IT202100024460A1 - Composizione di rivestimento protettivo per superfici - Google Patents

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"COMPOSIZIONE DI RIVESTIMENTO PROTETTIVO PER SUPERFICI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad una composizione di rivestimento protettivo per proteggere da corrosione una superf?cie, ad esempio utilizzabile per proteggere i ferri d?armatura di cemento, oppure in altre situazioni in svariati settori merceologici in cui ? necessario proteggere superfici dalla corrosione per migliorarne la buona conservazione. Pi? in particolare il trovato si riferisce, ad esempio, ad una composizione da applicare sui ferri d?armatura danneggiati per restaurarli e proteggerli, pi? specificamente da applicare sui ferri d?armatura danneggiati dalla corrosione.
STATO DELLA TECNICA
? noto che i manufatti realizzati in cemento armato subiscono nel tempo un degrado causato dalla corrosione del ferro che ne costituisce l?armatura.
Ci? ? dovuto almeno in parte al carattere igroscopico e fortemente alcalino del cemento che, nelle costruzioni poste in esterno, assorbe l?acqua prodotta dagli eventi atmosferici subendo contemporaneamente l?azione corrosiva del vento, assorbe anche l?umidit? salina dell?aerosol marino nelle zone in riva al mare, oppure assorbe le acque di dilavamento che generalmente contengono additivi quali sale marino o antigelo.
L?assorbimento dal cemento di acqua ed umidit? provenienti dall?ambiente esterno provoca l?ammollo dei liquidi inquinati all? interno del cemento, creando un ambiente umido ed acido che corrode l?ambiente cementizio, che invece ? alcalino. L?ambiente umido e acido agisce anche sui ferri dell?armatura, corrodendoli e creando uno strato incoerente di ruggine.
La ruggine si stratifica sul ferro riducendone le qualit? di tenuta strutturale e di flessibilit?, con la conseguenza di ridurre la capacit? di assorbimento delle torsioni e vibrazioni alle quali il manufatto in cemento armato ? sottoposto. In aggiunta, la ruggine provoca un significativo aumento di volume del ferro, che esercita sul cemento ingenti pressioni tali da provocare aree o linee di rottura, sempre pi? ampie a misura che aumenta la ruggine.
Per risolvere il problema della ruggine ? noto mettere alla luce i ferri arrugginiti mediante demolizione della parte cementizia degradata ed eseguire operazioni di pulizia dei ferri, volte a rimuovere la ruggine. Successivamente si provvede a proteggere i ferri mediante tecniche note. Un esempio di tecnica di protezione nota ? la zincatura, che prevede di depositare zinco sui ferri. La zincatura pu? essere eseguita mediante deposizione catodica con sistema elettrolitico, o a freddo mediante spruzzatura di vernici formulate a base di zinco. Un inconveniente di queste metodologie di deposito ? che l?apporto di zinco ? basso, sicch? garantisce una protezione chimica di spessore infinitesimale e di durata limitata, specialmente in esterno ove lo strato di zinco ? degradato dalle intemperie. Per una zincatura efficace si pu? ricorrere a sistemi industriali a caldo in cui il ferro ? immerso in un bagno di zinco fuso. Ovviamente questa modalit? non ? fattibile con i ferri d?armatura del cemento armato posti in opera.
Un altro esempio di tecnica di protezione nota ? la riconversione della ruggine, che prevede di consolidare la ruggine impregnandola con resine variamente formulate in modo da usarla come base per successive verniciature. Gli esiti di questa tecnica sono generalmente deludenti, in quanto la ruggine tende comunque a riformarsi in tempi brevi. Inoltre la parte riconvertita della ruggine ? dura, rigida e di facile fratturabilit?.
Un altro esempio ancora di tecnica di protezione nota ? la passivazione del ferro, volta ad impedirne l?ossidazione. Nello stato della tecnica il ferro si passiva con acido solforico concentrato. Oltre all?inconveniente di dover manipolare un composto chimico molto pericoloso per la salute e l?ambiente, questa tecnica ha lo svantaggio di dover ricoprire in maniera uniforme tutta la superficie del ferro per impedire all?ossigeno di reagire con il metallo, altrimenti la corrosione non ? bloccata.
