ITUB20154854A1 - Gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo e struttura di compensazione per componenti di arredo - Google Patents

Gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo e struttura di compensazione per componenti di arredo Download PDF

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ITUB20154854A1
ITUB20154854A1 ITUB2015A004854A ITUB20154854A ITUB20154854A1 IT UB20154854 A1 ITUB20154854 A1 IT UB20154854A1 IT UB2015A004854 A ITUB2015A004854 A IT UB2015A004854A IT UB20154854 A ITUB20154854 A IT UB20154854A IT UB20154854 A1 ITUB20154854 A1 IT UB20154854A1
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hooking
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Paolo Scudiero
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Scilm Spa
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Description

DESCRIZIONE
“Gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo e struttura di compensazione per componenti di arredo”
La presente invenzione ha per oggetto un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo e una struttura di compensazione per componenti di arredo.
L'invenzione trova applicazione nel settore deN’arredamento, in particolare nel settore dell’arredamento per cucine.
In particolare nelle cucine moderne i componenti di arredo impiegati per la predisposizione di armadi, cassettiere, elettrodomestici ad incasso e lavandini spesso sono dotati di pannelli di compensazione, quali ad esempio i battiscopa (comunemente chiamati anche “zoccoli" o “zoccolini”), disposti nella parte inferiore del componente di arredo a chiusura dello spazio tra il pavimento e il componente di arredo stesso. Infatti i componenti di arredo da cucina per diverse ragioni generalmente vengono montati in sospensione o in appoggio rispetto al pavimento mediante l’utilizzo di elementi di sostegno, comunemente chiamati “piedini", ai quali vengono fissati gli elementi di raccordo.
Lo zoccolino dunque può essere impiegato per motivazioni estetiche per offrire una continuità visiva tra la parte alta della cucina e il pavimento stesso e realizzato in tinta con il mobile della cucina, in colore di contrasto, oppure di un colore simile agli altri arredamenti presenti nell’ambiente.
Lo zoccolino generalmente viene prodotto in plastica, alluminio oppure in legno o in altri materiali qui non espressamente indicati, a seconda delle esigenze del cliente.
Chiudendo lo spazio inferiore del componente di arredamento viene impedito l’accumulo di polvere e sporco al di sotto dei mobili, assicurando oltretutto che liquidi o altro possa finire in zone difficili da raggiungere o pulire.
Alcuni zoccolini più moderni sono inoltre dotati di una guarnizione inferiore in grado di assicurare un elevato livello di tenuta contro eventuali spargimento di liquido sul pavimento sottostante il componente di arredo, scongiurando possibili problemi di ristagno e cattivi odori.
Affinché le funzioni estetiche, funzionali e sanitarie dello zoccolino siano garantite tuttavia risulta indispensabile che l’elemento di raccordo sia correttamente posizionato rispetto ai piedini e saldamente ancorato ad essi in modo che, a seguito di possibili colpi inferti da una scopa o un elettrodomestico per la pulizia, utilizzato durante le operazioni di pulizia del pavimento, oppure un urto accidentale con i piedi, lo zoccolino rimanga in posizione verticale ed assicuri la tenuta sul pavimento.
Inoltre l’aggancio dello zoccolino al piedino del mobile deve consentire anche di poter rimuovere senza sforzo o danneggiamento lo zoccolino stesso, nel caso in cui l’utente desideri pulire la zona della cucina sottostante al mobile.
I sistemi di aggancio presenti nella tecnica nota hanno evidenziato diversi inconvenienti tecnici legati principalmente all'installazione e alla rimozione dello zoccolino.
I sistemi tradizionali più diffusi prevedono un gancio che viene installato sulla superficie dello zoccolino che rimane nascosta dopo l’installazione sul mobile, grazie al quale successivamente l’operatore può agganciare lo zoccolino ai piedini del mobile stesso.
Tuttavia questa operazione richiede una dispendiosa fase di centramento dei ganci in corrispondenza dei piedini su cui devono essere installati gli zoccolini, che necessita di un certo livello di precisione da parte dell’operatore. Anche un millimetro di sfasamento infatti tra il gancio e il piedino rischia di compromettere la riuscita dell'installazione.
