IT202100002009A1 - Un motociclo con forcella posteriore aerodinamicamente perfezionata - Google Patents

Un motociclo con forcella posteriore aerodinamicamente perfezionata Download PDF

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IT202100002009A1
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IT
Italy
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motorcycle
fairing
wheel
fork
driving
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IT102021000002009A
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Inventor
Luca Marco De
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Piaggio & C Spa
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    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
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    • B62J17/00Weather guards for riders; Fairings or stream-lining parts not otherwise provided for
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    • B62K11/00Motorcycles, engine-assisted cycles or motor scooters with one or two wheels
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Description

UN MOTOCICLO CON FORCELLA POSTERIORE AERODINAMICAMENTE
PERFEZIONATA
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
[0001] La presente invenzione riguarda motocicli refrigerati ad acqua o altro liquido refrigerante e corredati di una carenatura, ad esempio, ma non esclusivamente, motocicli da competizione.
ARTE ANTERIORE
[0002] La ruota posteriore dei motocicli ? supportata usualmente da una forcella posteriore, cui ? associato un ammortizzatore. La forcella posteriore ha due bracci, tra i quali ? disposta la ruota posteriore motrice. I due bracci sono collegati da una struttura di raccordo, la quale ? a sua volta articolata al telaio del motoveicolo.
[0003] Nella zona tergale del motociclo, tra la ruota posteriore motrice e il telaio, nonch? la forcella posteriore si generano turbolenze che incidono negativamente sull?efficienza aerodinamica del motociclo.
[0004] Sarebbe pertanto desiderabile migliorare i motocicli, in specie da competizione, riducendo i fenomeni aerodinamici negativi che si generano tra ruota posteriore motrice, forcella posteriore e telaio.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
[0005] Per superare o alleviare i suddetti problemi dei motocicli dell?arte corrente, viene previsto un motociclo comprendente: un telaio; un motore a combustione interna montato sul telaio; una ruota anteriore sterzante; una ruota posteriore motrice; una carenatura circondante almeno parzialmente il motore e il telaio ed avente una parete inferiore estendentesi sotto il motore da una zona frontale del motociclo verso la ruota posteriore motrice; e una forcella posteriore incernierata al telaio attorno ad un asse parallelo ad un asse di rotazione della ruota posteriore motrice. La forcella posteriore comprende due bracci di supporto della ruota posteriore motrice tra loro connessi da una struttura di raccordo avente una superficie tergale, rivolta verso la ruota posteriore motrice. Vantaggiosamente, in una vista laterale una prima porzione della superficie tergale della struttura di raccordo e una porzione tergale della carenatura, estendentesi dalla parete inferiore verso la forcella posteriore, formano congiuntamente un canale di diffusione per un flusso di aria tra la forcella posteriore e la ruota posteriore motrice, generato dal movimento di avanzamento del motociclo. Il canale di diffusione migliora le condizioni di moto dell?aria nella zona della ruota posteriore motrice e della forcella posteriore.
[0006] In pratiche forme di realizzazione, una seconda porzione della superficie tergale della struttura di raccordo ? curva e sostanzialmente parallela al profilo della ruota posteriore motrice.
[0007] In almeno una posizione angolare della forcella posteriore, in vista laterale, ovvero in una sezione secondo un piano verticale mediano del motociclo, la porzione tergale della carenatura pu? essere sostanzialmente tangente alla prima porzione della superficie tergale della struttura di raccordo.
[0008] In sostanza, la porzione tergale della carenatura e la superficie tergale della struttura di raccordo possono definire, nel piano verticale mediano del motociclo, un profilo di guida del flusso di aria attorno alla ruota posteriore motrice.
[0009] Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione del motociclo sono definite nelle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0010] L?invenzione verr? meglio compresa seguendo la descrizione e gli allegati disegni, che illustrano una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa dell?invenzione. Pi? in particolare, nel disegno mostrano:
la Fig.1 una vista laterale di un motociclo in una forma di realizzazione;
la Fig.2 una vista frontale del motociclo di Fig.1;
la Fig.3 una vista assonometrica del motociclo;
la Fig.4 un dettaglio della parte anteriore del motociclo in una vista laterale e parziale sezione su un piano mediano;
la Fig.5 un dettaglio della parte anteriore del motociclo in una vista assonometrica;
la Fig. 6 un dettaglio della parte tergale inferiore del motociclo in vista assonometrica dal basso;
la Fig.7 un dettaglio della parte tergale del motociclo in una vista laterale;
la Fig.8 una sezione schematica secondo un piano orizzontale della forcella posteriore e di parte della ruota posteriore motrice;
la Fig.9 una vista laterale schematica del motociclo con indicazione delle forze di aderenza generate dal flusso di aria nella parte inferiore della carenatura; e
la Fig.10 una vista laterale analoga alla vista di Fig.7 in una ulteriore forma di realizzazione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
[0011] Nel contesto della presente descrizione, se non diversamente specificato, i termini sopra, sotto, alto, basso, destra, sinistra, superiore, inferiore, anteriore, posteriore, frontale, tergale, davanti, dietro, e analoghi termini definenti posizioni spaziali di elementi o componenti del motociclo o flussi di aria attorno ad esso, si riferiscono ad una condizione di motociclo in assetto di marcia rettilinea. Il termine ?verticale? indica una direzione parallela alla direzione della forza di gravit? e il termine ?orizzontale? indica una direzione ortogonale alla direzione verticale. In Fig.2 le frecce L e D indicano la direzione sinistra e destra e le frecce U e D indicano la direzione verticale verso l?alto e verso il basso.
