IT201800007897A1

IT201800007897A1 - Maschera subacquea

Info

Publication number: IT201800007897A1
Application number: IT102018000007897A
Authority: IT
Inventors: Sergio Angelini; Christof Oelrich
Original assignee: Mares Spa
Priority date: 2018-08-06
Filing date: 2018-08-06
Publication date: 2020-02-06
Also published as: CN110803268A; EP3608216B1; US20200039617A1; EP3608216A1

Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: “Maschera subacquea”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda le attrezzature per il nuoto e gli sport acquatici, ed in particolare riguarda una maschera subacquea.

Le maschere subacquee attualmente in commercio sono in genere composte da un facciale in materiale adatto a aderire a tenuta al volto dell’utente, generalmente realizzato in materiale elastomerico che sovente è di tipo siliconico, provvisto di una o due aperture per alloggiare rispettivamente uno o due elementi trasparenti attraverso cui consentire la visione all’utente, ed in grado di realizzare la tenuta attorno ai medesimi in cooperazione con una cornice rigida, generalmente realizzata in materiale termoplastico quale Nylon, policarbonato, polipropilene o simili; la maschera viene sistemata sul capo dell’utente grazie ad un cinghiolo, che normalmente è realizzato nel medesimo materiale del facciale della maschera.

Se da un lato l’elemento trasparente, normalmente in vetro temperato, offre le migliori garanzie dal punto di vista della rigidita’ e della trasparenza, dall’altro rende questo tipo di attrezzatura suscettibile ai problemi di tenuta nelle rispettive sedi, oltre ai costi di realizzazione decisamente importanti ed ai problemi legati alla frangibilità e al peso del materiale.

Poiché la pressione deve essere sempre compensata, cioè uguale tra dentro e fuori la maschera, per evitare che gli occhi escano dalle orbite, la resistenza alla pressione non è un fattore critico, mentre una certa rigidità serve per evitare deformazioni per esempio tirando il cinghiolo che fissa la maschera alla testa. Venendo a mancare una sufficiente rigidità le deformazioni dell’elemento trasparente od una divergenza dei due elementi trasparenti l’uno rispetto all’altro causerebbero deformazioni d’immagine che confonderebbero la vista. Inoltre, le fasi di lavorazione per la realizzazione di maschere subacquee di questo tipo prevedono sostanzialmente tre percorsi differenti per i quattro componenti, dato che il facciale ed il cinghiolo possono anche essere realizzati nel medesimo stampo, e quindi una fase di assemblaggio.

Allo scopo di realizzare una maschera subacquea di struttura e costruzione semplificata, e quindi dai costi di realizzazione più contenuti, che garantisse una buona visibilità ed una tenuta efficace sul volto dell’utente, è stato proposta, nel documento IT1343719, una maschera realizzata in un singolo pezzo, utilizzando un unico materiale stampato con spessori diversi, allo scopo di ottenere sia degli elementi trasparenti con un opportuno grado di trasparenza che un facciale in grado di interagire correttamente con il volto dell’utente.

Al di là delle considerazioni di ordine teorico in relazione all’efficacia di questa soluzione, sono davvero pochi i materiali che consentono a seconda dello spessore utilizzato di ottenere l’adeguata flessibilità necessaria per la tenuta periferica del facciale e l’adeguata rigidità per consentire una visione non deformata e nitida attraverso gli elementi trasparenti. Nel documento, appare come una soluzione preferenziale quella che adotta un silicone platinico, che è un materiale con ottime qualità dal punto di vista delle interazioni con l’utente, dato è approvato per uso alimentare, è decisamente resistente all’invecchiamento ed agli aggressivi chimici, ma è anche particolarmente morbido (durezza Shore A 30-70). Conseguentemente, pur essendo molto adatto alla realizzazione del facciale della maschera, appare essere poco indicato per la realizzazione degli elementi trasparenti. L’altro materiale plastico indicato come preferibile nel documento citato è il PVC (polivinilcloruro), che però è chimicamente meno inerte della gomma siliconica, ed è relativamente più duro (nell’ordine di Shore A 65 con uso di plastificanti); queste caratteristiche lo rendono quindi più adatto alla realizzazione degli elementi trasparenti ma meno adatto alla realizzazione del facciale della maschera. La tendenza generale, per svariate ragioni è inoltre quella di un minore utilizzo di PVC.

Scopo della presente invenzione è pertanto fornire una maschera subacquea di realizzazione semplice ed economica, ma che al contempo sia in grado di fornire prestazioni ottimali sia dal punto di vista dell’efficienza degli elementi trasparenti che da quello del comfort e della funzionalità del facciale e che inoltre sia meno delicata dal punto di vista di eventuali danneggiamenti e che possa subire deformazioni elastiche elevate durante il suo trasporto senza perdere le caratteristiche tecniche funzionali.

