometrici, rispettivamente 7 ed 8.
Secondo l'invenzione, come risulta pi? particolarmente dalla Fig.2 il rotore 2 realizzato in un materiale idoneo ad una magnetizzazione permanente pre senta al livello della corona 10, una alternanza regolare di un numero pari di zone presentanti una ma gnetizzazi one permanente secondo una direzione radiale rispetti vanente in un senso e nell'altro.
Nell 'esempio illustrato, la corona 10 comporta cosi cinque zone come quelle indicate con 28, prese tanti un polo elementare sud, identificato con la lettera S, in immediata prossimit? dalla periferia ester na 12 ed un polo elementare nord identificato con la lettera N in immediata prossimit? della periferia interna 11, dette zone come quelle indicate con 28 al tornandosi con delle zone come quelle indicate con 29, presentanti un polo nord, identificato con la let tera N, in immediata prossimit? della periferia ester na 12 ed un polo sud identificato con la lettera S, in immediata prossimit? della periferia interna 11, i due poli elementari N e S definenti ciascuna di det te zone come 28 e 29 risultando orientati rispettivamente secondo una stessa direzione radiale nei confronti dell'asse 3; la distanza angolare separante una zona 28 da ciascuna delle zone 29 immediatamente vicine, o ciascuna delle zone 29 dalle zone 28 immediatamente vicine, ? uguale alla lunghezza angolare del passo, del motore, cio? alla corsa angolare del ro tore, rispetto allo statore, per ciascuna delle sue rotazioni intorno all'asse 3 in un senso predetermina to schematizzato sulle Figg.2 e 3 con una freccia 30.
Nell' esempio illustrato, una rotazione di 360? del rotore attorno all 'asse 3 corrisponde a dieci pas si il numero totale di intervalli tra una zona 28 ed una zona 29 essendo uguale a 10, ma si potrebbero naturalmente realizzare secondo l'invenzione motori passo-passo il cui rotore comporterebbe un numero differente di zone magnetizzate quali 28 e 29, a condizione che questo numero sia pari per rispettare l' alternanza di zone magnetizzate in s?nso radiale opposto come rispettivamente 28 e 29; il numero di queste zone magnetizzate corrisponde al numero di passi per una rotazione del retore di 360? attorno, al suo asse, rispetto allo statore.
Complementamente , lo statore 1 comporta dei pol? d? cui si inverte la polarit? per provocare la rotazione del motore passo-passo.
Secondo l'invenzione, tali pol? del rotore sono distribuiti contemporaneamente lungo la periferia interna 11 e lungo la periferia esterna 12 della corona 105 il loro numero totale essendo uguale al numero totale di zone Magnetizzate 28 e 29 della 10, od eventualmente ad un sottomultiplo pari di detto numero secondo un numero pari; la met? di detti poli d? statore ? disposta lungo la perifer?a esterna 12 della corona 10 e l'altra met? lungo la periferia inter na 11 di ossa, nell'uno e nell'altro caso in modo regolare, a ciascun polo d?sposto all 'esterno della corona essendo associato un polo disposto all'interno di essa secondo una stessa direzione radiale.
Co i , ell' esempio illustrato nella Fig. 2, cinque poli di statore come indicati con 31 sono disposti lungo una corona virtuale con asse 3, affacciata alla periferia interna 11 della corone 10 di rotore, e cinque altri pol? 32 sono disposti lungo una corona anulare virtuale con asse 3 di fronte alla periferia esterna 12 della corona 10, un polo 31 essendo associato ad un pelo 32 in una medesima direzione media radiale; gli orientamenti medi di due poli 31 vicini, o di due poli 32 vicini, sono sfalsati angolarmente del valore di due passi .
