IT202000000115U1 - Kit per la cattura di roditori - Google Patents

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IT202000000115U1
IT202000000115U1 IT202020000000115U IT202000000115U IT202000000115U1 IT 202000000115 U1 IT202000000115 U1 IT 202000000115U1 IT 202020000000115 U IT202020000000115 U IT 202020000000115U IT 202000000115 U IT202000000115 U IT 202000000115U IT 202000000115 U1 IT202000000115 U1 IT 202000000115U1
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IT
Italy
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kit
trap
box
wall
tub
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Application number
IT202020000000115U
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English (en)
Inventor
Paolo Gaibotti
Original Assignee
O S D Gruppo Ecotech S R L
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DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Modello di Utilit? dal titolo:
?KIT PER LA CATTURA DI RODITORI?
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda il campo della disinfestazione dai roditori, quali ad esempio topi e/o ratti.
In particolare, l?invenzione riguarda un kit per la cattura di roditori.
TECNICA PREESISTENTE
Nel campo della disinfestazione dai roditori, particolarmente topi e/o ratti, ? noto l?utilizzo di varie tipologie di trappole quali ad esempio trappole a scatto, esche avvelenate, trappole adesive ecc.
Tali trappole sono atte ad essere disposte a terra, sia in spazi interni che esterni dove pi? persone possono transitare, e pu? capitare che una persona accidentalmente colpisca la trappola rompendola e/o disinnescandola e, in taluni casi, rendendo necessaria la sostituzione della stessa.
Per ovviare a questo inconveniente, sono state sviluppare e realizzate trappole realizzate in materiale metallico in modo da risultare notevolmente pi? resistenti agli urti e quindi pi? durevoli.
Un problema di tali trappole metalliche tuttavia ? che, quando poste in spazi esterni e/o spazi interni comunque molto umidi quali ad esempio grandi capannoni industriali, vanno inevitabilmente incontro a degradazione da agenti atmosferici che pu? portare al malfunzionamento delle trappole stesse che quindi devono essere periodicamente controllate ed eventualmente sostituite.
Uno scopo della presente invenzione ? quello di risolvere detto inconveniente di tali trappole metalliche della tecnica nota, nell?ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tale scopo ? raggiunto dalle caratteristiche dell?invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell?invenzione.
ESPOSIZIONE DELL?INVENZIONE
L?invenzione, particolarmente, rende disponibile un kit per la cattura di roditori comprendente:
- una trappola metallica, ovvero almeno parzialmente realizzata in materiale metallico,
- un corpo scatolare realizzato in materiale plastico definito da:
- un corpo a vasca aperto superiormente e dotato di almeno una apertura di accesso realizzata in una parete perimetrale dello stesso, e
- un coperchio atto a chiudere superiormente il corpo a vasca e a definire con lo stesso un vano di contenimento aperto verso l?esterno tramite l?apertura di ingresso,
in cui la trappola metallica ? inserita all?interno del vano di contenimento.
Grazie a tale soluzione, la trappola metallica pu? essere efficacemente inserita all?interno del vano di contenimento del corpo scatolare in modo da essere isolata dagli agenti atmosferici, prolungando in tal modo la vita utile della trappola, mentre il corpo scatolare essendo realizzato in materiale plastico ? sostanzialmente inerte alle condizioni atmosferiche.
Al tempo stesso, il corpo scatolare funge anche da guscio protettivo per la trappola metallica impedendo che possa essere urtata e quindi manomessa.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che la trappola metallica possa essere realizzata in acciaio.
Grazie a tale soluzione la trappola ? realizzata in un materiale di semplice lavorazione e dal costo contenuto, e dalle propriet? meccaniche particolarmente adatte allo scopo.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che la trappola metallica possa essere inserita, preferibilmente a misura, in una sede di accoglimento realizzata nel corpo scatolare.
Grazie a tale soluzione, la trappola metallica ? inserita all?interno del corpo scatolare in modo da risultare sostanzialmente fissata all?interno dello stesso, ovvero in modo che anche movimentando il corpo scatolare la trappola rimanga ferma in tale sede di alloggiamento appositamente realizzata.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che detta sede di accoglimento possa essere definita da pareti atte a contornare perimetralmente la trappola metallica, in modo da impedirne il movimento lungo un piano orizzontale, ed in cui almeno una di detti pareti ? dotata di una prima porzione realizzata nel corpo a vasca e di una seconda porzione realizzata nel coperchio.
Grazie a tale soluzione, quando il corpo a vasca ed il coperchio sono vincolati l?uno all?altro, la trappola risulta contornata perimetralmente, superiormente ed inferiormente, e quindi sostanzialmente contenuta senza gradi di libert? residui all?interno del corpo scatolare, pertanto trasportando il corpo scatolare da una zona di utilizzo ad un altro qualsiasi sia l?orientazione nello spazio del corpo scatolare durante tale trasporto, la trappola metallica rimane efficacemente in posizione all?interno della sede di alloggiamento.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che le prime porzione delle pareti della sede di alloggiamento possano essere configurate per permettere l?inserimento della trappola metallica solo lungo una direzione di inserimento verticale.
Grazie a tale soluzione, anche quando il coperchio ? aperto ovvero non chiude l?apertura superiore del corpo a vasca, la trappola metallica pu? essere inserita tra le pareti solo dall?alto verso il basso e quindi associata al corpo a vasca in modo da risultare bloccata rispetto ai movimenti su di un piano orizzontale.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che la trappola metallica possa presentare una apertura di ingresso, e che la sede di alloggiamento possa essere conformata in modo che la apertura di ingresso della trappola metallica risulti allineata a detta apertura di accesso.
Grazie a tale soluzione, l?apertura di ingresso della trappola metallica ? efficacemente nascosta alla vista del roditore all?interno del corpo scatolare.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che il corpo scatolare possa presentare una altezza massima compresa tra 6 cm e 8 cm.
Grazie a tale soluzione, il corpo scatolare presenta un ingombro minimo tale per cui pu? essere efficacemente nascosto sotto bancali o complementi d?arrendo quali ad esempio divani, letti cassettiere ecc..
Ancora, un altro aspetto dell?invenzione prevede che il kit possa ulteriormente comprendere un dispositivo di ancoraggio del corpo scatolare.
