ITVI20090223A1 - Dispositivo per l'applicazione di inserti. - Google Patents

Dispositivo per l'applicazione di inserti. Download PDF

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ITVI20090223A1
ITVI20090223A1 IT000223A ITVI20090223A ITVI20090223A1 IT VI20090223 A1 ITVI20090223 A1 IT VI20090223A1 IT 000223 A IT000223 A IT 000223A IT VI20090223 A ITVI20090223 A IT VI20090223A IT VI20090223 A1 ITVI20090223 A1 IT VI20090223A1
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IT
Italy
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piston
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cylinder
working piston
fact
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IT000223A
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Lorenzo Casolo
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Fiam Utensili Pneumatici
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Description

DESCRIZIONE
“DISPOSITIVO PER L’APPLICAZIONE DI INSERTIâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo per l’applicazione di inserti. Gli inserti preferibilmente, ma non limitatamente sono viti, chiodi o rivetti, più preferibilmente viti. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo automatico per l’applicazione di inserti. Più in dettaglio il dispositivo comprende un utensile dotato di almeno due movimenti. Ancora più in dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo per l’applicazione di inserti in cui un utensile à ̈ dotato di un primo movimento per posizionare almeno un inserto in una posizione predeterminata, e un secondo movimento per fare avanzare l’inserto nella sua sede finale o nel materiale in cui deve essere piantato. Ancora più in dettaglio detto utensile à ̈ dotato di almeno tre movimenti dei quali almeno uno di rotazione. Ancora più specificatamente la presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo per l’applicazione di inserti a funzionamento pneumatico o oleodinamico.
I dispositivi per il posizionamento di inserti a cui si riferisce la presente invenzione sono sia dispositivi per uso manuale che in associazione a macchine automatiche. Tali dispositivi trovano particolare applicazione quando sia necessario posizionare inserti con molta precisione e in particolare in luoghi di difficile accesso e scarsa visibilità. Nel settore dei dispositivi per l’applicazione di inserti à ̈ noto un primo tipo di avvitatore pneumatico comprendente un cilindro all’interno del quale scorrono un pistone di lavoro e un pistone di posizione. Il pistone di lavoro à ̈ associato ad un utensile destinato ad agire su una vite da avvitare posta in un accessorio porta inserto posizionato di fronte al cilindro. In una fase di posizionamento della vite il pistone di posizione à ̈ mantenuto fisso in maniera da fungere come battuta di arresto per il pistone di lavoro, che à ̈ spinto pneumaticamente verso la vite in modo da posizionarla “a vista†, cioà ̈ con la punta all’esterno dell’accessorio porta inserto. In una seconda fase, il pistone di posizione à ̈ lasciato libero di scorrere non costituendo quindi più un ostacolo per il pistone di lavoro che può proseguire la sua corsa in modo da espellere la vite dall’accessorio porta inserto e da avvitarla nella sede finale. Entrambi i pistoni sono spinti indietro in una posizione di caricamento di una vite successiva mettendo in pressione una camera di ritorno posta tra l’accessorio reggi inserto e il pistone di posizione.
Un secondo tipo di avvitatore pneumatico noto comprende un pistone di posizione e un pistone di lavoro posti in due camere separate di un cilindro. Inizialmente il pistone di posizione spinge il pistone di lavoro nella posizione di vite a vista. Successivamente il solo pistone di lavoro ultima la corsa per avvitare la vite. In questo casi i pistoni sono spinti indietro in una posizione di caricamento di una vite successiva mettendo in pressione una camera di ritorno posta tra l’accessorio porta inserto e il pistone di lavoro.