Ciascuno dei poli 31 ? costituito, nell 'esempio illustrato, da una sporgenza (o dito) orientato sensibilmente o approssimativamente in modo parallelo all'asse 3, portato dalla periferia d? una piastra polare 33 a forma di disco centrato, sull' asse 3 ed orientato perpendicolarmente a detto asse, in una posizione fi ssa, in immedita prossimit? della faccia del disco 9 sulla quale forma risalto la corona 10; in immediata vicinanza dell'asse 3, il disco 33 ? solidale col nucleo 24 pi? in alto citato, il quale presenta la forma di un manicotto prolungantesi nel senso di un allontanamento rispetto al disco 9 di rotore e presentante, nella sua zona pi? distante da quest'ul timo, un disco fisso 34 centrato sull?asse 3 ed orientato trasversalmente rispetto ad esso, il quale disco 34 ? a cavallo del bordo libero 35 della corona 10 e porta alla sua periferia, al di l? di detta corona del le sporgenze (o diti) disposte di fronte alla periferia 12 di essa e ciascuna dell quali costituisce un polo 32.
Le sporgenze (o diti) definenti i poli 31 e 32, le piastre polari a forma di disco 33 e 34 ed il nucleo 24 sono realizzati in un materiale sensibile ai fenomeni magnetici e tale da dar luogo a fenomeni di isteresi il meno marcati possibile, e nello spazio anulare delimitato intorno al nucleo 24 dai dischi 33 e 34 e dalla corona virtuale lungo la quale sono distribuiti i poli 31 ? disposto almeno un bobinaggio 36 collegato con un circuio di alimentazion esterno 39
La funzione del bobinagg?o 36 e del suo circuito di alimentazione 39 ? di stabilire ad un dato istante una magnetizzazione di stessa polarit? nell?insieme dei poli 31 ed una magnetizzazione di stessa polarit? opposta rispetto alla prima nell?insieme dei poli 32 per provocare una rotazione del rotore 2 di un passo nel senso della freccia 30, e di invertire successi vamente a piacere le polarit? rispettive dei poli 31 e 32 quando ? necessario provocare una nuova rotazione del rotore 2 del valore di tua passo nel sen so della freccia 30.
A questo scopo, bobinaggio 36 pu? essere costituito da un unico avvolgimento nel quale s? stabilisce una circolazione di corrente elettrica alternativamente in un senso e nell?altro per provocare le rotazioni d? un passo successive; s? ? illustrato un altro modo d? realizzazione nel quale il bobinaggio 36 ? scomposto in due avvolgimenti di senso inverso rispettivamente 36a e 36b, presentanti un terminale comune 0 ed un terminale proprio, rispettivamente A e B, Il circuito di alimentazione 39 comporta camplementarmente dei terminali 0',A',B' collegati rispettivamente ai terminali 0, A, B,
Il circuito 39 facilmente realizzabile dal tecnico del ramo, ? scelto in modo che al ricevimento di impulsi di comando successivi provenienti, nel caso dell ' esempio illustrato, da un captatore 40 che conta i giri dell' albero di uscita dalla scatola del cambio di velocit? (non rappresentato ) emette alternativamente al suo terminale di uscita A', verso il terminale A e l 'avvolgimento 36a, ed al suo terminale B'. verso il terminale B e l' avvolgimento 36b, una corrente elettrica della stessa polarit? che, a secoda che essa percorra l'avvolgimento 36a o l'avvolgimento 36b, provoca una polarizzazione delle sporgenze (o diti) 31 e 32 in un senso e nell'altro.
Nella Fig. 4 ? stata schematizzata, in due diagram mi simultanei rispettivamente 41 e 42, l'evoluzione nel tempo del segnale elettrico proveniente dal terminale A8 e del segnale elettrico proveniente dal ter minale B' a seguito della ricezione da parte del circuito 39 di impulsi successivi in provenienza dal circuito 40. Si vede su questa figura che un segnale quadrato, corrispondente alla introduzione di una corrente in uno dei terminali, rispettivamente A o B, del bobinaggio 36 a seguito del ricevimento da parte del circuito 39 di un impulso di comando proveniente dal circuito 40 segue e precede un tempo durante il quale nessuna corrente ? introdotta in qu?sto terminale, e durante una parte del quale l'altro terminale riceve una corrente consecutivamente al ricevimento da parte del circuito 39 dell' impulso immediatamente precedente o immediat amente seguente in provenienza dal captatore 40.
