IT201800006154A1

IT201800006154A1 - Macchina dispensatrice e relativo metodo per preparare una formulazione definita dall'utente mediante dispensazione di prodotti fluidi

Info

Publication number: IT201800006154A1
Application number: IT102018000006154A
Authority: IT
Priority date: 2018-06-08
Filing date: 2018-06-08
Publication date: 2019-12-08
Also published as: CN211725625U; DE202018105715U1; DE202018105716U1; US11565223B2; DE202018105713U1; CN211514368U; DE202018105708U1; AU2019281031A1; MX2020013298A; CA3102430A1; EP3801859A1; US20210086149A1; CN211098829U; DE202018105710U1; CN112955248A; JP2021525651A; CN211098828U; DE202018105717U1; CN211537612U; WO2019234255A1

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

“MACCHINA DISPENSATRICE E RELATIVO PROCEDIMENTO PER PREPARARE UNA FORMULAZIONE DEFINITA DALL’UTENTE DISPENSANDO PRODOTTI FLUIDI”

CAMPO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione riguarda una macchina dispensatrice per erogare prodotti fluidi in grado di dosare la quantità di prodotto che è erogata ed il suo uso per preparare formulazioni definite dall’utente, come per esempio formulazioni di vernici, particolarmente nel campo delle applicazioni di rifinitura o di riparazione. Essa riguarda anche un procedimento per preparare una formulazione definita dall’utente partendo da una pluralità di prodotti fluidi erogabili.

STATO DELLA TECNICA

La preparazione di una formulazione complessa partendo da parecchi ingredienti fluidi disponibili secondo una ricetta definita dall’utente si incontra in molti campi diversi, per esempio nelle carrozzerie automobilistiche deve essere preparata una formulazione di una vernice personalizzata, che corrisponda esattamente al colore dell’auto da riparare dato che ad un osservatore saranno visibili differenze anche solo leggere tra la vernice originale sulle porzioni intatte dell’auto e la vernice usata per riparare.

Pertanto, sono state sviluppate diverse macchine dispensatrici di prodotti fluidi coloranti configurate per erogare una pluralità di tali prodotti in un recipiente secondo una sequenza di erogazione predeterminata per fornire ad un operatore una formulazione desiderata.

Un esempio di una macchina dispensatrice nota nella tecnica è descritto nella domanda di brevetto intemazionale numero WO-A1-2016/081818. Altre versioni di macchine dispensatrici note nella tecnica sono descritte, per esempio, nelle domande di brevetto statunitensi US-Al-201 1/0101028, US-A1-201 1/0108577 e US-A 1-2014/0346 191.

Queste macchine dispensatrici note nella tecnica comprendono una pluralità di contenitori di prodotti fluidi coloranti disposti su un organo di supporto mobile configurato come una giostra, o una ruota, girevole intorno ad un asse centrale di rotazione.

Un meccanismo di movimentazione muove l’organo di supporto mobile per posizionare i contenitori selezionati uno dopo l’altro in una posizione di erogazione secondo una sequenza predefinita, che è in funzione della formulazione di colore desiderata. Una quantità in peso di ciascun prodotto fluido colorante è erogata dai contenitori selezionati ad un recipiente posto su una bilancia disposta al di sotto del contenitore nella posizione di erogazione per produrre la formulazione di colore desiderata nel recipiente.

Uno svantaggio delle summenzionate macchine dispensatrici note nella tecnica è che esse hanno una forma rigida e voluminosa per cui non sono perfettamente idonee per essere disposte in ambienti di lavoro angusti o non molto spaziosi come si incontra frequentemente per esempio nelle carrozzerie e richiedono operazioni di manutenzione relativamente lunghe e laboriose. In aggiunta, esse non sono perfettamente idonee per la manipolazione manuale dato che può essere difficile per l’operatore accedere al recipiente da riempire con la formulazione desiderata. Inoltre, generalmente per l’operatore solo una parte dei contenitori dei prodotti fluidi è facilmente accessibile in una data posizione della giostra o della ruota per cui una sostituzione dei contenitori generalmente richiede un movimento del meccanismo rotante.

Pertanto c’è un bisogno di una macchina dispensatrice per prodotti fluidi e di un procedimento per preparare formulazioni definite dall’utente partendo da prodotti fluidi erogabili, che possa ovviare ad almeno uno dei summenzionati svantaggi dello stato della tecnica.

Pertanto, uno scopo della presente invenzione è quello di rendere disponibile una macchina dispensatrice per prodotti fluidi ed un relativo procedimento per preparare formulazioni definite dall’utente che possano ovviare ad uno o più, come per esempio uno, alcuno o tutti, i summenzionati difetti della tecnica anteriore. Quindi essi dovrebbero permettere di ottenere perfettamente una formulazione desiderata partendo da una pluralità di prodotti fluidi secondo proporzioni predeterminate in un modo affidabile, rapido, sicuro ed economico che permetta la fornitura accurata di formulazioni obiettivo con un alto volume della produzione, senza richiedere operazioni di manutenzione lunghe e laboriose.

La macchina dispensatrice dovrebbe avere una forma compatta e flessibile che permetta un suo uso in ambienti con spazio limitato e consenta un uso comodo da parte di un operatore. Inoltre, la macchina ed il procedimento dovrebbero permettere di ottenere un gran numero di formulazioni diverse come per esempio la grande varietà di formulazioni di colore incontrate nelle applicazioni di rifinitura nel settore automobilistico.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, i Richiedenti hanno studiato, sperimentato e realizzato la presente invenzione.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

La presente invenzione è esposta e caratterizzata nelle rivendicazioni indipendenti, mentre le rivendicazioni dipendenti descrivono caratteristiche opzionali dell’invenzione o varianti della principale idea inventiva.

In accordo con gli scopi di cui sopra, secondo l’invenzione è resa disponibile una macchina dispensatrice per erogare prodotti fluidi, comprendente mezzi di supporto oblunghi, configurati per supportare una pluralità di unità di contenimento rimovibili di prodotti fluidi disposte in un modo stazionario lungo una direzione longitudinale (X). La macchina dispensatrice comprende inoltre mezzi di traslazione configurati per permettere di muovere un recipiente disposto sui mezzi di traslazione sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale (X) verso posizioni di erogazione sostanzialmente in modo verticale al di sotto di dette unità di contenimento e mezzi di dosaggio configurati per dosare una quantità di prodotto fluido che è erogato da un’unità di contenimento verso il recipiente in una posizione di erogazione corrispondente alla rispettiva unità di contenimento.

La presente invenzione si riferisce anche all’uso di una tale macchina secondo la presente invenzione come descritta sopra ed in maggior dettaglio più avanti per preparare formulazioni definite dall’utente di prodotti fluidi.

La presente invenzione è anche diretta ad un procedimento per preparare una formulazione definita dall’utente partendo da una pluralità di prodotti fluidi. Questo procedimento comprende:

(a) predisporre una pluralità di prodotti fluidi ognuno in un’unità di contenimento;

(b) montare le unità di contenimento dei prodotti fluidi su mezzi di supporto oblunghi configurati per supportare la pluralità di unità di contenimento dei prodotti fluidi in un modo stazionario lungo una direzione longitudinale (X);

(c) disporre un recipiente destinato a ricevere un prodotto fluido dalle unità di contenimento su mezzi di traslazione configurati per permettere di muovere il recipiente sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale (X) verso posizioni di erogazione sostanzialmente in modo verticale al di sotto di dette unità di contenimento;

(d) muovere il recipiente tramite i mezzi di traslazione verso una posizione di erogazione corrispondente ad una selezionata delle unità di contenimento dei prodotti fluidi;

(e) erogare una quantità del prodotto fluido come dosata da mezzi di dosaggio dall’unità di contenimento selezionata nel recipiente;

(f) ripetere le fasi (d) ed (e) per produrre la formulazione definita dall’utente secondo una ricetta predeterminata.

