IT201900019217A1 - Macchina per la rotazione di carrelli adibiti al contenimento di prodotti alimentari - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

“MACCHINA PER LA ROTAZIONE DI CARRELLI ADIBITI AL CONTENIMENTO DI PRODOTTI ALIMENTARI”

CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente invenzione riguarda una macchina per la rotazione dei carrelli adibiti al contenimento di prodotti alimentari, in particolare per il contenimento di prodotti da forno quali panettoni o simili di tipo lievitato.

Una macchina per la rotazione dei carrelli adibiti al contenimento di prodotti alimentari, è dotata di due colonne di supporto ciascuna poggiante su un proprio basamento che risulta collegato all’altro basamento mediante un sistema di collegamento che pone tali colonne ad una distanza stabilita in modo che apposite staffe poste sulla loro sommità possono accogliere un carrello e sottoporlo a rotazione per soddisfare particolari processi di lavorazione.

Secondo l’invenzione le due colonne che compongono macchina comprendono un dispositivo che consente di variare la reciproca distanza, in modo da accogliere carrelli anche di diverse dimensioni rispetto alle dimensioni standard.

Il presente trovato è vantaggiosamente applicato nel settore dei carrelli atti ad accogliere prodotti di tipo alimentare tipicamente da forno, ma anche altri prodotti che devono essere incasellati per il loro trattamento.

STATO DELLA TECNICA

È noto che per la produzione di prodotti alimentari da forno vengono utilizzate delle linee di lavorazione che prevedono varie fasi.

Facendo riferimento in maniera esemplificativa e non limitativa alla lavorazione di pandori o panettoni, la loro produzione prevede la preparazione di un impasto lievitato stampi di cottura per la fase di lievitazione e la cottura in forno.

Le pile di stampi vengono estratte in modo da caricare ciascuno stampo sul nastro trasportatore di impianti di produzione automatica di pandori o panettoni o simili, il quale nastro trasportatore convoglia gli stampi in successione verso una stazione per il riempimento di ciascuna porzione di impasto, in modo tale che in seguito possono pervenire alle celle di lievitazione.

In seguito alla fase di lievitazione gli stampi con il prodotto lievitato vengono trasportati nel forno di cottura ed una volta conclusa la fase di cottura i prodotti contenuti nei rispettivi stampi pervengono ad una stazione di raffreddamento che provvede a raffreddare il prodotto uscito dal forno così da poterlo successivamente inviare alla stazione di confezionamento.

In alcuni casi determinate fasi di trattamento dei prodotti da forno sopra descritti prevedono che gli stessi prodotti eventualmente assieme ai rispettivi stampi, vengano caricati su appositi vassoi, i quali, a loro volta, vengono collocati su carrelli che consentono di raccogliere una molteplicità di pandori o panettoni o simili al fine di poterli trattare simultaneamente.

Un tipico esempio di trattamento simultaneo di prodotti da forno è quello relativo al processo di raffreddamento che si verifica al termine della fase di cottura, durante il quale è necessario che i prodotti vengano capovolti per impedire il loro afflosciamento.

Attualmente per capovolgere i prodotti da forno al termine della fase di cottura, vengono utilizzati dei carrelli sui quali vengono disposti dei ripiani preposti per il contenimento ed il trattenimento dei prodotti da forno, i quali carrelli vengono a loro volta inseriti su una macchina adibita alla loro rotazione per ottenerne il capovolgimento.

Normalmente tali macchine per la rotazione dei carrelli comprendono due colonne disposte tra loro parallelamente e fissate su un basamento. Le due estremità superiori di tali colonne comprendono, ciascuna, una staffa per il supporto di un albero orizzontale fissato sul baricentro dei carrelli, in modo tale che, una volta che l’albero dei carrelli viene posizionato sulle staffe, sia possibile effettuarne la rotazione per portare i prodotti da forno in fase di raffreddamento da una posizione eretta ad una posizione capovolta, ossia con la calotta rivolta verso il basso.

Il problema che si manifesta con l’utilizzo delle macchine per la rotazione dei carrelli è quello di non consentire il posizionamento di carrelli aventi diverse larghezze in quanto la distanza tra le colonne non è regolabile.

Questo comporta che nel caso in cui si disponga di carrelli di diverse larghezze sia necessario utilizzare diverse macchine aventi diverse distanze reciproche tra le due colonne e questo comporta non solo un notevole dispendio economico ma anche una difficoltà di gestione di più macchine per il capovolgimento dei carrelli, andando perciò ad incidere notevolmente sui costi del prodotto finito.

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si propone di mettere a disposizione una macchina per la rotazione di carrelli adibiti al contenimento di prodotti da forno o simili dotata di mezzi adibiti alla variazione della distanza tra le colonne, creando così una condizione in grado di eliminare o quantomeno ridurre gli inconvenienti sopra evidenziati.

L’invenzione si propone in particolare di fornire una macchina per la rotazione di carrelli adibiti al contenimento di prodotti da forno ove la base di ciascuna delle due colonne è collegata all’altra base mediante mezzi per la regolazione della reciproca distanza.

