IT201900012969A1 - Apparecchiatura per lo stampaggio di materiali. - Google Patents

Description

APPARECCHIATURA PER LO STAMPAGGIO DI MATERIALI

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un'apparecchiatura per lo stampaggio di materiali.

Sono note apparecchiature per lo stampaggio di materiali generalmente costituite da presse che comprendono, su una intelaiatura di supporto, una base inferiore fissa, sulla quale viene posizionato un semistampo inferiore, ed una mazza superiore mobile, con associato un semistampo superiore, che risulta collegata a mezzi di azionamento per la sua movimentazione in avvicinamento o in allontanamento dalla base inferiore per realizzare lo stampaggio di uno spezzone di materiale interposto tra i due semistampi.

Per realizzare particolari sagomature dei pezzi stampati, in alcune apparecchiature, sono previsti dei punzoni mobili che vengono introdotti nei semistampi in modo da poter penetrare nel materiale da stampare.

La movimentazione dei punzoni viene realizzata, secondo la tecnica nota, mediante cilindri idraulici che agiscono ciascuno direttamente su un rispettivo punzone.

Questa soluzione, pur consentendo la possibilità di variare in modo indipendente la corsa ed i tempi di penetrazione di ogni singolo punzone, necessita di un sistema idraulico di alimentazione dei cilindri di elevata potenza, a causa dell'alta forza e velocità di movimentazione richiesta ai punzoni.

Per tentare di superare questi inconvenienti è stata proposta una pressa, descritta nel brevetto EP2210686 dello stesso Richiedente, che presenta dei mezzi di azionamento dei punzoni costituiti, per ciascun punzone, da un leverismo a ginocchiera, con funzione di moltiplicatore di forza, comprendente due leve tra loro incernierate ed agenti tra il rispettivo punzone ed un punto fisso, ed un cilindro idraulico agente nel punto di incernieramento tra le due leve del leverismo a ginocchiera.

Questa soluzione consente, grazie all'impiego del leverismo a ginocchiera, di moltiplicare progressivamente la forza applicata al punzone, riducendo, al tempo stesso, in modo proporzionale, la velocità di spostamento impressa al punzone stesso, con conseguente riduzione delle potenze richieste.

Per consentire la regolazione della corsa del punzone, il leverismo a ginocchiera richiede, tuttavia, la presenza all'interno del cilindro idraulico di un secondo pistone, la cui posizione può essere variata mediante un sistema elettroidraulico, esterno al cilindro idraulico, relativamente complesso ed ingombrante.

Il compito del presente trovato è quello di realizzare una apparecchiatura per lo stampaggio di materiali che sia in grado di migliorare la tecnica nota in uno o più degli aspetti sopra indicati.

Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare una apparecchiatura per lo stampaggio di materiali che non richieda, nel sistema idraulico di alimentazione dei mezzi di azionamento dei punzoni, accumulatori di grandi dimensioni, funzionanti a pressioni elevate.

Un altro scopo del trovato è quello di realizzare una apparecchiatura per lo stampaggio di materiali che consenta in modo semplice ed efficace di variare la forza di avanzamento e finale dei punzoni.

Un ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a punto una apparecchiatura per lo stampaggio di materiali che consenta di realizzare la regolazione della corsa del punzone, con un sistema molto semplice ed estremamente compatto.

Inoltre, la presente invenzione si prefigge lo scopo di superare gli inconvenienti della tecnica nota in modo alternativo ad eventuali soluzioni esistenti.

Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare una apparecchiatura per lo stampaggio di materiali che sia di elevata affidabilità e che sia realizzabile in modo relativamente facile e a costi competitivi.

Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una apparecchiatura per lo stampaggio di materiali secondo la rivendicazione 1, opzionalmente dotato di una o più delle caratteristiche delle rivendicazioni dipendenti.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, dell'apparecchiatura per lo stampaggio di materiali secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 illustra l'apparecchiatura secondo il trovato il vista prospettica;

la figura 2 illustra l'apparecchiatura secondo il trovato in alzato frontale;

la figura 3 mostra una vista in sezione lungo la linea II-II;

la figura 4 è una vista in alzato laterale della apparecchiatura secondo il trovato;

le figure dalla 5 alla 7 mostrano in sezione longitudinale una sequenza di fasi di funzionamento di un cilindro attuatore dell'apparecchiatura secondo il trovato;

la figura 8 è una vista in sezione trasversale del cilindro attuatore lungo la linea VIII-VIII di figura 5;

le figure dalla 9 alla 11 mostrano in sezione longitudinale una sequenza di fasi di funzionamento di un cilindro attuatore dell'apparecchiatura secondo il trovato, in una possibile variante di realizzazione.

