IT202100031211A1 - Metodo per la riproduzione seriale di disegni in rilievo su materiali laminari flessibili - Google Patents

Metodo per la riproduzione seriale di disegni in rilievo su materiali laminari flessibili Download PDF

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IT202100031211A1
IT202100031211A1 IT102021000031211A IT202100031211A IT202100031211A1 IT 202100031211 A1 IT202100031211 A1 IT 202100031211A1 IT 102021000031211 A IT102021000031211 A IT 102021000031211A IT 202100031211 A IT202100031211 A IT 202100031211A IT 202100031211 A1 IT202100031211 A1 IT 202100031211A1
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IT
Italy
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drawings
phase
cast
plate
laminar
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Application number
IT102021000031211A
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English (en)
Inventor
Massimo Pajusco
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Gruppo Mastrotto S P A
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    • B44DECORATIVE ARTS
    • B44CPRODUCING DECORATIVE EFFECTS; MOSAICS; TARSIA WORK; PAPERHANGING
    • B44C1/00Processes, not specifically provided for elsewhere, for producing decorative surface effects
    • B44C1/24Pressing or stamping ornamental designs on surfaces
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B44DECORATIVE ARTS
    • B44BMACHINES, APPARATUS OR TOOLS FOR ARTISTIC WORK, e.g. FOR SCULPTURING, GUILLOCHING, CARVING, BRANDING, INLAYING
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    • B44B5/02Dies; Accessories
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    • B44C3/025Superimposing layers to produce ornamental relief structures

Landscapes

  • Printing Methods (AREA)
  • Crystals, And After-Treatments Of Crystals (AREA)
  • Laminated Bodies (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
[0001] La presente invenzione ? generalmente applicabile al settore della stampa industriale ed ha particolarmente per oggetto un metodo per la riproduzione di disegni in rilievo su una superficie in vista di materiali laminari flessibili, quali pelli naturali e sintetiche, pelli rigenerate, microfibre, spalmati e stratificati sintetici.
Stato della tecnica
[0002] ? noto da tempo l?utilizzo di pelli naturali, sintetiche e similari per la realizzazione di oggetti che trovano impiego in diversi settori, quali ad esempio l?abbigliamento, calzaturiero, automotive, arredamento, etc.
[0003] Nel caso specifico di oggetti estetici, ? forte la richiesta di superfici in pelle che, oltre ad una opportuna pigmentazione, presentino anche motivi decorativi di vario tipo.
[0004] Tali motivi decorativi possono essere predeterminate forme geometriche e/o disegni, scritte, oppure imitazioni di pelli di animali quali ad esempio di coccodrillo o di serpente.
[0005] Generalmente, per ottenere questi effetti si utilizza un cilindro sul quale viene inciso il motivo da replicare, e successivamente si effettua una calandratura della pelle in modo da imprimere il motivo su quest?ultima.
[0006] Opzionalmente, il motivo pu? essere inciso anche su una pressa che poi viene portata a contatto con la superficie della pelle da trattare.
[0007] Tuttavia, a causa della temperatura di lavorazione e della pressione esercitata durante l?impressione, il motivo finale realizzato sulla superficie in pelle risulta essere distorto rispetto a quello inciso sul cilindro o pressa.
[0008] Se queste distorsioni sono importanti, portano alla realizzazione di un oggetto che non pu? essere commercializzato perch? qualitativamente degradato.
[0009] Per superare almeno in parte questo inconveniente ? noto da JPH07241909A un metodo per la realizzazione di un sistema per la lavorazione superficiale di pelli.
[0010] Il metodo prevede la scansione della superficie di un articolo in pelle di cui si vuole riprodurre il motivo, in modo da ottenere dati digitali che rappresentano la struttura superficiale in 3D.
[0011] Successivamente, tali dati vengono elaborati da un processore ed inviati ad un apparato atto alla realizzazione di piastre per la goffratura.
[0012] Prima di realizzare una piastra per la goffratura, il metodo permette la visualizzazione su un computer della superficie scannerizzata con lo scopo di correggere eventuali difetti e/o irregolarit?, quali ad esempio graffi, rigonfiamenti, etc., modificando i dati corrispondenti a tali posizioni.
[0013] Ci? consente inoltre di eseguire correzioni considerando l'entit? della deformazione dovute al ritiro termico al momento del trasferimento del motivo sulla superficie in pelle.
[0014] Ciononostante, tale metodo risulta essere poco pratico e dispendioso, in quanto per ogni motivo da replicare necessita della realizzazione di una piastra metallica per la goffratura.
[0015] Inoltre, dopo diversi utilizzi la piastra stessa presenter? deformazioni, e sar? quindi necessario realizzare una nuova piastra con i relativi costi aggiuntivi.