Il centramento dello zoccolino deve essere effettuato sia lungo la direzione verticale, per evitare di lasciare spazi vuoti sotto lo zoccolino, che in orizzontale, per evitare di non riuscire a connettere i piedini tra loro.
Per ovviare al problema dell’allineamento orizzontale, alcuni zoccolini sono stati dotati di una piastrina tipo “a pettine" inseribile nella sede di collegamento dello zoccolino con il gancio che serve per il collegamento con il piedino. La piastrina a pettine è dotata di una serie di guide parallele orizzontali all’interno delle quali può essere agganciata la porzione di aggancio del gancio. In questo modo la piastrina consente di assorbire un errore nel posizionamento dello zoccolino pari alla lunghezza delle guide parallele, consentendo di semplificare la posa. In altre parole, l’installatore ha margine di muoversi lungo la direzione di estensione delle guide per realizzare il collegamento con il gancio.
Tuttavia anche con questo sistema il posizionamento in verticale rimane incerto e limitato dal posizionamento delle guide della piastrina attaccata allo zoccolino, la quale può ricevere il gancio solo in posizioni predefinite (tra una guida e l’altra).
Dunque sia in quest’ultimo sistema che nei sistemi tradizionali è richiesto un elevato livello di precisione e progettazione dei componenti oltre ad un oneroso tempo di posa.
Si noti peraltro che spesso l’operatore si trova a dover agganciare lo zoccolino senza poter vedere dove lo sta agganciando, poiché durante la posa il gancio risulta difficilmente visibile nel momento di innesto col piedino.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo che superi uno o più degli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo che sia strutturalmente semplice e che possa essere installato in modo facile e preciso consentendo un rapido posizionamento dei pannelli di compensazione.
Ancor più in particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo che consenta di avere maggior margine di errore in fase di installazione.
In particolare la presente invenzione prevede un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo comprendente una prima porzione di aggancio stabilmente impegnabile con un elemento distanziatore quale un piedino di un componente di arredo, ed almeno una seconda porzione di aggancio, solidale alla prima porzione di aggancio ed impegnabile stabilmente ad un pannello di compensazione quale uno zoccolino.
La seconda porzione di aggancio si estende in allontanamento dalla prima porzione di aggancio lungo una direzione di vincolo.
Vantaggiosamente il gancio comprende inoltre mezzi distanziali solidali alla prima porzione di aggancio ed estendentisi dalla prima porzione di aggancio in direzione trasversale, preferibilmente perpendicolare, alla direzione di vincolo.
Grazie alla presenza dei mezzi distanziali il gancio consente di mantenere costante e pari ad un valore predeterminato la distanza tra la seconda porzione di aggancio ed un piano di riscontro disposto a contatto con l’elemento distanziatore e affacciente il componente di arredo.
Forma inoltre oggetto dell’invenzione una struttura di compensazione per componenti di arredo.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una struttura di compensazione per componenti di arredo che consenta una rapida, pratica e precisa installazione dei pannelli di compensazione e che allo stesso tempo sia semplice ed economica.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo e da una struttura di compensazione per componenti di arredo, comprendenti le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Le rivendicazioni dipendenti, qui incorporate per riferimento, corrispondono a differenti forme di realizzazione dell'invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo e di una struttura di compensazione per componenti di arredo, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica schematica di una struttura di compensazione per componenti di arredo secondo una possibile forma di realizzazione della presente invenzione,
- la figura 2 è una vista laterale schematica della struttura di figura 1 durante una fase di montaggio del pannello di compensazione, e - le figure 3A, 3B, 3C sono rispettivamente una vista laterale schematica, una vista dall’alto schematica ed una vista prospettica di un gancio per pannelli di compensazione per componenti di arredo secondo una possibile forma di realizzazione della presente invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, con 1 è stata complessivamente indicata una struttura di compensazione per componenti di arredo, d’ora e in avanti semplicemente struttura 1.
La struttura 1 comprende un gancio 100, un elemento distanziatore 200 ed almeno un pannello di compensazione 300.