Come si osserverà, anche se nei due avvitatori noti la posizione del pistone di lavoro e del pistone di posizione à ̈ invertita, in entrambi à ̈ necessaria una camera di ritorno posta in una zona frontale dell’avvitatore. Ciò comporta la necessità di applicare o realizzare anche i condotti di alimentazione di detta camera di ritorno nella zona frontale, con una grave complicazione del dispositivo e una considerevole scomodità di utilizzo, specialmente manuale. In alcuni casi l’accessorio porta inserto à ̈ conformato per adattarsi alla vicinanza dei condotti, in altri casi il dispositivo à ̈ allungato per allontanare l’accessorio dai condotti. Ne deriva che le soluzioni note non sono in grado di assicurare precisione e comodità di utilizzo in quanto a causa dei condotti non permettono di penetrare in luoghi angusti, o richiedono una mano molto ferma a causa della lunghezza del dispositivo, o più in generale schermano la vista della zona frontale impedendo di vedere dove si posiziona la vite.
Lo scopo principale della presente invenzione à ̈ quindi quello di risolvere almeno in parte i problemi della tecnica nota. In particolare, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo per l’applicazione di inserti che consenta una più alta precisione di posizionamento e comodità di utilizzo rispetto alla tecnica nota.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo per l’applicazione di inserti adatto ad essere utilizzato anche in luoghi angusti.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si basa sulla considerazione generale che più la zona frontale del dispositivo à ̈ priva di componenti e maggiore à ̈ la visibilità e la possibilità di inserimento in luoghi angusti. Inoltre la presente invenzione si basa sulla considerazione generale che i pistoni sono in grado di interagire tra loro per generare movimenti combinati desiderati. La presente invenzione si basa sull’ulteriore considerazione generale che sfruttando il movimento del pistone in posizione più lontana rispetto all’estremità frontale del dispositivo per fare arretrare entrambi i pistoni permette di non portare aria o olio in pressione nella zona frontale e quindi di complicare e ingombrare tale zona con condotti o altre parti funzionali del dispositivo. In altre parole l’invenzione non adotta una alimentazione di aria o olio in pressione di camere frontali. Una ulteriore considerazione generale dell’invenzione sta nel fatto che se il pistone più lontano à ̈ il pistone di lavoro, à ̈ possibile sfruttare un accoppiamento telescopico per generare l’arretramento di entrambi i pistoni agendo solo sul pistone di lavoro. Una ancora ulteriore considerazione generale dell’invenzione sta nel fatto che adottando superfici attive dei due pistoni su cui agisce l’aria in pressione di area differente, a parità di pressione à ̈ possibile indurre o aiutare il movimento relativo o sincrono dei due pistoni, specialmente durante il movimento di posizionamento.
Secondo un suo primo aspetto, la presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 1, vale a dire un dispositivo per l’applicazione di inserti comprendente un utensile atto ad interagire nell’uso con un inserto da applicare per mezzo del dispositivo, un cilindro avente una estremità frontale destinata, nell’uso ad essere orientata verso l’inserto, e una estremità posteriore, almeno un pistone di lavoro scorrevole all’interno del cilindro tra una posizione più vicina e una posizione più lontana dall’estremità frontale per movimentare l’utensile rispetto al cilindro, almeno un pistone di posizione atto a interagire con il pistone di lavoro per posizionare il pistone di lavoro in una posizione intermedia tra la posizione più vicina e la posizione più lontana, caratterizzato dal fatto che il pistone di posizione e il pistone di lavoro interagiscono tra loro in maniera tale che quello dei due pistoni che si trova più vicino all’estremità posteriore del cilindro à ̈ in grado di spostare l’altro pistone verso l’estremità posteriore del cilindro.
II primo vantaggio evidente della presente invenzione à ̈ che la parte frontale del dispositivo non presenta alcun vincolo costruttivo, soprattutto per quanto riguarda il passaggio dei condotti di alimentazione. In altri termini à ̈ assicurata la massima visibilità della zona frontale. Inoltre, à ̈ favorita la massima universalità e compattezza di un eventuale accessorio porta inserti posto all’estremità frontale del cilindro che può essere realizzato in qualsiasi forma.
Dal momento che gli ingombri, specialmente in lunghezza, possono essere molto contenuti, con conseguente riduzione anche dei pesi, à ̈ garantita la massima maneggevolezza nell’uso del dispositivo ed à ̈ garantita la riduzione dell’affaticamento degli operatori.
