IT201800003212A1 - Cerniera elastica per astine di montature di occhiali, con fermaglio di bloccaggio inserito sul corpo del carrello - Google Patents

Description

CERNIERA ELASTICA PER ASTINE DI MONTATURE DI OCCHIALI, CON FER-MAGLIO DI BLOCCAGGIO INSERITO SUL CORPO DEL CARRELLO

DESCRIZIONE

Campo dell'invenzione

La presente invenzione riguarda una cerniera elastica o flex, per il montaggio di astine su montature di occhiali.

Tecnica antecedente

Come noto, nel campo dell'occhialeria si fa impiego di svariati tipi di cerniere, che sono disposte tra le due estremità laterali del frontale di montatura e le rispettive astine. Queste cerniere in generale sono formate da un componente femmina, fissato tipicamente al frontale dell'occhiale e che comprende almeno una forcella di imperniamento, ed un componente maschio, tipicamente fissato alle astine e che comprende almeno un occhiello di impegno con la forcella del componente femmina, i due componenti essendo poi vincolati tra loro mediante un perno o una vite di cardine, che ne consente la reciproca rotazione.

Tra i vari tipi di cerniere, quelle cosiddette flessibili permettono un movimento a scatto, di apertura e chiusura, ed una rotazione di sovra-apertura elastica delle astine; in questo caso, il componente maschio comprende tradizionalmente una slitta o carrello guidato a scorrimento, in contrasto con un elemento elastico, all'interno di un alloggiamento solidale all'astina dell'occhiale. Lo scorrimento elastico del carrello avviene per azione di un elemento a camma che, durante la rotazione dell'astina, provoca l'allontanamento e l'avvicinamento dell'estremità di astina al muso dell'occhiale, così da determinare il desiderato movimento a scatto.

L'alloggiamento è normalmente costituito in forma di un corpo scatolare, montato su ciascuna astina ed entro il quale è praticato un foro di scorrimento del carrello.

Il carrello è tipicamente un componente metallico allungato, che è provvisto, alla sua estremità prossimale, di una testa sporgente formata ad occhiello per l'accoppiamento, mediante un perno di articolazione, con la forcella del componente femmina. L'occhiello di accoppiamento talvolta può essere doppio o anche triplo.

Il movimento di scorrimento alternato del carrello nel corpo scatolare è contrastato da un elemento elastico, normalmente in forma di una molla elicoidale. Questa molla elicoidale, da una parte, è solidale ad una porzione del carrello (tipicamente l'estremità distale del carrello, ossia quella dal lato di fondo dell'alloggiamento) mentre, dall'altra parte, è vincolata al corpo scatolare. In questo modo, il movimento di scorrimento del carrello - di cui si dirà più avanti - produce una compressione della molla, che a sua volta produce la desiderata reazione elastica.

In condizioni di riposo, la testa ad occhiello della slitta sporge dalla estremità aperta del corpo a scatola, per impegnarsi sull'elemento femmina attraverso il perno di cerniera. Allo stesso tempo l'estremità aperta, od estremità prossimale, del corpo a scatola di alloggiamento, prende appoggio con una sua superficie terminale, su una contrapposta superficie dell'elemento femmina.

Come accennato sopra, la superficie terminale della forcella femmina è conformata con profilo a camma che, cooperando a contrasto con la superficie dell'elemento maschio agisce, alla rotazione delle due parti di cerniera, nel senso di allontanare/avvicinare il perno di rotazione dal/al corpo a scatola, in contrasto alla reazione dell'elemento elastico. La disposizione è in effetti tale che, quando l'astina di occhiale è in posizione di riposo, l'estremità aperta del corpo a scatola si appoggia contro la corrispondente superficie dell'elemento femmina, con una forza di appoggio che è determinata dal pretensionamento dell'elemento elastico e che è sufficiente a trattenere in posizione corretta l'astina, sia in assetto chiuso, sia aperto.

Quando invece l'astina viene mossa di qualche grado oltre la posizione di apertura (extra-apertura), la superficie terminale del corpo a scatola del secondo elemento di cerniera, facendo leva sulla contrapposta superficie a camma del primo elemento di cerniera, fa allontanare il corpo a scatola da detto perno di rotazione, estraendo maggiormente la slitta e quindi mettendo in maggiore tensione l'elemento elastico. Dunque, al rilascio dell'astina, questa viene riportata nella sua posizione di riposo iniziale.

Questa struttura di cerniera elastica è ben nota e viene largamente utilizzata in più differenti forme esecutive.