L’elemento distanziatore 200 è configurato per ricevere, in accoppiamento stabile, una prima porzione di aggancio 101 del gancio.
Il pannello di compensazione 300 presenta almeno una scanalatura 301 configurata per impegnarsi stabilmente con una seconda porzione di aggancio 102 del gancio 100.
Nella descrizione che segue si farà particolare riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure 1 e 2, in cui l’elemento distanziatore 200 è un “piedino" e il pannello di compensazione 300 è uno “zoccolino". In altri termini l’elemento distanziatore 200 è configurato per disporsi in appoggio su una superficie di appoggio, ad esempio un pavimento P di una cucina, e per sorreggere una base 401 di un componente di arredo 400 in appoggio su di esso.
Il piedino 200 definisce pertanto un rialzo tra la base del componente di arredo 401 ed il pavimento definente un vano 2 destinato ad essere chiuso dallo zoccolino 300 mediante l’impiego del gancio 100.
Il gancio 100 comprende una prima porzione di aggancio 101, stabilmente impegnabile con l’elemento distanziatore 200, e almeno una seconda porzione di aggancio 102 solidale alla prima porzione di aggancio 101 ed impegnabile stabilmente ad un pannello di compensazione 300.
Preferibilmente la prima porzione di aggancio 101 presenta conformazione a “C" ed è elasticamente deformabile in un piano di deformazione per conseguire un ancoraggio a scatto.
Vantaggiosamente in questo modo l’aggancio e lo sgancio al/dal elemento distanziatore 200 risulta semplice ed immediato per l’installatore.
Preferibilmente la prima porzione di aggancio 101 è controsagomata rispetto ad una sede di aggancio 201 dell’elemento distanziatore 200. La seconda porzione di aggancio 102 si estende in allontanamento dalla prima porzione di aggancio 101 lungo una direzione di vincolo X.
La direzione di vincolo X indica la direzione lungo cui avviene l’accoppiamento tra il gancio 100 e il pannello di compensazione 300. Preferibilmente la seconda porzione di aggancio 102 presenta almeno una coppia di denti di trattenimento 102a, 102b elasticamente deformabili in allontanamento o in avvicinamento tra loro per innestarsi a scatto in una corrispondente scanalatura 301 di un pannello di compensazione 300. Vantaggiosamente l’accoppiamento elastico offerto dalla coppia di denti di trattenimento 102a, 102b consente di ottenere un rapido montaggio e smontaggio del gancio 100 rispetto al pannello di compensazione 300 all’interno della propria scanalatura 301; inoltre in questo modo il pannello di compensazione 300 è salvaguardato nei confronti di eventuali rotture o danneggiamenti causati da accoppiamenti di tipo rigido.
Preferibilmente, come ben visibile nelle figure 1, 2, 3B, 3C, i due denti di trattenimento 102a, 102b sono disposti in posizione sfalsata in direzione trasversale alla direzione di deformazione dei denti di trattenimento 102a, 102b stessi.
Preferibilmente inoltre la scanalatura 301 del pannello di compensazione 300 è continua lungo tutto lo sviluppo del pannello di compensazione 300 stesso. Vantaggiosamente in questo modo è consentita una regolazione orizzontale del posizionamento dello zoccolino precisa secondo le esigenze del cliente ed una installazione semplicissima, in quanto l’accoppiamento con il gancio 100 non è puntuale e limitato in orizzontale ma può avvenire in qualsiasi punto lungo lo sviluppo della scanalatura 301.
Preferibilmente, come illustrato nella forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, il gancio 100 comprende due seconde porzioni di aggancio 102 disposte a 90° l’una rispetto l’altra e configurate per agganciarsi con pannelli di compensazione 300 distinti (o con un pannello di compensazione 300 unico a 90°) in modo da consentire la chiusura di eventuali porzioni d’angolo del componente di arredo 400.
Il gancio 100 secondo la presente invenzione comprende inoltre mezzi distanziali 103 solidali alla prima porzione di aggancio 101 ed estendentisi dalla prima porzione di aggancio 101 in direzione trasversale, preferibilmente perpendicolare, alla direzione di vincolo X.
