IT202000016705A1 - Unità e processo di movimentazione di uno sbozzato ed apparato di confezionamento ad esso associato - Google Patents

Unità e processo di movimentazione di uno sbozzato ed apparato di confezionamento ad esso associato Download PDF

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Description

Unit? e processo di movimentazione di uno sbozzato ed apparato di confezionamento ad esso associato
La presente invenzione ? relativa ad una?unit? e processo di movimentazione di uno sbozzato nonch? ad un apparato di confezionamento ad esso associato.
In particolare, lo sbozzato trattenuto ed eventualmente movimentato ? configurato, nella forma di realizzazione qui descritta a titolo esemplificativo, per essere utilizzato come contenitore per il confezionamento di articoli sfusi.
La presente invenzione trova una preferita, ancorch? non esclusiva, applicazione nel settore del confezionamento in contenitori di articoli sfusi quali, ad esempio, capsule di prodotti da infusione, ad esempio caff?, settore al quale si potr? in seguito fare riferimento senza perdere in generalit?.
Una unit? di movimentazione generalmente comprende un dispositivo di trattenimento includente dei dispositivi adatti al vincolo di alcune parti dell?oggetto d?interesse.
Tipicamente, i contenitori afferenti a questo ambito tecnico sono prodotti dall?apparato di confezionamento partendo da un semilavorato di forma conveniente in funzione dei processi di lavorazione desiderati e ai quali ? destinato.
In un tipo di processo noto, i semilavorati utilizzati presentano quattro superfici laterali tra loro vincolate tramite cordonatura pieghevole a formare un corpo laterale continuo e chiuso su s? stesso, nonch? una superfice di fondo ed una superficie superiore vincolate con concessa rotazione a detto corpo laterale.
In questo modo, ? possibile far passare i suddetti semilavorati da una configurazione sostanzialmente planare, in cui le superfici laterali risultano
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adagiate su due strati adiacenti e a due a due complanari, ad una configurazione aperta, in cui le superfici laterali adiacenti sono sostanzialmente perpendicolari tra loro, tramite una semplice rotazione di una superficie laterale rispetto ad un?altra ad essa adiacente.
Questa semplice operazione di deformazione controllata del semilavorato durante le fasi di realizzazione di un contenitore necessita per? in realt? di una fase di lavorazione ad essa precedente.
Ci? deriva dal fatto che il semilavorato ? tipicamente ottenuto da uno sbozzato. Gli sbozzati generalmente utilizzati hanno una forma sostanzialmente planare al fine di facilitarne il trasporto e lo stoccaggio in magazzino e sono configurati in modo tale da consentire di ottenere il contenitore desiderato, mediante piegatura e fissaggio o incollaggio di vari pannelli che compongono lo sbozzato piano stesso. Tale sbozzato tipicamente ? prodotto in cartone o cartoncino con linee di piegatura, realizzate tramite cordonatura, che consentono di formare il contenitore mediante operazioni di piegatura delle diverse porzioni dello sbozzato e il loro fissaggio reciproco.
In questo senso, quindi, lo sbozzato ha forma piana iniziale, assume una o pi? conformazioni spaziali di sbozzato semilavorato durante varie fasi di lavorazione sino ad arrivare alla formatura completa del contenitore finale desiderato.
Una volta realizzato il suddetto contenitore ? possibile, ancora grazie a dispositivi compresi nell?apparato di confezionamento, riempire tale contenitore con articoli o prodotti di interesse.
In questo contesto un processo di trattamento di uno sbozzato ? detto ?continuo? quando ad ogni coordinata del tempo il trasportatore che movimenta lo sbozzato ha velocit? diversa da zero. Tale velocit? considerata ? la velocit? del
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trasportatore durante una qualsiasi fase di lavorazione che porta alla formatura di un contenitore partendo da detto sbozzato rispetto ad un sistema di riferimento fisso e viene intesa come velocit? del trasportatore nella sua totalit?. In questo contesto il termine ?contenitore? identifica una struttura conformata in modo tale da poter contenere del materiale al suo interno e in particolare da poterlo confinare almeno lateralmente.
In questo contesto, con il termine ?elementi di trattenimento? si identificano dei dispositivi adatti a vincolare solidalmente ad essi una o pi? porzioni dello sbozzato o del semilavorato in modo tale che, durante la fase di trattenimento, a qualsiasi spostamento dell?elemento di trattenimento corrisponda un eguale spostamento della suddetta porzione dello sbozzato o del semilavorato trattenuti. In questo contesto, un primo elemento si definisce ?impegnato? con un secondo elemento quando viene stabilita un?interazione tra i due elementi tale che il primo elemento ? in grado di determinare lo spostamento del secondo elemento. Tale interazione pu? essere, ad esempio, di tipo meccanico, magnetico o di altra natura.
In questo contesto, il termine ?solidalmente vincolato? indica una condizione per cui si realizza un impegno reciproco tra un elemento vincolante ed uno vincolato e che ad uno spostamento di traslazione in qualsiasi direzione del primo corrisponda un identico spostamento del secondo a meno di spostamenti ridotti tollerabili in funzione delle caratteristiche dello sbozzato e dei processi utilizzati. Un piano ? detto ?orizzontale? quando ? parallelo al piano del terreno in cui l?unit? di formatura oggetto dell?invenzione ? installata.
Coerentemente, il termine ?verticale? identifica una direzione perpendicolare al piano orizzontale e cos? vanno intesi i termini relativi a posizionamenti ?superiori?
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od ?inferiori? che sono riferiti ad un orientamento lungo la direzione verticale. In questo contesto con ?zona di piegatura? si identifica una regione o porzione di un elemento che presenta un invito a deformazione o una regione a distorsione privilegiata. In questo senso esempi di zone di piegatura possono essere porzioni aventi spessori inferiori ad altre, porzioni che presentano specifiche disposizioni di fori allineati o disposti secondo uno specifico schema desiderato, cordonature, etc.
In questo contesto con il termine ?svincolata? si identifica una porzione che non risulta essere vincolata da elementi su di essa impegnati. In altre parole una porzione svincolata possiede la facolt? di muoversi secondo le proprie caratteristiche intrinseche.
Con il termine ?libera? si identifica una porzione di un elemento che non risulta connessa ad altre parti dell?elemento stesso e che quindi include una parte terminale di esso. E? implicito comprendere che tale condizione conferisce gradi di libert? di movimento di tale porzione superiori rispetto ad equivalenti porzioni dello stesso elemento vincolate.
Con il termine ?interposta? si intende identificare la condizione per cui una porzione interposta tra due elementi laterali ha la sua proiezione su un piano di riferimento compresa tra le proiezioni sullo stesso piano di riferimento dei due elementi laterali.
In questo contesto con il termine ?sostanzialmente parallela? si considera un intervallo di inclinazione angolare tra una prima porzione ed una seconda porzione che varia dagli 0? ai /- 30?.
In questo contesto con il termine ?pura rotazione? si intende il moto di rotazione che viene prodotto da un corpo rigido assumendo che l?asse di rotazione di tale
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moto sia fisso.
In altre parole, un moto di pura rotazione ? caratterizzato dal fatto che, considerando un operatore di simmetria definito come asse di rotazione A parallelo ad un versore Z di una terna ortogonale di versori XYZ di un corpo rigido, tale operatore di simmetria sposta tutti i punti del corpo rigido ad esso sottoposto mantenendoli ad una distanza fissa dall?asse di rotazione A (tale distanza fissa ? definita come ?raggio?) e modificando in ogni punto della traiettoria circolare, definita dall?operatore di simmetria per ogni punto del corpo rigido, le direzioni dei due versori X e Y mentre mantiene costante la direzione del versore Z.
In questo stesso contesto e per ulteriore chiarezza, con il moto di pura traslazione si identifica uno spostamento rispetto ad un punto di riferimento che comporta una variazione della distanza di ogni punto del corpo rigido dal punto di riferimento mentre le direzioni dei tre versori XYZ non variano.
E? quindi chiaro che il moto di pura rotazione ? differente da un moto pi? complesso quale, ad esempio, la roto-traslazione (che prevede la somma di almeno un moto di pura rotazione con almeno un moto di pura traslazione) poich? non vengono rispettati tutti i requisiti della pura rotazione.
In questo contesto con il termine ?asse di rotazione virtuale? si intende un operatore di simmetria assiale che non coincide con un asse di rotazione di un corrispondente elemento meccanico rotante, ad esempio un perno, un albero, un cuscinetto, una cerniera, etc. Per comodit? ed ulteriore chiarezza, gli operatori di simmetria assiale che coincidono con un asse di rotazione di un corrispondente elemento meccanico in questo contesto saranno identificati come ?assi di rotazione reali?.
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Con i termini ?danneggiamento?, ?danno? o ?danneggiare? si fa riferimento all?incremento della densit? di deformazioni a componente plastica (ovverosia deformazioni plastiche e/o elasto-plastiche), e quindi delle difettualit? strutturali, in un intorno del materiale da trattare.
Tali danni sono considerati eccessivi e quindi non accettabili quando compromettono la processabilit? e/o l?utilizzo del materiale secondo la sua desiderata destinazione d?uso. Casi di danni non accettabili citati a titolo puramente esemplificativo e non limitativo possono essere: compromissione della coerenza strutturale del materiale con eccessiva riduzione od incremento del modulo elastico, formazione di fessurazioni estese superficiali o interne, variazioni della rugosit? superficiale che rende difficoltoso avere una buona superficie piana di riscontro per trattenere e movimentare il materiale durante le fasi di lavorazione, variazioni anti-estetiche delle superfici da esporre, etc.
Tale incremento della densit? di deformazioni a componente plastica del materiale ? correlato alle movimentazioni relative delle varie porzioni del materiale stesso che viene deformato e in funzione delle quali viene considerato l?intorno pi? appropriato.
In questo senso, una flessione di un materiale attorno ad un suo punto comporta nella sua sezione una zona di compressione ed una zona di trazione, e quindi un limitato aumento di densit? di deformazioni che ? sostanzialmente contenuto in corrispondenza dell?asse di rotazione della flessione stessa. Una trazione od una compressione comportano in questo senso sostanzialmente una variazione uniforme di tutta la sezione incrementando anche in questo caso la densit? di deformazioni. E? cos? chiaro che una traslazione sommata ad una rotazione in un punto induce maggiori danni nel materiale che una rotazione semplice applicata
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nello stesso punto.
E? inoltre rilevare che possibili indesiderate deformazioni del materiale ne modificano la disposizione spaziale rischiando potenzialmente di compromettere in modo imprevedibile le fasi di lavorazioni seguenti.
La Richiedente ha osservato che i processi generalmente attuati dagli apparati di confezionamento che operano su semilavorati prevedono che essi siano posti su una iniziale tramoggia in configurazione planare. Il grande vantaggio dell?utilizzo di un semilavorato cos? conformato prevede quindi l?ottenimento della configurazione aperta tramite operazioni molto semplici e rapide che ben si sposano con la necessit? produttiva industriale.
La Richiedente ha per? contestualmente constatato che tale metodologia necessita quindi di un differente apparato di formatura iniziale, agente a monte dell?apparato di confezionamento che utilizza il semilavorato, che trasformi lo sbozzato planare aperto nel semilavorato con corpo laterale chiuso desiderato. La Richiedente ha inoltre notato che tali operazioni sono generalmente realizzate tramite apparati differenti poich? esse coinvolgono sistemi di trattenimento, movimentazione, piegatura e fissaggio complessi e diversificati che potrebbero risultare ingombranti od inutili nelle seguenti fasi di formatura del contenitore. Infatti, la Richiedente ha constatato che gli sbozzati presentano diverse difficolt? nell?essere movimentati, ci? a causa del loro sviluppo planare aperto (quindi privo di strutture chiuse vincolate su s? stesse) che pu? fungere in taluni casi da ?vela? rispetto a flussi d?aria relativi prodotti durante le suddette movimentazioni generando cos? indesiderati rallentamenti o modificazioni dei processi di formatura programmati (tale fenomeno viene qui indicato con i termini ?effetto vela?, ovverosia un effetto di interazione aerodinamica tra porzioni dello sbozzato
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con il flusso d?aria relativo realizzato durante possibili spostamenti).