[0012] In termini generali, e come verr? descritto in maggiore dettaglio nel seguito con riferimento ad una forma di realizzazione esemplificativa ma non limitativa, viene previsto un motociclo comprendente una carenatura con una porzione frontale rivolta verso una ruota anteriore sterzante. La porzione frontale comprende: un?apertura frontale estendentesi per una parte superiore dello sviluppo verticale della porzione frontale della carenatura; e una copertura per una parte inferiore dello sviluppo verticale della porzione frontale della carenatura. La copertura comprende una superficie esterna frontale e una superficie interna tergale, e suddivide un flusso discendente di aria, generato dal movimento di avanzamento del motociclo, in un flusso parziale esterno che lambisce la superficie esterna frontale, e un flusso parziale interno (FB) che lambisce la superficie interna tergale. In forme di realizzazione descritte, la superficie esterna frontale e la superficie interna tergale formano congiuntamente un profilo aerodinamico con un bordo di attacco posto lungo il bordo perimetrale dell?apertura frontale della carenatura.
[0013] Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata negli allegati disegni, un motociclo 1 comprende un telaio 3, cui sono fissati una sella 5 e un motore 7. Frontalmente, il motociclo presenta una ruota anteriore sterzante 9, collegata ad un manubrio 11 e associata ad una sospensione che ? nell?esempio illustrato ? comprende una forcella anteriore 12. Il motociclo 1 comprende, inoltre, una ruota posteriore motrice 13, collegata al motore 7 tramite una trasmissione, ad esempio a catena, non mostrata. La ruota posteriore motrice 13 ? supportata da una forcella posteriore 17 articolata al telaio 3 attorno ad un asse di articolazione A (Fig7), parallelo all?asse di rotazione della ruota posteriore motrice 13.
[0014] Il motore 7 ? raffreddato tramite un liquido refrigerante, ad esempio acqua. Il calore estratto dal motore 7 deve essere dissipato nell?ambiente. Nella forma di realizzazione illustrata, a tale scopo ? previsto almeno un radiatore 19, che ? tipicamente montato tra il motore 7 e la ruota anteriore sterzante 9. Nella forma di realizzazione illustrata, i radiatori 19 sono due, ad esempio un radiatore per il raffreddamento dell?acqua (o altro fluido refrigerante) e un radiatore per il raffreddamento dell?olio lubrificante. In termini generali, il motociclo 1 pu? comprendere un solo radiatore, ad esempio per acqua refrigerante oppure per olio lubrificante, oppure due radiatori, uno per acqua e uno per olio, come nell?esempio schematico qui rappresentato. Nel contesto della presente descrizione e delle allegate rivendicazioni, con il termine liquido refrigerante si intende anche l?olio lubrificante.
[0015] Bench? le caratteristiche della carenatura qui descritte siano particolarmente vantaggiose in motocicli che presentino almeno un radiatore, preferibilmente posto con la propria superficie principale ortogonale al verso di avanzamento del veicolo, alcuni vantaggi possono essere conseguiti anche in motocicli con raffreddamento ad aria e/o con una posizione differente del o dei radiatori. Il verso di avanzamento ? inteso come il verso di avanzamento quando il motociclo ? non-sterzato, cio? viaggia in rettilineo.
[0016] Quando ? previsto almeno un radiatore 19, il calore viene asportato da un flusso di aria, generato dal movimento del motociclo, che incontra il radiatore 19 e lo attraversa, lambendo i condotti di passaggio del liquido refrigerante (acqua, olio). Nella forma di realizzazione illustrata, il radiatore 19 ? doppio.
[0017] Il telaio 3 e il motore 7 sono almeno parzialmente protetti da una carenatura frontale 21, che comprende un cupolino anteriore 22 a protezione del manubrio e della strumentazione di bordo, oltre che del conducente, sovrastante la ruota anteriore sterzante 9.
