IT202200001571A1 - Distributore automatico di articoli - Google Patents

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IT202200001571A1
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IT102022000001571A
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Marco Piovani
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Am Automatic Machines S R L
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un distributore automatico di articoli, ad esempio pacchetti di sigarette o prodotti farmaceutici.
Generalmente, questi distributori automatici comprendono un corpo contenitore a forma sostanzialmente di parallelepipedo in cui sono alloggiati magazzini di articoli, ad esempio adatti ad accogliere articoli disposti in file o in colonne. Ad ogni magazzino ? operativamente collegato un attuatore elettrico di erogazione azionabile per spingere un articolo dal magazzino in un vano prelievo accessibile da un utente.
I distributori sono provvisti di un?interfaccia utente comprendente mezzi di accettazione denaro e mezzi di selezione di un articolo.
Appena sopra o all?interno del vano prelievo articoli ? solitamente installata una fotocellula adatta a rilevare il passaggio di un articolo da un rispettivo magazzino al vano prelievo, a seguito di una richiesta di erogazione di un articolo effettuata da un utente. In tal modo, ? possibile avere una conferma che l?articolo acquistato dall?utente ? stato effettivamente erogato.
Questi distributori automatici, che solitamente sono posizionati all?esterno di esercizi commerciali, quali tabaccherie e bar, sono spesso soggetti a malfunzionamenti a causa delle situazioni ambientali, ad esempio depositi di polvere, sale, umidit?, o per l?intrusione di insetti. Questi fattori sono particolarmente critici per il corretto funzionamento della fotocellula. Questi malfunzionamenti possono arrivare a compromettere la continuit? d?utilizzo del distributore e possono essere all?origine di contestazioni tra l?utente e il gestore della macchina.
Inoltre, i distributori sono soggetti a tentativi di furto. In particolare, i malintenzionati utilizzano oggetti sottili e sagomati che vengono infilati attraverso il vano prelievo per cercare di agganciare e far cadere nel vano gli articoli posizionati all?estremit? dei magazzini.
In caso quindi di malfunzionamento o guasto della fotocellula, diventa impossibile avere la certezza che un prodotto sia stato effettivamente selezionato, pagato ed erogato.
Per tentare di ovviare, almeno in parte, a tale problema, alcuni distributori sono provvisti di un microinterruttore attivabile dalla movimentazione dell?attuatore elettrico (o di uno spintore ad esso associato).
Questa soluzione non risolve completamente il problema. Come noto, si possono verificare situazioni in cui l?attuatore elettrico ? stato correttamente attivato, ma un prodotto da erogare spinto dall?attuatore elettrico rimane incastrato prima di cadere nel vano prelievo.
Inoltre, non tutti i magazzini possono essere dotati di un microinterruttore e/o di un sensore, ad esempio per motivi legati alla tipologia di prodotto da erogare, agli ingombri e al costo.
Scopo della presente invenzione ? quello di proporre un distributore automatico in grado di garantire una maggiore affidabilit? ? continuit? d?uso rispetto ai distributori secondo lo stato dell?arte.
Un altro scopo dell?invenzione ? quello di mettere a disposizione un distributore automatico in grado di rilevare e distinguere con maggiore precisione possibili cause di malfunzionamenti, guasti e tentativi di intrusione fraudolenta.
Detti scopi sono conseguiti con un distributore automatico secondo la rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite dell?invenzione.
Le caratteristiche e i vantaggi del distributore automatico secondo l?invenzione risulteranno comunque evidenti dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:
- le figure 1 ? una rappresentazionesemplificata di un distributore automatico di articoli, cui la presente invenzione si riferisce;
- la figura 2 rappresenta, in vista prospettica e in modo semplificato, i componenti principali interni del distributore automatico secondo l?invenzione;
- la figura 3 ? una vista analoga alla precedente, con una differente disposizione delle fotocellule; e
- la figura 4 ? una tabella degli stati delle fotocellule del software di gestione del distributore automatico.