In EP 1.743.207 è descritta una cerniera elastica che ha avuto un notevole successo nel mercato e che costituisce la tecnica nota più prossima all'invenzione. Come rappresentato nella fig. 1 - che è una vista in prospettiva di un carrello di cerniera nel suo alloggiamento parzialmente in sezione - un carrello presenta un corpo centrale di guida, scorrevole nell'alloggiamento del corpo scatolare, che si prolunga in una testa ad occhiello e, dalla parte opposta, in un gambo di supporto della molla. Tra l'estremità prossimale della molla e il corpo centrale di guida è disposto un fermaglio (o clip) di bloccaggio dotato di due alette elastiche destinate ad impegnarsi a scatto con incavi appositamente predisposti nella cavità interna dell'alloggiamento. Il fermaglio è formato da una porzione anulare centrale, che viene calzata sul gambo del carrello, e da due alette elastiche che si estendono radialmente con una certa inclinazione dalla porzione anulare. Vantaggiosamente, la soluzione proposta in EP 1.743.207 prevede due incavi anche nella porzione centrale di guida del carrello, adatte ad ospitare le alette elastiche quando vengono ripiegate durante l'introduzione del carrello nell'alloggiamento: questa soluzione ha il vantaggio di offrire comunque una lunghezza significativa del copro centrale di guida e quindi di guidare in modo efficiente il carrello.

Occorre però notare che la lunghezza complessiva del carrello è determinata dai requisiti minimi di lunghezza del corpo centrale di guida, dalla lunghezza della molla e dalla lunghezza del corpo anulare del fermaglio.

Pertanto, la lunghezza minima del carrello non può ridursi oltre una certa misura se non si vuole compromettere una guida efficiente o una forza di reazione appropriata della molla.

Descrizione sommaria dell'invenzione

Dato che queste cerniere, come ben noto, tendono ad essere miniaturizzate il più possibile, sarebbe desiderabile poter ridurre ulteriormente l'ingombro complessivo in lunghezza del carrello.

E' dunque scopo della presente invenzione fornire una cerniera flessibile per occhiali in cui possa essere ridotta la lunghezza del carrello, senza compromettere le qualità di guida del corpo centrale e un'appropriata reazione e durata della molla elastica.

Questo scopo viene raggiunto attraverso le caratteristiche esposte nei termini essenziali nella rivendicazione 1. Le rivendicazioni subordinate descrivono caratteristiche preferenziali dell'invenzione.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:

fig. 1 come già detto, è una vista in prospettiva di un carrello di tecnica nota per una cerniera flessibile;

fig. 2 è una vista in alzato laterale, parzialmente interrotta, di una cerniera secondo l'invenzione;

fig. 3 è una vista in sezione longitudinale secondo la traccia III-III di fig. 2;

fig. 4 è una vista in alzato laterale del solo insieme del carrello interno alla cerniera di fig. 2;

fig. 5A è una vista in sezione longitudinale secondo la traccia V-V di fig.

4;

fig. 5B è una vista in sezione longitudinale secondo un piano di mezzeria del carrello di fig. 4;

figg. 6 e 7 sono viste rispettivamente in alzato laterale e in prospettiva del solo carrello secondo l'invenzione; e

figg. 8 e 9 sono viste in prospettiva, rispettivamente in esploso e in forma assemblata, dell'insieme di carrello di fig. 4.

Descrizione dettagliata di una preferita forma di esecuzione

Per migliore comprensione dell'invenzione, si descrive in dettaglio innanzitutto la tecnica nota illustrata in fig. 1, che corrisponde alla soluzione divulgata in EP 1.743.207.

In fig. 1 è rappresentano un componente di cerniera flessibile per occhiali, in particolare il componente maschio.

In un corpo scatolare 1, tipicamente ricavato o fissato ad un'astina A di un paio di occhiali, è predisposto un alloggiamento longitudinale la in cui trova alloggiamento un insieme di carrello scorrevole. Quest'ultimo si compone di un carrello 2, di una molla di richiamo 3 e di un fermaglio 4 di riscontro per la molla 3.

Il carrello 2 comprende una porzione centrale di guida 2a, cooperante con una zona centrale di guida nell'alloggiamento 1, una parte di estremità prossimale, formante un occhiello 2b, in aggetto all'esterno dell'alloggiamento 1, ed una parte distale a forma di gambo 2c, sulla quale è infilata la molla 3.

La molla 3 è mantenuta compressa tra un terminale del gambo 2c ed il fermaglio 4, reso solidale al corpo scatolare 1 nel modo meglio descritto nel seguito.

