IT201900019922A1 - Sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“SISTEMA DI GESTIONE DEI FLUIDI DI COMBUSTIONE PER UN
MOTORE A SCOPPIO”
La presente invenzione ha per oggetto un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio. La presente invenzione si riferisce inoltre ad un motore a scoppio inglobante il sistema sopra citato e ad un metodo di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio.
In particolare, l’invenzione trova applicazione nel campo tecnico dei sistemi di gestione dei fluidi entranti ed uscenti dalla camera di scoppio dei cilindri di un motore a scoppio.
Generalmente, tali sistemi comprendono una coppia di valvole associata a ciascun cilindro e messa in movimento da uno o più alberi a camme.
Infatti, a seconda del numero di valvole per cilindro e della disposizione dei cilindri possono essere previsti più alberi a camme.
Con albero a camme si intende un albero presentante una pluralità di elementi eccentrici (o camme), ad esso calettati, grazie ai quali è in grado di conferire una movimentazione con particolari leggi di moto agli elementi che gli sono associati.
In particolare, la forma degli elementi eccentrici è determinante ai fini delle prestazioni e della rumorosità in quanto regola l'apertura e la chiusura delle valvole.
L’albero a camme trova largo impiego nei motori a quattro tempi sia benzina che diesel ed in alcuni motori a due tempi unidirezionali.
L’albero a camme, inoltre, viene azionato dall'albero motore rispetto al quale ruota a velocità angolare generalmente dimezzata e al quale è collegato tramite una catena o una cinghia.
Durante la rotazione dell’albero a camme, gli elementi eccentrici agiscono sulle valvole determinandone una movimentazione prestabilita in modo da permettere l’afflusso e il deflusso dei fluidi di combustione dalla camera di scoppio.
In particolare, le valvole sono operativamente associate a delle aperture ricavate nella testata del cilindro e l’albero a camme ne definisce la movimentazione in modo da permettere o interdire ciclicamente il passaggio dei fluidi di combustione alla camera di scoppio di ciascun cilindro.
In altre parole, tali valvole permettono l’afflusso dell’aria necessaria alla combustione nella camera di scoppio ed il deflusso dei gas di scarico prodotti durante la fase di combustione.
Svantaggiosamente, tali sistemi richiedono l’accurata movimentazione reciproca di un elevato numero di componenti che introduce un’elevata complessità realizzativa.
Svantaggiosamente, inoltre, l’albero a camme viene messo in movimento da una cinghia di distribuzione azionata dall’albero motore.
Dunque, la cinghia di distribuzione deve essere in grado di trasferire in maniera particolarmente accurata il moto dall’albero motore all’albero a camme in modo che il posizionamento delle valvole risulti essere costantemente coerente con il predeterminato posizionamento dei pistoni all’interno del cilindro.
Inoltre, la cinghia di distribuzione è soggetta a continua usura che ne determina il costante bisogno di manutenzione e la saltuaria sostituzione. Infatti, la rottura della cinghia può portare al grippaggio del motore rendendolo molto spesso inutilizzabile.
Svantaggiosamente, la pluralità delle componenti in movimento induce elevati carichi vibrazionali sul motore e sull’intera struttura preposta al suo contenimento.
Tali carichi vibrazionali sono indotti specialmente dalla continua rotazione degli alberi a camme e dal moto alternato delle valvole che agiscono sulla testata del cilindro.
In particolare, la distribuzione non omogenea degli eccentrici induce durante la movimentazione carichi flesso-torsionali sull’albero a camme che si trasmettono sull’intera struttura del motore.
In altre parole, i summenzionati carichi determinano sollecitazioni di differenti entità sulla struttura dell’intero motore, contribuendo a ridurne la vita operativa, per esempio promuovendo la propagazione di cricche o delle imperfezioni strutturali dei componenti.
Alla luce delle summenzionate vibrazioni, il motore deve essere provvisto di adeguati sistemi di ancoraggio e stabilizzazione al telaio della macchina in modo da limitare l’impatto di tali carichi sulla qualità e sulla sicurezza della guida del veicolo.
Esistono sul mercato sistemi elettronici alternativi che provvedono ad una movimentazione delle valvole senza l’impiego dei summenzionati alberi a camme.
Tali sistemi ricorrono all’impiego di attuatori elettromagnetici comandati da complessi software di gestione che provvedono all’apertura ed alla chiusura delle valvole.
Svantaggiosamente, l’elettronica impiegata da tali sistemi introduce ulteriori complicazioni realizzative, per esempio relative alla coordinazione dei movimenti delle valvole ed all’alimentazione dei sistemi impiegati.