Grazie a tale soluzione, il corpo scatolare pu? essere efficacemente vincolato ad una parete o ad un altro elemento fisso in corrispondenza di una zona sensibile nella quale ? adibito alla sua funzione, evitando che, laddove urtato, possa discostarsi da tale zona sensibile.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che il corpo scatolare possa essere dotato di una serratura di vincolo del coperchio al corpo a vasca, e che il kit possa ulteriormente comprendere una chiave di apertura di detta serratura.
Grazie a tale soluzione, l?invenzione rende disponibile un corpo scatolare antimanomissione.
Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che detta serratura possa comprendere una coppia di dentelli realizzati nel corpo a vasca in prossimit? di una ulteriore parete perimetrale dello stesso, e un nottolino realizzato sul coperchio atto ad agganciarsi a scatto sui dentelli della coppia.
Grazie a tale soluzione, il corpo scatolare ? dotato di una serratura di semplice realizzazione e quindi dal costo contenuto, al tempo stesso efficace nel vincolare il coperchio al corpo a vasca in modo inapribile se non con la rispettiva chiave. Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che cui tra i dentelli e la parete perimetrale in prossimit? della quale sono disposti possa essere definita una intercapedine tale per cui una faccia anteriore dei dentelli rivolta verso detta parete perimetrale ? posta a distanza e svincolata dalla parete perimetrale stessa.
Grazie a tale soluzione, anche laddove il corpo scatolare venga impropriamente manipolato e/o compresso e/o urtato e conseguentemente almeno parzialmente deformato, essendo detti dentelli svincolati frontalmente rispetto alla parete perimetrale la loro conformazione ed integrit? non viene alterata, garantendo in tal modo la corretta funzionalit? della serratura.
Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che il kit possa comprendere almeno una ulteriore trappola a scelta nel gruppo costituito da una ulteriore trappola metallica, una trappola a scatto, una trappola adesiva, una bascula realizzata in materiale plastico ed un?asta atta ad infilare un?esca avvelenata, e che il vano di contenimento del corpo scatolare possa essere configurato per contenere contemporaneamente anche detta ulteriore trappola.
Grazie a tale soluzione, il kit risulta particolarmente efficace nella disinfestazione da roditori, grazie all?utilizzo di due trappole atte ad essere inserita nel vano di contenimento definito dal corpo scatolare.
Ancora, un altro aspetto dell?invenzione prevede che il corpo scatolare possa comprendere una ulteriore sede di accoglimento per la rispettiva ulteriore trappola configurata per accogliere in modo removibile detta ulteriore trappola.
Grazie a tale soluzione, il kit risulta ulteriormente pi? efficace nella disinfestazione grazie all?utilizzo contemporaneo di pi? trappole, che ovvia sostanzialmente alla possibilit? che il roditore una volta entrato nel corpo scatolare possa riuscire a scappare, ed in cui ciascuna trappola ? fissata (in modo removibile) al corpo scatolare in modo da mantenere la posizione anche laddove il corpo scatolare venga movimentato.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che detta ulteriore trappola possa essere una trappola a scatto e che la rispettiva ulteriore sede di accoglimento possa essere atta ad accogliere per interferenza una base della trappola a scatto.
Grazie a tale soluzione, il kit ? dotato di una trappola a scatto ed il corpo scatolare ? dotato di una ulteriore sede che permette di bloccare (removibilmente) per interferenza detta trappola scatto, permettendo quindi di fissare detta trappola a scatto all?interno del vano di contenimento ed impedire che un roditore possa eluderla e/o innescarla semplicemente spostandola.
Ancora, un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che detta ulteriore trappola possa essere una bascula realizzata in materiale plastico, la quale comprende una prima aletta e una seconda aletta ciascuna delle quali ? atta ad essere imperniata al corpo a vasca per mezzo di una coppia di rispettivi contrapposti perni, ed in cui detta ulteriore sede di alloggiamento comprende due coppie di contrapposte sedi ciascuna delle quali ? atta ad accogliere girevolmente una rispettiva coppia di contrapposti perni della prima aletta o della seconda aletta.
Grazie a tale soluzione, il kit pu? sfruttare anche l?efficacia di una bascula, e il corpo scatolare ? dotato di una ulteriore sede che permette l?accoppiamento dei perni delle alette della bascula in modo da fissare la posizione della stessa all?interno del vano di contenimento e renderla stabile ed efficace.
Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che detta ulteriore sede di alloggiamento della bascula possa comprende almeno una parete in cui ? realizzata un?asola passante atta accogliere un perno della bascula ed a supportarlo inferiormente e che il coperchio possa comprendere una parete atta a bloccare superiormente detto perno all?interno dell?asola passante in modo che il perno ruoti contro l?asola ed il coperchio rispetto ad un asse orizzontale.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che l?asola possa svilupparsi longitudinalmente a partire dalla sommit? della parete verso la parete di fondo e fino ad una quota maggiore della parete di fondo stessa.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che detta ulteriore sede di alloggiamento possa essere uguale alla sede di alloggiamento della trappola metallica.
Grazie a tale soluzione, il corpo scatolare ? dotato di due sedi identiche, e la trappola metallica e la bascula possono essere inserite alternativamente in una o nell?altra.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che detta ulteriore trappola possa essere un?asta atta ad infilare un?esca avvelenata e che il corpo scatolare possa comprendere una coppia di guide ciascuna delle quali ? realizzata in corrispondenza di una rispettiva e distinta parete perimetrale del corpo a vasca ed atta ad accogliere una rispettiva estremit? dell?asta.
Grazie a tale soluzione, l?asta pu? essere associata in modo da risultare fissata all?interno del vano di contenimento del corpo scatolare.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che il coperchio del corpo scatolare possa essere almeno parzialmente trasparente.
Grazie a tale soluzione, il coperchio rende possibile visionare dall?esterno il contenuto del corpo scatolare permettendo quindi di verificare la presenza di roditori all?interno dello stesso.
Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che il dispositivo di ancoraggio possa comprendere due piattelli vincolati l?uno all?altro mediante un organo di connessione, di cui un piattello ? atto ad essere fissato al corpo scatolare e l?altro piattello ? atto ad essere fissato ad un elemento di riferimento all?interno di un ambiente da disinfestare.
Grazie a tale soluzione, il kit ? dotato di un dispositivo di ancoraggio dall?architettura particolarmente semplice, e quindi di rapida realizzazione e dal costo contenuto.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che ciascun piattello del dispositivo di ancoraggio possa essere dotato di una superficie sostanzialmente piana rivestita di collante.