Con riferimento alle figure citate, l'apparecchiatura per lo stampaggio di materiali secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, comprende una intelaiatura di base 2 che supporta una coppia di semistampi 3a e 3b, mobili uno relativamente all'altro, tra i quali è interponibile il materiale da stampare.

L'apparecchiatura secondo il trovato è, inoltre, provvista di almeno un punzone 4, introducibile tra i semistampi 3a e 3b ed azionabile in traslazione, relativamente ai semistampi 3a, 3b, mediante mezzi di azionamento 5.

In particolare, i mezzi di azionamento 5 comprendono almeno un cilindro attuatore 6, il quale presenta una camicia laterale 7, che definisce assialmente una cavità interna 8, entro cui è scorrevolmente mobile un pistone 9 solidale ad uno stelo 10 collegato al punzone 4.

La camicia laterale 7 presenta, ad una sua estremità, una apertura 11, attraversata dallo stelo 10 e, alla sua estremità opposta, una testata fissa 12 di chiusura della cavità interna 8.

Opportunamente, sulla camicia laterale 7 può essere montato, in corrispondenza della apertura 11, un anello di guida 11a per lo stelo 10.

Il pistone 9 risulta, in particolare, spostabile a comando, lungo la cavità interna 8, tra una posizione arretrata, mostrata ad esempio in figura 5, in cui il pistone 9 è avvicinato alla testata fissa 12, ed una posizione avanzata, mostrata ad esempio in figura 7, in cui il pistone 9 è allontanato dalla testata fissa 12.

Secondo il trovato, nella cavità interna 8 del cilindro attuatore 6, sono definite, tra il pistone 9 e la testata fissa 12, almeno due distinte camere di azionamento del pistone 9, rispettivamente una prima camera di azionamento 13, definita tra una prima porzione 9a del pistone 9 ed almeno una porzione della testata fissa 12, ed una seconda camera di azionamento 14, separata a tenuta dalla prima camera di azionamento 13 e definita tra una seconda porzione 9b del pistone 9, diversa dalla prima porzione 9a, ed almeno una porzione della testata fissa 12.

La prima camera di azionamento 13 e la seconda camera di azionamento 14 sono collegate a mezzi di alimentazione 15 di un fluido di lavoro, comprendenti, opportunamente, un circuito fluidodinamico, che potrà essere del tipo a circuito aperto o del tipo a circuito chiuso.

Sempre secondo il trovato, sono previsti mezzi di controllo 16 dei mezzi di alimentazione 15 che sono preposti ad attivare i mezzi di alimentazione 15 per alimentare in sequenza, con il fluido di lavoro in pressione, la prima camera di azionamento 13, per produrre uno spostamento del pistone 9, per almeno un primo tratto della sua corsa dalla posizione arretrata alla posizione avanzata, con sviluppo di un primo valore della forza applicata al punzone 4, e la seconda camera di azionamento 14, per produrre uno spostamento dl pistone 9, per almeno un secondo tratto della sua corsa dalla posizione arretrata alla posizione avanzata, con sviluppo di un secondo valore, maggiore rispetto al suddetto primo valore, della forza applicata al punzone 4.

Più in dettaglio, il suddetto primo tratto della corsa del pistone 9 si estende, preferibilmente, tra la posizione arretrata ed una posizione intermedia della corsa, interposta tra la posizione arretrata e la posizione avanzata, mentre il suddetto secondo tratto della corsa del pistone 9 si estende tra la posizione intermedia e la posizione avanzata.

Opportunamente, nella cavità interna 8, tra una terza porzione 9c del pistone 9, rivolta verso l'apertura 11 della camicia laterale 7, ed almeno una porzione della testata fissa 12 o almeno una porzione solidale ad essa e alla camicia laterale 7, è definita una terza camera di azionamento 17.

In particolare, i mezzi di controllo 16 sono destinati ad attivare i mezzi di alimentazione 15 per alimentare, con il fluido di lavoro in pressione, la terza camera di azionamento 17, al fine di produrre uno spostamento del pistone 9 dalla posizione avanzata verso la posizione arretrata.