[0018] La carenatura 21 presenta, inoltre, una porzione laterale sinistra 21A e una porzione laterale destra 21B che affiancano almeno in parte il motore 7 e sono conformate per deflettere l?aria oltre il guidatore G in sella al motociclo 1, quando il motociclo ? in movimento. Con 34 ? indicato un fondo o parete inferiore della carenatura 21, che unisce la porzione laterale sinistra 21A e la porzione laterale destra 21B della carenatura. Il fondo 34 si estendentesi sotto il radiatore 19 e sotto il motore 7 del motociclo 1, e da una porzione frontale della carenatura 21 verso la ruota posteriore motrice 13. una porzione frontale, posta dietro la forcella 12 e la ruota anteriore sterzante 9, ed estendentesi dall?alto verso il basso, dal cupolino 22 verso un fondo rivolto verso il terreno su cui poggia il motociclo 1.
[0019] La porzione frontale della carenatura 21 estendentesi dal cupolino 22 dietro la ruota anteriore sterzante 9 fino al fondo 34, nonch? tra la porzione laterale sinistra 21A e destra 21B, presenta un?apertura frontale 23 circondata da un bordo 25. L?apertura frontale 23 consente l?ingresso del flusso di aria generato dal moto di avanzamento del motociclo all?interno della carenatura verso il motore 7. Se ? presente almeno un radiatore, il flusso di aria investe il radiatore, che ? tipicamente posto all?interno della carenatura 21, dietro l?apertura frontale 23, tra il bordo 25 dell?apertura frontale 23 e il motore 7..
[0020] La ruota anteriore sterzante 9, nonch? la forcella anteriore 12 costituiscono un ingombro che ostacola il moto del flusso di aria verso l?interno della carenatura 21 e in particolare verso il radiatore 19 o i radiatori 19, quando presenti.
[0021] L?apertura frontale 23 che consente l?accesso dell?aria di raffreddamento nel radiatore 19 non interessa l?intera porzione frontale della carenatura 21, bens? si estende da un punto di massima altezza, adiacente al cupolino 22, verso il fondo della carenatura 21, solo per una porzione dello sviluppo in altezza della porzione frontale della carenatura, per effetto della presenza di una copertura frontale 31 che si estende dal fondo 34 della carenatura 21 verso il cupolino 22. Se il motoveicolo presenta almeno un radiatore 19 posto dietro l?apertura 23, almeno una porzione della superficie frontale di detto almeno un radiatore ? parzialmente coperto dalla copertura frontale 31 formata dalla carenatura 21. Questa copertura 31 forma, nella zona inferiore della porzione frontale della carenatura 21, una sorta di tasca (Fig.3), che copre in parte la superficie frontale, cio? anteriore e rivolta nel verso di avanzamento del motociclo 1, del radiatore 19, nell?esempio illustrato del radiatore 19 inferiore, mentre il radiatore 19 superiore ? completamente libero, cio? la sua superficie frontale ? pressoch? completamente visibile attraverso l?apertura frontale 23 osservando nel verso opposto al verso di avanzamento del motociclo 1. Il bordo 25 che circonda l?apertura frontale 23 non ?, quindi, del tutto esterno alla superficie utile del radiatore, bens? presenta una porzione inferiore che si trova ad una quota sostanzialmente superiore rispetto al punto pi? basso del radiatore 19.
[0022] La porzione di carenatura 21 che forma la copertura 31 del radiatore 19 definisce un profilo aerodinamico, nel presente contesto indicato anch?esso con il numero di riferimento 31, come visibile in particolare in Fig.4. Pi? in particolare, la copertura 31 comprende una superficie esterna frontale 31a rivolta in avanti rispetto al senso di avanzamento (freccia FF) del motociclo 1. La copertura 31 comprende, inoltre, una superficie interna tergale 31b rivolta in verso opposto al verso di avanzamento del motociclo 1 e quindi affacciata verso il radiatore 19. La superficie esterna frontale 31a e la superficie interna tergale 31b si uniscono a formare un bordo di attacco 31c (vedasi ancora in articolare Fig.4), che costituisce parte del bordo 25 che circonda l?apertura frontale 23.
[0023] Con riferimento alla Fig.4, con 25A ? indicato il punto pi? alto del bordo 25 che circonda l?apertura frontale 23. Quindi, 25A ? l?estremit? superiore dell?apertura frontale 23. Normalmente, questo punto 25A si trova sul piano verticale mediano del motociclo 1. In Fig. 4 con H ? indicata la distanza dell?estremit? superiore dell?apertura frontale 23 dal fondo 34 della carenatura 21. Con h ? indicata la distanza tra l?estremit? superiore 25A dell?apertura frontale 25 e il bordo di attacco 31c del profilo aerodinamico formato dalla copertura 31. La distanza h ? preferibilmente pari o superiore al 20% della distanza H. Preferibilmente, la distanza h ? pari o inferiore al?80% della distanza H. Ad esempio, la distanza h pu? essere compresa tra il 10% e il 60%, preferibilmente fra il 20% e il 50% della distanza H, e pi? preferibilmente fra il 20% e il 50%, oppure tra il 20% e il 40% di H.