[0016] Al fine di abbassare i costi del processo, TW201125754A divulga un metodo per la riproduzione di un motivo superficiale a partire da un campione mediante l?uso di miscele siliconiche.
[0017] Il campione in pelle, di cui si vuole riprodurne il motivo superficiale, viene adagiato su un ripiano di lavoro e una parte della sua superficie viene delimitata mediante un telaio.
[0018] All?interno dell?area delimitata dal telaio viene versata e opportunamente stesa una miscela siliconica, la quale una volta solidificata presenta un calco del motivo superficiale.
[0019] Successivamente si ripete tale procedura versando la miscela sul calco in modo da ottenere uno stampo. Quest?ultimo viene poi ricoperto con una miscela siliconica e trattato in vuoto per realizzare un template che ? un negativo del campione iniziale.
[0020] Il negativo cos? ottenuto viene ricoperto con una miscela di poliuretano, polivinilcloruro, etc., in modo da realizzare una materiale simile alla pelle che presenta lo stesso motivo superficiale della campione.
[0021] Tuttavia, a causa delle ripetute copie tale metodo introduce delle deformazioni che si ripercuotono poi nel motivo dell?oggetto finale realizzato.
[0022] Pertanto, tali metodi risultano essere troppo costosi e complessi, e possono portare comunque a delle deformazioni nel motivo finale rispetto al modello iniziale che si voleva riprodurre.
Problema tecnico
[0023] Alla luce dello stato della tecnica noto il problema tecnico che la presente invenzione si propone di risolvere ? quello di fornire un metodo per la realizzazione di un motivo superficiale su materiali laminari flessibili che non presenti deformazioni rispetto al campione iniziale che si intende riprodurre.
Presentazione dell?invenzione
[0024] Scopo del presente trovato ? quello di risolvere il problema sopra citato mettendo a disposizione un metodo per la riproduzione di disegni in rilievo su una superficie in vista di materiali laminari flessibili che presenti caratteristiche di elevata efficienza e grande economicit?.
[0025] Uno scopo particolare del presente trovato ? quello di mettere a disposizione un metodo per la riproduzione di disegni in rilievo del tipo sopra descritto che permetta la realizzazione di disegni in modo semplice e veloce.
[0026] Un altro scopo del presente trovato ? quello di mettere a disposizione un metodo per la riproduzione di disegni in rilievo del tipo sopra descritto in grado di realizzare disegni anche complessi.
[0027] Uno scopo ulteriore del presente trovato ? quello di mettere a disposizione un metodo per la riproduzione di disegni in rilievo del tipo sopra descritto in cui i disegni risultino essere ben definiti.
[0028] Un altro scopo del presente trovato ? quello di mettere a disposizione un metodo per la riproduzione di disegni in rilievo del tipo sopra descritto che non rovini la qualit? del materiale laminare utilizzato.
[0029] Gli scopi sopra accennati, nonch? altri che appariranno pi? chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un metodo per la riproduzione seriale di disegni in rilievo su materiali laminari flessibili, quali pelli naturali e sintetiche, pelli rigenerate, microfibre, spalmati e stratificati sintetici in accordo con la rivendicazione 1 allegata.
[0030] In particolare, il metodo prevede le fasi di predisposizione di disegni originali da stampare aventi forma e dimensioni predeterminati, riproduzione dei disegni originali sulla superficie esterna di un primo campione tridimensionale, formatura di un primo calco tridimensionale del campione in materiale polimerico, ancoraggio del primo calco ad una piastra con l?interposizione di un telo per definire un primo piatto di stampaggio, e compressione del primo piatto di stampaggio contro una superficie in vista di un materiale laminare flessibile per imprimere sulla stessa i disegni in negativo del primo calco per realizzare un primo prodotto laminare stampato con disegni riprodotti.
[0031] Secondo un aspetto peculiare del trovato, il metodo prevede anche una fase di modifica dei disegni riprodotti ottenuti sul primo prodotto in modo da compensare scostamenti di forma e dimensioni rispetto ai disegni originali indotti durante la fase di formatura del primo calco e durante la fase di compressione.
[0032] Opportunamente, il campione ? realizzato mediante un apparato di stampa tridimensionale utilizzando i disegni originali da riprodurre, poich? tali disegni originali sono costituiti da files vettoriali ottenuti con algoritmi ed equazioni matematiche in modo da definire primi dati digitali.
[0033] I dati digitali sono caricati su un?unit? di memoria di un dispositivo a microprocessore collegato ad un apparato di stampa tridimensionale del tipo plotter o stampante 3D.