Grazie a tale soluzione, un piattello pu? essere incollato al corpo scatolare mentre l?altro pu? ? essere incollato a detto elemento di riferimento nell?ambiente da disinfestare, permettendo un rapido ancoraggio del corpo scatolare, nonch? stabile e durevole.
Ancora, un altro aspetto dell?invenzione prevede che il corpo scatolare possa presenta una sede atta ad accogliere a misura detto piattello del dispositivo di ancoraggio.
Grazie a tale soluzione il piattello atto ad essere fissato al corpo scatolare pu? essere fissato allo stesso in modo removibile, semplicemente inserendolo all?interno della sede appositamente realizzata, mentre l?altro piattello viene incollato all?elemento di riferimento all?interno dell?ambiente da disinfestare, permettendo in tal modo di ancorare disancorare il corpo scatolare secondo necessit? in maniera rapida ed intuitiva.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l?ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 ? una vista in pianta dall?alto di una forma di realizzazione del kit secondo l?invenzione, e di un ingrandimento di una porzione di un corpo scatolare del kit.
La figura 2 ? una vista di varie tipologie di trappola che possono essere parte del kit secondo l?invenzione.
La figura 3 ? una vista frontale di un coperchio del corpo scatolare del kit di figura 1.
La figura 4 ? una vista di forme di realizzazione alternative di un dispositivo di ancoraggio del kit di figura 1.
La figura 5 ? una vista in pianta dall?alto di un corpo a vasca del corpo scatolare del kit di figura 1.
La figura 6 ? una vista frontale laterale del corpo a vasca di figura 4.
Le figure 7 -11 sono viste frontali dall?alto di varie forme di realizzazione alternative del kit secondo l?invenzione, in cui il coperchio del corpo scatolare non ? mostrato per garantire una migliore leggibilit? del disegno, ed in cui non vengono mostrate ulteriormente il dispositivo di ancoraggio ed una chiave di apertura del corpo scatolare.
La figura 12 ? la vista in sezione lungo la traccia XII-XII di figura 10.
La figura 13 ? la sezione di figura 12 con il coperchio posizionato a chiudere il corpo a vasca del kit secondo l?invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 10 un kit per la cattura di roditori, atto ad essere disposto in un ambiente da disinfestare. Il kit 10 comprende innanzitutto almeno una trappola metallica T, ovvero almeno parzialmente realizzata in materiale metallico, ad esempio interamente realizzata in metallo e preferibilmente realizzata in acciaio.
Nelle forme di attuazione illustrate nelle figure allegate, detta trappola metallica T ? del tipo a bascula, ovvero ? dotata di un corpo scatolare dotato di una apertura di accesso E e di una contrapposta apertura di uscita, le quali sono collegate da un tunnel passante all?interno del quale ? disposta una bascula a due alette.
La trappola metallica T, pu? quindi presentare almeno uno tra il corpo scatolare e ed una delle alette realizzato in metallo, o solo entrambe le alette realizzate in metallo, o il corpo scatolare ed una delle alette realizzati in metallo, o essere completamente realizzata in metallo.
Le alette della bascula sono girevolmente associate al corpo scatolare, ciascuna rispetto ad un proprio asse di cerniera, in modo tale che il roditore attraversando il tunnel e camminando sulle alette stesse, provoca la rotazione dell?aletta distale dall?apertura, la quale fa leva sull?altra aletta prossimale all?apertura, la quale, conseguentemente, si solleva a chiudere l?apertura stessa, intrappolando in tal modo il roditore.
Il kit 10 comprende poi un corpo scatolare 20 realizzato in materiale plastico atto a contenere la trappola realizzata in materiale metallico.
Detta corpo scatolare 20 comprende un corpo a vasca 25 aperto superiormente e chiuso da un coperchio 30, a definire un vano di contenimento all?interno del quale ? inserita detta trappola metallica T.
Particolarmente, il corpo scatolare 20 presenta una altezza massima compresa tra 6 cm e 8 cm.
Grazie a ci?, il corpo scatolare 20 pu? essere appoggiato a terra ed essere accostato ad un muro o parete delimitante un ambiente da disinfestare, in modo da risultare nascosto e poco ingombrante, senza per questo essere meno efficace, e, ad esempio, pu? essere nascosto sotto bancali o complementi d?arredo vari (letti, divani, cassettiere ecc.).
Inoltre, preferibilmente, il corpo scatolare 20 presenta forma simmetrica rispetto ad un piano mediano verticale trasversale.
Come illustrato nelle figure allegate, il corpo a vasca 25 del corpo scatolare 20 qui descritto possiede una forma in pianta sostanzialmente squadrata e pi? precisamente sostanzialmente rettangolare.
In dettaglio, detto corpo a vasca 25 ? definito da una parete di fondo 35 per l?appoggio della corpo scatolare 20 su di una superficie di supporto, e da una pluralit? di contigue pareti perimetrali che si estendono verticalmente a sbalzo a partire da detta parete di fondo 35, ad esempio quattro pareti perimetrali di cui una parete anteriore 40 ed una parete posteriore 45, reciprocamente contrapposte e parallele, e due pareti laterali 50, di congiunzione tra la parete anteriore 40 e la parete posteriore 45 ed ortogonali alle stesse, reciprocamente contrapposte e parallele.
Il corpo a vasca 25 presenta quindi almeno una apertura di accesso E al vano di contenimento, realizzato in corrispondenza di una parete perimetrale, ad esempio in corrispondenza di una delle pareti laterali 50.
In dettaglio, l?apertura di accesso E ? realizzata in detta parete laterale 50, ed in prossimit? della parete posteriore 45.
Preferibilmente, il corpo a vasca 25 presenta almeno due aperture di accesso E, ciascuna delle quali ? realizzata in corrispondenza di una rispettiva parete laterale 50, ed in prossimit? della parete posteriore 45.
Inoltre, dette aperture di accesso E sono preferibilmente di uguale forma e dimensione e disposte in modo da risultare reciprocamente allineate, ovvero sono disposte in modo che la proiezione di ciascuna apertura di accesso E sulla parete laterale 50 opposta a quella sulla quale ? realizzata, si sovrapponga completamente all?apertura di accesso E realizzata su detta contrapposta parete laterale 50.