Vantaggiosamente, la superficie della terza porzione 9c del pistone 9 su cui agisce il fluido di lavoro nella terza camera di azionamento 17 può presentare una estensione inferiore rispetto a quella della prima e della seconda porzione 9a e 9b del pistone 9 su cui agisce il fluido di lavoro rispettivamente nella prima e nella seconda camera di azionamento 13 e 14, in modo tale che il pistone 9 possa eseguire una fase di ritorno dalla posizione avanzata alla posizione arretrata a bassa forza ossia con sviluppo di un valore della forza applicata dal pistone 9 inferiore rispetto ai valori della forza applicata dal pistone nelle fasi di movimentazione del pistone 9 dalla posizione arretrata alla posizione avanzata, evitando così il rischio di eventuali rotture dei componenti montati sul pistone 9.

Opportunamente, la prima porzione 9a del pistone 9 è definita in una zona centrale del pistone stesso, rispetto al suo asse, mentre la seconda porzione 9b del pistone 9 è definita in una zona periferica del pistone 9, sempre rispetto al suo asse.

Vantaggiosamente, secondo la forma di realizzazione illustrata, alla testata fissa 12 è solidalmente fissato un pistone fisso 18, a sviluppo allungato, che si estende assialmente, nella cavità interna 8, dalla testata fissa 12 verso l'apertura 11 della camicia laterale 7.

Come illustrato nelle figure 5-7, nel pistone 9 è assialmente definito un incavo longitudinale 19 che alloggia il pistone fisso 18 e che, in particolare, presenta, ad una sua estremità, situata sostanzialmente in corrispondenza di una faccia 9d del pistone 9 rivolta verso la testata fissa 12, una imboccatura 20 attraversata dal pistone fisso 18.

Più in particolare, nella forma di realizzazione di figure 5-7, la prima camera di azionamento 13 risulta definita tra l'estremità del pistone fisso 18 opposta a quella fissata alla testata fissa 12 ed una parete di fondo 21 dell'incavo longitudinale 19 che è situata alla estremità dell'incavo longitudinale opposta rispetto a quella in cui è definita l'imboccatura 20 e che, in pratica, definisce la prima porzione del pistone 9.

Opportunamente, il pistone fisso 18 risulta longitudinalmente attraversato da almeno un primo canale 22 che collega i mezzi di alimentazione 15 con la prima camera di azionamento 13.

Nella forma di realizzazione illustrata in figure 5-7, la terza camera di azionamento 17 è realizzata da una intercapedine anulare 23 definita tra almeno una porzione della superficie laterale esterna del pistone fisso 18 ed almeno una porzione della superficie laterale interna dell'incavo longitudinale 19.

Sempre con riferimento alla forma di realizzazione di figure 5-7, il pistone fisso 18 è longitudinalmente attraversato da almeno un secondo canale 24 comunicante con l'intercapedine anulare 23 e con i mezzi di alimentazione 15.

Più in dettaglio, nella forma di realizzazione di figure 5-7, il pistone fisso 18, opportunamente, presenta, alla sua estremità opposta rispetto a quella fissata alla testata fissa 12, una testa allargata 18a che impegna a tenuta la superficie laterale interna dell'incavo longitudinale 19, con possibilità di scorrimento del pistone 9 relativamente al pistone fisso 18.

Vantaggiosamente, nella forma di realizzazione di figure 5-7, in corrispondenza dell'imboccatura 20 dell'incavo longitudinale 19, è fissata al pistone 9 una boccola di guida 20a, la quale impegna a tenuta la superficie laterale esterna del pistone fisso 18, con possibilità di scorrimento del pistone 9 relativamente al pistone fisso 18.

Con questa strutturazione si ha che l'intercapedine anulare 23 che realizza la terza camera di azionamento 17 risulta assialmente delimitata tra una zona della testa allargata 18a del pistone fisso rivolta dalla parte opposta rispetto alla apertura 11 ed una zona della boccola di guida 20a rivolta verso l'apertura 11 che, in pratica, definisce la suddetta terza porzione 9c del pistone 9.

E' da notare che, nella forma di realizzazione illustrata in figure 5-7, la seconda porzione 9b del pistone 9 comprende una zona della faccia 9d del pistone 9 situata attorno all'imboccatura 20 dell'incavo longitudinale 19.

Opportunamente, sempre nella forma di realizzazione illustrata in figure 5-7, la seconda porzione 9b del pistone è definita in corrispondenza di una espansione radiale di testa 25 del pistone 9, di maggiori dimensioni diametrali rispetto alla restante parte del pistone 9, la quale è situata all'estremità del pistone 9 rivolta verso la testata fissa 12 ed impegna a tenuta la parete laterale della cavità interna 8, sulla quale può essere vantaggiosamente disposta una camicia di raffreddamento 26.

