IT201900016190A1

IT201900016190A1 - Apparato per l'alimentazione di barre

Info

Publication number: IT201900016190A1
Application number: IT102019000016190A
Authority: IT
Inventors: Cesare Cucchi
Original assignee: Cucchi Giovanni & C Srl
Priority date: 2019-09-12
Filing date: 2019-09-12
Publication date: 2021-03-12
Also published as: CN114375233B; ES2970179T3; CN114375233A; US20220297195A1; WO2021048814A1; EP4028186A1; JP2022548850A; EP4028186B1

Description

DESCRIZIONE PER BREVETTO DI INVENZIONE

Avente titolo: “Apparato per l’alimentazione di barre”.

SFONDO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione concerne un apparato per l’alimentazione di barre ad una macchina utensile, in particolare ad un tornio automatico.

STATO DELLA TECNICA

Sono note diversi apparati per l’alimentazione automatica di barre ai mandrini di un tornio.

In generale, un apparato di alimentazione-barre comprende un tamburo girevole attorno ad un proprio asse longitudinale orizzontale e supportante una pluralità di guide atte a contenere e guidare rispettive barre da alimentare al suddetto tornio.

L’apparato di alimentazione-barre è dotato di un meccanismo di caricamento delle barre che comprende un piano su cui vengono adagiate le barre, ed una slitta mobile verticalmente e supportante delle staffe articolate che prelevano una barra alla volta e vengono abbassate per cedere la barra ad una specifica guida del tamburo posta inferiormente.

Le staffe articolate sono azionate da un apposito organo di comando che le muove da una posizione di trattenimento nella quale impediscono alla barra prelevata di cadere ed una posizione di rilascio in cui si allineano mutuamente per definire uno scivolo per la stessa barra, che in tal modo può essere scaricata nella suddetta guida.

Le guide sono distribuite sia longitudinalmente lungo il tamburo sia circonferenzialmente su quest’ultimo.

Le guide sono apribili per mezzo di un piuttosto complesso meccanismo di più leve articolate che vengono azionate da un apposito motore o cilindro alloggiato in una zona inferiore dell’apparato stesso.

L’apparato di alimentazione-barre comprende un dispositivo di spinta atto a spingere la barra che si trova nella posizione di alimentazione, vale a dire che risulta allineata alla zona di lavorazione del mandrino del tornio.

Tale dispositivo di spinta comprende un blocchetto-spintore (puntone) che viene avanzato anteriormente verso il tornio e ritratto posteriormente tramite un sistema a vitemadrevite che è a sua volta azionato da un normale motore elettrico controllato da una apposita centralina.

Il piuttosto complesso e delicato dispositivo di spinta richiede una costante ed accurata azione di lubrificazione per evitare grippaggi o altri indesiderati fenomeni di danneggiamento. Per controllare il corretto movimento del blocchetto-spintore, è necessario prevedere appositi sensori di posizione posti lungo la corsa dello stesso blocchetto-spintore, e ciò complica ulteriormente il già complesso dispositivo di spinta.

In sintesi, l’apparato di alimentazione noto sopra descritto presenta diversi limiti di seguito riassunti.

Un primo limite è dato, in generale, dall’elevata complessità sia dal punto di vista strutturale che funzionale del meccanismo di caricamento delle barre.

Anche il sistema vite-madrevite per l’azionamento del dispositivo di spinta, insieme al circuito di lubrificazione necessario per assicurarne la corretta operatività, risulta complesso strutturalmente, costoso ed impegnativo dal punto di vista operativo e dal punto di vista della manutenzione.

Un altro limite è dato dalla complessità strutturale e funzionale del meccanismo a più leve articolate per l’apertura delle guide.

Infine, possono verificarsi degli inconvenienti nelle unità di guida che non sempre assicurano una corretta operazione di avanzamento delle barre, specialmente nel caso di barre di diametro molto ridotto rispetto alla sezione interna delle stesse unità di guida, tali barre essendo spesso soggette ad impuntamenti in corrispondenza della sezione finale prospiciente il tornio.

Alla luce di quanto sopra esposto, si ravvisano dunque ampi margini di miglioramento per gli attuali apparati di alimentazione-barre.

SCOPI DELL’INVENZIONE

Uno scopo della presente invenzione è di migliorare gli attuali apparati di alimentazione-barre.

Un altro scopo è di fornire un apparato di alimentazione semplificato dal punto di vista strutturale e funzionale.

In particolare, si intende proporre un apparato il cui sistema di apertura delle unità di guida risulti molto semplificato ed altrettanto efficace ed affidabile e nel quale risulti altresì semplificata l’operazione di caricamento delle barre alle varie unità di guida.

