IT201800020824A1 - Release device for an industrial machine for the bending of metal elements - Google Patents

Description

Dispositivo di sblocco per una macchina industriale per la piegatura di elementi metallici

L’invenzione riguarda un dispositivo di sblocco sviluppato per una macchina industriale per la piegatura di elementi metallici (anche nota come macchina piegatrice o pannellatrice automatica).

Più in particolare, l’invenzione riguarda un dispositivo di sblocco per una macchina di detto tipo, da usare tipicamente per la lavorazione di elementi metallici essenzialmente piani, come lamiere, pannelli e similari, in modo tale da ottenere elementi che sono sagomati secondo un disegno prestabilito.

Detto dispositivo fa fronte a e risolve il già noto problema di queste macchine, rispetto alla complessità dell’allineamento dei vari elementi premilamiera o mezzi di ripiegatura sia sul piano orizzontale che verticale.

Come è noto a coloro che sono esperti nel ramo associato a questo tipo di macchina, essa comprende un articolato e complesso impianto automatico che, oltre alla stazione di piegatura, caratterizzata dal fatto che sono previsti utensili premilamiera, prevede il caricamento dell’elemento metallico piano da piegare, il suo scarico una volta che l’elemento metallico piano è stato piegato, e un gruppo di manipolazione che è adatto a spostare e ruotare l’elemento metallico piano da piegare o che è stato piegato, in modo tale da sottoporlo alla sequenza di lavorazioni specifica.

Questo tipo di macchina comprende generalmente un’intelaiatura di supporto, appoggiata su una superficie di riferimento (ad esempio, il pavimento di un impianto industriale), e un piano di lavoro, collegato all’intelaiatura di supporto e accessibile all’operatore, su cui è disposto l’elemento metallico piano da sottoporre a lavorazione.

Inoltre, in questo tipo di macchina sono previsti mezzi di piegatura (comprendenti utensili premilamiera superiori e utensili premilamiera inferiori), disposti frontalmente rispetto al piano di lavoro e accoppiati a detta intelaiatura di supporto, disposti anche al fine di bloccare gli elementi metallici piani, in modo tale da consentire ad un gruppo di utensili di piegare verso l’alto e/o verso il basso almeno uno dei bordi laterali dell’elemento piano.

Sempre in termini generali, detta macchina industriale comprende dei mezzi di aggancio che garantiscono il posizionamento e l’allineamento corretti degli utensili durante la fase di lavorazione.

Per quanto siano impiegate da molti anni, è ormai un fatto consolidato che macchine industriali come descritto in quel che precede rendono possibile ottenere un’ampia varietà di pieghe sull’elemento metallico piano.

Quelle soluzioni che sono già note e disponibili sul mercato hanno già affrontato, proponendo diverse soluzioni, il problema dovuto al fatto che, quando almeno uno dei bordi perimetrali dell’elemento piano in lavorazione è già stato piegato, gli utensili premilamiera superiori non sono in grado nella maggior parte dei casi di assumere la posizione orizzontale sul piano di lavoro, ovverosia la posizione che è corretta per una successiva operazione di piegatura di un altro bordo perimetrale.

Malgrado i progressi realizzati negli ultimi anni, la maggior parte delle macchine note spesso non riesce ad eseguire ulteriori pieghe di taluni tipi di elementi metallici piani che sono già stati ripiegati lungo alcuni lati, per cui, in molti casi tali pieghe non vengono effettuate.

Una soluzione proposta per risolvere il problema summenzionato di avere una macchina industriale che consente di effettuare pieghe su tutti i quattro lati dell’elemento piano, prevede che gli utensili premilamiera superiori siano costituiti da una pluralità di elementi estraibili e riposizionabili, per consentire l’adattamento delle dimensioni complessive degli stessi mezzi di ripiegatura, combinando gli utensili di pressione stessi in modo tale da adattarli allo spazio disponibile di volta in volta sul membro piano in lavorazione a seguito delle prime pieghe.