Ulteriori forme di realizzazione della presente invenzione sono specificate nelle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione della presente invenzione sono definite nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito a mezzo della descrizione seguente nella quale riferimento à ̈ fatto alle tavole di disegno. In particolare, nelle figure:
la figura 1 à ̈ relativa ad una vista schematica in sezione longitudinale di un dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la presente invenzione;
le figure 2, 3 e 4 sono viste schematiche in sezione longitudinale del dispositivo per l’applicazione di inserti rispettivamente in tre fasi distinte di un possibile ciclo di funzionamento;
la figura 5 à ̈ una vista schematica del dispositivo per l’applicazione di inserti di figura 1 che illustra l’uso manuale;
- la figura 6 à ̈ una vista schematica in sezione longitudinale di una forma di attuazione alternativa a quella di figura 1 di un dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la presente invenzione;
Nonostante la presente invenzione venga descritta con riferimento alle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non à ̈ limitata ad esse. Al contrario, la forme di realizzazione descritte e rappresentata chiariscono alcuni aspetti della presente invenzione, lo scopo della quale à ̈ definito dalle rivendicazioni.
La presente invenzione si à ̈ rivelata particolarmente vantaggiosa quando applicata ad un dispositivo per l’applicazione di viti, di seguito denominato per brevità avvitatore. Per questo motivo, e per semplicità descrittiva, nel seguito si farà riferimento alle forme di attuazione nel campo specifico degli avvitatori. Va comunque puntualizzato che la presente invenzione può anche costituire un dispositivo per l’applicazione di altri tipi di inserti, come ad esempio chiodi o rivetti.
Nel seguito, con riferimento alla figura 1 verrà descritto un avvitatore del tipo realizzabile per mezzo della presente invenzione.
Il dispositivo per l’applicazione di inserti 1 rappresentato in figura 1 à ̈ un avvitatore 1 comprendente un cilindro 5 cavo con una estremità frontale 10 destinata nell’uso ad essere rivolta verso l’inserto e una estremità posteriore 15. Nel cilindro 5 scorrono un pistone di posizione 20 e un pistone di lavoro 25, la cui funzione sarà meglio chiarita in seguito. Il pistone di posizione e il pistone di lavoro scorrono rispettivamente in una camera frontale 26 e in una camera posteriore 27 del cilindro 5, suddivise tra loro da un colletto 24 e tali per cui la camera frontale ha un alesaggio maggiore della camera posteriore 35, e supporta un utensile 28 di forma corrispondente all’inserto sul quale à ̈ destinato ad agire - in questo caso un cacciavite. L’utensile 28 à ̈ movimentato dal pistone di lavoro 25 da e verso l’estremità frontale 10. Preferibilmente, ma non limitatamente, il pistone di lavoro 25 supporta l’utensile 28 mediante l’interposizione di un gruppo di rotolamento 29 comprendente un albero porta utensile 30 e dei cuscinetti 31 che rendono l’albero 30 libero in rotazione rispetto al pistone di lavoro 25. Il gruppo di rotolamento à ̈ messo in rotazione da un gruppo motore (non illustrato) preferibilmente ma non limitatamente esterno al dispositivo 1, e connesso ad esso ad esempio tramite il codolo 32 che risulta scorrevole telescopicamente rispetto all’albero porta utensile 30, ma che allo stesso tempo ha con esso un accoppiamento di forma per trascinarlo in rotazione. L’utensile 28 à ̈ accoppiato all’albero porta utensile, e da esso quindi trascinato in rotazione, ad esempio tramite un mandrino o altro dispositivo di accoppiamento, come un colletto filettato 33. Non si escludono tuttavia casi in cui l’utensile non sia smontabile rispetto all’albero porta utensile, cioà ̈ in altre parole sia in pezzo unico con l’albero porta utensile.
