IT201800002243U1 - Porta a battente per la chiusura di un’apertura - Google Patents

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Description

PORTA A BATTENTE PER LA CHIUSURA DI UN’APERTURA
Campo di applicazione
Il presente trovato concerne una porta a battente per la chiusura di un’apertura secondo il preambolo della rivendicazione indipendente numero 1.
5 Più in dettaglio, la porta a battente di cui trattasi è destinata a chiudere un’apertura realizzata in una parete o simile, di qualunque materiale e dimensione.
La porta a battente oggetto del presente trovato si inserisce pertanto in generale nel settore della produzione di serramenti, ed in particolare nel settore della 10 produzione di serramenti per interni.
Stato della tecnica
Com’è noto, le porte a battente sono generalmente costituite da un telaio fisso, ad esempio in legno, il quale è destinato ad essere fissato ad una parete in corrispondenza di un’apertura, e da un’anta, ad esempio anch’essa in legno, 15 incernierata al telaio fisso e generalmente dotata di una serratura e maniglia per la sua apertura e chiusura.
Più in dettaglio, il telaio fisso delle porte di tipo noto si compone generalmente di due stipiti, posti verticalmente in corrispondenza dei due fianchi laterali dell’apertura a partire dal pavimento, e di un traverso superiore, posto 20 orizzontalmente a collegamento delle estremità superiori dei due stipiti, in corrispondenza del lato superiore dell’apertura medesima.
In questo modo, il telaio fisso contorna almeno tre lati dell’apertura sulla muratura.
Le porte a battente di tipo noto comprendono inoltre due o più cerniere le quali 25 collegano girevolmente un primo lato verticale dell’anta (ovvero un montante di incernieramento dell’anta) ad un primo stipite del telaio fisso, permettendo la movimentazione dell’anta tra una posizione aperta, in cui libera il passaggio attraverso l’apertura, ed una posizione chiusa, in cui ostruisce il passaggio attraverso l’apertura medesima.
5 Il telaio fisso è inoltre dotato di un secondo stipite, su cui è destinato ad andare in battuta nella posizione chiusa il secondo lato libero dell’anta contrapposto al primo lato associato alle cerniere.
Generalmente, il secondo stipite è sagomato a formare un primo spallamento, estendentesi lungo tutto il suo sviluppo verticale e atto a ricevere in battuta il 10 secondo lato libero dell’anta in posizione chiusa.
Generalmente anche il traverso superiore del telaio fisso può comprendere un secondo spallamento, disposto in modo complanare al primo spallamento del secondo stipite per ricevere anch’esso in battuta l’anta nella posizione chiusa. L’anta in battuta contro il primo spallamento dello stipite ed il secondo 15 spallamento del traverso superiore risulta almeno parzialmente incassata all’interno del telaio fisso.
Attualmente sono particolarmente diffuse sul mercato porte a battente con l’anta completamente inserita nel telaio fisso e con almeno una sua faccia complanare con le mostrine esterne di copertura del telaio fisso. Generalmente queste porte 20 sono inoltre dotate di cerniere a scomparsa anch’esse contenute nello spazio tra le facce interne contrapposte dello stipite del telaio fisso e del lato verticale di incernieramento dell’anta.
Le porte a battente di tipo noto fin qui brevemente descritte, si sono dimostrate nella pratica non scevre di inconvenienti.
25 Un primo inconveniente risiede nel fatto che, per evitare un’interferenza tra il secondo lato libero dell’anta ed il secondo stipite del telaio, durante l’apertura della porta, è necessario distanziare tale secondo lato libero dell’anta dal secondo stipite del telaio con una fessura di larghezza non trascurabile.
Più in dettaglio, tale fessure presenta generalmente una larghezza di 3 – 4 mm e 5 si estende lungo tutto il contorno dell’anta, cioè lungo il primo ed il secondo lato nonché lungo il lato superiore, e preferibilmente anche lungo il lato inferiore verso la soglia per evitare attriti con il pavimento.
Tale fessura può risultare esteticamente poco apprezzabile poiché consente il passaggio di luce tra i due ambienti separati dalla porta chiusa creando una 10 discontinuità nella parete su cui è ricavata l’apertura murale stessa.