Un ulteriore inconveniente comune a tutte le tecniche di protezione sopra menzionate ? che si limitano alla prevenzione della corrosione ma non operano alcun ripristino delle caratteristiche funzionali del ferro perdute con la corrosione.
Altre soluzioni note prevedono semplicemente, dopo la pulizia del ferro, di ricoprirlo con cemento, ed eventualmente di applicare una composizione idrorepellente sul cemento in modo da bloccare l?assorbimento di acqua ed umidit?. Queste soluzioni per? non prevedono un trattamento specifico del ferro di armatura, e l' applicazione della composizione idrorepellente permette di creare un film sulla superficie esterna del cemento. Tale film ha una durata molto limitata a causa della sua degradazione per via, tra altri, dell?erosione provocata dagli elementi atmosferici come il vento.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare una composizione ed un procedimento che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
Per fare ci? ? necessario risolvere il problema tecnico di fornire una composizione che permette di proteggere una superficie da corrosione in modo efficace e longevo, in particolare, ma non limitativamente, proteggere il ferro di armatura del cemento dalla corrosione.
In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare una composizione, ed un relativo metodo, che permetta non solo di proteggere ma anche di migliorare le propriet? di resistenza alla corrosione di una superficie, in particolare del ferro d?armatura.
Un altro scopo del trovato ? quello di realizzare una composizione che permetta di rigenerare una superficie, ad esempio i ferri di armatura, ripristinando almeno in parte le sue propriet? perdute a causa della corrosione.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare una composizione che sia facile e veloce da applicare sui ferri di armatura. Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi e per risolvere il suddetto problema tecnico in modo nuovo ed originale, ottenendo anche notevoli vantaggi rispetto allo stato della tecnica anteriore, una composizione di rivestimento protettivo per proteggere una superficie da corrosione, in particolare, ma non esclusivamente, per i ferri di armatura di cemento, comprende un agglomerante nel quale ? disperso materiale metallico. Quest?ultimo comprende granuli di metalli che riproducono la composizione metallica di un acciaio inossidabile. In particolare i metalli comprendono il ferro ed il cromo. Preferibilmente i metalli comprendono eventualmente anche almeno uno scelto tra nichel, manganese, zinco, rame, alluminio e loro miscele. Eventualmente pu? essere presente anche molibdeno e/o titanio e/o niobio e/o vanadio. In soluzioni preferenziali, i suddetti metalli comprendono almeno ferro, cromo e nichel. L?agglomerante comprende una o pi? resine alifatiche autoreticolanti in soluzione acquosa.
L?idea alla base del trovato ? quella di realizzare una composizione che consenta alla superficie da proteggere, ad esempio il ferro di armatura, di avere una resistenza alla corrosione simile a quella dell?acciaio inossidabile. Con la composizione di cui sopra si ? osservato che non solo essa conferisce protezione alla superficie, ad esempio ai ferri d?armatura, ma anche che i granuli di metalli vengono ad arricchire la superficie, ad esempio i ferri di armatura, sui quali la composizione ? applicata.
Vantaggiosamente, la composizione ? priva di cemento e di legami cementizi. Come detto, il cemento ? igroscopico ed assorbe acqua ed umidit? che sono tra i principali agenti alla base della corrosione del ferro. Prevedendo una composizione senza cemento e senza legami cementizi permette quindi di limitare, o addirittura bloccare, l?assorbimento di acqua ed umidit?, facendo s? che non si crea un ambiente dannoso per il ferro.
La composizione comprende almeno ferro e cromo che sono noti per essere i componenti principali dell?acciaio inossidabile. Preferibilmente il ferro, il componente principale, ? presente a pi? del 50% in peso sul peso totale dei granuli. Il cromo pu? essere presente fino al 25% in peso, preferibilmente fino al 20%, pi? preferibilmente a pi? del 10,5% in peso. Favorevolmente nei metalli dei granuli ? presente, in aggiunta a ferro e cromo, anche il nichel. Tale metallo permette di aumentare la resistenza dell?acciaio alla corrosione. Inoltre, nelle proporzioni giuste, il nichel rientra nella composizione degli acciai austenitici che hanno un?ottima resistenza alla corrosione. Il nichel pu? essere rappresentare fino al 15% in peso, preferibilmente fino al 10% in peso. Il nichel pu? anche essere presente in proporzione maggiore dell? 8% in peso per riprodurre le propriet? degli acciai austenitici.