Opportunamente, nella testata fissa 12 è definito almeno un terzo canale 27 che collega i mezzi di alimentazione 15 alla seconda camera di azionamento 14.

Vantaggiosamente, il pistone 9 alloggia assialmente, sostanzialmente in corrispondenza della parete di fondo 21 dell'incavo longitudinale 19, un trasduttore 28 della corsa del pistone 9.

Va osservato che, all'interno della camicia laterale 7, può essere previsto almeno un elemento di riscontro 29 impegnabile dal pistone 9 e regolabilmente spostabile mediante mezzi di movimentazione 30 lungo l'asse della camicia laterale 7 per variare l'estensione della corsa del pistone 9 tra la posizione arretrata e la posizione avanzata.

In particolare, l'elemento di riscontro 29 comprende, opportunamente, un corpo di fine corsa 29a a manicotto, il quale è mobile lungo l'asse della camicia laterale 7 ed è disposto coassialmente alla camicia laterale 7, tra l'apertura 11 ed una porzione di battuta 9e del pistone 9, posta, vantaggiosamente, nel caso della forma di realizzazione di figure 5-7, sul lato dell'espansione radiale di testa 25 del pistone 9 rivolto verso l'apertura 11.

Come mostrato in figura 8, i mezzi di movimentazione 30 comprendono, vantaggiosamente, un anello di movimentazione 31, che è montato girevole rispetto alla camicia laterale 7 e che è disposto attorno al corpo di fine corsa 29a, all'interno della camicia laterale 7. L'anello di movimentazione 31 presenta internamente una filettatura 32, impegnante una corrispondente controfilettatura definita sul corpo di fine corsa 29a, ed una dentatura esterna 33 in impegno con una vite senza fine 34, che si estende sostanzialmente perpendicolarmente all'asse dell'anello di movimentazione 31 e che risulta azionabile in rotazione da un motore 35 controllato mediante un encoder 36.

L'anello di movimentazione 31 risulta bloccato assialmente mediante un anello di spallamento 37.

Va osservato che, opportunamente, la rotazione del pistone 9, attorno al suo asse, viene impedita da almeno un elemento antirotazione 38, costituito, ad esempio, da una linguetta agente sul pistone 9.

Vantaggiosamente, l'elemento anti-rotazione 38 consente inoltre di realizzare il bloccaggio in rotazione dell'elemento di riscontro 29.

E' da notare che l'apparecchiatura secondo il trovato potrà essere provvista di più punzoni 4, ciascuno dei quali collegato operativamente ad un rispettivo cilindro attuatore 6.

Il funzionamento dell'apparecchiatura, secondo il trovato, è il seguente.

Si interpone il materiale da stampare tra i semistampi 3a e 3b e successivamente viene comandato l'avvicinamento dei semistampi 3a e 3b.

Vengono quindi introdotti nei semistampi 3a e 3b uno o più punzoni 4 tramite l'attivazione dei rispettivi cilindri attuatori 6.

L'attivazione di ciascun cilindro attuatore 6 è gestita dai mezzi di controllo 16 dei mezzi di alimentazione 15 secondo le seguenti fasi.

Partendo dalla situazione di figura 5, in cui il pistone 9 si trova in posizione arretrata, in una prima fase che corrisponde ad una fase di avanzamento ad alta velocità e a bassa forza del pistone 9, i mezzi di controllo 16 comandano l'attivazione dei mezzi di alimentazione 15 per inviare, attraverso il primo canale 22, fluido di lavoro in pressione nella prima camera di azionamento 13, così da provocare la movimentazione del pistone 9 in direzione della posizione avanzata per il primo tratto della sua corsa, ossia fino al raggiungimento della posizione intermedia, che potrà essere impostata dall'utilizzatore mediante pannello di comando. In questa fase, il fluido di lavoro presente nella terza camera di azionamento 17 ritorna, attraverso il secondo canale 24, ai mezzi di alimentazione 15 e viene introdotto fluido di lavoro a bassa pressione nella seconda camera di azionamento 14 attraverso il terzo canale 27.