In detti disegni, con 1 ? stato indicato, nel suo complesso, un distributore automatico di articoli, ad esempio per la vendita di articoli in esercizi commerciali quali tabaccherie o farmacie.
In una forma generale di realizzazione illustrata in modo schematico nella figura 1, il distributore automatico 1 comprende un corpo contenitore 10, sostanzialmente a forma di parallelepipedo, provvisto di un pannello frontale 12, ad esempio in forma di anta per permettere l?accesso all?interno del corpo contenitore 10.
Il corpo contenitore 10 pu? essere del tipo ?standalone? oppure da incasso. In quest?ultimo caso, solo il pannello frontale 12 ? esposto verso l?esterno per l?interazione con l?utilizzatore ed eventualmente con la persona addetta alla manutenzione del distributore automatico 1.
All?interno del corpo contenitore 10 ? disposta una pluralit? di magazzini 14. Ogni magazzino 14 ? configurato per contenere pi? articoli, ad esempio disposti in file orizzontali o in colonne verticali.
Ad esempio, i magazzini 14 possono essere del tipo a spirale.
Ad ogni magazzino 14 ? associato un attuatore elettrico di erogazione 16 azionabile per spingere, ad esempio per il tramite di un organo spintore, quale una spirale, un articolo dal magazzino in un vano prelievo 18 degli articoli accessibile da un utente.
Il vano prelievo 18 ? posizionato alla base del corpo contenitore, cosicch? gli articoli cadono per gravit? dai rispettivi magazzini nel vano prelievo.
Il distributore automatico 1 ? provvisto di un?interfaccia utente 20.
L?interfaccia utente 20 comprende mezzi accettatori di denaro 24 per l?acquisto dell?articolo e mezzi di selezione articolo. Ad esempio, i mezzi di selezione articolo comprendono uno schermo tattile 22, o ?touchscreen?, adatto a visualizzare informazioni sullo stato e il funzionamento del distributore e a ricevere istruzioni dall?utente.
In particolare, lo schermo tattile 22 visualizza il contenuto dei magazzini 14 e, se l?utente avvia una richiesta di acquisto di uno o pi? articoli, la sequenza di interazioni con l?utente per la selezione del o degli articoli e per il pagamento.
In alcune forme di realizzazione, l?interfaccia utente 20 pu? anche essere, completamente o in parte, di tipo a comando vocale.
Il distributore automatico 1 ? dotato di almeno due sensori di transito 30a, 30b, ognuno adatto, in modo autonomo rispetto agli altri sensori di transito, a rilevare il passaggio di un articolo da un rispettivo magazzino 14 al vano prelievo 18.
I sensori di transito 30a, 30b sono posizionati distanziati tra loro lungo la direzione di caduta degli articoli dagli erogatori alla parete di fondo del vano prelievo. In particolare, i sensori di transito 30a, 30b sono distanziati in modo tale da escludere effetti di interferenza tra i rispettivi campi di rilevazione.
Ogni sensore di transito 30a, 30b pu? assumere almeno i seguenti quattro stati:
- stato di corretta rilevazione transito articolo (stato ?Pulse? nella tabella degli stati della figura 4, che verr? pi? avanti descritta);
- stato inattivo (stato ?0? nella tabella della figura 4), corrispondente a nessuna rilevazione di transito articolo;
- stato instabile (stato ?X? nella tabella della figura 4);
- stato attivo fisso (stato ?1? nella tabella della figura 4).
Lo stato di corretta rilevazione (?Pulse?) ? identificato da una attivazione impulsiva avente una durata pari o inferiore ad un intervallo di tempo prestabilito corrispondente ad un transito di un articolo (il pi? piccolo) attraverso il campo di rilevazione del sensore, ad esempio inferiore a 2 ms.
Lo stato instabile (?X?), invece, corrisponde ad una o ad una successione di pi? attivazioni impulsive e variabili rispetto all?intervallo di tempo prestabilito associato allo stato di corretta rilevazione. Tale stato instabile ? quindi associabile ad un tentativo di intrusione fraudolento o alla presenza di insetti o ad un malfunzionamento del sensore di transito.
