IT201800021154A1 - Sonda passacavi o per elementi flessibili simili - Google Patents

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cable
ribs
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IT102018000021154A
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Marcella Gai
Alessandro Acampora
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I L Ind Di Leivi S R L
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo:
” Sonda passacavi o per elementi flessibili simili"
La presente invenzione ha per oggetto una sonda passacavi o elementi flessibili simili.
Le sonde passacavi comprendono generalmente un elemento flessibile allungato con una prestabilita lunghezza che è atto a trasmettere sia forze di spinta che forze di trazione.
La sonda ha lo scopo di infilare uno o più cavi od altri tipi di elementi longitudinali flessibili in condotti di passaggio che sono generalmente sotto forma di elementi tubolari.
Nelle note sonde i cavi o gli elementi flessibili si collegano ad un terminale posteriore dell’elemento flessibile di sonda che generalmente è sotto forma di un asola od anellino in cui vengono fatti passare i terminali dei cavi o degli ulteriori elementi flessibili che vengono poi fissati alla detta asola mediante diversi tipi di dispositivi di bloccaggio come anche mediante applicazione di nastro isolante o mediante elementi meccanici di serraggio amovibile dei terminali dei cavi.
Nell’inserimento di cavi in guaine tubolari ad esempio in campo edilizio in cui le guaine sono corrugate e sono stabilmente incorporate nella muratura capita frequentemente che la guaina esegua curve con raggio troppo ridotto o che nella guaina sia penetrato del materiale. In questo caso l’inserimento della sonda è reso difficoltoso e la sonda per passare deve essere in grado di poter esercitare un’azione di spinta sulla estremità anteriore per superare condizioni in cui l’estremità anteriore si impunta nella parete corrugata dei tubi oppure il passaggio della sonda è impedito o reso difficoltoso da ostacoli presenti nel tubo.
Per ovviare questo inconveniente, EP 1553226 vantaggiosamente descrive una sonda costituita da una fune multi-filamento composta da almeno tre filamenti o fili che sono avvolti elicoidalmente attorno ad un comune asse longitudinale e ricoperta esternamente da un rivestimento. L’anima multi-filare fornisce la rigidità necessaria per evitare che la sonda si impunti lungo il suo percorso all’interno della guaina.
D’altra parte l’impiego di tre o più fili determina un notevole incremento della sezione complessiva che rende questa tipologia di sonda non particolarmente adatta all’impiego in guaine di piccolo diametro o quando all’interno di un condotto di passaggio di cavi deve venire fatto passare un notevole numero di cavi che riempiono quasi completamente od in misura sostanziale la sezione del tubo o del passaggio. Tale situazione è abbastanza frequente e non si presenta solo in condizione di integrazione di un impianto esistente in cui ulteriori cavi devono passare in guaine o tubi già occupati da altri cavi.
Un metodo per ridurre la sezione consiste nel martellare i fili dopo il loro avvolgimento a spirale e prima del loro rivestimento.
Ciò consente di raggiungere soluzioni accettabili nella maggior parte dei casi. Il procedimento di costruzione di tali sonde richiede, tuttavia, una fase di avvolgimento dei fili, una fase di martellamento e una fase di estrusione di materiale plastico di rivestimento che rendono la realizzazione di tali sonde particolarmente complessa e costosa.
Per questo motivo sono state sviluppate sonde molto più semplici costituite integralmente da materiale plastico sagomato. Queste sonde hanno tuttavia l’inconveniente di avere basse prestazioni in termini di resilienza e massimo carico di punta sopportabile.
Per migliorare le caratteristiche meccaniche di questo tipo di sonde è necessario ricorrere ad una fase di stiramento del materiale plastico rendendo il processo particolarmente complesso e costoso.
Uno scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare una sonda passacavo semplice e poco costosa il cui elemento flessibile sia in grado di esercitare e trasmettere forze di spinta e di trazione comparabili alle sonde attuali.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una sonda passacavo che sia robusta e di lunga durata anche in condizioni di uso molto estreme per il materiale come ad esempio quelle presenti nei cantieri edili o simili cantieri.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di rendere più agevole le operazioni di posa in opera di cavi o simili.
Ancora un ulteriore scopo è quello di consentire di sfruttare il più possibile le luci di passaggio dei tubi o delle guaine, senza per questo rendere difficile le operazioni di posa in opera dei cavi.
