IT201800008226A1 - Sistema di aggancio per pannelli di compensazione e relativo metodo di installazione - Google Patents

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IT201800008226A1
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IT
Italy
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compensation
hook
coupling
connection component
attraction means
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Application number
IT102018000008226A
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English (en)
Inventor
Paolo Scudiero
Francesco Beghetto
Original Assignee
Scilm Spa
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B95/00Fittings for furniture
    • A47B95/002Plinths, e.g. between furniture and ceiling or wall

Landscapes

  • Connection Of Plates (AREA)
  • Furniture Connections (AREA)
  • Conveying And Assembling Of Building Elements In Situ (AREA)
  • Paper (AREA)
  • Supports Or Holders For Household Use (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Sistema di aggancio per pannelli di compensazione e relativo metodo di installazione”
La presente invenzione riguarda il settore dell’arredamento, in particolare il settore dell’arredamento per cucine.
Più in dettaglio, la presente invenzione riguarda un sistema di aggancio per pannelli di compensazione (preferibilmente “zoccoli”), un relativo metodo di installazione, una struttura di compensazione e un componente di arredo.
Nelle cucine moderne i componenti di arredo impiegati per la predisposizione di armadi, cassettiere, elettrodomestici ad incasso e lavandini spesso sono dotati di pannelli di compensazione, quali ad esempio i battiscopa (comunemente chiamati anche “zoccoli” o “zoccolini”), disposti nella parte inferiore del componente di arredo a chiusura dello spazio tra il pavimento e il componente di arredo stesso. Infatti i componenti di arredo da cucina per diverse ragioni generalmente vengono montati in sospensione o in appoggio rispetto al pavimento mediante l’utilizzo di elementi di sostegno, comunemente chiamati “piedini”, ai quali vengono fissati degli elementi di raccordo o agganci. Lo zoccolo dunque può essere impiegato per motivazioni estetiche per offrire una continuità visiva tra la parte alta della cucina e il pavimento stesso e realizzato in tinta con il mobile della cucina, in colore di contrasto (es. simil acciaio), oppure di un colore simile agli altri arredamenti presenti nell’ambiente.
Lo zoccolo generalmente viene prodotto in plastica, alluminio oppure in legno o in altri materiali qui non espressamente indicati, a seconda delle esigenze del cliente.
Chiudendo lo spazio inferiore del componente di arredamento viene impedito l’accumulo di polvere e sporco al di sotto dei mobili, assicurando oltretutto che liquidi o altro non possano finire in zone difficili da raggiungere o pulire.
Alcuni zoccolini più moderni sono inoltre dotati di una guarnizione inferiore in grado di assicurare un elevato livello di tenuta contro eventuali spargimenti di liquido sul pavimento sottostante il componente di arredo, scongiurando possibili problemi di ristagno e cattivi odori.
Affinché le funzioni estetiche, funzionali e sanitarie dello zoccolo siano garantite tuttavia risulta indispensabile che l’elemento di raccordo o aggancio sia correttamente posizionato rispetto ai piedini e saldamente ancorato ad essi in modo che, a seguito di possibili colpi inferti da una scopa o un elettrodomestico per la pulizia, utilizzato durante le operazioni di pulizia del pavimento, oppure un urto accidentale con i piedi, lo zoccolo rimanga in posizione verticale ed assicuri la tenuta sul pavimento.
Inoltre l’aggancio dello zoccolo al piedino del mobile deve consentire anche di poter rimuovere facilmente, senza sforzo o danneggiamento, lo zoccolo stesso, nel caso in cui l’utente desideri pulire la zona della cucina sottostante al mobile.
I sistemi di aggancio presenti nella tecnica nota hanno evidenziato diversi inconvenienti tecnici legati principalmente all’installazione e alla rimozione dello zoccolo.
I sistemi tradizionali più diffusi prevedono un gancio che viene installato sulla superficie interna dello zoccolo che rimane nascosta dopo l’installazione sul mobile, grazie al quale successivamente l’operatore può agganciare lo zoccolo ai piedini del mobile stesso. Il gancio abbraccia elasticamente lo stelo del piedino e mantiene lo zoccolo fisso in posizione. Tuttavia questa operazione richiede una dispendiosa fase di centramento dei ganci in corrispondenza dei piedini su cui devono essere installati gli zoccoli, che necessita di un certo livello di precisione ed esperienza da parte dell’operatore. In particolare, la difficoltà è di installazione è legata al fatto che il gancio non è più visibile quando lo zoccolo è verticale e quindi è necessario pre-orientare in modo preciso i ganci rispetto agli zoccoli e poi, una volta che lo zoccolo è stato disposto verticalmente, verificare manualmente se avviene una corretta connessione ai piedini.
