IT202000012073A1 - Mascherina filtrante in maglia e relativo metodo di produzione di mascherine filtranti in maglia - Google Patents

Mascherina filtrante in maglia e relativo metodo di produzione di mascherine filtranti in maglia Download PDF

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Anupam Kothari
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Ffi Global S R L
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Description

MASCHERINA FILTRANTE IN MAGLIA E RELATIVO METODO DI
PRODUZIONE DI MASCHERINE FILTRANTI IN MAGLIA
La presente invenzione concerne una mascherina filtrante in maglia riutilizzabile, ?double face? e un metodo di produzione di tale mascherina.
Pi? in particolare, l?invenzione si riferisce ad una mascherina realizzabile tramite un processo di produzione a maglia, che ? in grado di conferire alla mascherina stessa delle migliorate propriet? fisiche e dimensionali, rendendola pi? ergonomica, sicura e confortevole.
L?invenzione riguarda pi? specificamente il potere filtrante della mascherina distinguendo tre processi realizzativi della stessa, creando cos? la possibilit? di aumentare o ridurre il potere filtrante della stessa in fase di produzione senza pregiudicare o modificare la qualit? o il processo produttivo.
Inoltre, tramite tale metodo di produzione ? possibile apporre segni grafici di vario tipo sulla stessa mascherina, potendola personalizzare in base alle esigenze.
Le mascherine filtranti della tecnica nota sono costituite da numerosi elementi, ciascuno realizzato con materiali anche diversi, che vengono tagliati in forme e dimensioni adeguate per essere in seguito riuniti insieme.
La modalit? di esecuzione di alcuni dei passaggi di fabbricazione delle mascherine ? attualmente di tipo prevalentemente manuale, e comporta molti svantaggi.
La procedura di lavorazione convenzionale risulta particolarmente laboriosa specialmente riguardo specifici aspetti della mascherina, ad esempio le interfacce tra zone a diverso comportamento.
A titolo di esempio si possono citare:
- l?assemblaggio dell?elastico, che trattiene la mascherina fermamente in posizione sul viso dell?utilizzatore al corpo principale della stessa;
- l?assemblaggio della zona centrale, che pu? recare un certo numero di strati di tessuti diversi ripiegati oppure una concavit?, in modo da adattarsi alla conformazione del viso dell?utilizzatore. Tale zona deve anche essere maggiormente resistente all?azione meccanica causata dalla respirazione dell?utente, avere aumentate propriet? di filtrazione e deve anche rispondere a dei requisiti minimi di comfort e comodit? di utilizzo;
- la finitura della zona perimetrale, che deve realizzare un contatto maggiormente aderente e morbido con il viso dell?utilizzatore;
- la struttura della zona che copre naso e bocca dell?utente, che deve svolgere una efficace azione filtrante senza causare disagio, scomodit? nell?uso o arrecare danno alla cute;
Oltretutto, la mascherina deve rimanere ben salda sul volto dell?utente durante l?utilizzo e deve essere durevole nel tempo, per consentire un numero sufficiente di utilizzi in sicurezza, senza per? perdere integrit? strutturale o capacit? di filtraggio.
I passaggi di natura manuale dei procedimenti noti aumentano il tempo e la manodopera necessari alla produzione, diminuendo certamente la produttivit? massima rispetto ad un procedimento che adoperi in tutto o per la maggior parte macchinari automatici.
Il numero elevato di passaggi e operazioni implicate, che possono essere di natura molto eterogenea tra loro, aumenta anche il rischio di errori di fabbricazione.
La mascherina prodotta tramite operazioni manuali, inoltre, risulta sicuramente meno sicura dal punto di vista della sterilit? rispetto ad una mascherina confezionabile automaticamente, in ambiente il pi? possibile asettico.
In aggiunta, a causa del fatto che molti elementi di materiali diversi devono essere ritagliati e accoppiati a formare il prodotto finito, la quantit? di sfrido derivante dal materiale di partenza risulta eccessiva, causando un notevole spreco di materia prima.
Ulteriormente, si lamenta l?inconveniente che l?unione dei differenti materiali deve necessariamente avvenire per mezzo di componenti terzi, quali ad esempio fili, punti di saldatura o colle, mediante l?utilizzo di pi? macchinari differenti.