Si noti che in una possibile forma di realizzazione del gancio 100 secondo la presente invenzione, non illustrata nelle figure allegate, i mezzi distanziali 103 potrebbero essere realizzati solidali alla seconda porzione di aggancio 102.
Durante una configurazione d’uso della struttura 1, in cui il gancio 100 è impegnato con l’elemento distanziatore 200, i mezzi distanziali 103 del gancio 100 sono disposti lungo l’elemento distanziatore 200 ed esternamente ad esso.
Si noti che con il termine “lungo’’ si intende che i mezzi distanziali 103 possono essere disposti a contatto con l’elemento distanziatore 200 oppure nei pressi di essi.
Vantaggiosamente la presenza dei mezzi distanziali 103 consente di mantenere costante e pari ad un determinato valore la distanza “h” tra la prima seconda di aggancio 102 ed una superficie di riscontro, ad esempio il pavimento P (nel caso di vano 2 inferiore e zoccolino 300), affacciale la superficie esterna della base 401 del componente di arredo 400.
In altri termini durante una configurazione d’uso del gancio 100 in cui la prima porzione è impegnata con la sede di aggancio 201 dell’elemento distanziatore 200, i mezzi distanziali 103 consentono il posizionamento del gancio 100 ad un'unica distanza “h" dalla superficie di riscontro. Pertanto il posizionamento del gancio 100 lungo la direzione perpendicolare al piano di riscontro (il posizionamento verticale nel caso di zoccolino 300), e dunque la posa del pannello 300, risultano facilitati ed immediati.
Preferibilmente i mezzi distanziali 103 si estendono trasversalmente, ancora più preferibilmente perpendicolarmente, al piano di deformazione. Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, preferibilmente i mezzi distanziali 103 comprendono una o più barrette distanziali 103a.
Preferibilmente le barrette distanziali 103a sono disposte parallelamente all’elemento distanziatore 200 o secondo un andamento convergente o divergente rispetto all’elemento distanziatore 200.
Con particolare riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, le barrette distanziali 103a sono perpendicolari al piano di deformazione della prima porzione 101 e alla direzione di vincolo X e sono disposte in uso parallelamente ad una direzione di sviluppo K del piedino 200.
Preferibilmente i mezzi distanziali 103 sono disposti sul gancio 100 in modo tale che, nella configurazione d’uso, i mezzi distanziali 103 si dispongano in battuta contro una porzione di riscontro 202 dell’elemento distanziatore.
Ad esempio la porzione di riscontro 202 definisce un gradino dell’elemento distanziatore 200.
Con riferimento alle figure 1 e 2, preferibilmente le barrette distanziali 103a sono disposte parallelamente lungo il piedino 200 in modo e il gancio 100 è disposto in modo tale che le porzioni terminali libere delle barrette distanziali 103 siano in battuta con la porzione di riscontro 202 del piedino 200. Vantaggiosamente in questo modo l’operatore che deve posizionare il gancio 100 sul piedino 200 deve semplicemente calzare la prima porzione 101 sulla sede di aggancio 201 del piedino 200 senza doversi preoccupare del posizionamento verticale infatti, sarà sufficiente traslare il il gancio 100 verso il basso finché le barrette distanziali 103a non si attestino contro la porzione di riscontro 202 del piedino 200.
Preferibilmente il piedino 200 è realizzato in modo che la porzione di riscontro 202 sia disposta ad una predeterminata quota dal pavimento P che consenta una corretta posa dello zoccolino 300. Infatti la scanalatura 301 dello zoccolino 300 è realizzata in modo che la sua distanza Ή’’ dal pavimento P, durante la configurazione d’uso della struttura 1, sia pari alla distanza “h" della seconda porzione di aggancio 102 dal pavimento P. La distanza “h" risulta pertanto determinata dalla quota dal pavimento P raggiunta dalle barrette distanziali 103a in appoggio sulla porzione di riscontro 202 del piedino 200.
