IT202100015614A1 - Mola diamantata atta alla molatura e all’abrasione di materiali solidi stratificati - Google Patents

Mola diamantata atta alla molatura e all’abrasione di materiali solidi stratificati Download PDF

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Epifanio Nunziata
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Diamant Di Nunziata Andrea E C S A S
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Description

Descrizione dell?invenzione avente per titolo:
?MOLA DIAMANTATA ATTA ALLA MOLATURA E ALL?ABRASIONE DI MATERIALI SOLIDI STRATIFICATI?
Descrizione
Campo della tecnica
L?invenzione si riferisce al settore della meccanica. Ancora pi? specificatamente la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo atto alla molatura comprendente un peculiare dente centrale che garantisce la rimozione puntuale e precisa del materiale plastico con il quale viene effettuata la stratifica, una maggiore durata della vita dell?intero dispositivo e una maggiore qualit? di lucidatura, oltre che maggiore tenuta strutturale del vetro e maggiore sicurezza sul lavoro grazie ad una serie di sensori di rilevamento.
Arte nota
Tradizionalmente la molatura consiste nell?operazione del molare, cio? levigare, arrotare, lucidare, materiali di diverso tipo (come marmo, metalli duri, cristallo, specchi e vetri), mediante mola o molatrice. Con questa lavorazione si produce una smussatura dei bordi della lastra, per evitare che terminino con spigolo vivo. Per quanto riguarda la molatura del vetro, normalmente, gli utensili utilizzati per la lavorazione del bordo del vetro hanno le stesse caratteristiche tecniche e geometriche sia che si tratti di:
- lastre composite, gres, ceramica o materiali simili ? stratificate (cio? nel caso di una lastra di materiale derivata dalla stratifica di due lastre dello stesso o di diversi materiali, con al centro uno o pi? film plastici interposti tra le stesse) su CNC con utensili periferici;
- lastre monolitiche (materiali composti da unica lastra).
A titolo esemplificativo si prender? in considerazione il vetro come materiale di riferimento. L?utilizzo di tali utensili per la lavorazione di vetri stratificati provoca precoce deterioramento dell?utensile stesso unitamente ad una scarsa qualit? del prodotto finale. Lo sfregamento del plastico con l?utensile, presente tra due lastre di vetro nel caso di vetro stratificato, causa segni continui e profondi sull?utensile che si riproducono sulle lavorazioni successive determinando una scarsa qualit? dei prodotti. Il moto rotativo e traslativo svolto dal mandrino del CNC tende a non rimuovere del tutto il plastico quanto a trascinarlo lungo la lastra determinando anche in caso di lucidatura un?opacizzazione del bordo a causa dei residui del plastico.
L?utensile, in questo modo, presenta solchi nei punti in cui entra in contatto con il materiale plastico che pu? essere di natura diversa: pvb, plastico rigido, materiali plastici vari, plexiglass, lexan, etc. Nonostante gli utensili di questo genere siano dotati di fori e tagli per il passaggio dell?acqua, il materiale plastico non sar? del tutto scaricato dall?utensile ostruendo la lavorazione dei successivi vetri i quali non avranno la geometria richiesta.
Alcune soluzioni presenti sul mercato prevedono dei semplici tagli effettuati in modo dritto o inclinato, o inclinato con sensi opposti, che aiutano il taglio del plastico allungando leggermente la creazione del solco, ma non ne risolve il problema nel lungo periodo.
Per quanto concerne le privative un esempio ? rappresentato dal brevetto CN111251186A. L?invenzione riguarda un utensile abrasivo per la lavorazione di pezzi, in particolare di vetro stratificato di sicurezza; esso comprende un dispositivo di supporto avente una zona di accoppiamento centrale con un azionamento rotante di una rettificatrice. Un piatto che ? disposto sul dispositivo di supporto sul lato periferico e presenta sezioni di macinazione, distanziate tra loro, in un senso di macinazione, in cui ? previsto:
- almeno un primo gruppo di almeno due sezioni di macinazione che si susseguono nel senso di macinazione, le sezioni di macinazione del primo gruppo prevedono un primo orientamento rispetto al dispositivo di supporto,
- ed almeno un ulteriore gruppo di almeno due sezioni di molatura che si susseguono nel senso di molatura, che hanno un secondo orientamento rispetto al dispositivo di supporto diverso dal primo orientamento.
Altri gruppi sono disposti sul dispositivo di supporto uno dopo l?altro nel senso di molatura.
