IT9021676A1 - Apparecchiatura automatica autovanzante per l'applicazione di inserti con posizionamento a vista - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un’apparecchiatura automatica autoavanzante dell'applicazione di inserti con posizionamento a vieta.
Come è noto nella realizzazione di apparecchiature automatiche autoavanzanti, come ad esempio avvitatrici con posizionamento a vista dell’Inserto, sì incontrano attualmente notevoli problemi costruttivi derivanti soprattutto dal fatto che il gruppo di azionamento, costituito dal motore e dalla frizione, deve traslare durante la fase di autoavanzamento, in modo tale da mantenere in pratica stabile la posizione dell'avvitatrice durante la fase di affldatura dell’inserto, analogo spostamento subisce il gruppo di azionamento durante la fase di posizionamento a vista dell'inserto.
Questo fatto à fonte di notevoli problemi costruttivi e lo spostamento delle masse all'interno dell’avvitatrice può creare disagio per l'utilizzatore.
Il compita che si propone il trovato è appunto quello di risolvere il problema sopra esposto realizzando un'apparecchiatura automatica autoavanzante per l'applicazione di inserti con posizionamento a vista in cui il gruppo di azionamento mantenga sostanzialmente la propria posizione, rendendo conseguentemente più semplificate tutte le caratteristiche costruttive dell'avvitatrice.
Nell'ambito del compito sopra esposto uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura automatica che risulti particolarmente maneggevole e pratica nell’uso.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura automatica che sìa agevolmente realizzabile in varie versioni partendo dal medesimo concetto inventivo, cioè che possa essere realizzata con azionamento a leva, con azionamento automatico e con controllo di coppia all’avvitamento.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura automatica che, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, sia in grado di dare le più ampie garanzie di affidabilità e sicurezza nell’uso.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura automatica autoavanzante per l’applicazione di inserti con posizionamento a vista, caratterizzata dal fatto di comprendere una testina portainserti associabile ad un mantello esterno definente una camera in cui è mobile a tenuta un pistone di posizionamento supportante, libero in rotazione, un utensile ed interagente con un pistone di avanzamento, essendo inoltre previsti mezzi telescopici per la connessione di detto utensile ad un gruppo di azionamento per la rotazione di detto utensile.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un’apparecchiatura automatica autoavanzante per l’applicazione di inserti con posizionamento a vista, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con l’ausilio degli uniti disegni in cui.
la figura 1 rappresenta un'apparecchiatura automatica con azlonamento a leva nella fase iniziale di inserimento dell'inserto, la figura 2 rappresenta l’apparecchiatura durante la fase di posizionamento a vieta dell’inserto,
la figura 3 rappresenta l’apparecchiatura durante la fase di avvitatura,
la figura 4 rappresenta schematicamente un’apparecchiatura con partenza automatica nella fase di posizionamento a vista dell’utensile, la figura 5 rappresenta l’apparecchiatura di cui a figura 4 durante la fase di avvitatura,
la figura 6 rappresenta schematicamente il cuscinetto interposto tra il pistone di posizionamento e l’utensile,
le figure 7, 8 e 9 rappresentano una diversa forma di realizzazione dell’apparecchiatura automatica rispettivamente nella fase di posizionamento dell’inserto, di posizionamento a vista dell’inserto, nonché di avvitatura.
Con riferimento alle citate figure, ed in particolare alle figure da 1 a 3, l’apparecchiatura automatica autoavanzante per l’applicazione di inserti con posizionamento a vista, secondo il trovato, comprende una testina portainserti 1, di tipo di per sé noto, che risulta avvitata assialmente ad una calotta 2 associata ad un mantello esterno 3, il quale definisce al suo interno una camera cilindrica 4 in cui S mobile a tenuta un pistone di posizionamento 5 il quale supporta, libero in rotazione, un utensile 10 che ha una conformazione che corrisponde all’inserto 11 sulla quale agisce. Come meglio è evidenziato in figura 6 la connessione dell’utensile 10 al pistone 5 e eseguita mediante l’interposizione di un gruppo di rotolamento 12 che in pratica presenta un cuscinetto combinato a rullini e reggispinta indicato con 15 che risulta associato ad un codolo 16 al quale à associabile per avvitamento l'utensile 10. E’ inoltre prevista una guarnizione di tenuta alla rotazione, indicata con 17, definita su di un anello 18 che è trattenuto in posizione da un anellino di fermo 19.