Lo stato attivo fisso (?1?) ? chiaramente indicativo di un malfunzionamento del sensore di transito o di permanenza di un oggetto nel campo di rilevazione del sensore.
In una forma di realizzazione, i due sensori di transito 30a, 30b sono posizionati nel vano prelievo 18.
In una forma di realizzazione, i sensori di transito sono fotocellule a barriera. Ogni fotocellula comprende quindi un elemento trasmettitore 30a?, 30b? e un elemento ricevitore 30a?, 30b?, ad esempio posto di fronte al rispettivo elemento trasmettitore. In altre forme di realizzazione, l?elemento ricevitore ? posto a fianco dell?elemento trasmettitore e il fascio di luce emesso dall?elemento trasmettitore viene riflesso da un elemento riflettore posizionato sostanzialmente di fronte all?elemento trasmettitore, in modo da riflettere il fascio di luce verso l?elemento ricevitore.
In una forma di realizzazione, l?elemento trasmettitore 30a?, 30b? e l?elemento ricevitore 30a?, 30b? di ogni fotocellula sono posizionati in modo da definire un piano sensore. I piani sensori delle fotocellule sono preferibilmente paralleli tra loro, anche se non necessariamente orizzontali.
In una forma di realizzazione, il vano prelievo 18, visto in pianta, ha una sezione sostanzialmente rettangolare.
Nella forma di realizzazione illustrata nella figura 2, entrambe le fotocellule 30a, 30b sono installate sugli stessi lati del vano prelievo. Ad esempio, gli elementi trasmettitori e i rispettivi elementi ricevitori sono installati sui lati corti opposti tra loro. Le due fotocellule 30a, 30b sono quindi posizionate verticalmente una sopra l?altra.
Nel caso di installazione sugli stessi lati (corti o lunghi, indifferentemente) ? ottimale montare gli elementi trasmettitori e ricevitori delle due fotocellule in posizioni invertite. Questa soluzione riduce di molto gli effetti di interferenza ottica tra le due fotocellule, consentendo quindi di ridurre anche la distanza tra i rispettivi piani di rilevamento e, di conseguenza, gli ingombri complessivi del sistema di rilevazione di transito prodotto mediante fotocellule.
Inoltre, tale accorgimento rende possibile un posizionamento ottimale in funzione della capacit? di rilevamento di un doppio transito indesiderato, ad esempio un doppio prodotto erogato erroneamente o caduta di un prodotto precedentemente erogato, ma rimasto incastrato all'interno del distributore automatico.
In una forma di realizzazione, le due fotocellule poste sugli stessi lati possono essere uguali tra loro ma possono essere configurate in modo da avere campi di rilevazione parzialmente sfasati tra loro cos? da rendere pi? selettivo il campo di rilevazione complessivo. Ad esempio, i reticoli dei due piani di rilevamento delle due fotocellule sono sfasati di 1/2 passo, dove per passo si intende l?interasse tra ogni optoelemento della/e fotocellula/e.
In una variante di realizzazione illustrata nella figura 3, una fotocellula 30a ? installata sui lati minori del vano prelievo e l?altra fotocellula 30b ? installata sui lati maggiori del vano prelievo.
In questo caso, le due fotocellule possono avere campi di rilevazione sostanzialmente ortogonali e di ampiezze diverse tra loro. In tal modo si ottiene un miglioramento delle prestazioni del sistema di rilevazione complessivo.
Il distributore automatico 1 ? gestito da un?unit? di elaborazione 34 operativamente collegata agli attuatori elettrici di erogazione, all?interfaccia utente 20, e ai sensori di transito 30a, 30b.
L?unit? di elaborazione 34 ? programmata per rilevare e comunicare un funzionamento anomalo del distributore automatico in funzione dello stato dei sensori di transito 30a, 30b e dei segnali ricevuti dall?interfaccia utente 20.