Tale dispositivo, tuttavia, non risolve le problematiche suesposte, senza effettuare alcun tipo di incisione si limita a suddividere i quarti di mola in direzioni opposte. Scopo, della presente domanda di brevetto, ? quello di realizzare un dispositivo per la molatura che consenta la rimozione in modo pulito e preciso del plastico/o materiale similare con il quale viene effettuata la stratifica, unitamente ad un efficientamento qualitativo che consente all?utensile di non perdere forma centralmente e non creare solchi centrali in fase di lavorazione. Inoltre, esso, rende il vetro strutturalmente capace di una maggiore resistenza poich? lavorato anche nelle zone che vengono accoppiate con il plastico; tale caratteristica ne conferisce una maggiore resistenza alla rottura, ne vengono ridotte le micro schegge che si avrebbero, nella tradizionale lavorazione, nel bordo interno dei due vetri accoppiati con il plastico.
Descrizione dell?invenzione
Secondo la presente invenzione viene realizzato una mola diamantata, per la molatura e l?abrasione di materiali solidi, stratificati e segnatamente per la molatura e la lavorazione di lastre di vetro, di vetro ceramica, di lastre di materiali compositi e/o di qualsiasi altro materiale.
L?intero dispositivo ? progettato per aumentare la qualit? estetica e funzionale delle lastre multistrato una volta terminata la molatura e/o la lavorazione in genere, rendendole lucidabili, prive di residui di materiale plastico sui vetri. Tale lavorazione, inoltre, migliora la tenuta strutturale ed il carico di rottura delle suddette lastre comprendendo, nella lavorazione di molatura, anche i lati interni dei vetri che normalmente, nelle lavorazioni con mole periferiche su macchine orizzontali e verticali cnc, restano piatti e privi di filetto.
La suddetta mola diamantata comprende due flange di base in ferro, alluminio e/o resina, almeno un gruppo di taglio dotato di almeno una corona diamantata, posizionata in una porzione esterna della suddetta mola.
Il gruppo di taglio si caratterizza per il fatto di comprendere una pluralit? di fori per il raffreddamento ed il passaggio dell?acqua o del liquido refrigerante; questi sono di numero e dimensioni variabili, in base alla tipologia di lastre multistrato e di materiale plastico da lavorare. Il suddetto piatto, poi, comprende una pluralit? di tagli, di diverse tipologie (dritti, inclinati, totali, parziali), che variano in numero e tipologia in base alle lastre di vetro e al materiale plastico da lavorare.
In una ulteriore versione, i tagli vengono realizzati in diversi assetti: inclinati, dritti, posizionati sull?intera superficie del gruppo di taglio o unicamente sul suddetto piatto.
Uno dei vantaggi, della mola in oggetto, ? quello di comprendere almeno un dente centrale: questo ? costruito per la rimozione del materiale plastico o di materiali similari, presenti sulle lastre al momento della molatura.
In una versione base il suddetto dente centrale viene stampato, unitamente all?intero, nello stesso intero blocco del piatto.
Eventualmente e vantaggiosamente, il suddetto dente centrale, ? realizzato separatamente rispetto al dispositivo, come corpo esterno, comprendente un disco interno da flangiare in una porzione centrale del suddetto piatto per mezzo di una pluralit? di viti.
Il suddetto dente centrale consente la lavorazione di porzioni di lastre multistrato, in una fase di molatura o in altre fasi di lavorazione, effettuando un piccolo filetto nella parte interna delle stesse lastre, e consentendo vari tipi di rifiniture nella lavorazione di tali lastre tra le quali filo lucido e filo grezzo.
In tale assetto il gruppo di taglio, grazie al suddetto dente centrale, mantiene funzionale il profilo del dispositivo in oggetto nel tempo, anche a seguito di migliaia di metri percorsi, garantendo un alto standard qualitativo.
L?altezza e la forma del dente centrale ? variabile e definita a seconda dallo spessore delle lastre di vetro e del materiale plastico da lavorare mentre le dimensioni dell?intero dispositivo variano di un diametro ed un?altezza compresi tra i 30 mm ed i 400 mm.
In una ulteriore vantaggiosa versione il suddetto dente centrale viene realizzato con una grana ed un impasto, specifici e variabili a seconda del materiale plastico da rimuovere ed in forme e materiali, comprendenti tagli e/o seghettature, personalizzati, idonei alla rimozione del materiale plastico, in base alla natura, pi? o meno rigida dello stesso.
Sempre in un?ulteriore versione vantaggiosa il dispositivo ? dotato di almeno due denti per la rimozione del materiale plastico.
Il dispositivo per la molatura ? realizzato in qualsiasi forma geometrica quale profilo periferico a trapezio, a gola e qualsiasi altra forma, oltre che su disegni specifici a richiesta di ciascun committente, oltre che realizzabile nella versione a settori.