Il numero elevato di componenti assemblati rende anche pi? suscettibili le mascherine note a problemi relativi a usura e durabilit? in genere.
Infine, la possibilit? di personalizzare le mascherine tramite segni e/o grafiche di vario tipo risulta limitata o del tutto compromessa, in quanto subordinata ai necessari requisiti in materia di protezione individuale e alle normative sulle sostanze utilizzabili per produrre tali effetti grafici.
Scopo principale della presente invenzione ? quello di risolvere gli inconvenienti menzionati, per mezzo di una mascherina filtrante in maglia realizzata tramite un metodo che fa uso di un sistema di maglieria tridimensionale.
In tal modo si possono creare in un?unica soluzione sia gli strati interni, sia gli strati esterni della sezione filtrante.
Tramite il metodo secondo la presente invenzione, inoltre, si riesce a costruire una mascherina con un numero di componenti ridotto, potendo creare strutture tridimensionali con un numero di operazioni minore rispetto ai procedimenti della tecnica nota e senza l?aggiunta di elementi filtranti ausiliari che aiutino a conservare l?integrit? della mascherina nel tempo e durante l?uso e il conseguente riutilizzo.
Un ulteriore obiettivo della presente invenzione ? quello di fornire un metodo di produzione per mascherine filtranti che riduca notevolmente la quantit? di scarti di lavorazione generati durante la fabbricazione delle stesse.
Un altro scopo dell?invenzione ? quello di realizzare mascherine che siano personalizzabili in base al gusto dell?utente, senza che ci? comporti peggioramenti a livello di performance, di sicurezza o di comodit? di utilizzo.
Un altro obiettivo della presente invenzione ? quello di fornire un metodo per la produzione di una mascherina filtrante in maglia che ne minimizzi le possibilit? di contaminazione durante la sua fabbricazione.
Infine, ulteriore scopo dell?invenzione ? di realizzare delle mascherine filtranti in maglia diminuendo il numero di cuciture e componenti terzi da utilizzare per l?unione di sezioni diverse delle mascherine stesse.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da una mascherina filtrante in maglia secondo la rivendicazione 1 allegata, e da un metodo per la produzione di mascherine filtranti in maglia secondo la rivendicazione 5 allegata.
Ulteriori caratteristiche tecniche di dettaglio dell?invenzione sono contenute nelle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verr? ora descritta, a titolo esemplificativo e non limitativo, secondo alcune sue forme di realizzazione preferite, e con l?ausilio delle figure allegate, in cui:
- la figura 1 mostra una vista frontale della mascherina in maglia secondo l?invenzione;
- la figura 2 mostra una vista prospettica della mascherina secondo l?invenzione;
- la figura 3 ? una vista schematica posteriore della mascherina secondo l?invenzione;
- la figura 4 ? una vista schematica laterale della mascherina secondo l?invenzione;
- le figure 5-8 sono delle rappresentazioni schematiche di schemi di immagliatura preferiti relativi a delle sezioni comuni della mascherina 100S, 100T e 100U secondo l?invenzione;
le figure 9-11A rappresentano degli schemi di immagliatura preferiti relativi a ulteriori sezioni della mascherina 100S secondo l?invenzione;
- la figura 11B ? una vista laterale in sezione della mascherina 100S secondo l?invenzione;
- le figure 12-14B rappresentano degli schemi di immagliatura preferiti relativi a ulteriori sezioni della mascherina 100T secondo l?invenzione;
- la figura 14C ? una vista laterale in sezione della mascherina 100T secondo l?invenzione;
- le figure 15-18B rappresentano degli schemi di immagliatura preferiti relativi a ulteriori sezioni della mascherina 100U secondo l?invenzione;
- la figura 18C ? una vista laterale in sezione della mascherina 100U secondo l?invenzione;
- le figure 19-20 rappresentano degli schemi di immagliatura preferiti relativi a ulteriori sezioni comuni della mascherina 100S, 100T e 100U secondo l?invenzione.
In riferimento alle figure 1 e 2, ? rappresentata una mascherina 100S, 100T e 100U secondo la presente invenzione vista frontalmente e in vista prospettica.
I diversi riferimenti delle forme di realizzazione indicano differenti capacit? filtranti peculiari delle stesse.