In particolare il procedimento secondo la presente invenzione può essere messo in atto usando una macchina dispensatrice della presente invenzione come qui descritta.

Un vantaggio caratteristico della presente invenzione è che la disposizione co-lineare dei contenitori del prodotto fluido ed i mezzi di traslazione che portano il recipiente sia molto meno voluminosa e più flessibile per esempio rispetto alle summenzionate configurazioni circolari note dalla tecnica permettendo un uso in ambienti con spazio limitato, come per esempio posizionandola in una nicchia o contro una parete. Pertanto, il procedimento e la macchina della presente invenzione permettono l’uso di un numero adeguato di unità di contenimento (per esempio fino a tredici) il che permette di ottenere un gran numero di diverse formulazioni, pur mantenendo pure le dimensioni piuttosto compatte. In aggiunta la configurazione secondo la presente invenzione permette un facile accesso da parte dell’operatore a tutti i contenitori montati dei prodotti fluidi come anche al recipiente consentendo pratiche operazioni manuali ed evita laboriose operazioni di manutenzione. La macchina dispensatrice ed il procedimento secondo la presente invenzione permettono di ottenere una formulazione desiderata partendo da una pluralità di prodotti fluidi secondo una ricetta definita dall’utente in un modo affidabile, sicuro ed economico con alta precisione e velocità. Per esempio, una quantità di una formulazione obiettivo preparata partendo da cinque diversi prodotti fluidi come tipicamente richiesto per applicazioni di rifinitura automobilistiche può essere fornita secondo la presente invenzione in un tempo inferiore a cinque minuti e con una precisione di ±0,02 g per ingrediente.

In particolare i prodotti fluidi usati in accordo con la presente invenzione possono comprendere o essere prodotti fluidi coloranti. Ne consegue che la presente invenzione è particolarmente utile per preparare formulazioni di colore. Per esempio essa può essere usata per fornire formulazioni di vernici definite dall’utente, in particolare per scopi di rifinitura o di riparazione, per esempio in una carrozzeria per verniciare una carrozzeria di un veicolo.

Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi opzionali della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole dei disegni e alle annesse rivendicazioni. Le tavole dei disegni, che sono integrate e formano parte della presente descrizione, mostrano alcune forme di realizzazione non limitative della presente invenzione, e unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Nei disegni allegati:

- la fig. 1 è una vista in prospettiva di una forma di realizzazione di una macchina dispensatrice per erogare prodotti fluidi secondo la presente invenzione;

- la fig. 2 è una vista in elevazione frontale di una porzione della macchina dispensatrice di fig. 1 , in cui alcuni elementi sono stati rimossi per ragioni di chiarezza;

- la fig. 3 è una vista in prospettiva, posteriore e parziale di un’altra porzione della macchina dispensatrice di fig. 1 ;

- la fig. 4 è una vista laterale in elevazione di un carrello e di un’unità di contenimento di un prodotto fluido colorante compreso nella macchina dispensatrice di fig. 1 ;

- la fig. 5 è una vista in sezione, parziale e schematica, di un’unità di contenimento compresa nella macchina dispensatrice, presa secondo il piano di sezione V-V di fig. 2;

- la fig. 6 è una vista in prospettiva di un’unità di contenimento associata a mezzi di supporto della macchina dispensatrice di fig. 1 ;

- la fig. 7 è un diagramma di flusso che illustra la sequenza delle fasi di un procedimento erogatore per preparare formulazioni definite dall’utente partendo da una pluralità di prodotti fluidi erogabili in accordo con la presente invenzione.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati usati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere incorporati convenientemente in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una macchina dispensatrice che è progettata e configurata come esposto sopra. La macchina comprende generalmente una zona di dispensazione, cioè una zona in cui il prodotto fluido è erogato dalle unità di contenimento per preparare una formulazione obiettivo in un recipiente predisposto. Questa zona di dispensazione comprende tipicamente i mezzi di supporto oblunghi, le unità di contenimento dei prodotti fluidi montati sui mezzi di supporto oblunghi da cui viene erogato il prodotto fluido. La zona di dispensazione di solito comprende inoltre i mezzi di traslazione per muovere un recipiente disposto su di esso ed i mezzi di dosaggio configurati per dosare una quantità di fluido e che possono contenere opzionalmente alcuni ulteriori elementi opzionali descritti più avanti. La macchina dispensatrice comprende mezzi di supporto, che sono configurati per supportare una pluralità di unità di contenimento dei prodotti fluidi. I mezzi di supporto hanno generalmente una struttura allungata, nel senso che hanno un’estensione in una direzione preferenziale, che è più grande rispetto alle sue dimensioni nelle altre direzioni nello spazio. I mezzi di supporto oblunghi possono avere per esempio una struttura lineare. Tipici esempi non limitativi comprendono una barra, un’asta o simili. I mezzi di supporto oblunghi possono essere collegati ad altri organi strutturali della macchina come per esempio un telaio di supporto che li tiene in posizione. Tipicamente i mezzi di supporto oblunghi sono disposti nella zona di dispensazione con la direzione preferenziale orientata sostanzialmente parallela al terreno. Il termine “sostanzialmente” come qui usato rispetto a certe disposizioni nello spazio, come per esempio “sostanzialmente parallelo”, “sostanzialmente in modo verticale al di sotto” o simili, significa che i rispettivi elementi a cui ci si riferisce sono disposti nel modo designato, per esempio parallelo o verticalmente al di sotto di, o in una configurazione con una deviazione minima rispetto alla disposizione relativa designata, come per esempio avente una inclinazione angolare inferiore a 5 gradi, inferiore a 2 gradi o inferiore a 1 grado da essa. I mezzi di supporto supportano una pluralità di unità di contenimento dei prodotti fluidi in un modo stazionario lungo una direzione longitudinale (X). Tipicamente le unità di contenimento sono disposte l'una accanto all’altra in una fila lungo la direzione preferenziale dei mezzi di supporto oblunghi. Supportato “in un modo stazionario” come qui usato significa che le unità di contenimento sono mantenute in posizione e sostanzialmente non si muovono durante il funzionamento della macchina. Per esempio, i mezzi di supporto possono comprendere una pluralità di dispositivi di fissaggio ognuno sagomato in modo tale da ricevere e trattenere una porzione di accoppiamento compresa in ognuna di dette unità di contenimento. Diversi tipi di accoppiamenti che consentono un montaggio reversibile come noto dalla tecnica possono essere usati come per esempio, senza essere limitati ad essi, accoppiamenti filettati, accoppiamenti a scatto o simili. Le unità di contenimento possono essere tenute da dispositivi di fissaggio in un orientamento specifico, come per esempio con la loro parte inferiore rivolta verso l’alto, o un qualsiasi altro orientamento desiderato. La porzione di accoppiamento delle unità contenenti può essere specifica per un produttore dei prodotti fluidi. Le unità di contenimento sono rimovibili dai mezzi di supporto permettendo così di montare unità di contenimento di una varietà di diversi prodotti fluidi in accordo con i bisogni per preparare una formulazione obiettivo specifica e per permettere una sostituzione di un’unità di contenimento una volta che il suo contenuto è stato consumato. La forma e le dimensioni delle unità di contenimento non sono particolarmente limitative, ma dovrebbero permettere una gestione ragionevole da parte di un operatore e contenere un prodotto fluido contenuto sufficiente per gli scopi di formulazioni comuni. Tipicamente, le unità di contenimento contengono un volume di prodotto fluido nell’ intervallo da 0,1 litri a 5 litri, preferibilmente da 0,5 a 2 litri.