Un altro scopo è semplificare le operazioni di spinta e avanzamento delle barre all’interno delle unità di guida e ridurre i possibili inconvenienti dovuti ad impuntamenti, sollecitazioni dinamiche e vibrazioni, attriti ed elevate temperature che possono verificarsi durante l’alimentazione delle barre.

Sarebbe inoltre desiderabile assicurare una corretta operatività del tamburo e delle guide senza necessariamente dover ricorrere a complessi, dispendiosi e ridondanti sistemi di lubrificazione e refrigerazione.

BREVE DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

Quanto sopra può essere conseguito mediante un apparato per l’alimentazione di barre ad una macchina utensile come definito nella rivendicazione 1.

Grazie all’invenzione vengono superati gli inconvenienti sopramenzionati.

In particolare, l’apparato secondo l’invenzione, vantaggiosamente, presenta una configurazione strutturale estremamente semplificata rispetto alle apparecchiature dello stato della tecnica e comporta, tra i vari vantaggi, una sensibile riduzione dei costi di realizzazione e di gestione, una maggiore affidabilità meccanica ed un cospicuo abbattimento di indesiderate vibrazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno dalle rivendicazioni dipendenti, dalla descrizione e dai disegni allegati.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:

La Figura 1 è una frontale schematica dell’apparato secondo l’invenzione;

La Figura 2 è una vista schematica prospettica di parte dell’apparato di Figura 1;

La Figura 3 mostra una porzione posteriore dell’apparato;

La Figura 4 è un dettaglio ingrandito di Figura 3;

Le Figure 5 e 6 mostrano un meccanismo di apertura-leva dell’apparato secondo l’invenzione in due differenti posizioni operative;

Le Figure da 7 a 10 mostrano una sequenza di posizioni operative assunte da un gruppo di caricamento incluso nell’apparato secondo l’invenzione;

La Figura 11 mostra le possibilità di regolazione del gruppo di caricamento ed in un gruppo selettore che fanno parte dell’apparato secondo l’invenzione;

Le Figure 12 e 13 mostrano due diverse configurazioni operative del gruppo selettore dell’apparato;

Le Figure 14 e 15 mostrano due possibili versioni dell’apparato, corrispondenti a due diverse disposizioni spaziali del gruppo di caricamento, del gruppo selettore e di un elemento-attuatore per l’apertura delle unità di guida;

La Figura 16 mostra una porzione anteriore dell’apparato, destinata ad essere posta in posizione adiacente ad un tornio per la lavorazione di barre;

Le Figure 17 e 18 mostrano due tipi di elementi-riduttori destinati ad essere montati nell’apparato e conformati per ricevere scorrevolmente al proprio interno e guidare barre di diametro ridotto durante l’alimentazione al tornio;

Le Figure 19 e 20 mostrano in forma schematica un’unità di guida rispettivamente senza e con elemento-riduttore.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

Con riferimento alle Figure allegate, è mostrato un apparato 1 per alimentare, in modo automatico, barre 2 ad una macchina utensile, in particolare ad un tornio che può essere del tipo mono-mandrino oppure del tipo pluri-mandrino.

In particolare, l’apparato 1 ha una prima estremità EA atta ad essere posta in posizione adiacente ad un mandrino del tornio.

L’apparato 1 comprende un tamburo 3 girevole attorno ad un proprio asse longitudinale AL ed è provvisto di una pluralità di unità di guida 4 per le barre 2, distribuite circonferenzialmente ed estendentisi parallelamente al suddetto asse longitudinale AL.

Ciascuna unità di guida 4 è composta da due parti 4A, 4B reciprocamente mobili ed è apribile, tramite una rispettiva leva 5 posta ad un’estremità posteriore (opposto alla suddetta prima estremità EA), per ricevere al proprio interno una rispettiva barra 2 da avanzare verso la macchina utensile.

Ciascuna guida apribile comprende una parte fissa, cioè montata in posizione stazionaria sul tamburo 3, ed una parte mobile trasversalmente rispetto all’asse longitudinale AL del tamburo 3.

L’unità di guida 4 è mantenuta normalmente chiusa tramite una rispettiva molla 14 di torsione (mostrata in Figura 4) che agisce sulla suddetta parte mobile spingendola verso la corrispondente parte fissa.

La parte mobile, tramite un rotazione impartita alla corrispondente leva 5, viene prima allontanata dalla rispettiva parte fissa così da consentire l’inserimento di una barra 2 e successivamente, grazie al richiamo elastico della molla 14 di torsione, si riavvicina alla rispettiva parte fissa racchiudendo al proprio interno la suddetta barra 2 che dev’essere guidata durante la lavorazione verso il tornio.