Al raggiungimento da parte del pistone 9 della posizione intermedia lungo la sua corsa, ha inizio una seconda fase o fase di avanzamento del pistone 9 a forza elevata, in cui, mentre il pistone 9 percorre un secondo tratto della sua corsa verso la posizione avanzata, i mezzi di controllo 16 comandano ai mezzi di alimentazione 15 l'invio, attraverso il terzo canale 27, di fluido di lavoro in pressione nella seconda camera di azionamento 14, in modo da ottenere lo sviluppo di una maggiore forza di lavoro da parte del pistone 9.

La corsa del pistone 9 termina quando il pistone 9 entra in contatto con l'elemento di riscontro 29, precedentemente posizionato mediante i suoi mezzi di movimentazione 30, consentendo così di regolare in modo preciso l'estensione della corsa del pistone 9.

Nella terza fase o fase di ritorno a bassa forza, i mezzi di controllo 16 comandano ai mezzi di alimentazione 15 l'invio del fluido di lavoro in pressione nella terza camera di azionamento 17, in modo da ottenere la movimentazione del pistone 9 dalla posizione avanzata alla posizione arretrata, con ritorno del fluido di lavoro presente nella prima e nella seconda camera di azionamento 13 e 14 nei mezzi di alimentazione 15 attraverso il primo ed il terzo canale 22 e 27.

Dal momento che la porzione di superficie del pistone 9 su cui agisce il fluido di lavoro nella terza camera di azionamento 17 ha una estensione molto inferiore rispetto all'estensione delle porzioni del pistone 9 su cui agisce il fluido di lavoro nella prima e seconda camera 13, 14, la fase di ritorno del pistone 9 alla posizione arretrata avviene a bassa forza, il che permette di evitare la rottura del punzone 4 collegato al pistone 9.

Per regolare la corsa del pistone 9 tra la posizione arretrata e la posizione avanzata, è possibile agire, tramite la vite senza fine 34, sull'anello di movimentazione 31, il quale consente di muovere il corpo di fine corsa 29a, in modo da variare la posizione in cui il pistone 9 entra a contatto con il corpo di fine corsa 29a.

Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti.

In particolare, si sottolinea come il trovato consenta l'eliminazione di accumulatori di grandi dimensioni e funzionanti a pressioni elevate, grazie alla possibilità di utilizzo di un circuito chiuso senza serbatoio olio per la realizzazione dei mezzi di alimentazione del cilindro di azionamento dei punzoni.

Un altro vantaggio conseguito del trovato è costituito dalla possibilità di variare in modo semplice ed efficace la forza di avanzamento e finale senza dover regolare valvole e/o precariche di accumulatori.

Un altro vantaggio del trovato è quello di consentire una regolazione della quota in uscita del pistone che aziona il punzone, mediante mezzi incorporati nella camicia laterale del cilindro attuatore.

Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Così ad esempio, nelle figure 9-11 è illustrata una possibile variate di realizzazione del cilindro attuatore 6, in cui componenti ed elementi simili a quelli della forma di realizzazione di figure 5-7 sono stati indicati con lo stesso numero di riferimento per semplicità.

In questa variante di realizzazione, il pistone 9 presenta un prolungamento assiale 40 che si estende dal pistone 9 verso la testata fissa 12 ed in cui è definito l'incavo longitudinale 19 che alloggia il pistone fisso 18, il quale, in questo caso, risulta longitudinalmente attraversato da una sede di alloggiamento 41 per un'asta, non rappresentata per semplicità, che è destinata ad interagire con il trasduttore 28 della corsa del pistone 9 situato in corrispondenza della parete di fondo 21 dell'incavo longitudinale 19.

In particolare, nella variante di realizzazione di figure 9-11, la prima camera di azionamento 13 risulta definita tra la testata fissa 12 e l'estremità libera del prolungamento assiale 40 del pistone 9 e, più in particolare, tra la testata fissa 12 ed un collare 42, che è fissato attorno ad una porzione del prolungamento assiale 40 prossima alla sua estremità libera e che definisce, con la sua porzione rivolta verso la testata fissa 12, la prima porzione 9a del pistone 9.

Opportunamente, il collare 42 impegna scorrevolmente a tenuta la parete laterale interna di un corpo a manicotto 43, che è alloggiato, solidalmente alla testata fissa 12 e alla camicia laterale 7, in un tratto assiale della cavità interna 8 della camicia laterale 7 del cilindro attuatore 6.