[0024] Il profilo aerodinamico 31, e pi? esattamente la superficie esterna frontale 31a di esso, ? raccordata lateralmente alla porzione laterale sinistra 21A ed alla porzione laterale destra 21B (Fig.2) della carenatura 21 ed ? raccordata inferiormente alla parete inferiore o fondo 34 della carenatura 21. Preferibilmente, la superficie esterna frontale 31a ? tangente alle porzioni laterali 21A, 21B e al fondo 34, e definisce una curvatura di raccordo senza spigoli, per motivi aerodinamici..
[0025] La superficie interna tergale 31b si trova ad una certa distanza dalla superficie anteriore del radiatore 19, in modo da formare un condotto di ingresso di un flusso di aria in direzione circa parallela alla superficie anteriore del radiatore 19, tra detto radiatore e la superficie interna tergale 31b della copertura 31.
[0026] In vista laterale, la superficie esterna frontale 31b della copertura 31 pu? essere prevalentemente convessa, ma pu? presentare una porzione prossima al bordo di attacco 31c, con una forma concava, come visibile nei disegni allegati. In pratica, in alcune forme di realizzazione, in una sezione della carenatura 21 secondo un piano verticale mediano, la superficie esterna frontale 31a presenta, in sequenza a partire dal bordo di attacco 31c, un profilo con una prima porzione concava e una seconda porzione convessa. La porzione convessa prosegue verso il basso fino a raccordarsi a una superficie esterna inferiore della porzione di carenatura inferiore 34 che si estende sotto il motore del motociclo.
[0027] Peraltro, la superficie esterna frontale 31a ? prevalente (o integralmente) convessa, cio? ha una convessit? rivolta in avanti, mentre la superficie interna tergale 31b ? prevalentemente (o integralmente) concava, cio? presenta una concavit? rivolta all?indietro. In sostanza, l?intersezione tra il piano mediano verticale del motociclo 1 e la porzione di carenatura che forma la copertura 31 definisce due curve, l?una prevalentemente convessa rivolta anteriormente e l?altra prevalentemente concava, rivolta posteriormente.
[0028] Le due superfici 31a e 31b possono essere realizzate da due lamiere distinte, unite tra loro lungo il bordo di attacco 31c.
[0029] In vantaggiose forme di realizzazione, in vista laterale la parte di superficie esterna frontale 31a della copertura 31 che definisce la porzione convessa, si protende in avanti formando una porzione a di forma ogivale o a forma di bulbo della carenatura 21, che riduce il coefficiente di resistenza aerodinamica del motociclo.
[0030] La superficie esterna frontale 31a si raccorda alla superficie esterna inferiore del fondo 34 della carenatura definendo un profilo di accelerazione del flusso di aria che lambisce la superficie esterna frontale 31a e la superficie esterna inferiore della carenatura 21, in modo da generare una riduzione della pressione dell?aria, che aumenta l?aderenza del motociclo al terreno durante la marcia. In Fig.9 questa forza di aderenza ? indicata con F1.
[0031] In vantaggiose forme di realizzazione, la superficie interna tergale 31b del profilo aerodinamico formato dalla copertura 31 si estende dal bordo di attacco 31c verso il basso e degrada all?indietro, verso il radiatore 19. In altri termini, in vista laterale il profilo definito dalla superficie interna tergale 31b lungo il piano mediano del motociclo 1 ha una distanza dal radiatore che si riduce muovendosi dal bordo di attacco 31c verso la parte inferiore della copertura 31, cio? verso il fondo 34 della carenatura 21, estendentesi sotto il motore 7. Lungo questa superficie 31b durante il movimento di avanzamento del motociclo 1 si ha un rallentamento del flusso di aria che entra nel volume interno alla carenatura dietro la superficie 31b, con conseguente aumento della pressione, che fornisce un contributo alla forza F1 di aderenza.
[0032] La funzione della copertura 31 sopra descritta ? illustrata in particolare in Fig.4. Durante l?avanzamento del motociclo 1, tra la ruota anteriore sterzante 9 e la parte frontale superiore della carenatura 21 si genera un flusso di aria F, che pu? fluire sia sopra che sotto un parafango anteriore 35 e che presenta una componente rivolta verso il basso. La parte superiore della vena fluida costituente il flusso di aria F incide direttamente sul radiatore 19, con una elevata componente di velocit? ortogonale alla superficie frontale del radiatore 19, in modo da attraversare il radiatore 19. La porzione inferiore della vena fluida costituente il flusso di aria F ha un?elevata componente di velocit? verticale, rivolta verso il basso. La porzione di flusso rivolta verso il basso incontra il bordo di attacco 31c e viene suddivisa in un flusso parziale anteriore FA e in un flusso parziale posteriore FB.
