IT201800010191A1 - Apparecchiatura per il sollevamento di persone associabile alla seduta di una sedia o di una poltrona. - Google Patents

Description

APPARECCHIATURA PER IL SOLLEVAMENTO DI PERSONE ASSOCIABILE ALLA SEDUTA DI UNA SEDIA O DI UNA POLTRONA.

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione concerne un'apparecchiatura per il sollevamento di persone associabile alla seduta di una sedia o di una poltrona, secondo il preambolo della rivendicazione principale indipendente.

L'apparecchiatura di cui trattasi è destinata ad essere impiegata su sedie o poltrone per agevolare il sollevamento dell'utente da una posizione di seduta ad una posizione eretta.

Essa si presta ad essere agevolmente montata sulla struttura di supporto di sedie e poltrone di qualunque tipo e materiale.

Vantaggiosamente, ma non esclusivamente, l'apparecchiatura secondo l'invenzione è destinata ad un impiego da parte di persone dotate di ridotta mobilità come ad esempio anziani o disabili e tuttavia potrà essere impiegata anche da un utente senza alcun tipo di problema fisico al fine di agevolarne il sollevamento.

L'apparecchiatura per il sollevamento oggetto si inserisce quindi nel campo dei presidi per aiutare le persone con ridotta mobilità motoria ma più in generale anche nel campo della produzione di sedie di tipo tradizionale ovvero di sedie a rotelle.

Stato della tecnica

Sono conosciute nel mercato diverse soluzioni di apparecchiature di sollevamento associate a sedie, poltrone o sedie a rotelle volte ad agevolare lo spostamento delle persone in particolare con difficoltà motorie, a spostarsi dalla posizione seduta alla posizione eretta.

Sono note in particolare apparecchiature di sollevamento associate a poltrone, come ad esempio quella descritta nel brevetto EP 77280B1, le quali prevedono di spostare l'intera poltrona comprensiva di gambe e schienale rispetto ad una struttura di base. Tali apparecchiature hanno l'inconveniente di essere poco versatili essendo parte della poltrona e non potendo funzionare su altre sedie o poltrone. Inoltre tali apparecchiature sono molto ingombranti e richiedono molta potenza per il sollevamento dell'intera poltrona.

Sono note inoltre apparecchiature, come quella descritte ad esempio nei brevetti EP 2968041A1, EP 1117362A1, WO 0021478, CN204105344U e CN105235554A le quali sono meccanicamente associate a carrozzine per disabili e sono provviste di una struttura fissa, solidale alla carrozzina, di una struttura mobile, destinata a ricevere in appoggio l'utente, e di mezzi di movimentazione per spostare la struttura mobile rispetto alla struttura fissa tra una posizione orizzontale di seduta per l'utente ed una posizione sollevata, in cui l'utente è sospinto verso la posizione eretta.

Più in dettaglio, i mezzi di movimentazione comprendono un motore elettrico e dei mezzi di trasmissione cinematici connessi al motore ed alla struttura mobile. Tali mezzi di trasmissione cinematici comprendono dei leverismi che assumono una configurazione compatta o allargata in corrispondenza della posizione orizzontale o sollevata della struttura mobile.

Le apparecchiature di sollevamento descritte in tali privative impiegano mezzi di trasmissione cinematici eccessivamente complessi e, come già le apparecchiature per le poltrone sopra citate, sono ingombranti e poco adattabili ad essere montati in maniera versatile su sedie di diversa tipologia.

Presentazione dell’invenzione

In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle apparecchiature di tipo noto mettendo a disposizione una apparecchiatura per il sollevamento di persone associabile alla seduta di una sedia o di una poltrona, la quale sia estremamente compatta e possa essere montata in modo versatile su sedie e poltrone di diverse forme dimensioni e materiali.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una apparecchiatura per il sollevamento di persone associabile alla seduta di una sedia o di una poltrona che consenta di agevolare ad alzarsi la persona seduta portandola in una ottimale posizione per erigersi in posizione eretta.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina a rulli controrotanti che sia costruttivamente semplice, operativamente del tutto affidabile e che richieda una modesta manutenzione, in particolare senza necessità di impiegare lubrificanti.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina a rulli controrotanti che sia del tutto sicura per l'utenza.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:

la FIG. 1 mostra una vista prospettica d'insieme di un esempio realizzativo di apparecchiatura per il sollevamento di persone associabile alla seduta di una sedia o di una poltrona, secondo la presente invenzione; in questa figura l'apparecchiatura è in posizione quasi abbassata;