La mascherina 100S, 100T e 100U ? suddivisibile approssimativamente in tre zone o sezioni principali, a seconda della tipologia di immagliatura usata per la loro realizzazione e/o delle caratteristiche finali esibite.
In tal modo ? possibile conferire ad ogni zona delle specifiche funzioni e propriet? strutturali, allo stesso tempo costruendo la mascherina senza soluzione di continuit?. Per ottenere lo stesso risultato, le mascherine di tecnica nota sono obbligatoriamente assemblate tra loro con parti di diversi materiali, generando gli inconvenienti menzionati in precedenza.
In particolare, le sezioni in cui ? possibile suddividere la mascherina sono principalmente:
- una sezione centrale 1, a copertura di naso, bocca, mento e parte delle guance di un utilizzatore, che comprende degli strati esterni e degli strati interni uniti tra loro simultaneamente mediante un?unica operazione di immagliatura;
- otto sezioni perimetrali 2, 2A, 4, posizionate superiormente, inferiormente, sul lato sinistro e sul lato destro rispetto alla sezione centrale 1 e che delimitano i bordi della mascherina 100S, 100T e 100U stessa. Nelle sezioni in posizione superiore ed inferiore sono state adottate delle costruzioni in maglia contenitive 2A per contenere e assecondare le diverse curvature del viso dell?utilizzatore, sia in corrispondenza del naso che del sottomento.
- due sezioni laterali 3, sostanzialmente corrispondenti agli elastici o lacci che mantengono la mascherina in posizione sul viso dell?utilizzatore.
I materiali per la realizzazione della mascherina secondo l?invenzione possono essere filati del tipo pi? svariato.
Le figure 3 e 4 mostrano delle rappresentazioni schematiche della porzione interna ed esterna della mascherina 100S, 100T e 100U, ossia quella a diretto contatto con il viso dell?utilizzatore.
La sezione centrale 1 della mascherina 100S, 100T e 100U ? suddivisa a sua volta in cinque settori, per rispondere a esigenze diverse di vestibilit?, funzionalit?, filtraggio e protezione.
Nel dettaglio, i settori, individuabili in prima istanza in base alla zona del viso coperta durante l?utilizzo, sono i seguenti:
- un settore nasale 11;
- un settore mascellare 12;
- un settore della bocca 13;
- un settore del mento 14;
- un settore laterale 15.
Il settore mascellare 12 e il settore laterale 15 sono chiaramente simmetrici rispetto al piano sagittale mediano del viso dell?utilizzatore.
In riferimento alla figura 5, ? mostrata schematicamente l?immagliatura adottata durante l?attuazione del metodo secondo l?invenzione per la realizzazione della zona perimetrale 2.
Preferibilmente, il filato usato per la realizzazione di questa zona ? elasticizzato, in modo che l?utilizzatore possa indossare pi? facilmente la mascherina 100S, 100T e 100U e in modo che questa rimanga in posizione per via della forza elastica intrinseca del filato.
Operativamente, come mostrato nelle figure 5 e 6, in tale sezione perimetrale 2 sono utilizzati preferibilmente due guidafili 21 e 22 che lavorano con due o pi? fili, creando una fascia tubolare. Un guidafilo principale 21 crea la fascia stessa, che viene legata da un guidafilo di legatura 22, immagliando alternativamente un ago ogni due per aumentare la sicurezza, l?elasticit? e la morbidezza della mascherina.
Ogni ciclo di lavorazione ? formato da due distinte operazioni, i cui schemi di immagliatura sono indicati dai riferimenti K e Y, in cui il guidafilo di legatura 22 lega alternativamente gli aghi in posizione sfalsata.
Nella figura 6 ? riportata la sezione perimetrale contenitiva del naso e della maglia contenitiva 2A del sottomento; in questa sezione, mantenendo il ciclo di lavorazione a due operazioni K e Y, ma senza soluzione di continuit?, il guidafilo di legatura 22 immaglia un ago ogni tre e allo stesso tempo esegue un cambio di legatura dalla sezione 2 alla sezione 2A.
In tal modo, si conferisce comodit? e comfort all?utilizzatore, pur garantendo una maggiore aderenza al viso rispetto alle mascherine di tecnica nota, soprattutto in corrispondenza della curvatura del naso e del sottomento.