Va notato che il centramento dello zoccolo deve essere effettuato sia lungo la direzione verticale, in modo che il gancio sia pressoché a metà piedino, che in orizzontale, per evitare di non riuscire a connettere i ganci ai rispettivi piedini.
Per ovviare al problema dell’allineamento orizzontale, alcuni sistemi di aggancio sono stati dotati di una piastrina tipo “a pettine” inseribile nella sede posteriore di collegamento dello zoccolo, e di un gancio per il collegamento con il piedino che presenta da parte opposta una fiocina. La piastrina a pettine è dotata di una serie di guide parallele orizzontali all’interno delle quali può essere agganciata tale fiocina. In questo modo la piastrina consente di assorbire un errore nel posizionamento dello zoccolo pari alla lunghezza delle guide parallele e all’altezza delle stesse, dal momento che la fiocina può incastrarsi in una posizione qualsiasi tra le guide. Pertanto, l’installatore ha margine di muoversi lungo la direzione di estensione delle guide per realizzare il collegamento con il gancio.
Tuttavia anche con questo sistema il posizionamento in verticale permangono gli inconvenienti relativi alla difficoltà di installazione e, in particolare di rimozione dello zoccolo (ad esempio per eseguire operazioni di pulizia) dal momento che lo sgancio della fiocina dal pettine spesso è difficoltosa senza contare che a volte è necessario far leva sull’intero zoccolo che viene sottoposto a manovre di flessione a volte eccessiva. In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un sistema di aggancio per pannelli di compensazione, un relativo metodo di installazione, una struttura di compensazione e un componente di arredo che superino almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un sistema di aggancio per pannelli di compensazione, un relativo metodo di installazione, una struttura di compensazione e un componente di arredo in grado di consentire una più semplice, più rapida, agevole e precisa connessione dei pannelli di compensazione.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un sistema di aggancio per pannelli di compensazione, un relativo metodo di installazione, una struttura di compensazione e un componente di arredo comprendenti le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili forme di realizzazione dell'invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un sistema di aggancio per pannelli di compensazione, un relativo metodo di installazione, una struttura di compensazione e un componente di arredo. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - la figura 1 mostra una vista prospettica di un gancio per piedini di appoggio in accordo con un aspetto della presente invenzione;
- la figura 2A mostra una vista prospettica di un componente di connessione per pannelli di compensazione, con alcuni elementi nascosti per metterne in evidenza altri, in accordo con un aspetto della presente invenzione;
- la figura 2B mostra una vista prospettica secondo una differente angolazione del componente di connessione di figura 2A;
- la figura 3 mostra una vista prospettica di sistema di aggancio per pannelli di compensazione in accordo con la presente invenzione, una struttura di compensazione in accordo con la presente invenzione e un piedino per componenti di arredo;
- la figura 4 mostra una vista prospettica di sistema di aggancio per pannelli di compensazione in accordo con la presente invenzione, una struttura di compensazione in accordo con la presente invenzione e un componente di arredo in accordo con la presente invenzione; e
- la figura 5 mostra una vista prospettica di sistema di aggancio angolare per pannelli di compensazione in accordo con la presente invenzione, una struttura di compensazione in accordo con la presente invenzione e un componente di arredo in accordo con la presente invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, un gancio per piedini di appoggio è indicato con il numero 100 e ad esso si farà di seguito riferimento con la notazione abbreviata “gancio 100”.
Un componente di connessione per pannelli di compensazione è indicata con il numero 200 e ad esso si farà di seguito riferimento con la notazione abbreviata “componente di connessione 200”.
Un pannello di compensazione per componenti di arredo è indicato con il numero 300 e ad esso si farà di seguito riferimento con la notazione “pannello di compensazione 300”.
Un piedino di appoggio per componenti di arredo è indicato con il numero 400 e ad esso si farà di seguito riferimento con la notazione “piedino di appoggio 400”.
Il piedino di appoggio 400 è collegabile ad un mobile per definire e regolare un rialzo tra tale mobile e una pavimentazione e, in combinazione con altri analoghi piedini di appoggio 100, definirne e regolarne la base di appoggio.