[0034] La fase di modifica dei disegni prevede una fase di rilievo della forma e dimensioni dei disegni riprodotti sul primo prodotto laminare stampato per rilevare gli scostamenti e poi un?ulteriore fase di modifica dei primi dati digitali per eliminare gli scostamenti ed ottenere secondi dati digitali.
[0035] Vantaggiosamente, la modifica dei primi dati digitali prevede un programma di elaborazione dedicato alla modifica automatica dei files vettoriali.
[0036] Successivamente, questi secondi dati digitali vengono utilizzati per la realizzazione di un secondo campione, un secondo calco, ed un secondo piatto di stampaggio cos? da realizzare un secondo prodotto laminare modificato.
[0037] Eventualmente, si pu? ripetere questo ciclo di campionatura fino ad ottenere un prodotto laminare finale con disegni modificati pi? vicini possibile a quelli originali.
[0038] Opportunamente, il campione, una volta formato, ? sottoposto alle fasi di ancoraggio dello stesso ad un supporto piano in materiale sostanzialmente rigido e delimitazione del bordo periferico del campione con un telaio per formare superiormente allo stesso un vano di confinamento.
[0039] In seguito si realizza il calco mediante colatura di una miscela di resine polimeriche allo stato liquido nel vano di confinamento, livellamento della miscela di resine mediante una racla o similare in modo da ricoprire completamente il vano di confinamento, reticolazione e distacco del calco dal vano ed accoppiamento del calco ad una piastra in materiale metallico in modo da stabilizzarne la forma e formare un piatto di stampaggio.
[0040] Il metodo prevede che il piatto di stampaggio sia sottoposto alle fasi di riscaldamento ad una prima temperatura di formatura predeterminata mantenendo il calco rivolto verso l?alto, spruzzatura sul piatto di una miscela poliuretanica a base acquosa o solvente, eventuale ripetizione di queste ultime due fasi e raffreddamento del piatto ad una seconda temperatura predeterminata inferiore alla prima.
[0041] In seguito avviene la deposizione sul calco di un tratto di materiale laminare flessibile con l?interposizione di un adesivo allo stato liquido, compressione meccanica del tratto di materiale laminare flessibile contro il piatto in modo da trasferire sul tratto i disegni da riprodurre, completa evaporazione dell?adesivo e distacco dal piatto del tratto di materiale laminare flessibile con i disegni riprodotti sulla superficie affacciata al calco per ottenere un prodotto laminare stampato.
[0042] Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
[0043] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un metodo per la riproduzione di disegni in rilievo su una superficie in vista di materiali laminari flessibili come quello precedentemente menzionato, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l?aiuto delle seguenti tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 ? uno schema a blocchi delle fasi secondo il metodo dell?invenzione;
la FIG. 2 ? una vista dall?alto di un campione ottenuto da una stampa 3D;
la FIG. 3 ? vista dall?alto della fase di colatura della miscela di resine polimeriche sulla superficie stampata di un campione;
la FIG. 4 ? una vista dall?alto della fase di livellamento della miscela di resine polimeriche sulla superficie stampata di un campione;
le FIGG. 5 e 6 sono rispettivamente una vista dall?alto e una vista prospettica della fase di distacco del calco polimerico dalla superficie di un campione;
le FIGG. 7 e 8 sono rispettivamente una vista dall?alto e una vista prospettica di un calco polimerico;
le FIGG.9, 10 e 11 sono rispettivamente una vista prospettica, una vista dall?alto e una vista laterale delle fasi di sovrapposizione di un tratto di materiale laminare flessibile ad un calco polimerico;
la FIG.12 ? una vista dall?alto di un primo prodotto di materiale laminare flessibile con disegni riprodotti in rilievo;
la FIG. 13 ? una vista laterale di un impianto per il trasferimento di disegni tridimensionali da un calco ad un tratto di materiale laminare flessibile;
la FIG. 14 ? una rappresentazione schematica degli scostamenti presenti tra i disegni originali e quelli ottenuti in un primo prodotto laminare stampato;
la FIG. 15 ? una rappresentazione schematica delle modifiche ai primi dati per ottenere un prodotto laminare modificato finale.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito [0044] Con particolare riferimento alla FIG. 1, ? illustrato un metodo per la riproduzione seriale di disegni in rilievo su materiali laminari flessibili P quali pelli naturali e sintetiche, pelli rigenerate, microfibre, spalmati e stratificati sintetici.
[0045] Il metodo prevede le fasi a) di predisposizione di disegni originali N da stampare aventi forma e dimensioni predeterminati e b) riproduzione di questi disegni originali N sulla superficie esterna S1 di un primo campione tridimensionale 1.
[0046] Il campione tridimensionale 1 ? composto da un materiale base flessibile 2 scelto nel gruppo comprendente pelle naturale, pelle rigenerata, spalmato poliuretanico e similari, sul quale vengono riprodotti mediante stampa tridimensionale i disegni originali N.