Ancora un ulteriore scopo è quello di consentire di mantenere ridotte le sezioni dei tubi o delle guaine di passaggio dei cavi in modo da ridurre i costi di materiale, e rendere più agevole le operazioni di posa in opera delle guaine stesse soprattutto delle guaine da mettere in opera sotto traccia, incorporate nella muratura.
L’invenzione consegue i suddetti scopi con una sonda passacavo o per elementi flessibili allungati comprendente un’anima rivestita con uno strato in materia plastica lobata o alettata.
Secondo una forma esecutiva l’anima può essere costituita da un filo, da una fune od un cavo monofilare o multi-filare realizzati con uno o più dei materiali selezionati fra i seguenti: materiale metallico, materia plastica, una fibra minerale, come fibra di vetro o simili o da una combinazione di fibre minerali, da una fibra naturale o da una combinazione di fibre naturali.
Secondo una ulteriore forma esecutiva che può essere prevista in combinazione con una o più delle varianti sopra esposte per l’anima, lo strato di rivestimento presenta lobi che formano costole o nervature radiali.
Tali costole o nervature radiali, tipicamente coassiali e sfalsate fra loro, possono essere distribuite esternamente lungo la circonferenza della sezione di detto strato e possono presentare un andamento rettilineo, longitudinale, ovvero parallelo alla direzione dell’asse longitudinale della sonda o della detta anima oppure presentare un andamento elicoidale intorno all’asse di detta sonda o detta anima.
Il numero di dette costole radiali può variare da una sola costola radiale ad un numero di costole tale per cui la larghezza della base delle dette costole copre l’intera circonferenza dello strato di rivestimento dell’anima.
Le dette costole possono avere una forma in sezione poligonale oppure una forma con sezione arrotondata, ovale, ellittica o circolare oppure una combinazione di forme poligonali e arrotondate, secondo cui alcuni lati sono rettilinei e si collegano formano degli spigoli ed alcuni lati e/o spigoli sono arrotondati ovvero arcuati.
Le dette forme possono quindi variare dalla forma minima per la forma poligonale, ovvero la forma triangolare della sezione delle costole ad una forma estrema della forma arrotondata ovvero la forma circolare.
È anche possibile prevedere almeno una od una parte delle costole con una forma in sezione diversa da quella delle altre costole e scelta nell’ambito delle suddette varianti.
Secondo una forma esecutiva particolare, i lobi o le costole del rivestimento sono almeno due e preferibilmente da tre a sette e sono distribuiti su una circonferenza in modo da simulare una struttura formata da fili o filamenti avvolti elicoidalmente attorno ad un asse.
Le dimensioni dei lobi o delle costole in direzione circonferenziale possono essere tali, per cui i detti lobi o le dette costole sono a contatto fra loro lungo adiacenti bordi della loro base sulla parte cilindrica del rivestimento oppure i detti lobi o le dette costole sono distanziati fra loro in direzione circonferenziale da un settore di parete cilindrica del rivestimento avente una prestabilita ampiezza angolare.
Per facilitare l’adesione con il rivestimento plastico e/o con terminali di sonda, la superficie del filo, o della fune o del cavo mono- o multi-filare può essere lavorata per presentare una struttura tridimensionale, ad esempio con pori, zigrinature o dentellature.
In combinazione con una o più delle precedenti caratteristiche, la sonda passacavo può presentare un puntale o terminale anteriore fissato all’estremità anteriore del cavo ed un terminale di accoppiamento amovibile dei cavi o degli ulteriori tipi di elementi elastici da mettere in posa nei tubi o condotti.
Tali terminali possono essere di materiale metallico o plastico e possono presentare delle sedi cave di innesto di tratti d’estremità della sola anima o dell’intera sonda le quali vengono serrate contro i detti tratti terminali bloccandoli all’intero delle sedi.
Vari metalli e/o polimeri possono essere previsti per la realizzazione dei terminali.
Varie forme possono essere previste per il puntale e per il terminale posteriore e questi elementi possono essere sia parti costruttive separate che sono accoppiate alle corrispondenti estremità dell’anima oppure possono essere costituite da un tratto terminale non rivestito del filo della fune o del cavo stessi che sono sagomati nel detto tratto terminale in modo da formare il detto terminale anteriore e/o quello posteriore senza soluzione di continuità con la parte del filo, della fune o del cavo sia dal punto di vista della forma che dal punto di vista del fatto che detti terminali sono quindi realizzati di pezzo.
Secondo ancora una caratteristica, anche i detti terminali possono venire rivestiti in parte o completamente con lo stesso rivestimento previsto per il filo, la fune od il cavo che formano l’anima della sonda.