In particolare, l?unit? di elaborazione 34 ? programmata per emettere un segnale di allarme per possibile evento di intrusione (fraudolenta o di un insetto o altro corpo estraneo) se, in assenza di un comando di erogazione proveniente dall?interfaccia utente 20, almeno uno dei due sensori di transito 30a, 30b ? in uno stato di segnale instabile.
Inoltre, l?unit? di elaborazione 34 ? programmata per emettere un segnale di allarme per sensore di transito guasto se, in presenza di un comando di erogazione proveniente dall?interfaccia utente, uno dei due sensori di transito 30a, 30b ? in uno stato di corretta rilevazione di un transito articolo e l?altro dei due sensori di transito ? in uno stato di nessuna rilevazione o in uno stato attivo fisso.
La figura 4 rappresenta una possibile tabella degli stati dei sensori di transito e quindi degli eventi identificati e segnalati in funzione di tali stati dei sensori e di un valido segnale di comando erogazione inviato all?unit? di elaborazione 34 dall?interfaccia utente 20. Nella tabella vengono utilizzati i seguenti simboli:
? EROG.TMP. = comando di erogazione inviato ? EV.O/I = evento/i
? FTC1 = sensore di transito 1
? FTC2 = sensore di transito 2
? INT. = intrusione
? N? = numero progressivo riga tabella ? NO = no
? OK = ok
? PULSE = impulso monostabile sensore di transito per corretta rilevazione transito
? STBY = distributor in stand-by
? TR. = transito corretto
? WAR. = segnale di allarme
? X = segnale instabile
Nella prima riga della tabella, entrambi i sensori di transito sono in uno stato inattivo, non vi ? un comando di erogazione inviato e il distributore ? in stand-by. Il distributore ? quindi in una situazione di corretto funzionamento.
Nella seconda riga della tabella, entrambi i sensori di transito sono in uno stato inattivo, ma vi ? un comando di erogazione inviato e il distributore quindi non ? in stand-by. Il distributore ? quindi in una situazione di funzionamento non corretto, in quanto non vi ? transito (informazione che si pu? considerare realistica dato che entrambi i sensori non rilevano alcun passaggio), pur essendo stata richiesta l?erogazione di un articolo.
Nella terza e nella quarta riga, uno dei due sensori di transito ? nello stato inattivo (?0?), l?altro sensore ? nello stato instabile (?X?) e non vi ? una richiesta di erogazione articolo. Il distributore ? quindi correttamente in uno stato di stand-by, ma l?instabilit? di un sensore di transito fa scattare la segnalazione di una possibile intrusione, ad esempio da parte di un insetto o di un soggetto malintenzionato che sta cercando di accedere in modo fraudolento ai magazzini inserendo un oggetto attraverso il vano prelievo.
Nella quinta e sesta riga, un sensore di transito ? nello stato di corretta rilevazione transito, l?altro sensore ? nello stato inattivo ed ? stato inviato un comando di erogazione articolo. Il distributore opera quindi correttamente nonostante un sensore di transito sia molto probabilmente guasto. Viene quindi emessa una segnalazione di sensore guasto.
Analogamente, nella settima e ottava riga un sensore di transito ? nello stato di corretta rilevazione transito, l?altro sensore ? nello stato attivo permanente (?1?) ed ? stato inviato un comando di erogazione articolo. Il distributore opera quindi correttamente nonostante un sensore di transito sia molto probabilmente guasto. Viene quindi emessa una segnalazione di sensore guasto.
Nella nona riga, entrambi i sensori di transito sono nello stato di corretta rilevazione transito (?Pulse?) ed ? stato inviato un comando di erogazione articolo. Il distributore opera quindi correttamente.
Da quanto sopra descritto ? evidente come il distributore proposto permetta di raggiungere gli scopi prefissati.
L?utilizzo di pi? sensori di transito gestiti da un software con il concetto di ridondanza descritto garantisce continuit? e affidabilit? di funzionamento del distributore anche in condizioni di guasto di un sensore e, soprattutto, in caso di condizioni critiche temporanee come depositi polvere, sale, umidit? o intrusioni di insetti che si verificano frequentemente data l'installazione prevalente dei distributori automatici all'aperto.