Come visibile dallo schema di figura 7, i guidafili adoperati nelle sezioni laterali 3 realizzano una cosiddetta ?immagliatura interlock?, in cui ogni ciclo di lavorazione ? formato da due distinte operazioni K e Y, con un numero di cicli tre volte superiore a quello usato nella sezione centrale 1, cos? da creare dei lacci elastici della lunghezza necessaria per essere agganciati comodamente dietro le orecchie dell?utente.
Preferibilmente, per lo stesso motivo, il filato adoperato per la realizzazione di tali sezioni ? del tipo elasticizzato.
In riferimento alla figura 8, ? mostrata schematicamente l?immagliatura adottata durante l?attuazione del metodo secondo l?invenzione per la realizzazione della zona perimetrale 4.
Ogni ciclo di lavorazione ? formato da due operazioni K e Y, con l?utilizzo di due guidafili 104, 105.
Il guidafilo 104 immaglia gli aghi alternatamente nell?operazione K, e nell?operazione Y, al contrario, immaglia gli aghi precedentemente saltati, secondo un?immagliatura detta ?rasato interlock?.
Il guidafilo 105, invece, immaglia, secondo un?immagliatura di tipo interlock legato, alternatamente gli aghi nell?operazione K, e nell?operazione Y, al contrario, immaglia gli aghi precedentemente saltati.
Con questa operazione si ottiene una zona laterale pi? rigida e contenitiva, in modo da chiudere il lato sinistro e destro della mascherina stessa, appoggiandola al viso senza creare disagi.
Riguardo la zona centrale 1 si ha la possibilit? di adottare tre differenti lavorazioni a maglia a seconda della capacit? filtrante della stessa, leggera per la forma di realizzazione 100S, media per la forma di realizzazione 100T e forte per la forma di realizzazione 100U.
Nella figura 9 si evidenzia la lavorazione della mascherina 100S, che in questo caso viene usata per tutti i cinque settori ivi compresi.
L?immagliatura della zona centrale 1 della mascherina 100S prevede la realizzazione di un profilo tubolare legato in maglia unita, con due guidafili 101 e 103 che immagliano gli aghi in rasato, formando una intercapedine 200 interposta tra loro.
L?intercapedine 200 viene lavorata da un ulteriore guidafilo 102 che, immagliando tutti gli aghi, realizza all?interno della stessa intercapedine 200 il materiale di riempimento atto per aumentare la filtrazione dell?aria.
Vantaggiosamente, la densit? della lavorazione e la quantit? di filato per quanto riguarda i guidafili 101 e 103 ? superiore di 1,5 volte a quella del guidafilo 102, il differenziale di densit? tra l?intercapedine 200 riempita dal guidafilo 102 e l?involucro esterno creato dai guidafili 101 e 103 fa s? che il sistema di filtraggio compia la sua funzione.
In riferimento alla figura 10, sono invece rappresentati tramite una vista d?insieme, gli schemi di immagliatura relativi alla sezione centrale 1 della mascherina 100S, insieme alle sezioni laterali 3 adoperate in tutte le forme di realizzazione qui descritte.
In particolare, per la costruzione delle sezioni laterali 3, che in questo caso sono gli elastici per il fissaggio della mascherina al volto, si adopera una soluzione cosiddetta ?ad intarsio?, con due guidafili 31 e 32 che lavorano il filato simultaneamente alla sezione centrale 1. Si evince altres? che per completare la lunghezza desiderata degli elastici i guidafili 31 e 32 compiono tre cicli per ogni ciclo della sezione 1.
Si ottiene cos? una unione delle sezioni lavorate senza l?utilizzo di cuciture, a vantaggio del comfort dell?utente e dell?economia nell?uso di materia prima.
Le figure 11A e 11B illustrano pi? nel dettaglio la stratificazione della sezione centrale 1 della mascherina 100S, con particolare riferimento all?intercapedine 200, di cui ? rappresentato un dettaglio I in sezione nella figura 11A.
Nella figura 12 si evidenzia la lavorazione della mascherina 100T, questa lavorazione viene usata per i settori 11, 12, 13, 15 ad esclusione del settore 14 del sottomento.
L?immagliatura della zona centrale 1 della mascherina 100T prevede la realizzazione di un profilo tubolare legato in maglia unita, con due guidafili 111 e 113 che lavorano gli aghi in rasato, formando una intercapedine 300 interposta tra loro. Per questa lavorazione ? prevalentemente ma non esclusivamente usato un filato elasticizzato.