Secondo una ulteriore caratteristica alternativa, il terminale anteriore e/o quello posteriore possono essere costituiti da una parte costruttiva separata che è fissata direttamente sullo strato di rivestimento di materia plastica. In questo caso il fissaggio può avvenire mediante adesione chimico/fisica e/o mediante pressatura di una sede di innesto ad esempio a guisa di manicotto cieco, del terminale sull’estremità dell’elemento formato dall’anima e dal rivestimento.
Secondo una forma esecutiva alternativa, uno od ambedue i terminali possono essere realizzati mediante sagomatura dello strato di rivestimento sia per un tratto terminale dell’elemento flessibile formato dall’anima e dallo strato di rivestimento sia per un tratto terminale dell’elemento flessibile formato dal solo materiale dello strato di rivestimento e che si estende per una certa lunghezza prestabilita oltre la corrispondente estremità dell’anima.
Ulteriori caratteristiche ed i perfezionamenti sono oggetto delle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell’invenzione ed i vantaggi da essa derivanti risulteranno con maggiore evidenza dalla seguente descrizione dettagliata delle figure dettagliate, in cui:
la fig. 1 illustra una vista in prospettiva della fune che forma l’elemento flessibile di una sonda passacavo secondo l’arte nota.
la fig. 2 illustra la sezione dei fili della fune che forma l’elemento flessibile di una sonda passacavo secondo l’arte nota della figura 1.
la fig. 3 illustra la sezione dei fili della fune che forma l’elemento flessibile della sonda passacavo secondo la fig.1.
la fig. 4 illustra una vista in pianta della fune della figura precedente.
Le figg. 5 a 12 illustrano ciascuna una vista in prospettiva di un segmento di sonda secondo una diversa variante esecutiva.
La sonda passacavo secondo la presente invenzione comprende, come tutte le sonde passacavo, un elemento flessibile allungato che è destinato a venire infilato nel cavidotto od in un passaggio, un tubo, una guaina o simili ed alla cui estremità posteriore con riferimento alla direzione di inserimento, sono fissati in modo separabile il od i cavi od altri elementi flessibili allungati qualsivoglia che sono destinati ad essere infilato nel cavidotto, nel tubo, o nella guaina previsti per la loro posa in opera.
Le figure 1 e 2 mostrano una sonda passacavo secondo l’arte nota. In questa tipologia di sonde, la fune che costituisce l’elemento flessibile della sonda viene prodotta tramite un avvolgimento di tre filamenti o fili 101, 102, 103 in forma di elicoide attorno ad un comune asse longitudinale. Successivamente la fune, ovvero i tre fili o filamenti 101, 102, 103 in condizione avvolta elicoidalmente fra loro, viene martellata secondo due o più direzioni perpendicolari all’asse longitudinale, e successivamente il detto insieme viene ricoperto con un rivestimento 2.
L’applicazione del rivestimento esterno avviene generalmente tramite il passaggio della fune all’interno di un estrusore, alimentato da materia plastica e/o teflon. In questo modo i tre filamenti o fili 101, 102, 103 vengono ricoperti dal rivestimento 2.
È da notare come per effetto del martellamento la sezione dei filamenti venga schiacciata, passando sostanzialmente da una sezione illustrata in fig.1 in cui i filamenti 101, 102, 103 sono semplicemente affiancati, ad una sezione come in fig.2, in cui i tre fili presentano linee di contatto e sono schiacciate, sia lungo i bordi esterni, sia lungo i bordi di contatto con conseguente riduzione del diametro della fune rispetto al diametro della stessa prima del martellamento.
La fune così realizzata può essere vantaggiosamente utilizzata per trasmettere il movimento sia in trazione che in compressione, poiché il ridotto numero di filamenti, unitamente al fatto che la fune viene assemblata mediante martellamento garantisce alla fune stessa una buona flessibilità unitamente ad un ottimo comportamento secondo le due direzioni longitudinali di sollecitazione nel caso di trasmissione di movimento in trazione e/o in compressione che la rende ideale per formare l’elemento flessibile allungato di una sonda passacavo.
Da qui l’idea alla base dell’invenzione di realizzare una fune che mantenga la stessa struttura della fune secondo l’arte nota discussa in precedenza, ma che impieghi un solo filo anziché una pluralità di fili avvolti mantenendo il medesimo effetto elica ottenuto agendo direttamente sul rivestimento al fine di ridurre il numero di punti contatto della fune all’interno della guaina e di facilitare il passaggio di eventuali sostanze lubrificanti.