Inoltre, la gestione delle avarie o dei malfunzionamenti di tali sistemi risulta particolarmente complicata sia per l’utilizzatore che per un operaio non specializzato tantoché insorge la necessità di personale altamente qualificato che, impiegando attrezzature specifiche, può provvedere a tentare di trovare una soluzione al problema.
Pertanto, sebbene tali sistemi semplifichino il funzionamento dal punto di vista meccanico, determinano la nascita di rilevanti complicazioni dal punto di vista manutentivo.
Svantaggiosamente, inoltre, tali sistemi non sono in grado di superare l’inconveniente tecnico relativo alla vibrazione indotta dalla movimentazione delle valvole.
Compito tecnico della presente invenzione risulta dunque essere quello di mettere a disposizione un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio che sia in grado di superare gli inconvenienti emersi dall’arte nota.
Scopo della presente invenzione risulta dunque quello di realizzare un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio che presenti una elevata semplicità realizzativa.
In particolare, è scopo della presente invenzione realizzare un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio in grado di eliminare la struttura degli alberi a camme messi in rotazione dalla cinghia di distribuzione.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio che presenti ingombri ridotti e che implichi costi di realizzazione e manutenzione contenuti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio che permetta limitare le vibrazioni indotte dal movimento delle valvole e che, quindi, permetta di incrementare la vita operativa del motore.
Inoltre, un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio che presenti prestazioni incrementate rispetto ai sistemi dell’arte nota. Il compito tecnico e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili forme di realizzazione dell’invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiare dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa di una forma di realizzazione di un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio.
Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - le figure 1A, 1B sono viste schematiche prospettiche di un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio rispettivamente durante una fase di afflusso di fluido alla camera di scoppio e durante una fase di deflusso di fluido dalla camera di scoppio in accordo con la presente invenzione;
- le figure 2A, 2B sono viste schematiche ed in alzato frontale del sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio illustrato rispettivamente nelle figure 1A e 1B;
- le figure 3A, 3B sono viste schematiche ed in alzato laterale del sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio illustrato rispettivamente nelle figure 1A e 1B;
- la figura 4 è una vista in sezione di un motore a scoppio in accordo con un ulteriore aspetto inventivo della presente invenzione;
- le figure 4A-4C sono viste schematiche atte a delineare maggiormente alcuni particolari in accordo con un ulteriore aspetto inventivo della presente invenzione;
- la figura 5 è una vista in sezione di un motore a scoppio in accordo con un ulteriore possibile forma realizzativa della presente invenzione.
Con riferimento alle figure annesse è stato indicato con il riferimento numerico 1 un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio in accordo con il concetto inventivo della presente invenzione che verrà nel seguito indicato come sistema 1.
Il sistema 1 comprende un albero otturatore 2 presentante una conformazione cilindrica a sezione sostanzialmente circolare.
L’albero otturatore 2 presenta una superficie laterale 3 ed un asse principale di sviluppo “X”.
Vantaggiosamente, l’albero otturatore 2 può essere realizzato di pezzo conferendo al sistema 1 un’elevata resistenza meccanica.
In accordo con una possibile forma realizzativa, l’albero otturatore 2 può essere ottenuto a partire da una barra metallica piena lavorata mediante differenti tecnologie di lavorazione meccanica quali, per esempio, la foratura, la tornitura, la fresatura, la lavorazione mediante getto fluido ad alta pressione e la lavorazione mediante laser ad alta potenza.
Come illustrato nelle figure allegate, l’albero otturatore 2 è configurato per attestarsi con la superficie laterale 3 alla testata di almeno un cilindro “C”. Preferibilmente, il rapporto tra il diametro dell’albero otturatore 2 ed il diametro di un pistone “P” alloggiato internamente al cilindro “C” è compreso tra 0.2 e 6.
In particolare, l’albero otturatore 2 è configurato per ruotare sull’asse principale di sviluppo “X” movimentato da una cinghia (o catena) di distribuzione azionata dall’albero motore.
In altre parole, una cinghia di distribuzione trasferisce la quantità di moto dell’albero motore all’albero otturatore 2.
L’albero otturatore 2 presenta almeno un canale di aspirazione 4 ed almeno un canale di scarico 5 configurati per permettere una circolazione dei fluidi di combustione da e verso la camera di scoppio.
In altre parole, i canali 4, 5 permettono la circolazione dei fluidi di combustione attraverso la camera di combustione del cilindro “C”.