Preferibilmente, il piedino di appoggio 400 presenta uno stelo 410, preferibilmente cilindrico, e un regolo 420 dotato di sezione maggiore dello stelo 410 e collegato a una porzione terminale dello stelo 410 per essere disposto in appoggio sulla pavimentazione e regolare l’elongazione del piedino di appoggio 400. La porzione terminale dello stelo 410 ed una sede interna del regolo 420 sono rispettivamente filettate per regolare l’altezza del piedino tramite rotazione del regolo 420.
Forma oggetto della presente invenzione un sistema di aggancio per pannelli di compensazione, configurato per collegare un pannello di compensazione 300 a un rispettivo piedino di appoggio 400.
Il sistema di aggancio comprende un gancio 100 e almeno un componente di connessione 200.
Il gancio 100 presenta una porzione di ancoraggio 110 stabilmente impegnabile in modo reversibile con una superficie laterale 411, preferibilmente cilindrica, del piedino di appoggio 400, in particolare dello stelo 410.
Preferibilmente, la porzione di ancoraggio 110 è configurata per avvolgere almeno parzialmente la superficie laterale 411 quando il gancio 100 è collegato al piedino di appoggio 400. In particolare, la porzione di ancoraggio 110 è configurata per abbracciare più del 50% della circonferenza della superficie laterale 411.
Preferibilmente, la porzione di ancoraggio 110 è elasticamente deformabile in un rispettivo piano di deformazione per consentire un ancoraggio a scatto del gancio 100 con il piedino di appoggio 400 attuabile semplicemente premendo il gancio 100 contro lo stelo 410.
Preferibilmente, il gancio 100 comprende una lamina 120 preferibilmente metallica, ripiegata per definire la porzione di ancoraggio 110.
Nella forma realizzativa illustrata la lamina 120 è sviluppata lungo una linea di sviluppo prevalente giacente in un piano di sviluppo, in particolare coincidente con il piano di deformazione della porzione di ancoraggio 110. Inoltre, la lamina 120 è preferibilmente orientata perpendicolarmente a tale piano di sviluppo lungo tutta la sua linea di sviluppo.
Più in dettaglio la lamina 120 è piegata per circondare almeno parzialmente una sede di alloggiamento “S” per piedino di appoggio 400. La sede di alloggiamento “S” è definita dal gancio 100 stesso, e in particolare dalla lamina 120, e comprende la porzione di spazio occupata dal piedino di appoggio 400 in corrispondenza del gancio 100.
Preferibilmente, la lamina 120 presenta uno o più tratti rettilinei 122, in particolare tratti in cui tale linea di sviluppo della lamina 120 è rettilinea. Nella soluzione realizzativa preferita, la lamina 120 presenta esattamente due tratti rettilinei 122 rivolti in direzioni tra loro diverse e preferibilmente definenti un angolo tra loro di 90°.
Uno o entrambi di detti tratti rettilinei 122 definisce un rispettivo piano di accoppiamento 124 tra il gancio 100 ed il componente di connessione 200, in particolare in corrispondenza di una propria faccia rivolta in direzione opposta rispetto alla sede di alloggiamento “S”.
In particolare, orientando almeno uno dei tratti rettilinei 122 parallelamente al pannello di compensazione 300 è possibile eseguire una connessione di una tratto di zoccolo rettilineo (in tal caso l’altro tratto rettilineo 122 non viene utilizzato).
In alternativa, la conformazione angolata (90°) dei tratti rettilinei 122 consente di connettere due zoccoli tra loro per formare un angolo. In tal caso, un primo tratto rettilineo 122 è orientato parallelamente ad un primo pannello di compensazione 300, mentre un secondo tratto rettilineo 122 è orientato parallelamente ad un secondo pannello di compensazione 300 angolato rispetto al primo (figura 5).
Inoltre, ciascun tratto rettilineo 122 presenta una superficie di appoggio affacciata alla sede di alloggiamento “S” adatta a per disporsi in battuta sulla superficie laterale 411 del piedino di appoggio 400 e cooperare a definire la porzione di ancoraggio 110.
Preferibilmente, il gancio 110 presenta due rispettive alette di estremità 125 che definiscono un invito per l’ancoraggio a scatto del gancio 100 attorno alla superficie laterale 411.