L?intercapedine 300 viene lavorata da un ulteriore guidafilo 112 che, immagliando tutti gli aghi, realizza all?interno della stessa intercapedine 300 una lavorazione in maglia unita che blocca il filato introdotto dal guidafilo 114.
Tale guidafilo 114, non immagliando gli aghi, deposita all?interno dell?intercapedine 300 il materiale filtrante che aumenta il potere filtrante della mascherina 100T rispetto alla mascherina 100S.
Vantaggiosamente, la densit? della lavorazione per quanto riguarda i guidafili 111 e 113 ? superiore di due volte quella del guidafilo 112, il differenziale di densit? tra il materiale filtrante apportato nell?intercapedine 300 e l?involucro esterno creato dai guidafili 111 e 113 fa s? che il sistema di filtraggio compia la sua funzione aumentata rispetto alla precedente versione 100S.
In riferimento alla figura 13, sono invece rappresentati tramite una vista d?insieme, gli schemi di immagliatura relativi alla sezione centrale 1 della mascherina 100T e alle sezioni laterali 3.
In particolare, per la costruzione delle sezioni laterali 3, che in questo caso sono gli elastici per il fissaggio della mascherina al volto, si adopera una soluzione cosiddetta ?ad intarsio?, con due guidafili 31 e 32 che lavorano il filato simultaneamente alla sezione centrale 1. Si evince altres? che per completare la lunghezza desiderata degli elastici i guidafili 31 e 32 compiono tre cicli per ogni ciclo della sezione 1.
Si ottiene cos? una unione delle sezioni lavorate senza l?utilizzo di cuciture, a vantaggio del comfort dell?utente e dell?economia nell?uso di materia prima.
Le figure 14A, 14B e 14C illustrano pi? nel dettaglio la stratificazione della sezione centrale 1 della mascherina 100T.
Da questa rappresentazione si evince la differenza di costruzione tra le zone 11, 12, 13 e 15 e la zona 14; nella sezione L di figura 14B si mantiene la lavorazione, mentre nella sezione M di figura 14A (relativa alla zona 14) si riduce lo spessore per aumentare l?aspetto ergonomico.
Nella zona 14 il guidafilo 114, non lavorando, alleggerisce e ammorbidisce la zona 14 stessa creando cos? la possibilit? alla mascherina 100T di aderire perfettamente al sottomento e restringere la zona filtrante dove ? pi? necessaria, con un sostanziale incremento di comfort, vestibilit? e sicurezza.
Nella figura 15 e figura 16 si evidenzia la lavorazione della mascherina 100U, ed ? quella usata per i settori 12, 13 e 15 ad esclusione dei settori 11 e 14 relativamente la zona del naso e del sottomento.
Particolarmente la figura 15 mostra l?immagliatura della zona centrale 1 della mascherina 100U, in cui ogni ciclo di lavorazione, composto da quattro operazioni K, Y, X, W, prevede la realizzazione di un profilo tubolare, con due guidafili 121 e 123 che lavorano gli aghi in rasato, formando una intercapedine 400 interposta tra loro.
Per questa lavorazione ? prevalentemente ma non esclusivamente usato un filato elasticizzato.
L?intercapedine 400 viene lavorata da un ulteriore guidafilo 122 che, immaglia alternatamente ad ogni ciclo un ago e non immaglia sette aghi sul lato davanti, mentre immaglia un ago e non immaglia sette aghi sul lato dietro alternatamente.
Ogni ciclo K, Y, X, W realizza all?interno della stessa intercapedine 400 una lavorazione in maglia unita bloccando il filato introdotto dal guidafilo 124 che, non immagliando nessun ago, deposita nell?intercapedine 400 il materiale filtrante che aumenta il potere filtrante della mascherina 100U rispetto alla mascherina 100T e 100S.
Vantaggiosamente, il filato utilizzato dal guidafilo 122, essendo composto da un mono-filamento, rende l?intercapedine pi? ampia rispetto alla mascherina 100S e 100T, dando la possibilit? al guidafilo 124 di depositare, non immagliando nessun ago, molto pi? materiale filtrante rispetto alle precedenti versioni, come si evince chiaramente dalla figura 16.