Riassumendo, l’elemento piano in lavorazione viene inizialmente sottoposto a lavorazione lungo un primo ed un secondo bordo, uno opposto all’altro. Quando è necessaria una lavorazione lungo un terzo bordo, incluso fra i primi due bordi, gli utensili premilamiera superiori trovano un ostacolo per entrare a contatto con l’elemento piano, un ostacolo determinato dalle piegature che sono già state effettuate sui primi due bordi. Per questo motivo, come accennato, con le soluzioni già disponibili, le dimensioni degli utensili premilamiera superiori sono ridotte, semplicemente eliminando dall'area di lavorazione una serie di elementi, usualmente quelli centrali, in modo tale che gli utensili rimanenti possano essere inseriti nello spazio ridotto rimanente fra quelle piegature che sono già state effettuate sui primi due bordi.

La soluzione di cui sopra rende possibile risolvere il problema summenzionato. Tuttavia, la stessa soluzione introduce un ulteriore problema, che sicuramente non rende possibile ottenere pieghe pulite e lisce come è necessario.

Infatti, un esperto nel ramo comprende facilmente come il fatto che gli utensili premilamiera superiori siano composti da diversi elementi, comporta che, quando si è scelta la dimensione necessaria dei mezzi di ripiegatura, rimuovendo o aggiungendo elementi che formano gli utensili premilamiera superiori, è necessario serrarli per ottenere un singolo mezzo di piegatura, che sia allineato sia in direzione orizzontale che in direzione verticale, per ottenere una ripiegatura pulita e liscia dell’elemento piano.

Con le macchine industriali del tipo descritto nella parte introduttiva, questo problema non è stato risolto, se non parzialmente, ovverosia garantendo l’allineamento preciso sul piano verticale, ma non l'allineamento altrettanto preciso sul piano orizzontale.

In particolare, gli utensili premilamiera superiori prevedono un longherone, al quale sono accoppiati i singoli elementi degli utensili premilamiera scelti. Una volta che la configurazione necessaria è stata raggiunta, su detto longherone sono previsti mezzi di stringimento verticali, che rendono possibile compattare i singoli utensili premilamiera superiori, allineandoli in maniera sufficientemente precisa in direzione verticale, ma non altrettanto in direzione orizzontale, in quanto detti mezzi di stringimento agiscono solo in direzione verticale.

Alla luce di quanto sopra, è stata ideata e messa in pratica una soluzione che rende possibile risolvere il problema summenzionato, garantendo un perfetto allineamento dei singoli utensili premilamiera superiori sia sul piano orizzontale che sul piano verticale.

Detta macchina prevede una pluralità di elementi premilamiera e un longherone, disposto superiormente a tutti gli elementi di detta pluralità, e che agisce su tutti gli stessi elementi di una specifica configurazione, scelta per l’utensile premilamiera superiore; detto elemento premilamiera superiore prevede una interfaccia con detto longherone che, a sua volta, prevede una transizione tra un piano realizzato su detto elemento e un piano realizzato su detto longherone secondo un piano inclinato, dall’alto verso il basso, verso la direzione di eventuale estrazione dell’elemento dalla macchina.

Su detto longherone è prevista una pluralità di mezzi di stringimento orizzontali che agisce su detti elementi selezionati dell’utensile premilamiera superiore, detti mezzi di stringimento, o elementi di bloccaggio, grazie a detta transizione verso il piano inclinato, determinando la regolazione dell’allineamento di detti elementi sia sul piano orizzontale che sul piano verticale. Ulteriormente, per detta macchina industriale è necessario che detti elementi siano elementi frazionali e/o incrementali e/o contraibili, aventi tutti sostanzialmente la stessa sezione verticale, che possono essere rimossi o inseriti dall’utensile premilamiera superiore, a seconda delle necessità.

La soluzione proposta dal dispositivo secondo l’invenzione rende possibile, pertanto, ridurre la complessità delle manovre di rimozione e/o inserimento degli utensili premilamiera superiori, grazie a una serie di elementi addizionali.