Il corpo a vasca 25 ? realizzato in corpo integrale, ovvero come un corpo monolitico, ovvero mediante uno stesso processo di lavorazione di materia plastica. Il coperchio 30 del corpo scatolare 20, presenta forma in pianta coniugata al corpo a vasca 25, ad esempio presenta forma squadrata e pi? precisamente sostanzialmente rettangolare.
Il coperchio 30 ? incernierato al corpo a vasca 25 con possibilit? di ruotare intorno ad un?asse orizzontale e parallelo alla parete posteriore 45 del corpo a vasca 25, tra una prima posizione in cui chiude l?apertura superiore del corpo a vasca 25 ed una seconda posizione in cui permette di accedere al vano di contenimento definito dal corpo scatolare 20.
Particolarmente, il coperchio 30 presenta un bordo perimetrale che, quando il coperchio 30 ? nella prima posizione, ? atto ad abbracciare una porzione sommitale delle pareti perimetrali (anteriore, posteriore e laterali) del corpo a vasca 25.
Il coperchio 30 ? almeno parzialmente trasparente, preferibilmente ? interamente e completamente trasparente (come si evince dalla figura 1 allegata), in modo da rendere visibile il contenuto del corpo scatolare 20 dall?esterno.
Il coperchio 30 ? realizzato in corpo integrale, ovvero come un corpo monolitico, ovvero mediante uno stesso processo di lavorazione di materia plastica.
Il corpo scatolare 20 comprende, poi, una serratura 55 di vincolo del coperchio 30 al corpo a vasca 25, che rende inapribile il corpo scatolare 20 manualmente. Il kit 10, comprende quindi una chiave 60 (raffigurata in fig.1) atta ad aprire detta serratura 55.
Particolarmente la serratura 55 ? del tipo a scatto.
Pi? precisamente, la serratura 55 comprende una coppia di dentelli 65 realizzati nel corpo a vasca 25, internamente al vano di contenimento definito dal corpo scatolare 20, disposti in prossimit? di una parete perimetrale del corpo a vasca 25 stesso e a distanza non nulla dalla stessa, ad esempio in corrispondenza della parete anteriore 40.
Ciascun dentello 65 presenta un corpo che si estende in altezza a partire dalla parete di fondo 35 del corpo a vasca 25 e che termina superiormente con una testa allargata che definisce sostanzialmente un gradino rispetto al resto del corpo del dentello 65.
Inoltre, i dentelli 65 della coppia sono realizzati in modo che una loro faccia anteriore 70 rivolta verso la parete perimetrale del corpo a vasca 25 in prossimit? della quale sono realizzati, ad esempio detta parete anteriore 40, sia posta a distanza e svincolata da detta parete perimetrale stessa.
In altre parole, tra detta faccia anteriore 70 di ciascun dentello 65 e detta parete perimetrale (la parete anteriore 40) del corpo a vasca 25 ? definita una intercapedine I, internamente al vano di contenimento del corpo scatolare 20, e non sussiste alcun collegamento meccanico tra detta faccia anteriore 70 e detta parete perimetrale.
Ciascun dentello 65 della coppia presenta, poi, una faccia posteriore 75, contrapposta alla suddetta faccia anteriore 70, la quale ? connessa a detta parete perimetrale, ovvero detta parete anteriore 40.
Ad esempio, ciascuna faccia posteriore 75 ? connessa a detta parete perimetrale, ovvero detta parete anteriore 40, mediante una rispettiva aletta di collegamento 80, ad esempio di forma sostanzialmente ad L, che va dalla faccia posteriore 75 del rispettivo dentello 65 alla parete perimetrale del corpo a vasca 25.
I dentelli 65 della coppia sono ulteriormente connessi l?uno all?altro mediante una aletta di congiunzione 85 che va dalla faccia posteriore 75 di un dentello 65 alla faccia posteriore 75 dell?altro realizzando sostanzialmente un prolungamento delle facce posteriori stesse.
La serratura 55 comprende quindi un nottolino 90 realizzato sul coperchio 30. Con nottolino 90 si intende un corpo della serratura che definisce un?apertura d?ingresso per una chiave della serratura stessa
Il nottolino 90 ? sostanzialmente costituito da una flangia conformata in modo da agganciarsi a scatto sui dentelli 65, ed in particolare sulla testa allargata degli stessi.
In altre parole, detta flangia ? dotata di una porzione che si innesta nel gradino definito dalla testa allargata con il resto del corpo di ciascun dentello 65, impedendo quindi che il coperchio 30 possa essere sollevato.
Pi? precisamente, la flangia del nottolino 90 a mano a mano che il coperchio 30 viene abbassato nella prima posizione, spinge sui dentelli 65 i quali si flettono (temporaneamente ed elasticamente) verso la parete posteriore 45 del corpo a vasca 25 permettendo alla flangia di scorrere con detta porzione fino al di sotto della testa allargata dei dentelli 65, e, solo a questo punto, i dentelli 65 si riportano elasticamente nella posizione iniziale bloccando la porzione della flangia al di sotto della loro testa allargata.
Il nottolino 90 presenta poi una coppia di contrapposte coste C che si estendono a partire dalla flangia in allontanamento dalla flangia stessa.
Ciascuna di dette coste C ? configurata in modo tale da, quando il coperchio 30 viene abbassato dalla seconda posizione alla prima posizione, inserirsi a misura in uno spazio definito tra ciascuna aletta di collegamento 80 e il rispettivo dentello 65 della coppia.
Il nottolino 90 presenta, poi, una apertura passante S a profilo sagomato attraverso la quale pu? essere inserita la chiave 60, che presenta a tal fine un profilo sagomato corrispondente alla apertura S stessa.
In tal modo, la chiave 60 inserita attraverso l?apertura S pu? essere premuta sulla testa allargata dei dentelli 65 della coppia, in modo da spingerli verso la parete posteriore 45 del corpo a vasca 25, in allontanamento dalla flangia e permettere di sganciare la stessa svincolando il coperchio 30 dal corpo a vasca 25.
Il corpo scatolare 20 ? atto ad accogliere all?interno del vano di contenimento la suddetta trappola metallica T.
Pi? precisamente, Il corpo scatolare 20 definisce una sede di alloggiamento A all?interno della quale ? atta ad essere inserita a misura la trappola metallica T. A tal fine, la corpo scatolare 20 comprende pareti atte a contornare perimetralmente la trappola metallica T, in modo tale da impedirne il movimento lungo un piano orizzontale, ad esempio quattro pareti di cui due sono rese disponibili dalle pareti perimetrali del corpo a vasca 25 mentre le altre due sono ulteriori pareti realizzate all?interno del vano di contenimento, ciascuna delle quali si estende verticalmente a sbalzo della parete di fondo, di cui una prima parete divisoria 95 ed una seconda parete divisoria 100.