L’apparato 1 di alimentazione include un elemento-attuatore 6, configurato per agire, di volta in volta, direttamente su una specifica leva 5 per aprire la corrispondente unità di guida 4.

Come meglio mostrato nelle Figure da 4 a 6, l’elemento-attuatore 6 comprende uno stelo 15 di spinta, configurato per intercettare una superficie di contatto 17 della rispettiva leva 5 per spingere quest’ultima così da aprire la corrispondente unità di guida 4.

All’estremità più esterna dello stelo 15 di spinta è montato a pressione un elemento sferico 16 atto ad andare a contatto con la superficie di contatto 17 della leva 5.

Grazie alla sua particolare forma geometrica, l’elemento sferico 16 si adatta alla superficie di contatto 17 qualunque sia la giacitura di quest’ultima, vale a dire in qualunque orientazione la superficie di contatto 17 assuma durante la rotazione della leva 5.

Lo stelo 15 di spinta è mobile linearmente. In particolare, l’elemento-attuatore 6 è un cilindro pneumatico, quindi semplice dal punto vista strutturale funzionale ed altrettanto affidabile.

Grazie alla interazione diretta, vale a dire grazie al contatto diretto dell’elementoattuatore 6 con la leva 5, si consegue una notevole semplificazione strutturale e funzionale del sistema di apertura delle unità di guida 4, che invece nei sistemi dello stato della tecnica risultano piuttosto complessi con tutti gli svantaggi che ne derivano.

L’apparato 1 comprende un gruppo 7 di supporto atto a ricevere e supportare una pluralità di barre 2 in posizione adiacente al tamburo 3.

Il gruppo 7 di supporto comprende una pluralità di barre 9 di supporto distribuite lungo una zona di carico ZL che si estende longitudinalmente in posizione adiacente al tamburo 3. Ciascuna barra 9 di supporto si estende trasversalmente rispetto al suddetto asse longitudinale AL. Ad esempio possono essere previste tre barre 9 di supporto equamente distanziate e distribuite lungo la zona di carico ZL, come schematizzato nelle figure, oppure è possibile prevedere diversi e desiderati numeri e distribuzione delle barre 9 di supporto in base alle caratteristiche geometriche e dimensionali dell’apparato 1 di alimentazione o in base a specifiche esigenze.

Ovviamente, le barre 9 di supporto possono essere sostituite da altri elementi equivalenti di desiderata forma, quali piastre ecc..

Ciascuna barra 9 di supporto è connessa, in maniera regolabile in posizione, ad un rispettivo montante 24 verticale. In particolare, la barra 9 di supporto è regolabile orizzontalmente, come meglio mostrato nelle Figure da 11 a 13, in maniera tale da regolare la propria distanza dal tamburo 3.

La posizione di ciascuna barra 9 di supporto è regolabile in maniera manuale oppure in maniera automatica tramite un rispettivo organo di azionamento.

L’apparato 1 è dotato di un gruppo di caricamento GL comprendente un dispositivo 8 di sollevamento per le barre 2.

Il dispositivo 8 di sollevamento è mobile da una posizione inferiore P1, meglio mostrata nelle Figure 7 e 10, ad una posizione superiore P2, meglio mostrata nella Figura 8.

Il dispositivo 8 di sollevamento è configurato per prelevare una o più barre 2 dal gruppo 7 di supporto per sollevarle verso la posizione superiore P2 per successivamente consegnare una barra 2 alla unità di guida 4 che, in posizione aperta, è pronta ad accogliere la barra 2 stessa.

Il dispositivo 8 di sollevamento comprende una pluralità di barre 10 di sollevamento, distribuite lungo la zona di carico ZL. E’ possibile prevedere un idoneo numero e distribuzione di barre 10 di sollevamento, ad esempio, tre. Ovviamente, le barre 10 di sollevamento possono essere sostituite da altri elementi equivalenti di desiderata forma, quali piastre ecc..

Ciascuna barra 10 di sollevamento si estende trasversalmente rispetto all’asse longitudinale AL ed è inclinata verso il basso puntando verso il tamburo 3.

Il dispositivo 8 di sollevamento comprende una pluralità di cilindri 11 di sollevamento, ad esempio idraulici o pneumatici, ciascuno configurato per supportare e muovere verticalmente una rispettiva barra 10 di sollevamento.

I cilindri 11 di sollevamento sono mutuamente sincronizzati.