Come menzionato sopra, la zona di dispensazione della macchina della presente invenzione comprende inoltre mezzi di traslazione configurati per permettere di muovere un recipiente disposto sui mezzi di traslazione sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale (X) verso posizioni di erogazione sostanzialmente in modo verticale al di sotto di dette unità di contenimento. I mezzi di traslazione possono comprendere un qualsiasi mezzo idoneo per un movimento lineare, come per esempio un nastro trasportatore, un gruppo di rulli o un sistema di scorrimento lineare. Preferibilmente, i mezzi di traslazione comprendono un carrello per portare il recipiente e mezzi di guida lineari, come per esempio barre, che si estendono sostanzialmente parallele alla direzione longitudinale (X), in cui il carrello è mobile sui mezzi di guida lineari. La macchina dispensatrice secondo la presente invenzione può comprendere mezzi di azionamento come per esempio un motore ad azionamento eletrico, associato ai mezzi di traslazione per muovere deti mezzi di traslazione lungo la direzione longitudinale (X). Per esempio, i mezzi di azionamento, come un motore eletrico, possono essere associati ai mezzi di guida lineari allo scopo di spostare il carrello nella direzione longitudinale (X).

Come menzionato sopra, la macchina dispensatrice comprende inoltre mezzi di dosaggio configurati per dosare una quantità di prodoto fluido che è erogata da un’unità di contenimento al recipiente in una posizione di erogazione corrispondente alla rispetiva unità di contenimento. I mezzi di dosaggio possono comprendere per esempio mezzi di pesatura o mezzi di misurazione del volume per misurare, rispetivamente, il peso o il volume della quantità erogata di prodoti fluidi. Preferibilmente, i mezzi di dosaggio comprendono mezzi di pesatura, come per esempio una bilancia digitale, disposti sui mezzi di traslazione per ricevere appoggiante su di essi il recipiente per ricevere i prodoti fluidi erogati.

Secondo la presente invenzione, la macchina dispensatrice può comprendere inoltre mezzi di erogazione per erogare prodoti fluidi dalle unità di contenimento. I mezzi di erogazione possono comprendere un qualsiasi mezzo idoneo per erogare un prodoto fluido da un contenitore in un modo controllato come per esempio un gruppo a pistoni, un sistema di vuoto o di pressurizzazione o un gruppo pompa. I mezzi di erogazione possono comprende inoltre una o più valvole e/o condoti per definire un percorso fluidico dal contenitore del prodoto fluido all’uscita per erogare il prodoto fluido al recipiente. Per esempio, le unità di contenimento possono comprendere ognuna un contenitore che contiene il prodotto fluido, ed un corpo comprendente un gruppo pompa, uno o più elementi valvolari ed un insieme di tubi in grado di condurre i prodotti fluidi dal contenitore a detto recipiente.

In una variante preferita, i mezzi di traslazione o un suo componente come per esempio il summenzionato carrello, comprendono mezzi di azionamento configurati per interagire con una rispettiva unità di contenimento del prodotto fluido allo scopo di comandare l’erogazione di quest’ultimo facendo funzionare selettivamente un gruppo pompa ed uno o più elementi valvolari che sono integrati in un corpo dell’unità di contenimento.

La macchina dispensatrice secondo la presente invenzione può comprendere inoltre un controllore operativamente collegato ai summenzionati mezzi di azionamento, ai mezzi di dosaggio, e ai mezzi di erogazione, se presenti. Il controllore può essere configurato per comandare i mezzi di azionamento per muovere il recipiente mediante i mezzi di traslazione sequenzialmente alle posizioni di dispensazione al di sotto di una o più delle unità di contenimento. In aggiunta esso può essere configurato per controllare i mezzi di erogazione per erogare il prodotto fluido da un’unità di contenimento quando il recipiente è nella posizione di dispensazione al di sotto della rispettiva unità di contenimento. Inoltre il controllore può essere configurato per controllare ogni quantità di prodotto fluido erogato dalla rispettiva unità di contenimento in risposta ad un segnale proveniente dai mezzi di dosaggio per produrre una formulazione secondo una ricetta definita dall’utente. Il controllore può comprendere uno o più processori, che possono essere programmati per eseguire le funzioni di cui sopra. Il controllore può essere parte di, o collegato a, un sistema informatico che permette ad un utente di controllare il funzionamento della macchina e di definire la formulazione da produrre mediante quest’ultima.

Opzionalmente la macchina dispensatrice secondo la presente invenzione può comprendere inoltre mezzi di rilevamento configurati per rilevare un codice di identità associato in modo univoco ad ognuna di dette unità di contenimento. I mezzi di rilevamento possono comprendere per esempio mezzi ottici di rilevamento come un lettore ottico di codici a barre. In alternativa, i mezzi di rilevamento possono comprendere mezzi idonei che sono in grado di riconoscere il codice di identità che è associato univocamente ad ogni unità di contenimento, basato sulla tecnologia RFID o NFC, che sono noti come tali nella tecnica. Per esempio i mezzi di rilevamento possono essere accoppiati ai, o compresi nei mezzi di traslazione o un loro componente come per esempio il summenzionato carrello. I mezzi di rilevamento possono essere collegati operativamente ad un controllore, come per esempio il controllore descritto sopra, permettendo alla macchina di rilevare quale prodotto fluido è contenuto in una certa unità di contenimento nella zona di dispensazione ed usare tali informazioni nella preparazione sequenziale della formulazione obiettivo.

In aggiunta, la macchina dispensatrice della presente invenzione tipicamente comprende una posizione di prelievo in cui detto recipiente è accessibile all’operatore. La posizione di prelievo è configurata in modo tale che l’operatore abbia accesso al recipiente quando esso è nella posizione di prelievo, così che l’operatore possa prelevare il recipiente, per esempio un recipiente riempito con una formulazione di prodotti fluidi alla fine di una sequenza di erogazione, caricare un nuovo recipiente vuoto e/o eseguire altre operazioni manuali come per esempio un’aggiunta manuale di uno o più ingredienti nel recipiente. La posizione di prelievo può essere disposta per esempio approssimativamente in una posizione mediana della macchina dispensatrice con riferimento alla direzione longitudinale (X), come per esempio in una posizione in un intervallo fra il 40% e il 60% della lunghezza totale dei mezzi di supporto nella direzione longitudinale.

Per esempio la macchina dispensatrice può comprendere elementi di protezione che schermano almeno i mezzi di traslazione, preferibilmente l’intera zona di dispensazione tranne la posizione di prelievo, se presente, dall’operatore per impedire all’operatore di entrare a contatto con le parti mobili durante il funzionamento della macchina. Preferibilmente gli elementi di protezione possono essere trasparenti, come per esempio fatti di vetro trasparente o di fogli di plastica, il che permette all’operatore di seguire visivamente il funzionamento della macchina. Gli elementi di protezione possono essere provvisti di uno sportello, che può essere aperto allo scopo di accedere alla zona di prelievo. Lo sportello può essere bloccato selettivamente nella posizione chiusa almeno quando detti mezzi di traslazione sono in movimento. Questo contribuisce ad un funzionamento affidabile e sicuro della macchina.

Opzionalmente la macchina dispensatrice secondo la presente invenzione può comprendere una o più di una zona di stoccaggio oltre alla summenzionata zona di dispensazione. Una zona di stoccaggio è configurata per immagazzinare una pluralità di unità di contenimento di prodotti fluidi all’esterno della zona di dispensazione. La zona di stoccaggio può comprendere mezzi di supporto per supportare le unità di contenimento di prodotti fluidi. I mezzi di supporto e le unità di contenimento di prodotti fluidi possono essere del tipo come descritto sopra nel contesto della zona di dispensazione. La zona di stoccaggio non aumenta significativamente il volume complessivo della macchina dato che essa può anche svilupparsi in una configurazione lineare parallela alla direzione longitudinale. Per esempio la(e) zona(e) di stoccaggio può essere configurata per comprendere una o più di una fila di unità di contenimento disposta al di sotto e/o al di sopra della fila di unità di contenimento disposte nella zona di dispensazione. Grazie alla(e) zona(e) di stoccaggio, è disponibile un gran numero di unità di contenimento da cui l’operatore può selezionare quelle da mettere nella zona di dispensazione, secondo alla formulazione di colore desiderata.