Almeno una di dette pareti ? dotata di una prima porzione realizzata nel corpo a vasca 25 e di una seconda porzione realizzata nel coperchio 30.
Pi? precisamente, ciascuna (prima e seconda) parete divisoria 95,100 ? dotata di una prima porzione 95A,100A realizzata nel corpo a vasca 25 e di una seconda porzione 95B,100B realizzata nel coperchio 30 di forma coniugata alla prima porzione 95A,100A.
Le prime porzioni 95A,100A della prima parete divisoria 95 e della seconda parete divisoria 100 della sede di alloggiamento (A), sono configurate per permettere l?inserimento della trappola metallica (T) solo lungo una direzione di inserimento verticale, ovvero ortogonale alla parete di fondo.
Pi? precisamente, le prime porzioni 95A,100A definiscono con dette pareti perimetrali del corpo a vasca 25, ad esempio la parete posteriore 45 ed una parete laterale 50, un?apertura distale dalla parete di fondo e rivolta verso l?alto attraverso la quale la trappola metallica T pu? essere inserita nello spazio del vano di contenimento delimitata dalle stesse.
Inoltre, quando il coperchio 30 ? disposto nella prima posizione a chiudere il corpo a vasca 25, ciascuna seconda porzione 95B,100B ? posta in contatto con la rispettiva prima porzione 95A,100A definendo un accoppiamento di forma con la stessa e rendendo in tal modo disponibile la rispettiva (prima o seconda) parete divisoria 95,100.
La prima porzione 95A della prima parete divisoria 95 si estende a partire da una parete laterale 50 del corpo a vasca 25 verso l?altra parete laterale 50, ad esempio parallelamente alla parete posteriore 45 del corpo a vasca 25 stesso.
Inoltre, detta prima porzione 95A della prima parete divisoria 95 presenta una scanalatura sagomata che si sviluppa longitudinalmente lungo la prima porzione 95A e che definisce un tratto a spessore minore della prima porzione 95A stessa (vedi fig.12).
La seconda porzione 95B della prima parete divisoria 95 come visibile in figura 3, si presenta quindi come una flangia che si sviluppa a sbalzo a partire dal coperchio 30 e che presenta una forma coniugata a detta scanalatura sagomata realizzata sulla prima porzione 95A.
Quindi, quanto il coperchio 30 ? posto nella prima posizione a chiudere il corpo a vasca 25, la seconda porzione 95B della prima parete divisoria 95 si innesta nella scanalatura sagomata realizzata sulla prima porzione 95A.
La prima porzione 100A della seconda parete divisoria 100 presenta un primo segmento che si estende a partire da un?estremit? della prima parete divisoria 95 distale dalla rispettiva parete laterale 50 verso la parete posteriore 45, ad esempio ortogonalmente alla prima parete divisoria 95 stessa.
La prima porzione della seconda parete divisoria 100 presenta poi un secondo segmento che si estende dalla parete posteriore 45 verso il primo segmento della prima porzione 100A della seconda parete divisoria 100, allineato e a distanza dal primo segmento stesso.
In altre parole, la prima porzione della seconda parete divisoria 100 definisce una luce di uscita dalla sede di alloggiamento A.
La seconda porzione 100B della seconda parete divisoria 100, quando il coperchio 30 ? nella prima posizione, ? definita da una flangia che si appoggia sulla prima porzione 100A, ovvero sul primo segmento e sul secondo segmento facendo sostanzialmente da ponte tra i due, e delimitando superiormente detta luce di uscita definita nella seconda parete divisoria 100.
Quindi, la trappola metallica T inserita all?interno della sede di alloggiamento A, quando il coperchio 30 ? nella prima posizione, ? chiusa inferiormente dalla parete di fondo 35, chiusa superiormente dal coperchio 30 e chiusa lateralmente dalle pareti perimetrali del corpo a vasca 25 e dalle pareti divisorie 95,100 realizzate nel corpo scatolare 20.
In altre parole, quando la trappola metallica T ? inserita all?interno della sede di alloggiamento A, con il coperchio 30 nella prima posizione a chiudere il corpo a vasca 25, risulta fissa in posizione all?interno della sede di alloggiamento A.
In dettaglio, la sede di alloggiamento A pu? essere realizzata in una posizione tale per cui quando la trappola metallica T ? inserita all?interno della stessa, l?apertura di ingresso della trappola metallica T sia disposta in corrispondenza e allineata alla apertura di accesso E del corpo a vasca 25.
Inoltre, l?apertura di ingresso della trappola metallica T pu? presentare forma e dimensioni pari o maggiori a forma e dimensioni della apertura di accesso E del corpo a vasca 25.
Come detto, il corpo scatolare 20 presenta forma simmetrica rispetto ad un piano mediano verticale trasversale, quindi, come visibile nelle figure allegate, presenta due prime pareti divisorie 95 e due seconde pareti divisorie 100 conformate come sopra descritto che, in combinazione con le pareti perimetrali del corpo a vasca 25, rendono disponibile due rispettive sedi di alloggiamento A, e la trappola metallica T pu? essere inserita a misura alternativamente in una o nell?altra.
Il kit 10 pu? inoltre comprende almeno una ulteriore trappola atta ad essere inserita nel vano di contenimento definito dal corpo scatolare 20.
Preferibilmente, il kit 10 pu? ulteriormente comprendere almeno una ulteriore trappola a scelta nel gruppo tra una ulteriore trappola metallica T (analoga a quella sopra descritta), una trappola a scatto T2 (ovvero una trappola dotata di una base e di una ala superiore girevole rispetto alla base, che si richiude a scatto sulla base mediante un meccanismo di innesco), una trappola adesiva T3 (ovvero una trappola dotata di una superficie rivestita di collante), una bascula T4 realizzata in materiale plastico ed un?asta 115 atta ad infilare un?esca avvelenata T5. Tali ulteriori trappole, illustrate in figura 2, sono di tipo noto al tecnico del settore e pertanto non verranno descritte nel dettaglio.
Preferibilmente, come visibile nelle figure allegate, il kit 10 pu? comprendere pi? ulteriori trappole a scelta in tale gruppo.