In una forma di realizzazione vantaggiosa, poi, la mola in oggetto comprende sensori di rilevamento delle polveri sottili presenti nell?aria e sensori di segnalazione dello stato di saturazione dell?aria, oltre che sensori per il surriscaldamento della corona diamantata. Tali sensori permettono al personale addetto ai lavori, di allontanarsi dall?area d?intervento dell?ambiente circostante le aree di lavorazione, fino al ristabilirsi di condizioni salubri, oltre che grazie al sensore di temperatura, di allungare la vita dell?utensile.
I vantaggi offerti dalla presente invenzione sono evidenti alla luce della descrizione fin qui esposta e saranno ancora pi? chiari grazie alle figure annesse e alla relativa descrizione dettagliata.
Descrizione delle figure
L?invenzione verr? qui di seguito descritta in almeno una forma di realizzazione preferita a titolo esplicativo e non limitativo con l?ausilio delle figure annesse, nelle quali:
- FIGURA 1 nella quale a) mostra la mola 1 diamantata in oggetto, la quale comprende una flangia di base 2 sul quale ? installato un gruppo di taglio 2.1 a sua volta comprendente una corona diamantata 2.2 mentre sull?intera mola 1 sono disposti una pluralit? di fori 2.3 e tagli 2.4; esternamente la suddetta mola comprende almeno una flangia 2.5 posta a chiusura; b) mostra la suddetta corona diamantata 2.2 comprendente almeno un dente centrale 3 incorporato nella stessa.
- FIGURA 2 mostra un dettaglio del gruppo di taglio 2.1: si noti come la corona diamantata 2.2 comprenda il suddetto dente centrale 3 sulla sua superficie; si notino anche qui i fori 2.3 ed i tagli 2.4.
- FIGURA 3 mostra un dettaglio della struttura della flangia esterna 2.5, poste a chiusura dell?intera mola 1.
- FIGURA 4 mostra la flangia di base 2, collocata in una sezione interna della mola 1.
- FIGURA 5 mostra un dettaglio dei tagli 2.4 posti sull?intera superficie della mola 1 diamantata.
- FIGURA 6 mostra un dettaglio dei fori 2.3 posti sull?intera superficie della mola 1.
- FIGURA 7 mostra un dettaglio del suddetto dente centrale 3 in una forma di realizzazione della presente invenzione nella quale ? separato dalla mola 1: in questa variante il suddetto dente 3 ? incorporato su un disco interno 3.1 da flangiare sulla mola 1 per mezzo di viti.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
La presente invenzione verr? ora illustrata a titolo puramente esemplificativo ma non limitativo o vincolante, ricorrendo alle figure le quali illustrano alcune realizzazioni relativamente al presente concetto inventivo.
Con riferimento alle FIG. 1 ? mostrata la mola 1 in oggetto che, in una versione preferita, presenta una flangia di base 2 (in ferro, alluminio e/o resina, che ne garantiscono una struttura rigida). In tale versione la suddetta mola 1 comprende almeno un gruppo di taglio 2.1 dotato di una corona diamantata 2.2 interna che include:
- una pluralit? di sensori di rilevamento delle polveri sottili presenti nell?aria,
- una pluralit? di sensori atti a segnalare uno stato di saturazione dell?aria circostante che consentono al personale addetto di allontanarsi dall?area di intervento fino al ristabilirsi di condizioni salubri dell?ambiente circostante le aree di lavorazione.
- una pluralit? di sensori di temperatura per segnalare aumento della temperatura oltre certi limiti che comporta usura precoce dell?utensile La suddetta corona diamantata 2.2 comprende almeno un dente centrale 3: esso consente di rimuovere il materiale plastico o materiali similari, presenti sulle lastre in fase di lavorazione.
Il suddetto dente centrale 3 viene prodotto tramite il metodo di sinterizzazione o stampa tridimensionale e viene alternativamente:
- stampato in uno stesso intero blocco insieme all?intero dispositivo 1 tramite processo di sinterizzazione;
- realizzato separatamente dal dispositivo 1, come corpo separato (come mostrato in Fig.7); in tale conformazione esso comprende uno specifico disco interno 3.1 da flangiare in una porzione centrale del suddetto dispositivo 1 tramite una pluralit? di viti.