Le fig. 3 e 4 mostrano la sezione della fune che forma l’elemento flessibile della sonda passacavo secondo una forma attuativa della presente invenzione.
La fune 10 è costituita da un’anima metallica monofilare 1, tipicamente in acciaio, rivestita con materiale plastico 2 in modo da formare delle lobature o delle costole 101, 102, 103.
Queste possono essere di qualsivoglia tipo, ma hanno preferibilmente la forma di una elicoide avvolta attorno all’asse longitudinale dell’anima 1.
L’anima 1 della sonda può essere costituita alternativamente da un da un filo, da una fune od un cavo monofilare o multi-filare realizzati con uno o più dei materiali selezionati fra i seguenti: materiale metallico, materia plastica, una fibra minerale, come fibra di vetro o simili o da una combinazione di fibre minerali, da una fibra naturale o da una combinazione di fibre naturali.
Nelle forme esecutive illustrate l’anima è costituita da un filo metallico o di materia plastica. .
Secondo una forma vantaggiosa, le lobature o le costole hanno la medesima forma che si otterrebbe avvolgendo tre fili attorno ad un asse cioè quella di tre distinte eliche sfalsate longitudinalmente come mostrato in fig.3. Grazie a ciò, la fune secondo l’invenzione è in grado di mantenere la medesima struttura del gold standard rappresentato dalla fune trifilare di cui alle figure 1 e 2 discusse in precedenza, ma con un solo filamento. Tutto ciò grazie all’idea di realizzare l’effetto ad elica agendo sul rivestimento anziché sull’anima della fune.
Come apparirà più chiaramente a seguito, le lobature 101, 102, 103 o le costole possono anche presentare un andamento rettilineo, cioè essere orientate parallelamente all’asse longitudinale della sonda ovvero dell’anima o del rivestimento della stessa.
Come mostrato nell’esempio specifico di fig.4, la fune 10 risulta costituita da un cavo, tipicamente metallico, monofilare 1, cioè a sezione piena rivestito con camicia in materia plastica 2 che presenta alette o lobi longitudinali 101, 102, 103. Tali alette sono preferibilmente di tipo elicoidale. Questa struttura risulta assai vantaggiosa per l’effetto avvitamento e spinta dell’eventuale lubrificante.
Altre configurazioni sono ovviamente possibili come apparirà più chiaramente dagli ulteriori esempi di alcune varianti esecutive.
La camicia di plastica può essere, infatti, realizzata con struttura superficiale con costole radiali sporgenti o risalti dei più svariati tipi.
Ad esempio è possibile prevedere strutture discontinue cioè segmenti elicoidali o circolari non raccordati in modo da diminuire ulteriormente i punti di contatto con la guaina o con gli altri oggetti incontrati dalla sonda durante il suo percorso nella guaina stessa.
Le dette costole possono avere una forma in sezione poligonale oppure una forma con sezione arrotondata, ovale, ellittica o circolare oppure una combinazione di forme poligonali e arrotondate, secondo cui alcuni lati sono rettilinei e si collegano formano degli spigoli ed alcuni lati e/o spigoli sono arrotondati ovvero arcuati.
Le dette forme possono quindi variare dalla forma minima per la forma poligonale, ovvero la forma triangolare della sezione delle costole ad una forma estrema della forma arrotondata ovvero la forma circolare come apparirà dagli esempi alternativi delle figure 5 a 12.
È anche possibile prevedere almeno una od una parte delle costole con una forma in sezione diversa da quella delle altre costole e scelta nell’ambito delle suddette varianti della forma della sezione trasversale.
Le dimensioni dei lobi o delle costole in direzione circonferenziale possono essere tali, per cui i detti lobi o le dette costole sono a contatto fra loro lungo adiacenti bordi della loro base sulla parte cilindrica del rivestimento oppure i detti lobi o le dette costole sono distanziati fra loro in direzione circonferenziale da un settore di parete cilindrica del rivestimento avente una prestabilita ampiezza angolare.
Il numero di dette costole radiali può variare da una sola costola radiale ad un numero di costole tale per cui la larghezza della base delle dette costole copre l’intera circonferenza dello strato di rivestimento dell’anima.
Nella forma esecutiva delle figure 3 e 4, il rivestimento 2 è lobato con lobi che generano costole radiali elicoidali, coassiali e sfalsate fra loro, preferibilmente tre lobi 101, 102, 103 distribuiti su una circonferenza 104 per ottenere una configurazione del tutto analoga a quella che si ottiene avvolgendo tre fili su un’asse longitudinale come mostrato in fig.4.