Il gruppo di caricamento GL comprende inoltre un gruppo-selettore GS atto a cooperare con il suddetto dispositivo 8 di sollevamento.

In particolare, il gruppo-selettore GS è configurato per selezionare una sola barra 2 alla volta quando il dispositivo 8 di sollevamento è nella posizione superiore P2 così da conseguire il trasferimento della barra 2 alla rispettiva unità di guida 4 posta in prossimità del gruppo di supporto 7.

Il gruppo selettore GS comprende piastrine 12 di appoggio che si proiettano verticalmente verso l’alto e che sono connesse alle estremità delle sopradescritte barre 9 di supporto, precisamente alle estremità più prossime al tamburo 3. Le piastrine 12 di appoggio sono conformate per separare una barra 2 più vicina al tamburo 3 dalle restanti barre 2 che poggiano sul dispositivo 8 di sollevamento.

Il gruppo selettore GS comprende inoltre elementi 13 di riscontro, cooperanti con le piastrine 12 di appoggio e atti a ricevere in battuta e guidare la barra 2 - posta più in prossimità del tamburo 3 - verso la sottostante unità-di guida 4 pronta alla ricezione.

Precisamente, gli elementi 13 di riscontro comprendo elementi tubolari che si proiettano dall’alto verso il basso in maniera sostanzialmente verticale. La posizione degli elementi 13 di riscontro è regolabile sia orizzontalmente che verticalmente.

La posizione degli elementi 13 di riscontro è regolabile in maniera manuale oppure in maniera automatica tramite un rispettivo gruppo di azionamento.

Possono essere previsti ad esempio tre elementi 13 di riscontro distribuiti lungo il tamburo 3, o altro desiderato numero e distribuzione di elementi 13 di riscontro.

Gli elementi 13 di riscontro e le piastrine 12 di appoggio sono reciprocamente posizionati in modo da rendere possibile la selezione della barra 2 che deve essere convogliata verso la rispettiva unità di guida 4.

Nel suo trasferimento, la barra 2 segue un percorso verso il basso grazie al movimento di abbassamento del dispositivo 8 di sollevamento.

La posizione delle barre 9 di supporto è regolabile orizzontalmente (come mostrato (nelle figure 12 e 13) per avvicinare/allontanare le piastrine 12 di appoggio a/da gli elementi 13 di riscontro per adattarsi allo specifico diametro della barra 2 da caricare. Quindi, ciascuna barra 9 di supporto è montata sul rispettivo montante 24 tramite un interposto elemento di connessione 25 rilasciabile per la regolazione della posizione orizzontale della stessa barra 9 di supporto.

Le Figure 12 e 13 mostrano due possibili configurazioni operative corrispondenti a due diversi diametri di barra 2 (diametro maggiore) e barra 2’ (diametro minore) rispettivamente. Come chiaramente mostrato, la posizione reciproca tra elementi 13 di riscontro e piastrine 12 di appoggio e tamburo 3 è regolabile per adattarsi a vari diametri di barra 2 da caricare.

Nella versione di apparato 1 mostrata nelle Figure da 1 a 14, le barre 9 di supporto, gli elementi 13 di riscontro, e l’elemento-attuatore 6, sono posizionati in maniera tale da consentire il caricamento di una barra 2 nella unità di guida 4 che si trova, angolarmente, nella posizione di alimentazione W1 verso il tornio.

Secondo una variante di apparato 1, mostrata nella Figura 15, l’elemento-attuatore 6’, le barre 9’ di supporto, con le rispettive piastrine 12’ di appoggio e gli elementi 13’ di riscontro sono posizionati per consentire il caricamento di una barra 2’ nella unità di guida 4’ che si trova nella posizione di pre-carico W2 della barra, che precede la posizione di alimentazione W1.

Grazie a quest’ultima possibile configurazione, l’apparato 1 di alimentazione consente di velocizzare ulteriormente le operazioni di caricamento ed alimentazione; infatti, per il caricamento di una nuova barra 2 non è necessario attendere che venga completata l’alimentazione dell’attuale barra 2 in lavorazione verso il tornio di modo che si liberi la corrispondente unità di guida 4 posta nella posizione di alimentazione W1. Diversamente, nel frattempo che l’attuale barra 2 in lavorazione 2 viene alimentata al tornio, è possibile già da subito procedere con il caricamento di una nuova barra 2 sull’adiacente unità di guida 4 posta nella posizione di pre-carico W2. Al termine della lavorazione dell’attuale barra è sufficiente ruotare il tamburo 3 di un passo angolare per portare la successiva unità di guida 4 - già preventivamente caricata - dalla posizione di pre-carico W2 verso la posizione di alimentazione W1, risparmiando del tempo di caricamento pari a diversi secondi.