la FIG. 2A mostra l'apparecchiatura per il sollevamento di persone di figura 1 in una posizione sollevata vista dall'alto;

la FIG. 2B mostra l'apparecchiatura per il sollevamento di persone di figura 2A con alcune parti, quali la seduta, asportate per meglio evidenziarne altre;

la FIG. 3 mostra l'apparecchiatura per il sollevamento di persone di figura 2 in una vista dal basso;

la FIG. 4 mostra l'apparecchiatura per il sollevamento di persone oggetto della presente invenzione in una differente vista prospettica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la FIG. 5 mostra l'apparecchiatura di figura 5 in una ulteriore vista prospettica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la FIG. 6A mostra un particolare dell'apparecchiatura per il sollevamento di persone oggetto della presente invenzione relativo ad un carrello di previsti mezzi di movimentazione;

la FIG. 6B mostra il particolare dell'apparecchiatura di figura 6A con alcune parti, quali la seduta, asportate per meglio evidenziarne altre;

la FIG. 7 mostra un particolare dell'apparecchiatura per il sollevamento di persone oggetto della presente invenzione relativo ad una prima ed una seconda leva dei previsti mezzi di movimentazione.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stata indicata nel suo complesso con 1 una apparecchiatura per il sollevamento di persone, oggetto della presente invenzione.

Essa si presta ad essere montata su diverse tipologie di sedie, poltrone sgabelli e carrozzine per aiutare le persone a spostarsi tra una posizione seduta ed una posizione eretta.

L'apparecchiatura 1 nel suo complesso si presenta vantaggiosamente come un corpo di forma parallelepippeda che visto in pianta assume una forma prefribilmente sostanzialmente quadrangolare. L'apparecchiatura 1 è dotata di un lato anteriore 3, un lato posteriore 4 tra i quali rimangono definiti due fianchi laterali 2.

L'apparecchiatura 1 comprende una struttura fissa 5 preferibilmente comprendente un corpo scatolare 50 dotato di un fondo 51, di pareti laterali 52 e di un bordo perimetrale 53 che delimita una apertura superiore 54. Il bordo perimetrale 53 è preferibilmente esternamente sporgente dalle pareti laterali 52.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il corpo scatolare ha forma sostanzialmente di parallelepipedo e tuttavia senza uscire dall'ambito di tutela definito dalla presente privativa, esso potrebbe assumere anche un'altra forma tridimensionale.

L'apparecchiatura 1 è destinata ad essere fissata ad una sedia o ad una poltrona, ed allo scopo al corpo scatolare sono meccanicamente associabili delle staffe per il fissaggio alla struttura portante di una sedia o di una poltrona. Con il termine sedia o poltrona dovranno intendersi tutte le possibili strutture di seduta compresi gli sgabelli e le sedie a rotelle (carrozzine per disabili).

L'apparecchiatura 1 si compone inoltre di una struttura mobile 6, destinata a ricevere in appoggio l'utente, comprendente ad esempio un pianale di seduta 60, quest'ultimo ad esempio provvisto di una imbottitura di rivestimento (non illustrata in dettaglio).

L'apparecchiatura 1 comprende inoltre dei mezzi di movimentazione 7 per spostare la struttura mobile 6 rispetto alla struttura fissa 5 tra una posizione abbassata A, in cui l'utente può sedere sulla seduta, ed una posizione sollevata B, in cui l'utente è orientato dalla seduta 60 verso una posizione eretta.

Con la struttura mobile 6 in posizione abbassata A, il pianale di seduta 60 assume una posizione sostanzialmente orizzontale mentre con la struttura mobile 6 in posizione sollevata, il pianale di seduta 60 assume una posizione spostata in avanti rispetto alla posizione abbassata ed inclinata verso il basso in avanti per favorire lo scivolamento dell'utente fuori dal pianale di seduta ed in avanti verso la posizione eretta.

In accordo con l'idea alla base della presente invenzione i mezzi di movimentazione 7 sopra citati comprendono un carrello mobile 8, suscettibile di essere movimentato lungo una direzione di movimentazione X orientata tra il lato anteriore 3 ed il lato posteriore 4 dell'apparecchiatura 1. Inferiormente al carrello 8 è fissato almeno un primo pattino 9, il quale è suscettibili di scorrere lungo una prima rotaia 10 che è fissata alla struttura fissa 5 preferibilmente sul fondo 51 del corpo scatolare 50, nella direzione di movimentazione X. Il carrello 8 si estende sostanzialmente tra i due fianchi laterali 2 dell'apparecchiatura 1 in forma di una barra trasversale con sviluppo Y ortogonale alla direzione di movimentazione X.