[0047] I disegni originali N da riprodurre sulla superficie esterna S1 del campione 1 sono costituiti da files vettoriali ottenuti con algoritmi ed equazioni matematiche definenti primi dati digitali 3.
[0048] I primi dati digitali 3 sono caricati su un?unit? di memoria di un dispositivo a microprocessore collegato ad un apparato di stampa tridimensionale del tipo plotter o stampante 3D, non rappresentati nelle figure.
[0049] Tali apparti di stampa tridimensionale permettono la realizzazione di disegni in rilievo M che possono essere formati da una o pi? immagini, scritte, simboli, etc., anche di notevole complessit? geometrica.
[0050] Preferibilmente, la stampa viene effettuata depositando inchiostro UV sul materiale base flessibile 2.
[0051] In modo in s? noto, l?apparato per la stampa tridimensionale, collegato al dispositivo a microprocessore, potr? essere composto da un vano al cui interno ? presente un primo binario su cui ? montato un primo carrello mobile con le testine di stampa ed alcune lampade UV. Eventualmente, le lampade possono essere montate su un secondo carrello scorrevole su un secondo binario affiancato al primo.
[0052] Inferiormente ai binari ? presente un nastro trasportatore sul quale viene appoggiato il materiale base flessibile 2 su cui eseguire la stampa dei disegni. In alternativa, il materiale flessibile 2 pu? essere appoggiato su una superficie fissa mentre si muove solo il carrello con le testine di stampa e le lampade UV.
[0053] Vantaggiosamente, il nastro o superficie fissa su cui viene appoggiato il materiale base 2 presenta una pluralit? di fori per applicare una depressione in modo da trattenere stabilmente il materiale base 2 durante la fase di stampa 3D.
[0054] L?apparato di stampa riceve i primi dati digitali 3 e avvia la stampa facendo avanzare il materiale base 2 in direzione orizzontale attraverso il nastro, mentre il primo carrello, muovendosi lungo il primo binario in modo trasversale, effettua la deposizione dell?inchiostro sulla superficie S1 del materiale base 2.
[0055] Successivamente alla fase di deposizione dell?inchiostro, viene movimentato anche il secondo carrello in modo da irradiare il materiale base 2 e fissare l?inchiostro sulla sua superficie S1 per effetto della polimerizzazione indotta dalle lampade UV.
[0056] Oltre al fatto di polimerizzarsi rapidamente, e quindi abbreviare la fase di stampa rispetto ad altre tecniche 3D, questi inchiostri una volta solidificati risultano essere comunque flessibili, pertanto sono idonei ad essere depositati su un substrato laminare senza per questo creparsi e rovinarsi.
[0057] Il materiale base 2 continua ad avanzare e la deposizione dell?inchiostro, seguita dalla polimerizzazione, continua fino a quando non viene realizzato il disegno in rilievo M, ottenendo cos? il primo campione tridimensionale 1.
[0058] Generalmente, viene realizzato un campione 1 di forma sostanzialmente quadrata con dimensioni preferibilmente comprese tra i 50x50 cm e 170x170 cm o anche maggiori.
[0059] Poich? i disegni stampati sono progettati per realizzare un effetto estetico, essi vengono realizzati con uno spessore sottile, cos? da risultare in una superficie piacevole al tatto e alla vista, e limitando allo stesso tempo sprechi di inchiostro UV.
[0060] Opportunamente, i disegni in rilievo M presentano uno spessore massimo di 200 ?m.
[0061] Completata la stampa dei disegni in rilievo M, il primo campione 1 ? sottoposto ad una fase b1) di ancoraggio dello stesso ad un supporto piano 4 in materiale sostanzialmente rigido, quale ad esempio un pannello in legno, e una fase b2) di delimitazione del bordo periferico del campione 1 con un telaio 5 per formare superiormente allo stesso un vano di confinamento 6.
[0062] Come meglio visibile in FIG. 2, il primo campione 1 ancorato al supporto rigido 4, viene appoggiato su un piano di lavoro con il disegno stampato in rilievo M rivolto verso l?alto.
[0063] Successivamente, i bordi del campione 1 vengono delimitati con un telaio 5, preferibilmente in alluminio, che presenta uno spessore maggiore di quello del campione 1, in modo da creare un vano di confinamento 6 sopra la superficie del campione 1, come illustrato in FIG.3.
[0064] Inoltre, il metodo prevede una fase c) di formatura di un primo calco tridimensionale 7 del campione 1 in materiale polimerico.