II pistone di lavoro suddivide la camera posteriore 27 due sottocamere dette rispettivamente camera di avanzamento 35 e camera di ritorno 40 che possono essere messe in pressione o in scarico tramite rispettivi condotti di lavoro 41 e di ritorno 42. Il pistone di posizione suddivide la camera frontale 26 rispettivamente in una camera di posizione 45 e in una camera neutrale 50. La camera di posizione 45 può essere messa in pressione tramite il condotto di posizione 46, mentre la camera neutrale 50 non à ̈ collegata a nessun condotto e quindi sostanzialmente non agisce attivamente sul pistone di posizione 20. Le camere 35, 40, 45 sono preferibilmente alimentate con aria compressa portata dai rispettivi condotti di alimentazione 41, 42, 46, in alternativa sono previste forme di attuazione in cui l’alimentazione à ̈ mediante olio in pressione.
Nella forma di attuazione illustrata in figura 1 il pistone di lavoro 25 e il pistone di posizione 20 sono collegati telescopicamente tra loro, in particolare il pistone di lavoro à ̈ in grado di scorrere all’interno del pistone di posizione per una corsa predeterminata. Il pistone di lavoro 25 comprende una prima testa allargata 55 scorrevole nella camera posteriore 26 e un primo colletto cilindrico 56 che si proietta dalla prima testa allargata 55 in direzione dell’estremità frontale 10 del cilindro 5. Un primo elemento di battuta 58 atto a fornire una battuta per il pistone di posizione 20 in direzione dell’estremità frontale 10 del cilindro 5, à ̈ posto all’estremità del primo colletto cilindrico 56 opposta alla testa allargata 55. Preferibilmente tale primo elemento di battuta 58 à ̈ separabile dal primo colletto 56, più preferibilmente à ̈ una ghiera avvitata sul colletto 56. Il pistone di posizione 20 comprende una seconda testa allargata 60, di alesaggio maggiore della prima testa allargata 55 e scorrevole nella camera frontale 27 e un secondo colletto cilindrico 61 che si proietta dalla seconda testa allargata 60 in direzione dell’estremità posteriore 15 del cilindro 5. Un secondo elemento di battuta 63 atto a fornire una battuta per il pistone di lavoro 25 in direzione dell’estremità posteriore 15 del cilindro 5, à ̈ posto all’estremità del secondo colletto cilindrico 61 opposta alla testa allargata 60. Si osserverà che il primo elemento di battuta 58 à ̈ posto tra la prima e la seconda testa allargata 55, 60, mentre il secondo elemento di battuta 63 à ̈ posto tra il primo elemento di battuta 58 e la prima testa allargata 55. In questa maniera quando durante lo scorrimento telescopico le teste allargate 55 e 60 si allontanano, i due elementi di battuta 58 e 63 vengono a battuta l’uno contro l’altro determinando una corsa telescopica di lunghezza predeterminata. L’esperto del settore capirà facilmente che la sequenza di elementi sin qui proposta può facilmente essere modificata, ad esempio invertita senza alterare la funzionalità del dispositivo.
II dispositivo può essere completato, ad esempio, da un accessorio porta inserto 70 comprendente, ad esempio, un condotto di alimentazione di inserti 72 e un condotto di spinta 74 comunicanti tra loro. L’utensile 28 à ̈ in grado di penetrare nel condotto di spinta 74 per spingere un inserto 76 verso un’apertura di uscita 75, almeno parzialmente otturata da un dispositivo di trattenimento 78, come una guaina elastica forata o una coppia di labbra mobili che esercitano attrito sull’inserto.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 4 verrà ora descritto un possibile ciclo di funzionamento del dispositivo 1 di figura 1.
In particolare si osserva che i condotti di alimentazione 41, 42 e 46 sono collegati a un sistema di valvole e ad eventuali sistemi di compensazione della pressione, non illustrati, azionato manualmente o automaticamente per generare il riempimento o lo scarico delle sottocamere e quindi il movimento dei pistoni.