Detti elementi comprendono generalmente un’interfaccia di accoppiamento, a contatto diretto con gli utensili premilamiera e posta in una posizione intermedia tra la parte superiore di detti utensili e i mezzi di stringimento.

Detti mezzi di stringimento sono tenuti in posizione da una pluralità di viti di stringimento, disposte in maniera alternata insieme ad una serie di attuatori idraulici all’interno dei mezzi di stringimento.

Quando attuati, gli attuatori rendono possibile a detti mezzi di stringimento di effettuare uno spostamento orizzontale, in modo tale da consentire all’interfaccia di accoppiamento summenzionata di traslare verticalmente e sbloccare in questo modo l’utensile premilamiera, che può quindi essere rimosso.

In una variante preferita, detta interfaccia è modulare e composta da svariate sezioni identiche allineate, per dare la possibilità, se necessario, di rimuovere e/o sostituire solo un certo numero di utensili premilamiera, lasciando bloccati i rimanenti.

Analogamente, ma invertendo il procedimento, si effettua il bloccaggio degli utensili inseriti.

Pertanto, lo scopo specifico della presente invenzione è un dispositivo di sblocco, per una macchina industriale per la piegatura di elementi metallici mediante una pluralità di utensili premilamiera disposti su un’intelaiatura di supporto. Questa macchina comprende un longherone, a cui detti utensili premilamiera sono accoppiati mediante un'interfaccia inclinata.

Il dispositivo comprende mezzi di serraggio e un'interfaccia di accoppiamento modulare, configurata per essere collocata tra detti mezzi di serraggio e una parete della macchina, e configurata per mantenere detti utensili in una posizione bloccata.

Inoltre, i mezzi di serraggio comprendono una pluralità di elementi di serraggio, idonei per bloccare l'interfaccia alla superficie superiore degli utensili premilamiera e disposti in alternanza a una pluralità di attuatori.

Secondo l'invenzione, gli attuatori sono configurati per esercitare sulla parete, quando in azione, una forza opposta alla forza esercitata dagli elementi di serraggio, consentendo pertanto lo spostamento orizzontale dei mezzi di serraggio e consentendo all'interfaccia di muoversi verticalmente per consentire la rimozione degli utensili premilamiera.

In particolare, secondo l'invenzione, l'interfaccia di accoppiamento comprende almeno una piastra, configurata per essere accoppiata ad almeno un rispettivo utensile premilamiera da bloccare.

Inoltre, gli elementi di serraggio comprendono viti di serraggio, possibilmente equidistanti l'una dall'altra.

In tal caso, le viti di serraggio possono essere configurate per essere ricevute in rispettive cavità all'interno dell'interfaccia modulare e della macchina industriale.

Nello specifico, gli attuatori possono essere di tipo pneumatico e/o idraulico.

In tal caso, gli attuatori possono essere azionati alimentando un fluido appropriato attraverso uno o più canali di alimentazione alle camere.

In aggiunta, il dispositivo di sblocco può prevedere meccanismi di sollevamento per ciascuna delle piastre dell’interfaccia di accoppiamento.

Un altro oggetto della presente invenzione è una macchina industriale per la piegatura di elementi metallici per mezzo di una pluralità di utensili premilamiera disposti su un’intelaiatura di supporto, comprendente un longherone, a cui detti utensili premilamiera vengono accoppiati mediante un'interfaccia inclinata, e include un dispositivo di sblocco come descritto in precedenza. Questa macchina industriale può comprendere una parete, idonea a mantenere detta interfaccia di accoppiamento bloccata in posizione quando gli attuatori non sono in azione contro detta parete.

Infine, la parete può comprendere una pluralità di cavità adatte a ricevere i rispettivi elementi di serraggio del dispositivo di sblocco.