La Richiedente ha inoltre appurato che nella tecnica nota tale tipologia di problema aerodinamico rappresentato dall?effetto vela non viene neppure considerato poich? molto spesso gli sbozzati hanno o dimensioni tali da non produrre un significativo effetto vela quando movimentati, oppure sono spostati a velocit? basse che non palesano in maniera evidente la latente presenza di tale effetto e le possibili pericolosit? in esso insite.
Grazie a questa presa di consapevolezza, la Richiedente ha osservato che tale effetto vela restava latente, ignoto e non enucleato nello stato della tecnica in maniera particolare quando la movimentazione dello sbozzato avveniva in piano. E? importante rilevare, quindi, che la diffusa soluzione operativa presente in questo settore tecnologico indirizzata allo spostamento planare di sbozzati o addirittura di semi-lavorati chiusi ha prodotto accidentalmente il mascheramento di tale rischioso disturbo aerodinamico.
La Richiedente ha avuto conferma di tale mascheramento accidentale dell?effetto vela considerando che normalmente questo settore tecnologico opta per realizzare la formatura del contenitore tramite dispositivi che iniziano tale processo dal semilavorato a corpo laterale chiuso che quindi presenta difficolt? di movimentazione notevolmente minori rispetto allo sbozzato aperto proprio per i suoi ridotti gradi di libert? di movimento durante gli spostamenti.
La Richiedente ha altres? evidenziato che, alternativamente alla precedente soluzione praticata nell?arte nota, gli sbozzati aperti adatti a poter produrre ad un certo livello l?effetto vela summenzionato sono tradizionalmente movimentati tramite nastri che li mantengono orizzontali rispetto al piano del laboratorio mascherando cos? il latente problema aerodinamico latente.
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La Richiedente ha quindi potuto constatare che tale approccio insegnato nella tecnica nota deriva principalmente da una applicazione tradizionale e pregressa delle pi? immediate modalit? di movimentazione degli sbozzati e non da una esistente consapevolezza del possibile problema aerodinamico precedentemente enfatizzato.
Approfondendo cos? tali aspetti, la Richiedente ha inoltre rilevato che quando si utilizza uno sbozzato avente almeno due pannelli interconnessi da cordonatura (o similare tipologia di vincolo) ed uno solo di questi pannelli risultante solidalmente vincolato a elementi di trattenimento si pu? realizzare una condizione significativamente problematica di effetto vela sul pannello non trattenuto, correlato quindi all?interazione aerodinamica tra il pannello libero e il flusso relativo di aria, che pu? riuscire addirittura a ruotare attorno alla cordonatura modificando significativamente la propria forma durante le fasi di lavorazione. In altre parole, la Richiedente ha notato che tale effetto aerodinamico non pu? essere trascurato in questo caso al fine di realizzare il desiderato processo di lavorazione in maniera sicura, efficace e ben riproducibile.
La Richiedente ha prodotto diversi esperimenti e simulazioni e constatato che tale tipologia di problema diviene sempre pi? critico all?aumentare delle velocit? di spostamento degli elementi di trattenimento e all?incrementare delle dimensioni della porzione di sbozzato.
Grazie a queste analisi la Richiedente ha notato che in alcune condizioni tale effetto vela pu? addirittura far ruotare la porzione non trattenuta di 180? rendendo cos? praticamente inutilizzabili i dispositivi di trattenimento, movimentazione e piegatura disposti a valle della stazione in cui tale effetto vela avviene.
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La Richiedente ha provato che tale effetto palesa una drammatica problematicit? non solo durante le fasi di lavorazioni, ma altres? durante possibili fasi di scambio dello sbozzato tra diversi dispositivi comportando la possibilit? che intere porzioni da trattenere dello sbozzato non siano nelle posizioni previste e che la forma programmata dello sbozzato sia completamente diversa da quella che effettivamente si ottenga.
La Richiedente ha quindi verificato che tali indesiderati inconvenienti possono rischiare di compromettere non solamente l?efficienza del processo di lavorazione, ma addirittura lo stato di operativit? delle varie componenti coinvolte.
Ancora di pi?, la Richiedente ha constatato che tale indesiderabile effetto acquisisce un valore ulteriormente critico nel momento in cui la porzione di sbozzato libera e svincolata ? quella posta in avanzamento rispetto al moto del trasportatore nei confronti di altre porzioni dello sbozzato.
In altre parole, grazie a mirati studi ed approfondimenti, la Richiedente ha rilevato che tale effetto vela ha un contributo pi? mascherato se la porzione non trattenuta ? a monte di una porzione trattenuta secondo una direzione di moto del trasportatore (ovverosia come se la porzione non trattenuta ? una coda libera e svincolata che si adatta facilmente agli spostamenti del pannello trattenuto che la precede nel senso di spostamento), mentre tale effetto vela ha un risultato estremamente critico se la porzione non trattenuta ? a valle della porzione trattenuta seconda la direzione di moto del trasportatore (ovverosia come se la porzione non trattenuta ? la testa libera e svincolata ed esposta al massimo del flusso d?aria relativo incidente sullo sbozzato subendo cos? forti sforzi e conseguenti deformazioni).
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Ancora di pi?, la Richiedente ha notato che persino l?orientamento della cordonatura rispetto alla direzione di spostamento pu? determinare situazioni di differente entit? di deformazione incontrollata dello sbozzato e di potenziale pericolosit? per i processi di movimentazione e lavorazione stessi.
Nell?ambito tecnico della presente invenzione, vengono utilizzati anche dei tamburi come alternative ai nastri o cinghie per spostare gli sbozzati trattenuti. Grazie a mirate analisi e simulazioni la Richiedente ha notato che tale problema, nel caso di uno sbozzato piano avente un pannello non trattenuto e libero di ruotare con dimensioni tali da poter incorrere in un effetto vela interagendo con il flusso d?aria relativo prodotto durante il suo spostamento, diviene ancora pi? critico ed inevitabile nel caso in cui lo sbozzato sia spostato su traiettorie circolari.
A seguito di questa presa di consapevolezza la Richiedente ha rilevato in maniera particolare che tale problema aerodinamico correlato all?effetto vela non possa essere trascurato nel caso in cui lo sbozzato sia movimentato secondo traiettorie circolari.
Infatti, se nel caso di spostamento orizzontale su nastro di uno sbozzato piano con un pannello libero e di dimensioni tali da produrre l?effetto vela il flusso relativo di aria sottostante allo sbozzato ed agente su di esso potrebbe risultare alquanto limitato lasciando la componente di flusso sovrastante agente sullo sbozzato sostanzialmente uniforme e costante, mascherando l?effetto vela e determinando cos? un contenuto e trascurabile problema apparente, nel caso di spostamento secondo traiettoria circolare su tamburo tale condizione non ? pi? rispettata a causa della continua variazione della direzione del flusso relativo dell?aria rispetto allo sbozzato, determinando cos? una condizione di lavoro molto
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critica, inaffidabile e pericolosa.
Inoltre, come ulteriore problematicit?, la Richiedente ha notato che l?utilizzo dei dispositivi di trattenimento noti nello stato della tecnica quando applicati agli sbozzati tendono a produrre deformazioni e danni locali sullo sbozzato stesso a causa di compressioni e/o trazioni interne indotte dai dispositivi durante le fasi di lavorazione.
La Richiedente ha quindi percepito che fosse vantaggioso iniziare il processo di formatura del contenitore partendo direttamente dallo sbozzato e che per poter procedere in questo senso occorreva sviluppare un dispositivo di trattenimento dello sbozzato che fosse in grado di soddisfare i requisiti anche quando vi fossero componenti di moto rotatorio applicate e quindi completamente differenti rispetto a quelle identificate dalla tecnica nota consentendo una elevata adattabilit? alle particolari caratteristiche dello sbozzato desiderato.
Grazie a tale approccio la Richiedente ha verificato che ? possibile gestire con maggiore efficienza le varie fasi di movimentazione durante la formatura poich? viene a perdersi la divisione tra la fase di realizzazione del semilavorato a partire da uno sbozzato e la fase di movimentazione del semilavorato per formare il contenitore finale, creando cos? un flusso unico ed ottimizzato di spostamento e lavorazione.
Inoltre, la Richiedente ha per la prima volta identificato chiaramente quali fossero le peggiori condizioni di possibile movimentazione per uno sbozzato dotato delle caratteristiche di elevata deformabilit? precedentemente descritte e ha dedicato notevoli risorse al fine di superarle.
La Richiedente ha infine trovato che la desiderata ottimizzazione dei processi sopra menzionati viene raggiunta realizzando una unit? di movimentazione
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rotante che comprende un dispositivo di trattenimento di uno sbozzato conformato cos? da presentare un pannello basculante tale da poter produrre un effetto vela, detto dispositivo di trattenimento comprendente una prima ed una seconda porzione di presa specificatamente dotate di elementi di trattenimento finalizzati all?impegnarsi solidalmente e contemporaneamente sia sulla parte generalmente trattenuta dello sbozzato che su quella libera e svincolata durante i moti di rotazione prodotti.
In questo modo ? possibile vincolare e controllare le parti dello sbozzato che in alcune situazioni potrebbero dar luogo ad indesiderate movimentazioni e/o deformazioni garantendo il completamento del desiderato processo di lavorazione e nel contempo minimizzando le deformazioni locali dello sbozzato dovute a compressioni o trazioni di esso.
? significativo rilevare che la logica stessa del processo ? molto differente rispetto a quella adottata nella tecnica nota relativamente al concetto di ?trattenimento e movimentazione controllata?: infatti, grazie a tale invenzione si viene a superare la condizione per cui si deve iniziare un processo di formatura trattenendo un semilavorato (precedentemente formato da uno sbozzato), partendo invece direttamente da uno sbozzato e riuscendo nel contempo a movimentarlo su una traiettoria circolare ottimizzandone la gestione e minimizzandone i danni arrecabili a seguito dell?enucleato effetto vela.
In particolare, in un suo primo aspetto, l?invenzione riguarda una unit? di movimentazione di uno sbozzato comprendente un tamburo che ruota attorno ad un asse di rotazione secondo un senso di rotazione.
Preferibilmente, detto sbozzato comprende un primo pannello centrale.
Preferibilmente, detto sbozzato comprende un pannello laterale vincolato ad una
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sua prima estremit? a detto pannello centrale tramite una prima zona di piegatura e avente una seconda estremit?, opposta a detta prima estremit?, che ? libera.
Preferibilmente, detto pannello laterale ha un?estensione in direzione perpendicolare a detta prima zona di piegatura pari almeno a 10 cm. Pi? preferibilmente tale pannello laterale presenta un?estensione in direzione perpendicolare a detta prima zona di piegatura pari almeno a 20 cm e ancora pi? preferibilmente pari almeno a 30 cm.
Tale condizione comporta che maggiore sia l?estensione del pannello laterale nella suddetta direzione perpendicolare alla prima zona di piegatura, pi? sia cogente la necessit? ci controllare e ridurre detto effetto vela agente sullo sbozzato.
Preferibilmente, detto pannello laterale ? disposto in modo tale da essere antecedente secondo detto senso di rotazione di detto tamburo rispetto a detto pannello centrale (ovverosia detto pannello laterale ? disposto a valle di detto pannello centrale secondo il senso di rotazione di detto tamburo).
Preferibilmente, detta unit? di movimentazione comprende un dispositivo di trattenimento di detto sbozzato vincolato a detto tamburo, comprendente un supporto.
Preferibilmente, detto dispositivo di trattenimento comprende una prima porzione di presa vincolata a detto supporto.
Preferibilmente, detta prima porzione di presa comprende primi elementi di trattenimento configurati per trattenere detto pannello centrale di detto sbozzato.
Preferibilmente, detti primi elementi di trattenimento sono configurati per
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trattenere selettivamente e solidalmente detto pannello centrale di detto sbozzato.
Preferibilmente, detto dispositivo di trattenimento comprende una seconda porzione di presa vincolata a detto supporto o a detta prima porzione di presa. Preferibilmente, detta seconda porzione di presa comprende secondi elementi di trattenimento configurati per trattenere selettivamente e solidalmente detto pannello laterale di detto sbozzato.
In questo contesto tale tamburo funge da trasportatore per detto dispositivo di trattenimento e quindi per detto sbozzato trattenuto.
Grazie a tale soluzione ? possibile movimentare rapidamente lo sbozzato facendo ruotare il tamburo e portando efficacemente lo sbozzato nella posizione desiderata.