La zona di stoccaggio può comprendere opzionalmente un vano ausiliario in cui possono essere disposti flaconi o bottiglie contenenti additivi o altre sostanze che l’operatore può desiderare di usare, per esempio aggiungere manualmente al recipiente alla fine dell’erogazione, in un processo di formulazione. Questa è certamente una disposizione comoda ed ordinata che permette all’operatore di trovare i materiali per un potenziale uso nel processo di formulazione in modo rapido e semplice vicino a dove essi sono effettivamente usati.

Secondo la presente invenzione la macchina dispensatrice può comprendere opzionalmente mezzi riscaldanti e mezzi sensori di temperatura. I mezzi riscaldanti possono essere previsti nella, o vicino alla, zona di dispensazione e/o in, o vicino a, una o più delle zone di stoccaggio, se presenti. Per esempio i mezzi riscaldanti possono essere disposti all’interno o in prossimità di una zona di stoccaggio (cioè all’esterno della zona di dispensazione) allo scopo di riscaldare le unità di contenimento qui immagazzinate. Il riscaldamento può essere controllato in risposta alla temperatura rilevata da detti mezzi sensori di temperatura. Per esempio, i mezzi riscaldanti possono essere attivati o la loro potenza riscaldante aumentata quando la temperatura rilevata dai mezzi sensori è inferiore ad una certa soglia. L’uso dei mezzi riscaldanti permette di riscaldare la zona di dispensazione e/o la zona di stoccaggio per un uso o a temperature di stoccaggio adeguati allo scopo di impedire al colorante di seccarsi o solidificarsi, il che può essere causato da temperature eccessivamente basse.

In aggiunta, opzionalmente la macchina dispensatrice può comprendere mezzi di copertura associati alla zona di dispensazione e/o ad una o più di una zona di stoccaggio configurata per immagazzinare una pluralità di unità di contenimento di prodotti fluidi all’ esterno di detta zona di dispensazione, se presenti. I mezzi di copertura possono comprendere per esempio serrande e/o avvolgibili che sono configurati per permettere di chiudere in modo reversibile la zona di dispensazione e/o la(e) zona(e) di stoccaggio allo scopo di proteggere le unità di contenimento disposte in essa. I mezzi di copertura facilitano sia tenere le zone di stoccaggio esenti da polvere, sia trattenere il calore all’interno delle rispettive zone così da rallentarne il raffreddamento. Vantaggiosamente i mezzi di copertura forniscono anche aree che possono essere usate per marchiare per esempio personalizzando la macchina dispensatrice con un logo, marchi e/o un messaggio pubblicitario.

In aggiunta la macchina dispensatrice della presente invenzione opzionalmente può contenere uno o più di uno dispositivi ausiliari. In questo modo, essa può comprendere per esempio un dispositivo di stampa configurato per stampare etichette adesive idonee ad aderire al recipiente. Essa può comprendere comprende anche un dispositivo spettrofotometro idoneo per analizzare le formulazioni di colore erogate dalla macchina dispensatrice. Altri dispositivi ausiliari opzionali che possono essere usati secondo la presente invenzione comprendono, senza essere limitati ad essi, un dispositivo elettronico, come per esempio un computer e/o un display, come anche menzionato sopra nel contesto del controllore, e/o un dispositivo di agitazione in grado di agitare le formulazioni erogate in detto recipiente. Tale dispositivo(i) ausiliario(i) può essere fornito per esempio in un vano dedicato all’ esterno della zona di dispensazione, per esempio in una zona di stoccaggio. Integrare tale(i) dispositivo(i) ausiliare(i) come un dispositivo di stampa e/o uno spettrofotometro, fornisce all’operatore uno spazio di lavoro idoneo e strumenti utili a bordo della macchina contribuendo a rendere il lavoro dell’operatore più efficiente e comodo.

Un ulteriore vantaggio della macchina dispensatrice secondo la presente invenzione è che può essere formata da moduli componibili, che permetono un uso otimizzato dello spazio disponibile nell’ambiente di lavoro dove è situata la macchina. In questo modo, la macchina può comprendere un modulo principale in cui è disposta almeno la zona di dispensazione, ed altri moduli comprendenti zone di stoccaggio per le unità di contenimento dei prodoti fluidi. Per esempio, la macchina dispensatrice secondo la presente invenzione può comprendere una pluralità di moduli componibili uniti. Pertanto la macchina dispensatrice può comprendere un modulo principale che comprende almeno deta zona di dispensazione ed opzionalmente una o più zone di stoccaggio, ed uno o più moduli addizionali comprendenti altre zone di stoccaggio per unità di contenimento dei prodoti fluidi formanti un armadieto principale. Opzionalmente possono essere presenti uno o più ulteriori moduli comprendenti zone di stoccaggio addizionali per unità di contenimento dei prodoti fluidi formanti uno o più armadieti secondari. L’ armadieto principale ha tipicamente una larghezza uguale o inferiore a 2,0 m, un’altezza fino a 2,0 m ed una profondità uguale o inferiore a 60 cm. L’ armadieto secondario opzionale può avere per esempio una larghezza uguale o inferiore ad 80 cm, un’altezza fino a 2,0 m ed una profondità uguale o inferiore a 60 cm. I moduli possono essere uniti mediante un qualsiasi mezzo di collegamento idoneo come per esempio elementi di fissaggio, cerniere, meccanismi di bloccaggio a scato o simili. La possibilità di usare moduli in aggiunta al modulo principale per fornire ulteriori ampie zone di stoccaggio permete di avere un gran numero di unità di contenimento prontamente disponibili per l’operatore nel punto di utilizzo. L’operatore può quindi scegliere quelli da disporre nella zona di dispensazione secondo i suoi bisogni. Una configurazione modulare della macchina dispensatrice secondo la presente invenzione permette di adattarsi facilmente alle diverse esigenze di spazio delle zone di lavoro esistenti e permette un uso anche in aree ristrette e limitate. Con riferimento ai disegni, descriveremo ora una macchina dispensatrice esemplare per prodotti fluidi in accordo con la presente invenzione, indicata nella sua interezza con il numero di riferimento 10. La macchina dispensatrice ed i suoi componenti rappresentati nelle Figure allegate sono intesi per l’illustrazione dell’invenzione e non devono essere intesi come una sua limitazione. Per esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che la presente invenzione sarà comprensiva di tali modifiche e varianti.

La macchina dispensatrice 10 permette di erogare una quantità dosata da una pluralità di unità di contenimento del prodotto fluido. Una singola unità di contenimento del prodotto fluido colorante, meglio visibile in fig. 6, è indicata nel complesso con il numero di riferimento 11.

La macchina dispensatrice 10 comprende organi di supporto 12 che fungono da mezzi di supporto per supportare le unità di contenimento 11. Secondo la presente invenzione, gli organi di supporto 12 possono comprendere una pluralità di dispositivi di fissaggio 13, uno dei quali è visibile in fig. 6.

Ciascun dispositivo di fissaggio 13 può essere configurato per ricevere e trattenere una porzione di accoppiamento 14 di una rispettiva unità di contenimento 11.

Gli organi di supporto 12 possono essere dimensionati e configurati per supportare un qualsiasi numero e tipo desiderato di unità di contenimento. Per esempio gli organi di supporto possono essere configurati per supportare, a titolo di esempio, fino a tredici unità di contenimento 11 disposte affiancate (figure 1 e 2), e comprendono quindi altrettanti dispositivi di fissaggio 13 ciascuno impegnato da una rispettiva porzione di accoppiamento 14.

Nella macchina dispensatrice 10 è definita una zona di dispensazione 15, indicata con una linea tratteggiata in fig. 2.

Gli organi di supporto 12, e le unità di contenimento 11 da essi supportate, sono disposti nella zona di dispensazione 15.