Secondo forme di realizzazione tra i granuli metalli sono anche presenti granuli di manganese. Questo metallo pu? agire come deossidante e quindi concorrere a ripristinare la superficie su cui ? applicata la composizione, ad esempio i ferri di armatura. Il manganese pu? essere presente fino al 7% in peso, preferibilmente fino al 3% in peso.
Il rame pu? essere previsto nel materiale metallico della composizione come protettivo per superfici soggette ad essere corrose dall?aerosol marino. L?alluminio invece ha propriet? protettive antiossidanti ed ha, come metallo, un peso specifico basso, il che lo rende vantaggioso per realizzare rivestimenti protettivi in settori dove il peso deve rimanere contenuto come la nautica, l?aviazione o l?automotive.
In accordo con forme di realizzazione i granuli metallici hanno una granulometria compresa tra 20?m e 200?m, preferibilmente tra 30?m e 180pm, pi? preferibilmente tra 40pm e 160pm, ancora pi? preferibilmente tra 45?m e 150?m. Le granulometrie vengono selezionate mediante setacci reperibili nel mercato (ad esempio Endecotts Microplate) con piastra in nichel a fori calibrati con un minimo di 5 ?m e scala progressiva di maggiori dimensioni con intervalli di 5 ?m, oppure, per granulometrie meno ridotte, con fondi di rete da 100 ?m e/o superiori.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, la soluzione acquosa comprende pi? resine alifatiche autoreticolanti miscelate tra loro. Preferibilmente le resine alifatiche sono miscelate a freddo sotto agitazione lenta.
Le resine alifatiche possono essere scelte tra le resine acriliche, in particolare quelle che formano catene polimeriche idrofobe in soluzione acquosa, i copolimeri acril/Stirenici, le resine polisilossaniche e silaniche, i copolimeri polisilossanici i poliuretani, le resine epossidiche e loro miscele. Tali composti possono essere presenti sotto forma di emulsione o dispersione, eventualmente in presenza di uno o pi? reticoli polimerici idrofobi.
La soluzione acquosa pu? comprendere, in aggiunta all?una o pi? resine alifatiche, un composto conducente elettrico come ad esempio un elettrolita o un polielettrolita. In particolare la soluzione acquosa pu? comprendere un polielettrolita, preferibilmente del tipo anionico. A differenza degli elettroliti, i polielettroliti, che sono polimeri, possono influenzare la viscosit?, la struttura e la stabilit? della composizione, nonch? avere un ruolo nelle interazioni che si svolgono in essa o con i ferri di armatura.
Favorevolmente la soluzione acquosa pu? anche comprendere additivi quali ad esempio un agente reticolante, un agente reticolante indurente, un addensante e loro miscele.
La composizione sopra descritta pu? essere formulata in vari modi, ad esempio in malta semifluida ad alta flessibilit? o con indurente, in malta fluida in cartuccia oppure per un?erogazione a spruzzo. Ad ogni modo la formulazione pu? essere del tipo monocomponente o bicomponente, ossia da miscelare con un altro componente. Il tipo di formulazione pu? dipendere dal rapporto in peso tra soluzione acquosa e granuli e/o dalla granulometria media dei granuli.
Secondo un aspetto, ? previsto anche un metodo per proteggere una superficie da corrosione, ad esempio, ma non limitativamente, i ferri d?armatura di cemento armato, che comprende una fase di applicazione della composizione sopra descritta su detta superf?cie.
In particolare la composizione pu? essere applicata tramite spatolatura e/o spalmatura qualora la composizione sia formulata in malta semifluida, oppure tramite spruzzatura qualora la composizione sia formulata in malta fluida.