[0033] In vista laterale, il flusso parziale anteriore FA lambisce la superficie esterna frontale 31a della copertura 31 e viene deviato (freccia FC, Fig.4) tra il fondo 34 della carenatura 21 e il terreno, generando una forza rivolta verso il basso per effetto dell?accelerazione lungo la superficie esterna frontale 31a e la porzione ogivale definita da essa.
[0034] Il flusso parziale posteriore FB lambisce la superficie interna tergale 31b della copertura 31 e penetra nel condotto definito tra la superficie interna tergale 31b e la superficie frontale del radiatore 19, lambendo la superficie frontale del radiatore 19 per effetto della componente di velocit? rivolta verso il basso del flusso FB. Il flusso parziale posteriore FB viene rallentato con conseguente aumento di pressione e fluisce gradualmente attraverso il radiatore 19.
[0035] La conformazione a profilo aerodinamico della superficie esterna frontale 31a e della superficie interna tergale 31b limita il rischio di distacco della vena fluida lungo le superfici e quindi migliora il comportamento fluidodinamico.
[0036] Il rallentamento del flusso parziale FB nella tasca o canale di flusso formato tra la superficie frontale del radiatore 19 e la superficie interna tergale 31b della copertura 31 spinge l?aria attraverso il radiatore 19. Il flusso parziale FB contribuisce, quindi, in maniera efficiente all?asportazione di calore dal radiatore 19.
[0037] In questo modo si sfrutta in maniera ottimale, ai fini del raffreddamento del fluido refrigerante del motore 7, il flusso di aria F che si genera tra la ruota anteriore sterzante 9 e la parte superiore della carenatura 21. La copertura 31, inoltre, protegge l?interno della carenatura 21 dall?ingresso di detriti e corpi contundenti, ad es. sassi, che potrebbero danneggiare organi meccanici, come ad esempio il radiatore. Viene anche ridotto l?ingresso di aria calda pompata dal terreno da parte della ruota anteriore sterzante 9 nel caso di temperature ambientali molto elevate, con conseguente miglioramento delle condizioni di refrigerazione del motore 7.
[0038] Nella forma di realizzazione illustrata nei disegni allegati, ed in particolare nelle Figg. 1, 7, 8 e 9, la forcella posteriore 17 comprende due bracci 51 di supporto della ruota posteriore motrice 13. I due bracci 51 sono collegati tra loro da una struttura di raccordo 53 che for ma un blocco definente anche la cerniera di collegamento tra la forcella posteriore 17 e il telaio del motociclo.
[0039] La struttura di raccordo 53 comprende una superficie tergale 55 rivolta verso la ruota posteriore motrice 13. Come visibile in particolare nelle Figg.7 e 9, in una vista laterale, o pi? esattamente in una sezione secondo un piano verticale mediano del motociclo 1, la superficie tergale 55 presenta una porzione inferiore che si raccorda con una porzione tergale 59 della carenatura 21. La porzione tergale 59 della carenatura si estende dal fondo 34 della carenatura 21 verso l?alto ed ? rivolta verso il terreno e verso la ruota posteriore motrice 13.
[0040] In pratiche forme di realizzazione, la superficie tergale 55 pu? presentare, in vista laterale, o pi? esattamente in una sezione su un piano verticale mediano del motociclo 1, una porzione circa parallela alla superficie perimetrale della ruota posteriore motrice 13. In alcune forme di attuazione, il profilo della superficie tergale 55 lungo un piano mediano verticale del motociclo, come mostrato in Fig.7, pu? essere tale da definire, congiuntamente al profilo della ruota posteriore motrice 13, un condotto leggermente convergente nel verso del flusso di aria che si genera tra la ruota posteriore motrice 13 e la superficie tergale 55.
[0041] In pratiche forme di realizzazione, in un piano verticale mediano del motociclo 1 la superficie tergale 55 della struttura di raccordo 53 definisce un profilo o curva (mostrata in Figg. 7 e 9), che ? sostanzialmente tangente alla porzione tergale 59 della carenatura 21, cos? da formare, insieme alla superficie perimetrale della ruota posteriore motrice 13, un canale di diffusione dell?aria.
[0042] In pratica, sul piano mediano verticale del motociclo 1 la porzione tergale 59 della carenatura 21 e la superficie tergale 55 della struttura di raccordo 53 formano una curva la cui derivata prima ? continua nella zona di transizione dalla superficie tergale 55 e la porzione tergale 59.