In particolare, i lobi 101, 102, 103 sono ottenuti mediante avvolgimento lungo una linea circolare di una curva sinusoidale, la cui lunghezza d’onda è tale da coprire un angolo giro formando tre lobi 101, 102, 103 separati da tre all’avvallamento il cui profilo si estende senza soluzione di continuità o formando zone d’angolo o spigoli.
Con riferimento alle figure 5 a 9, queste illustrano diverse varianti in cui i lobi o le costole indicati con 102 sono realizzati con una sezione circolare che è tangente alla sezione anulare circolare della camicia di rivestimento esterna 2 dell’anima 1.
La variante della figura 5 mostra tre lobi con sezione arrotondata, preferibilmente cilindrica che sono distribuiti equidistanziati, preferibilmente con i centri in corrispondenza dei vertici di un triangolo equilatero che è posizionato con il punto di intersezione delle bisettrici dei lati e degli angoli coincidente con lasse della camicia di rivestimento 2, ovvero della parte cilindrica della stessa.
I diametri dei lobi 102 sono tali, per cui gli stessi risultano angolarmente distanziati fra loro.
I lobi 102 sono in posizione secante rispetto alla parte centrale cilindrica della camicia di rivestimento 2, per cui si fondono con una parte della sezione nella sezione della detta parte cilindrica della camicia di rivestimento 2.
La posizione angolare dei singoli lobi 102 può anche essere scelta in modo tale che i lobi 102 non sono equidistanziati fra loro ovvero non sono disposti ai vertici di un triangolo irregolare od isoscele centrato con il punto di intersezione delle diagonali ovvero delle bisettrici dei lati in posizione coincidente con l’asse della parte cilindrica della camicia di rivestimento 2.
La variante della figura 6 mostra un rivestimento 2 che presenta sempre solo tre lobi 102 e che si differenzia rispetto a quella della figura 5 per il fatto che il diametro della sezione dei lobi 102 è maggiore come pure lo spessore della parte cilindrica.
Inoltre la posizione radiale dei lobi rispetto alla parte cilindrica della camicia di rivestimento 2 è tale, per cui la forma cilindrica dei lobi interseca anche per una parte la forma cilindrica dell’anima 1.
La variante della figura 7 mostra una camicia di rivestimento 2 con quattro lobi equidistanziati angolarmente e che sono costituiti da elementi rettilinei con sezione cilindrica analogamente agli esempi delle figure 5 e 6, ed i cui assi sono paralleli all’asse della parte cilindrica della camicia di rivestimento 2 e/o dell’anima 1.
In questo caso, i centri delle sezioni cilindriche dei lobi 102 sono posizionati ai vertici di un quadrilatero ed in particolare di un quadrato.
Analogamente a quanto sopra esposto, il quadrilatero può anche essere irregolare determinando una distribuzione non equidistanziati dei singoli lobi intorno alla parte cilindrica del rivestimento 2 e/o all’anima 1.
La figura 8 mostra un a ulteriore forma esecutiva in cui i lobi 102 sono rettilinei e sono disposti secondo un poligono esagonale regolare, cioè aventi lati ed angoli di grandezza identica fra loro.
In questo caso, il diametro dei lobi 102 è tale per cui la forma cilindrica dei lobi, i cui centri od assi centrali sono coincidenti rispettivamente con un vertice dell’esagono si interseca con quella dei lobi adiacenti, formando delle zone d’angolo delimitate da pareti a settore cilindrico.
Gli assi dei lobi 102 sono orientati anche in questo caso paralleli all’asse della parte cilindrica della camicia di rivestimento 2 e/o all’asse dell’anima 1.
E’ da notare che il diametro dei lobi nella figura 8 e/o la dimensione in direzione circonferenziale degli stessi può essere modificata, e cioè ridotta per allontanare fra loro i singoli lobi o ingrandita per aumentare la sovrapposizione dei singoli lobi e quindi rendere gli angoli delle zone d’angolo generate fra due adiacenti lobi più ottuse.
La figura 9 mostra una variante esecutiva in cui i lobi 102 sono realizzati elicoidali. In questa figura sono mostrati quattro lobi 102 che si avvolgono intorno alla parte cilindrica della camicia di rivestimento 2 con lo stesso passo e quindi restando paralleli fra loro.
Questa variante può essere applicata a qualsiasi delle varianti sopra descritte con riferimento alle figure 5 a 8 ed anche ad ulteriori varianti descritte e non illustrate.