I tempi di introduzione di un segnale nell'uno o nell'altro dei terminali A e B, contrassegnati per es?mpio con e T2 nella Fig.4, corrispondono rispett?vamente ad una rotazione del rotore 2 nel senso della freccia 30 , del valore di un passo, per il fatto che l' alimentazione del bobinaggio 36 provoca rispettivamente al livello dei poli 31 ed al livello dei poli 32 l'apparizione di polarit? identiche a quello dei poli elementari del rotore immediatamente vicini, ci? che provoca al livello di ciascuno dei poli 31 e 32 una repulsione di detti poli elementari e l' attrazione dei poli elementari, immediatamente vicini, fermandosi la rotazione quando questi ultimi sono disposti di fronte ai poli dello statore i tempi intermedi e T4 nei quali nessun segnale ? introdotto n? nel terminale A, n? nel terminale B, corrispondono ad un tempo di arresto del motore.
Il motore ? stato illustrato nella Fig.2 all'in?zio di un tempo di rotazione come o T2 , nel quale i pol? 31 presentano una polarit? sud di fronte ai pol? elementari sud della periferia interna 11 della corona 10, e nel quale i poli 32 presentano una polarit? nord di fr?nte ai poli elementari nord della periferia esterna 12 della corona 10.
Affinch? lo introduzioni successive di corrente nei terminali A e B produceva no una rotazione del rotore 2 sempre nello stesso senso prestabilito materializzato dalla freccia 30 nelle Figg.2 e 3, si possono adottare diverse soluzioni note e per esempio sdoppia re ciascun polo di statore 31 e 32 in un polo principale ed un polo ausiliario, situato immediatamente a monte del polo principale se ci si riferisce al senso di rotazione 30 il polo principale presentando una massa superiore a quella del polo ausiliario affinch?, quando il rotore ? immobilizzato rispetto allo statore la posizione radiale media dei poli di rotore s?a leggermente spostata verso valle, tenuto conto del senso d? rotazione predeterminato 30 rispetto alla direzione radiale media dei poli di statore corrispond?nti (come viene illustrato nella Fig.2, nella quale il rotore od ogni inizio della sua rotazione d? un passo occupa ancora questa posizione )
la Fig.3 illustra due modi di dissociazione di -un polo 32 in un p?lo principale ed in un polo ausiliario, la dissociazione di ciascuno dei pol? come 31 effettuandosi nella stessa maniera.
, Un primo modo di dissociazione, schematizzato con linee punteggiate, consiste in uno sdoppiamento della sporgenza ( o dito) costituente il polo 32, sotto la forma di una sporgenza (o dito) a valle 32a e di una sporgenza (o dito) 32b disposta immediatamente a monte, la sporgenza (o dito) 32a presentando una massa superiore a quella della sporgenza (o dito) 32b per costituire il polo principale, il polo ausiliario essendo costituito dalla sporgenza (o dito) 32b.
Un altro modo di dissociazione ? illustrato con l?nea continuai secondo questo modo di realizzazione, il risalto formato dalla sporgenza (o dito) in questo caso unica 32, rispetto al disco 34 di statore, aumenta progressivamente da monte verso valle, per definire da monte a valle il polo ausiliario I e poi il poloprincipale che pu? essere accentuato mediente un accrescimento brusco della altezza della sporgenza (o dito) 32 nella sua zona a valle, come ? rappresentato.
Altre disposizioni potrebbero naturalmente essere adottate senza comunque uscir dall 'ambito dell'nvenzione.