Oggetto della presente invenzione è pertanto una maschera subacquea, comprendente un corpo facciale ed almeno un elemento trasparente, realizzata per costampaggio di almeno due differenti elastomeri termoplastici, essendo il detto elemento trasparente formato da un elastomero termoplastico dotato di un grado di durezza relativamente maggiore, ed essendo detto corpo facciale formato da un elastomero termoplastico dotato di un grado di durezza relativamente minore di quella dell’elemento trasparente.

In una forma esecutiva preferita, l’elastomero termoplastico che forma il detto elemento trasparente, od i detti elementi trasparenti, della maschera ha una durezza Shore A compresa tra 75 e 95, e preferibilmente 85, mentre l’elastomero termoplastico che forma il corpo facciale della maschera ha una durezza Shore A compresa tra 35 e 55, e preferibilmente 45 o Shore D compresa fra 30 e 65, preferibilmente 45.

Vantaggiosamente, detti elastomeri termoplastici sono entrambi dei copolimeri dello stirene, ed in particolare copolimeri stirolo/etenbutene/stirolo o stirene/etilene/butile/stirene.

In un’altra forma esecutiva dell’invenzione, detta maschera subacquea comprende ulteriormente una cornice relativamente più rigida, anch’essa costampata con il od gli elementi trasparenti ed il corpo facciale, la quale cornice è realizzata in elastomero termoplastico, dotato di una durezza Shore D compresa tra 50 e 70, e preferibilmente 60.

In una forma esecutiva, tale elastomero termoplastico è olefinico, quale un co-polimero etilene/propilene/propilene, polipropilene o combinazione di polimeri e copolimeri poliolefinici oppure è costituito da policarbonato o nylon o combinazioni di questi materiali quando fra loro compatibili.

In una variante esecutiva, detta cornice viene realizzata tra detto elemento trasparente, o detti elementi trasparenti, e detto corpo facciale.

Alternativamente, la cornice viene costampata su detto corpo facciale e detto elemento trasparente, o detti elementi trasparenti, direttamente accoppiati tra loro.

All’esperto del ramo apparirà evidente come la maschera secondo la presente invenzione possa prevedere anche più di due elementi trasparenti come ad esempio avviene nelle maschere panoramiche realizzate secondo l’arte nota in cui un ulteriore elemento trasparente è previsto per ciascun occhio nella zona del corpo della maschera rivolta verso la bocca e/o nella zona del corpo di maschera che è rivolta verso la fronte e/o nelle due zone laterali rivolte verso le orecchie, essendo possibile prevedere qualsivoglia combinazione di detti ulteriori elementi trasparenti in qualsivoglia numero e disposizione.

In alternativa od in combinazione con una o più delle forme esecutive descritte è anche possibile realizzare l’unico elemento trasparente o i due elementi trasparenti associati ciascuno ad un occhio sotto forma di coppa o semiguscio poligonale, come ad esempio è noto negli occhialini da nuoto ed è descritto nella domanda di brevetto EP3194034 della stessa titolare.

In questo caso gli spigoli dell’elemento trasparente a semi guscio poligonale darebbero rigidità e potrebbero almeno in parte evitare anche per la maschera con due elementi trasparenti, ciascuno associato alla visione con un rispettivo occhio, ovvero con due elementi trasparenti, il sovrastampaggio di una intera cornice con un terzo materiale. Questa cornice potrebbe quindi alternativamente estendersi per almeno parte dei bordi periferici degli elementi trasparenti e non per l’intera estensione di questi ed essere almeno per alcune parti nello stesso materiale del corpo della maschera previsto magari con maggiori spessori del materiale in almeno alcune zone.

Altre alternative possono consistere in una combinazione di queste varianti costituite da una cornice di rinforzo in un terzo materiale che si estende per una certa lunghezza della sagoma del o degli elementi trasparenti, una parte di corpo maschera di maggiore spessore nella zona di adesione ad almeno una parte del bordo periferico del o degli elementi trasparenti, previsti in posizione coincidente, parzialmente coincidente e/o non coincidente con i segmenti della detta cornice e spigoli di piegatura dell’elemento trasparente che si estendono almeno in alcune zone di questo o di questi elementi trasparenti anch’esse in posizione coincidente, parzialmente coincidente e/o non coincidente con le zone in cui sono previsti i segmenti della detta cornice e/o con le zone di maggiore spessore del corpo della maschera.

La definizione di tali combinazioni dipende dalla forma della maschera, dall’impiego a cui è destinata e può essere definita in via empirica nell’ambito di attività di semplice progettazione dell’esperto del ramo.