In figura 2 à ̈ illustrata una fase di carico di un inserto 76. In questa fase l’utensile 28 si trova in una posizione completamente retratta nel condotto di spinta 74 in maniera tale da non ostruire il condotto di alimentazione 72 attraverso il quale l’inserto 76 à ̈ inserito secondo la freccia I. Per portare e trattenere l’utensile 28 in questa posizione l’unica camera ad essere messa in pressione à ̈ la camera di ritorno 40. In questa maniera il pistone di lavoro 25 à ̈ spinto indietro verso l’estremità posteriore 15 del cilindro 5, cioà ̈ viene portato nella sua posizione più lontana dall’estremità frontale 10 del cilindro 5. In aggiunta, il pistone di lavoro 25 trascina indietro anche il pistone di posizione 20 per effetto delle battute 58 e 63.
La figura 3 illustra la fase di spostamento del pistone di lavoro 25 in una posizione di “inserto 76 a vista†, cioà ̈ parzialmente sporgente daH’accessorio porta inserti 70. In questa fase la camera di ritorno 40 à ̈ mantenuta in pressione mentre viene messa in pressione anche la camera di posizione 4 5. Il pistone di posizione 20 si sposta quindi verso l’estremità frontale 10 del cilindro 5 trascinando con se il pistone di lavoro 25 per effetto delle battute 58 e 63 e sfruttando la differenza di forze che si genera a parità di pressione tra le diverse superfici interessate dei pistoni. La superficie attiva 19 del pistone di posizione 20 su cui agisce l’aria in pressione della camera 45 à ̈ infatti maggiore della superficie attiva 21 del pistone di lavoro su cui agisce l’aria in pressione della camera 40. La corsa del pistone di posizione 20 à ̈ minore della corsa totale del pistone di lavoro 25. Quando il pistone di posizione 20 termina la sua corsa il pistone di lavoro 25 non à ̈ in grado di avanzare ulteriormente a meno che non si elimini la pressione nella camera di ritorno 40. Il pistone di posizione 20 in questa maniera “posiziona†il pistone di lavoro 25 in una posizione intermedia predeterminata tra la sua posizione più vicina e la sua posizione più lontana dall’estremità frontale 10 del cilindro 5. In tale posizione l’utensile 28 à ̈ operativamente attivo sull’inserto 76 per mantenere una sua parte all’interno del dispositivo di trattenimento 78 e una parte all’esterno, in maniera da poter essere vista da un operatore. L’inserto 26 “a vista†può vantaggiosamente essere utilizzato come appoggio per l’utensile e per impedire il contatto tra il dispositivo di trattenimento 78 e l’eventuale superficie delicata di un pezzo, oltre che agevolare l’apertura dello stesso dispositivo 78.
In figura 4 à ̈ mostrata una fase di avanzamento dell’inserto 76 in cui l’utensile 28 à ̈ operativamente attivo per espellere l’inserto 76 dal dispositivo di trattenimento 78. Per effettuare questa operazione la camera di posizionamento 45 e la camera di ritorno 40 sono messe in scarico tramite i rispettivi condotti di alimentazione 42 e 46, in maniera tale che la pressione al loro interno cala, mentre la camera di avanzamento 35 viene messa in pressione. In questa maniera il pistone di lavoro 25 à ̈ in grado di avanzare ulteriormente verso l’estremità frontale 10 del cilindro 5 compiendo la porzione finale della sua corsa. Si osserverà che nel caso di un avvitatore à ̈ necessario che almeno durante la fase di avanzamento di figura 4 il gruppo motore (non illustrato) metta in rotazione l’utensile 28 per avvitare la vite 76.
Con riferimento alla figura 5 sarà ora descritta una forma di attuazione alternativa secondo la presente invenzione del dispositivo di figura 1. Nel seguito elementi corrispondenti a quelli delle figure da 1 a 4 saranno indicati con lo stesso numero di riferimento maggiorato di 100 o di un suo multiplo.
La figura 5 mostra un dispositivo per l’applicazione di inserti 101 alternativo che si differenzia da quello di figura 1 per il fatto che la camera di ritorno 140 non à ̈ alimentata da aria in pressione ma contiene almeno un elemento elastico 180, preferibilmente una molla, che agisce da movente del pistone di lavoro 125 al posto dell’aria o dell’olio. Non si esclude la possibilità che la molla 180 sia prevista in aggiunta all’aria o all’olio in pressione. Il pistone di posizione 120 invece opera per mezzo di aria o olio in pressione nella camera di posizione 145. L’estremità anteriore e posteriore del cilindro 105 in figura 5 sono rispettivamente indicate con i numeri di riferimento 1 10 e 1 15.