La caratteristica peculiare del dente centrale 3 ? quella di consentire la rimozione e la lavorazione di porzioni delle lastre di vetro, in fase di molatura, effettuando un?incisione come un piccolo filetto nella parte interna delle stesse lastre di vetro. Il suddetto dente centrale consente vari tipi di rifiniture e forme nella lavorazione di tali lastre, tra le quali filo lucido, filo grezzo e contribuisce a migliorare le performance di tenuta strutturale del vetro stesso riducendo le dimensioni delle microlesioni presenti sui bordi delle lastre del vetro, adiacenti il plastico.
Tale caratteristica consente un impiego di vetri di spessore minore ma dotati di una maggiore resistenza alla rottura ed al carico.
Il dente centrale 3 mantiene funzionale il profilo dell?intero dispositivo 1 nel tempo, anche a seguito di migliaia di metri percorsi, garantendo un alto standard qualitativo.
Il suddetto dente centrale 3 ? realizzato con una grana ed un impasto specifici, che variano in base al materiale plastico da rimuovere, mentre, la sua altezza e forma, varia a seconda dello spessore delle lastre di vetro e del materiale plastico da lavorare. Ciascun dente centrale 3 viene realizzato in forme e materiali, con tagli o seghettature, idonei alla rimozione del materiale plastico, in base alla natura, pi? o meno rigida dello stesso.
A chiusura della mola 1 ? posta almeno una flangia 2.5 esterna come mostrato in Fig. 3.
Inoltre vi sono composizioni di vetri caratterizzate da pi? lastre di vetro e film plastici, stratificati, a titolo esemplificativo vetro 26/27 la cui composizione risulta essere: vetro 8 mm plastico 0.38 vetro 10 mm plastico 0.38+ vetro 8 mm; nei casi come quello esemplificato, sulla corona diamantata 2.2 vengono installati almeno due del suddetto dente 3 per la rimozione del plastico in corrispondenza degli stessi per i casi in cui le lastre atte alla lavorazione siano composte da pi? strati.
Come mostrato in Fig. 5 e 6, sulla suddetta mola 1 sono presenti una pluralit? di fori 2.3 che consentono il passaggio dell?acqua o del liquido refrigerante ed un raffreddamento della stessa; tali fori 2.3 sono di dimensioni variabili in base alla tipologia di lastre di vetro e materiale plastico da lavorare. Inoltre, sono presenti sulla superficie dell?intera mola 1, una pluralit? di tagli e solchi 2.4, variabili in base alle lastre di vetro e al materiale plastico da lavorare; tali tagli e solchi 2.4 sono realizzati in diversi assetti: inclinati, dritti, posizionati sull?intera superficie del gruppo di taglio 2.1, provvedono alla rimozione del materiale plastico lavorando insieme al suddetto dente centrale 3. Il numero e la tipologia degli stessi vengono definiti sulla base dello spessore vetro e plastico da lavorare, ma un maggiore numero ne comporta una migliore frammentazione del plastico con benefici sulla manutenzione del macchinario.
L?intera mola 1 ? impiegata per l?abrasione dei materiali solidi stratificati e per la lavorazione (molatura) di lastre di vetro, di vetro ceramica e di qualsiasi altro materiale. Esso ? realizzato in qualsiasi forma geometrica quale profilo periferico a trapezio, a gola e qualsiasi altra forma, oltre che su disegni specifici a richiesta di ciascun committente, oltre che nella versione a settori che consente la rimozione del materiale in unico passaggio. Grazie alle sue caratteristiche peculiari, ottimizza la qualit? delle suddette lastre sia da un punto di vista estetico/funzionale, in quanto una volta terminata la molatura, sono lucidabili e prive di residui di materiale plastico sul bordo della lastra, che da un punto di vista tecnico/strutturale, in quanto la lavorazione del bordo del vetro adiacente al plastico consente un aumento del carico strutturale del vetro rispetto allo stesso senza tale lavorazione. Le dimensioni del dispositivo 1 in oggetto variano da un diametro ed un?altezza compresi tra i 30 mm ed i 400 mm.