In una forma di realizzazione del kit 10 illustrata in figura 7, il kit 10 comprende, oltre al corpo scatolare 20 e alla chiave 60, due trappole metalliche T, una trappola a scatto T2 ed un?asta 115 sulla quale ? infilata una esca avvelenata T5. In un?altra forma di realizzazione del kit 10 illustrata in figura 8, il kit 10 comprende, oltre al corpo scatolare 20 e alla chiave 60, due trappole metalliche T, e due trappole a scatto T2.
In una altra ulteriore forma di realizzazione del kit 10 illustrata in figura 9, il kit 10 comprende, oltre al corpo scatolare 20 alla chiave 60 e alla trappola metalliche T, due trappole a scatto T2 ed una bascula T4 realizzata in materiale plastico.
In una alternativa forma di realizzazione del kit 10 illustrata in figura 10, il kit 10 comprende, oltre a corpo scatolare 20 chiave 60 e due trappole metalliche T, una trappola adesiva T3 ed un?asta 115 sulla quale ? infilata una esca avvelenata T5. In un?altra forma di attuazione illustrata in figura 11, il kit 10 comprende, oltre al corpo scatolare 20 e alla chiave 60 e trappola metallica T, una trappola a scatto T2, una bascula T4 realizzata in materiale plastico, e ed un?asta 115 sulla quale ? infilata una esca avvelenata T5.
Ciascuna ulteriore trappola ? inserita nel vano di contenimento reso disponibile dal corpo scatolare 20 ed accolta in una ulteriore sede di accoglimento appositamente realizzata nello stesso.
Particolarmente, come visibile in figura 5, il corpo scatolare 20 presenta in corrispondenza della parete di fondo 35 del corpo a vasca 25 un?asola 105, chiusa inferiormente ed aperta superiormente, scavata nella parete di fondo 35 stessa, la quale ? atta ad accogliere a misura per interferenza, ed in modo removibile, la base di una trappola a scatto T2.
Inoltre, in corrispondenza di detta asola 105 realizzata nella parete di fondo 35 del corpo a vasca 25, il corpo scatolare 20 presenta una cupola 110 realizzata nel coperchio 30, a definire un prolungamento superiore del vano di contenimento, atta ad accogliere una porzione superiore della trappola a scatto T2.
Per quanto riguarda la trappola adesiva, come visibile in figura 10, questa pu? essere appoggiata sulla parete di fondo 35 in modo da essere contenuta sostanzialmente a misura nello spazio delimitato tra la parete anteriore 40, le pareti laterali 50 e le ulteriori pareti.
L?esca avvelenata, come visibile in figura 10, pu? essere posta all?interno del vano di contenimento del corpo scatolare 20 in modo da risultare sollevata rispetto alla parete di fondo 35 del corpo a vasca 25.
A tal fine, l?esca avvelenata pu? essere infilata sull?asta 115, e il corpo scatolare 20 comprende una coppia di guide 120 ciascuna delle quali ? atta ad accogliere una rispettiva estremit? dell?asta 115.
Nelle forme di attuazione illustrate, le guide 120 sono ciascuna realizzata in corrispondenza di una rispettiva parete perimetrale del corpo a vasca 25, ad esempio una in corrispondenza di una parete laterale 50 e l?altra in corrispondenza della parete anteriore 40.
Ciascuna guida 120 si sviluppa a partire dalla sommit? della rispettiva parete perimetrale del corpo a vasca 25 verso la parete di fondo 35 fino ad una quota superiore alla parete di fondo 35 stessa, ed ? dotata di una superficie di riscontro che supporta inferiormente la rispettiva estremit? dell?asta 115 in essa infilata. Per quanto riguarda la bascula T4 realizzata in materiale plastico, ad esempio polipropilene, questa si compone di una prima aletta e di una seconda aletta ciascuna delle quali ? atta ad essere imperniata al corpo a vasca 25 per mezzo di una coppia di rispettivi contrapposti perni 125.
Particolarmente, come visibile nelle figure 9 e 11, la bascula T4 ? atta ad essere inserita in una delle sedi di alloggiamento A.
Il corpo scatolare 20 presenta quindi comprende due coppie di contrapposte sedi 130, ciascuna delle quali ? atta ad accogliere girevolmente una rispettiva coppia di contrapposti perni 125 della prima aletta o della seconda aletta.
Ciascuna coppia di contrapposte sedi 130 comprende una sede realizzata in corrispondenza della prima parete divisoria 95 ed una sede realizzata nella parete posteriore 45 del corpo a vasca 25.
In particolare, le sedi realizzate nella parete posteriore 45 sono configurate sostanzialmente come fori passanti (non visibili) ciascuno dei quali ? atto ad accogliere un rispettivo perno della rispettiva (prima o seconda aletta).
Le sedi 130 realizzate nella prima porzione della parete divisoria 95, sono configurate come asole passanti realizzate nella prima porzione della prima parete divisoria e che si sviluppano longitudinalmente a partire dalla sommit? della stessa verso la parete di fondo 35 e fino ad una quota maggiore della parete di fondo 35 stessa, ciascuna delle quali ? aperta superiormente e presenta una superficie di fondo atta a supportare inferiormente il perno 125 in esse infilato.
Ciascun perno 125 della rispettiva (prima o seconda aletta) ? quindi infilato nella rispettiva sede 130 realizzata nella prima porzione della prima parete divisoria 95, attraverso l?apertura superiore della stessa, mentre il rispettivo perno 125 contrapposto ? inserito nel foro passante realizzato nella parete posteriore 45.
Inoltre, come visibile in figura 13, con il coperchio 30 posto nella prima posizione a chiudere il corpo a vasca 25, la seconda porzione 95B della prima parete divisoria 95 blocca superiormente i perni 130 delle alette inseriti nella sede 130 realizzata nella prima porzione 95A della stessa, in modo che questi non possano sfilarsi dalla rispettiva sede 130, ed in modo che il perno ruoti contro l?asola 130 ed il coperchio 25, ovvero la seconda porzione 95B della prima parete divisoria 95 realizzata sul coperchio 25, rispetto ad un asse orizzontale, permettendo la rotazione della rispettiva aletta della bascula.
Come sopra detto, il corpo scatolare comprende due sedi di alloggiamento A identiche per cui la bascula T4 pu? essere inserita alternativamente in una o nell?altra a seconda di dove ? stata inserita la trappola metallica T.