Secondo un aspetto ? previsto un uso di una composizione comprendente granuli di uno o pi? metalli dispersi in una soluzione acquosa di una o pi? resine alifatiche autoreticolanti per proteggere una superficie da corrosione, in particolare, ma non solo, ferri di armatura di cemento armato. Preferibilmente la composizione ? come in una qualsiasi delle forme di realizzazione sopra descritte.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE
Salvo che siano definiti altrimenti, tutti i termini tecnici e scientifici utilizzati qui e di seguito hanno lo stesso significato comunemente inteso da una persona di ordinaria esperienza nel campo della tecnica cui appartiene il presente trovato. Anche se metodi e materiali simili o equivalenti a quelli qui descritti possono essere utilizzati nella pratica o nelle prove di verifica della presente divulgazione, di seguito sono descritti, a titolo di esempio, i metodi e i materiali. In caso di conflitto prevale la presente domanda, incluse le definizioni. I materiali, metodi ed esempi hanno carattere puramente illustrativo e non devono essere intesi in modo limitativo.
Tutte le misure sono effettuate, salvo diversa indicazione, a 25?C (temperatura ambiente) e a pressione atmosferica. Tutte le temperature, salvo diversa indicazione, sono espresse in gradi Celsius.
Tutte le percentuali e i rapporti indicati si intendono riferiti al peso della composizione totale (w/w), salvo diversa indicazione.
Tutti gli intervalli percentuali qui riportati vengono fomiti con la previsione che la somma rispetto alla composizione complessiva sia a 100%, salvo diversa indicazione.
Tutti gli intervalli qui riportati si intendono comprensivi degli estremi, compresi quelli che riportano un intervallo ?tra? due valori, salvo diversa indicazione.
Sono inclusi nella presente descrizione anche gli intervalli che derivano dalla sovrapposizione od unione di due o pi? intervalli descritti, salvo diversa indicazione.
Sono pure inclusi nella presente descrizione anche gli intervalli che possono derivare dalla combinazione di due o pi? valori puntuali descritti, salvo diversa indicazione.
Dove menzionata l?acqua, si intende acqua distillata salvo diverse specificazioni.
Una composizione di rivestimento protettivo per proteggere da corrosione una superficie, ad esempio per i ferri d?armatura di cemento , comprende una soluzione acquosa di una o pi? resine alifatiche autoreticolanti, in cui granuli di uno o pi? metalli sono dispersi omogeneamente. La composizione ? quindi una malta che per? ? priva di cemento e di leganti cementizi. In tal modo non ha nessuna componente igroscopica, il che gli conferisce un effetto idrorepellente ed un pH sostanzialmente neutro.
I granuli metallici riproducono la composizione metallica di un acciaio inossidabile e comprendono vantaggiosamente ferro, cromo, ed eventualmente anche nichel e manganese, i quali generalmente rientrano nella composizione dell?acciaio inossidabile. Tali composti possono quindi proteggere efficacemente una superficie, in particolare i ferri d?armatura, contro la corrosione. Alcuni elementi, ad esempio il manganese, hanno anche propriet? di deossidante, e perci? permettono di ripristinare, almeno parzialmente, le caratteristiche originali del ferro.
I granuli possono anche comprendere zinco e/o rame e/o alluminio. Eventualmente tra detti granuli metallici pu? essere presente anche molibdeno e/o titanio e/o niobio e/o vanadio
I granuli metallici provengono preferibilmente da materiale da riciclo, ad esempio da triturazioni di metalli riciclati opportunamente ventilati e depolverati, poi vagliati per ottenere una granulometria predeterminata. In questo caso la granulometria ? compresa tra 20?m e 200?m, vantaggiosamente tra 30?m e 180?m, pi? vantaggiosamente tra 40?m e 160?m, ancora pi? vantaggiosamente tra 45?m e 150?m.
La soluzione acquosa ? a base di resine alifatiche autoreticolanti, ad esempio emulsione o dispersione di resine acriliche che formano catene polimeriche idrofobe, con reticolati polimerici idrofobi oppure senza, dispersione poliuretanica, resina epossidica, dispersione di copolimeri acril/stirenici, copolimero polisilossanico, emulsione di resine polisilossaniche e silane, e loro miscele.
In accordo con forme di realizzazione qui descritte, la soluzione acquosa include anche un polielettrolita, ad esempio un sale di sodio di polielettrolita carbossilato
Nella soluzione acquosa possono essere presenti altri composti quali uretano modificato in condizioni idrofobiche con ossido di etilene, un policarbodiimmide come agente reticolante, un poliammine come agente reticolante indurente, silice pirogenica come addensante e loro miscele.