Risulta poi previsto un pistone di avanzamento 20 anch’esso mobile a tenuta nella camera 4 e dotato di un manicotto 21 che si impegna a tenuta con l’utensile 10.
L’utensile 10 è connesso con mezzi telescopici ad un gruppo di avanzamento, globalmente indicata con 25 e costituito da un motore e da una frizione, il gruppo di azionamento 25 è dotato di un perno poligonale 26 che si inserisce telescopicamente in una corrispondente cavità poligonale 27 definita dall’utensile, in modo tale da consentire la traslazione dell’utensile senza richiedere la traslazione del gruppo di azionamento.
Sulla camera 4 risultano previste una prima luce 30 posta in corrispondenza dell’estremità posteriore del pistone 5, intendendo con estremità posteriore quella opposta rispetto al pistone di avanzamento, una seconda luce 31 interposta tra il pistone di posizionamento ed il pistone di avanzamento, nonché una terza luce 32 che agisce nella porzione della camera 4 che risulta delimitata dal bidone di avanzamento 20.
Come è illustrato in figura 1, l’inserto costituito dalla vite li viene nella fase iniziale immesso nella testina 1 e successivamente, come viene illustrato in figura 2 viene immessa aria in pressione nella camera 4 tramite la prima luce, provocando la traslazione del pistone di posizionamento 5 che porta l’utensile 10 ad impegnarsi con l’inserto e a portarlo in vista.
La traslazione del pistone 5 continua fino a che esso si arresta contro il pistone 20 che non può traslare in quanto nella relativa porzione della camera 4 viene mantenuta la pressione.
In questa fase si ha un parziale arretramento del gruppo di azionamento 25 con sua predisposizione per l’avvitatura.
La successiva fase di avvitatura prevede la traslazione del pistone di avanzamento 20 che si ottiene tramite la fuoriuscita dell’aria tramite la terza luce 32.
In tutte le fasi di movimentazione dei pistoni si ha che il gruppo di azionamento non subisce alcuna traslazione in quanto esso è accoppiato mediante i mezzi telescopici che consentono la traslazione dell’utensile senza interessare in questo senso il gruppo di azionamento.
Con riferimento alle figure 4 e 5 viene evidenziata una soluzione concettualmente analoga con la differenza che l’avviamento dell’apparecchiatura invece che tramite leva è di tipo automatico ed è ottenuto mediante una calotta di azionamento indicata con 40 che è scorrevole in contrasto a mezzi elastici costituiti da una molla 41 che provocano, una volta che la vite è stata portata in vista l’azionamento del gruppo di azionamento mediante una pressione esercitata sull’apparecchiatura, la pressione provoca la traslazione della calotta di azionamento con conseguente avvio del motore che provoca la rotazione.
Nelle figure da 7 a 9 viene illustrata un'apparecchiatura che è concettualmente analoga a quelle precedentemente descritte, con il vantaggio strutturale di non dover prevedere delle guarnizioni rotanti tra l'utensile 10 e il pistone di avanzamento 20.
A questo scopo il pistone 20 presenta una camicia esterna 50 che si sviluppa assialmente dalla parte del pistone di azionamento 5 e che risulta mobile a tenuta nella camera 4 e definisce una camera di spostamento a tenuta per il pistone 5. A questo scopo la camicia 50 presenta un foro di comunicazione 51 posto in prossimità della zona di attacco del pistone di avanzamento 20.
Analogamente il pistone di posizionamento 5 presenta una camicia interna 53 che è mobile a tenuta rispetto ad una camicia intermedia 55 che si sviluppa assialmente dal pistone 20 e che è mobile a tenuta rispetto alla calotta 3.
In prossimità delle estremità della camicia esterna è previsto un riscontro di fermo 60 che impedisce l'accidentale sfilamento del pistone 5 rispetto alla camicia esterna 50.