In riferimento alla figura 17, sono invece rappresentati tramite una vista d?insieme, gli schemi di immagliatura relativi alla sezione centrale 1 della mascherina 100U e alle sezioni laterali 3.
In particolare, per la costruzione delle sezioni laterali 3, che in questo caso sono gli elastici per il fissaggio della mascherina al volto, si adopera una soluzione cosiddetta ?ad intarsio?, con due guidafili 31 e 32 che lavorano il filato simultaneamente alla sezione centrale 1. Si evince altres? che per completare la lunghezza desiderata degli elastici i guidafili 31 e 32 compiono tre cicli per ogni ciclo della sezione 1.
Si ottiene cos? una unione delle sezioni lavorate senza l?utilizzo di cuciture, a vantaggio del comfort dell?utente e dell?economia nell?uso di materia prima.
Le figure 18A, 18B e 18C illustrano pi? nel dettaglio la stratificazione della sezione centrale 1 della mascherina 100U.
Da questa rappresentazione si evince la differenza di costruzione tra le zone 12, 13 e 15 e la zona 14.
Nella sezione N si mantiene la lavorazione, mentre nella zona 14, 3 e 11 (sezione P) si riduce lo spessore per aumentare l?aspetto ergonomico.
Nella zona 14 e 11 la funzione di legatura del guidafilo 122 viene sostituita dal guidafilo 124, facendo s? che in queste due zone si possa alleggerire e rendere pi? morbida la mascherina 100U creando cos? la possibilit? di aderire perfettamente al sottomento e al naso e lasciando la zona filtrante dove ? pi? necessaria, con un sostanziale incremento di comfort, vestibilit? e sicurezza.
Per tutte le lavorazioni delle mascherine 100S, 100T e 100U le diverse propriet? dei settori sono determinate dal diverso numero di corse effettuate per realizzarli, cio? dalla maggiore o minore quantit? di filo depositata e immagliata nel senso della lunghezza o corse.
Con la maggiore quantit? di filo presente, ovvero con il maggior numero di corse, si riesce ad ottenere naturalmente una curvatura nella conformazione della mascherina, che ? diversa per ciascun settore.
Ci? permette alla stessa mascherina di adattarsi ergonomicamente alle forme e ai contorni del viso dell?utente senza la necessit? di utilizzare elementi ausiliari, quali ad esempio elastici o ferretti da deformare per farla aderire.
Cos? facendo si evita anche l?inserimento di ?pinces?, cio? delle pieghe con cucitura interna che sono solitamente usate per espandere le convenzionali mascherine dopo averle indossate, aumentando la loro superficie coprente.
Si descrive ora il procedimento di fabbricazione della mascherina secondo l?invenzione, relativamente all?operazione di separazione di due mascherine contigue.
La procedura di lavorazione automatica, infatti, consente di produrre tali mascherine in modo consecutivo o in serie tra loro.
Tuttavia, per poterle utilizzare, ? chiaramente necessario separarle giungendo alle mascherine singole.
Per fare ci?, si interpone una porzione intermedia di un filato di separazione, indicato con il riferimento 30 nello schema di immagliatura della figura 19, tra due margini 10 di due mascherine adiacenti.
Tali margini 10 sono individuati sostanzialmente dalle sezioni perimetrali 2 e 2A delle mascherine 100S, 100T e 100U, e corrispondono al bordo superiore e al bordo inferiore della mascherina 100S, 100T e 100U quando questa ? indossata dall?utilizzatore.
In altre parole, per bordo superiore si intende l?orlo della mascherina 100S, 100T e 100U che ricopre sostanzialmente la zona degli zigomi dell?utente quando ? indossata, e per bordo inferiore si intende l?orlo che ricopre sostanzialmente la mandibola.
Al fine di evitare manipolazioni superflue delle mascherine 100S/T/U, e quindi anche per evitare contaminazioni non necessarie, si utilizza un ulteriore filato termosolubile 40, posizionato rispettivamente tra il filato di separazione 30 e ciascuno dei margini 10 di due mascherine adiacenti.
In questo caso, il numero di corse del filato di separazione 30 pu? variare a seconda delle esigenze, mentre il numero di corse di filato termosolubile 40 accanto a ciascun margine 10 ? pari ad un massimo di due.
In tal modo si riesce a sfruttare il calore proveniente dalla successiva operazione di stiro del tessuto per fondere le due porzioni di filato termosolubile 40 e separare cos? le mascherine 100S, 100T e 100U lavorate in serie.