Inoltre, come meglio visibile in figura 5, il corpo scatolare 20 presenta due asole 105 ciascuna delle quali pu? essere atta ad accogliere la base di una trappola a scatto T2, ed inoltre le asole 105 sono disposte simmetricamente rispetto a detto piano mediano verticale trasversale al corpo scatolare 20.
Allo stesso modo, il corpo scatolare 20 presenta due coppie di guide 120 ciascuna delle quali pu? essere atta ad accogliere le estremit? dell?asta 115 supportante l?esca avvelenata, ed inoltre le coppie di guide 120 sono disposte simmetricamente rispetto a detto piano mediano verticale trasversale del corpo scatolare 20. Il kit 10 pu? quindi comprendere contemporaneamente fino a cinque tipologie diverse di trappole, ovvero la trappola metallica T, la trappola a scatto T2, la trappola adesiva T3, la bascula T4 e l?esca avvelenata T5.
Inoltre, il corpo scatolare 20 presenta cinque diverse sedi ciascuna delle quali ? atta ad accogliere una rispettiva tipologia di trappola.
Il kit 10 pu? ulteriormente comprendere un dispositivo di ancoraggio 135 configurato per connettere il corpo scatolare 20 ad un elemento di riferimento all?interno dell?ambiente da disinfestare, ad esempio ad un muro o a pavimento o ad un elemento di arredo presente all?interno dell?ambiente, in modo da fissare la posizione del corpo scatolare 20 rispetto a tale ambiente da disinfestare.
Particolarmente, il dispositivo di ancoraggio 135 pu? essere del tipo adesivo. Come meglio visibile in figura 4, il dispositivo di ancoraggio comprende due piattelli 140 vincolati l?uno all?altro mediante un organo di connessione 145, ad esempio una fune o corda, di cui un piattello 140 atto ad essere fissato al corpo scatolare 20 mentre l?altro piattello 140 ? atto ad essere fissato a detto elemento di riferimento all?interno dell?ambiente da disinfestare.
Pi? in dettaglio detta fune o corda di connessione dei piattelli 140 pu? essere realizzata in acciaio inox, e pu? essere rivestita da una guaina realizzata in materiale plastico ad esempio polietilene.
Ciascun piattello 140 ? quindi dotato di una superficie sostanzialmente piana rivestita di collante in modo da poter aderire ad una superficie con cui viene posto a contatto, ed in particolare uno di detti piattelli 140 pu? essere atto ad essere incollato al corpo scatolare 20, ad esempio in corrispondenza di una delle pareti perimetrali del corpo a vasca 25 mentre l?altro piattello 140 ? atto a contattare una superficie di detto elemento di riferimento dell?ambiente da disinfestare e ad essere incollato alla stessa.
In alternativa, il piattello 140 atto ad essere fissato al corpo scatolare 20, pu? essere inserito a misura (ed in modo removibile) in una sede K appositamente realizzata nel corpo scatolare 20.
In particolare, detta sede K per il piattello 140 pu? essere realizzata in una parete perimetrale del corpo a vasca 25 e, preferibilmente, in corrispondenza della parete posteriore 45 dello stesso.
Detta sede K ? sostanzialmente definita da una cavit? o tasca realizzata nel corpo a vasca 20 (ad esempio nella parete posteriore 45 del corpo a vasca 25), la quale sede ? dotata di una luce di ingresso attraverso la quale il piattello 140 pu? essere inserito all?interno della stessa ed ? configurata per contenere a misura il piattello 140.
Inoltre, detta sede K presenta un?asola passante attraverso la quale, quando il piattello 140 ? inserito all?interno della sede, l?organo di connessione 145 (ovvero la fune o corda) fuoriesce dalla sede stessa.
Il piattello 140 pu? quindi essere fissato in modo removibile al corpo scatolare 20, semplicemente inserendolo all?interno di detta sede K.
Inoltre, il piattello 140 quando inserito all?interno della sede K risulta rigidamente vincolato al corpo scatolare 20, ovvero segue rigidamente i movimenti del corpo a vasca 20.
L?altro piattello 140 come in precedenza, ? atto a contattare una superficie di detto elemento di riferimento dell?ambiente da disinfestare e ad essere incollato alla stessa.
In una alternativa forma di realizzazione, come visibile in figura 4, il dispositivo di ancoraggio 135 pu? essere configurato come una piastra 150 atta ad essere fissata a detto elemento di riferimento presente nell?ambiente da disinfestare, ad esempio mediante viti, ed ulteriormente configurata per connettersi in modo risolvibile al corpo scatolare 20.
A tal fine la piastra 150 pu? essere conformata sostanzialmente a U, ovvero essere dotata di una prima porzione piana, una seconda porzione piana contrapposta e parallela alla prima porzione, ed una terza porzione di collegamento tra la prima porzione e la seconda porzione ed ortogonale alle stesse.
La prima porzione pu? essere atta ad essere fissata ad una superficie dell?elemento di riferimento dell?ambiente da disinfestare, ad esempio un muro o parete.
A tal fine la prima porzione ? atta ad essere posta a contatto su detta superficie e vincolata alla stessa, ad esempio mediante l?utilizzo di un collante.
La seconda porzione, in alternativa o in aggiunta alla prima porzione, ? atta ad essere fissata ad un?altra superficie di detto elemento di riferimento presente nell?ambiente da disinfestare, ad esempio al suolo, e pu? presentare a tal fine una coppia di fori passanti per l?inserimento di viti di fissaggio.
La terza porzione ? atta ad essere posta parallela ad una parete perimetrale del corpo a vasca 25, ad esempio alla parete posteriore 45, e ad essere connessa in modo rimovibile a detta parete perimetrale del corpo a vasca 25.
A tal fine, la piastra pu? presentare creste 155 che si sviluppano a sbalzo da detta terza porzione e atte ad essere ciascuna infilata in una rispettiva guida, di forma coniugata alla cresta 155, realizzata in detta parete perimetrale del corpo a vasca 25, ad esempio in corrispondenza della parete posteriore 45.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Kit (10) per la cattura di roditori comprendente: - una trappola metallica (T), - un corpo scatolare (20) realizzato in materiale plastico e definito da: - un corpo a vasca (25) aperto superiormente e dotato di almeno una apertura di ingresso (E) realizzata in una parete perimetrale (50) dello stesso, e - un coperchio (30) atto a chiudere superiormente il corpo a vasca (25) e a definire con lo stesso un vano di contenimento aperto verso l?esterno tramite l?apertura d?ingresso (E), in cui la trappola metallica (T) ? inserita all?interno del vano di contenimento.