Come si vedr? nel seguito, la composizione pu? essere formulata in formulazione semifluida o fluida, ad esempio per erogazione a spruzzo, eventualmente in modalit? bicomponente.
Nel seguito si riportano esempi di malte e della loro produzione.
Esempio 1
Il materiale metallico ? costituito da ferro, cromo, nichel e manganese nelle seguenti proporzioni (le percentuali sono espresse in peso sul peso totale del solo materiale metallico, cio? dei granuli):
Ferro (CAS 7439-89-6 ; EINECS - 231-096-4) 67% Cromo (CAS 7440-47-3; EINECS - 231-157-5) 20% Nichel (CAS 7440-02-0; EINECS - 231-111-4) 10% Manganese (CAS 7439-96-5; EINECS - 231-105-1) 3%
La proporzione di ferro pu? essere aumentata, mentre le proporzioni di cromo, nichel e manganese possono essere diminuite per compensare un?eventuale aumento della proporzione di ferro.
Questa composizione di materiale metallico ? utilizzata in tutti gli esempi successivi. La granulometria pu? cambiare a seconda della tipologia di malta da produrre, perci? sar? indicata in ciascuna di esse negli esempi successivi.
Un metodo di produzione del materiale metallico prevede di pesare i diversi metalli da inserire e di immettere i granulati in un contenitore, ad esempio un contenitore di acciaio basculante, nelle proporzioni previste a seconda del tipo di malta da produrre.
Esempio 2
Si prepara una malta semifluida monocomponente ad alta flessibilit?, da confezionare in secchi. In questa malta l?agglomerante si compone come segue (le percentuali sono espresse in peso sul peso totale del solo agglomerante):
Si noti che in questo esempio le concentrazioni indicate per l?emulsione di resine acriliche ed il polielettrolita sono da intendersi come valori minimi, mentre le concentrazioni degli altri tre componenti sono valori massimi. Cio? si pu? ottenere una malta semifluida aumentando la concentrazione in emulsione di resine acriliche e di polielettrolita e diminuendo di conseguenza la concentrazione di copolimeri acril/stirenici, di resine polisilossaniche e silane e di uretano. Il rapporto in peso agglomerante:granuli ? pari a 1 :4. La granulometria media del materiale metallico ? compresa tra75?m e 150?m.
Un metodo di produzione dell? agglomerante prevede di versare in un recipiente, ad esempio del tipo in acciaio inossidabile provvisto di agitatore a pale, i componenti nella sequenza indicata in tabella nonch? nelle proporzioni indicate. Per limitare il pi? possibile gli scarti di lavorazione conseguenti ai travasi ? previsto che la produzione avvenga direttamente nei secchi destinati all?utilizzo finale. I residui del prodotto infatti si perdono con la ripulitura del recipiente dento il quale vengono mescolati.
I granuli sono poi versati lentamente, ad esempio ?a filo?, in un secchio nel quale ? gi? presente l?agglomerante desiderato. I granuli sono miscelati omogeneamente all? agglomerante mediante agitazione lenta con l?ausilio di un agitatore, ad esempio del tipo munito di pale inclinate. Tale agitatore con pale inclinate permette di creare un flusso di risalita della malta dal fondo del secchio verso il colmo, il che determina una dispersione pi? omogenea del materiale metallico nell? agglomerante. Una volta finita la miscelazione i granulati sono mantenuti in sospensione per mezzo degli specifici additivi presenti nell? agglomerante.
Completata la dispersione ed omogeneizzazione della malta, si ripulisce l?interno del secchio con una spugna bagnata con acqua pura, per rimuovere possibili schizzi provocati dalle pale del mescolatore. Poi si predispongono forme adeguate di fogli di polietilene che sono appoggiate all? interno del secchio a diretto contatto con la superficie della malta e si fa fuoriuscire ogni residuo di aria fra la malta ed il film protettivo.
Il secchio ? poi chiuso con l?apposito coperchio, dopodich? si provvede ad apporre sul secchio le etichette per identificare il prodotto.
Esempio 3
Si prepara una malta semifluida bicomponente da confezionare in secchi. L?agglomerante ha la composizione seguente (le percentuali sono espresse in peso sul peso totale del solo agglomerante):
In questo esempio la malta semifluida bicomponente ? ottenuta anche aumentando le proporzioni di dispersione poliuretanica, di polielettrolita e di uretano, diminuendo di conseguenza le proporzioni di copolimeri acril/stirenici e l?emulsione di resine polisilossane e silane.