In particolare, ciascuno dei summenzionati canali 4, 5 presenta un’apertura di ingresso 6 ed un’apertura di uscita 7.
Tali aperture 6, 7 sono realizzate sulla superficie laterale 3 dell’albero otturatore 2.
Vantaggiosamente, l’albero otturatore 2 può ruotare rispetto all’albero motore con un rapporto 2 a 1.
In altre parole, l’albero otturatore compie due rotazioni per ciascuna rotazione dell’albero motore.
In questo modo, è possibile incrementare la dimensione angolare delle aperture 6, 7 rispetto ai sistemi della tecnica nota.
L’apertura di ingresso 6 del canale di aspirazione 4 e l’apertura di ingresso 6 del canale di scarico 5 possono essere angolarmente sfasate di un angolo compreso tra 0° gradi e 180°, preferibilmente circa 90°.
Inoltre, le aperture di ingresso 6 possono essere assialmente spaziate lungo l’asse principale di sviluppo “X” dell’albero otturatore 2.
In altre parole, l’apertura di ingresso 6 del canale di aspirazione 4 e l’apertura di ingresso 6 del canale di scarico 5 sono assialmente distanziate sulla superficie laterale 3 dell’albero otturatore 2.
In accordo con una possibile forma realizzativa e come illustrato in figura 5, le aperture di ingresso 6 del canale di aspirazione 4 e del canale di scarico 5 possono non essere assialmente distanziate lungo l’asse principale di sviluppo “X” ed essere angolarmente sfasate in modo che i canali 4, 5 non siano in comunicazione di fluido.
L’apertura di ingresso 6 è affacciabile ad una apertura sulla testata di un cilindro “C” del motore e l’apertura di uscita 7 è affacciabile ad un condotto esterno atto a permetterne l’afflusso o il deflusso di fluido.
In particolare, l’apertura di uscita 7 può essere messa in comunicazione di fluido con un rispettivo condotto di un corpo di aerazione 101 configurato per permettere la circolazione dei fluidi da e verso la camera di scoppio. Vantaggiosamente, l’apertura di ingresso 6 può presentare una sezione sostanzialmente uguale alla sezione della rispettiva apertura “A1”, “A2” sulla testata del cilindro “C”.
In questo modo, i fluidi di combustione possono scorrere da e verso la camera di scoppio senza subire variazioni di velocità indotte da un restringimento o da un incremento della sezione dei condotti entro i quali scorrono.
Inoltre, i canali 4, 5 possono presentare una sezione trasversale compresa tra 0° e 180°, preferibilmente 45°del cilindro otturatore.
In accordo con ulteriori possibili forme realizzative non illustrate nelle figure allegate, i canali 4, 5 possono avere sezione trasversale differente da quanto precedentemente descritto senza che venga inficiato il concetto inventivo alla base della presente invenzione.
Preferibilmente, la sezione trasversale dei canali 4, 5 è costante in modo da limitare l’insorgenza di sforzi sull’albero otturatore dovuti ad una distribuzione non uniforme della massa in rotazione.
Vantaggiosamente, inoltre, ciascuno di tali canali 4, 5 può presentare un rispettivo asse di sviluppo “S” sostanzialmente obliquo rispetto all’asse principale di sviluppo “X” dell’albero otturatore 2.
Preferibilmente, l’angolo definito dell’asse principale di sviluppo “X” e da ciascuno dei rispettivi assi di sviluppo “S” è diverso da 90 gradi.
Vantaggiosamente, ciascuno dei rispettivi assi di sviluppo “S” forma con l’asse principale di sviluppo “X” un angolo tale da impedire che l’apertura di ingresso 6 si affacci al condotto esterno che permette l’afflusso o il deflusso di fluido e tale da impedire che l’apertura di uscita 7 si affacci ad una delle rispettive aperture “A1”, “A2” sulla testata di un cilindro “C”.
In altre parole, tale conformazione permette che ciascun canale 4, 5 entri in comunicazione di fluido con la camera di scoppio una sola volta ad ogni rotazione dell’albero otturatore 2.
Dunque, l’albero otturatore 2 è rotabile sull’asse principale di sviluppo “X” in modo che l’apertura di ingresso 6 sia affacciabile all’apertura “A1”, “A2” del cilindro solo una volta per ogni rotazione dell’albero otturatore 2.