Ulteriori vantaggi e caratteristiche della maschera subacquea secondo la presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di alcune forme esecutive della medesima resa, a scopo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle tavole di disegni allegate, in cui:

la figura 1 è una vista in prospettiva di una prima forma esecutiva della maschera subacquea secondo la presente invenzione;

le figura 2 è una vista in prospettiva con parti in sezione longitudinale della maschera della figura 1;

la figura 3 è una vista in prospettiva con parti in sezione trasversale della maschera della figura 1;

la figura 4 è una vista in prospettiva di una seconda forma esecutiva della maschera subacquea secondo la presente invenzione;

le figura 5 è una vista in prospettiva con parti in sezione longitudinale della maschera della figura 4;

la figura 6 è una vista in prospettiva con parti in sezione trasversale della maschera della figura 4;

la figura 7 è una vista in prospettiva con parti in sezione trasversale di una variante esecutiva della maschera secondo la presente invenzione; e

la figura 8 è una vista in prospettiva con parti in sezione longitudinale della maschera della figura 7.

In figura 1 è illustrata una prima forma esecutiva della maschera subacquea secondo la presente invenzione; con 1 è designato il corpo facciale della maschera, mentre con 2 è designato un elemento trasparente singolo, formato dai due lobi 102 e dal ponte 202 e che si estende in modo tale da sovrapporsi alla zona dei due occhi dell’utente. Nella figura 2 la maschera è illustrata con parti in sezione longitudinale, e si può distinguere il labbro 101 del corpo facciale 1, destinato ad esercitare la tenuta sul volto dell’utente, così come sono visibili le superfici di contatto tra il bordo periferico 201 del corpo 1 ed il bordo periferico 212 del ponte 202 dell’elemento trasparente 2. In figura 3, dove alle parti uguali corrispondono uguali numerali, sono inoltre visibili le superfici di contatto tra il bordo periferico 201 del corpo 1 ed il bordo periferico 112 dei lobi 102 dell’elemento trasparente 2.

In figura 4 è illustrata una seconda forma esecutiva della maschera dell’invenzione; con 1 è nuovamente indicato il corpo facciale della maschera, che presenta in questo caso la cornice 3 ed una coppia di elementi trasparenti 4 indipendenti tra loro e essenzialmente coincidenti con la zona di rispettivamente uno dei due occhi. In figura 5 è illustrata la maschera con parti in sezione longitudinale e, oltre al labbro 101 del corpo 1, sono visibili le superfici di contatto tra il bordo periferico 201 del corpo 1 ed il bordo periferico 103 della cornice 3. In figura 6, in cui alle parti uguali corrispondono uguali numerali, sono inoltre visibili le superfici di contatto tra il bordo interno 203 della cornice 3 ed il bordo periferico 104 degli elementi trasparenti 4.

Nella variante illustrata nella figura 7, i cristalli 6 presentano le superfici di contatto 106 con il bordo periferico 201 del corpo 1, oltre alle superfici di contatto 206 con il bordo interno 105 della cornice 5. Il detto bordo 105 della cornice 5 è inoltre a contatto con la superficie 301 del corpo facciale 1; nella figura 8, è evidenziato il contatto tra la superficie 301 del corpo facciale 1 ed il bordo 105 della cornice 5 nella zona compresa tra i due elementi trasparenti 6.

La struttura della maschera secondo la presente invenzione apparirà evidente da quanto segue. Nella forma esecutiva delle figure da 1 a 3 è illustrata una maschera realizzata per costampaggio di due materiali elastomeri termoplastici, che indicati per questo tipo di lavorazione che vengono agevolmente accoppiati tra loro. L’elastomero termoplastico utilizzato per realizzare l’elemento trasparente unico 2 è di preferenza dotato di un grado di durezza Shore A compreso tra 75 e 95, e più preferibilmente nell’ordine di 85. In questo modo l’elemento trasparente unico 2 è in grado di conferire alla struttura della maschera sufficiente rigidità per evitare deformazioni nella visuale dell’utente o creare problemi in relazione alla vestibilità della medesima. Il corpo facciale 1 è realizzato con un elastomero termoplastico dotato di un grado di durezza Shore A decisamente inferiore, compreso tra 35 e 55, e di preferenza 45, in modo a consentire al corpo facciale stesso, ed in particolare al labbro 101, di aderire al meglio al volto dell’utente. Tra gli elastomeri termoplastici, possono risultare preferibili i copolimeri dello stirene, ed in particolare i cosiddetti SEBS, ovvero copolimeri stirolo/etenbutene/stirolo o stirene/etilene/butile/stirene.

Utilizzando due soli materiali è sostanzialmente obbligata la scelta dell’elemento trasparente unico per i due occhi.