Più in particolare, le alette di estremità 125 definiscono rispettive superfici convergenti verso la sede di alloggiamento “S”. Esse sono configurate per scorrere contro superficie laterale 411 per guidare un allargamento della porzione di ancoraggio 110 durante una pressione del gancio 100 contro il piedino di appoggio 400, costituente una fase iniziale dell’ancoraggio a scatto.
Preferibilmente, le alette di estremità 125 definiscono inoltre un riscontro contro la superficie laterale 411 per conseguire, successivamente all’innesto del gancio 100 sul piedino di appoggio 400, l’ancoraggio stabile gancio 100 sul piedino di appoggio 400.
Preferibilmente, le alette di estremità 125 sono definite da rispettive porzioni di estremità della lamina 120, preferibilmente rettilinee, ripiegate verso la sede di alloggiamento “S”.
Preferibilmente, ciascuna aletta di estremità 125 è adiacente a un rispettivo tratto rettilineo 122 e la lamina 120 definisce una curva ad angolo tra di essi, preferibilmente definente un angolo compreso tra 135° e 175°.
Inoltre, il sistema di aggancio comprende mezzi di attrazione magnetica 130, 230 interposti tra il gancio 100 ed il componente di connessione 200 per realizzare un accoppiamento magnetico tra i due.
Va notato che con il termine “mezzi di attrazione magnetica” si intendono ricomprese diverse forme realizzative in cui:
- il componente di connessione 200 comprende un elemento magnetico ed il gancio 100 è almeno in parte realizzato in materiale ferromagnetico; oppure
- il componente di connessione 200 è almeno in parte realizzato in materiale ferromagnetico ed il gancio 100 comprende un elemento magnetico; oppure
- sia il componente di connessione 200 che il gancio 100 comprendono rispettivi elementi magnetici.
Nella soluzione realizzativa preferita, primi mezzi di attrazione magnetica 130 sono disposti in corrispondenza del gancio comprendono preferibilmente un elemento ferromagnetico 131 per ciascun piano di accoppiamento 124.
Nella soluzione realizzativa preferita, l’elemento ferromagnetico 131 è costituito da un corpo metallico lastriforme, fissato al rispettivo piano di accoppiamento 124 in posizione parallela e preferibilmente sovrapposta ad esso.
In soluzioni realizzative alternative non illustrate, la lamina 120 stessa è realizzata in materiale metallico e definisce tali primi mezzi di attrazione magnetica 130.
Preferibilmente, il sistema di aggancio oggetto della presente invenzione comprende un numero di testine 200 pari al numero di elementi ferromagnetici 131 (e di piani di accoppiamento 124) del gancio 100.
Nella soluzione realizzativa preferita, ciascun componente di connessione 200 comprende un corpo principale 205, preferibilmente polimerico e monolitico.
Inoltre, ciascun componente di connessione 200 presenta una porzione di collegamento 210, preferibilmente a forma di “T”, reversibilmente collegabile a un rispettivo pannello di compensazione 300 preferibilmente in corrispondenza di una rispettiva sede di fissaggio 310 di dotata di riscontri definita dallo stesso pannello di compensazione 300. In particolare, la porzione di collegamento 210 è definita da una porzione posteriore del corpo principale 205.
Preferibilmente, la porzione di collegamento 210 è configurata per ingaggiare la rispettiva sede di fissaggio 310 quando orientata secondo una prima configurazione di inserimento, in cui il tratto orizzontale della porzione di collegamento 210 a “T” non impegna i riscontri della sede di fissaggio 310.
La porzione di collegamento 210 è configurata per impegnare i riscontri della sede di fissaggio 310 successivamente a una rotazione del componente di connessione 200 rispetto al pannello di compensazione 300 dalla prima configurazione a una seconda configurazione di ancoraggio, in modo da ancorarla in modo stabile allo stesso pannello di compensazione 300.
Preferibilmente, tale rotazione avviene in un piano definito dal pannello di compensazione 300 e attorno allo stelo centrale della porzione di collegamento 210 a “T”.
Il componente di connessione 200 presenta secondi mezzi di attrazione magnetica 230 ingaggiabili con i primi mezzi di attrazione magnetica 130 del gancio 100 per determinare un collegamento stabile tra un pannello di compensazione 300 collegato al componente di connessione 200 e un piedino di appoggio 400 a cui è ancorato il gancio 100.