Più in particolare, il corpo a manicotto 43, a sua volta, alloggia assialmente, con gioco, nella sua cavità assiale interna 43a, il prolungamento assiale 40 ed, al suo interno, è definita, in pratica, la prima camera di azionamento 13, la quale, in questo caso, risulta comunicante con i mezzi di alimentazione 15 tramite un condotto 44 attraversante la testata fissa 12.

Sempre con riferimento alla variante di realizzazione di figure 9-11, la seconda camera di azionamento 14 è definita esternamente al prolungamento assiale 40 del pistone 9 e, più in particolare, risulta, opportunamente, definita in una porzione di spazio sostanzialmente compresa, radialmente, tra la superficie laterale esterna del prolungamento assiale 40 del pistone 9 e la superficie interna della camicia laterale 7 ed, assialmente, tra una porzione periferica del pistone 9 che si estende attorno al prolungamento assiale 40 e che definisce la seconda porzione 9b del pistone 9 e l'estremità del corpo a manicotto 43 rivolta verso l'apertura 11 della camicia laterale 7.

In questo caso, la seconda camera di azionamento 14 risulta in comunicazione con i mezzi di alimentazione 15 attraverso il terzo canale 27 definito nella testata fissa 12 ed un condotto di raccordo 45, sviluppantesi longitudinalmente nel corpo a manicotto 43 e situato lateralmente rispetto alla cavità assiale interna 43a del corpo a manicotto stesso.

E' da notare che, dall'estremità del corpo a manicotto 43 rivolta verso l'apertura 11 della camicia laterale 7, si sviluppa assialmente, in corrispondenza del bordo esterno del corpo a manicotto 43, una estensione tubolare 43b del corpo a manicotto 43 che risulta scorrevolmente impegnata a tenuta, sulla sua superficie laterale interna, dal pistone 9 e che risulta a contatto, con la sua superficie laterale esterna, con la superficie interna della camicia laterale 7.

Opportunamente, la camicia di raffreddamento 26 è, in questo caso, definita tra la camicia laterale 7 e la superficie laterale esterna del corpo a manicotto 43 e della sua estensione tubolare 43b.

Nella forma di realizzazione di figure 9-11, la terza camera di azionamento 17 può essere, opportunamente, definita in una zona della cavità assiale interna 43a del corpo a manicotto 43 separata a tenuta rispetto alla prima camera di azionamento 13 dal collare 42.

Più in particolare, in questo caso, la terza camera di azionamento 17 risulta definita in una porzione di spazio 47, situata all'interno della cavità assiale interna 43a del corpo a manicotto 43, che è compresa, radialmente, tra la parete laterale interna della cavità assiale interna 43a del corpo a manicotto 43 e la superficie laterale esterna del prolungamento assiale 40 del pistone 9 ed, assialmente, tra una porzione del collare 42 rivolta verso l'apertura 11, che definisce, in pratica, la terza porzione 9c del pistone 9, ed una parete anulare 46, estendentesi radialmente dalla parete laterale interna della cavità assiale interna 43a del corpo a manicotto 43 ed impegnante scorrevolmente a tenuta la superficie laterale esterna del prolungamento assiale 40 del pistone 9. Tale porzione di spazio 47 risulta in comunicazione con i mezzi di alimentazione 15, ad esempio, tramite un condotto radiale 48 attraversante la camicia laterale 7 ed il corpo a manicotto 43.

Con riferimento ancora alle figure 9-11, si può anche prevedere che la terza camera di azionamento 17 possa, eventualmente, essere definita in una porzione di spazio della cavità interna 8 della camicia laterale 7 che risulta compresa, assialmente, tra l'apertura 11 ed il pistone 9.

Più in particolare, si può, in questo caso, prevedere che la terza camera di azionamento 17 possa essere definita tra l'elemento di riscontro 29 e la porzione di battuta 9e del pistone 9, la quale definirà pertanto anche la terza porzione 9c del pistone stesso, e che possa essere posta in comunicazione con i mezzi di alimentazione 15 tramite un canale radiale 49, definito nella camicia laterale 7 e comunicante con una luce 50 definita nell'estensione assiale 43b del corpo a manicotto 43.

Va osservato che, nella variante di realizzazione di figure 9-11, è anche possibile prevedere che la prima camera di azionamento 13 possa essere in comunicazione con l'interno dell'incavo longitudinale 19 che alloggia il pistone fisso 18 attraverso un passaggio 51 lasciato aperto tra una porzione della superficie laterale interna dell'incavo longitudinale 19 e la superficie laterale esterna del pistone fisso 18 e, più in particolare, tra l'elemento antirotazione 38, in questo caso inserito nella cavità longitudinale 19 e fissato al prolungamento assiale 40 del pistone 9, e la superficie laterale esterna del pistone fisso 18.

Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (17)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per lo stampaggio di materiali comprendente una intelaiatura di base (2) supportante una coppia di semistampi (3a, 3b), mobili uno relativamente all'altro, tra i quali è interponibile il materiale da stampare, ed almeno un punzone (4), introducibile tra detti semistampi (3a, 3b) ed azionabile in traslazione, relativamente a detti semistampi (3a, 3b), mediante mezzi di azionamento (5), detti mezzi di azionamento (5) comprendendo almeno un cilindro attuatore (6) presentante una camicia laterale (7), definente assialmente una cavità interna (8) entro cui è scorrevolmente mobile un pistone (9) solidale ad uno stelo (10) collegato a detto almeno un punzone (4), detta camicia laterale (7) presentando, ad una sua estremità, una apertura (11), attraversata da detto stelo (10) e, alla sua estremità opposta, una testata fissa (12) di chiusura di detta cavità interna (8), detto pistone (9) essendo spostabile a comando, lungo detta cavità interna (8), tra una posizione arretrata, in cui detto pistone (9) è avvicinato a detta testata fissa (12), ed una posizione avanzata in cui è allontanato da detta testata fissa (12), caratterizzata dal fatto che, in detta cavità interna (8), sono definite, tra detto pistone (9) e detta testata fissa (12), almeno due distinte camere di azionamento (13, 14) di detto pistone (9), rispettivamente una prima camera di azionamento (13), definita tra una prima porzione (9a) di detto pistone (9) ed almeno una porzione di detta testata fissa (12), ed una seconda camera di azionamento (14), separata a tenuta da detta prima camera di azionamento (13) e definita tra una seconda porzione (9b) di detto pistone (9), diversa da detta prima porzione (9a), ed almeno una porzione di detta testata fissa (12), detta prima e detta seconda camera di azionamento (13, 14) essendo collegate a mezzi di alimentazione (15) di un fluido di lavoro, essendo previsti mezzi di controllo (16) di detti mezzi di alimentazione (15) atti ad attivare detti mezzi di alimentazione (15) per alimentare in sequenza, con detto fluido di lavoro in pressione, detta prima camera di azionamento (13), per produrre uno spostamento di detto pistone (9), per almeno un primo tratto della sua corsa da detta posizione arretrata a detta posizione avanzata, con sviluppo di un primo valore della forza applicata a detto almeno un punzone (4), e detta seconda camera di azionamento (14), per produrre uno spostamento di detto pistone (9), per almeno un secondo tratto della sua corsa da detta posizione arretrata a detta posizione avanzata, con sviluppo di un secondo valore, maggiore rispetto a detto primo valore, della forza applicata a detto almeno punzone (4).
2. 2. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che, in detta cavità interna (8), tra una terza porzione (9c) di detto pistone (9), rivolta verso detta apertura (11), ed almeno una porzione solidale a detta testata fissa (12), è definita una terza camera di azionamento (17), detti mezzi di controllo (16) essendo atti ad attivare detti mezzi di alimentazione (15) per alimentare, con detto fluido di lavoro in pressione, detta terza camera di azionamento (17), per produrre uno spostamento di detto pistone (9) da detta posizione avanzata verso detta posizione arretrata.
3. 3. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo tratto della corsa di detto pistone (9) si estende tra detta posizione arretrata ed una posizione intermedia, interposta tra detta posizione arretrata e detta posizione avanzata, detto secondo tratto della corsa di detto pistone (9) estendendosi tra detta posizione intermedia e detta posizione avanzata.
4. 4. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione (9a) di detto pistone (9) è definita in una zona centrale di detto pistone (9), rispetto al suo asse, detta seconda porzione (9b) di detto pistone (9) essendo definita in una zona periferica di detto pistone (9), rispetto al suo asse.
5. 5. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che a detta testata fissa (12) è fissato un pistone fisso (18), a sviluppo allungato, estendentesi assialmente, in detta cavità interna (8), da detta testata fissa (12) verso detta apertura (11), in detto pistone (9) essendo assialmente definito un incavo longitudinale (19) di alloggiamento per detto pistone fisso (18).