[0065] Per ottenere questo primo calco 7 si effettua inizialmente una fase c1) di colatura di una miscela di resine polimeriche 8 allo stato liquido all?interno del vano di confinamento 6, una fase c2) di livellamento della miscela di resine polimeriche 8 mediante una racla 9 o similare, illustrata in FIG.4, in modo da ricoprire complementarmente il vano di confinamento 6 ed infine una fase c3) in cui avviene la reticolazione ed il distacco del primo calco 7 dal vano 6, rappresentato schematicamente nelle FIGG.5 e 6.
[0066] Durante la fase c3) la miscela di resine 8 viene quindi lasciata a riposo nel vano di confinamento 6 in condizioni standard per circa 24 ore in modo da consentire la completa reticolazione dei polimeri per formare un primo calco siliconico 7 che rappresenta il negativo O dei disegni in rilievo M presenti sulla superficie S1 del primo campione 1.
[0067] Vantaggiosamente, la fase di reticolazione c3) pu? essere velocizzata mantenendo il primo calco 7 ad una temperatura superiore a quella ambientale per un tempo predeterminato.
[0068] Preferibilmente, la miscela di resine polimeriche 8 viene preparata a parte e comprende almeno due composti siliconici.
[0069] Il metodo prosegue con una fase d) di ancoraggio del primo calco 7 ad una piastra rigida 10, con l?interposizione di un telo, per definire un primo piatto di stampaggio 11.
[0070] Come meglio visibile nelle FIGG.7 e 8, poich? il calco 7 ? flessibile lo si accoppia con la piastra rigida 10 mantenendo il negativo O dei disegni rivolto verso l?alto, in modo da formare un primo piatto di stampaggio 11 con sufficiente stabilit? strutturale per poter essere utilizzato nelle successive fasi del metodo.
[0071] Preferibilmente, la piastra 10 in materiale metallico ? realizzata in alluminio, con dimensioni in pianta almeno pari a quelle del calco siliconico 7, ed uno spessore di alcuni decimi di millimetro.
[0072] Successivamente, il primo piatto di stampaggio 11 ottenuto dall?accoppiamento tra il primo calco 7 e la piastra metallica 10 subisce un processo di rifinizione.
[0073] In questo passaggio ? prevista una fase d1) di riscaldamento del primo piatto 11 ad una prima temperatura di formatura predeterminata mantenendo il primo calco 7 rivolto verso l?alto.
[0074] Opportunamente, tale prima temperatura di riscaldamento ? di circa 100?C.
[0075] In seguito, in una fase d2) di spruzzatura viene spruzzata sul primo piatto 11 una miscela poliuretanica a base acquosa o solvente.
[0076] ? prevista, inoltre, una fase d3) in cui avviene l?eventuale ripetizione delle precedenti fasi d1) ed d2), in modo da spruzzare una quantit? predeterminata di miscela poliuretanica, per poi raffreddare il primo piatto 11 ad una seconda temperatura predeterminata inferiore alla prima temperatura.
[0077] Questa seconda temperatura ? di circa 25?C ed ? atta a raffreddare il primo piatto 11.
[0078] A questo punto, il primo piatto di stampaggio 11 ? adatto ad essere utilizzato nelle ultime fasi del metodo in cui avviene la riproduzione dei disegni sulla superficie in vista S2 di un materiale laminare flessibile P.
[0079] Come illustrato nelle FIGG. dalla 9 alla 11, ? prevista una fase d4) di deposizione sul primo calco 7 di un materiale laminare flessibile P con l?interposizione di un adesivo 12 allo stato liquido.
[0080] Opportunamente, l?adesivo 12 allo stato liquido pu? essere predisposto sul calco 7 o sul materiale laminare P, e pu? essere eventualmente pre-asciugato per migliorare l?adesione.
[0081] Lo strato formato dall?adesivo 12 e dalla miscela poliuretanica assumer? quindi la forma del calco 7 e dei suoi disegni in negativo O.
[0082] Preferibilmente, il materiale laminare flessibile P depositato sul primo calco 7 nella fase d4) ? un tratto T di materiale laminare flessibile P.
[0083] Successivamente, avviene una fase e) di compressione del primo piatto di stampaggio 11 contro una superficie in vista S2 del materiale laminare flessibile P per trasferire sulla stessa i disegni in negativo O del primo calco 7 per realizzare un primo prodotto laminare stampato 13 con disegni riprodotti Q.
[0084] Questa fase e) di compressione prevede, nello specifico, una fase e1) di compressione meccanica del tratto T di materiale laminare flessibile P contro il primo piatto 11 in modo da imprimere su quest?ultimo i disegni in negativo O, ed una fase e2) di completa evaporazione dell?adesivo 12 e distacco del primo piatto 11 dal tratto T di materiale flessibile P con i disegni riprodotti Q in rilievo sulla superficie in vista S2 affaccia al primo calco 7 per ottenere il primo prodotto laminare stampato 13 come illustrato in FIG.12.