Ci? ha il vantaggio di produrre una quantit? minima di scarto di lavorazione rispetto all?arte nota, permettendo inoltre di minimizzare la contaminazione del prodotto finito. Inoltre, mediante tale soluzione ? garantito comunque un accoppiamento tra due mascherine 100S, 100T e 100U consecutive abbastanza resistente da consentire una produzione in serie delle stesse, evitando rotture e separazioni accidentali che in genere causano il fermo macchina.
Infatti, oltre a evitare il contatto con superfici di macchinari aggiuntivi o, peggio, la manipolazione da parte di operatori, lo stiro mediante vapore ? in grado di sanificare ancora pi? efficacemente il prodotto finito prima del suo confezionamento.
Con un'unica operazione, quindi, si ottengono gli effetti aggiuntivi di separare le mascherine 100S, 100T e 100U e di sanificarle.
In riferimento ora alla figura 20, ? invece rappresentato lo schema dell?immagliatura che consente di conferire delle fantasie di colorazione differenti alla sezione centrale 1 della mascherina a seconda delle esigenze.
Invertendo la posizione di lavoro dei due guidafili 101, 103 (per la mascherina 100S), 111, 113 (per la mascherina 100T) o 121, 123 (per la mascherina 100U), infatti, se questi lavorano con fili di colore diverso rispettivamente sulla faccia interna ed esterna della mascherina, si ottiene un?alternanza dei colori utilizzati sulle facce stesse.
Semplicemente invertendo opportunamente la posizione reciproca dei guidafili, si possono di conseguenza comporre segni, grafiche e loghi, preferibilmente sulla parte esterna della mascherina, in modo da personalizzarla secondo il gusto o le necessit? dell?utente.
La presente invenzione ? stata descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma ? da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti nel ramo, senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Mascherina filtrante in maglia (100S, 100T, 100U) realizzata mediante filato lavorato a maglia e immagliato in sezioni, comprendente
almeno una sezione centrale (1), destinata a coprire il naso, la bocca, il mento e parte delle guance di un utilizzatore,
una pluralit? di sezioni perimetrali (2, 2A, 4), posizionate superiormente ed inferiormente a detta sezione centrale (1), che delimitano i bordi di detta mascherina (100S, 100T, 100U), e
almeno due sezioni laterali (3), formanti i lacci destinati a mantenere la mascherina (100S, 100T, 100U) in posizione sul viso dell?utilizzatore,
caratterizzata dal fatto che
detta sezione centrale (1) comprende
almeno uno strato interno di materiale filtrante che ? immagliato alla struttura di detta mascherina (100S, 100T, 100U) tramite un?unica operazione di immagliatura.
2. Mascherina (100S, 100T, 100U) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il filato ? immagliato in ciascuna di dette sezioni (1, 2, 2A, 3, 4) con un numero di corse di lato differente, in modo da realizzare la forma ergonomica della mascherina (100S, 100T, 100U).
3. Mascherina (100S, 100T, 100U) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il filato di detta sezione centrale (1) ha un numero di corse per unit? di area maggiore del filato di dette sezioni perimetrali (2, 2A, 4) e di dette sezioni laterali (3).
4. Mascherina (100S, 100T, 100U) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detta zona centrale (1) comprende: almeno un settore nasale (11), destinato a disporsi in uso sul naso dell?utilizzatore;
almeno un settore mascellare (12) destinato a disporsi in uso sulla mascella dell?utilizzatore;
almeno un settore della bocca (13) destinato a disporsi in uso sulla bocca dell?utilizzatore; almeno un settore del mento (14), destinato a disporsi in uso sul mento dell?utilizzatore; e almeno un settore laterale (15) destinato a disporsi in uso sui lati del viso dell?utilizzatore; e
dal fatto che il filato di detto settore nasale (11), di detto settore mascellare (12), di detto settore della bocca (13), di detto settore del mento (14) e di detto settore laterale (15) sono immagliati con un numero di corse variabile in modo da ottenere una curvatura della mascherina (100S, 100T, 100U) che si adatti in uso al volto dell?utilizzatore.