In modo generale, la presente invenzione pu? conoscere numeroso varianti rispetto al modo di messa in opera descritte e rappresentate; in particolare, il tecnico del ramo sceglier? per ciascuna applicazio

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Motore elettrico con avanzamento passo-passo, comportante un rotore ed uno statore montati in rotazione relativa attorno ad un asse caratterizzato dal fatto che:
- il rotore presenta un numero pari di zone regolarmente ripartite angolarmente secondo una corona di rivoluzione intorno all 'asse, ciascuna d? tali zone essendo distante angolarmento dalle due zone analoghe vicine della lunghezza angolare di un passo o presentendo una magnetizzazione permanente secondo una direzione radiale, in senso opposto rispetto a quel lo d? dette zone vicine)
lo statore presenta lo stesso numero di pol? od un numero di pol? sottomultiplo pari di tale numero se condo un numero pari, in ragione d? due serie d? un numero met? d? pol? di statore regolarmente ripartiti rispettivamente lungo la periferia interna e lun go la periferia esterna della corona un polo di una serie essendo disposto d? fronte, radialmente ad un polo dell'altra serie)
-e che sono previsti mezzi per stabilire a piacere una stessa polarit? nei poli di una serie ed una stessa polarit?, opposta rispetto alla prima, nei pol? dell ?altra serie, e per invertire a piacere dette rispettive polarit? delle due serie e provocare cosi una rotazione del rotore rispetto allo statore, del valore di un passo.
2. Motore second? la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi comportano almeno un bobinaggi? comune all'insieme dei pol? dello statore, all'interno della corona, ed un nucleo disposto secondo l'asse del bobinaggio, all'interno esso , e presentante due piastre polari orientate trasversal mente rispetto all'asse rispettivamente da una parte e dall'altra del bob?naggio, dette piastre polari por tando , rispettivamente lungo la periferia interna e lungo la periferia esterna della corona, delle sporgenze (o diti) sensibilmente o approssimativamente pa rallelo all?asse e ciascuna dello quali definisce un polo rispettivamente dell?una e dell?altra serie di poli d? statore.
3. Motore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il bobinaggio esporta un av olgimento unico, che sono previsti messi per stabilire a piacere in questo unico avvolgimento una circolazione di corrente elettrica di polarit? determinata alternativamente in un senso e nell?altro.
4. Motore-seconde la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il bobinaggio conforta due avvolgimenti d? senso inversore che sono previsti mezzi per fare circolare a piacere una corrente di stessa polarit? alternativamente in un avvolgimento e nell'altro.
5. Motore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun polo dello statore comporta un polo principale ed un polo ausiliario, disposto immediatamente a monte del polo principale tenuto conto del senso d? rotazione dal rotore e prestante
del polo principale.
6. Motore secondo la rivendicazione 5 ed una qua lunque delle rivendicazioni 2 a 4, caratterizzato dal fatto che il polo principale ed il polo ausiliario sono definiti da zone rispettivamente valle ed a monte di una sporgenza (o dito) unica la cui massa aumenta progressivamente da monte verso valle.
7. Motore secondo la rivendicazione 5 ed una qualunque delle rivendicazioni 2 a 4, caratterizzato dal fatto che il polo principale ed il polo ausilia rio sono definiti da due sporgente (o diti) distinte, vicine, in ragione di una sporgenza (o dito) a monte e di una sporgenza (o dito) a valle presentante una, massa superiore a quella della sporgenza (o dito) monte.
8. Complesso motoriduttore, caratterizzato dal fatto che esso comporta un motore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, il cui rotore presenta un albero di uscita sul quale ? montato libero di ruotare un portosatellite recante un ingranag gio planetario con asse parallelo al detto asse o ingranante da una parte con una dentatura esterna dell'albero di uscita del rotore e dall'altra parte con una dentatura interna di una corona il cui asse coincide con quello del rotore.
9. Totalizzatore chilometrico, caratterizato dal fatto che esso comporta un complesso motoriduttore secondo la rivendicazione 8, dal fatto che il portasatellite comporta una dentatura esterna il cui asse coincide con l'ass del rotore , tale dentatura ingranando con una dentatura complementare d? un tamburo totalizzaore e dal fatto che dei mezzi per stabilire ed invertire a piacere la polarit? dei poli dello statore sono pilotati da degli impulsi rappresentativi della rotazione dall' albero d? uscita della scatola del carabi di velocit?.
IT1980A09623A 1979-12-26 1980-12-19 Motore elettrico con avanzamento passo-passo e complesso motoriduttore che lo mette in opera IT8009623A1 (it)

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