Preferibilmente, il corpo principale 205 definisce, in corrispondenza di una propria porzione anteriore, una tasca 225 e i secondi mezzi di attrazione magnetica 230 comprendono un organo magnetico 231, preferibilmente un magnete al neodimio, stabilmente ospitato nella tasca 225 in modo rimovibile. In alternativa, l’organo magnetico 231 è realizzato di pezzo con la tasca 225 e/o con l’interno componente di connessione 200 (e quindi è fisso e irremovibile) ad esempio nel caso di co-stampaggio con il componente di connessione 200 stesso.
Preferibilmente, l’organo magnetico 231 presenta forma discoidale ed è inseribile lateralmente nella tasca 225 secondo un movimento preferibilmente orientato parallelamente al piano definito dal pannello di compensazione 300. L’organo magnetico 231 è preferibilmente un magnete in neodimio.
Nella soluzione realizzativa preferita, il gancio 100 ed il componente di connessione 200 sono configurati per definire, in uso, una distanza di separazione tra l’asse dello stelo 410 e il pannello di compensazione 300 pari al raggio del regolo 420.
Preferibilmente tale distanza è sufficiente a consentire al pannello di compensazione 300 di appoggiare sul pavimento quando collegato a un piedino 400 senza interferire con il regolo 420.
Forma ulteriore oggetto della presente invenzione una struttura di compensazione che comprende uno o più sistemi di aggancio e un pannello di compensazione 300 del tipo sopra descritto.
Preferibilmente, il pannello di compensazione 300 presenta una scanalatura 305 posteriore sostanzialmente a “T”, sviluppata lungo una direzione di sviluppo prevalente del pannello di compensazione 300.
La scanalatura 305 e definisce le sedi di fissaggio 310 e consente una regolazione di posizione delle testine 200 lungo tale direzione di sviluppo prevalente del pannello di compensazione 300.
Forma ulteriore oggetto della presente un componente di arredo, illustrato almeno in parte in figura 4, comprendente uno o più piedini di appoggio 400 e una struttura di compensazione del tipo sopra descritto.
Nella componente di arredo, ciascun gancio 100 della struttura di compensazione è stabilmente collegato alla superficie laterale 411 di uno stelo 410 di un rispettivo piedino di appoggio 400.
Analogamente, ciascun componente di connessione 200 è stabilmente collegata a una rispettiva sede di fissaggio 310 del pannello di compensazione 300, in particolare in corrispondenza della propria porzione di collegamento 210.
Inoltre, i primi mezzi di attrazione magnetica 130 di ciascun gancio 100 ingaggiano i secondi mezzi di attrazione magnetica 230 di un rispettivo componente di connessione 200 per determinare un collegamento stabile del pannello di compensazione 300 ai piedini di appoggio 400, preferibilmente in modo tale che la distanza tra il pannello di compensazione 300 e lo stelo 410 definita dall’estensione del componente di connessione 200 e del gancio 100 permetta al pannello di compensazione 300 di non impegnare il regolo 420.
Forma ulteriore oggetto della presente invenzione un metodo di installazione per pannelli di compensazione 300 del tipo sopra descritto. Tale metodo comprende una fase preliminare di predisposizione di uno o più sistemi di aggancio per pannelli di compensazione 300, ciascuno comprendente un rispettivo gancio 100 e almeno un rispettivo componente di connessione 200, uno o più piedini di appoggio 400 e un pannello di compensazione 300.
Preferibilmente uno più di tali elementi predisposti sono realizzati in accordo con quanto sopra descritto.
Successivamente, il metodo comprende una fase di ancoraggio stabile di ciascun gancio 100 a un rispettivo piedino di appoggio 400.
Preferibilmente tale fase comprende una pressione del gancio 100 contro lo stelo 410 per attivare l’ancoraggio a scatto sopra descritto, in modo tale che la porzione di ancoraggio 110 del gancio 100 avvolga almeno parzialmente la superficie laterale 411.
Successivamente, il metodo comprende una fase di collegamento stabile di ciascun componente di connessione 200 a una rispettiva sede di fissaggio 310 del pannello di compensazione 300.
Preferibilmente tale fase comprende un inserimento della porzione di collegamento 210 del componente di connessione 200 nella scanalatura 305 e una rotazione del componente di connessione 200 dalla prima configurazione alla seconda configurazione.