Nel pratico funzionamento si ha che inizialmente viene immessa aria in pressione tramite la prima luce che provoca la traslazione del pistone 5 all’interno della camicia fino che esso riscontra contro il pistone 20, portando in vista l’inserto.
Indi inizia la fuoriuscita dell’aria in pressione dalla luce 32 con conseguente avanzamento dell’utensile e avvitatura dell’inserto stesso.
Terminata la fase di avvitatura viene immessa aria in pressione tramite la seconda luce, ottenendo quindi in successione l’arretramento del pistone di posizionamento e l’arretramento del pistone di avanzamento per riportarsi nelle condizioni iniziali.
Con questa soluzione vengono eliminate le tenute rotanti tra utensile e pistone, garantendo cosi delle migliori condizioni di funzionamento in quanto sono impedite le usure e le difficoltà realizzative tipiche delle guarnizioni rotanti.
Da quanto sopra illustrato si vede quindi come il trovato raggiunga gli scopi proposti in particolare si sottolinea il fatto che viene realizzata un'apparecchiatura automatica autoavanzante in cui il gruppo di azionamento non è sottoposto a traslazione durante le fasi di lavoro con conseguenti notevoli vantaggi sia pratici che costruttivi.
Il trovato cosi concepito è suscettibile di numerose modifiche varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Claims (8)
- RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura automatica autoavanzante per l’applicazione di inserti con posizionamento a vista, caratterizzata dal fatto di comprendere una testina portainserti associabile ad un mantello esterno definente una camera in cui à mobile a tenuta un pistone di posizionamento e supportante, libero in rotazione, un utensile ed interagente con un pistone di avanzamento, essendo inoltre previsti mezzi telescopici per la connessione di detto utensile ad un gruppo di azionamento per la rotazlone di detto utensile.
- 2. Apparecchiatura automatica» secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti mezzi telescopici sono costituiti da un perno poligonale associato a detto gruppo di azionamento e scorrevolmente impegnantesi in una cavità poligonale a conformazione coniugata definita da detto utensile.
- 3. Apparecchiatura automatica, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto utensile si impegna con mezzi di libera rotazione a detto pistone, detti mezzi di libera rotazione, essendo costituiti da un cuscinetto combinato a rullini e reggispinta interposto tra il pistone ed un codolo di attacco di detto utensile, con detto cuscinetto combinato impegnandosi un anello di supporto di una guarnizione rotante mantenuto in posizione da un anellino di arresto definito su detto pistone di posizionamento.
- 4. Apparecchiatura automatica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto pistone di avanzamento presenta un codolo assiale impegnantesl a tenuta con detto utensile.
- 5. Apparecchiatura automatica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta camera presenta una prima luce disposta verso l’estremità posteriore di detto pistone di posizionamento, una seconda luce interposta tra detto pistone di posiziona-*-mento di detto pistone di avanzamento ed una terza luce prevista in corrispondenza della porzione di camera delimitata da detto pistone di avanzamento.
- 6. Apparecchiatura automatica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che per l’avviamento automatico à previeta una calotta di azionamento scorrevolmente Impegnantesi con detto mantello In contrasto a mezzi elastici costituiti da una molla, la traslazione per compressione di detta calotta di azionamento essendo atta ad attivare detto gruppo di azionamento.
- 7. Apparecchiatura automatica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto pistone di avanzamento presenta un mantello esterno sviluppantesi in direzione assiale e mobile a tenuta in detta camera, detto mantello esterno definendo una camera di scorrimento a tenuta per detto pistone di posizionamento, essendo inoltre previsto un mantello interno sviluppat esi assialmente da detto pistone di posizionamento e mobile scorrevolmente a tenuta rispetto ad un mantello intermedio sviluppat esi assialmente da detto pistone di avanzamento, da parte opposta rispetto a detto mantello esterno, detto mantello esterno definendo, in corrispondenza della zona di attacco a detto pistone di avanzamento un foro di comunicazione per porre in comunicazione la camera di scorrimento di detto pistone di posizionamento con detta seconda luce.
- 8. Apparecchiatura automatica autoavanzante per l'applicazine di inserti con posizionamento a vista, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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