Secondo la presente invenzione, gli organi di supporto 12 sono oblunghi e in particolare possono avere un’estensione lineare in una direzione parallela ad una direzione longitudinale X. Gli organi di supporto oblunghi sono disposti generalmente in modo tale che la direzione longitudinale X sia sostanzialmente parallela al terreno dove la macchina è installata.

Nell’esempio rappresentato, la macchina dispensatrice 10 comprende una bilancia 16, come un esempio non limitativo di un mezzo di dosaggio idoneo a dosare una quantità di prodotto fluido che è stato erogato.

Per esempio la bilancia 16 può essere una bilancia digitale, di un tipo noto nella tecnica, avente una sensibilità di 0,02 grammi o migliore.

La bilancia 16 può essere disposta sui mezzi di traslazione e comprendere un piano di supporto 17 su cui può essere disposto un recipiente 18, all’intemo del quale sono erogati i diversi prodotti fluidi per ottenere la formulazione desiderata

Secondo la presente invenzione il recipiente 18 può essere un barattolo o un altro contenitore, aperto superiormente, di forma sostanzialmente cilindrica o tronco-conica, ed avente una capacità idonea a contenere la quantità prevista della formulazione desiderata.

Secondo la presente invenzione il recipiente 18 può essere per esempio un barattolo o un altro contenitore, aperto superiormente, di forma sostanzialmente cilindrica o tronco-conica, ed avente una capacità idonea a contenere la quantità prevista della formulazione desiderata.

Secondo la macchina dispensatrice esemplare illustrata, la bilancia 16 può essere disposta su un carrello 20 (figure 3 e 4), che è mobile su guide lineari 21, 22 (fig. 3), che definiscono i mezzi di guida del carrello 20.

Il carrello 20 può essere attaccato per esempio sia ad una guida superiore 2 la, sia ad una guida inferiore 21 b.

Opzionalmente, il carrello 20 può essere attaccato anche ad una guida motorizzata 22, che si estende parallela alla guida superiore ed inferiore 2 la, 21 b ed è interposta tra di esse. Un motore di azionamento 23 è associato alla guida motorizzata 22 ed induce un movimento del carrello 20 lungo le guide lineari 21, 22.

A causa delle guide lineari 21, 22, il carrello 20 può scorrere parallelo alla direzione longitudinale X secondo i versi indicati dalle frecce FI, F2. In questo modo, il carrello 20, e con esso la bilancia 16 ed il recipiente 18, possono muoversi al di sotto di tutte le unità di contenimento 11 disposte nella zona di dispensazione 15.

Come menzionato prima, la macchina dispensatrice 10 può comprendere opzionalmente una posizione di prelievo 24, nella quale il recipiente 18 può essere prelevato dall’operatore.

Per esempio, la posizione di prelievo 24 può essere disposta in una posizione intermedia della zona di dispensazione 15, circa a metà (per esempio 50% ± 10%) con riferimento alla dimensione dei mezzi di supporto oblunghi nella direzione longitudinale X.

Nel funzionamento della macchina, per esempio il carrello 20 può essere spostato nella posizione di prelievo 24 alla fine dell’erogazione del prodotto fluido, in modo che l’operatore possa prelevare il recipiente 18 che è stato riempito con la formulazione desiderata e/o aggiungere manualmente ingredienti addizionali.

La macchina dispensatrice 10 può comprendere un interspazio di riferimento 25 che separa due unità di contenimento adiacenti 11 di una quantità maggiore rispetto alla distanza tra le altre unità di contenimento 11 disposte nella zona di dispensazione 15.

L’interspazio di riferimento 25 può essere disposto al di sopra della posizione di prelievo 24 e funge da riferimento visivo per l’operatore, che anche a distanza individua facilmente la posizione di prelievo 24 sottostante.

Per esempio, l’interspazio di riferimento 25 può separare due gruppi di unità di contenimento 1 1 , comprendenti ciascuna sei e sette unità di contenimento 11, rispettivamente disposte alla sinistra ed alla destra dell’interspazio di riferimento 25 come rappresentato in fig. 2.

Secondo l’esempio illustrato, la macchina dispensatrice 10 può comprendere inoltre elementi di protezione 26 che schermano frontalmente quella parte della zona di dispensazione 15 dove scorre il carrello 20 nell’interesse di un’operazione sicura.

Per esempio, gli elementi di protezione 26 possono estendersi lungo la direzione longitudinale X almeno per tutta la lunghezza delle guide lineari 21, 22, al di sotto delle unità di contenimento 11 disposte nella zona di dispensazione 15.

Gli elementi di protezione 26 possono essere trasparenti. Questo è vantaggioso in quanto ciò permette agli utenti di vedere il carrello 20 durante il suo movimento lineare mentre la macchina dispensatrice sta funzionando il che è utile per esempio per scopi di dimostrazione come anche per il rilevamento visivo di un possibile malfunzionamento.

Gli elementi di protezione 26 opzionalmente comprendono uno sportello 27 che è selettivamente apribile dall’operatore per accedere alla zona di prelievo 24.

Per esempio, lo sportello 27 può essere configurato per scorrere a scomparsa entro uno degli elementi di protezione 26 ad esso adiacenti. Secondo una pratica preferita in accordo con la presente invenzione, dispositivi di sicurezza e controllo comandati elettricamente 27A sono associati allo sportello 27, i quali impediscono selettivamente l’apertura dello sportello 27 quando il carrello 20 è in movimento.

Secondo la presente invenzione, la macchina dispensatrice 10 può comprendere una o più di una zona di stoccaggio 28 configurate per immagazzinare una pluralità di unità di contenimento 11, tra le quali possono essere scelte quelle da disporre sugli organi di supporto 12 della zona di dispensazione 15.

Una zona di stoccaggio 28 può essere disposta per esempio al di sopra e/o al di sotto della zona di dispensazione 15.

La(e) zona(e) di stoccaggio 28 può(possono) comprendere rispettivi organi di supporto, per esempio simili agli organi di supporto 12 descritti sopra nel contesto della zona di dispensazione 15, per supportare e trattenere le porzioni di accoppiamento 14 delle unità di contenimento 11.

Nella zona di stoccaggio 28 le unità di contenimento 11 possono essere disposte adiacenti Luna all’altra, in modo da definire una sorta di scaffale di supporto, che si estende parallelo alla direzione longitudinale X. In altre parole, nella zona di stoccaggio 28 le unità di contenimento 11 possono essere immagazzinate in una fila che è parallela e al di sopra o al di sotto della fila di unità di contenimento 11 disposte nella zona di dispensazione 15.

La zona di stoccaggio 28 può comprendere opzionalmente un vano ausiliario 29 configurato per ricevere uno o più elementi accessori 30 utili per completare le formulazioni.

Per esempio, gli elementi accessori possono comprendere flaconi o bottiglie 30 contenenti additivi o sostanze che l’operatore può voler aggiungere manualmente all’ interno del recipiente 18 per esempio dopo che esso è stato riempito, al termine dell’erogazione dei prodotti fluidi. In aggiunta o in alternativa, la macchina dispensatrice 10 può comprendere un vano 31 adiacente alla zona di dispensazione 15 ed al vano ausiliario 29, se presente. Il vano 31 può comprendere uno o più dispositivi ausiliari.

Quindi, la macchina dispensatrice 10 secondo la presente invenzione può comprendere per esempio una stampante 32 idonea a stampare etichette che l’operatore può apporre al recipiente 18. Ad esempio, la stampante 32 può essere configurata come un’etichettatrice di tipo noto nella tecnica.

In aggiunta o in alternativa la macchina dispensatrice 10 può comprendere uno spettrofotometro 33, di tipo noto nella tecnica, idoneo ad esaminare campioni delle formulazioni di colore. Altri dispositivi ausiliari potenzialmente utili secondo la presente invenzione comprendono, senza essere limitati ad essi, uno di agitazione o di miscelazione della vernice.