6. 6. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto incavo longitudinale (19) presenta, ad una sua estremità, situata sostanzialmente in corrispondenza di una faccia (9d) di detto pistone (9) rivolta verso detta testata fissa (12), una imboccatura (20) attraversata da detto pistone fisso (18), detta prima camera di azionamento (13) essendo definita tra l'estremità di detto pistone fisso (18) opposta a quella fissata a detta testata fissa (12) ed una parete di fondo (21) di detto incavo longitudinale (19) situata alla estremità di detto incavo longitudinale (19) opposta rispetto a quella in cui è definita detta imboccatura (20) e definente detta prima porzione (9a) di detto pistone (9), detto pistone fisso (18) essendo longitudinalmente attraversato da almeno un primo canale (22) collegante detti mezzi di alimentazione (15) con detta prima camera di azionamento (13).
7. 7. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto pistone (9) presenta un prolungamento assiale (40) in direzione di detta testata fissa (12), detta prima camera di azionamento (13) essendo definita tra una estremità libera di detto prolungamento assiale (40) e detta testata fissa (12).
8. 8. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta terza camera di azionamento (17) comprende una intercapedine anulare (23) definita tra almeno una porzione della superficie laterale esterna di detto pistone fisso (18) ed almeno una porzione della superficie laterale interna di detto incavo longitudinale (19), detto pistone fisso (18) essendo longitudinalmente attraversato da almeno un secondo canale (24) comunicante con detta intercapedine anulare (23) e con detti mezzi di alimentazione (15).
9. 9. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta terza camera di azionamento (17) è definita in una zona della cavità assiale interna (43a) di un corpo a manicotto (43), alloggiato in detta cavità interna (8) ed alloggiante assialmente, con gioco, detto prolungamento assiale (40).
10. 10. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto pistone fisso (18) presenta, alla sua estremità opposta rispetto a quella fissata a detta testata fissa (12), una testa allargata (18a) impegnante a tenuta la superficie laterale interna di detto incavo longitudinale (19), con possibilità di scorrimento di detto pistone (9) relativamente a detto pistone fisso (18), in corrispondenza di detta imboccatura (20) essendo fissata a detto pistone (9) una boccola di guida (20a), impegnante a tenuta la superficie laterale esterna di detto pistone fisso (18), con possibilità di scorrimento di detto pistone (9) relativamente a detto pistone fisso (18), detta intercapedine anulare (23) essendo assialmente delimitata tra una zona di detta testa allargata (18a) rivolta dalla parte opposta rispetto a detta apertura (11) ed una zona di detta boccola di guida (20a) rivolta verso detta apertura (11) definente detta terza porzione (9c) di detto pistone (9).
11. 11. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (9b) di detto pistone (9) comprende una zona di detta faccia (9d) di detto pistone (9) situata attorno a detta imboccatura (20).
12. 12. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (9b) di detto pistone (9) comprende una porzione periferica di detto pistone (9) estendentesi attorno a detto prolungamento assiale (40).
13. 13. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta testata fissa (12) è attraversata da almeno un terzo canale (27) collegante tra loro detti mezzi di alimentazione (15) e detta seconda camera di azionamento (14).
14. 14. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto pistone (9) alloggia assialmente, sostanzialmente in corrispondenza di detta parete di fondo (21) di detto incavo longitudinale (19), un trasduttore (28) della corsa di detto pistone.
15. 15. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere all'interno di detta camicia laterale (7) almeno un elemento di riscontro (29) impegnabile da detto pistone (9) e regolabilmente spostabile mediante mezzi di movimentazione (30) lungo l'asse di detta camicia laterale (7) per variare l'estensione della corsa di detto pistone (9) tra detta posizione arretrata e detta posizione avanzata.
16. 16. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento di riscontro (29) comprende un corpo di fine corsa (30) a manicotto disposto coassialmente a detta camicia laterale (7) tra detta apertura (11) ed una porzione di battuta (9e) di detto pistone (9) e mobile lungo l'asse di detta camicia laterale (7), detti mezzi di movimentazione (15) comprendendo un anello di movimentazione (31) disposto attorno a detto corpo di fine corsa (30) e presentante internamente una filettatura (32), impegnante una corrispondente filettatura definita su detto corpo di fine corsa (30), ed una dentatura esterna (33) in impegno con una vite senza fine (34), estendentesi sostanzialmente perpendicolarmente all'asse di detto anello di movimentazione (30) ed azionabile in rotazione da un motore (35).
17. 17. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un elemento antirotazione (38) atto ad impedire la rotazione di detto pistone (9) attorno al suo asse.