[0043] In questo modo, la porzione tergale 59 della carenatura 21 e la superficie tergale 55 della struttura di raccordo 53 definiscono un profilo di guida del flusso di aria attorno alla ruota posteriore motrice 13.
[0044] In alcune forme di realizzazione, la struttura di raccordo 53 e la porzione tergale 59 della carenatura 21 possono essere configurate in modo tale da mantenere una continuit? della superficie definente il canale di diffusione del flusso di aria attorno alla ruota posteriore motrice 13 indipendentemente dal movimento di oscillazione della forcella posteriore 17 attorno all?asse A, ad esempio per effetto del carico rappresentato dal guidatore G, oppure per effetto di movimenti dovuti ad irregolarit? del terreno e/o ad effetti dinamici. Ad esempio, a tale scopo le due superfici tra loro tangenti della porzione tergale 59 della carenatura 21 e della struttura di raccordo 53 possono avere zone accoppiate a scorrimento l?una sull?altra.
[0045] Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione tergale 59 della carenatura 21 presenta un bordo superiore terminale 61 (Fig.6) rivolto verso la forcella 17, che si trova distanziato dalla forcella stessa. Inoltre, nel bordo superiore terminale 61 ? realizzato un intaglio 63 rivolto verso la forcella posteriore 17. Alla forcella posteriore 17 ? solidale un deflettore 65, di forma complementare all?intaglio 63. In una posizione angolare della forcella posteriore 17 il deflettore 65 ? circa allineato all?interno dell?intaglio 63 per formare una superficie sostanzialmente continua. Quando la forcella posteriore 17 ruota verso l?alto attorno all?asse A rispetto alla posizione suddetta, il deflettore 65 si allontana dalla porzione tergale 59 della carenatura 21 cos? che nella porzione tergale 59 della carenatura si apre un varco 70, di fronte al quale si posiziona il deflettore 65. Questo forma un profilo di guida del flusso di aria che fuoresce dall?interno della carenatura 21 attraverso il varco definito dall?intaglio 63, forzando tale flusso a risalire nel condotto definito tra la superficie perimetrale della ruota posteriore motrice 13 e la superficie tergale 55 della struttura di raccordo 53.
[0046] In questo modo si ottiene una guida del flusso di aria attorno alla porzione tergale della carenatura 21 e tra la superficie tergale 55 della struttura di raccordo 53 della forcella 17 e la ruota posteriore motrice 13, con un miglioramento delle condizioni di flusso, una riduzione di fenomeni di vorticit? che provocano un aumento della resistenza all?avanzamento del motociclo ed anche condizioni ottimali di raffreddamento della ruota posteriore motrice 13 per effetto del flusso di aria guidata nel canale di flusso.
[0047] L?accelerazione del flusso di aria attorno alla porzione tergale 59 della carenatura 21 verso la superficie tergale 55 della struttura di raccordo 53 provoca anche un effetto aerodinamico con una forza rivolta verso il basso, che aumenta l?aderenza del motociclo 1 al terreno (freccia F2 in Fig.9).
[0048] Questa aderenza pu? essere ulteriormente incrementata utilizzando un profilo alare rovesciato 67 solidale alla forcella posteriore 17 e posto sotto il piano su cui giacciono l?asse di rotazione della ruota posteriore motrice 13 e l?asse A di oscillazione della forcella posteriore 17. Il profilo alare 67 ? rovesciato, nel senso che la superficie di alta pressione, lungo cui si ha un rallentamento del flusso di aria, ? rivolta verso l?alto e la superficie di bassa pressione, lungo cui si ha una accelerazione del flusso di aria, ? rivolta verso l?alto. Il bordo di attacco del profilo alare 67 ? rivolto in avanti e il bordo di uscita ? rivolto verso la ruota posteriore motrice 13 e si trova davanti alla ruota posteriore motrice 13 rispetto al verso di avanzamento (freccia FF) del motociclo 1.
[0049] In forme di realizzazione particolarmente vantaggiose, alla forcella posteriore 17 pu? essere fissato un parafango posteriore 69 con una superficie tergale 71 rivolta verso la ruota posteriore motrice 13. In vista laterale, e in particolare in una sezione su un piano verticale mediano del motociclo 1, la superficie tergale 71 del parafango posteriore 69 pu? essere sostanzialmente tangente alla superficie tergale 55 della struttura di raccordo 53, come visibile in particolare in Fig.7. In sostanza, la superficie tergale 71 del parafango posteriore 69 interseca il piano verticale mediano del motociclo 1 lungo un profilo che costituisce il prolungamento del profilo definito dall?intersezione della superficie tergale 55 e della porzione tergale 59 della carenatura 21 con il piano mediano verticale.