La presente invenzione viene ora descritta, per scopi illustrativi ma non limitativi, secondo una sua forma preferita di realizzazione, con particolare riferimento alle Figure nei disegni allegati, caratterizzata dal fatto che:

- la figura 1 è una vista prospettica degli elementi della macchina industriale per la piegatura di elementi metallici, comprendente il dispositivo di sblocco dell’invenzione;

- la figura 2 mostra una sezione lungo il piano verticale del dettaglio della figura 1 nella posizione chiusa;

- la figura 3 mostra la sezione della figura 2 in posizione aperta;

- la figura 4 mostra una vista dall’alto di una sezione degli elementi della macchina.

Con riferimento alle figure 1 e 2, è rappresentato in termini generali quanto segue:

- i mezzi di stringimento 1, posizionati sull’interfaccia 2 di accoppiamento, nella posizione chiusa, con le viti di stringimento 3 evidenziate e gli attuatori 4, posizionati all’interno di detti mezzi di stringimento 1 e disassati rispetto alle viti 3;

- il canale di alimentazione 5 del fluido degli attuatori 4 e le loro camere 10;

- il meccanismo di sollevamento 7 dell’interfaccia 2 di accoppiamento;

- la parete 12 della macchina e il longherone 8 sul quale, alla chiusura, si incastrano insieme gli utensili 6 premilamiera, mediante la guida di un piano inclinato 9;

- l’alloggiamento 11 dei mezzi di presa usati per la rimozione e/o l’inserimento degli utensili 6.

In particolare, con riferimento alle figure 1 e 2, viene ora descritto lo stato della macchina quando il dispositivo di sblocco rimane in posizione stretta.

Il mezzo di stringimento 1 è a contatto con l’interfaccia 2 di accoppiamento; gli attuatori 4 non sono sotto pressione, pertanto il mezzo di stringimento 1 è mantenuto in posizione dalla forza di stringimento esercitata dalle viti 3. L’attrito tra le superfici a contatto con l’interfaccia 2 rispettivamente con il mezzo di stringimento 1 e la parete 12, impedisce pertanto la loro traslazione verticale e, di conseguenza, viene impedito lo scorrimento orizzontale dell’utensile 6; esso rimane incastrato sul longherone 8 grazie al piano inclinato 9.

Nel dettaglio, in figura 3 è possibile vedere che gli attuatori 4 sono a contatto con la parete 12; detti attuatori 4 e le viti 3 sono posizionati lungo una guida all’interno dell’interfaccia 2, in maniera tale che l’interfaccia possa scorrere vantaggiosamente lungo la direzione verticale.

Nello specifico, tale guida può comprendere una cavità, ad esempio passante attraverso l’interfaccia 2 stessa.

In una variante preferita, le viti 3 sono disposte preferibilmente in maniera alternata rispetto agli attuatori 4 ma disassate rispetto ad essi, per rendere possibile, all’attuazione degli stessi, ottenere un grado di gioco minimo tra l’interfaccia 2, il mezzo di stringimento 1 e la parete 12, liberando l’utensile 6, mediante uno spostamento minimo del mezzo di stringimento 1 lungo una direzione preferita determinata dagli attuatori 4.

Facendo ora riferimento alla figura 3, viene descritto lo stato del dispositivo dell’invenzione, quando gli attuatori 4 vengono attuati dal fluido alimentato dal tubo 5. L’aumento di pressione del fluido all'interno delle camere 10 genera una forza che è contrapposta a quella forza elastica dello stringimento esercitata dalle viti 3. Lo spostamento conseguente del mezzo di stringimento 1 produce vantaggiosamente un grado minimo di gioco tra le superfici dell’interfaccia 2, del mezzo di stringimento 1 stesso e della parete 12, consentendo a detta interfaccia 2 di essere sollevata verticalmente dal meccanismo 7. L’utensile 6 può pertanto essere rimosso e/o sostituito facendolo scorrere orizzontalmente, mediante mezzi di presa in grado di essere impegnati all'interno dell’alloggiamento 11.