Utilizzando due elementi trasparenti come nel caso della maschera bioculare delle figure 4 a 6, in combinazione con i suddetti solo due materiali per gli elementi trasparenti e per il corpo della maschera, la differenza di durezza tra il materiale dell’elemento trasparente e quello del corpo facciale farebbe sì che i due elementi trasparenti tendano a divergere, in particolare quando si esercita tensione sul cinghiolo. Per ovviare a questo inconveniente è stata concepita una maschera in cui è previsto un ulteriore componente, anch’esso costampato, che utilizza un elastomero termoplastico ancora più rigido rispetto a quello dei cristalli.

Nella forma esecutiva illustrata nelle figure da 4 a 6 è utilizzata una cornice 3 che al suo interno accoglie gli elementi trasparenti 4, mentre all’esterno coopera con il corpo facciale 1. In questo modo, i due elementi trasparenti sono adeguatamente supportati, ed il loro piano focale, così come il facciale della maschera, non subiscono deformazioni anche quando sottoposti al tiraggio del cinghiolo. L’elastomero termoplastico utilizzato per la cornice ha un grado di durezza Shore D compreso tra 50 e 70, e di preferenza nell’ordine di 60; tra gli elastomeri termoplastici, sono preferibili quelli olefinici, ed in particolare i co-polimeri, ad esempio terpolimeri etilene/propilene/propilene.

Nella variante esecutiva delle figure 7 e 8 la cornice 5, che può essere realizzata nel medesimo materiale descritto per la cornice 3, in questo caso non fa da tramite nel collegamento tra gli elementi trasparenti 6 e il corpo facciale 1, ma fornisce il suo supporto di irrigidimento esternamente ai suddetti corpo elementi trasparenti.

In generale, l’uso di differenti materiali termoplastici permette di regolare al meglio le caratteristiche delle diverse aree della maschera rispetto alle necessità dell’utente; con la soluzione adottata secondo la presente invenzione, il labbro di tenuta 101 è in grado, grazie alle proprietà intrinseche dell’elastomero termoplastico utilizzato, di aderire al meglio al volto dell’utente, così come invece gli elementi trasparenti sono sufficientemente rigidi per fornire una visione efficace; la cornice fornisce ulteriore robustezza all’assieme.

Secondo una ulteriore forma esecutiva, la cornice realizzata nell’ulteriore terzo elastomero termoplastico può eventualmente essere prevista anche nel caso della maschera secondo le figure 1 a 3 in cui l’elemento trasparente e monopezzo ed unico per ambedue gli occhi.

Gli elastomeri termoplastici sono inoltre generalmente privi di problematiche dal punto di vista dell’appannamento all’interno della maschera, caratteristica che li differenzia nettamente dalle gomme siliconiche.

La maschera in questo modo concepita abbina alla semplicità ed economicità di realizzazione delle ottime caratteristiche di vestibilità e visibilità.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Maschera subacquea, comprendente un corpo facciale ed almeno un elemento trasparente attraverso cui avviene la visione da parte dell’utente, realizzata per costampaggio di almeno due differenti elastomeri termoplastici, essendo il detto almeno un elemento trasparente formato da un elastomero termoplastico dotato di un grado di durezza relativamente maggiore, ed essendo detto corpo facciale formato da un elastomero termoplastico dotato di un grado di durezza relativamente minore rispetto a quella del detto almeno un elemento trasparente.
2. Maschera subacquea secondo la rivendicazione 1, in cui l’elastomero termoplastico che forma il detto almeno un elemento trasparente, o almeno due elementi trasparenti ciascuno dedicato alla visione con un occhio, ha una durezza Shore A compresa tra 75 e 95, e preferibilmente 85, mentre l’elastomero termoplastico che forma il corpo facciale della maschera ha una durezza Shore A compresa tra 35 e 55, e preferibilmente 45.
3. Maschera subacquea secondo la rivendicazione 2, in cui detti elastomeri termoplastici sono entrambi dei copolimeri dello stirene, ed in particolare copolimeri stirolo/etenbutene/stirolo o stirene/etilene/butile/stirene.
4. Maschera subacquea secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 1 a 3, in cui detta maschera subacquea comprende ulteriormente una cornice relativamente più rigida, anch’essa costampata con l’almeno un elemento trasparente e/o con gli almeno due elementi trasparenti ed il corpo facciale, realizzata in elastomero termoplastico dotato di una durezza Shore D compresa tra 50 e 70, e preferibilmente 60.
5. Maschera subacquea secondo la rivendicazione 4, in cui detto elastomero termoplastico è olefinico, quale un co-polimero etilene/propilene/propilene polipropilene o combinazione di polimeri e copolimeri poliolefinici oppure è costituito da policarbonato o nylon o combinazioni di questi materiali quando fra loro compatibili.
6. Maschera subacquea secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detta cornice viene realizzata tra detto elemento trasparente o detti elementi trasparenti, e detto corpo facciale.
7. Maschera subacquea secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detta cornice viene costampata su detto corpo facciale e su detto elemento trasparente o su detti elementi trasparenti direttamente accoppiati tra loro.