Secondo una possibile forma di realizzazione non illustrata nelle figure allegate, preferibilmente i mezzi distanziali 103 sono disposti sul gancio 100 in modo tale che, nella configurazione d’uso, i mezzi distanziali 103 si dispongano esternamente all’elemento distanziatore 200 in una configurazione non interferente con una sagoma esterna dell’elemento distanziatore 200.
In altri termini questa forma di realizzazione prevede ad esempio che le barrette distanziali 103a siano realizzate per disporsi in appoggio direttamente sul pavimento P. In questo caso la distanza “h" dipende esclusivamente dalla lunghezza delle barrette distanziali 103a e non dalla porzione di riscontro 202 del piedino 200.
Vantaggiosamente in questo caso l’operatore può semplicemente agganciare il gancio 100 al piedino 200 e poi trascinarlo verso la superficie di riscontro fino ad attestare i mezzi distanziali direttamente contro la superficie di riscontro.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, preferibilmente l’elemento distanziatore 200 ha una sede di aggancio 201 configurata per ricevere una porzione di aggancio 101 del gancio 100 di forma cilindrica e la prima porzione di aggancio 101 ha sviluppo di forma cilindrica.
Preferibilmente l’elemento distanziatore 200 comprende mezzi di regolazione telescopici 203 configurati per regolare la distanza tra la base 401 del componente di arredo 400 e il pavimento P. Tali mezzi di regolazione telescopici 203 comprendono un accoppiamento a vite tra la parte inferiore di uno stelo del piedino 200 ed un corrispondente foro interno di un regolo 203a. Tale regolo definisce una allargamento in corrispondenza della parte inferiore del piedino.
Pertanto, la regolazione avviene ruotando il regolo 203a dell’elemento distanziatore 200.
Vantaggiosamente grazie ai mezzi di regolazione telescopici 203 è possibile regolare l’altezza del componente di arredo 400 in modo semplice ed immediato.
Va notato che i mezzi distanziali 103 sono superiormente connessi alla prima porzione di aggancio 101 e inferiormente appoggiati alla parte superiore del regolo 203a.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione è previsto un componente di arredo 400 comprendente almeno un piedino di appoggio 200, almeno un gancio 100 stabilmente collegato al piedino 200 mediante la prima porzione di aggancio 101, ed almeno uno zoccolino 300 a chiusura del vano 2, stabilmente collegato alla seconda porzione di aggancio 102 del gancio 100.
Si noti infine che il gancio 100 per pannelli di compensazione 300 per componenti di arredo 400 e la struttura di compensazione 1 per componenti di arredo 400 secondo la presente invenzione possono essere impiegati anche per compensare/chiudere vani o spazi laterali o superiori tra il componente di arredo 400 e le superfici di riscontro attorno ad esso. La presente invenzione consegue importanti vantaggi proponendo un sistema di aggancio rapido tra piedino 200 e zoccolino 300 semplificato rispetto alla tecnica nota esistente.
Vantaggiosamente il gancio 100 si configura come un elemento monocomponente che non richiede alcuna particolare predisposizione sullo zoccolino 300, quali dispositivi supplementari come piastrine ecc. Grazie alla presente invenzione non è necessario effettuare alcuna regolazione dell’altezza del gancio 100 rispetto al pavimento P che è fissata, dunque lo zoccolino 300 può essere facilmente installato con un semplice innesto a scatto e poi eventualmente centrato e regolato orizzontalmente grazie alla scanalatura 301 all’ interno della quale può scorrere la seconda porzione di aggancio 102 del gancio 100.
In particolare, durante la fase di installazione del gancio 100 quest’ultimo è facilmente posizionabile dal momento che è sufficiente che i mezzi distanziali 103 vadano in battuta contro il regolo 203a.
Inoltre, lo zoccolino 300 è facilmente rimovibile grazie alla presenza della coppia di denti di trattenimento 102a, 102b che riducono i rischi di deformazioni o danneggiamenti del gancio 100.