Ciò è ottenuto mediante una macchina per la rotazione di carrelli adibiti al contenimento di prodotti da forno, le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale.

Le rivendicazioni dipendenti della soluzione in oggetto delineano forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione.

I principali vantaggi di questa soluzione riguardano il fatto di aver reso possibile utilizzare la stessa macchina per il sostegno e la rotazione di carrelli di dimensioni anche diverse.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente di una forma di realizzazione dell’invenzione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio dei disegni illustrati nelle tavole allegate, in cui:

- la figura 1 rappresenta una vista schematica ed in prospettiva assonometrica di una macchina per la rotazione di carrelli;

- le figure 2 e 3 illustrano viste schematiche rispettivamente in prospetto laterale e frontale evidenzianti la collocazione del carrello tra le due colonne della macchina secondo l’invenzione;

- Le figure 4 e 5 illustrano la macchina secondo l’invenzione rispettivamente dall’alto e di lato.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE DELL’INVENZIONE Facendo riferimento alle figure allegate, ed inizialmente in particolare alla figura 1, con 10 si indica generalmente una macchina per la rotazione dei carrelli adibiti al contenimento di prodotti alimentari, in particolare per il contenimento di prodotti da forno quali panettoni o simili di tipo lievitato ma anche per la rotazione dei carrelli adibiti ad altre funzioni nel settore alimentare od altro.

Secondo la forma di realizzazione rappresentata in figura 1, la macchina secondo l’invenzione comprende sostanzialmente due basamenti 11 e 12 costituiti da corpi allungati posti in appoggio a pavimento, che comprendono due rispettive colonne 13 e 14, poste ad assetto verticale in corrispondenza della mezzeria del proprio basamento.

Ciascuna delle colonne 13 e 14 sono costituite da un corpo scatolare internamente cavo, ciascuna delle cui estremità superiori è dotata di carter di chiusura mobili 15 e 16 sul cui piano superiore sono applicate rispettive staffe 17 e 18, atte ad accogliere un albero orizzontale 19 di un carrello 20, come schematizzato nelle figure 2 e 3.

Ancora secondo la forma di realizzazione rappresentata in figura 1, all’interno dei due carter 13 e 14 sono disposti gli organi meccanici atti allo spostamento verticale dei carter di chiusura mobili 15 e 16, i quali consentono che i carrelli possano essere introdotti nella macchina ed una volta posizionati nella sua zona centrale possono essere sollevati per la loro rotazione.

A questo proposito detti organi meccanici comprendono per ciascuna colonna un attuatore 21, l’estremità superiore del cui stelo va a premere sulla superficie superiore interna del carter mobile in modo da poterlo sollevare una volta che l’albero 19 del carrello 20 viene posizionato nella sede delle staffe 17 e 18.

Secondo una forma preferita dell’invenzione rappresentata nelle figure 1, 2 e 4, le due basi 11 e 12 sono tra di loro collegate da un sistema di regolazione che consente di spostare la distanza tra le due basi stesse, in modo da poter collocare nella macchina carrelli di dimensioni anche diverse tra loro.

Secondo tale forma preferita dell’invenzione meglio rappresentata in figura 1, in corrispondenza della mezzeria inferiore di ciascuna base 11 e 12 è ricavato un alloggiamento atto ad accogliere da una parte 11 un primo albero filettato 22 girevole e dall’altra 12 un rispettivo tubolare 23 dotato alla propria estremità rivolta verso la base 11 di una bussola di accoppiamento 24 nella quale si inserisce l’albero filettato 22.

A sua volta l’estremità rivolta all’esterno dell’albero 22 rispetto al basamento 11 è dotata di un ingranaggio 25 associato ad un ulteriore ingranaggio 26 tra loro cinematicamente collegati tramite una catena 27. Detto ulteriore ingranaggio 26 è calettato all’interno della colonna 13 su asse orizzontale parallelo all’asse orizzontale dell’albero filettato 22 e del relativo ingranaggio 25.

Inoltre l’ingranaggio 25 è posto su un albero di rotazione che fuoriesce dalla piastra di chiusura 28 della colonna 13 per essere intercettato da un volantino 29 ad azionamento manuale.

Secondo ulteriori forme di realizzazione detto secondo ingranaggio 25 è associabile ad un motore, eventualmente collegabile ad una centralina di controllo, che consente l’azionamento automatico degli ingranaggi adibiti alla rotazione dell’albero filettato 22.

Come è possibile notare l’albero filettato 22 viene innestato sul tubolare coassiale 23 passando attraverso la bussola filettata 24 in modo tale che ad una rotazione dell’albero 22 in un senso o nell’altro corrisponda l’avanzamento o l’arretramento dello stesso albero rispetto al tubolare 23.

Questo sistema determina la possibilità di avvicinamento allontanamento delle basi 11 e 12 e delle rispettive colonne 13 e 14 con la conseguenza che le staffe di supporto 17 e 18 possono accogliere alberi 19 porta carrello 20 di qualsiasi misura.