Ancora di pi?, grazie a questa soluzione tecnica ? possibile ridurre molto o addirittura annullare l?effetto vela agente sul pannello laterale libero dello sbozzato che altrimenti potrebbe deformarsi significativamente rischiando di compromettere l?intero processo di lavorazione. In questa maniera, infatti, ? possibile realizzare una rotazione controllata dello sbozzato attorno al tamburo ottimizzandone le specifiche posizioni ed orientamenti di differenti porzioni secondo necessit?.
Ulteriormente, questo modo identifica una soluzione ideale nel caso in cui il dispositivo di trattenimento debba prelevare lo sbozzato da una tramoggia ad orientamento orizzontale e poi movimentarlo sino ad un nastro trasportatore orizzontale o verticale.
Risulta comodo e pratico, infatti, utilizzare delle tramogge orizzontali poich? consentono un caricamento in linea degli sbozzati da trattare in maniera semplice
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ed efficace evitando inoltre di schiacciare sotto il proprio peso gli sbozzati cos? come avviene nelle tramogge verticali.
Le tramogge orizzontali predispongono lo sbozzato pronto per il prelievo orientato secondo un piano verticale. Tale orientamento non ? di semplice fruizione se il dispositivo di trattenimento dello sbozzato ? montato su un nastro trasportatore poich? occorrerebbe realizzare un nastro che si sposta in direzione verticale e tale modalit? operativa risulta svantaggiosa rispetto all?agente forza di gravit?.
Ancora, volendo poi rilasciare lo sbozzato secondo una direzione di spostamento orizzontale (molto pratica e vantaggiosa per i processi di formatura), sarebbe necessario far ruotare di novanta gradi la direzione di avanzamento del nastro trasportatore sottraendo spazio utile per eventuali ulteriori componenti e rendendo pi? complesso e tortuoso il percorso dello sbozzato.
Al contrario, la soluzione realizzata secondo il primo aspetto della presente invenzione consente facilmente di avvicinarsi allo sbozzato tenuto dalla tramoggia orizzontale e prelevarlo in maniera efficace movimentandolo secondo desiderio sino a rilasciarlo ad un ulteriore dispositivo di trattenimento avente orientamento, ad esempio, orizzontale. ? infatti immediatamente chiaro che tramite la rotazione del tamburo ? possibile modificare l?orientamento dello sbozzato al fine di trasferirlo prontamente al desiderato ulteriore dispositivo di trattenimento.
In un suo secondo aspetto, l?invenzione riguarda un apparato di confezionamento di articoli comprendente almeno una di dette unit? di movimentazione di detto sbozzato realizzata secondo una qualsiasi delle forme di realizzazione descritte secondo un qualsiasi aspetto della presente invenzione.
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Grazie a questa soluzione ? possibile realizzare una estesa linea di confezionamento che beneficia dell?ideale sistema di movimentazione e trattenimento di sbozzati evitando la necessit? di dover avere a monte un?ulteriore impianto preliminare di formatura di semi-lavorati a partire da sbozzati.
In un suo terzo aspetto, l?invenzione riguarda un processo per movimentare uno sbozzato comprendente la fase di predisporre detta unit? di movimentazione comprendente detto tamburo avente detto asse di rotazione per ruotare secondo detto senso di rotazione e detto dispositivo di trattenimento vincolato a detto tamburo.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di predisporre detto sbozzato comprendente detto pannello centrale, un pannello laterale vincolato ad una sua prima estremit? a detto pannello centrale tramite detta prima zona di piegatura ed avente una seconda estremit?, opposta a detta prima estremit?, libera.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di predisporre detto sbozzato in cui detto pannello laterale ha estensione in direzione perpendicolare a detta prima zona di piegatura pari almeno a 10 cm. Pi? preferibilmente tale pannello laterale presenta un?estensione in direzione perpendicolare a detta prima zona di piegatura pari almeno a 20 cm e ancora pi? preferibilmente pari almeno a 30 cm. Preferibilmente, il processo comprende la fase di predisporre detto sbozzato in cui detto pannello laterale ? antecedente secondo detto senso di rotazione di detto tamburo a detto pannello centrale (ovverosia essendo detto pannello laterale a valle del pannello centrale secondo il senso di rotazione del tamburo). Preferibilmente, il processo comprende la fase di portare detto tamburo in una posizione di prelievo in cui detto dispositivo di trattenimento ? affacciato a detto
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sbozzato.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di attivare un primo elemento di trattenimento di una prima porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento vincolando selettivamente e solidalmente detto pannello centrale a detto primo elemento di trattenimento.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di attivare un secondo elemento di trattenimento di una seconda porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento vincolando selettivamente e solidalmente detto pannello laterale a detto secondo elemento di trattenimento realizzando cos? una configurazione controllata di detto sbozzato.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di ruotare secondo un senso di rotazione detto tamburo sino ad una posizione di rilascio di detto dispositivo di trattenimento, controllando tramite detti primi e secondi elementi di trattenimento le rispettive posizioni ed orientamenti di detto pannello centrale e di detto pannello laterale.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di disattivare detti elementi di trattenimento disaccoppiando cos? detto sbozzato da detta unit? di movimentazione mentre detto tamburo ? in detta posizione di rilascio.
In questo modo ? possibile prelevare, movimentare e rilasciare uno sbozzato potendone gestire in maniera ideale la sua configurazione ed orientamento nello spazio inducendo nel contempo ridotte e limitate deformazioni del materiale. Ci? avviene in maniera particolare nei confronti del pannello laterale che non risulta pi? essere liberamente spostabile secondo l?effetto vela realizzato su di esso. In almeno uno degli aspetti sopra menzionati, la presente invenzione pu? inoltre presentare almeno una delle caratteristiche preferite descritte di seguito.
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Preferibilmente, detti primi e/o secondi elementi di trattenimento sono vincolati rispettivamente a detta prima e/o seconda porzione di presa. Ulteriormente preferibilmente, detti primi e/o secondi elementi di trattenimento sono solidalmente vincolati a detta prima e/o seconda porzione di presa.
Preferibilmente, detta unit? di movimentazione comprende un gruppo di rotazione che ? configurato per realizzare una rotazione controllata di almeno una tra detta prima porzione di presa e seconda porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento rispetto alla direzione radiale di detto tamburo.
Preferibilmente, detta rotazione controllata di almeno una tra detta prima porzione di presa e seconda porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento rispetto alla direzione radiale di detto tamburo ? definita da un angolo di inclinazione compreso tra i 60? ed i 120?.
In questo modo si realizza un ideale bilanciamento tra l?effetto vela prodotto sullo sbozzato, il trattenimento ottenibile su quest?ultimo e l?ingombro sterico dell?unit? di movimentazione e dello sbozzato durante le rotazioni e le desiderate fasi di lavorazione.
Pi? dettagliatamente, quando si realizza una configurazione per cui una porzione di sbozzato ? sostanzialmente orientata in modo tale che l?angolo di inclinazione ? pari a circa 90?, lo sbozzato presenta al flusso relativo d?aria interagente la sua minor area possibile, realizzando cos? la disposizione aerodinamica ideale durante la rotazione del tamburo. Tale condizione fa s? che lo sbozzato sia sottoposto ad un basso valore dell?effetto vela e quindi che sia pi? facilmente controllabile durante le fasi di movimentazione.
Ancora, considerando, ad esempio, una disposizione prossimale di detti primi e secondi elementi di trattenimento rispetto allo sbozzato, tenendo come
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riferimento l?asse di rotazione del tamburo, la condizione per cui l?angolo di inclinazione sia compreso tra i 60? ed i 90? determina una situazione in cui l?effetto vela prodotto sullo sbozzato durante la rotazione del tamburo spinge lo sbozzato stesso contro i primi e secondi elementi di trattenimento incrementandone ulteriormente l?efficacia dell?impegno e riducendo l?energia di avanzamento richiesta e quindi i consumo complessivo di corrente. Tale soluzione pu? risultare particolarmente interessante quando si desideri, ad esempio, utilizzare una forza di trattenimento inferiore e beneficiare del contributo aggiuntivo vincolante che l?effetto vela produce in questa specifica condizione. Ulteriormente, tale configurazione fa s? che l?ingombro sterico dello sbozzato e del dispositivo di trattenimento non aumenti secondo una componente radiale e ci? pu? semplificare e facilitare le lavorazioni durante la rotazione del tamburo.
Ancora, considerando, ad esempio, la suddetta disposizione prossimale di detti primi e secondi elementi di trattenimento rispetto allo sbozzato, tenendo come riferimento l?asse di rotazione del tamburo, la condizione per cui l?angolo di inclinazione sia compreso tra i 90? ed i 120? determina una situazione in cui l?effetto vela prodotto sullo sbozzato durante la rotazione del tamburo spinge lo sbozzato stesso in allontanamento dai primi e secondi elementi di trattenimento facilitandone il distacco. Tale soluzione pu? risultare particolarmente interessante quando si desideri, ad esempio, incrementare e rendere pi? efficace l?allontanamento dello sbozzato dal dispositivo di trattenimento. Ulteriormente, tale configurazione fa s? che lo sbozzato possa presentarsi in una configurazione completamente complanare e quindi pi? facile da prelevare per un ulteriore dispositivo di presa una volta che il tamburo abbia raggiunto una posizione di
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rilascio desiderata.
Secondo una forma di realizzazione, detto gruppo di rotazione pu? comprendere un meccanismo di movimentazione, configurato per movimentare detta prima porzione di presa rispetto a detta seconda porzione di presa di detto sbozzato, un meccanismo di rotazione a camme, configurato per produrre una variazione di velocit? angolare, e quindi anche una variazione relativa di orientamento, del dispositivo di trattenimento rispetto al tamburo, un dispositivo di movimentazione che ? configurato per traslare contemporaneamente detta prima porzione di presa e detta seconda porzione di presa rispetto a detto supporto o rispetto ad un altro riferimento predeterminato, un ulteriore dispositivo di spostamento di detta unit? di movimentazione attivabile durante la rotazione del tamburo o combinazioni di essi.
Grazie a questa soluzione tecnica, ? possibile trattenere e movimentare la seconda porzione di presa rispetto alla prima porzione di presa dello sbozzato in modo tale che si possa controllare in maniera desiderata ed ideale la disposizione di una porzione dello sbozzato rispetto ad un?altra.
Tale aspetto appare particolarmente vantaggioso poich? in questo caso diviene possibile gestire l?orientamento delle porzioni dello sbozzato vincolate al dispositivo di trattenimento durante le rotazioni del tamburo. In particolare, diviene possibile orientare selettivamente entrambe le porzioni rispetto al senso di rotazione del tamburo e quindi rispetto al flusso relativo di aria interagente con le superfici delle porzioni dello sbozzato.
Ruotando una porzione in modo da incrementare o ridurre l?angolo definito tra essa e la direzione radiale del tamburo, si potr? contemporaneamente determinare il desiderato effetto vela prodotto sulle superfici dello sbozzato
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bilanciandolo con la forza esercitata dagli elementi di trattenimento e con l?ingombro sterico prodotto durante la rotazione sul tamburo dalle varie porzioni dello sbozzato selettivamente orientate.
Tale soluzione tecnica identifica cos? un prodotto nettamente pi? versatile ed efficace nell?ambito della movimentazione di sbozzati complessi e inficiabili di effetto vela durante rotazioni rispetto alle soluzioni proposte dalla tecnica nota. Preferibilmente, una componente della rotazione controllata tra la prima porzione di presa rispetto alla seconda porzione di presa avviene in una regione di prossimit? di detta prima zona di piegatura di detto sbozzato.
In questo modo ? possibile ridurre e controllare i danni prodotti nel materiale dello sbozzato durante le fasi di rotazione reciproca delle varie parti poich? esse avvengono principalmente in corrispondenza di una zona a cedimento preferenziale e quindi, in questo senso, strutturalmente vantaggiosa e predisposta.
Preferibilmente, detta regione di prossimit? ? identificata con una porzione dello spazio che circonda detto dispositivo di trattenimento e in cui si trova detta prima zona di piegatura di detto sbozzato quando vincolato ad esso.
In una forma di realizzazione, detta regione di prossimit? presenta una distanza da detto sbozzato (pi? preferibilmente da detta prima zona di piegatura di detto sbozzato) quando vincolato a detto dispositivo di trattenimento pari a 10 volte lo spessore di detto sbozzato, pi? preferibilmente pari a 5 volte lo spessore di detto sbozzato ed ancora pi? preferibilmente pari a 2 volte lo spessore di detto sbozzato.