Il fermaglio 4 prevede un corpo di collare anulare 4a, montato sulla parte di gambo del carrello, ed almeno un'aletta elastica 4b, preferibilmente due alette elastiche contrapposte, che aggetta radialmente dal collare 4a, in obliquo secondo un determinato angolo, ed in avanti, verso l'imboccatura dell'alloggiamento 1. Tipicamente, il fermaglio è costruito da lamiera tranciata e ripiegata, quindi il collare anulare 4a presenta uno spessore uniforme di circa 0,2 mm. Nella posizione assemblata mostrata in fig. 1, con il carrello inserito all'interno della cavità la, le estremità libere delle alette elastiche 4b si estendono verso l'imboccatura dell'alloggiamento 1 e si impegnano entro rispettive cavità 5 interne all'alloggiamento 1.

Sul corpo principale 2a del carrello sono inoltre previsti incavi 2', atti ad alloggiare almeno parzialmente le alette 4b nella fase di montaggio.

Questa disposizione consente di assemblare preliminarmente l'insieme costituito dal carrello 2, dalla molla 3 e dal fermaglio 4 e poi inserirlo nell'alloggiamento 1, introducendolo a scorrimento dalla sua imboccatura. Nell'inserimento, le alette 4b vengono obbligate a flettere verso l'asse centrale del carrello, andando ad inserirsi negli incavi 2'. Quando, scorrendo all'interno dell'alloggiamento 1, le alette 4b arrivano in corrispondenza delle cavità 5, esse possono tornare in posizione estesa e scattare entro queste cavità. Una volta che le alette 4b si sono impegnate a scatto nelle cavità 5, non è più possibile richiuderle e quindi il fermaglio 4 resta bloccato in posizione rispetto all'alloggiamento 1.

Nelle figg. 3-9 è illustrato un insieme di carrello del tutto analogo a quello sopra descritto, salvo per il fatto che le alette flessibili del fermaglio sono disposte ruotate a 90° sull'asse longitudinale, rispetto a quelle di fig. 1. Il funzionamento e la configurazione, per gli aspetti comuni, sono del tutto equivalenti. A parti corrispondenti sono assegnati numeri di riferimento uguali.

Secondo la forma di esecuzione preferita dell'invenzione illustrata nelle figure, sulla porzione principale di guida 2a del carrello 2 - oltre ad un incavo 2' o ad una coppia di incavi contrapposti per alloggiare le alette 4b del fermaglio 4 - sono previste due scanalature 10a e 10b contrapposte, a filo con il profilo esterno del gambo 2c del carrello.

Le scanalature 10a e 10b si estendono in profondità, da un'estremità posteriore della porzione principale di guida 2a - ossia l'estremità da cui si protende il gambo 2c - in direzione longitudinale (ossia parallelamente all'asse longitudinale del carrello), per una distanza sostanzialmente uguale alla lunghezza D del collare anulare 4a del fermaglio 4.

Preferibilmente le due scanalature 10a e 10b sono parallele e rettilinee e sono ricavate mediante utensile a fresa di spessore ridotto. Ciascuna scanalatura ha una larghezza dell'ordine di 0,6 mm a 0,9 mm, comunque maggiore dello spessore del collare anulare 4a.

Secondo la forma di esecuzione illustrata, su due lati a 90° rispetto alla direzione delle due scanalature 10a e 10b, la porzione di guida 2a è provvista di due incavi 2' per l'alloggiamento delle alette flessibili 4b del fermaglio 4. Gli incavi 2' si estendono dall'estremità posteriore della porzione principale di guida 2a per una lunghezza ed una larghezza proporzionale alla lunghezza delle alette 4b, lasciando così aree perimetrali della porzione di guida 2a che possono fungere da superfici di guida in cooperazione con la cavità nell'alloggiamento 1. Gli incavi 2' sono ricavati per esempio con un utensile ad asportazione di truciolo, come una fresa a candela, e presentano una profondità tale per cui la superficie di fondo è a filo del profilo del gambo 2c (come ben illustrato in fig. 7).

Con questa modalità costruttiva, si ottiene che superficie esterna di guida della porzione principale 2a rimanga sostanzialmente immutata rispetto alla tecnica nota, ma si va a definire uno scarico di materiale intorno al gambo 2c nella zona di raccordo con l'estremità posteriore del corpo principale 2a.