Preferibilmente, il metodo comprende un’ulteriore fase di regolazione della posizione delle testine 200 lungo la scanalatura 305 in modo da combaciare con una disposizione spaziale dei piedini di appoggio 400. Inoltre, il metodo comprende preferibilmente una fase di regolazione scorrevole della posizione dei ganci 100 lungo gli steli 410 in modo regolarne la posizione in accordo con la posizione delle testine 200 relativamente al pannello di compensazione 300.
Successivamente, il metodo comprende una fase di accostamento del pannello di compensazione 300 ai rispettivi piedini di appoggio 400, in modo da disporre in battuta i secondi mezzi di attrazione magnetica 230 delle testine 200 con i primi mezzi di attrazione magnetica 130 dei ganci 100 per determinare un collegamento magnetico stabile fra i due.
Come già esposto, tale fase di accostamento può prevedere l’accostamento di due pannelli di compensazione 300 angolati ad uno stesso piedino di appoggio 400 (in corrispondenza dell’angolo) in cui i secondi mezzi di attrazione magnetica 230 delle testine 200 dei due pannelli 300 sono disposti in battuta con i primi mezzi di attrazione magnetica 130 delle due tratti rettilinei 122 angolati dello stesso gancio 100 (fig.5).
La presente invenzione raggiunge lo scopo proposto, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
Vantaggiosamente, il sistema di aggancio decritto consente una connessione comoda e facilmente regolabile di un pannello di compensazione a uno o più rispettivi piedini.
Inoltre, il sistema di aggancio descritto consente un’agevole rimozione del pannello di compensazione dai relativi piedini senza dover esercitare sganci meccanici difficoltosi.
Infine, l’orientazione reciproca ad angolo retto dei piani di accoppiamento presentata da una delle forme realizzative del gancio consente di disporre agevolmente i pannelli di compensazione secondo una configurazione ad angolo retto.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di aggancio per pannelli di compensazione, comprendente: - un gancio (100) per piedini di appoggio (400), presentante una porzione di ancoraggio (110) stabilmente impegnabile in modo reversibile con una superficie laterale (411) preferibilmente cilindrica di un piedino di appoggio (400) per elementi di arredo; e - almeno un rispettivo componente di connessione (200) presentante una porzione di collegamento (210) reversibilmente collegabile a un rispettivo pannello di compensazione (300); in cui detto sistema mezzi di attrazione magnetica (130, 230) disposti tra detto gancio (100) e detto componente di connessione (200) e reciprocamente ingaggiabili per determinare un collegamento stabile di detto pannello di compensazione (300) a detto piedino di appoggio (400).
  2. 2. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione di ancoraggio (110) è configurata per avvolgere almeno parzialmente detta superficie laterale (411) durante un collegamento di detto gancio (100) a detto piedino di appoggio (400).
  3. 3. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 2 in cui detta porzione di ancoraggio (110) è elasticamente deformabile in un piano di deformazione per conseguire un ancoraggio a scatto su detta superficie laterale (411).
  4. 4. Sistema di aggancio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gancio (100) comprende una lamina (120) ripiegata per definire detta porzione di ancoraggio (110), detta lamina (120) circondando almeno parzialmente una sede di alloggiamento (S) per detto piedino di appoggio (400).
  5. 5. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 4, in cui detta lamina (120) presenta uno o più tratti rettilinei (122), ciascun tratto rettilineo (122) definendo un rispettivo piano di accoppiamento (124).
  6. 6. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 5 in cui detta lamina (120) presenta due tratti rettilinei (122) rivolti in direzioni tra loro diverse e preferibilmente definenti un angolo di 90°.
  7. 7. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detti mezzi di attrazione magnetica comprendono primi mezzi di attrazione magnetica (130) disposti sul gancio (100) i quali comprendono un elemento ferromagnetico (131) per uno o entrambi i piani di accoppiamento (124).
  8. 8. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 7, in cui detto elemento magnetico (131) è un corpo metallico lastriforme, fissato al rispettivo piano di accoppiamento (124) in posizione parallela e preferibilmente sovrapposta a detto piano di accoppiamento (124).
  9. 9. Sistema di aggancio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto gancio (100) presenta due rispettive alette di estremità (125) definenti un invito per un ancoraggio a scatto di detto gancio (100) attorno a detta superficie laterale (411), dette alette di estremità (125) definendo inoltre un riscontro contro detto piedino di appoggio (400) per conseguire detto ancoraggio a scatto.