In un?altra forma di realizzazione, detta regione di prossimit? presenta una distanza da una superficie di trattenimento di detto sbozzato definita su detta
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prima porzione di presa o su detta seconda porzione di presa pari a 20 mm, pi? preferibilmente pari a 15 mm e ancor pi? preferibilmente pari a 10 mm.
In questo modo ? possibile far avvenire la rotazione dello sbozzato in modo tale che le deformazioni locali legate alla rotazione siano sostanzialmente le deformazioni predominanti, ovverosia che le deformazioni indotte da eventuali traslazioni del materiale dello sbozzato siano trascurabili rispetto a quelle prodotte dalla rotazione, e che quest?ultime siano contenute.
L?esperto del settore sapr? valutare l?estensione dell?intervallo di prossimit? pi? appropriato in funzione dello spessore e della tipologia di materiale dello sbozzato da trattare.
Infatti, ? possibile che per materiali a minor modulo elastico (quindi pi? cedevoli) di altri si possano tollerare intervalli di prossimit? maggiori rispetto a quelli tollerabili dai materiali pi? rigidi.
In questo modo ? possibile procedere in maniera efficace e rapida con le fasi di movimentazione dello sbozzato senza indurne eccessivi danni.
Preferibilmente, detta prima zona di piegatura coincide con una cordonatura di detto sbozzato.
Grazie a questa soluzione ? possibile ruotare reciprocamente le desiderate porzioni dello sbozzato producendo una quantit? molto limitata di danni nel materiale poich? le zone di cordonatura sono strutturalmente e funzionalmente concepite per consentire facilmente rotazioni attorno ad esse.
Preferibilmente, tale cordonatura ? parallela alla direzione longitudinale di sviluppo dello sbozzato.
Preferibilmente, detto meccanismo di movimentazione ? configurato per realizzare una pura rotazione di detta seconda porzione di presa rispetto a detta
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prima porzione di presa attorno ad un asse di rotazione virtuale che giace al di fuori di detto dispositivo di trattenimento.
In questo modo ? possibile realizzare una specifica movimentazione della prima porzione di presa rispetto alla seconda porzione di presa in cui l?asse di pura rotazione non giaccia nel dispositivo di trattenimento e che quindi si possano superare le limitazioni rotazionali introdotte dall?ingombro sterico dei cinematismi rotanti attorno ad un asse di rotazione reale del dispositivo conferendo cos? allo sbozzato la possibilit? di flettersi e deformarsi in maniera pi? libera assecondando meglio le proprie esigenze strutturali interne e quindi danneggiandosi meno.
Ci? ? vantaggioso ad esempio nel caso in cui si desideri portare lo sbozzato in una determinata configurazione piegando una porzione rispetto ad un?altra, oppure anche per realizzare una fase di pre-piegatura di una parte dello sbozzato che fa s? che tale parte piegata risulti localmente gi? deformata e che quindi manifesti una minore rigidit? ad una seguente piegatura. In questo modo le seguenti fasi di formatura risultano facilitate e migliorate. Pi? in dettaglio, come deducibile da quanto finora evidenziato, la pre-piegatura trova vantaggiosa applicazione in particolar modo per sbozzati di dimensioni maggiori (ovverosia, al crescere delle dimensioni dello sbozzato aumenta il beneficio riscontrabile con la fase di pre-piegatura).
Preferibilmente, detto meccanismo di movimentazione ? configurato per far rototraslare detta seconda porzione di presa rispetto a detta prima porzione di presa. In questo modo ? possibile realizzare un efficiente sistema articolato di spostamento che ? in grado di modificare il risultante raggio di rotazione reale della seconda porzione di presa rispetto alla prima porzione di presa grazie ad
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una traslazione in modo tale che la risultante sia una pura rotazione rispetto all?asse di rotazione virtuale.
In effetti, grazie a questa soluzione tecnica ? possibile correggere le deformazioni di natura traslatoria che la seconda porzione di presa in moto rispetto alla prima indurrebbe nel materiale dello sbozzato.
In altre parole, considerando che, in questo caso, la pura rotazione, e quindi la rotazione con raggio costante, ? per definizione possibile solamente attorno all?asse di rotazione virtuale (che non corrisponde ad un asse di rotazione reale di un elemento rotante), un modo per realizzare fisicamente tale specifica tipologia di moto ? quello di correggere le rotazioni su un raggio reale (differente da quello virtuale dell?asse di rotazione virtuale) facendo traslare nel contempo la seconda porzione di presa rispetto alla prima.
Preferibilmente, detto meccanismo di movimentazione comprende un parallelogramma articolato vincolato a detta prima porzione di presa e a detta seconda porzione di presa.
In questo modo ? possibile realizzare una roto-traslazione di detta seconda porzione di presa rispetto a detta prima porzione di presa riducendo cos? i danni prodotti nel materiale dello sbozzato durante la movimentazione.
Preferibilmente, detto parallelogramma articolato comprende una prima asta vincolata tramite una prima cerniera ad un primo punto di rotazione di detta prima porzione di presa.
Preferibilmente, detta prima cerniera ? posta in prossimit? di una prima estremit? di detta prima asta.
Preferibilmente, detto parallelogramma articolato comprende una seconda asta vincolata tramite una seconda cerniera ad un secondo punto di rotazione di detta
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prima porzione di presa.
Preferibilmente, detta seconda cerniera ? posta in prossimit? di una prima estremit? di detta seconda asta.
Preferibilmente, detto parallelogramma articolato comprende una terza asta comprendente un primo perno vincolato con concessa rotazione su detta prima asta, un secondo perno vincolato con concessa rotazione su detta seconda asta ed un terzo perno vincolato con concessa rotazione su un terzo punto di rotazione di detta seconda porzione di presa.
Preferibilmente, detto parallelogramma articolato comprende una quarta asta comprendente un quarto perno vincolato con concessa rotazione su detta prima asta, un quinto perno vincolato con concessa rotazione su detta seconda asta ed un terzo perno vincolato con concessa rotazione su un quarto punto di rotazione di detta seconda porzione di presa.
Preferibilmente, detti primo e secondo punto di rotazione e detto asse di rotazione virtuale sono allineati tra loro.
Preferibilmente, detti terzo e quarto punto di rotazione e detto asse di rotazione virtuale allineati tra loro.
Preferibilmente, detto parallelogramma articolato ? realizzato in modo tale che quando detta prima e seconda asta sono ruotate rispetto a detto primo e secondo punto di rotazione di uno stesso angolo, detta terza e quarta asta seguono un moto traslatorio rispetto a detta prima porzione di presa mantenendo una reciproca condizione di parallelismo, variando cos? l?orientamento angolare di detta seconda porzione di presa rispetto a detta prima porzione di presa ruotando attorno a detto asse di rotazione virtuale.
Grazie a questa soluzione tecnica ? possibile realizzare un dispositivo di
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trattenimento in modo semplice ed economico e facilmente adattabile in funzione di variazioni della prima o seconda porzione di presa o della preferita posizione nello spazio dell?asse di rotazione virtuale.
Inoltre, tale struttura garantisce un?ottima solidit? ed affidabilit? durante utilizzi anche ad elevata velocit? e frequenza di spostamento.
Preferibilmente, detto asse di rotazione virtuale giace al di fuori di detto dispositivo di trattenimento ed in una regione di prossimit? di detto dispositivo di trattenimento. Preferibilmente, detta regione di prossimit? ? identificata con una porzione dello spazio che circonda detto dispositivo di trattenimento e in cui si trova detto sbozzato quando vincolato ad esso.
In una forma di realizzazione, detta regione di prossimit? presenta una distanza da detto sbozzato quando vincolato a detto dispositivo di trattenimento pari a 10 volte lo spessore di detto sbozzato, pi? preferibilmente pari a 5 volte lo spessore di detto sbozzato ed ancora pi? preferibilmente pari a 2 volte lo spessore di detto sbozzato.
In un?altra forma di realizzazione, detta regione di prossimit? presenta una distanza da una superficie di trattenimento di detto sbozzato definita su detta prima porzione di presa o su detta seconda porzione di presa pari a 20 mm, pi? preferibilmente pari a 15 mm e ancor pi? preferibilmente pari a 10 mm.
In questo modo ? possibile far avvenire la rotazione dello sbozzato in modo tale che le deformazioni locali legate alla rotazione siano sostanzialmente le deformazioni predominanti, ovverosia che le deformazioni indotte da eventuali traslazioni del materiale dello sbozzato siano trascurabili rispetto a quelle prodotte dalla rotazione, e che quest?ultime siano contenute.
L?esperto del settore sapr? valutare l?estensione dell?regione di prossimit? pi?
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appropriato in funzione dello spessore e della tipologia di materiale dello sbozzato da trattare.
In questo modo ? possibile procedere in maniera efficace e rapida con le fasi di movimentazione dello sbozzato contenendo in maniera ideale i danni.
Preferibilmente, detto asse di rotazione virtuale ? passante per detto sbozzato quando trattenuto da detti elementi di trattenimento.
In questo modo si garantisce che nel materiale dello sbozzato vi sia la minima possibile deformazione ottimale (e quindi il minimo danno) poich? in esso agisce solamente una pura rotazione senza alcun ulteriore contributo di traslazione. Infatti, come precedentemente argomentato, la somma di una componente traslativa sullo sbozzato indurrebbe un?ulteriore componente di deformazione nello sbozzato.
Preferibilmente, detto asse di rotazione virtuale coincide con una regione a maggiore cedevolezza dello sbozzato, ovverosia con detta prima zona di piegatura. Pi? preferibilmente, detto asse di rotazione virtuale coincide con una cordonatura di detto sbozzato.
In questo modo ? possibile contenere e controllare ulteriormente la deformazione indotta nello sbozzato poich? essa avviene nella zona di cordonatura che ? strutturalmente e funzionalmente configurata per consentire rotazioni attorno a se stessa.
Preferibilmente, detto asse di rotazione virtuale ? in prossimit? di un bordo di detta prima porzione di presa affacciato a detta seconda porzione di presa di detto sbozzato.
In questa maniera, la rotazione di detta prima porzione di presa rispetto a detta seconda porzione di presa risulta ancora pi? precisa ed efficace.
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Preferibilmente, detti primi e secondi elementi di trattenimento sono sostanzialmente planari.
In questo modo ? possibile trattenere in maniera ideale e salda le porzioni dello sbozzato planare durante le sue movimentazioni.
Preferibilmente, detti elementi di trattenimento sono ventose o altri mezzi pneumatici.
Grazie a questa soluzione ? possibile trattenere saldamente superfici dello sbozzato in maniera solidale al dispositivo di trattenimento durante tutti i movimenti desiderati.
In una forma di realizzazione, detta prima porzione di presa ? vincolata solidalmente a detto supporto.
In un?altra forma di realizzazione preferita, detto dispositivo di trattenimento comprende un dispositivo di movimentazione configurato per traslare detta prima porzione di presa e detta seconda porzione di presa.
Preferibilmente, tale dispositivo di movimentazione trasla detta prima e seconda porzione di presa contemporaneamente.
Preferibilmente, dette prima e seconda porzione di presa sono traslate rispetto a detto supporto oppure rispetto ad un altro riferimento predeterminato, come ad esempio un tamburo su cui ? montato il dispositivo di trattenimento.
Grazie a questa soluzione tecnica ? possibile facilitare la presa, la cessione e la movimentazione dello sbozzato aggiungendo una ulteriore componente di spostamento della prima e seconda porzione di presa.
Preferibilmente, tale dispositivo di movimentazione pu? comprendere dei cinematismi a camme oppure un sistema binario-slitta od ancora un dispositivo che si sposta a seguito di rotazione di una vite senza fine.
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Preferibilmente, detta prima porzione di presa e detta seconda porzione di presa sono montate su un tamburo e sono traslabili secondo una direzione avente una componente radiale di detto tamburo.
In questo modo ? possibile modificare ulteriormente la direzione secondo la quale il dispositivo di trattenimento si muove. In particolare, tale variazione pu? essere attuata in prossimit? o corrispondenza delle zone di prelievo e/o rilascio e/o piegatura.
Preferibilmente, detta unit? di movimentazione comprende un dispositivo di prepiegatura configurato per collaborare con detto dispositivo di trattenimento per piegare predeterminate parti di detto sbozzato.