Secondo la presente invenzione, la stampante 32 e/o lo spettrofotometro 33 e/o un qualsiasi altro dispositivo ausiliario, se presente, può essere disposto nel vano 3 1.

La macchina dispensatrice 10 secondo la presente invenzione può essere formata da una pluralità di elementi modulari adiacenti 34, 35, 36, che possono essere reciprocamente uniti insieme.

Un primo elemento modulare 34, o modulo principale, è visibile ingrandito in fig. 2 e comprende la zona di dispensazione 15, una zona di stoccaggio 28 ed il vano 3 1.

Il primo elemento modulare 34 può avere per esempio una lunghezza di approssimativamente 2 metri nella direzione longitudinale X, un’altezza di approssimativamente da 1 a 1,5 metri ed una profondità di approssimativamente 0,5 metri.

Un secondo ed un terzo elemento modulare, rispettivamente indicati con i numeri di riferimento 35 e 36, definiscono ulteriori zone di stoccaggio 37 delle unità di contenimento 11 che, all’ occorrenza, possono essere prelevate dall’operatore per essere disposte nella zona di dispensazione 15.

Grazie alla seconda e terza zona di stoccaggio 37, la macchina dispensatrice 10 secondo l’invenzione può immagazzinare un gran numero di unità di contenimento 11, per esempio fino a ottanta unità di contenimento 11 (in aggiunta a quelle disposte nella zona di dispensazione 15), in particolare il numero di unità di contenimento 11 può essere compreso tra cinquanta ed ottanta unità di contenimento 1 1.

Il primo elemento modulare 34 può essere situato per esempio al di sopra del secondo elemento modulare 35, mentre il terzo elemento modulare 36 può essere sul lato (sinistro o destro) degli elementi modulari rimanenti 34, 35, per esempio disposto perpendicolare ad essi o allineato ad essi allo scopo di realizzare un’estensione lungo l’asse longitudinale X.

Tipicamente il secondo elemento modulare 35 ha approssimativamente la stessa lunghezza e profondità del primo elemento modulare 34 che è sovrapposto ad esso, ma può avere un’altezza inferiore a 1 metro, per esempio di approssimativamente 800 mm.

Si intende che sono possibili varie altre configurazioni degli elementi modulari. In aggiunta, la macchina dispensatrice 10 secondo la presente invenzione può comprendere solamente il primo elemento modulare 34, ed ulteriori zone di stoccaggio 37 delle unità di contenimento 11 possono essere disposte in un magazzino dedicato, lontano dalla macchina dispensatrice 10.

In una particolare variante, nel secondo elemento modulare 35 le unità di contenimento 11 sono disposte secondo due file sovrapposte una rispetto all’altra, mentre nel terzo elemento modulare 36, le unità di contenimento 11 sono disposte secondo molteplici file, di lunghezza più ridotta, sovrapposte una all’altra.

Sia il secondo elemento modulare 35 sia il terzo elemento modulare 36 possono comprendere idonei organi di supporto, per esempio analoghi agli organi di supporto 12 sopra descritti, in grado di supportare e trattenere le unità di contenimento 11.

Gli elementi modulari 34, 35, 36 possono comprendere ciascuno un telaio 38 sostanzialmente a forma di parallelepipedo che è aperto anteriormente, in modo che l’operatore possa prelevare agevolmente le unità di contenimento 11 in essi contenute.

Una copertura a rotolamento 39 può essere opzionalmente associata a ciascun telaio, per esempio configurata come un telo di copertura, scorrevole entro proprie guide per chiudere la zona anteriore di ciascun telaio 38.

In fig. 1, è raffigurato, in una porzione parzialmente abbassata, solamente la copertura a rotolamento 39 associata al terzo elemento modulare 36, mentre non sono visibili le rispettive coperture a rotolamento 39 associate al primo ed al secondo elemento modulare 34, 35 poiché sono completamente sollevate in modo da agevolare la chiarezza del disegno.

Opzionalmente, la macchina dispensatrice 10 può comprendere elementi riscaldanti 40, ad esempio configurati come resistenze elettriche di tipo noto nella tecnica, ed uno o più sensori di temperatura 41 (di tipo noto) entrambi illustrati schematicamente in fig. 2.

Gli elementi riscaldanti 40 possono essere disposti per esempio in prossimità delle zone di stoccaggio 28, 37 allo scopo di riscaldare le unità di contenimento 11 in esse immagazzinate. In uso, gli elementi riscaldanti 40 possono essere attivati quando la temperatura rilevata dal(dai) sensore(i) di temperatura 41 è inferiore ad una certa soglia prestabilita, per esempio pari a 5° C.

Con particolare riferimento alle figure 4-6, viene ora descritta con maggiore dettaglio l’unità di contenimento 11 del prodotto fluido.

L’unità di contenimento 11 comprende generalmente un contenitore 42 per il prodotto fluido come per esempio un prodotto fluido colorante.

Il contenitore 42 può avere, a titolo di esempio, un volume in un intervallo da 100 mL fino a 5 litri, come per esempio 0,5 litri, 1 litro o 2 litri.

L’unità di contenimento 11 può comprendere una parete frontale 43, sovrapposta ad una porzione anteriore del contenitore 42, e configurata per ricevere un’etichetta identificativa del prodotto fluido contenuto nel contenitore.

L’unità di contenimento 11 può comprendere anche un corpo 44 a cui il contenitore 42 è collegato in maniera amovibile.

Per esempio, il contenitore 42 può avere un’imboccatura 42a, filettata esternamente, che permette al contenitore 42 di essere avvitato alfintemo di una cavità filettata 44a che è realizzata nel corpo 44.

Tipicamente, il contenitore 42 è disposto capovolto, con l’imboccatura 42a rivolta verso il basso e la parte inferiore verso l’alto.

L’unità di contenimento 11 può comprendere inoltre mezzi di erogazione per erogare una quantità del prodotto fluido contenuto. Per esempio, essa può comprendere un gruppo pompa 45, di un tipo noto nella tecnica, che per questa ragione non sarà descritto qui in dettaglio. Il gruppo pompa 45 può essere, ad esempio, una pompa a soffietto con un movimento alternativo dell’elemento pompante.

Il gruppo pompa 45 può essere azionato per esempio da un motore del gruppo pompa, indicato con il numero 46 e visibile in particolare nelle figure 3-5, che definisce mezzi di azionamento del gruppo pompa 45.

Secondo l’esempio illustrato qui descritto, nel corpo 44 è presente un insieme di tubi 49. L’insieme di tubi 49 collega il contenitore 42 ad un’uscita 50 dell’unità di contenimento 11, in corrispondenza della quale il prodotto fluido è erogato al recipiente inferiore 18. L’insieme di tubi 49 definisce un percorso per i prodotti fluidi lungo il quale è disposto il gruppo pompa 45.

Una valvola di controllo 53, mostrata schematicamente in fig. 5, può essere prevista lungo l’insieme di tubi 49 e disposta adiacente all’uscita 50.

La valvola di controllo 53 può essere una valvola nota nella tecnica che permette di controllare il flusso dei prodotti fluidi nel corpo 44. La valvola di controllo 53 può essere controllata da mezzi di azionamento 55 operativamente associati alla valvola di controllo 53 come mostrato schematicamente in fig. 5.

Secondo la presente invenzione, il motore 46 del gruppo pompa può essere disposto sul carrello 20 ed è mobile insieme ad esso.

Anche i mezzi di azionamento 55 della valvola di controllo 53 possono essere disposti sul carrello 20.