Lo scarico di materiale definito nel corpo di guida 2a dalle scanalature 10a, 10b, eventualmente in combinazione con quello definito dagli incavi 2', definisce una sede di innesto del collare anulare 4a. In sintesi, mantenendo immutata la superficie esterna della porzione principale di guida 2a - che assicura così la qualità di guida nell'alloggiamento 1 - si ricava una sede di innesto che accoglie per intero la larghezza del collare anulare 4a all'interno dell'ingombro longitudinale del corpo principale di guida 2a.

In altre parole, si ottiene così che il collare anulare 4a non si interponga più tra la molla 3 e l'estremità posteriore della porzione principale di guida 2a - come avviene nella tecnica nota - bensì rimanga interamente alloggiato entro la fresatura approfondita delle scanalature 10a e 10b.

Grazie a questa costruzione, e come risulta evidente nelle figg. 4, 5B, 8 e 9, il corpo del collare anulare 4a può essere interamente incassato nella parte massiccia del corpo principale di guida 2a, rendendo disponibile il corrispondente ingombro in lunghezza sul gambo 2c del carrello. Questo ingombro liberato può essere sfruttato per allungare la molla 3 o la superficie di guida della porzione principale 2a, a parità di lunghezza del carrello, oppure per ridurre la lunghezza complessiva del carrello (= maggiore miniaturizzazione) a parità di efficienza degli altri elementi.

La modalità costruttiva del carrello secondo l'invenzione può essere identica a quella consolidata per il carrello di tecnica nota, per esempio per taglio da barra profilata e successiva rifinitura con asportazione di truciolo, oppure per tranciatura/punzonatura da bandelle metalliche e successiva lavorazione di deformazione a freddo. Una volta ottenuto il carrello in modo tradizionale, con utensili a fresa si possono ricavare sia gli incavi 2', sia le scanalature 10a, 10b che determinano la sede di innesto del collare anulare 4a.

S'intende comunque che l'invenzione non deve considerarsi limitata alla particolare disposizione illustrata sopra, che costituisce soltanto una forma di esecuzione esemplificativa di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.

Per esempio, sebbene il corpo di guida 2a sia stato illustrato sempre con un profilo in sezione rettangolare, non si esclude che possa avere altra forma geometrica.

Anche le forme e dimensionamenti relativi di corpo di guida, gambo posteriore ed occhiello anteriore possono variare ampiamente rispetto a quanto rappresentato nei disegni.

Infine, si è fatto riferimento ad un metodo preferito di creazione della sede di innesto del collare anulare, ma non si esclude che la stessa sede si possa ottenere con una sola operazione di fresatura per una scanalatura oppure mediante deformazione del materiale anziché per asportazione di truciolo.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera elastica per montatura di occhiali, comprendente un componente femmina a forcella e un componente maschio ad occhiello reciprocamente incernierati, detto componente maschio comprendendo almeno un carrello (2) scorrevole in una cavità di un corpo scatolare (1) in contrasto con un elemento elastico (3) vincolato rispetto a detto corpo scatolare (1) mediante un fermaglio (4) di bloccaggio, detto fermaglio (4) essendo provvisto di un collare anulare (4a) calzato su una porzione di gambo (2c) di detto carrello (2), tra un'estremità di detto elemento elastico (3) ed un'estremità posteriore di una porzione principale di guida (2a) di detto carrello (2) caratterizzata da ciò che in detta porzione principale di guida (2a) è ricavata almeno una scanalatura (10a, 10b), a filo del profilo perimetrale di detta porzione di gambo (2c), avente una profondità in direzione dell'asse longitudinale del carrello, in cui è innestata almeno parte di detto collare anulare (4a).
2. 2. Cerniera come in 1, in cui sono previste almeno due scanalature (10a, 10b) rettilinee e parallele.
3. 3. Cerniera come in 1 o 2, in cui sono previsti incavi (2') con una superficie di fondo a 90° rispetto a dette scanalature rettilinee (10a, 10b), atti ad accogliere alette elastiche (4b) solidali a detto collare anulare (4a).
4. 4. Cerniera come in 3, in cui detta superficie di fondo di detti incavi (2') è a filo del profilo perimetrale di detta porzione di gambo (2c).
5. 5. Cerniera come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui dette scanalature hanno una larghezza superiore allo spessore in sezione di detto collare anulare (4a).
6. 6. Cerniera come in 5, in cui detta larghezza è di 0,6 mm a 0,9 mm.
7. 7. Cerniera come in 5 o 6, in cui dette scanalature (10a, 10b) sono ricavate mediante una fresa di spessore proporzionale a detta larghezza.