In questo modo dette parti dello sbozzato, ad esempio cordonature, bandelle, alette, etc., possono essere deformate o snervate in modo da renderle meno rigide e quindi pi? facilmente lavorabili cos? da migliorarne e semplificarne eventuale l?incollaggio od incastro successivo.
Inoltre, tale soluzione tecnica consente anche di gestire meglio la disposizione spaziale delle predeterminate parti, in particolare quando si tratta di pannelli od alette, al fine di guidarle in maniera ideale secondo desiderati orientamenti ad ulteriori dispositivi di movimentazione.
Preferibilmente, detta prima porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento ? posta a monte rispetto a detta seconda porzione di presa secondo un senso di rotazione di detto tamburo.
Grazie a questa soluzione tecnica ? possibile migliorare il controllo dello sbozzato durante la rotazione del tamburo producendo un vincolo di trattenimento sulla porzione dello sbozzato a valle di detta prima porzione di presa del dispositivo di trattenimento ma che risulta essere la prima ad essere sottoposta al flusso di
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aria relativo che si produce durante la rotazione e quindi quella maggiormente soggetta alla possibilit? di produrre l?effetto vela precedentemente descritto.
Preferibilmente, detto tamburo comprende un meccanismo di rotazione a camme configurato per produrre una variazione di velocit? angolare di rotazione di detto dispositivo di trattenimento rispetto a detto tamburo.
In questo modo si pu? variare la velocit? angolare del dispositivo di trattenimento rispetto alla velocit? angolare del tamburo, riuscendo eventualmente anche a produrre una sosta del dispositivo di trattenimento mentre il tamburo prosegue ininterrottamente il suo moto rotatorio. Grazie a questa soluzione tecnica ? possibile realizzare delle operazioni relative allo sbozzato (e.g. piegatura, prelievo, rilascio, etc.) quando esso ha velocit? praticamente nulla.
Secondo una forma di realizzazione, detto meccanismo di rotazione a camme funge anche da dispositivo di movimentazione che consente di spostare la prima e seconda porzione di presa del dispositivo di trattenimento secondo una direzione avente una componente radiale rispetto all?asse di rotazione del tamburo. Inoltre, grazie a tale meccanismo di rotazione a camme ? possibile anche ruotare detta prima porzione di presa e/o setta seconda porzione di presa rispetto alla direzione radiale del tamburo.
Preferibilmente, detta unit? di movimentazione comprende una pluralit? di dispositivi di trattenimento, disposti equidistanti a passo angolare secondo un asse di simmetria passante per l?asse di rotazione di detto tamburo.
Grazie a tale soluzione tecnica ? possibile incrementare ulteriormente la velocit? di processo mantenendo un avanzamento mono-flusso degli sbozzati.
Preferibilmente, detta pluralit? di dispositivi di trattenimento ? pari a tre.
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La Richiedente ha valutato che tale soluzione tecnica rappresenta un ideale compromesso tra la velocit? di processo degli sbozzati, l?ingombro sterico dei dispositivi di trattenimento nel tamburo rotante e la conseguente velocit? angolare massima utilizzabile al fine di ottimizzare la produttivit? riducendo il rischio di danni legati ad eventuali urti tra parti in movimento.
Inoltre, tale soluzione identifica un?ideale compromesso tra la produttivit? ed il peso dei dispositivi di trattenimento applicato al tamburo.
Preferibilmente, detta unit? di movimentazione comprende una pluralit? di detti tamburi ciascuno comprendente almeno uno di detti dispositivi di trattenimento ed essendo detta pluralit? di dispositivi di trattenimento disposta in maniera tale da poter scambiare detto sbozzato tra un primo dispositivo di trattenimento ed un secondo dispositivo di trattenimento rispettivamente vincolati a differenti tamburi.
Grazie a questa soluzione tecnica ? possibile realizzare in maniera semplice, efficace e veloce il passaggio di sbozzati realizzando un cambiamento di orientamento rispetto alle facce presentate e controllando cos? in maniera ottimale la posizione delle desiderate parti dello sbozzato.
Preferibilmente, detto apparato di confezionamento comprende detta unit? di movimentazione ed una seconda unit? di movimentazione comprendente un ulteriore elemento di trattenimento configurato in maniera tale da poter ricevere detto sbozzato da detto dispositivo di trattenimento di detta unit? di movimentazione trattenendolo.
Grazie a questa soluzione tecnica ? possibile scambiare efficacemente lo sbozzato tra diverse stazioni di lavorazione.
Preferibilmente, detto asse di rotazione di detto tamburo ? sostanzialmente
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parallelo a detta prima zona di piegatura.
In questo modo si realizza un ottimo vincolo dello sbozzato sul dispositivo di trattenimento anche quando la possibilit? da parte del pannello laterale di flettersi secondo l?effetto vela sarebbe massima.
Preferibilmente, predisporre lo sbozzato in maniera tale che detta prima zona di piegatura sia svincolata.
In questo modo il trattenimento prodotto sullo sbozzato consente un ottimale rotazione attorno alla prima zona di piegatura.
Preferibilmente, detta prima zona di piegatura ? interposta tra detto primo elemento di trattenimento e detto secondo elemento di trattenimento.
In questo modo la rotazione della prima porzione di presa rispetto alla seconda porzione di presa risulta particolarmente efficace.
Preferibilmente, detto processo comprende la fase di ruotare in maniera controllata almeno una tra detta seconda porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento e detta prima porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento, mentre detto tamburo ruota tra detta posizione di prelievo e detta posizione di rilascio, in modo tale da realizzare una rotazione pari ad un angolo di inclinazione compreso tra i 60? ed i 120? rispetto alla direzione radiale di detto tamburo.
In questo modo si realizza un ideale bilanciamento tra l?effetto vela prodotto sullo sbozzato, il trattenimento ottenibile su quest?ultimo e l?ingombro sterico dell?unit? di movimentazione durante le rotazioni e le desiderate fasi di lavorazione.
Preferibilmente, detto processo comprende la fase di realizzare almeno parzialmente detta rotazione in maniera controllata di detta seconda porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento rispetto a detta prima porzione di
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presa di detto dispositivo di trattenimento come pura rotazione attorno ad un?asse di rotazione virtuale che giace al di fuori di detto dispositivo di trattenimento.
Preferibilmente, detto asse di rotazione virtuale ? passante per detta prima zona di piegatura che ancor pi? preferibilmente ? una cordonatura di detto sbozzato. In questo modo si pu? gestire come si desidera l?effetto vela prodotto sullo sbozzato minimizzando le deformazioni indotte nel materiale dello sbozzato stesso durante le eventuali rotazioni.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di attivare detto primo elemento di trattenimento di detto dispositivo di trattenimento vincolando solidalmente detto pannello centrale a detto primo elemento di trattenimento.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di attivare detto secondo elemento di trattenimento di detto dispositivo di trattenimento vincolando solidalmente detto pannello laterale a detto secondo elemento di trattenimento, facendo si che detta prima zona di piegatura sia svincolata ed interposta tra detto primo elemento di trattenimento e detto secondo elemento di trattenimento.
In questo modo si migliora l?efficacia della rotazione prodotta tra la prima e la seconda porzione di presa di detto sbozzato.
Preferibilmente, detto processo comprende la fase di trattenere tramite detta prima porzione di presa un pannello di riscontro di detto sbozzato e tramite detta seconda porzione di presa un pannello laterale di detto sbozzato, in modo tale che detto pannello laterale risulti a valle rispetto a detto pannello di riscontro secondo detto senso di rotazione di detto tamburo.
Grazie a questa forma di attuazione ? possibile gestire il controllo del pannello laterale dello sbozzato durante la rotazione del tamburo che se lasciato libero
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tenderebbe a flettersi liberamente rischiando di incastrarsi in parti dell?unit? di trattenimento od esterne ad essa rischiando cos? di compromettere il processo di movimentazione secondo l?effetto vela precedentemente descritto.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di attivare un dispositivo di movimentazione configurato per spostare detto sbozzato secondo una direzione avente una componente radiale rispetto a detto asse di rotazione di detto tamburo.
In questo modo ? possibile disporre secondo configurazione radiale pi? prossimale o distale il dispositivo di trattenimento rispetto al tamburo facilitando secondo necessit? le fasi di prelievo e/o rilascio dello sbozzato oppure quelle di movimentazione.
Preferibilmente, mentre detto tamburo ruota tra detta posizione di prelievo e detta posizione di rilascio, viene prodotta una piegatura desiderata di detto sbozzato tramite detto dispositivo di trattenimento.
In altre parole, il processo prevede di poter realizzare una specifica piegatura di detto sbozzato con minimizzazione dei danni conseguenti alla deformazione mentre esso ? trattenuto da detto dispositivo di trattenimento, grazie alla possibilit? di ruotare la seconda porzione di presa rispetto alla seconda porzione di presa attorno all?asse di rotazione virtuale.
Preferibilmente, mentre detto tamburo ruota tra detta posizione di prelievo e detta posizione di rilascio, il processo comprende la fase di produrre una piegatura desiderata di detto sbozzato tramite un dispositivo di pre-piegatura che collabora con detta prima e seconda porzione di presa.
In questo modo ? possibile deformare ulteriormente la prima zona di piegatura rendendola cos? pi? cedevole in modo da rendere lo sbozzato pi? lavorabile nelle
?
fasi seguenti.
Ulteriormente preferibilmente, anche altre porzioni dello sbozzato, ad esempio delle alette longitudinali, possono essere piegate tramite detto dispositivo di prepiegatura.
Preferibilmente, durante la rotazione di detto tamburo, viene prodotta una sosta di detto dispositivo di trattenimento.
In particolare, ? preferito che tale sosta del dispositivo di trattenimento sia prodotta in fase di prelievo e/o di rilascio dello sbozzato e/o durante una fase di piegatura o di pre-piegatura dello sbozzato.
In questo modo ? possibile ridurre la velocit? relativa del dispositivo di trattenimento facendogli fare una sosta e rendendo pi? semplici ed efficaci eventuali desiderate operazioni da realizzare con lo o sullo sbozzato.
Preferibilmente, detta sosta ? ottenuta tramite detto meccanismo di rotazione a camme.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di ruotare un primo tamburo di detta unit? di movimentazione che trattiene detto sbozzato verso detta posizione di rilascio e di ruotare un secondo tamburo di detta unit? di movimentazione in sincrono con detto primo tamburo.
Preferibilmente detto secondo tamburo ruota con senso di rotazione opposto a detto primo tamburo.
Preferibilmente, il processo prevede di affacciare detta seconda porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto primo tamburo con una seconda porzione di presa di un dispositivo di trattenimento vincolato su detto secondo tamburo.
Preferibilmente, il processo prevede di affacciare detta prima porzione di presa di
?
detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto primo tamburo con una prima porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto secondo tamburo.
Preferibilmente, il processo prevede di mantenere detti elementi di trattenimento di detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto primo tamburo mentre vengono attivati anche elementi di trattenimento di detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto secondo tamburo.
Preferibilmente, il processo prevede di disattivare detti elementi di trattenimento di detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto primo tamburo mentre vengono mantenuti attivi detti elementi di trattenimento di detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto secondo tamburo.
In questo modo ? possibile trasferire in maniera veloce e precisa lo sbozzato da un primo tamburo ad un secondo tamburo per continuare cos? in maniera continua ed ininterrotta il suddetto processo per movimentare detto sbozzato. Preferibilmente, il processo prevede inoltre di ruotare detto secondo tamburo fino ad una posizione di rilascio e, nel frattempo, di ruotare attorno ad un?asse di rotazione virtuale una seconda porzione di presa rispetto ad una prima porzione di presa di detto dispositivo di trattenimento vincolato su detto secondo tamburo. Preferibilmente, detto dispositivo di trattenimento ? spostato secondo una direzione avente una componente radiale rispetto ad un asse di rotazione di detto tamburo.
In questo modo ? possibile muovere in maniera ulteriormente efficace lo sbozzato al fine di farlo impegnare su desiderati dispostivi o postazioni.
Preferibilmente, il processo comprende la fase di attivare una ulteriore unit? di movimentazione comprendente un ulteriore primo elemento di trattenimento
?
configurato per prelevare detto sbozzato da detta unit? di movimentazione quando ha completato detto rilascio.
In questo modo ? possibile realizzare efficacemente lo scambio tra diverse unit? di movimentazione dello sbozzato al fine di procedere con le desiderate lavorazioni.