Le figure 10 e 11 mostrano una variante in cui i lobi 102 mostrano una sezione trasversale poligonale, ed in particolare triangolare. La forma triangolare rappresenta una scelta di configurazione minima della forma poligonale, essendo possibile prevedere quali varianti uno o più lobi o tutti i lobi con una diversa sezione ad esempio quadrangolare o con una qualsivoglia numero maggiore di angoli.
La sezione triangolare è di forma isoscele con la base alla radice del lobo 102 con cui lo stesso si diparte dalla parte cilindrica della camicia di rivestimento 2.
Sono possibili varianti esecutive che prevedono forme irregolari, in cui i due lati della sezione triangolare sporgenti verso l’esterno presentano inclinazioni fra loro diverse.
Nella forma esecutiva illustrata le dimensioni della forma in sezione triangolare dei lobi, ovvero delle costole 102 sono tali, per cui ciascun lobo 102 è angolarmente distanziato da quello adiacente.
Nella forma esecutiva secondo una ulteriore caratteristica non limitativa i singoli lobi o le singole costole sono equidistanziate angolarmente fra loro.
In questa forma esecutiva, l’altezza della forma triangolare è orientata radialmente rispetto all’asse della parte cilindrica della camicia di rivestimento 2 e/o dell’anima 1 e la detta altezza è prevista coincidente rispettivamente con un vertice di un esagono equilatero, il cui centro è coincidente con il centro della parte cilindrica della camicia di rivestimento 2 e/o dell’anima 1.
La figura 12 mostra una forma esecutiva in cui i lobi o le costole con una sezione come nelle figure 10 e 11 sono avvolte elicoidalmente e parallelamente fra loro intorno all’asse della parte cilindrica della camicia di rivestimento 2 e/o dell’anima 1.
In relazione alle forme esecutive mostrate uno o più lobi od una o più costole 102 possono presentare sezioni con forme e/o dimensioni fra loro diverse essendo possibile che almeno uno o più dei lobi o delle costole sia realizzata con una sezione cilindrica od arrotondata ed almeno uno o più dei lobi o delle costole sia realizzata con una sezione poligonale.
Inoltre nell’ambito dei detti uno o più lobi con sezione poligonale o dei detti uno o più lobi con sezione cilindrica od arrotondata uno o più lobi possono presentare dimensioni diverse e/o forme diverse.
Secondo ancora una variante esecutiva, nonostante per semplicità le figure mostrino un anima costituita da un filo od un cavo monofilare a sezione piena, per l’anima 1 è possibile prevedere in combinazione una delle alternative già più sopra descritte e previste per la detta anima 1.Per quanto riguarda i terminali anteriore e posteriore non illustrati nelle figure, questi possono essere costituiti come nelle note sonde passacavo da separate parti costruttive fissate ad una delle due estremità della fune 10.
Tali terminali possono essere accoppiati mediante serraggio meccanico di sedi deformabili contro tratti terminali della fune e/o possono essere anch’essi ricoperti dal materiale di rivestimento 2, almeno in parte o completamente.
L’accoppiamento dell’uno o di ambedue i terminali costituiti da parti costruttive separate alla parte di fune 10 può avvenire mediante pressatura direttamente su un tratto terminale della corrispondente estremità della fune 10 cioè della combinazione di anima 1 e di strato di rivestimento 2 oppure il fissaggio del detto uno o di ambedue i terminali possono avvenire su un tratto terminale dell’anima 1 sporgente per una prestabilita misura oltre l’estremità corrispondente dello strato di rivestimento o ancora in alternativa il fissaggio del detto uno o di ambedue i terminali può avvenire sempre mediante accoppiamento meccanico come nei casi precedenti ed in particolare pressatura su un tratto terminale dello strato di rivestimento 2 che sporge oltre la corrispondente estremità dell’anima 1 della fune 10 per una prestabilita misura.
Una variante esecutiva che può essere prevista alternativamente od in combinazione per la realizzazione di uno solo dei due terminali o di ambedue i detti terminali prevede che questi siano formati di pezzo con la fune dalla sagomatura di tratti terminali del filo ovvero dell’anima 1 della fune 10 il quale tratto terminale sporge oltre una corrispondente estremità dello strato di rivestimento 2.
Questo tratto terminale dell’anima 1 può venire lavorato mediante piegatura su sé stesso per due o più volte e/o avvolgimento elicoidale e/o ulteriormente sagomato mediante stampaggio o pressatura in modo da formare il terminale anteriore e/o quello posteriore con le necessarie caratteristiche di forma per lo svolgimento della corrispondente funzione.