L’elemento-attuatore 6 è fissato ad una porzione del telaio in prossimità dell’estremità del tamburo 3 in cui sono presenti le leve 5.

La posizione di fissaggio dell’elemento-attuatore 6 o 6’ è scelta a seconda che esso debba aprire l’unità di guida 4 nella posizione di alimentazione W1, oppure nella posizione di precarico W2 posta più in alto, considerato il verso di rotazione del tamburo 3 mostrato nelle Figure 1, 14 e 14.

L’apparato è dotato di un’unità UC di comando e sincronizzazione configurata per azionare in maniera sincrona l’elemento-attuatore 6 (o 6’) e il gruppo GL di caricamento.

Nell’apparato 1 è previsto un dispositivo 18 per l’avanzamento-barra, privo di circuito di lubrificazione, e comprendente uno spintore 19 mobile orizzontalmente lungo un binario 31.

Lo spintore 19 è azionato, tramite catena o cinghia, da una ruota-frizione 20 che è a sua volta messa in rotazione, tramite un elemento flessibile 21 di trasmissione, da un motore 22 di tipo brushless a cui è accoppiato un encoder per il controllo preciso della posizione di detto spintore 19.

Grazie a questa configurazione, con motore 22 brushless ed encoder di posizione in esso incorporato, il sistema di avanzamento dello spintore 19 è preciso, esente da inconvenienti quali fenomeni di grippaggio e risulta assai semplificato e più facile da gestire rispetto ai tradizionali sistemi di avanzamento del tipo vite-madrevite.

Il dispositivo 18, grazie al particolare meccanismo di azionamento con motore brushless non necessita di lubrificazione e risulta notevolmente semplificato sia strutturalmente che funzionalmente rispetto ai tradizionali e più complessi sistemi del tipo vitemadrevite che obbligatoriamente necessitano di una costante azione di lubrificazione, sono costosi ed impegnativi dal punto di vista operativo e dal punto di vista della manutenzione.

Per assicurare una corretta e azione di guida ed alimentazione delle barre, particolarmente barre di diametro ridotto, e per prevenire qualsiasi rischio di impuntamento in corrispondenza del tratto finale delle unità di guida 4 e dell’estremità EA prossima al tornio, l’apparato 1 di alimentazione, in una versione, è dotato di manicotti 23, 23’ o boccole di riduzione.

Sono previsti manicotti 23 di riduzione di un primo tipo, realizzati in un pezzo unico di forma tubolare (come mostrato in Figura 17), conformati per essere fissati in rispettivi cilindri tubolari 30 che si estendono nella parte anteriore dell’apparato 1 all’interfaccia con la macchina utensile.

Sono previsti manicotti 23’ di riduzione di un secondo tipo, ciascuno composto da una coppia di semi-cilindri tubolari fissati che, tramite viti 24, vengono accoppiati ciascuno ad una delle due parti 4A’, 4B’ che compongono l’unità di guida.

La figura 19 mostra una unità di guida priva di manicotto 23’ di riduzione, ed alloggiante una barra avente un determinato diametro. La figura 20 mostra l’unità di guida dotata del manicotto 23 di riduzione che ottimizza l’azione di contenimento e guida di una barra 2’ di diametro minore rispetto al caso di Figura 19.

I sopradescritti manicotti 23, 23’ di riduzione sono realizzati in un materiale avente basso coefficiente d’attrito ed elevata resistenza alle elevata temperature, quale un materiale a base di politetrafluoroetilene rinforzato con additivi quali fibra di vetro e/o grafite e/o bronzo (per conferire elevata resistenza meccanica).

Il Politetrafluoroetilene (PTFE) è un fluoropolimero semicristallino, dotato di ottima stabilità termica, resistenza chimica ed alto punto di fusione che consente l'utilizzo da -200 a 260°C.

Tra le altre caratteristiche, inoltre, il Politetrafluoroetilene presenta ottime proprietà di scorrimento ed anti-aderenza, migliorando così l’operatività delle unità di guida 4.

L’apparato 1 di alimentazione-barre, in una versione, comprende inoltre un circuito passivo di lubrificazione-refrigerazione che sfrutta il circuito attivo di lubrificazionerefrigerazione di cui è normalmente già dotato il tornio o altra macchina utensile.

Il circuito passivo di lubrificazione-refrigerazione incluso nell’apparato 1 secondo l’invenzione, comprende uno o più condotti atti a versare un fluido di lubrificazione e refrigerazione sulle unità-di guida 4.