Le caratteristiche e i vantaggi dell?invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di un suo preferito esempio di realizzazione, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 ? una vista schematica laterale di un dispositivo di trattenimento in configurazione allineata realizzato in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 ? una ulteriore vista schematica laterale del dispositivo di trattenimento di figura 1;
- la figura 3 ? una vista schematica laterale del dispositivo di trattenimento di figura 1 in configurazione ruotata;
- la figura 4 ? una ulteriore vista schematica laterale del dispositivo di trattenimento di figura 3;
- le figure 5a e 5b sono rispettivamente una vista prospettica del dispositivo di trattenimento di figura 2 e di figura 4;
- la figura 5c ? una vista dall?alto di uno sbozzato utilizzabile dalla presente invenzione;
- le figure 6, 7, 8a, 8b e 9 rappresentano, ciascuna, una vista schematica laterale di un?unit? di movimentazione dotata del dispositivo di trattenimento di figura 1 in una diversa fase operativa;
- la figura 10 rappresenta una vista schematica laterale di una ulteriore
?
forma di realizzazione dell?unit? di movimentazione di figura 6;
- la figura 11 ? una vista dall?alto di un apparato di confezionamento di articoli comprendente l?unit? di formatura di figura 6.
Con iniziale riferimento alla figura 11, con 800 ? indicato un apparato di confezionamento predisposto per formare un contenitore a partire da uno sbozzato 200 e, inoltre, per riempire il contenitore cos? formato con una pluralit? di articoli sfusi, in modo da ottenere una confezione finita, destinata a essere imballata per la spedizione.
L?esempio di realizzazione che verr? descritto nel seguito ? riferito ad articoli da confezionare in un contenitore, in particolare un contenitore di forma scatolare in cui articoli diversi tra loro, oppure uguali ma in configurazioni diverse, sono disposti ordinatamente, per esempio disposti su strati sovrapposti.
Nel caso specifico qui descritto, gli articoli con cui sono riempiti i contenitori sono elementi a capsula per la preparazione di bevande per infusione, in particolare capsule di caff?.
Nel presente esempio, ciascuno sbozzato 200 ? un elemento laminare piano realizzato in materiale ripiegabile e semirigido, ad esempio in cartone, opportunamente ritagliato e dotato di zone di piegatura 251a preferenziali che possono essere zone a spessore ridotto, zone con predeterminati fori a passo o similari soluzioni tecniche. Con riferimento alla figura 5c, la prima zona di piegatura 251a ? preferibilmente una cordonatura 260.
Come meglio visibile in figura 5c, lo sbozzato 200 ha forma sostanzialmente a croce comprendendo un pannello frontale 230 di forma quadrilatera da cui si diramano ulteriori pannelli secondo le direzioni normali dei rispettivi bordi.
Pi? in dettaglio, dal pannello frontale 230 si collegano lungo l?asse longitudinale L
?
della sua forma a croce un pannello di riscontro 210, ed un pannello di chiusura 245 contrapposto al pannello frontale 230 rispetto al pannello di riscontro 210. Sempre lungo la direzione longitudinale L ? identificato un pannello posteriore 240 collegato al pannello di riscontro 210 da parte opposta al pannello frontale 230.
Coerentemente con quanto precedentemente descritto e ancora con riferimento alla figura 5c, in questo contesto il pannello frontale 230 ? identificabile come un pannello centrale poich? ad esso sono connessi, tramite cordonature, dei contrapposti pannelli laterali 250 che sono liberi di flettersi e ruotare. Si nota infatti che ciascun pannello laterale 250 ? vincolato al pannello frontale 230 in corrispondenza di una sua prima estremit? 251 e che l?opposta seconda estremit? 252 risulta libera.
In particolare, tali contrapposti pannelli laterali 250 sono collegati al pannello frontale 230 in corrispondenza dei suoi altri due bordi. Le cordonature parallele alla direzione longitudinale sono definite come cordonature longitudinali ed identificate con il numero 261.
Tutti i pannelli anzidetti hanno forma quadrilatera, preferibilmente rettangolare, cos? che il contenitore ricavato dallo sbozzato 200 risulti di forma sostanzialmente scatolare o parallelepipeda.
In particolare, il pannello di riscontro 210 definir? il fondo del contenitore, mentre il pannello posteriore 240, il pannello frontale 230, e i pannelli laterali 250 dello sbozzato 200 corrisponderanno rispettivamente alla parete posteriore, alla parete frontale e alle pareti laterali del medesimo. Infine, il pannello di chiusura 245 definir? una parete apribile del contenitore, destinata a richiudere un?apertura definita nel contenitore dall?erigersi dei pannelli laterali 250, del
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pannello frontale 230 e del pannello posteriore 240.
Preferibilmente, i pannelli di riscontro e posteriore 210, 240 presentano, su ciascun bordo che si dirama parallelo all?asse longitudinale L dello sbozzato 200, rispettive alette di fissaggio longitudinali 280 avente forma a trapezio, con un bordo libero connesso da bordi inclinati.
Ulteriori alette possono essere realizzate su qualsiasi bordo libero di ciascun pannello dello sbozzato.
Il pannello posteriore 240 presenta, oltre alle alette di fissaggio longitudinali 280, anche un?aletta di chiusura articolata ad esso da parte opposta al pannello di riscontro 210.
Con riferimento alle figure dalla 6 alla 9 vengono rappresentate diverse condizioni operative di una unit? di movimentazione 100 che comprende un tamburo 300 ed un dispositivo di trattenimento 1. Le diverse componenti saranno descritte in dettaglio in seguito.
In figura 8b e 9 viene raffigurata una forma di realizzazione di un gruppo di rotazione 700, comprendente in questo caso un meccanismo di movimentazione 50 ed un meccanismo di rotazione a camme 350, configurato per produrre una rotazione controllata di almeno una tra una prima porzione di presa 10 ed una seconda porzione di presa 20 di un dispositivo di trattenimento 1 rispetto alla direzione radiale del tamburo 300 che ? preferibilmente definita da un angolo di inclinazione ? compreso tra i 60? ed i 120?. Tali aspetti tecnici saranno approfonditi nel seguito della descrizione dettagliata.
Con riferimento alla figura 1 viene rappresentata una forma di realizzazione di un dispositivo di trattenimento 1 che comprende una prima porzione di presa 10 predisposto per trattenere una parte dello sbozzato 200 ed una seconda porzione
?
di presa 20 predisposto per trattenere una ulteriore parte dello sbozzato 200. Si identifica in figura 6 un supporto 5 corrispondente ad una porzione solida a cui la prima porzione di presa 10 ? vincolata. Tale supporto 5 sar? descritto in seguito. La prima porzione di presa 10 e la seconda porzione di presa 20 comprendono rispettivamente primi e secondi elementi di trattenimento 11a, 21a dello sbozzato 200 rappresentati nelle figure da 1 a 4 come ventose agenti in depressione.
Ancora con riferimento alle figure da 1 a 4 si pu? notare come la seconda porzione di presa 20 sia vincolata alla prima porzione di presa 10 tramite un meccanismo di movimentazione 50 che ? configurato per realizzare una pura rotazione della seconda porzione di presa 20 attorno ad un asse di rotazione virtuale V che giace al di fuori del dispositivo di trattenimento 1. Si noti che l?asse di rotazione virtuale V nelle figure da 1 a 4 ? rappresentato in modo perpendicolare al piano del foglio. Dalla figura 1 si pu? notare come l?asse di rotazione virtuale V sia definito preferibilmente sullo sbozzato 200 ed ancora pi? preferibilmente in coincidenza con una delle cordonature longitudinali 261.
In questo modo il dispositivo di trattenimento 1 pu? passare da una configurazione allineata A, mostrata nelle figure 1 e 2, in cui una prima superfice di trattenimento 15 e una seconda superfice di trattenimento 25 rispettivamente degli elementi di trattenimento 11a, 21a della prima e della seconda porzione di presa 10, 20 sono tra loro sostanzialmente allineate e complanari, ad un configurazione ruotata R, mostrata nelle figure 3 e 4, in cui le suddette superfici di trattenimento 15, 25 sono tra loro trasversali.
Chiaramente, quando in uso, gli elementi di trattenimento 11a e 21a vincolano lo sbozzato 200 al dispositivo di trattenimento 1 ed anch?esso si deforma secondo
?
la configurazione allineata A o ruotata R. In questo modo ? possibile determinare l?entit? dell?effetto vela agente sullo sbozzato 200.
Inoltre, l?asse di rotazione virtuale V ? passante in prossimit? di un bordo della prima porzione di presa 10 affacciato alla seconda porzione di presa 20, ad esempio a qualche millimetro da tale bordo, in modo tale da favorire la piegatura dello sbozzato 200 in corrispondenza della cordonatura 261.
Come precedentemente argomentato, ? significativo rilevare che grazie al dispositivo di trattenimento 1 ? possibile realizzare una pura rotazione attorno all?asse di rotazione virtuale V.
Il senso geometrico di questa movimentazione ? rappresentato in figura 4, in cui viene considerato uno stesso punto della seconda porzione di presa 20 che passa dalla posizione P1 in configurazione ruotata R alla posizione P2 quando nella configurazione allineata A. Come si pu? constatare chiaramente, la movimentazione da P1 a P2 disegna un arco di circonferenza C1 centrato sull?asse di rotazione virtuale V avente raggio fisso R1.
Ancora con riferimento alla figura 4, ? possibile comprendere che tale movimento di pura rotazione vale solamente quando si considera l?asse di rotazione virtuale V, mentre se si prendono in considerazione altre parti fisiche del dispositivo di trattenimento 1, tale tipologia di moto prevede una descrizione e realizzazione pi? complessa.
Per rendere ci? pi? chiaro, in figura 4 ? preso in considerazione il moto dello stesso punto precedentemente analizzato della seconda porzione di presa 20 in posizione P1 che compia una pura rotazione rispetto ad un punto di riferimento 11 (tale punto arbitrario sar? argomentato pi? in dettaglio nel seguito).
Essendo il moto di pura rotazione si dovr? considerare come tutte le componenti
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del dispositivo di trattenimento 1 comprese tra il punto di riferimento 11 e la posizione P1 come solidalmente vincolate tra loro, ovverosia come un corpo rigido. Come si nota ancora dalla figura 4, il punto della seconda porzione di presa 20 nella posizione P2 determina ora un secondo raggio R2a rispetto al punto di riferimento 11 che identifica un secondo arco di circonferenza C2. Tracciando il segmento R2b che unisce la posizione P2 della seconda porzione di presa 20 con il punto di rifermento 11 si nota chiaramente che tale raggio ? maggiore del secondo raggio R2a. Infatti si evince immediatamente che affinch? la seconda porzione di presa 20 si possa spostare dal secondo arco di circonferenza C2 sino a raggiungere la posizione P2 ? necessario che sia aggiunto un moto traslatorio avente componente pari al valore assoluto della differenza dei due raggi R2b e R2a . Ci? comporta quindi che rispetto al punto di riferimento 11 la seconda porzione di presa 20 compie, nella forma di realizzazione considerata, uno spostamento di roto-traslazione.
E? interessante rilevare inoltre che secondo la pura rotazione considerata attorno al punto di riferimento 11 il versore XYZ nella posizione P1 non arriverebbe con la stessa orientazione che vi ? nella posizione P2 e che probabilmente la seconda porzione di presa 20 risulterebbe impedita nella rotazione dalla presenza della prima porzione di presa 10.
Infatti, affinch? la seconda porzione di presa 20 possa raggiungere la seconda posizione P2 ? necessario che vi sia una traslazione che consenta alla seconda porzione di presa 20 di evitare lo scontro sulla prima porzione di presa 10. Inoltre, ? necessario che vi sia una ulteriore variazione della rotazione in modo tale da poter allineare la terna di versori XYZ come desiderato.
Il meccanismo di movimentazione 50 mostrato nelle figure da 1 a 4 ? un
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parallelogramma articolato 51 vincolato alla prima porzione di presa 10 e alla seconda porzione di presa 20. Tale parallelogramma articolato 51 comprende una prima asta 60 comprendente una prima cerniera 61 posta in prossimit? di una prima estremit? 62 della prima asta 60 ed essendo la prima asta 60 vincolata tramite la prima cerniera 61 ad un primo punto di rotazione 11 (precedentemente utilizzato come esempio di possibile punto di riferimento) della prima porzione di presa 10.