[0050] Viene cos? definito un canale di flusso che si estende attorno alla ruota posteriore motrice 13 per una porzione del suo sviluppo che pu? arrivare fino alla zona superiore della ruota posteriore motrice 1, sottostante la sella del motociclo 1 lungo cui viene guidato il flusso di aria FE. Questo canale di flusso fornisce un?efficiente guida al flusso di aria FE generato dall?avanzamento del motociclo 1, una riduzione della resistenza aerodinamica e un efficace effetto di refrigerazione dello pneumatico posteriore.
[0051] In Fig. 10 ? mostrata una vista analoga alla vista di Fig.7, di una forma di realizzazione perfezionata. In particolare in questa forma di realizzazione sono previsti accorgimenti aventi la finalit? di ottimizzare l?effetto del flusso generato dalla conformazione della forcella posteriore 17, ed in particolare della sua superficie tergale 55, in combinazione con la porzione tergale 59 della carenatura 21.
[0052] Come visibile in Fig.10, alla forcella 17, tra i due bracci 51, ? disposto uno schermo 100 che si sviluppa attorno alla superficie perimetrale dello pneumatico della ruota posteriore motrice 13. Come si comprende dalla Fig.10, lo schermo 100 pu? essere realizzato come una parete con una curvatura tridimensionale, sostanzialmente corrispondente alla curvatura dello pneumatico della ruota posteriore motrice 14, posto ad una certa distanza dal battistrada di detto pneumatico. In pratica, la superficie rivolta verso la ruota posteriore motrice 13 dello schermo 100 pu? formare un inviluppo della ruota posteriore motrice 13, ad una distanza preferibilmente costante da essa.
[0053] Lo schermo 100 ha una porzione superiore 100a e una porzione inferiore 100b. Nella forma di realizzazione illustrata, la porzione 100a ha uno sviluppo angolare pari ad un angolo ? e la porzione 100b ha uno sviluppo angolare pari ad un angolo ?. In alcune forme di realizzazione lo sviluppo angolare delle due porzioni 100a, 100b, e quindi lo sviluppo angolare complessivo dello schermo 100 possono essere fissi. Un set di schermi a sviluppo angolare differente pu? essere previsto per adattare il motociclo 1 a varie condizioni di marcia, per gli scopi pi? avanti chiariti. In altre forme di realizzazione, le due porzioni 100a, 100b possono essere mobili l?una rispetto all?altra, in modo da sovrapporsi pi? o meno e quindi variare lo sviluppo angolare complessivo. Questa variazione pu? essere controllata manualmente, ad esempio realizzando le due porzioni 100a e 100b in due parti fissabili l?una rispetto all?altra in posizioni angolari variabili. In altre, pi? sofisticate forme di realizzazione, l?estensione angolare dello schermo 100 pu? essere modificata con un sistema servoassistito, eventualmente tramite un comando accessibile al guidatore G durante la guida. A tale scopo pu? essere previsto un attuatore elettrico, pneumatico o idraulico. Non si esclude la possibilit? di comandare l?allungamento e accorciamento dello schermo 100 tramite un comando meccanico con un organo di azionamento posto sul manubrio o comunque accessibile al guidatore durante la guida.
[0054] La funzione dello schermo 100 ? di schermare in misura maggiore o minore, in funzione della sua estensione angolare (?+?), lo pneumatico della ruota posteriore motrice 13. In questo modo, schermando pi? o meno lo pneumatico della ruota posteriore motrice 13, si pu? regolare la temperatura dello pneumatico, ovvero imporre un maggiore o minore effetto di raffreddamento dello pneumatico per effetto del flusso di aria convogliato nel condotto formato dalla porzione tergale 59 della carenatura 21 e dalla superficie tergale 55 della forcella posteriore 17.
[0055] L?estensione angolare (?+?) dello schermo 100 pu? essere modificata (manualmente o in maniera servo-assistita) in funzione delle condizioni di marcia, del tipo di pneumatico montato, della temperatura ambiente, del tipo di fondo stradale, etc. Non si esclude la possibilit?, in caso di azionamento servo-assistito, di automatizzare il controllo dell?estensione angolare dello schermo 100 in base ad un segnale di temperatura generato da un sensore di temperatura che legge la temperatura superficiale dello pneumatico posteriore.
[0056] In caso di pioggia, inoltre, lo schermo 100 consente di evitare che il flusso di acqua piovana incanalata tra la superficie tergale 59 della forcella e la ruota posteriore motrice 13, inondi la ruota motrice posteriore 13 durante la marcia. Ci? massimizza la tenuta di strada in caso di condizioni metereologiche avverse.