Il circuito passivo di lubrificazione-refrigerazione è configurato per essere collegato, mediante una connessione di tipo Tee, al ramo di mandata del circuito attivo di pompaggio del lubrificante di cui è dotato il tornio.

Il circuito passivo di lubrificazione-refrigerazione comprende un collettore di raccolta per il lubrificante proveniente dalle unità di guida 4 ed un condotto di ritorno per riportare il lubrificante verso un serbatoio di raccolta e filtraggio del tornio.

Grazie a questa caratteristica, viene assicurata una corretta operatività del tamburo 3 e delle unità di guide 4 tramite una soluzione semplice, economica ed efficace, senza necessariamente dover ricorrere a complessi, dispendiosi e ridondanti sistemi di lubrificazione e refrigerazione dedicati.

Con riferimento alle Figure da 8 a 10, viene ora brevemente descritto il funzionamento dell’apparato 1 secondo l’invenzione.

Nella posizione di riposo, corrispondente alla posizione inferiore P1, le barre 2 giacciono sul gruppo di supporto 7, e le piastrine 12 di appoggio ne impediscono la caduta (Figura 7).

Quando è richiesto il caricamento di una barra 2 sul tamburo 3, l’unità UC di comando e sincronizzazione aziona l’elemento-attuatore 6 che provvede all’apertura dell’unità di guida 4 presente nella posizione di caricamento.

L’unità UC di comando e sincronizzazione aziona inoltre il gruppo di caricamento GL, in particolare il dispositivo 8 di sollevamento. Più precisamente, i vari cilindri 11 di sollevamento vengono azionati per muoversi dalla posizione inferiore P1 alla posizione superiore P2 sollevando quindi le barre 2 (Figura 8).

Nella posizione superiore P2, quindi, le barre 2 risultano sollevate al di sopra del gruppo di supporto e risultano ad una quota superiore rispetto alle piastrine 12 di appoggio.

Al raggiungimento della posizione superiore P2, le barre 2 rotolano lungo le inclinate barre 10 di sollevamento e la barra 2” più prossima al tamburo 3 va direttamente in appoggio sugli elementi di riscontro 13, come mostrato nella Figura 8.

Tutte le barre quindi poggiano fianco a fianco una a contatto con l’altra. Soltanto la barra 2” posta più prossima al tamburo 3 risulta appoggiata in maniera diretta agli elementi di riscontro 13. Tale barra 2”, inoltre, risulta quindi posizionata oltre la piastrina 12 di appoggio. In sostanza, la distanza tra la piastrina 12 di appoggio ed il rispettivo elemento di riscontro 13 è sostanzialmente pari al diametro della barra 2” da caricare. Quest’ultima risulta quindi posizionata nel volume frapposto fra le piastrine di appoggio 12 e gli elementi di riscontro 13.

A questo punto, le barre 10 di sollevamento vengono nuovamente abbassate riportando le barre 2 verso la posizione inferiore P1. Nel movimento di abbassamento, la barra 2” che risulta nella zona frapposta tra la piastrina 12 di appoggio e l’elemento di riscontro 13 è indotta a seguire un percorso che la conduce fino all’interno della corrispondente unità di guida 4.

Durante lo stesso movimento di abbassamento, la piastrina di appoggio 12 si insinua tra la barra 2” da caricare e l’adiacente barra 2 più esterna che è ancora destinata ad essere riportata sul gruppo di supporto. In questo modo, la piastrina di appoggio 12 funge, da un lato, da guida per la barra 2” e dall’altro lato da barriera per le rimanenti barre 2.

Una volta che la barra 2” è stata introdotta nell’unità di guida 4, lo stelo 15 dell’elemento-attuatore 6 si ritrae consentendo il richiamo della leva 5 verso la posizione di chiusura dell’unità di guida 4.

A questo punto, lo spintore 19 viene azionato per spingere la barra caricata verso la macchina utensile fino a che la barra 2 per essere sottoposta alla lavorazione.

Da quanto sopra descritto, risulta chiaro che l’apparato 1 di alimentazione secondo l’invenzione consente di conseguire tutti gli scopi sopra dichiarati. L’apparato 1 risulta semplificato strutturalmente e funzionalmente, presenta pesi e masse inerziali ridotte ed è in grado di operare più velocemente rispetto alle apparecchiature dello stato della tecnica.

Grazie alla configurazione generale snella e semplice risultano superate le problematiche legate alla lubrificazione e raffreddamento delle varie parti senza la necessità d prevedere complessi, dispendiosi e ridondanti sistemi di lubrificazione e refrigerazione.