Inoltre, quanto sopra vale anche per il controllo del distributore rispetto a tentativi di intrusione fraudolenti, in quanto la soluzione tecnica descritta permette di aumentare la possibilit? di riconoscere un'effettiva intrusione rispetto ai distributori della tecnica nota.
Alle forme di realizzazione del distributore automatico secondo l?invenzione un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potr? apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione pu? essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Distributore automatico di articoli, in particolare di tabaccheria o farmacia, comprendente:
- un corpo contenitore (10) a forma sostanzialmente di parallelepipedo;
- una pluralit? di magazzini (14) che si estendono all?interno del corpo contenitore, ognuno adatto a contenere gli articoli da erogare, in cui ad ogni magazzino ? operativamente collegato un attuatore elettrico di erogazione (16) azionabile per spingere un articolo dal rispettivo magazzino in un vano prelievo (18) degli articoli accessibile da un utente, dove il vano prelievo ? posizionato alla base del corpo contenitore e gli articoli cadono per gravit? dai magazzini nel vano prelievo;
- un?interfaccia utente (20) comprendente mezzi di accettazione denaro (24) e mezzi di selezione di un articolo (22);
- almeno due sensori di transito (30a, 30b) posizionati distanziati tra loro lungo la direzione di caduta degli articoli dai magazzini alla parete di fondo del vano prelievo, ogni sensore di transito essendo adatto a rilevare il passaggio di un articolo dai magazzini al vano prelievo;
- un?unit? di elaborazione (34) operativamente collegata agli attuatori elettrici di erogazione, all?interfaccia utente e ai sensori di transito, l?unit? di elaborazione essendo programmata per rilevare e comunicare un funzionamento anomalo del distributore automatico in funzione dello stato dei sensori di transito e dei segnali ricevuti dall?interfaccia utente.
2. Distributore secondo la rivendicazione 1, in cui l?unit? di elaborazione ? programmata per emettere un segnale di allarme per un evento di intrusione se, in assenza di un comando di erogazione proveniente dall?interfaccia utente, almeno uno dei due sensori di transito ? in uno stato di segnale instabile, in cui rileva un passaggio di un corpo per un intervallo di tempo maggiore rispetto ad un intervallo di tempo prestabilito corrispondente al tempo di passaggio di un articolo in caduta da un magazzino.
3. Distributore secondo la rivendicazione 1, in cui l?unit? di elaborazione ? programmata per emettere un segnale di allarme per sensore di transito guasto se, in presenza di un comando di erogazione proveniente dall?interfaccia utente, uno dei due sensori di transito ? in uno stato di corretta rilevazione di un transito articolo e l?altro dei due sensori di transito ? in uno stato di nessuna rilevazione o in uno stato di rilevazione permanente.
4. Distributore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i due sensori di transito sono posizionati nel vano prelievo.
5. Distributore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i sensori di transito sono fotocellule.
6. Distributore secondo la rivendicazione 5, in cui l?elemento trasmettitore e l?elemento ricevitore di ogni fotocellula sono posizionati in modo da definire un piano sensore, i piani sensori delle fotocellule essendo paralleli tra loro.
7. Distributore secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui il vano prelievo ha una sezione sostanzialmente rettangolare, e in cui una fotocellula ? installata sui lati minori del vano prelievo e l?altra fotocellula ? installata sui lati maggiori del vano prelievo.
8. Distributore secondo la rivendicazione 7, in cui le due fotocellule hanno campi di rilevazione di ampiezze diverse tra loro.
9. Distributore secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui il vano prelievo ha una sezione sostanzialmente rettangolare, in cui entrambe le fotocellule sono installate sugli stessi lati del vano prelievo ma hanno campi di rilevazione parzialmente sfasati tra loro in modo da rendere pi? selettivo il campo di rilevazione complessivo.
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Citations (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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IT201900009645A1 (it) * 2019-06-20 2020-12-20 Am Automatic Machines S R L Distributore automatico

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