Inoltre, durante la rotazione dell’albero otturatore 2 ciascuna apertura 6 definisce un percorso anulare “Z” che, in corrispondenza di una predeterminata posizione angolare, permette ai canali 4, 5 di entrare in comunicazione di fluido con le rispettive aperture “A1”, “A2” del cilindro “C”.
In particolare, la pluralità delle aperture 6 copre percorsi anulari “Z” paralleli tra di loro definendo il percorso di strisciamento della superficie laterale 3 dell’albero otturatore 2 sulla testata del cilindro “C”.
Preferibilmente, l’apertura di ingresso 6 del canale di aspirazione 4 è configurata per entrare in comunicazione di fluido con la rispettiva apertura “A1”, “A2” del cilindro “C” in corrispondenza di un posizionamento del pistone “P” del cilindro “C” nel punto morto superiore del cilindro.
Vantaggiosamente, il sistema 1 può comprendere mezzi di lubrificazione atti a ridurre l’attrito tra l’albero otturatore 2 e la testata del cilindro.
In particolare, i mezzi di lubrificazione sono configurati per rilasciare una predeterminata quantità di materiale lubrificante, per esempio olio, sull’albero otturatore 2 impedendone un trafilamento all’interno dei canali 4, 5.
In accordo con una possibile forma realizzativa e come illustrato in figura 4A, l’albero otturatore 2 può presentare almeno un foro 200 atto a permettere un efflusso del materiale lubrificante, proveniente da un apposito condotto di mandata 201, verso preselezionate zone dell’albero otturatore 2.
Come illustrato in figura 4B, i mezzi di lubrificazione possono comprendere una nervatura 202 anulare dell’albero otturatore 2 scorrevole all’interno di una gola 203, ad essa sostanzialmente controsagomata, ricavata, per esempio, sulla testata di un cilindro “C” del motore e/o sul corpo di aerazione 101.
In particolare, la gola 203 e la nervatura 202 definiscono un’intercapedine 204 atta a contenere una predeterminata quantità di materiale lubrificante proveniente da un condotto di mandata 201, per esempio ricavato sulla testata del cilindro “C” o sul corpo di aerazione 101. Tale intercapedine 204 definisce un passaggio per la propagazione del materiale lubrificante sull’albero otturatore 2.
Inoltre, come illustrato in figura 4C, i mezzi di lubrificazione possono comprendere una scanalatura 205 ricavata sull’albero otturatore 2.
Preferibilmente, tale scanalatura 205 presenta profilo anulare rispetto all’asse longitudinale dell’albero otturatore 2.
Inoltre, la scanalatura 205 può presentare una o più appendici 206 ricavate sull’albero otturatore 2 e, preferibilmente, sviluppantesi parallelamente all’asse principale di sviluppo “X”.
Durante la rotazione dell’albero otturatore 2, l’appendice 206 entra in comunicazione di fluido, per esempio mediante un condotto di mandata 201, con un erogatore di materiale lubrificante.
Vantaggiosamente, l’appendice 206 è, inoltre, in comunicazione di fluido con la scanalatura 205 per permettere al materiale lubrificante di raggiungere le porzioni da lubrificare.
In particolare, l’appendice 206 riceve il materiale lubrificante solamente quando si trova in comunicazione di fluido con l’erogatore permettendo un afflusso di materiale lubrificante alla scanalatura 205 in maniera discontinua.
Inoltre, il sistema 1 può comprendere mezzi di raffreddamento atti ad asportare una predeterminata quantità di calore dall’albero otturatore 2 e/o dal cilindro “C”.
In particolare, tali mezzi di raffreddamento permettono di evitare che un’inappropriata distribuzione del calore sul cilindro “C” ne determini una deformazione che potrebbe portare al grippaggio del motore.
Secondo un ulteriore aspetto la presente invenzione riguarda un motore a scoppio 100 comprendente un sistema 1 di gestione dei fluidi di combustione, almeno un cilindro “C” ed un rispettivo pistone “P” reversibilmente movimentabile all’interno del cilindro tra un punto morto superiore ed un punto morto inferiore.
In particolare, il cilindro “C” presenta almeno una prima ed una seconda apertura “A1”, “A2” operativamente collegate al sistema 1 di gestione dei fluidi di combustione per permettere l’afflusso ed il deflusso dei fluidi di combustione alla camera di combustione.
In accordo con una possibile forma realizzativa e come illustrato in figura 4, il motore a scoppio 100 presenta quattro cilindri allineati sui quali è attestato l’albero otturatore 2 configurato per ruotare sotto l’azione di una cinghia di distribuzione (non illustrata nelle figure allegate) collegata all’albero motore.