[0085] Pi? precisamente, durante la fase di compressione e1) lo strato formato dall?adesivo 12 e dalla miscela poliuretanica viene fatto aderire alla superficie S2 del tratto T di materiale flessibile P fissando sulla stessa i disegni riprodotti Q.
[0086] In altre parole, i disegni riprodotti Q sono realizzati dallo strato comprendente l?adesivo 12 e la miscela poliuretanica solidificato e fissato alla superficie S2 del tratto T.
[0087] Vantaggiosamente, la fase e1) di compressione meccanica pu? essere realizzata tramite calandratura e/o schiacciamento con una pressa sostanzialmente piana successivamente alla fase d4) di deposizione dell?adesivo 12.
[0088] Nello specifico, facendo riferimento alla FIG.13, dopo la deposizione dell?adesivo 12, il calco 7 ed il materiale laminare flessibile P vengono prima calandrati mediante un cilindro 14, o preferibilmente una coppia di cilindri contrapposti, per poi essere pressati da una pressa sostanzialmente piana 15 e successivamente trattati in forno a circa 100?C per promuovere la completa evaporazione dell?adesivo 12 a base acquosa o solvente.
[0089] Tuttavia, potranno essere utilizzati impianti provvisti di soli cilindri o di sole presse senza fuoriuscire dall?ambito dell?invenzione.
[0090] Sia che si utilizzi la calandratura che la pressa, il materiale laminare P viene staccato dal primo calco 7 e rifilato, eliminando eventuali eccessi di adesivo 12, per poi essere rifinito con tecniche note nel settore.
[0091] Tuttavia, ? noto che la stampa tridimensionale stessa, induca delle deformazioni in un disegno, generalmente dovute al fatto che l?inchiostro UV durante il fissaggio assume una forma piramidale che porta quindi ad un assottigliamento del profilo del disegno stampato rispetto alle dimensioni contenute nei dati ricevuti dalla stampante.
[0092] Quindi, quando si realizza il primo calco 7, il negativo dei disegni O potrebbe non rispecchiare pi? i disegni originali N.
[0093] Inoltre, come descritto in precedenza, i disegni in negativo O verranno trasferiti sul materiale laminare flessibile P per compressione meccanica, che indurr? ulteriori deformazioni sostanziali.
[0094] Pertanto, i disegni riprodotti Q sul materiale laminare P potrebbero differire sostanzialmente rispetto ai disegni originali N, portando quindi alla realizzazione di un prodotto che non corrisponde alle richieste di un cliente.
[0095] Secondo un aspetto peculiare del metodo, per evitare tale problema tecnico, ? prevista una fase f) di modifica dei disegni riprodotti Q ottenuti sul primo prodotto 13 in modo da compensare scostamenti ? di forma e dimensioni rispetto ai disegni originali N indotti durante la fase c) di formatura del primo calco 7 e durante la fase e) di compressione.
[0096] Opportunamente, questa fase f) di modifica prevede una fase f1) di rilievo della forma e dimensioni dei disegni riprodotti Q sul primo prodotto laminare stampato 13 per rilevare gli scostamenti ? come rappresentato in FIG. 14.
[0097] Tale fase f1) di rilevo della forma e dimensioni dei disegni Q sul primo prodotto laminare 13 per compararli con i disegni originali N pu? essere effettuata da un operatore o mediante mezzi ottici.
[0098] Successivamente, nella fase f2) i primi dati digitali 3 vengono modificati per eliminare gli scostamenti ? rilevati cos? da ottenere secondi dati digitali 16 da utilizzare per la realizzazione di un secondo campione 1?, 1?,?, un secondo calco 7?, 7?,?, un secondo piatto di stampaggio 11?, 11?,?, per poi realizzare un secondo prodotto laminare modificato 13?, 13?,?.
[0099] Essendo i dati digitali 3 costituiti da files vettoriali ? possibile modificare i valori dimensionali dei disegni N da stampare senza perdere in definizione.
[00100] Infatti, i files vettoriali sono formati da elementi unitari ognuno posizionato in uno spazio virtuale in predeterminate coordinate in modo da formare l?immagine del disegno N richiesto.
[00101] Pertanto, modificando le coordinate dei singoli elementi e/o aggiungendone di nuovi ? possibile modificare il disegno N ottenendo cos? i secondi dati 16.
[00102] Vantaggiosamente, la fase di modifica f) dei primi dati digitali 3 prevede un programma di elaborazione dedicato per la modifica automatica dei files vettoriali.