5. Metodo per la fabbricazione di mascherine (100S, 100T, 100U) in serie, in particolare mascherine filtranti, comprendente le seguenti fasi:
A. realizzare mediante una lavorazione a maglia una mascherina (100S, 100T, 100U) mediante un tessuto principale;
B. immagliare a detta mascherina (100S, 100T, 100U) una prima porzione di filato termosolubile (40);
C. immagliare a detta prima porzione di filato termosolubile (40) una porzione intermedia di filato di separazione (30);
D. immagliare a detta porzione intermedia di filato di separazione (30) una seconda porzione di filato termosolubile (40); ed
E. immagliare una successiva mascherina (100S, 100T, 100U) a detta seconda porzione di filato termosolubile (40);
F. ripetere dette fasi da A ad E cos? da realizzare in serie una pluralit? di mascherine (100S, 100T, 100U); e
G. separare ciascuna coppia di mascherine (100S, 100T, 100U) consecutive della serie mediante calore, in modo da fondere detta prima e detta seconda porzione di filato termosolubile (40).
6. Metodo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta fase di separazione G ? ottenuta mediante la stiratura di dette mascherine (100S, 100T, 100U), per fondere dette prima e seconda porzione di filato termosolubile (40) tra ciascuna coppia di mascherine (100S, 100T, 100U) consecutive.
7. Metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna mascherina (100S, 100T, 100U) comprende un bordo superiore, destinato a ricoprire sostanzialmente la zona degli zigomi di un utente quando ? indossata, e un bordo inferiore, destinato a ricoprire la mandibola, caratterizzato
dal fatto che ciascuna mascherina (100S, 100T, 100U) presenta margini (10) posizionati in corrispondenza di detto bordo superiore e di detto bordo inferiore, e
dal fatto che ciascuno di detti margini (10) delle due mascherine consecutive sono immagliati a dette prima o seconda porzione di filato termosolubile (40).
8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il numero di corse di ciascuna porzione di filato termosolubile (40) che ? immagliata a ciascun margine (10) ? pari a due.
9. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato
dal fatto che ciascuna mascherina (100S, 100T, 100U) comprende
almeno una sezione centrale (1), destinata a coprire il naso, la bocca, il mento e parte delle guance di un utilizzatore,
almeno due sezioni perimetrali (2, 2A, 4), posizionate superiormente ed inferiormente a detta sezione centrale (1), che delimitano i bordi di detta mascherina (100S, 100T, 100U), e
almeno due sezioni laterali (3), formanti i lacci destinati a mantenere la mascherina (100S, 100T, 100U) in posizione sul viso dell?utilizzatore, e
dal fatto che il filato di detta sezione centrale (1) ? immagliato con un numero di corse per unit? di area maggiore del filato immagliato di dette sezioni perimetrali (2) e di dette sezioni laterali (3).
10. Metodo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato
dal fatto che detta zona centrale (1) comprende: almeno un settore nasale (11), destinato a disporsi in uso sul naso dell?utilizzatore;
almeno un settore mascellare (12) destinato a disporsi in uso sulla mascella dell?utilizzatore;
almeno un settore della bocca (13) destinato a disporsi in uso sulla bocca dell?utilizzatore; almeno un settore del mento (14), destinato a disporsi in uso sul mento dell?utilizzatore; e almeno un settore laterale (15) destinato a disporsi in uso sui lati del viso dell?utilizzatore; e
dal fatto che detta fase A e/o detta fase E comprende la fase di immagliare il filato di detto settore nasale (11), di detto settore mascellare (12), di detto settore della bocca (13), di detto settore del mento (14) e di detto di detto settore laterale (15) con un numero di corse variabile in modo da ottenere una curvatura della mascherina (100S, 100T, 100U) che si adatti in uso al volto di un utilizzatore.
11. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8 o 9, caratterizzato
dal fatto di immagliare dette mascherine (100S, 100T, 100U) mediante uno o pi? guidafili (101, 103) per immagliare detta sezione centrale (1), e
dal fatto di comprendere una fase di inversione della posizione di detti guidafili (101, 103) per modificare il colore di una o pi? porzioni di detta sezione centrale (1).
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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5230226A (en) * 1991-12-30 1993-07-27 Saarikettu Jukka E Method for manufacturing a filter resistant to high temperature
CN109463819A (zh) * 2019-01-07 2019-03-15 东华大学 无缝针织防漏气口罩

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