L’avanzamento delle barre 2 da lavorare risulta ottimizzato ed esente da vibrazioni ed impuntamenti sollecitazioni dinamiche e vibrazioni, e ciò è particolarmente apprezzabile quando, nel caso di barre con diametro ridotto, si fa ricorso ai manicotti 23, 23’ di riduzione.

Il nuovo sistema di apertura delle unità di guida, con l’elemento-attuatore 6 agente direttamente sulle leve 5, risulta estremamente semplificato, efficace ed affidabile.

Grazie al nuovo gruppo di caricamento GL con Gruppo selettore GS risulta notevolmente semplificata l’operazione di caricamento delle barre 2 alle varie unità di guida 4.

La generale configurazione semplificata comportare inoltre costi di fabbricazione e di manutenzione minori rispetto alle apparecchiature dello stato della tecnica.

E’ possibile configurare e dimensionare l’apparato 1 in modo desiderato in funzione delle applicazioni a cui l’apparato 1 può essere destinato, e sono possibili varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto ed illustrato nei disegni allegati.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per l’alimentazione di barre (2) ad una macchina utensile, comprendente: - un tamburo (3) girevole provvisto di una pluralità di unità di guida (4) distribuite circonferenzialmente ed estendentisi parallelamente ad un asse longitudinale (AL) di detto tamburo (3) , - ciascuna unità di guida (4) essendo composta da due parti (4A, 4B) reciprocamente mobili ed essendo apribile, tramite una rispettiva leva (5) posta ad un’estremità, per ricevere al proprio interno una rispettiva barra (2) da avanzare verso detta macchina utensile, - un elemento-attuatore (6) configurato per agire, di volta in volta, direttamente su una specifica leva (5) per aprire la corrispondente unità di guida (4), - un gruppo (7) di supporto atto a ricevere e supportare una pluralità di barre (2) in posizione adiacente a detto tamburo (3), - un gruppo di caricamento (GL) comprendente un dispositivo (8) di sollevamento mobile da una posizione inferiore (P1) ad una posizione superiore (P2) e configurato per prelevare una o più barre (2) da detto gruppo (7) di supporto e sollevare dette una o più barre (2) verso detta posizione superiore (P2), detto gruppo di caricamento (GL) comprendendo inoltre un gruppo-selettore (GS) configurato per selezionare una sola barra (2) alla volta quando detto dispositivo (8) di sollevamento è in detta posizione superiore (P2) così da conseguire il trasferimento di detta barra ad una rispettiva unità di guida (4).
2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto gruppo (7) di supporto comprende una pluralità di barre (9) di supporto distribuite lungo una zona di carico (ZL) che si estende longitudinalmente in posizione adiacente a detto tamburo (3) ciascuna barra (9) di supporto estendendosi trasversalmente rispetto a detto asse longitudinale (AL).
3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui detto dispositivo (8) di sollevamento comprende una pluralità di barre (10) di sollevamento, distribuite lungo detta zona di carico (ZL), ciascuna barra (10) di sollevamento estendendosi trasversalmente rispetto a detto asse longitudinale (AL) ed essendo inclinata verso il basso in direzione di detto tamburo (3).
4. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui detto dispositivo (8) di sollevamento comprende una pluralità di cilindri (11) di sollevamento, azionabili in maniera sincronizzata tra loro, ciascuno atto a supportare e muovere verticalmente una rispettiva barra (10) di sollevamento.
5. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui detto gruppo selettore (GS) comprende piastrine (12) di appoggio che si proiettano verticalmente verso l’alto e che sono connesse alle estremità, poste più prossime a detto tamburo (3), di rispettive barre (9) di supporto di detto gruppo (7) di supporto, dette piastrine (12) di appoggio essendo conformate per separare una barra (2) più vicina a detto tamburo (3) dalle restanti barre (2) che poggiano su detto dispositivo (8) di sollevamento.
6. Apparato secondo la rivendicazione 5, in cui detto gruppo selettore (GS) comprende elementi (13) di riscontro atti a ricevere in battuta e guidare la barra (2) più vicina a detto tamburo (3), detti elementi (13) di riscontro e dette piastrine (12) di appoggio essendo reciprocamente posizionate in modo da selezionare detta barra (2) e convogliarla verso la rispettiva unità di guida (4), detta barra (2) essendo trasferita lungo un percorso verso il basso determinato dal movimento di abbassamento di detto dispositivo (8) di sollevamento.
7. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui la posizione di dette barre (9) di supporto è regolabile orizzontalmente, in maniera manuale oppure in maniera automatica tramite un apposito organo di azionamento, per avvicinare/allontanare dette piastrine (12) di appoggio a/da detti elementi (13) di riscontro per adattarsi allo specifico diametro della barra (2) da caricare.