Si noti che questo consente vantaggiosamente di fare sì che ciascuna unità di contenimento 11 sia priva di mezzi motori. Infatti, nel momento dell’erogazione del prodotto fluido da una certa unità di contenimento 11, il carrello 20 portante i mezzi motori si dispone in corrispondenza di quest’ ultima. In questo modo, lo stesso motore 46 è associato operativamente, di volta in volta, con il gruppo pompa 45 compreso nell’unità di contenimento 11 da cui deve essere erogato il prodotto fluido. Infatti, come meglio mostrato in fig. 5, il motore 46 è collegato meccanicamente con uno dei gruppi pompa 45 alla volta, per fare sì che questo gruppo pompa 45 eroghi il prodotto fluido.

In aggiunta, sul carrello 20 opzionalmente può essere disposto un lettore ottico 57, che definisce mezzi di rilevamento ottico configurati per rilevare un codice identificativo che è univocamente associato a ciascuna unità di contenimento 11.

Il lettore ottico 57 può essere per esempio un lettore di codici a barre noto nella tecnica.

L’unità di contenimento 1 1 può comprendere inoltre un’impugnatura 58, che consente all’operatore di afferrare agevolmente l’unità di contenimento 1 1.

La macchina 10 può comprendere inoltre un display 59, per esempio di tipo “touch”, che definisce mezzi di interfaccia tramite i quali l’operatore può controllare il funzionamento della macchina 10.

Il display 59 può essere supportato per esempio da un braccio meccanico 60 incernierato al telaio 38 del primo o del secondo elemento modulare 34, 35.

La macchina 10 può comprendere inoltre un controllore, non mostrato nelle figure e di un tipo noto nella tecnica.

Il controllore può essere collegato operativamente ai mezzi di attuazione, per esempio al motore di azionamento 23, e/o ai mezzi di dosaggio, incorporati per esempio la bilancia digitale 16, e/o i mezzi di erogazione o i loro componenti, come per esempio il motore 46 del gruppo pompa 45 ed i mezzi di azionamento 55 associati alla valvola di controllo 53. In uso, il controllore può essere configurato per comandare i mezzi di azionamento per muovere il recipiente 18 tramite i mezzi di traslazione 20 sequenzialmente verso le posizioni di dispensazione al di sotto di una o più delle unità di contenimento 1 1 per ricevere ogni volta una quantità di prodotto fluido erogato, per esempio tramite i mezzi di erogazione, dalla rispettiva unità di contenimento 1 1 come dosato dai mezzi di dosaggio 16 per produrre una formulazione secondo una ricetta definita dall’utente.

E chiaro che alla macchina fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

La macchina dispensatrice secondo la presente invenzione può essere usata per preparare in modo efficiente una formulazione personalizzata, come per esempio una formulazione di colore. Pertanto, la presente invenzione è diretta anche ad un procedimento per preparare una formulazione obiettivo definita dall’utente partendo da una pluralità di prodotti fluidi.

Come illustrato in fìg. 7, in accordo con un modo preferito di funzionamento della macchina dispensatrice sopra descritta, questo procedimento comprende:

(a) predisporre una pluralità di prodotti fluidi ciascuno disposto in una rispettiva unità di contenimento 11 ;

(b) montare le unità di contenimento 11 dei prodotti fluidi su mezzi di supporto oblunghi 12 configurati per supportare la pluralità di unità di contenimento 11 dei prodotti fluidi in un modo stazionario lungo una direzione longitudinale X;

(c) disporre un recipiente 18 destinato a ricevere il prodotto fluido dalle unità di contenimento 1 1 su mezzi di traslazione 20 configurati per permettere di muovere il recipiente 18 sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale X verso le posizioni di erogazione sostanzialmente in modo verticale al di sotto di dette unità di contenimento 11 ;

(d) muovere il recipiente 18 tramite i mezzi di traslazione 20 verso una posizione di erogazione corrispondente ad una selezionata delle unità di contenimento 11 di prodotti fluidi;

(e) erogare una quantità del prodotto fluido come dosata dai mezzi di dosaggio 16 dall’unità di contenimento selezionata 11 nel recipiente 18; (f) ripetere le fasi (d) ed (e) per produrre la formulazione obiettivo secondo una ricetta definita dall’utente.

I diversi componenti usati nel procedimento della presente invenzione come per esempio i mezzi di supporto 12, le unità di contenimento 11, i mezzi di traslazione 20, i mezzi di dosaggio ecc. possono essere ciascuno come descritto in precedenza per quanto riguarda la macchina dispensatrice. In questo modo, i prodotti fluidi predisposti nella fase (a) possono per esempio essere messi in unità di contenimento 11 di un qualsiasi tipo e dimensione precedentemente descritti. Le unità di contenimento previste possono essere soggette opzionalmente a riscaldamento controllato per impedire una degradazione come per esempio essiccazione o solidificazione del prodotto fluido contenuto. Le unità di contenimento 11 dei prodotti fluidi montati sui mezzi di supporto 12 nella fase (b) possono essere selezionate dall’utente in accordo con la formulazione da produrre desiderata. Per esempio esse possono essere prese da un elemento di stoccaggio idoneo come per esempio una zona di stoccaggio 28, 37 della macchina dispensatrice secondo la presente invenzione ed essere montati sui mezzi di supporto 12 della zona di dispensazione 15. Il procedimento può comprendere opzionalmente identificare i tipi di prodotti fluidi nelle unità di contenimento montate, per esempio mediante mezzi di rilevamento come sopra esposto. I mezzi di dosaggio 16 come per esempio una bilancia digitale possono essere previsti in particolare sui mezzi di traslazione 20 per essere mobili con essi verso le diverse posizioni di erogazione. In questo modo, nella fase (c), il recipiente 18 può essere posto in particolare sui mezzi di dosaggio 16 come per esempio una bilancia digitale disposta sui mezzi di traslazione. Le fasi da (d) a (f) sono eseguite tipicamente in un modo automatizzato per esempio usando mezzi di azionamento ed un controllore come descritto sopra per quanto riguarda la macchina dispensatrice. Qui, il posizionamento sequenziale del recipiente 18 tramite i mezzi di traslazione 20 nelle diverse posizioni di erogazione e la dispensazione di quantità definite dei rispettivi prodotti fluidi possono essere realizzati facendo uso delle informazioni ottenute dalla summenzionata identificazione opzionale delle unità di contenimento installate. La dispensazione di un prodotto fluido nella fase (e) può comprendere attivare mezzi di erogazione come per esempio un qualsiasi mezzo di erogazione menzionato sopra per erogare il rispettivo prodotto fluido. I mezzi di erogazione possono essere controllati in risposta ad un segnale proveniente dai mezzi di dosaggio per erogare una quantità obiettivo del rispettivo prodotto fluido. Il procedimento secondo la presente invenzione può comprendere inoltre opzionalmente un’altra fase (g), che prevede di muovere il recipiente 18 alla fine della sequenza di dispensazione tramite i mezzi di traslazione 20 verso una posizione di prelievo 24, che può essere configurata in particolare come descritto sopra per quanto riguarda la costruzione della macchina dispensatrice, permettendo all’operatore di integrare il processo di formulazione con aggiunte manuali.