Preferibilmente sono previsti due pattini 9, che si impegnano scorrevolmente in due rotaie fissate parallelamente tra loro sul fondo 51 del corpo scatolare 50 in corrispondenza dei due fianchi laterali 2 dell'apparecchiatura 1.

I mezzi di movimentazione 7 comprendono inoltre un attuatore 11, il quale potrà essere sia un organo azionabile manualmente, come ad esempio una manovella associata ad un riduttore, sia anche un azionamento elettrico od un pistone. In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure l'attuatore è costituito da un motore fissato alla struttura fissa 5 provvisto di un riduttore di velocità 110. Il motore 11, preferibilmente in corrente continua, è alimentato attraverso almeno due cavi di corrente da una sorgente di alimentazione (non illustrata), preferibilmente costituita da un accumulatore contenuto nel corpo scatolare oppure associato alla sedia o alla poltrona. È prevista una unità di controllo logico connessa al motore per comandarne almeno l'azionamento o lo spegnimento attraverso dei comandi, che vantaggiosamente possono essere previsti su una pulsantiera associata all'estremità di un cavo di collegamento elettrico che la connette all'unità di controllo.

Il motore 11 è collegato, vantaggiosamente attraverso il riduttore 110 ad una vite senza fine 12 impegnata in una madrevite 13, la quale è solidale al carrello 8 e vantaggiosamente ricavata in corrispondenza di una sua posizione mediana del suo sviluppo trasversale Y.

Il motore 11 è azionabile, ad esempio con la pulsantiera attraverso l'unità di controllo logico, a portare in rotazione la vite senza fine 12 per spostare il carrello 8 lungo la direzione di movimentazione X.

Inoltre i mezzi di movimentazioni 7 comprendono un leverismo qui di seguito spiegato che a seguito della movimentazione del carrello 8 è in grado di spostare la struttura mobile 6 e quindi il pianale di seduta tra le due posizioni abbassata A e sollevata B.

Più in dettaglio, tale leverismo dei mezzi di movimentazione 7 comprende almeno una prima leva 14, la quale si sviluppa tra il lato anteriore 3 ed il lato posteriore 4 dell'apparecchiatura ed è dotata di una prima estremità posteriore 14A imperniata al carrello mobile 8 e di una seconda estremità anteriore 14B associata alla struttura mobile 6.

I mezzi di movimentazione 7 comprendono inoltre anche almeno una seconda leva 17, la quale si sviluppa anch'essa tra il lato anteriore 3 ed il lato posteriore 4 dell'apparecchiatura ed è dotata di una terza estremità posteriore 17A associata alla struttura mobile 6 ed una quarta estremità anteriore 17B imperniata alla struttura fissa 5.

In accordo con la presente invenzione, almeno una tra la seconda estremità anteriore 14B della prima leva 14 e la terza estremità posteriore 17A della seconda leva 17 è associata alla struttura mobile 6 mediante imperniamento ad un secondo pattino 15. Quest'ultimo è montato scorrevolmente lungo una seconda rotaia (16) fissata alla struttura mobile (6) e si sviluppa parallelamente alla direzione di movimentazione X ovvero tra il lato anteriore 3 ed il lato posteriore 4 dell'apparecchiatura 1.

L'almeno una prima leva 14 e l'almeno una seconda leva 17 sono tra loro imperniate mediante almeno un perno 18 disposto trasversalmente alla direzione di movimentazione X.

Tale perno 18 è inoltre posizionato, secondo l'invenzione, come si può apprezzare dalla figura 1, anteriormente rispetto ad un piano mediano P equidistante tra i punti di imperniamento 14A, 17B delle due leve 14, 17 alla struttura di supporto fissa 5 e superiormente rispetto alla intersezione C delle congiungenti R delle estremità di ciascuna detta 14, 17.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure la seconda estremità anteriore 14B della (almeno una) prima leva 14 è associata alla struttura mobile 6 mediante imperniamento al secondo pattino 15 scorrevole lungo la seconda rotaia 16 mentre la terza estremità posteriore 17A della (almeno una) seconda leva 17, è imperniata alla struttura mobile 6.