  10. 10. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 9, quando dipende dalla rivendicazione 4 in cui dette alette di estremità (125) sono definite da rispettive porzioni di estremità di detta lamina (120) ripiegate verso detta sede di alloggiamento (S) per il piedino di appoggio (400).
  11. 11. Sistema di aggancio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detta porzione di collegamento (210) del componente di connessione (200) è accoppiabile a una sede di fissaggio (310) dotata di riscontri definita dal rispettivo pannello di compensazione (300), detta porzione di collegamento (210) essendo configurata per ingaggiare detta sede di fissaggio (310) in una prima configurazione di inserimento e per impegnare detti riscontri successivamente a una rotazione di detto componente di connessione (200) rispetto al pannello di compensazione (300) dalla prima configurazione a una seconda configurazione di ancoraggio in modo da ancorare in modo stabile detto componente di connessione (200) a detto pannello di compensazione (300).
  12. 12. Sistema di aggancio secondo la rivendicazione 11, in cui detta porzione di collegamento (210) presenta una forma a “T”.
  13. 13. Sistema di aggancio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto componente di connessione (200) comprende un corpo principale (205) definente una tasca (225) per un rispettivo organo magnetico (231) di detti secondi mezzi di attrazione magnetica (230), preferibilmente un magnete al neodimio, stabilmente ospitato in detta tasca (225) in modo rimovibile o fisso.
  14. 14. Struttura di compensazione per componenti di arredo, comprendente uno o più sistemi di aggancio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, detta struttura di compensazione comprendendo un pannello di compensazione (300) definente una o più sedi di fissaggio (310), ciascuna sede di fissaggio (310) consentendo un collegamento stabile e reversibile di un rispettivo componente di connessione (200) di detti uno o più sistemi di aggancio e una regolazione di posizione di detto componente di connessione (200) lungo una direzione di sviluppo prevalente del pannello di compensazione (300).
  15. 15. Struttura di compensazione secondo la rivendicazione 14, in cui detto pannello di compensazione (300) presenta una scanalatura (305) sostanzialmente a “T” sviluppata lungo detta direzione di sviluppo prevalente del pannello di compensazione (300) e definente dette una o più sedi di fissaggio (310).
  16. 16. Componente di arredo, comprendente uno o più piedini di appoggio (400) collegabili ad un mobile per definire un rialzo tra detto mobile e una pavimentazione, ciascun piedino di appoggio (400) presentando uno stelo (410) preferibilmente cilindrico e un regolo (420) collegato a una porzione terminale di detto stelo (410), detta componente di arredo comprendendo inoltre una struttura di compensazione secondo la rivendicazione 14 o 15 in cui ciascun gancio (100) è stabilmente collegato a una superficie laterale (411) di un rispettivo stelo (410) e ciascun componente di connessione (200) è stabilmente collegata a una rispettiva sede di fissaggio (310) del pannello di compensazione (300), i primi mezzi di attrazione magnetica (130) di ciascun gancio (100) ingaggiando i secondi mezzi di attrazione magnetica (230) di un rispettivo componente di connessione (200) per determinare un collegamento stabile del pannello di compensazione (300) a detti uno o più piedini di appoggio (400).
  17. 17. Metodo di installazione per pannelli di compensazione (300), comprendente le fasi di: - predisporre uno o più sistemi di aggancio per pannelli di compensazione (300), ciascun sistema di aggancio comprendendo un rispettivo gancio (100) presentante primi mezzi di attrazione magnetica (130) e almeno un componente di connessione (200) presentante secondi mezzi di attrazione magnetica (230), in cui detti uno o più sistemi di aggancio sono preferibilmente realizzati secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 13; - predisporre uno o più piedini di appoggio (400), ciascun piedino di appoggio (400) premendo un regolo (420) e uno stelo (410) preferibilmente cilindrico, e un pannello di compensazione (300) definente una sede di fissaggio (310) per ciascun componente di connessione (200); - ancorare in modo stabile ciascun gancio (100) a un rispettivo piedino di appoggio (400), in modo tale che detto gancio (100) avvolga almeno parzialmente una superficie laterale (411) di detto stelo (410); - collegare in modo stabile ciascun componente di connessione (200) a una rispettiva sede di fissaggio (310); - accostare detto pannello di compensazione (300) a detti uno o più piedini di appoggio (400) in modo da disporre in battuta i secondi mezzi di attrazione magnetica (230) con i primi mezzi di attrazione magnetica (130).
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