La sezione in figura 4 mostra più chiaramente la disposizione delle viti 3 e degli attuatori 4, in una configurazione preferita, evidenziando il carattere modulare dell’interfaccia 2 di accoppiamento.

In termini generali, è chiaro che il problema summenzionato, di natura abbastanza complessa, viene risolto in maniera semplice e ingegnosa dal dispositivo descritto; infatti esso può, mediante una combinazione di semplice cinematica, e qualche accorgimento tecnico, rendere preciso, affidabile e automatico un processo che implica numerosi inconvenienti se effettuato convenzionalmente, rendendo possibile riprendere facilmente e rapidamente eventuali giochi tra le superfici a contatto.

La presente invenzione è stata descritta, per scopi illustrativi ma non limitativi, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche possono essere realizzate dagli esperti nel ramo, senza per questo motivo uscire dal relativo ambito di protezione.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sblocco perfezionato per macchina industriale per piegare elementi metallici per mezzo di una pluralità di utensili (6) premilamiera disposti su un’intelaiatura di supporto, detta macchina comprendente un longherone (8) al quale detti utensili (6) premilamiera sono accoppiati mediante un’interfaccia inclinata (9), detto dispositivo comprendente mezzi di serraggio (1), e un'interfaccia (2) di accoppiamento modulare configurata per essere collocata tra detti mezzi di serraggio (1) e una parete (12) della macchina, detta interfaccia (2) essendo configurata per mantenere detti utensili (6) in una posizione bloccata, detti mezzi di serraggio (1) comprendenti una pluralità di elementi (3) di serraggio, idonei per bloccare l'interfaccia (2) alla superficie superiore degli utensili (6) premilamiera e disposti in alternanza a una pluralità di attuatori (4), detti attuatori (4) essendo configurati per esercitare sulla parete (12), quando in azione, una forza contrapposta alla forza esercitata da detti elementi (3) di serraggio consentendo pertanto lo spostamento orizzontale dei mezzi di serraggio (1), questo spostamento consentendo all'interfaccia (2) di muoversi verticalmente per consentire la rimozione dell'utensile (6) premilamiera.
2. 2. Dispositivo di sblocco, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta interfaccia (2) di accoppiamento comprende almeno una piastra configurata per essere accoppiata ad almeno un rispettivo utensile (6) premilamiera da bloccare.
3. 3. Dispositivo di sblocco, secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti elementi (3) di serraggio comprendono viti di serraggio.
4. 4. Dispositivo di sblocco, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette viti (3) di serraggio sono configurate per essere ricevute in rispettive cavità all’interno della detta interfaccia (2) modulare e della detta macchina industriale.
5. 5. Dispositivo di sblocco, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi (3) di serraggio sono equidistanti fra loro.
6. 6. Dispositivo di sblocco, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti attuatori (4) sono del tipo idraulico e/o pneumatico.
7. 7. Dispositivo di sblocco, secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che gli attuatori (4) comprendono camere (10) e sono azionati alimentando un fluido appropriato attraverso uno o più canali di alimentazione (5) alle camere (10).
8. 8. Dispositivo di sblocco, secondo ognuna delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dalla presenza di meccanismi di sollevamento per ciascuna delle piastre dell’interfaccia (2) di accoppiamento.
9. 9. Macchina industriale per piegare elementi metallici per mezzo di una pluralità di utensili (6) premilamiera disposti su un’intelaiatura di supporto, detta macchina comprendente un longherone (8) al quale detti utensili (6) premilamiera sono accoppiati mediante un'interfaccia inclinata (9), caratterizzata dal fatto che include un dispositivo di sblocco secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8.
10. 10. Macchina industriale, secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto di comprendere una parete (12) adatta a mantenere detta interfaccia (2) di accoppiamento bloccata in posizione quando detti attuatori (4) non sono in azione contro detta parete (12).
11. 11. Macchina industriale, secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che la parete (12) comprende una pluralità di cavità adatte a ricevere rispettivi elementi (3) di serraggio del dispositivo di sblocco.