Diversamente, in accordo con una ulteriore forma realizzativa non rappresentata la terza estremità posteriore 17A della (almeno una seconda leva), è imperniata al secondo pattino 15 scorrevole lungo la seconda rotaia 16, mentre la seconda estremità anteriore 14B della (almeno una) prima leva 14 è imperniata alla struttura mobile 6. Così facendo, ovvero consentendo anche alla seconda leva 17 di scorrere lungo la seconda rotaia 16, si riduce l’avanzamento anteriore della struttura mobile 6 per evitare che persone con difficoltà a reggersi in piedi si trovino al termine del sollevamento in una posizione di disequilibrio con il baricentro troppo spostato in avanti. Il secondo pattino 15 può essere reso fisso o mobile rispetto alla seconda rotaia 16 attraverso l’impiego di una ganascia di arresto 22 che mediante una vite impegnata in un corpo solidale al secondo pattino 15 è in grado di comprimere un bordo della seconda rotaia 16.

Vantaggiosamente, il leverismo dei mezzi di movimentazioni 7 comprende almeno due prime leve 14, ciascuna disposta su un fianco laterale 2 dell'apparecchiatura 1, ed almeno due seconde leve 17, ciascuna disposta su un fianco laterale 2 dell'apparecchiatura 1.

Le prime e le seconde leve 14, 17 sono tra loro a due a due affiancate in corrispondenza di medesimi fianchi laterali 2 e sono imperniate tra loro mediante un corrispondente perno 18.

Operativamente, partendo da una posizione abbassata della struttura mobile 6 ovvero del pianale 60, azionando il motore 11 viene portata in rotazione attraverso il motoriduttore 110 la vite senza fine 12 che impegnata alla madrevite 13 del carrello 8 determina l’avanzamento di quest’ultimo nella direzione di movimentazione X scorrendo con i primi pattini 9 lungo le prime rotaie 10. Lo spostamento del carrello 8 porta a spostare in avanti le prime estremità posteriore 14A delle prime leve in quanto imperniate al carrello mobile 8. Attraverso il perno 18 le prime leve sospingono le seconde leve 17 a ruotare attorno alla loro quarta estremità anteriore 17B imperniata alla struttura fissa 5. Contemporaneamente le seconde leve 17 ruotando attorno ai fulcri 17 sollevano e spostano in avanti posteriormente la struttura mobile 6 secondo un arco di circonferenza. Le prime leve 14 spostandosi con la prima estremità posteriore 14A insieme al carrello mobile 8 ruotano attorno a tale prima estremità posteriore 14A in verso opposto alle seconde leve 17 ed in misura minore rispetto a queste ultime. La loro seconda estremità anteriore 14B imperniata al secondo pattino 15 scorre lungo la seconda rotaia 16 verso il lato posteriore 4 dell’apparecchiatura portando il lato anteriore 3 della struttura mobile 6 a sollevarsi in maniera inferiore a quella del lato posteriore 4 ed al contempo lasciando scivolare in avanti lo stesso lato anteriore sospinto dalla prima estremità 14A che avanza con il carrello 8.

Grazie alla presente invenzione ovvero al leverismo dei mezzi di movimentazione 7 sopra descritti, la struttura mobile 6, e quindi anche il pianale di seduta 60 si sposta, da una posizione abbassata A, in cui è orizzontalmente disposta al di sopra della struttura fissa 5 e sostanzialmente ravvicinata a quest’ultima struttura, ad una posizione sollevata B in cui è spostata in avanti rispetto alla struttura fissa 5, inclinata con pendenza a scendere verso il lato frontale 3 e notevolmente maggiormente distanziata in altezza dalla stessa struttura fissa 5 per portare l’utente in una posizione più prossima a quella eretta. Grazie all’invenzione ed in particolare ai mezzi di movimentazione 7 sopra descritti si ottiene una apparecchiatura notevolmente compatta e che consente gradualmente con un motore di piccole dimensioni di sollevare con linearità persone anche molto pesanti. La struttura compatta di circa 20 cm di larghezza frontale per 30 di lunghezza laterale e 10 cm di altezza, consente di essere montata su strutture di poltrone, sedie o carrozzine per disabili con uno staff aggio molto semplice.