Dal punto di vista operativo per la variazione della distanza tra le colonne 13 e 14, nel caso in cui fosse necessario inserire carrelli di dimensioni diverse, è sufficiente agire sul volantino 29 la cui rotazione in senso orario od antiorario determina l’allontanamento o l’avvicinamento delle colonne 13 e 14 stesse, rendendo il sistema universale ed adatto a tutte le larghezze di carrello.

Nel caso in cui fosse previsto l’utilizzo di motorizzazione in sostituzione del volantino 29, è sufficiente agire sugli organi di azionamento del motore per variare l’interasse tra le colonne 13 e 14.

Secondo ulteriori forme di realizzazione dell’invenzione, è previsto che parallelamente all’albero 22 e rispettivo tubolare 23 siano disposti ulteriori alberi e rispettivi tubolari che agiscono in senso telescopico per mantenere il perfetto allineamento tra le basi 11 e 12.

È ulteriormente previsto che in sostituzione del sistema meccanico costituito dall’albero filettato 22 e relativo tubolare 23 dotato di bussola 24, vengano utilizzati attuatori idraulici o pneumatici facenti capo ad una centralina di gestione controllabile dagli operatori addetti.

Sono pure previste altre forme di realizzazione per la movimentazione tra i basamenti, ad esempio è previsto che le basi 11 e 12 siano collegate tra loro da una rotaia dotata di cremagliera fissata con la propria estremità ad una base e l’altra estremità sia collegata all’altra base con possibilità di movimentazione in quanto tale base è dotata di ingranaggio associato alla cremagliera stessa.

L’invenzione è stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferenziale. Tuttavia è chiaro che l’invenzione è suscettibile di numerose varianti che rientrano nel proprio ambito, nel quadro delle equivalenze tecniche.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (10) per la rotazione di carrelli adibiti al contenimento di prodotti alimentari o simili, in particolare per il contenimento di prodotti da forno quali panettoni, pandori o simili, detta macchina comprendendo basamenti (11, 12) su cui sono applicate due rispettive colonne (13, 14), poste ad assetto verticale in corrispondenza della mezzeria del proprio basamento ciascuna delle cui estremità superiori è dotata di carter di chiusura (15, 16) sul cui piano superiore sono applicate rispettive staffe (17, 18), atte ad accogliere un albero orizzontale (19) di rotazione di un carrello (20), caratterizzata dal fatto che detti due basamenti (11, 12) sono tra di loro collegati da un sistema di regolazione che consente di variare la distanza tra le due basi stesse, in modo da poter accogliere carrelli di dimensioni diverse.
2. 2. Macchina (10) per la rotazione dei carrelli secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto sistema di regolazione comprende un primo albero filettato (22) girevole posto in senso ortogonale rispetto ad un primo basamento (11) associato il allineamento ad un rispettivo tubolare (23) posto in senso ortogonale rispetto ad un secondo basamento (12), detto tubolare (23) essendo dotato alla propria estremità rivolta verso il primo basamento (11) di una bussola di accoppiamento (24) nella quale si inserisce l’albero filettato (22).
3. 3. Macchina (10) per la rotazione dei carrelli secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto albero filettato (22) è sottoposto a rotazione mediante un sistema di movimentazione manuale od automatico.
4. 4. Macchina (10) per la rotazione dei carrelli secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto albero filettato (22) è posto in rotazione mediante un collegamento cinematico comprendente un ingranaggio (25) posto sull’estremità rivolta all’esterno dell’albero (22), collegato ad un mezzo di rotazione manuale (29).
5. 5. Macchina (10) per la rotazione dei carrelli secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzata dal fatto che detto albero filettato (22) è posto in rotazione in quanto associabile ad un motore che consente l’azionamento automatico dell’albero filettato (22) stesso.
6. 6. Macchina (10) per la rotazione dei carrelli secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto albero filettato (22) che viene innestato sul tubolare coassiale (23) passando attraverso la bussola filettata (24) è sottoposto a rotazione in un senso o nell’altro per determinare l’avanzamento o l’arretramento dello stesso albero rispetto al tubolare (23), a cui consegue la possibilità di avvicinamento allontanamento delle basi (11, 12) e delle rispettive colonne (13, 14), con la conseguenza che le staffe di supporto (17, 18) accolgono alberi (19) porta carrello (20) di qualsiasi misura.
7. 7. Macchina (10) per la rotazione dei carrelli secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che per l’allontanamento o d’avvicinamento dei basamenti (11, 12) e la conseguente variazione della distanza tra i supporti (17, 18) vengono utilizzati attuatori idraulici o pneumatici facenti capo ad una centralina di gestione delle movimentazioni.
8. 8. Macchina (10) per la rotazione dei carrelli secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che per l’allontanamento o d’avvicinamento dei basamenti (11, 12) e la conseguente variazione della distanza tra i supporti (17, 18), le basi (11, 12) sono collegate tra loro da una rotaia dotata di cremagliera fissata con la propria estremità ad una base e l’altra estremità è posta sull’altra base che risulta dotata di ingranaggio azionabile manualmente o mediante motorizzazione associato alla cremagliera stessa.