? infine chiaro che all?invenzione fin qui descritta possono essere apportate modifiche, aggiunte o varianti ovvie per un tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall?ambito di tutela che ? fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

Rivendicazioni
1. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati e segnatamente per la lavorazione di lastre di vetro, di vetro ceramica, di lastre di materiali compositi, gres, ceramiche e/o di qualsiasi altro materiale vetroso e/o lavorabile a mezzo mola; detta mola (1) diamantata comprendendo almeno una flangia di base (2) ed almeno un gruppo di taglio (2.1) dotato di almeno una corona diamantata (2.2), posizionata in una porzione centrale di detta mola (1); detta mola (1) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere:
- almeno un dente centrale (3), atto alla rimozione di materiale plastico o materiali similari, presenti su una lastra atta ad essere lavorata; detto dente centrale (3) essendo solidale con detta corona diamantata (2.2) atta alla molatura; detto dente centrale (3) essendo atto a rimuovere e lavorare porzioni prestabilite di almeno una lastra di vetro, in una fase di molatura, effettuando una sagomatura a filetto nella parte interna delle stesse lastre di vetro; detto dente centrale (3) essendo atto a mantenere funzionale l?intera mola (1) nel tempo, anche a seguito di migliaia di metri percorsi di sagomatura, garantendo un alto standard qualitativo; l?altezza di detto dente centrale (3) essendo regolabile a seconda dello spessore delle lastre di vetro e/o del materiale plastico da lavorare;
- una pluralit? di fori (2.3) di dimensioni variabili atti ad essere attraversati da acqua di raffreddamento; la dimensione di detti fori (2.3) dipendendo dalla tipologia di lastre di vetro e/o di materiale plastico da lavorare;
- una pluralit? di tagli e solchi (2.4), variabili in funzione della tipologia e dimensione delle lastre di vetro e/o del materiale plastico da lavorare; detti tagli e solchi (2.4) essendo atti ad interrompere la continuit? della corona diamantata e frantumare il materiale plastico, posizionato sopra ciascuna lastra in lavorazione ed inciderlo, evitando il formarsi di lunghe strisce dello stesso, un intasamento delle tubature del macchinario atto alla lavorazione e danneggiamenti dello stesso; una pluralit? di detti tagli alternati a solchi sulla corona (2.4), essendo atti a frantumare detti residui plastici in pezzi di piccole dimensioni agevolando una manutenzione di detto macchinario;
- almeno una flangia (2.5) esterna, posizionate a chiusura dell?intera mola (1);
detta mola (1) essendo atta a migliorare la qualit? delle lastre in lavorazione una volta terminata la molatura, rendendole lucidabili e prive di residui di materiale plastico, sui bordi delle stesse, essendo atta a rendere dette lastre capaci di supportare maggiori carichi in termini di peso e tenuta al carico che con la tradizionale lavorazione su macchine cnc sarebbe impossibile; le dimensioni di detta mola (1) variando da un diametro ed un?altezza compresi tra i 30 mm ed i 400 mm; detta mola (1) comprendendo una flangia di base (2) in ferro, alluminio e/o resina atti a garantire una struttura rigida all?intera mola (1).
2. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo la precedente rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dente centrale (3) ? realizzato con una grana ed un impasto specifici atti a variare a seconda del materiale plastico da rimuovere.
3. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo la precedente rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto dente centrale (3) ? realizzato in forme e materiali, con tagli e/o solchi, idonei alla rimozione del materiale plastico, in base alla natura, pi? o meno rigida dello stesso.
4. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto dente centrale (3) ? realizzato separatamente da detta mola (1), come corpo estraneo, ed inserito tra due corone diamantate (2.2) divise in una sezione centrale; detto dente centrale (3), da flangiare, comprende uno specifico disco interno (3.1) atto ad essere flangiato, in una porzione centrale di detta flangia di base (2) tramite una pluralit? di viti e/o qualsiasi altro mezzo di connessione.
5. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto dente centrale (3) consente vari tipi di rifiniture nella lavorazione di dette lastre, tra le quali filo lucido e filo grezzo e una maggiore tenuta strutturale del vetro, rispetto allo stesso lavorato in metodo tradizionale.
6. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti tagli (2.4) sono realizzati in diversi assetti: inclinati, dritti, posizionati sull?intera superficie del detto gruppo di taglio (2.1) e detta mola (1).
7. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una coppia di denti (3) per la rimozione del materiale plastico nel caso in cui le lastre atte alla lavorazione siano composte da pi? strati.
8. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di essere realizzata in qualsiasi forma geometrica quale profilo periferico a trapezio, a gola e qualsiasi altra forma, oltre che su disegni specifici a richiesta di ciascun committente, oltre che nella versione a settori.
9. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere sensori di rilevamento delle polveri sottili presenti nell?aria e sensori atti a segnalare uno stato di saturazione dell?aria; detti sensori consentendo al personale addetto all?utilizzo dell?intero dispositivo di allontanarsi dall?area d?intervento fino al ristabilirsi di condizioni salubri dell?ambiente circostante le aree di lavorazione.
10. Mola (1) diamantata, atta alla molatura e all?abrasione di materiali solidi stratificati, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore di rilevazione della temperatura, atto a consentire una maggiore durata dell?utensile, verificandone istantaneamente la temperatura ed intervenendo in caso di rilevazione di parametri anomali che ne comportano una precoce usura.
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