In altre parole, i cilindri “C” sono disposti in linea parallelamente all’asse principale di sviluppo “X” dell’albero otturatore 2.
Ciascuno dei cilindri “C” presenta due aperture “A1”, “A2” che permettono la circolazione dei fluidi di combustione nella camera di scoppio.
L’albero otturatore 2 presenta un canale di aspirazione 4 ed un canale di scarico 5 per ciascun cilindro.
In particolare, ciascuno dei canali 4, 5 è configurato per entrare in comunicazione di fluido con la rispettiva apertura A1, A2 per permettere l’afflusso o il deflusso dei fluidi di combustione dalla camera di scoppio. Preferibilmente, il motore a scoppio 100 comprende, inoltre, un corpo di aerazione 101 configurato per entrare in comunicazione di fluido con ciascuna l’apertura di uscita 7 dei canali 4, 5 in modo da permettere la circolazione dei fluidi da e verso la camera di scoppio.
Secondo un ulteriore aspetto la presente invenzione riguarda un metodo di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio comprendente la fase di predisporre un albero otturatore 2 presentante almeno un canale di aspirazione 4 ed un canale di scarico 5 ciascuno dei quali presentante un rispettivo asse di sviluppo “S” sostanzialmente obliquo rispetto all’asse principale di sviluppo “X” dell’albero otturatore 2. Il metodo comprende inoltre la fase di disporre l’albero otturatore 2 attestato alla testata di almeno un cilindro del motore a scoppio e la fase di ruotare l’albero otturatore 2 in modo tale che il canale di aspirazione 4 sia in comunicazione di fluido con un’apertura “A1” del cilindro “C” per permettere un afflusso di fluido alla camera di scoppio del cilindro (come illustrato in figura 1A), preferibilmente in corrispondenza di un posizionamento del pistone del cilindro nel punto morto superiore del cilindro.
Inoltre, il metodo comprende la fase di ruotare l’albero otturatore in modo tale che il canale di scarico 5 sia in comunicazione di fluido con una ulteriore apertura “A2” del cilindro per permettere un deflusso di fluido dalla camera di scoppio del cilindro “C” (come illustrato in figura 1B).
In particolare, la fase di ruotare l’albero otturatore 2 in modo che canale di aspirazione 4 sia in comunicazione di fluido con un’apertura “A1” del cilindro “C” e/o la fase di ruotare l’albero otturatore 2 in modo che il canale di scarico 5 sia in comunicazione di fluido con una ulteriore apertura “A2” del cilindro “C” è/sono realizzata/e in modo tale che per ogni rotazione dell’albero otturatore 2 il cilindro “C” sia posto in comunicazione di fluido una sola volta rispettivamente con il canale di aspirazione 4 e/o con il canale di scarico 5.
Si osserva quindi che la presente invenzione raggiunge gli scopi proposti grazie ad un sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio comprendente un albero otturatore presentante almeno un canale di aspirazione ed almeno un canale di scarico ciascuno dei quali presentante un rispettivo asse di sviluppo sostanzialmente obliquo rispetto all’asse principale di sviluppo dell’albero e affacciabili a rispettive aperture del cilindro ad ogni rotazione dell’albero otturatore per permettere l’afflusso o il deflusso dei fluidi di combustione.
Vantaggiosamente il sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio in accordo con la presente invenzione presenta una elevata semplicità realizzativa.
Tale sistema riduce il numero dei componenti in movimento eliminando la struttura degli alberi a camme e delle valvole e semplificando, dunque, la gestione della movimentazione relativa tra i diversi componenti.
In particolare, la drastica riduzione delle parti in movimento, in particolare delle valvole, contribuisce ad incrementare la vita operativa del motore contenendo l’entità dei carichi vibrazionali indotti sul motore.
Inoltre, il sistema di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio in accordo con la presente invenzione presenta ingombri ridotti e che limita i costi di realizzazione e manutenzione.