Claims (14)

UN MOTOCICLO CON FORCELLA POSTERIORE AERODINAMICAMENTE PERFEZIONATA RIVENDICAZIONI
1. Un motociclo (1) comprendente:
un telaio (3);
un motore (7) montato sul telaio (3);
una ruota anteriore sterzante (9);
una ruota posteriore motrice (13);
una carenatura (21) circondante almeno parzialmente il motore (7) e il telaio (3) ed avente un fondo (34) estendentesi sotto il motore (7) da una zona frontale del motociclo (1) verso la ruota posteriore motrice (13); e
una forcella posteriore (17) incernierata al telaio (3) attorno ad un asse (A) parallelo ad un asse di rotazione della ruota posteriore motrice (13) e comprendente due bracci (51) di supporto della ruota posteriore motrice (13), tra loro connessi da una struttura di raccordo (53) avente una superficie tergale (55) rivolta verso la ruota posteriore motrice (13);
in cui una prima porzione della superficie tergale (55) della struttura di raccordo (53) e una porzione tergale (59) della carenatura (21), che si estende dal fondo (34) verso la forcella posteriore (17), formano congiuntamente un canale di diffusione per un flusso di aria tra la forcella posteriore (17) e la ruota posteriore motrice (13), generato dal movimento di avanzamento del motociclo (1).
2. Il motociclo (1) della rivendicazione 1, in cui una seconda porzione della superficie tergale (55) della struttura di raccordo (53) ? curva e sostanzialmente parallela al profilo della ruota posteriore motrice (13).
3. Il motociclo (1) della rivendicazione 1 o 2, in cui in almeno una posizione angolare della forcella posteriore (17), la porzione tergale (59) della carenatura (21) ? sostanzialmente tangente alla prima porzione della superficie tergale (55) della struttura di raccordo (53).
4. Il motociclo (1) della rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui la porzione tergale (59) della carenatura (21) e la superficie tergale (55) della struttura di raccordo (53) definiscono un profilo di guida del flusso di aria attorno alla ruota posteriore motrice (13).
5. Il motociclo (1) di una o pi? delle rivendicazioni precedenti, comprendente, inoltre, un parafango posteriore (69) portato dalla forcella posteriore (17).
6. Il motociclo (1) della rivendicazione 5, in cui il parafango (69) comprende una superficie tergale (71) rivolta verso la ruota posteriore motrice (13), costituente un prolungamento della superficie tergale (55) della struttura di raccordo (53).
7. Il motociclo (1) della rivendicazione 6, in cui la superficie tergale (71) del parafango (69) ? sostanzialmente tangente alla superficie tergale (55) della struttura di raccordo (53) della forcella posteriore (17).
8. Il motociclo (1) della rivendicazione 6, in cui la porzione tergale (59) della carenatura (21), la superficie posteriore (55) della struttura di raccordo (53) e la superficie tergale (71) del parafango (69) definiscono un profilo di guida di un flusso di aria attorno alla ruota posteriore motrice (13)
9. Il motociclo (1) di una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione tergale (59) della carenatura comprende (21) un bordo terminale distanziato rispetto alla forcella posteriore (17) per consentire una oscillazione della forcella posteriore (17); ed in cui la forcella posteriore (17) comprende un deflettore (65) conformato per chiudere un varco (63) che si crea tra la forcella posteriore (17) e il bordo terminale; in cui il deflettore (65) ? configurato per deflettere verso l?alto un flusso d?aria che scorre internamente alla carenatura (21) e fuoriuscente da detto varco quando il motociclo (1) ? in movimento.
10. Il motociclo (1) di una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui la forcella posteriore (17) ? solidale ad un profilo alare (67) rigidamente collegato alla forcella posteriore (17) posto sotto un piano contenente l?asse di rotazione della ruota posteriore motrice (13) e l?asse di articolazione (A) della forcella posteriore (17) al telaio (3); e in cui il profilo alare (67) comprende un bordo di attacco rivolto anteriormente e un bordo di uscita rivolto posteriormente ed ? orientato in modo tale che un flusso di aria generato dal movimento di avanzamento del motociclo (1) genera sul profilo alare una forza rivolta verso il terreno.
11. Il motociclo (1) della rivendicazione 10, in cui il bordo di uscita del profilo alare (67) giace anteriormente alla ruota posteriore motrice (13) rispetto al verso di avanzamento del motociclo (1).
12. Il motociclo (1) di una o pi? delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre uno schermo (100) supportato tra i due bracci (51) della forcella posteriore (17) e che si sviluppa angolarmente attorno ad una porzione dello sviluppo circolare della ruota posteriore motrice (13).
13. Il motociclo (1) della rivendicazione 12, in cui lo schermo (100) ? intercambiabile, oppure ha uno sviluppo angolare regolabile.
14. Il motociclo (1) della rivendicazione 12 o 13, in cui lo schermo (100) ha una superficie concava rivolta verso la ruota posteriore motrice (17) la cui forma corrisponde alla forma di una superficie perimetrale di uno pneumatico della ruota posteriore motrice (13).
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