[00103] Naturalmente, il secondo campione 1?, 1?,?, il secondo calco 7?, 7?,?, il secondo piatto di stampaggio 11?, 11?,?, ed il secondo prodotto laminare modificato 13?, 13?,?, vengono realizzati mediante le fasi b)-e) del metodo, precedentemente descritte.
[00104] Nello specifico, il secondo campione 1?, 1?,?, viene realizzato seguendo la procedura della fase b), il secondo calco 7?, 7?,?, secondo la fase c), il secondo piatto di stampaggio 11?, 11?,?, secondo la fase d) e il secondo prodotto laminare 13?, 13?,?, secondo la fase e).
[00105] Pertanto, come visibile in FIG. 15, il secondo prodotto laminare 13?, 13?,?, presenter? dei disegni modificati V rispetto al primo prodotto laminare stampato 13.
[00106] Eventualmente, se anche i disegni modificati V presenti sul secondo prodotto laminare 13?, 13?,?, si discostano ancora da quelli originali N si effettuer? un?eventuale fase f3) di ripetizione di questo ciclo di campionatura, ovvero delle fasi b)-e) o b)-f), fino ad ottenere un prodotto laminare finale 17 con i disegni pi? vicini possibile a quelli originali N richiesti da un cliente.
[00107] Una volta ottenuto un prodotto laminare finale 17 si possono realizzare una pluralit? di piatti di stampaggio 11?, 11?,?, a partire dal dato campione 1?, 1?,?, in modo da poter avviare una produzione di massa.
[00108] Essendo la fase di trasferimento e1) dei disegni in negativo O sul materiale laminare P effettuata per compressione, una produzione in massa di prodotti finali 17 con disegni modificati V risulter? pertanto rapida ed economica rispetto ad un utilizzo estensivo della stampa 3D.
[00109] Il metodo permette di arrivare ad un prodotto laminare finale 17 velocemente, abbassandone quindi il costo e i tempi di produzione.
[00110] Il prodotto laminare finale 17 con i disegni V in rilievo sar? quindi utilizzato per la realizzazione di un articolo di pelletteria utilizzabile nei settori calzaturiero, dell?automotive, nel vestiario, nell?arredamento e similari.
[00111] Da quanto precede, appare evidente che il metodo per la riproduzione di disegni in rilievo su una superficie in vista di materiali laminari flessibili, quali pelli naturali e sintetiche, pelli rigenerate, microfibre, spalmati e stratificati sintetici secondo il trovato raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare consente di riprodurre sulla superficie di un materiale laminare flessibile, in modo rapido ed economico, disegni in rilievo anche complessi che non presentano deformazioni rispetto al progetto originale richiesto da un cliente.
[00112] Grazie a tale metodo si evita di dover utilizzare la stampa 3D per tutti i prodotti (tecnica che richiederebbe in genere 2 ore per la realizzazione di disegni su 1 m<2>), ma partendo da un singolo campione iniziale ? possibile realizzare una pluralit? di prodotti in poco tempo (250 m<2 >all?ora di materiale laminare flessibile trattato).
[00113] Anche se il metodo ? stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.
[00114] Gli stessi numeri di riferimento in figure differenti identificano elementi uguali o simili e le figure allegate non sono necessariamente in scala.
[00115] Inoltre, le particolari caratteristiche, strutture o elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o pi? forme di realizzazione.
Applicabilita? Industriale
[00116] La presente invenzione ? industrialmente applicabile in quanto pu? essere realizzata su scala industriale da parte di industrie appartenenti ad uno qualsiasi dei settori conciario, calzaturiero, automotive, dell?arredamento e dell?abbigliamento.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Un metodo per la riproduzione seriale di disegni in rilievo su materiali laminari flessibili (P), quali pelli naturali e sintetiche, pelli rigenerate, microfibre, spalmati e stratificati sintetici, il quale metodo prevede le fasi di a) predisposizione di disegni originali (N) da stampare aventi forma e dimensioni predeterminati, b) riproduzione di detti disegni originali (N) sulla superficie esterna (S1) di un primo campione tridimensionale (1), c) formatura di un primo calco tridimensionale (7) di detto primo campione (1) in materiale polimerico, d) ancoraggio di detto primo calco (7) ad una piastra (10) con l?interposizione di un telo per definire un primo piatto di stampaggio (11), e) compressione di detto primo piatto di stampaggio (11) contro una superficie in vista (S2) di un materiale laminare flessibile (P) per trasferire sulla stessa i disegni in negativo (O) di detto primo calco (7) per realizzare un primo prodotto laminare stampato (13) con disegni riprodotti (Q);
caratterizzato dal fatto di prevedere una fase f) di modifica di detti disegni riprodotti (Q) ottenuti su detto primo prodotto (13) in modo da compensare scostamenti (?) di forma e dimensioni rispetto a detti disegni originali (N) indotti durante la fase c) di formatura di detto primo calco (7) e durante la fase e) di compressione.