Inoltre, tale parallelogramma articolato 51 comprende una seconda asta 70 comprendente una seconda cerniera 71 posta in prossimit? di una prima estremit? 72 della seconda asta 70 ed essendo la seconda asta 70 vincolata tramite la seconda cerniera 71 ad un secondo punto di rotazione 12 della prima porzione di presa 10.
Il parallelogramma articolato 51 comprende anche una terza asta 80 comprendente un primo perno 81 vincolato con concessa rotazione sulla prima asta 60, un secondo perno 82 vincolato con concessa rotazione sulla seconda asta 70 ed un terzo perno 83 vincolato con concessa rotazione su un terzo punto di rotazione 21 della seconda porzione di presa 20.
Infine, tale parallelogramma articolato 51 comprende una quarta asta 90 comprendente una quarto perno 91 vincolato con concessa rotazione sulla prima asta 60, un quinto perno 92 vincolato con concessa rotazione sulla seconda asta 70 ed un terzo perno 93 vincolato con concessa rotazione su un quarto punto di rotazione 22 della seconda porzione di presa 20.
Come si pu? notare dalle figure da 1 a 4, grazie a questa specifica realizzazione di parallelogramma articolato, l?asse di rotazione virtuale V rimane univocamente determinato dall?intersezione tra la linea congiungente il primo ed il secondo
?
punto di rotazione 11, 12 e la linea congiungente il terzo e quarto punto di rotazione 21, 22. In altre parole, ? come se l?asse di rotazione virtuale V fosse il nono perno, fisso, del parallelogramma articolato 51 precedentemente descritto. In questo modo, quando la prima e seconda asta 60, 70 sono ruotate rispetto a detto primo e secondo punto di rotazione 11, 12 di uno stesso angolo ? la terza e quarta asta 80, 90 seguono un moto traslatorio T rispetto alla prima porzione di presa 10 mantenendo una reciproca condizione di parallelismo.
Con riferimento ora alle figure 2 e 3, si nota come l?angolo con cui ruota la seconda porzione di presa 20 per raggiungere la configurazione ruotata R sia lo stesso angolo ? con cui la prima e seconda asta 60, 70 ruotano rispetto alla loro posizione nella configurazione allineata A (ad esempio viene mostrato l?angolo ? rispetto al secondo perno 82).
Ancora con riferimento alle figure 2 e 3 si considera ora l?orientamento della terza asta 80 rispetto alla seconda asta 70: si nota che nella configurazione allineata A (mostrata in figura 2) l?angolo compreso tra loro ? pari a ?1, mentre nella configurazione ruotata R (mostrata in figura 3) l?angolo compreso tra loro ? variato e pari a ?2.
Dunque, durante lo spostamento dalla configurazione allineata A alla ruotata R concorrono una pluralit? di rotazioni assieme ad un contributo traslatorio della seconda porzione di presa 20 rispetto alla prima porzione di presa 10.
Tale condizione ? rappresentata inoltre grazie alle viste prospettiche mostrate in figura 5a e 5b. Esse corrispondono rispettivamente alle figure 2 e 3 precedentemente descritte in cui si pu? ulteriormente valutare la piegatura dello sbozzato 200 vincolato al dispositivo di trattenimento 1 nella configurazione allineata A e ruotata R.
?
Con riferimento alla figura 1 e alla figura 8a si nota come l?asta 60 abbia una estensione laterale alla sua estremit? 62 che ne conferisce una forma complessiva ad ?L?. L?estremo laterale libero di questa ?L? ? configurato per poter esser spostato da un primo attuatore 310 che fa s? che la prima asta 60 ruoti attorno al primo perno 61 facendo cos? passare reversibilmente il dispositivo di trattenimento 1 dalla configurazione allineata A a quella ruotata R.
Nelle figure dalla 6 alla 9 ? rappresentata una unit? di movimentazione 100 che comprende un tamburo 300 su cui ? vincolato il dispositivo di trattenimento 1. Con riferimento alla figura 8a si nota come il primo attuatore 310 comprenda una prima asta attuatrice 311 ed una seconda asta attuatrice 312 vincolate tra loro con concessa rotazione tramite una cerniera ed essendo la prima asta attuatrice 311 connessa con concessa rotazione all?estensione laterale della prima asta 60 e la seconda asta attuatrice 312 connessa con concessa rotazione ad un motore attuatore (non mostrato in figura) del tamburo 300.
Con riferimento alla figura 6 si identificano un secondo attuatore 320 ed un terzo attuatore 330 entrambi connessi alla prima porzione di presa 10.
In questa forma di realizzazione il secondo attuatore 320 ? un?asta connessa ad un suo estremo alla prima porzione di presa 10 ed all?altro estremo al tamburo 300.
Tale secondo attuatore 320 collabora con il terzo attuatore 330 che comprende una prima ed una seconda barra 331, 332 connesse tra loro con concessa rotazione ed essendo la prima barra 331 connessa al tamburo 300 mentre la seconda barra 332 ? connessa con concessa rotazione tramite una cerniera al supporto 5 vincolato alla prima porzione di presa 10.
In questo modo ? possibile spostare detta prima e seconda porzione di presa 10,
?
20 rispetto al tamburo 300.
E? interessante rilevare che, ancora con riferimento alle figure dalla 6 alla 9, il secondo attuatore 320 ed il terzo attuatore 330 cos? descritti possono fungere sia da dispositivo di movimentazione 500, configurato per traslare contemporaneamente la prima e la seconda porzione di presa 10, 20 rispetto al tamburo 300 secondo una direzione avente una componente radiale del tamburo 300 stesso, sia da meccanismo di rotazione a camme 350 che consente di realizzare una sosta del dispositivo di trattenimento 1 rispetto al moto continuo di rotazione del tamburo 300.
In forme di realizzazione alternative (non mostrate nelle figure) ? prevista la realizzazione del dispositivo di movimentazione 500 che comprende un binario vincolato al supporto 5 ed una slitta vincolata alla prima porzione di presa 10. Anche in questo modo ? possibile realizzare un ulteriore spostamento della prima e seconda porzione di presa 10, 20 rispetto al tamburo 300.
Secondo una forma di realizzazione, il dispositivo di trattenimento comprende materiali leggeri ad alto modulo elastico quali ad esempio materiali compositi in fibra di vetro o di carbonio. Inoltre, il dispositivo di trattenimento 1 prevede dei dispositivi di sgancio rapido dal tamburo 300 al fine di poterlo sostituire in maniera rapida e facilitata.
La figura 6 mostra l?unit? di movimentazione 100 in una posizione di prelievo, in cui il dispositivo di trattenimento 1 pu? attivare gli elementi di trattenimento 11a, 21a per prelevare uno sbozzato 200 da una tramoggia 600 orizzontale.
Le figure 7 e 8a mostrano una condizione in cui il secondo e terzo attuatore 320, 330 vengono fatti ruotare in senso opposto rispetto al senso di rotazione Ro del tamburo 300 per produrre in questo modo una sosta del dispositivo di
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trattenimento 1 e quindi anche dello sbozzato 1 trattenuto. Tale sosta pu? essere utile per far s? che il dispositivo di trattenimento 1 collabori con una unit? di prepiegatura (non mostrata nelle figure) avente dei denti rotanti in grado di impegnarsi su predefinite superfici dello sbozzato e farle ruotare secondo un verso desiderato.
Come mostrato in figura 8a il dispositivo di trattenimento 1 passa durante questa sosta dalla configurazione allineata A a quella ruotata R tramite il primo attuatore 310.
Con riferimento alla figura 8b si pu? notare che quando il dispositivo di trattenimento 1 ? nella configurazione ruotata R un angolo di inclinazione ?1 compreso tra la linea passante per la superficie di trattenimento dei secondi elementi di trattenimento 21a e una direzione radiale del tamburo 300 forma un angolo pari a circa 60?.
Tale configurazione fa s? che l?effetto vela agente sullo sbozzato durante la rotazione del tamburo sia ridotto e che produca un incremento dei vincoli realizzati dagli elementi di trattenimento sullo sbozzato.
E? interessante notare che tale angolo di inclinazione ?1 ? determinato dagli spostamenti prodotti dal gruppo di rotazione 700: infatti tale valore pu? essere variato anche in funzione, ad esempio, della configurazione assunta dal meccanismo di rotazione a camme 350.
Inoltre, con riferimento ora alla figura 9, si pu? notare come il dispositivo di trattenimento 1 possa cambiare disposizione mentre il tamburo 300 ruota muovendosi verso la configurazione allineata A in cui un secondo angolo di inclinazione ?2 compreso tra la linea passante per la superficie di trattenimento dei secondi elementi di trattenimento 21a e la direzione radiale del tamburo 300
?
forma un angolo pari a circa 120?.
In questo caso, la rotazione della seconda porzione di presa 20 oltre i 90? rispetto alla direzione radiale del tamburo non ? data dal dispositivo di trattenimento 1 ma dalla specifica configurazione che il meccanismo di rotazione a camme 350 assume in quel specifico punto di rotazione del tamburo 300. Si evince chiaramente che tale condizione pu? essere molto favorevole durante una fase di scambio con, ad esempio, una ulteriore unit? di trattenimento.
Preferibilmente, l?unit? di pre-piegatura si impegna dal lato opposto dello sbozzato 200 rispetto a quello trattenuto dal dispositivo di trattenimento 1 al fine di guidare ancora pi? efficacemente la piegatura dello sbozzato e contemporaneamente agisce su ulteriori parti dello sbozzato piegando anch?esse attorno all?asse di rotazione virtuale V dell?angolo ?.
La figura 9 mostra una posizione di rilascio dell?unit? di spostamento 100 in cui il dispositivo di trattenimento 1 pu? disattivare gli elementi di trattenimento 11a, 21a per rilasciare lo sbozzato 200 e consentirne il prelievo da un ulteriore dispositivo di lavorazione.
L?unit? di movimentazione 100 pu? comprendere una pluralit? di dispositivi di trattenimento 1. In particolare, e con riferimento alla figura 10, si nota che l?unit? di movimentazione 100 comprende tre dispositivi di trattenimento 1 disposti secondo un asse di simmetria ternaria passante per l?asse di rotazione del tamburo 300.
Ancora con riferimento alla figura 10 viene mostrata una forma di realizzazione in cui l?unit? di movimentazione 100 comprende oltre al tamburo 300 anche un secondo tamburo 300?, posizionato in prossimit? del tamburo 300, al quale viene trasferito lo sbozzato 200 quando il tamburo 300 ? in posizione di rilascio. Il
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secondo tamburo 300? ? del tutto analogo al tamburo 300, ruota in modo sincrono ma in direzione opposta rispetto al tamburo 300 e, inoltre, comprende anch?esso tre dispositivi di trattenimento 1?, del tutto analoghi ai dispositivi di trattenimento 1 descritti in precedenza.
Il passaggio dello sbozzato 200 tra il tamburo 300 e il secondo tamburo 300? avviene tra un dispositivo di trattenimento 1 in posizione di rilascio e un corrispondente dispositivo di trattenimento 1? vincolato al secondo tamburo 300?, che, nel moto di rotazione del secondo tamburo 300? si trova direttamente affacciato al dispositivo di trattenimento 1 da parte opposta allo sbozzato 200. Preferibilmente, quando avviene il passaggio tra il tamburo 300 e il secondo tamburo 300? viene realizzata, tramite rispettivi meccanismi di rotazione a camme, una sosta di entrambi i dispositivi di trattenimento 1, 1?. Durante la sosta vengono mantenuti attivi per un tempo minimo, generalmente al di sotto di 1 secondo, gli elementi di trattenimento 11a, 21a di entrambi i dispositivi di trattenimento 1, 1? al fine di garantire una presa sicura dello sbozzato 200 da entrambi i dispositivi di trattenimento coinvolti, dopo di che vengono disattivati gli elementi di trattenimento del dispositivo di trattenimento 1 e mantenuti attivi solo quelli del dispositivo di trattenimento 1? vincolato al secondo tamburo 300?. Come si evince da quanto descritto in precedenza, l?unit? di movimentazione 100 ? in grado di spostare e lavorare in continuo gli sbozzati 200 raccolti in una zona di prelievo.