L'invenzione raggiunge pertanto gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gancio (100) per pannelli di compensazione (300) per componenti di arredo (400), comprendente: - una prima porzione di aggancio (101) stabilmente impegnabile con un elemento distanziatore (200) quale un piedino di un componente di arredo (400), e - almeno una seconda porzione di aggancio (102) solidale a detta prima porzione di aggancio (101) ed impegnabile stabilmente ad un pannello di compensazione (300) quale uno zoccolino; in cui detta seconda porzione di aggancio (102) si estende in allontanamento dalla prima porzione di aggancio (101) lungo una direzione di vincolo (X); caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi distanziali (103) solidali a detta prima porzione di aggancio (101) ed estendentisi da detta prima porzione di aggancio (101) in direzione trasversale, preferibilmente perpendicolare, a detta direzione di vincolo (X) in modo da definire una distanza predefinita della prima porzine di aggancio (101) rispetto ad un punto di riferimento lungo detta direzione trasversale.
  2. 2. Gancio (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detta prima porzione di aggancio (101) presenta conformazione a “C" ed è elasticamente deformabile in un piano di deformazione per conseguire un ancoraggio a scatto, ed in cui detti mezzi distanziali (103) si estendono trasversalmente, preferibilmente perpendicolarmente, a detto piano di deformazione.
  3. 3. Gancio (100) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi distanziali (103) comprendono una o più barrette distanziali (103a).
  4. 4. Gancio (100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta seconda porzione di aggancio (102) presenta almeno una coppia di denti di trattenimento (102a, 102b) elasticamente deformabili in allontanamento o in avvicinamento tra loro per innestarsi a scatto in una corrispondente scanalatura (301) di un pannello di compensazione (300).
  5. 5. Gancio (100) secondo la rivendicazione 4, in cui detti due denti di trattenimento (102a, 102b) sono disposti in posizione sfalsata in direzione trasversale alla direzione di deformazione di detti denti di trattenimento (102a, 102b).
  6. 6. Struttura di compensazione (1) per componenti di arredo (400), comprendente: - un gancio (100) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, - un elemento distanziatore (200) configurato per ricevere, in accoppiamento stabile, detta prima porzione di aggancio (101) di detto gancio (100); - almeno un pannello di compensazione (300) presentante almeno una scanalatura (301) configurata per impegnarsi stabilmente con la seconda porzione di aggancio (102) di detto gancio (100); caratterizzata dal fatto che, durante una configurazione d’uso della struttura di compensazione (1) in cui il gancio (100) è impegnato con l’elemento distanziatore (200), detti mezzi distanziali (103) del gancio (100) sono disposti lungo detto elemento distanziatore (200) ed esternamente ad esso.
  7. 7. Struttura di compensazione (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi distanziali (103) comprendono una o più barrette distanziali (103a) disposte parallelamente all’elemento distanziatore (200) o secondo un andamento convergente o divergente rispetto all’elemento distanziatore (200).
  8. 8. Struttura di compensazione (1) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detti mezzi distanziali (103) sono disposti sul gancio (100) in modo tale che, nella configurazione d’uso, i mezzi distanziali (103) si dispongano in battuta contro una porzione di riscontro (202) di detto elemento distanziatore (200).
  9. 9. Struttura di compensazione (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi distanziali (103) si estendono dalla prima porzione di aggancio (101) fino ad una porzione allargata (203a) dell’elemento distanziatore (200) su cui, in uso, poggiano in battuta.
  10. 10. Struttura di compensazazione secondo la rivendicazione 9 caratterizzata dal fatto che l’elemento distanziatore (200) comprende mezzi di regolazione telescopici (203); detta porzione allargata (203a) definendo una manopola di regolazione di detti mezzi di regolazione telescopici (203).
  11. 11.Componente di arredo (400), comprendente almeno un piedino di appoggio (200) definente un rialzo tra il componente di arredo (400) ed il pavimento (P), definente un vano (2), ed in cui detto componente di arredo (400) comprende inoltre almeno un gancio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, stabilmente collegato al piedino (200) mediante detta prima porzione di aggancio (101), ed almeno uno zoccolino (300) a chiusura di detto vano (2), stabilmente collegato alla seconda porzione di aggancio (102) di detto gancio (100).
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