Vantaggiosamente, inoltre, l’impiego dell’albero otturatore permette di superare le complicazioni realizzative relative all’introduzione dell’elettronica per nella gestione dei flussi di combustione.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio comprendente un albero otturatore (2) presentante una superficie laterale (3) ed un asse principale di sviluppo (X), detto albero otturatore (2) essendo configurato per attestarsi con detta superficie laterale (3) alla testata di almeno un cilindro (C); in cui detto albero otturatore (2) presenta almeno un canale di aspirazione (4) ed almeno un canale di scarico (5) ciascuno dei quali presentante un rispettivo asse di sviluppo (S) sostanzialmente obliquo rispetto a detto asse principale di sviluppo (X) di detto albero otturatore (2); ciascun canale (4, 5) presentando una apertura di ingresso (6) affacciabile ad una apertura (A1, A2) di un cilindro (C) di detto motore ed una apertura di uscita (7) affacciabile ad un condotto esterno, dette aperture di ingresso e di uscita (6, 7) essendo realizzate su detta superficie laterale (3) di detto albero otturatore (2); e in cui detto albero otturatore (2) è rotabile su detto asse principale di sviluppo (X), detta apertura di ingresso (6) essendo affacciabile all’apertura (A1, A2) del cilindro una volta ad ogni rotazione di detto albero otturatore (2).
- 2. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con la rivendicazione 1, in cui detta apertura di ingresso (6) di detto canale di aspirazione (4) e detta apertura di ingresso (6) di detto canale di scarico (5) sono angolarmente sfasate di un angolo compreso tra 0° e 180°, preferibilmente 90°.
- 3. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dette aperture di ingresso (6) sono assialmente spaziate lungo detto asse principale di sviluppo (X) di detto albero otturatore (2).
- 4. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui l’apertura di ingresso (6) di detto canale di aspirazione (4) è configurata per entrare in comunicazione di fluido con la rispettiva apertura (A1, A2) del cilindro (C), preferibilmente, in corrispondenza di un posizionamento del pistone (P) del cilindro (C) nel punto morto superiore del cilindro (C).
- 5. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di lubrificazione atti a ridurre l’attrito tra l’albero otturatore (2) e la testata del cilindro (C).
- 6. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di raffreddamento atti ad asportare una predeterminata quantità di calore da detto albero otturatore (2) e/o da detto cilindro (C).
- 7. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto albero otturatore (2) è realizzato di pezzo.
- 8. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il rapporto tra il diametro dell’albero otturatore (2) ed il diametro di un pistone (P) alloggiato internamente al cilindro (C) è compreso tra 0.2 e 6.
- 9. Sistema di gestione dei fluidi in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti canali (4, 5) presentano una sezione trasversale compresa tra 0° e 180°, preferibilmente 45°.
- 10. Motore a scoppio (100) comprendente: - un sistema (1) di gestione dei fluidi di combustione in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti; - almeno un cilindro (C) ed un rispettivo pistone (P), detto pistone (P) essendo reversibilmente movimentabile all’interno di detto cilindro (C) tra un punto morto superiore ed un punto morto inferiore; in cui detto cilindro (C) presenta almeno una prima ed una seconda apertura (A1, A2) operativamente collegate a detto sistema (1) di gestione dei fluidi di combustione per permettere l’afflusso ed il deflusso dei fluidi di combustione alla camera di combustione.
- 11. Metodo di gestione dei fluidi di combustione per un motore a scoppio comprendente le fasi di: - predisporre un albero otturatore (2) presentante almeno un canale di aspirazione (4) ed un canale di scarico (5) ciascuno dei quali presentante un rispettivo asse di sviluppo (S) sostanzialmente obliquo all’asse principale di sviluppo (X) di detto albero otturatore (2); - disporre detto albero otturatore (2) attestato alla testata di almeno un cilindro (C) di detto motore a scoppio; - ruotare detto albero otturatore (2) in modo che detto canale di aspirazione sia in comunicazione di fluido con un’apertura (A1) di detto cilindro (C) per permettere un afflusso di fluido alla camera di scoppio di detto cilindro (C), preferibilmente in corrispondenza di un posizionamento del pistone (P) del cilindro (C) nel punto morto superiore del cilindro; - ruotare detto albero otturatore in modo che detto canale di scarico (5) sia in comunicazione di fluido con una ulteriore apertura (A2) di detto cilindro (C) per permettere un deflusso di fluido dalla camera di scoppio di detto cilindro (C).
- 12. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui detta fase di ruotare detto albero otturatore (2) in modo che detto canale di aspirazione (4) sia in comunicazione di fluido con un’apertura (A1) di detto cilindro (C) e/o detta fase di ruotare detto albero otturatore (2) in modo che detto canale di scarico (5) sia in comunicazione di fluido con una ulteriore apertura (A2) di detto cilindro (C) è/sono realizzata/e in modo tale che per ogni rotazione di detto albero otturatore (2) detto cilindro (C) sia posto in comunicazione di fluido una sola volta rispettivamente con detto canale di aspirazione (4) e/o con detto canale di scarico (5).
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