Infatti, come chiaramente illustrato in figura 6 e 10, il tamburo 300 ruota in continuo secondo il senso orario iniziando il processo di prelievo dalla tramoggia 600 orizzontale (mostrata in figura 10) posizionata immediatamente a monte rispetto all?unit? di movimentazione 100. Qui il dispositivo di trattenimento 1
?
assume la configurazione allineata A ed attiva gli elementi di trattenimento 11a, 21a per vincolare a s? lo sbozzato sino al seguente rilascio.
Quindi il tamburo 300 ruota di circa 150?-180? rispetto alla posizione di prelievo e raggiunge la posizione di pre-piegatura (mostrata nelle figure 7 e 8a). In questo caso si pu? notare come grazie al secondo e terzo attuatore 320, 330 sia possibile realizzare anche la sosta del dispositivo di trattenimento 1, mentre il tamburo 300 continua il suo moto continuo, al fine di fornire un tempo pi? lungo per il processo di pre-piegatura.
In seguito, quando il tamburo 300 in moto continuo compie una rotazione di circa 270? rispetto alla posizione di prelievo dello sbozzato 200, viene raggiunta la posizione di rilascio (mostrata in figura 9) in cui ancora una volta viene realizzata una sosta del dispositivo di trattenimento 1 tramite i suddetti secondo e terzo attuatore 320, 330, viene assunta la configurazione allineata A del dispositivo di trattenimento 1 e gli elementi di trattenimento 11a, 21a agenti sullo sbozzato vengono disattivati.
Infine, il tamburo 300 completa la propria rotazione a 360? ed il dispositivo di trattenimento 1 viene riportato nella configurazione ideale per procedere con il prelievo di uno sbozzato successivo.
E? interessante rilevare che ? possibile passare dalla configurazione allineata A a quella ruotata R in qualsiasi momento della rotazione compiuta dal tamburo 300 e che grazie alla possibilit? di attivare selettivamente ed indipendente il primo attuatore 310 rispetto al secondo e terzo attuatore 320, 330 ? consentito anche realizzare una sosta del dispositivo di trattenimento 1 in qualsiasi momento della rotazione indipendentemente dalla configurazione in cui si trova il dispositivo di trattenimento 1.
?
Grazie a tali soluzioni tecniche la Richiedente ha riscontrato di poter movimentare almeno da 50 fino anche a 200 sbozzati al minuto, in funzione delle dimensioni, degli ingombri e delle necessit? produttive, con una unit? di movimentazione a linea singola.
?

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI
    1. Unit? di movimentazione (100) di uno sbozzato (200) comprendente
    o un tamburo (300) che ruota attorno ad un asse di rotazione (R) secondo un senso di rotazione (Ro),
    o detto sbozzato (200) comprendente
    - un pannello centrale (230),
    - un pannello laterale (250) vincolato ad una sua prima estremit? (251) a detto pannello centrale (230) tramite una prima zona di piegatura (251a) ed avente una seconda estremit? (252), opposta a detta prima estremit? (251), che ? libera,
    - detto pannello laterale (250) avente estensione in direzione perpendicolare a detta prima zona di piegatura (251a) pari almeno a 10 cm,
    - detto pannello laterale (250) essendo disposto in modo tale da essere antecedente secondo detto senso di rotazione (Ro) di detto tamburo (300) rispetto a detto pannello centrale (230),
    o un dispositivo di trattenimento (1) di detto sbozzato (200) vincolato a detto tamburo (300) comprendente
    - un supporto (5),
    - una prima porzione di presa (10) vincolata a detto supporto (5) e comprendente primi elementi di trattenimento (11a) configurati per trattenere selettivamente e solidalmente detto pannello centrale (230),
    - una seconda porzione di presa (20) vincolata a detto supporto (5) o a detta prima porzione di presa (10) e comprendente secondi elementi di trattenimento (21a) configurati per trattenere selettivamente e solidalmente detto pannello laterale (250) di detto sbozzato (200).
    2. Unit? di movimentazione (100) secondo la rivendicazione precedente, comprendente un gruppo di rotazione (700) che ? configurato per realizzare una rotazione controllata di almeno una tra detta prima porzione e seconda porzione di presa (10, 20) di detto dispositivo di trattenimento (1) rispetto alla direzione radiale di detto tamburo (300).
    3. Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di trattenimento (1) comprende
    o un meccanismo di movimentazione (50) di detta seconda porzione di presa (20) rispetto a detta prima porzione di presa (10) configurato per realizzare, durante un arco di rotazione di detto tamburo (300), una rotazione controllata di detta seconda porzione di presa (20) rispetto a detta prima porzione di presa (10).
    4. Unit? di movimentazione (100) secondo la rivendicazione precedente in cui detta rotazione controllata detta seconda porzione di presa (20) rispetto a detta prima porzione di presa (10) avviene in una regione di prossimit? di detta prima zona di piegatura (251a) di detto sbozzato (200).
    5. Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima zona di piegatura (251a) coincide con una cordonatura di detto sbozzato (200).
    6. Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo di movimentazione (500) che ? configurato per traslare contemporaneamente detta prima porzione di presa (10) e detta seconda porzione di presa (20) rispetto a detto supporto (5) o rispetto ad un altro riferimento predeterminato.
    7. Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un meccanismo di rotazione a camme (350) configurato per produrre una variazione di velocit? angolare di rotazione di detto dispositivo di trattenimento (1) rispetto a detto tamburo (300).
    8. Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primi e secondi elementi di trattenimento (11a, 21a) sono selettivamente collegabili ad un circuito di vuoto.
    9. Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo di pre-piegatura (400) configurato per collaborare con detto dispositivo di trattenimento (1) per piegare predeterminate parti di detto sbozzato (200).
    10.Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una pluralit? di dispositivi di trattenimento (1).
    11.Unit? di movimentazione (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una pluralit? di detti tamburi (300) ciascuno comprendente almeno uno di detti dispositivi di trattenimento (1) ed essendo detta pluralit? di dispositivi di trattenimento (1) disposta in maniera tale da poter scambiare detto sbozzato (200) tra un primo dispositivo di trattenimento (1) ed un secondo dispositivo di trattenimento (1?) rispettivamente vincolati a differenti tamburi.
    12.Apparato di confezionamento di articoli (800) comprendente almeno una unit? di movimentazione (100) di detto sbozzato (200) realizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
    Apparato (800) secondo la rivendicazione precedente, comprendente detta unit? di movimentazione (100) ed una seconda unit? di movimentazione (100b) comprendente un ulteriore elemento di trattenimento (11b) configurato in maniera tale da poter ricevere detto sbozzato (200) da detto dispositivo di trattenimento (1) di detta unit? di movimentazione (100) trattenendolo.
    Processo per movimentare uno sbozzato (200) comprendente
    o Predisporre una unit? di movimentazione (100) comprendente
    - un tamburo (300) avente un asse di rotazione (R) per ruotare secondo un senso di rotazione (Ro),
    - un dispositivo di trattenimento (1) vincolato a detto tamburo (300),
    o Predisporre uno sbozzato (200) comprendente
    - un pannello centrale (230),
    - un pannello laterale (250) vincolato ad una sua prima estremit? (251) a detto pannello centrale (230) tramite una prima zona di piegatura (251a) ed avente una seconda estremit? (252), opposta a detta prima estremit? (251), libera,
    - detto pannello laterale (250) avente estensione in direzione perpendicolare a detta prima zona di piegatura (251a) pari almeno a 10 cm,
    - detto pannello laterale (250) essendo antecedente secondo detto senso di rotazione (Ro) di detto tamburo (300) a detto pannello centrale,
    o Portare detto tamburo (300) in una posizione di prelievo in cui detto dispositivo di trattenimento (1) ? affacciato a detto sbozzato (200), o Attivare un primo elemento di trattenimento (11a) di una prima porzione di presa (10) di detto dispositivo di trattenimento (1) vincolando selettivamente e solidalmente detto pannello centrale (230) a detto primo elemento di trattenimento (11a), attivare un secondo elemento di trattenimento (21a) di una seconda porzione di presa (20) di detto dispositivo di trattenimento (1) vincolando selettivamente e solidalmente detto pannello laterale (250) a detto secondo elemento di trattenimento (21a) realizzando cos? una configurazione controllata di detto sbozzato (200),
    o Ruotare secondo un senso di rotazione (Ro) detto tamburo (300) sino ad una posizione di rilascio di detto dispositivo di trattenimento (1), controllando tramite detti primi e secondi elementi di trattenimento (11a, 21a) le rispettive posizioni ed orientamenti di detto pannello centrale (230) e di detto pannello laterale (250), o Disattivare detti elementi di trattenimento (11a, 21a) disaccoppiando detto sbozzato (200) da detta unit? di movimentazione (100) mentre detto tamburo (300) ? in detta posizione di rilascio.
    Processo per movimentare uno sbozzato (200) secondo la rivendicazione precedente, comprendente
    o Ruotare in maniera controllata almeno una tra detta seconda porzione di presa (20) di detto dispositivo di trattenimento (1) e detta prima porzione di presa (10) di detto dispositivo di trattenimento (1), mentre detto tamburo (300) ruota tra detta posizione di prelievo e detta posizione di rilascio, in modo tale da realizzare una rotazione pari ad un angolo di inclinazione (?) compreso tra i 60? ed i 120? rispetto alla direzione radiale di detto tamburo (300).
    Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 14 alla 15, comprendente
    o Attivare un dispositivo di movimentazione (500) configurato per spostare detto sbozzato (200) secondo una direzione avente una componente radiale rispetto a detto asse di rotazione (R) di detto tamburo (300).
    Processo per movimentare detto sbozzato (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 14 alla 16, comprendente
    o attivare un meccanismo di rotazione a camme (350) compreso in detta unit? di movimentazione (100) in modo tale da produrre una sosta di detto sbozzato (200).
    Processo per movimentare detto sbozzato (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 14 alla 17, comprendente realizzare una piegatura di detto sbozzato (200) mentre detto tamburo (300) ruota dalla posizione di prelievo alla posizione di rilascio tramite un dispositivo di prepiegatura (400).
    Processo secondo una tra le rivendicazioni dalla 14 alla 18, comprendente
    o ruotare un primo tamburo (300) che trattiene detto sbozzato (200) verso detta posizione di rilascio,
    o ruotare un secondo tamburo (300?) di detta unit? di movimentazione (100) in sincrono con detto primo tamburo (300) e con senso di rotazione opposto (Ro?),
    o affacciare detta seconda porzione di presa (20) di detto dispositivo di trattenimento (1) vincolato su detto primo tamburo (300) con una seconda porzione di presa (20?) di un affacciato dispositivo di trattenimento (1?) vincolato su detto secondo tamburo (300?),
    o affacciare anche detta prima porzione di presa (10) di detto dispositivo di trattenimento (1) vincolato su detto primo tamburo (300) con una prima porzione di presa (10?) di detto affacciato dispositivo di trattenimento (1?) vincolato su detto secondo tamburo (300?),
    o mantenere detti elementi di trattenimento (11a, 21a) di detto dispositivo (1) vincolato su detto primo tamburo (300) mentre vengono attivati anche degli elementi di trattenimento (11a?, 21a ?) di detto affacciato dispositivo di trattenimento (1?) vincolato su detto secondo tamburo (300?),
    o disattivare detti elementi di trattenimento (11a, 21a) di detto dispositivo (1) vincolato su detto primo tamburo (300) mentre vengono mantenuti attivi detti elementi di trattenimento (11a?, 21a?) di detto affacciato dispositivo di trattenimento (1?) vincolato su detto secondo tamburo (300?),
    o realizzare dette fasi di rotazione verso una posizione di rilascio e di pura rotazione di una prima porzione di presa rispetto ad una
    ?
    seconda porzione di presa attorno ad un asse di rotazione virtuale tramite detto affacciato dispositivo di trattenimento (1?) su detto secondo tamburo (300?).
    20.Processo per movimentare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 14 alla 19, comprendente attivare una ulteriore unit? di movimentazione (100b) comprendente un ulteriore primo elemento di trattenimento (11b) configurato per prelevare detto sbozzato (200) da detta unit? di movimentazione (100) quando ha completato detto rilascio.
    ?
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US6325201B1 (en) * 1997-03-26 2001-12-04 Molins Plc Blank handling apparatus
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FR3034404A1 (fr) * 2015-03-30 2016-10-07 Construction Machines Automatiques Speciales Dispositif pour manipuler des etuis et etuyeuse equipee dudit dispositif

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