Così facendo, ovvero consentendo anche alla seconda leva 17 di scorrere lungo la seconda rotaia 16, si riduce l’avanzamento anteriore della struttura mobile 6 per evitare che persone con difficoltà a reggersi in piedi si trovino al termine del sollevamento in una posizione di disequilibrio con il baricentro troppo spostato in avanti. Il secondo pattino 15 può essere reso fisso o mobile rispetto alla seconda rotaia 16 attraverso l’impiego di una ganascia di arresto 22 che mediante una vite impegnata in un corpo solidale al secondo pattino 15 è in grado di comprimere un bordo della seconda rotaia 16.

Ciascuna prima e seconda leva 14, 17 è vantaggiosamente composta rispettivamente da una coppia di prime e seconde piastre sagomate (indicate con 14’, 14’’ e 17’, 17’’) parallele rigidamente accoppiate a distanza tra loro. Ciascuna coppia di piastre definisce una intelaiatura a rigidità maggiorata che rende più solida l’apparecchiatura anche per un funzionamento di molte ore di lavoro. Per contenere comunque gli ingombri vantaggiosamente la prima coppia di piastre 14’, 14’’, che formano ciascuna prima leva 14 è interposta tra la seconda coppia di piastre 17’, 17’’ che formano la seconda leva 17. Ovviamente in maniera equivalente potranno essere le piastre 17’, 17’’ della seconda leva 17 ad essere interne alla coppia di piastre 14’, 14’’ della prima leva 14.

L'apparecchiatura 1 sopra esposta risulta vantaggiosamente particolarmente compatta così da potersi adattare a qualunque tipologia di seduta. Più in dettaglio, il corpo scatolare 50 della struttura fissa 5 ha una altezza H preferibilmente compresa tra i 13 ed i 18 cm, una lunghezza L compresa tra i 30 ed i 40 cm ed una larghezza D compresa tra i 25 e 35 cm. La seduta 60 potrà avere dimensioni molto varie a seconda dell'applicazione e ad esempio potrà avere lunghezza L' tra i 55 ed i 65 cm e larghezza D' tra i 35 ed i 45.

In accordo con una caratteristica preferenziale della presente invenzione la struttura fissa 5 supporta una cornice periferica 19 in posizione contraffacciata al bordo perimetrale 53.

La cornice periferica 19 è montata in maniera mobile rispetto alla struttura fissa 5, ed è supportata distanziata rispetto al bordo perimetrale 53. La cornice 19 è associata ad almeno un sensore di sicurezza 20 che ne rileva l’abbassamento. Tale sensore è collegato all’unità di controllo per inviare un segnale volto ad arrestare il motore 11 allorchè la cornice 19 si abbassa.

Sono vantaggiosamente previsti quattro sensori di sicurezza 20, due per ciascun fianco laterale 2 del corpo scatolare 50, i quali supportano il peso della cornice e vengono azionati se viene sopra impressa una ulteriore forza come ad esempio l’interposizione di una mano tra la struttura mobile 6 e la stessa cornice 19.