Tale terminale può anche ulteriormente venire rivestito con il materiale dello strato di rivestimento 2, interamente o solo parzialmente.
Una alternativa ulteriore può prevedere che uno od ambedue i terminali sono invece realizzati mediante sagomatura di un tratto terminale dello strato di rivestimento che sporge oltre la corrispondente estremità dell’anima 1 per una lunghezza prestabilita.
Tale sagomatura può avvenire secondo diverse lavorazioni ad esempio mediante pressatura o stampaggio.
Una terza alternativa prevede che uno od ambedue i terminali siano realizzati mediante sagomatura di un tratto terminale alla corrispondente estremità della fune stessa cioè della combinazione di anima 1 e di strato di rivestimento 2. Anche in questo caso ad esempio mediante opzionali una o più piegature e/o uno o più avvolgimenti elicoidali del detto corrispondente tratto terminale e formatura mediante pressatura o stampaggio.
Il cavo 1 che costituisce l’anima metallica della fune è tipicamente in acciaio o acciaio inox mentre il rivestimento è in materiale termoplastico quale PET, PET riciclato, PTFE o altri perfluorocarburi e/o polimeri.
Per quanto riguarda i dati dimensionali, nonostante sia possibile prevedere qualsivoglia dimensionamento, sono risultate vantaggiose sonde in cui il rapporto R fra diametro del cavo R1 e lo spessore della camicia di rivestimento compresi i lobi (diametro esterno fuori tutto R2) assume i seguenti valori (R1 e R2 espressi in mm, tolleranze ±10%):
R=1.4/4.5 = 0.31
R=1.2/3.5 = 0.34
R=1.6/4.8 = 0.33
R=2.0/6.5 = 0.30
con cavo in acciaio normale (ad esempio C60, C40 lucido galvanizzato).
R=1.8/6.5 = 0.27
con cavo in acciaio Inox.
E, quindi, complessivamente per range del rapporto R tra 0,20 e 0,40, preferibilmente tra 0,30 e 0,35.
Per ottenere una fune come quella sopra descritta è possibile utilizzare un procedimento di estrusione di camicia plastica su anima metallica mediante testa lobata rotante per dare forma elicoidale ai lobi lungo l’estensione assiale della sonda o qualsivoglia altro procedimento che il tecnico del ramo possa scegliere fra quelli compresi nel suo bagaglio tecnico di base.
Altre tecniche per realizzare il rivestimento possono essere impiegate come, ad esempio, lo stampaggio ad iniezione.
Il risultato è una sonda passacavo molto semplice e poco costosa disponibile in vari diametri per le più svariate esigenze in grado di sopportare anche notevoli carichi di punta grazie alla presenza dell’anima mantenendo un limitato numero di punti o di aree di contatto con le pareti di un condotto di posa in opera dei cavi e/o con altri cavi od oggetti presenti nel detto condotto per la presenza di costole radialmente sporgenti dal rivestimento esterno di materia plastica.
La presenza poi di una superficie esterna elicoidale consente anche di generare una sorta di effetto di avvitamento durante l’avanzamento assiale, il quale effetto viene ottenuto facendo ruotare la fune intorno al proprio asse longitudinale, l’andamento elicoidale operando come una filettatura.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sonda passacavo o per elementi flessibili allungati, caratterizzata dal fatto di comprendere un’anima (1) rivestita con uno strato in materia plastica lobata o alettata (2).
  2. 2. Sonda passacavo secondo la rivendicazione 1, in cui l’anima può essere costituita da un filo, da una fune od un cavo monofilare o multifilare realizzati con uno o più dei materiali selezionati fra i seguenti: materiale metallico, materia plastica, una fibra minerale, come fibra di ve-tro o simili o da una combinazione di fibre minerali, da una fibra naturale o da una combinazione di fibre naturali.
  3. 3. Sonda passacavo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui lo strato di rivestimento (2) presenta lobi che formano costole o nervature radiali (101, 102, 103).
  4. 4. Sonda passacavo secondo la rivendicazione 3, in cui le costole o nervature radiali (101, 102, 103) sono distribuite esternamente lungo la circonferenza (104) della sezione di detto strato e sono orientate sostanzialmente parallelamente all’asse longitudinale dell’anima (1) o presentano un andamento elicoidale intorno all’asse di detta anima (1).
  5. 5. Sonda passacavo secondo la rivendicazioni 3 o 4, in cui le costole o nervature (101, 102, 103) sono coassiali e sfalsate fra loro.