  2. 2. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la trappola metallica (T) ? realizzata in acciaio.
  3. 3. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la trappola metallica (T) ? inserita in una sede di alloggiamento (A) realizzata nel corpo scatolare (20).
  4. 4. Kit (10) secondo la rivendicazione 3, in cui detta sede di alloggiamento (A) ? definita da pareti (45,50,95,100) atte a contornare perimetralmente la trappola metallica (T) in modo tale da impedirne il movimento lungo un piano orizzontale.
  5. 5. Kit (10) secondo la rivendicazione 4, in cui almeno una di detti pareti (95,100) ? dotata di una prima porzione (95A,100A) realizzata nel corpo a vasca (25) e di una seconda porzione (95B,100B) realizzata nel coperchio (30).
  6. 6. Kit (10) secondo la rivendicazione, in cui le prime porzioni (95A,100A) delle pareti (95,100) della sede di alloggiamento (A) sono configurate per permettere l?inserimento della trappola metallica (T) solo lungo una direzione di inserimento verticale.
  7. 7. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la trappola metallica (T) presenta una apertura di ingresso ed in cui la sede di alloggiamento (A) ? conformata in modo tale che l?apertura di ingresso della trappola metallica (T) sia allineata alla apertura di accesso (E).
  8. 8. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo scatolare (20) presenta una altezza massima compresa tra 6 cm e 8 cm.
  9. 9. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, ulteriormente comprendente un dispositivo di ancoraggio (135) del corpo scatolare (20).
  10. 10. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo scatolare (20) ? dotato di una serratura (55) di vincolo del coperchio (30) al corpo a vasca (25), ed in cui il kit (10) comprende ulteriormente una chiave (60) di apertura di detta serratura (55).
  11. 11. Kit (10) secondo la rivendicazione 10, in cui detta serratura (55) comprende una coppia di dentelli (65) realizzati nel corpo a vasca (25) in prossimit? di un?ulteriore parete perimetrale (40) dello stesso, e un nottolino (90) realizzato sul coperchio (30) e atto ad agganciarsi a scatto sui dentelli (65) della coppia.
  12. 12. Kit (10) secondo la rivendicazione 11, in cui tra i dentelli (65) della coppia e la parete perimetrale (40) in prossimit? della quale sono realizzati ? definita una intercapedine (I) tale per cui una faccia anteriore (70) dei dentelli (65) della coppia rivolta verso detta parete perimetrale (40) ? posta a distanza e svincolata dalla parete perimetrale (40) stessa.
  13. 13. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno una ulteriore trappola a scelta nel gruppo costituito da: una ulteriore trappola metallica (T), una trappola a scatto (T2), una trappola adesiva (T3), una bascula (T4) realizzata in materiale plastico ed un?asta atta ad infilare un?esca avvelenata (T5), ed in cui il vano di contenimento del corpo scatolare (20) ? configurato per contenere contemporaneamente anche detta ulteriore trappola.
  14. 14. Kit (10) secondo la rivendicazione 13, in cui il corpo scatolare (20) comprende una ulteriore sede di accoglimento per accogliere in modo removibile detta ulteriore trappola.
  15. 15. Kit (10) secondo la rivendicazione 14, in cui detta ulteriore trappola ? una trappola a scatto (T2), ed in cui detta ulteriore sede di accoglimento ? atta ad accogliere per interferenza una base della trappola a scatto (T2).
  16. 16. Kit (10) secondo la rivendicazione 14, in cui detta ulteriore trappola ? una bascula (T4) realizzata in materiale plastico, la quale comprende una prima aletta e una seconda aletta ciascuna delle quali ? atta ad essere imperniata al corpo a vasca (25) per mezzo di una rispettiva coppia di contrapposti perni (125), ed in cui detta ulteriore sede di alloggiamento comprende due coppie di contrapposte sedi (130), ciascuna delle quali ? atta ad accogliere girevolmente una rispettiva coppia di contrapposti perni (125) della prima aletta o della seconda aletta.
  17. 17. Kit (10) secondo la rivendicazione 16, in cui detta ulteriore sede di alloggiamento comprende almeno una parete (95A) in cui ? realizzata un?asola (130) passante atta accogliere un perno (125) della bascula (T4) ed a supportarlo inferiormente, ed il coperchio (25) comprende una parete (95B) atta a bloccare superiormente detto perno (125) all?interno dell?asola (130) passante in modo che il perno (125) ruoti contro l?asola (130) ed il coperchio (25) rispetto ad un asse orizzontale.
  18. 18. Kit (10) secondo la rivendicazione 17, in cui l?asola (130) passante si sviluppa longitudinalmente a partire dalla sommit? della parete (95A) verso la parete di fondo (35) e fino ad una quota maggiore della parete di fondo stessa.
  19. 19. Kit (10) secondo la rivendicazione 16, in cui detta ulteriore sede di alloggiamento ? uguale alla sede di alloggiamento (A).
  20. 20. Kit (10) secondo la rivendicazione 13, in cui detta ulteriore trappola ? un?asta (115) atta ad infilare un?esca avvelenata (T5), ed in cui il corpo scatolare (20) comprende una coppia di guide (120) ciascuna delle quali ? realizzata in corrispondenza di una rispettiva e distinta parete perimetrale (40,50) del corpo a vasca (25) ed atta ad accogliere una rispettiva estremit? dell?asta (115).
  21. 21. Kit (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il coperchio (30) ? almeno parzialmente trasparente.
  22. 22. Kit (10) secondo la rivendicazione 9, in cui il dispositivo di ancoraggio (135) comprende due piattelli (140) vincolati l?uno all?altro mediante un organo di connessione (145), di cui un piattello (140) ? atto ad essere fissato al corpo scatolare (20) e l?altro piattello 140 ? atto ad essere fissato ad un elemento di riferimento all?interno di un ambiente da disinfestare.
  23. 23. Kit (10) secondo la rivendicazione 22, in cui ciascun piattello (140) del dispositivo di ancoraggio (135) ? dotato di una superficie sostanzialmente piana rivestita di collante.
  24. 24. Kit (10) secondo la rivendicazione 22, in cui il corpo scatolare (20) presenta una sede (K) atta ad accogliere a misura detto piattello (140) del dispositivo di ancoraggio (135).
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