Il rapporto in peso agglomerante:granuli ? pari a 1 :4. La granulometria media del materiale metallico ? compresa tra75?m e 150?m.
Metodi di produzione e di confezionamento in secchio sono identici a quanto descritto nell?esempio 2, con la differenza che l?agente di reticolazione non ? miscelato assieme agli altri componenti, che formano la parte principale dell?agglomerante, ma ? da fornire separatamente per essere miscelato alla parte principale al momento dell?applicazione.
A tale scopo l?agente di reticolazione ? confezionato nel coperchio, appositamente predisposto per alloggiare una quantit? predefinita di prodotto, del secchio in cui ? confezionata la parte principale delfagglomerante, oppure in un secchio separato, di dimensioni minori, da fornire assieme al secchio della parte principale dell' agglomerante.
Esempio 4
Si prepara una malta semifluida bicomponente con indurente, da confezionare in secchi. L?agglomerante ? preparato miscelando i composti seguenti (le percentuali sono espresse in peso sul peso totale del solo agglomerante):
In questo esempio le proporzioni della resina epossidica e della poliammine sono da intendersi come valori minimi, mentre le proporzioni di copolimero polisilossanico e di silice sono da intendersi come valori massimi.
Il rapporto in peso agglomerante: granuli ? pari a 1:4. La granulometria media del materiale metallico ? compresa tra75?m e 150?m.
Metodi di produzione e di confezionamento in secchio sono identici a quanto descritto nell?esempio 3.
Esempio 5
Si prepara una malta fluida per un?erogazione a spruzzo, da confezionare in secchi. L?agglomerante ha la seguente composizione (le
percentuali sono espresse in peso sul peso totale del solo agglomerante):
Le proporzioni di emulsione di resine acriliche, di dispersione di copolimeri acril/stirenici, di miscela di resina silano/polisilossanica e di polielettrolita possono essere aumentate, la proporzione di uretano pu? invece essere diminuita.
Il rapporto in peso agglomerante:granuli ? pari a 1:1, il materiale metallico ha una granulometria media di 45?m.
Metodi di produzione e di confezionamento in secchi sono come descritto nell?esempio 2.
Esempio 6
Si prepara una malta fluida da confezionare in cartucce per la sua erogazione tramite spruzzo di pasta cremosa, filiforme, ad esempio usando una pistola a stantuffo. La composizione dell? agglomerante ? indicata nella tabella seguente (le percentuali sono espresse in peso sul peso totale del solo agglomerante):
Le proporzioni indicate di emulsione di resine acriliche e di polielettrolita sono valori minimi, tali proporzioni possono essere aumentate pur ottenendo una malta da confezionare in cartuccia. Vice versa, le proporzioni di copolimeri acril/stirenici, la miscela di resina silano/polisilossanica e l?uretano sono da considerare come valori massimi.
Il rapporto in peso agglomerante: granuli ? pari a 1:2, i granuli hanno una granulometria media di 45?m.
Un metodo di produzione dell' agglomerante ? come indicato nell?esempio 2. Un metodo di confezionamento in cartucce prevede impianti dedicati, in particolare di tipo semiautomatico oppure completamente automatizzato. Tali impianti sono gi? reperibili sul mercato.
Una volta preparata la malta, essa ? alimentata, mediante un tubo di alimentazione, in un alloggiamento apposito delle cartucce che sono riempite una alla volta secondo un dosaggio predeterminato.
L?erogazione delle dosi di malta avviene su comando di un operatore, ad esempio agendo su un pedale, oppure in modo automatico se l?impianto 10 permette. Una volta erogata nell?alloggio della cartuccia, la malta pu? essere compressa in modo da espellere ogni residuo di aria eventualmente presente.
Le cartucce erogabili tramite dispositivi di erogazione, ad esempio del tipo della pistola a stantuffo, permettono agli operatori di disporre di un prodotto pronto all?uso, disponibile per esigenze che non richiedono grandi quantitativi, facili da applicare, pratici e puliti da trasportare anche in borse di lavoro, di lungo conservazione quindi anche utilizzabile in modo saltuario. Quest?ultimo requisito ? ottenuto grazie al confezionamento in cartuccia sotto vuoto.