In questa forma di attuazione à ̈ possibile mettere in rotazione l’utensile 128 tramite un gruppo motore 185 accoppiato al pistone di lavoro 125 e mobile con esso all’interno del cilindro 105. Il tecnico del ramo naturalmente capirà che la soluzione con gruppo motore esterno (non illustrato) di figura 1 e quella con gruppo motore interno 185 di figura 6 sono alternative e ugualmente applicabili a qualunque forma di attuazione dell’invenzione.
Con riferimento alla figura 5 à ̈ mostrato l’uso manuale del dispositivo 1 di figura 1 (ma le stesse osservazioni possono essere fatte per il dispositivo 101 di figura 5), in particolare à ̈ messo in evidenza che il cilindro 5 può essere utilizzato come impugnatura in cui le parti dei condotti di alimentazione 41, 42 e 46 uscenti dal cilindro per un eventuale collegamento ad una sorgente di aria compressa o olio in pressione esterni rimangono tra la mano dell’operatore 90 e la estremità posteriore 15 del cilindro 5. In questa maniera eventuali condotti o parti esterne di alimentazione (non illustrate) non schermano la vista dell’inserto 76, non condizionano la forma dell’accessorio porta inserto 70, non influenzano la lunghezza del dispositivo 1 , non affaticano il braccio dell’operatore e non impediscono l’accesso dell’accessorio 70 in luoghi angusti.
Si à ̈ quindi dimostrato che la presente invenzione descritta precedentemente permette di raggiungere gli scopi prefissati, Mentre la presente invenzione à ̈ stata descritta con riferimento a due forme di realizzazione particolari rappresentate nelle figure da 1 a 6 , va notato che essa non à ̈ limitata a dette forme di realizzazione; al contrario, ulteriori varianti rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo definito dalle rivendicazioni.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per l’applicazione di inserti (76) comprendente un utensile (28, 128) preferibilmente ruotabile atto ad interagire nell’uso con un inserto (76) da applicare per mezzo del dispositivo (1 , 101), un cilindro (5, 105) avente una estremità frontale (10, 110) destinata, nell’uso ad essere orientata verso l’inserto, e una estremità posteriore (15, 115), almeno un pistone di lavoro (25, 125) scorrevole all’interno del cilindro (5, 105) tra una posizione più vicina e una posizione più lontana dall’estremità frontale (10, 110) per movimentare l’utensile (28, 128) rispetto al cilindro (5,105), almeno un pistone di posizione (20, 120) atto a interagire con il pistone di lavoro (25, 125) per posizionare il pistone di lavoro (25, 125) in una posizione intermedia tra la posizione più vicina e la posizione più lontana, caratterizzato dal fatto che il pistone di posizione e il pistone di lavoro (20, 120, 25, 125) interagiscono tra loro in maniera tale che quello dei due pistoni (25, 125) che si trova più vicino all’estremità posteriore (15, 115) del cilindro (5, 105) à ̈ in grado di spostare l’altro pistone (20, 120) verso l’estremità posteriore (15, 115) del cilindro (5, 105).
  2. 2) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il movimento di spostamento verso l’estremità posteriore (15, 1 15) del cilindro (5, 105) del pistone più vicino a tale estremità à ̈ ottenuto almeno con un sistema di spinta o trascinamento scelto tra un sistema pneumatico, un sistema oleodinamico e un sistema elastico (180).
  3. 3) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tra i due pistoni à ̈ interposta una camera di ritorno (40, 140).
  4. 4) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la camera di ritorno (40, 140) contiene almeno un elemento elastico (180) atto ad esercitare sul pistone più vicino (125) all’estremità posteriore (1 15) del cilindro (105) una spinta verso tale estremità posteriore (115).