La presente invenzione è stata descritta con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti della macchina o del procedimento per preparare una formulazione obiettivo definita dall’utente partendo da una pluralità di prodotti fluidi, avente le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Macchina dispensatrice per erogare prodotti fluidi comprendente mezzi di supporto oblunghi (12) configurati per supportare una pluralità di unità di contenimento rimovibili (11) dei prodotti fluidi in modo stazionario lungo una direzione longitudinale (X), la macchina dispensatrice comprendendo inoltre mezzi di traslazione (20) configurati per permettere di muovere un recipiente (18) disposto sui mezzi di traslazione (20) sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale (X) verso posizioni di erogazione sostanzialmente in modo verticale al di sotto di dette unità di contenimento (11) e mezzi di dosaggio (16) configurati per dosare una quantità di prodotto fluido che è erogato da un’unità di contenimento (11) al recipiente (18) in una posizione di erogazione corrispondente alla rispettiva unità di contenimento.
2. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 1, in cui i mezzi di traslazione comprendono un carrello (20) per trasportare il recipiente (18) e mezzi di guida lineari (20, 21) che si estendono sostanzialmente paralleli alla direzione longitudinale (X), in cui il carrello è mobile sui mezzi di guida lineari (20, 21).
3. Macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, in cui i mezzi di dosaggio (16) comprendono mezzi di pesatura, preferibilmente una bilancia digitale, disposti sui mezzi di traslazione per ricevere su di essi il recipiente (18) per ricevere i prodotti fluidi erogati.
4. Macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 3, comprendente inoltre una posizione di prelievo (24) in cui detto recipiente (18) è accessibile all’operatore, la quale è disposta in una posizione mediana di deta zona di dispensazione (15) con riferimento a deta direzione longitudinale (X).
5. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 4, comprendente elementi di protezione (26) che schermano deti mezzi di traslazione (20) rispeto all’operatore e sono provvisti di uno sportello (27) che può essere aperto dall’operatore allo scopo di accedere a deta zona di prelievo (24), in cui preferibilmente gli elementi di protezione (26) sono trasparenti e/o lo sportello (27) è selettivamente assicurato nella posizione chiusa mediante dispositivi di sicurezza e controllo comandati eletricamente (27 A) almeno quando deti mezzi di traslazione (20) sono in movimento.
6. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 2, in cui deto carrello (20) comprende mezzi di rilevamento (57), come un letore otico di codici a barre, configurato per rilevare un codice di identità associato in modo univoco a ciascuna di dete unità di contenimento (11).
7. Macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi di erogazione (45) per erogare i prodoti fluidi dalle unità di contenimento (11).
8. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 7, in cui ciascuna di dete unità di contenimento (11) comprende un contenitore (42) che contiene il prodoto fluido, ed un corpo (44) comprendente un gruppo pompa (45), uno o più elementi valvolari (53) ed un insieme di tubi (49) in grado di condurre i prodoti fluidi da deto contenitore (42) a detto recipiente (18).
9. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 8, in cui detti mezzi di traslazione o un loro componente come il carrello (20) comprendono mezzi di azionamento (46, 55) configurati per interagire con una rispettiva unità di contenimento (11) di detto prodotto fluido allo scopo di comandare l’erogazione di quest’ultimo azionando selettivamente il gruppo pompa (45) ed uno o più elementi valvolari (53) che sono integrati in un corpo (44) di detta unità di contenimento (11).
10. Macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la pluralità di unità di contenimento (11) supportate dai mezzi di supporto oblunghi (12) dalle quali è erogato il prodotto fluido è disposta in una zona di dispensazione (15) e la macchina comprende inoltre una zona di stoccaggio (28) configurata per immagazzinare una pluralità di unità di contenimento (11) di prodotti fluidi all’ esterno di detta zona di dispensazione (15).
11. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 10, comprendente inoltre mezzi riscaldanti (40) e mezzi sensori di temperatura (41), in cui detti mezzi riscaldanti sono disposti all’ interno o in prossimità di detta zona di stoccaggio (28) allo scopo di riscaldare le unità di contenimento (11) immagazzinate in essa in risposta alla temperatura rilevata da detti mezzi sensori di temperatura (41).
12. Macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui essa comprende mezzi di azionamento come per esempio un motore di azionamento (23) associato a detti mezzi di traslazione (20) per muovere detti mezzi di traslazione (20) lungo detta direzione longitudinale (X).
13. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 12, comprendente inoltre un controllore operativamente collegato ai mezzi di azionamento (23), ai mezzi di dosaggio (16), ed opzionalmente ai mezzi di erogazione (45), in cui il controllore comanda i mezzi di azionamento (23) per muovere il recipiente (18) mediante i mezzi di traslazione (20) sequenzialmente verso le posizioni di erogazione al di sotto di una o più delle unità di contenimento (11) per ricevere ciascuna una quantità di prodotto fluido erogata dalla rispettiva unità di contenimento (11) come dosata dai mezzi di dosaggio (16) per ottenere una formulazione secondo una ricetta definita dall’utente.
14. Macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di supporto (12) comprendono una pluralità di dispositivi di fissaggio (13) ciascuno sagomato in modo tale da ricevere e trattenere una porzione di accoppiamento (14) compresa in ciascuna di dette unità di contenimento (11).
15. Macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente inoltre un dispositivo di stampa (32) configurato per stampare etichette adesive idonee per aderire a detto recipiente (18) e/o un dispositivo spettrofotometro (33) idoneo ad analizzare le formulazioni da erogare da detta macchina dispensatrice, e/o un dispositivo elettronico, come un computer e/o un display, e/o un dispositivo di agitazione in grado di agitare le formulazioni erogate in detto recipiente (18).
16. Macchina dosatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una pluralità di moduli componibili uniti (34, 35, 36), con un modulo principale (34) comprendente almeno una zona di dispensazione (15) ed opzionalmente una o più zone di stoccaggio (28) ed uno o più moduli addizionali (35) comprendenti altre zone di stoccaggio (37) per unità di contenimento (11) dei prodotti fluidi formanti un armadietto principale ed opzionalmente uno o più ulteriori moduli (36) comprendenti ulteriori zone di stoccaggio (37) per unità di contenimento (11) dei prodotti fluidi formanti uno o più armadietti secondari.
17. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 16, in cui l’armadietto principale (34) ha una larghezza uguale o inferiore a 2,0 m, un’altezza fino a 2,0 m e/o una profondità uguale o inferiore a 60 cm e/o l’armadietto secondario opzionale (36) ha una larghezza pari o inferiore a 80 cm, un’altezza fino a 2,0 m e/o una profondità uguale o inferiore a 60 cm.
18. Macchina dispensatrice come nella rivendicazione 10 o 16, o in qualsiasi rivendicazione facente riferimento ad esse, comprendente inoltre mezzi di copertura (39) associati alla zona di dispensazione (15) e/o ad una o più zone di stoccaggio (28, 37) configurate per immagazzinare una pluralità di dette unità di contenimento (11) di prodotti fluidi all’ esterno di detta zona di dispensazione (15), detti mezzi di copertura comprendendo serrande e/o avvolgibili (39) che sono configurati per chiudere in modo reversibile detta zona di dispensazione (15) e/o detta zona(e) di stoccaggio (28, 37) allo scopo di proteggere le unità di contenimento (11) disposte in esse.
19. Uso di una macchina dispensatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per preparare formulazioni definite dall’utente di prodotti fluidi, come formulazioni di vernici, in particolare per scopi di rifinitura o di riparazione, per esempio in una carrozzeria per verniciare una carrozzeria di un veicolo.
20. Un procedimento per preparare una formulazione obiettivo definita dall’utente partendo da una pluralità di prodotti fluidi, il procedimento comprendendo: (a) predisporre una pluralità di prodotti fluidi ciascuno in un’unità di contenimento (11); (b) montare le unità di contenimento (11) dei prodotti fluidi su mezzi di supporto oblunghi (12) configurati per supportare la pluralità di unità di contenimento (11) dei prodotti fluidi in modo stazionario lungo una direzione longitudinale (X); (c) disporre un recipiente (18) destinato a ricevere il prodotto fluido dalle unità di contenimento su mezzi di traslazione (20) configurati per permettere di muovere il recipiente (18) sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale (X) verso posizioni di erogazione sostanzialmente in modo verticale al di sotto di dette unità di contenimento (11); (d) muovere il recipiente (18) tramite mezzi di traslazione (20) verso una posizione di dispensazione corrispondente ad una selezionata delle unità di contenimento (1 1) di prodotti fluidi; (e) erogare una quantità del prodotto fluido come dosata dai mezzi di dosaggio (16) dall’unità di contenimento selezionata (11) nel recipiente (18); (f) ripetere le fasi (d) ed (e) per produrre la formulazione obiettivo secondo una ricetta definita dall’utente.