  6. 6. Sonda passacavo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui i lobi o le costole sono previste nel numero da una sola costola radiale ad un numero di costole tale per cui la la-ghezza della base delle dette costole copre l’intera circonferenza di una parte cilindrica dello strato di rivestimento (2) dell’anima (1)
  7. 7. Sonda passacavo secondo una o più delle rivendicazioni 2 a 6, in cui i detti lobi o le dette costole possono avere una forma in sezione poligonale oppure una forma con sezione arrotondata, ovale, ellittica o circolare oppure una combinazione di forme poligonali e arrotondate, secondo cui alcuni lati sono rettilinei e si collegano formano degli spigoli ed alcuni lati e/o spigoli sono arrotondati ovvero arcuati.
  8. 8. Sonda passacavo secondo la rivendicazione 7, in cui la forma in sezione di almeno uno o di parte dei detti lobi o delle dette costole può variare dalla forma minima per la forma poligonale, ovvero la forma triangolare della detta sezione alla forma arrotondata intesa come limite infinito della forma poligonale in relazione al numero di vertici del poligono.
  9. 9. Sonda passacavo secondo una o più delle rivendicazioni 2 a 8, in cui è prevista almeno una od una parte delle costole o dei lobi con una forma in sezione diversa da quella delle altre costole o degli altri lobi.
  10. 10. Sonda passacavo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la superficie del cavo mono-filare (1) presenta una struttura tridimensionale, ad esempio con pori, zigrinature o dentellature, per facilitare l’adesione con il rivestimento plastico e/o con terminali di sonda.
  11. 11. Sonda passacavo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il filo mono-filare (1) è in acciaio o acciaio inox.
  12. 12. Sonda passacavo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui lo strato di rivestimento (2) è in materiale plastico o termoplastico quale PET, PET riciclato, PTFE o altri perfluorocarburi e/o polimeri.
  13. 13. Sonda passacavo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il rapporto (R) fra diametro del cavo (R1) e diametro massimo dello strato di rivestimento compresi i lobi (R2) è compreso tra 0.20 e 0.40, preferibilmente tra 0.30 e 0.35.
  14. 14. Sonda secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che all’estremità della fune (10) cioè dell’elemento flessibile formato dall’anima (1) e dallo strato di rivestimento (2) dello stesso è previsto un terminale che è realizzato in materiale metallico o in materia plastica o da combinazioni di questi materiali.
  15. 15. Sonda secondo la rivendicazione 14, in cui uno od ambedue i terminali sono costituiti da una parte costruttiva separata che è fissata mediante accoppiamento meccanico e/o adesione chimico/fisica ad un tratto terminale di una corrispondente estremità della detta fune (10) alternativamente prevedendo il fissaggio al tratto terminale della fune (10) costituita dalla combinazione di anima (1) e strato di rivestimento 2, ad un tratto terminale dell’anima (1) sporgente in misura prestabilita oltre la corrispondente estremità dello strato di rivestimento (2), essendo opzionalmente il od i detti terminali rivestiti esternamente dallo strato di rivestimento (2), o ad un tratto terminale dello strato di rivestimento (2) sporgente in misura prestabilita oltre la corrispondente estremità dell’anima (1).
  16. 16. Sonda secondo la rivendicazione 14, in cui uno od ambedue i terminali sono realizzati di pezzo con la fune (10) secondo una delle modalità scelta fra le seguenti alternative: uno solo dei due terminali od ambedue i detti terminali sono formati di pezzo con la fune (10) mediante sagomatura di un corrispondente tratto terminale dell’anima (1) della fune (10) il quale tratto terminale sporge oltre una corrispondente estremità dello strato di rivestimento (2) in misura prestabilita, detto terminale essendo opzionalmente rivestito con il materiale dello strato di rivestimento (2) od altro materiale; uno od ambedue i terminali sono realizzati mediante sagomatura di un tratto terminale dello strato di rivestimento (2) che sporge oltre la corrispondente estremità dell’anima (1) per una lunghezza prestabilita; uno od ambedue i terminali sono realizzati mediante sagomatura di un tratto terminale alla corrispondente estremità della fune (10) stessa cioè della combinazione di anima (1) e di strato di rivestimento (2).
  17. 17. Uso della sonda secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in ambito della posa in opera di impianti o parti di impianti elettrici in particolare per il passaggio e/o la posa di fili e/o conduttori elettrici e/o linee elettriche di comunicazione e/o elementi di impianto flessibili e di forma a guisa di cavo o filo.
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