  5. 5) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la camera di ritorno (40, 140) à ̈ collegata ad un condotto pneumatico od oleodinamico (42) per essere messa in pressione quando à ̈ necessario riportare i due pistoni (20, 120, 25, 125) nella loro posizione più vicina all’estremità posteriore (15, 115).
  6. 6) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il pistone di posizione (20, 120) à ̈ più vicino all’estremità frontale (10, 1 10) del pistone di lavoro (25, 125).
  7. 7) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il pistone di lavoro (25, 125) e il pistone di posizione (20, 120) sono connessi tra loro.
  8. 8) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il pistone di lavoro (25, 125) e il pistone di posizione (20, 120) sono connessi telescopicamente tra loro, 9) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il pistone di lavoro (25, 125) scorre nel cilindro (5, 105) lungo una prima porzione di corsa assieme al pistone di posizione (20, 120), e il solo pistone di lavoro scorre nel cilindro lungo una seconda porzione di corsa. 10) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il pistone di posizione (20, 120) trascina o spinge il pistone di lavoro (25, 125) lungo la prima porzione di corsa. 11) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il pistone di lavoro (25, 125) e il pistone di posizione (20, 120) scorrono in camere distinte (26, 27) del cilindro. 12) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 10 caratterizzato dal fatto che il pistone di lavoro (25, 125) scorre all’interno del pistone di posizione (20, 120). 13) dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che un primo pistone tra il pistone di lavoro (25, 125) e il pistone di posizione (20, 120) comprende una prima testa allargata (55, 60) scorrevole nel cilindro e un primo elemento di battuta (58, 63) atto a fornire una battuta per l’altro pistone (20, 120, 25, 125) in direzione dell’estremità frontale (10, 1 10) del cilindro (5, 105), e l’altro pistone comprende una seconda testa allargata (55, 60) e un secondo elemento di battuta (58, 63) atto a fornire una battuta per il primo pistone (20, 120, 25, 125) in direzione dell’estremità posteriore (15, 1 15) del cilindro (5, 105). 14) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il primo elemento di battuta (58, 63) à ̈ posto tra la prima e la seconda testa allargata (55, 60) e il secondo elemento di battuta (58, 63) à ̈ posto tra il primo elemento di battuta ( 58 , 63) e una delle due teste allargate (55, 60). 15) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che il primo e il secondo elemento di battuta (58, 63) sono posizionati rispettivamente su un primo e un secondo colletto (56, 61) connessi rispettivamente alla prima e alla seconda testa allargata (55, 60). 16) Dispositivo per l’applicazione di inserti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 13, 14, 15, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra il primo e il secondo elemento di battuta (58) à ̈ smontabile rispetto al relativo pistone (56). 17) Dispositivo per l’applicazione di inserti (76) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un accessorio porta inserto (70) e la posizione intermedia del pistone di lavoro (25, 125) corrisponde ad una posizione predeterminata dell’utensile (28, 128) che permette ad un inserto (76) di sporgere almeno parzialmente dall’accessorio porta inserto (70). 18) Procedimento di applicazione di inserti caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di predisporre un cilindro (5, 105) avente una estremità frontale (10, 110) destinata, nell’uso, ad essere orientata verso l’inserto, e una estremità posteriore (15, 115), almeno un pistone di lavoro (25, 125) e un pistone di posizione (20, 120) scorrevoli nel cilindro(5, 105), il pistone di lavoro (25, 125) essendo atto a movimentare un utensile (28, 128) per l’applicazione degli inserti (76) secondo una corsa di avanzamento verso l’estremità frontale e secondo una corsa di ritorno opposta, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di: - azionare il pistone di posizione (20, 120) in modo tale da interagire con il pistone di lavoro (25, 125) per posizionare il pistone di lavoro (25, 125) in una posizione intermedia della sua corsa di avanzamento; - azionare il pistone più lontano (25, 125) dall’estremità frontale (10, 110) per interagire con l’altro pistone (20, 120) in maniera tale che entrambi compiano almeno parte della corsa di ritorno.
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