2. Metodo come da rivendicazione 1, in cui detti disegni originali (N) sono costituiti da files vettoriali ottenuti con algoritmi ed equazioni matematiche definenti primi dati digitali (3).
3. Metodo come da rivendicazione 2, in cui detti primi dati digitali (3) sono caricati su un?unit? di memoria di un dispositivo a microprocessore collegato ad un apparato di stampa tridimensionale del tipo plotter o stampante 3D.
4. Metodo come da rivendicazione 2, in cui detta fase f) di modifica prevede una fase f1) di rilievo della forma e dimensioni dei disegni riprodotti (Q) su detto primo prodotto laminare stampato (13) per rilevare detti scostamenti (?), f2) modifica di detti primi dati digitali (3) per eliminare detti scostamenti (?) ed ottenere secondi dati digitali (16) per la realizzazione di un secondo campione (1?, 1?,?), un secondo calco (7?, 7?,?), un secondo piatto di stampaggio (?) e per la realizzazione di un secondo prodotto laminare modificato (13?, 13?,?), ed un?eventuale fase f3) di ripetizione del ciclo di campionatura (b)-e); b)-f)) fino ad ottenete un prodotto laminare finale (17) con disegni (V) pi? vicini possibile a quelli originali (N).
5. Metodo come da rivendicazione 4, in cui detta fase f) di modifica di detti primi dati digitali (3) prevede un programma di elaborazione dedicato per la modifica automatica di detti files vettoriali.
6. Metodo come da rivendicazioni da 1 a 4, in cui detti primo e secondo campione (1, 1?, 1?,?) sono sottoposti alle seguenti fasi:
b1) ancoraggio degli stessi ad un supporto piano (4) in materiale sostanzialmente rigido;
b2) delimitazione del bordo periferico di detti campioni (1, 1?, 1?,?) con un telaio (5) per formare superiormente allo stesso un vano di confinamento (6);
7. Metodo come da rivendicazioni da 1 a 6, in cui detti primo e secondo calco (7, 7?, 7?,?) vengono ottenuti mediante le seguenti fasi:
c1) colatura di una miscela di resine polimeriche (8) allo stato liquido in detto vano di confinamento (6);
c2) livellamento della miscela di resine polimeriche (8) mediante una racla (9) o similare in modo da ricoprire completamente detto vano di confinamento (6);
c3) reticolazione e distacco di detti calchi (7, 7?, 7?,?) da detto vano (6).
8. Metodo come da rivendicazione 7, in cui detti primo e secondo piatto di stampaggio (11, 11?, 11?,?) sono sottoposti alle seguenti fasi:
d1) riscaldamento di detto piatto (11, 11?, 11?,?) ad una prima temperatura di formatura predeterminata mantenendo il calco (7, 7?, 7?,?) rivolto verso l?alto;
d2) spruzzatura sul piatto (11, 11?, 11?,?) di una miscela poliuretanica a base acquosa;
d3) eventuale ripetizione delle fasi d1) e d2), e raffreddamento di detto piatto (11, 11?, 11?,?) ad una seconda temperatura predeterminata inferiore alla prima;
d4) deposizione su detto calco (7, 7?, 7?,?) di un tratto (T) di materiale laminare flessibile (P) con l?interposizione di un adesivo (12) allo stato liquido;
9. Metodo come da rivendicazione 8, in cui detta fase e) di compressione prevede le seguenti fasi:
e1) compressione meccanica di detto tratto (T) di materiale laminare flessibile (P) contro detto piatto (11, 11?, 11?,?) in modo da trasferire su detto tratto (T) i disegni in negativo (O);
e2) completa evaporazione di detto adesivo (12) e distacco dal piatto (11, 11?, 11?,?) del tratto (T) di materiale laminare flessibile (P) con i disegni riprodotti (Q) in rilievo sulla superficie affacciata (S2) a detto calco (7, 7?, 7?,?) per ottenere un prodotto laminare stampato (13, 13?, 13?,?).
10. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui la stampa tridimensionale di detti disegni in rilievo (M) viene eseguita utilizzando inchiostro UV.
11. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui detti disegni in rilievo (M) presentano uno spessore massimo di 200 ?m.
12. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui detta miscela di resine polimeriche (8) comprende almeno due composti siliconici.
13. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui detta prima temperatura di riscaldamento ? di circa 100?C.
14. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui detta seconda temperatura ? di circa 25?C.
15. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui detta fase e1) di compressione meccanica ? realizzata tramite calandratura e/o schiacciamento con una pressa sostanzialmente piana dopo detta fase d4) di deposizione di detto adesivo (12).
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