Più in particolare, la cornice 19 è suscettibile di spostarsi tra una posizione sollevata, in cui non aziona il sensore di sicurezza 20, ed una posizione abbassata, in cui aziona il sensore di sicurezza 20 affinché invii un segnale all’unità di controllo per l'arresto del motore 11.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per il sollevamento di persone, la quale - è destinata ad essere associata alla seduta di una sedia o di una poltrona, - è provvista di due fianchi laterali (2), di un lato anteriore (3) e di un lato posteriore (4), e comprende: - una struttura fissa (5), destinata ad essere fissata ad una sedia o ad una poltrona, - una struttura mobile (6), destinata a ricevere in appoggio l'utente, e - mezzi di movimentazione (7) per spostare la struttura mobile rispetto alla struttura fissa (5) tra una posizione abbassata di seduta (A) per l'utente ed una posizione sollevata (B), in cui l'utente è sospinto verso la posizione eretta, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (7) comprendono: - un carrello mobile (8) lungo una direzione di movimentazione (X) orientata tra il lato anteriore (3) ed il lato posteriore (4), dotato di almeno un primo pattino scorrevole (9) lungo almeno una prima rotaia (10) fissata a detta struttura fissa (5) lungo detta direzione di movimentazione (X); - almeno un attuatore (11) fissato a detta struttura fissa (5), collegato ad una vite senza fine (12) impegnata in una madrevite (13) solidale a detto carrello (8), detto attuatore (11) essendo azionabile a portare in rotazione detta vite senza (12) fine per spostare detto carrello (8) lungo detta direzione di movimentazione (X); - almeno una prima leva (14) sviluppantesi tra il lato anteriore (3) ed il lato posteriore (4) di detta apparecchiatura (1) e dotata di una prima estremità posteriore (14A), imperniata a detto carrello (8), e di una seconda estremità anteriore (14B), associata a detta struttura mobile (6); - almeno una seconda leva (17) sviluppantesi anch'essa tra il lato anteriore (3) ed il lato posteriore (4) di detta apparecchiatura (1) e dotata di una terza estremità posteriore (17A) associata a detta struttura mobile (6) ed una quarta estremità anteriore (17B) imperniata a detta struttura fissa (5); almeno una tra la seconda estremità anteriore (14B) di detta prima leva (14) e la terza estremità posteriore (17A) della seconda leva (17) essendo associata a detta struttura mobile (6) mediante imperniamento ad un secondo pattino (15) scorrevole lungo una seconda rotaia (16), detta seconda rotaia (16) sviluppandosi tra il lato anteriore (3) ed il lato posteriore (4) di detta apparecchiatura (1) ed essendo fissata a detta struttura mobile (6) e; - dette prima e seconda leva (14, 17) essendo tra loro imperniate mediante almeno un perno (18) disposto trasversalmente a detta direzione di movimentazione (X) nonché posizionato: - anteriormente rispetto ad un piano mediano (P) equidistante tra i punti di imperniamento (14A, 17B) delle due leve (14, 17) alla struttura di supporto fissa (5) e - superiormente rispetto alla intersezione (C) tra le congiungenti (R) delle rispettive estremità di ciascuna detta leva (14, 17).
2. 2. Apparecchiatura per il sollevamento di persone secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la seconda estremità anteriore (14B) di detta almeno una prima leva (14) è imperniata al secondo pattino (15) scorrevole lungo detta seconda rotaia (16) mentre la terza estremità posteriore (17A) di detta almeno seconda leva (17), è imperniata a detta struttura mobile (6).
3. 3. Apparecchiatura per il sollevamento di persone secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la terza estremità posteriore (17A) di detta almeno seconda leva (17), è imperniata al secondo pattino (15) scorrevole lungo detta seconda rotaia (16) mentre la seconda estremità anteriore (14B) di detta almeno una prima leva (14) è imperniata a detta struttura mobile (6).
4. 4. Apparecchiatura per il sollevamento di persone secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due dette prime leve (14), ciascuna disposta su un fianco laterale (2) di detta apparecchiatura (1) ed almeno due dette seconde leve (17), ciascuna disposta su un fianco laterale (2) di detta apparecchiatura (1); dette prime e seconde leve (14, 17) essendo tra loro a due a due affiancate su medesimi fianchi laterali (2) ed imperniate tra loro mediante almeno un detto perno (18).
5. 5. Apparecchiatura per il sollevamento di persone secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna detta prima e detta seconda leva (14, 17) è composta rispettivamente da una coppia di prime e seconde piastre sagomate (14’, 14’’ e 17’, 17’’) parallele rigidamente accoppiate a distanza tra loro.
6. 6. Apparecchiatura per il sollevamento di persone secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la prima coppa di piastre (14’, 14’’) di detta prima leva (14) è interposta tra la seconda coppia di piastre (17’, 17’’) di detta seconda leva (17).
7. 7. Apparecchiatura per il sollevamento di persone secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta struttura fissa (5) comprende un corpo scatolare (50) sul cui fondo (51) sono fissate due dette prime rotaie (10) parallele impegnate da due detti primi pattini (9).
8. 8. Apparecchiatura per il sollevamento di persone secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere una unità di controllo logico collegata a detto attuatore (11); detta struttura fissa (5) comprendendo un corpo scatolare (50) dotato di un'apertura superiore (54) attraversata da dette prime e seconde leve (14, 17), delimitata da un bordo perimetrale (53); detta struttura fissa (5) supportando una cornice periferica (19) contraffacciata a detto bordo perimetrale (53), mobile guidatamente rispetto a detta struttura fissa (5), e supportata distanziata rispetto ad essa; detta cornice periferica (19) essendo associata ad almeno un sensore di sicurezza (20) collegato a detta unità di controllo logica, ed essendo suscettibile di spostarsi tra una posizione sollevata, in cui non aziona detto sensore di sicurezza (20) ed una posizione abbassata, in cui aziona detto sensore di sicurezza (20) ad inviare un segnale a detta unità di controllo logico per l'arresto di detto attuatore (11).