Dagli esempi fomiti si evince che la malta di cui sopra, grazie alle diverse formulazioni che pu? avere, ? applicabile tramite svariati tipi di applicazione, in particolare direttamente in cantiere con l?ausilio di normali strumenti di lavoro del campo edile, come ad esempio la mestola da muratore per ripristinare demolizioni di cemento operate per scoprire il ferro arrugginito, la spatola per rifinire superf?ci piane, macchine intonacatrici per riempimenti di grandi dimensioni, la pistola di verniciatura per rifinire grandi superfici o la pistola erogatrice a stantuffo a cartuccia per riempire fessure, sigillare crepe e chiudere fori.
L?applicazione della malta metallica descritta in precedenza pu? essere eseguita mediante spalmatura, spatolatura e/o spruzzo, a seconda delle esigenze e della formulazione della malta. La malta pu? essere applicata direttamente sui ferri d?armatura, od in generale alla superficie da proteggere e ripristinare, e/o comunque sulla struttura cementizia circostante i ferri d?armatura.
E chiaro che alla composizione ed al metodo fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
? anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, un esperto del ramo potr? realizzare altre forme equivalenti di composizione e metodo, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1. Composizione di rivestimento protettivo per proteggere una superf?cie da corrosione, comprendente un agglomerante a base di una o pi? resine alifatiche autoreticolanti in soluzione acquosa, nel quale ? disperso un materiale metallico comprendente granuli di metalli che riproducono la composizione metallica di un acciaio inossidabile, in cui detti metalli comprendono ferro, cromo ed eventualmente almeno uno tra nichel, manganese, zinco, rame, alluminio e loro miscele ed in cui detta composizione ? priva di cemento e di leganti cementizi.
2. Composizione come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il ferro ha una concentrazione maggiore del 50% in peso sul peso totale di detti granuli.
3. Composizione come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che l?uno o pi? metalli comprendono, in particolare, ferro, cromo, nichel e manganese, in cui in particolare il ferro ha una concentrazione maggiore o pari al 67% in peso, il cromo ha una concentrazione minore o pari al 20% in peso, il nichel ha una concentrazione minore o pari al 10% in peso ed il manganese ha una concentrazione minore o pari al 3% in peso.
4. Composizione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l?uno o pi? metalli hanno una granulometria tra 30?m e 200?m, preferibilmente tra 40?m e 175?m.
5. Composizione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la proporzione in peso agglomerante:granuli ? compresa tra 1:0,5 e 1:5.
6. Composizione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l?una o pi? resine alifatiche autoreticolanti sono scelte tra le resine acriliche, in particolare quelle che formano catene polimeriche idrofobe in soluzione acquosa, i copolimeri acril/Stirenici, le resine polisilossaniche e silaniche, i copolimeri polisilossanici i poliuretani, le resine epossidiche e loro miscele, in cui eventualmente l?una o pi? resine alifatiche sono sotto forma di emulsione o dispersione in acqua.
7. Composizione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di essere formulata in malta semifluida, in cui il rapporto in peso agglomerante: granuli ? pari a 1 :4 ed i granuli hanno una granulometria media compresa tra 75?m e 150?m.
8. Composizione come nella rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di essere formulata in malta semifluida bicomponente e di comprendere un agente reticolante eventualmente indurente separato dalla soluzione acquosa di una o pi? resine alifatiche autoreticolanti.
9. Composizione come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, caratterizzata dal fatto di essere formulata in malta fluida per un?erogazione mediante spruzzaggio, in cui il rapporto in peso agglomerante:granuli ? pari a 1:1 ed i granuli hanno una granulometria media pari a 45?m.
10. Metodo per rivestire e proteggere da corrosione una superficie, caratterizzato dal fatto di applicare su detta superf?cie una composizione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
11. Metodo come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che prevede una fase di spalmatura e/o spatolatura su una struttura cementizia oppure la composizione ? formulata in malta fluida e la sua applicazione prevede una fase di spruzzaggio a filo su crepe o fori.
12. Uso di una composizione come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, per rivestire e proteggere da corrosione una superficie.
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