8. Apparato secondo la rivendicazione 6 oppure 7, in cui la posizione di detti elementi (13) di riscontro è regolabile, in maniera manuale oppure in maniera automatica tramite un rispettivo gruppo di azionamento, rispetto a dette piastrine (12) di appoggio e a detto tamburo (3) per adattarsi al diametro della barra (2) da caricare.
9. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, in cui detto elemento-attuatore (6), dette barre (9) di supporto e detti elementi (13) di riscontro sono posizionati in maniera tale da consentire il caricamento di una barra (2) nella unità di guida (4) che si trova nella posizione di alimentazione (W1) della macchina utensile, oppure detto elemento-attuatore (6’), dette barre (9’) di supporto, con le rispettive piastrine (12’) di appoggio e detti elementi (13’) di riscontro sono posizionati per consentire il caricamento di una barra (2’) nella unità di guida (4’) che si trova nella posizione di pre-carico (W2) della barra, che precede detta posizione di alimentazione (W1).
10. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui detto elemento-attuatore (6) è fissato ad una porzione del telaio in prossimità dell’estremità del tamburo (3) in cui sono presenti dette leve (5), detto elemento-attuatore (6) essendo posizionato per aprire l’unità di guida (4) che si trova nella posizione di alimentazione (W1) della macchina utensile oppure è posizionato per aprire l’unità di guida (4’) che si trova nella posizione di precarico (W2).
11. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna unità di guida (4) è mantenuta normalmente chiusa tramite una rispettiva molla (14) di torsione, ed in cui detto elemento-attuatore (6) comprende uno stelo (15) di spinta, configurato per intercettare una superficie di contatto (17) della rispettiva leva (5) per spingere quest’ultima così da aprire la corrispondente unità di guida (4), all’estremità più esterna di detto stelo (15) di spinta essendo montato a pressione un elemento sferico (16) conformato per adattarsi a qualsiasi giacitura della superficie di contatto (17) di detta leva (5).
12. Apparato secondo la rivendicazione 11, in cui detto stelo (15) di spinta è mobile linearmente ed in cui detto elemento-attuatore (6) è un cilindro pneumatico.
13. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente inoltre un’unità (UC) di comando e sincronizzazione configurata per azionare in maniera sincrona detto elemento-attuatore (6) e detto gruppo (GL) di caricamento.
14. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un dispositivo (18) per l’avanzamento-barra, privo di circuito di lubrificazione e comprendente uno spintore (19) azionato, tramite catena o cinghia, da una ruota-frizione (20) che è messa in rotazione, tramite un elemento flessibile (21) di trasmissione, da un motore (22) di tipo brushless a cui è accoppiato un encoder per il controllo della posizione di detto spintore (19).
15. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in ciascuna unità di guida (4), lungo un rispettivo tratto finale che si estende fino all’estremità anteriore (EA) del tamburo (3) destinata ad interfacciarsi con la macchina utensile, ed anche oltre le unità di guida (4), sono previsti manicotti (23, 23’) o boccole di riduzione, atti ad adattarsi a barre (2’) con diametro ridotto, alcuni di detti manicotti (23) di riduzione essendo realizzati in un pezzo unico di forma tubolare ed altri manicotti (23’) di riduzione, posti nelle unità di guida (4), essendo composti da coppie di semi-cilindri tubolari (23’) fissati, tramite viti (24), ciascuna ad una delle due parti (4A’, 4B’) reciprocamente mobili che compongono l’unità di guida, detti manicotti (23, 23’) o boccole di riduzione essendo realizzati in un materiale avente basso coefficiente d’attrito ed resistenza alle elevata temperature, quale un materiale a base di politetrafluoroetilene rinforzato con additivi quali fibra di vetro e/o grafite e/o bronzo.
16. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un circuito passivo di lubrificazione-refrigerazione comprendente uno o più condotti atti a versare un fluido di lubrificazione e refrigerazione su dette unità-di guida (4), detto circuito passivo di lubrificazione-refrigerazione essendo configurato per essere collegato, mediante una connessione di tipo Tee, al ramo di mandata di un circuito attivo di pompaggio del lubrificante di cui è dotato detta macchina utensile, detto circuito passivo di lubrificazionerefrigerazione comprendendo un collettore di raccolta per il lubrificante proveniente dalle unità di guida (4) ed un condotto di ritorno per riportare il lubrificante verso un serbatoio di raccolta e filtraggio di detta macchina utensile.