Tale fessura può risultare inoltre indesiderata in quanto consente il passaggio di spifferi d’aria tra i due ambienti collegati dalla porta a battente, limitando di fatto il confort dell’utente.
Inoltre, la fessura tra il telaio fisso e l’anta diminuisce anche la tenuta della porta, 15 limitando l’isolamento termico ed acustico dei due ambienti collegati dalla porta a battente quando l’anta è in posizione di chiusura.
Presentazione del trovato
Scopo principale del presente trovato è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle soluzioni di tipo noto, mettendo a disposizione 20 una porta a battente per la chiusura di un’apertura murale, in grado di inibire il passaggio di luce e di spifferi d’aria tra i due ambienti collegati dalla stessa apertura.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una porta a battente la quale sia dotata di una fessura tra telaio fisso ed anta di 25 dimensioni ridotte rispetto alle fessure presenti nelle porte a battente di tipo noto.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una porta a battente in grado di garantire una corretta tenuta dell’anta sul telaio fisso, quando l’anta è in posizione chiusa.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una 5 porta a battente che sia costruttivamente semplice ed economica da realizzare.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una porta a battente che sia esteticamente gradevole da parte dell’utente.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono 10 chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa in cui:
15 − la figura 1 mostra una vista prospettica della porta a battente oggetto del presente trovato nella posizione chiusa;
− la figura 2 mostra una vista prospettica della porta a battente oggetto del presente trovato nella posizione aperta;
− la figura 3 mostra una vista in sezione orizzontale della porta a battente di 20 figura 1, effettuata lungo la traccia III-III;
− la figura 4 mostra una vista in sezione verticale della porta a battente di figura 1, effettuata lungo la traccia IV-IV;
− le figure 5-6 mostrano viste in dettaglio ingrandite delle sezioni illustrate nelle corrispondenti figure 3 e 4;
25 − la figura 7 mostra una vista prospettica della porta a battente oggetto del presente trovato in cui non sono presenti mostrine;
− le figure 8-9 mostrano viste in dettaglio della porta a battente di figura 7 in corrispondenti viste in sezione verticale e orizzontale;
− la figura 10 mostra una vista prospettica della porta a battente oggetto del 5 presente trovato in cui è presente una doppia svasatura dell’anta e del telaio fisso;
− le figure 11-12 mostrano viste in dettaglio della porta a battente di figura 10 in corrispondenti viste in sezione verticale ed orizzontale;
− la figura 13 mostra una vista prospettica della porta a battente oggetto del 10 presente trovato in cui l’anta è formata da un pannello di vetro e da una cornice di supporto sostenente tre lati del pannello di vetro;
− le figure 14-15 mostrano viste in dettaglio della porta a battente di figura 13 in corrispondenti viste in sezione verticale ed orizzontale;
− la figura 16 mostra una vista prospettica della porta a battente oggetto del 15 presente trovato in cui l’anta è formata da un pannello di vetro e da una cornice di supporto sostenente due lati del pannello di vetro;
− le figure 17-18 mostrano viste in dettaglio della porta a battente di figura 16 in corrispondenti viste in sezione verticale ed orizzontale.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita
20 Con riferimento agli uniti disegni è stata indicata nel suo complesso con 1 una porta a battente oggetto del presente trovato.
La porta a battente 1 in oggetto è destinata ad essere impiegata per chiudere un’apertura ricavata in una parete murale o simile, e preferibilmente per chiudere un’apertura ricavata in una parete interna di un edificio. La porta a battente in 25 oggetto è quindi vantaggiosamente impiegata per ostruire il passaggio tra due ambienti dell’edificio collegati dall’apertura.
Secondo il trovato la porta a battente 1 comprende un telaio fisso 2 destinato ad essere fissato alla parete perimetralmente in corrispondenza dell’apertura.
Più in dettaglio, il telaio fisso 2 comprende un primo stipite 3 ed un secondo 5 stipite 4, parallelo al primo stipite 3, i quali primo e secondo stipite 3, 4 sono posti verticalmente in corrispondenza dei due fianchi laterali dell’apertura.
Il telaio fisso 2 comprende, inoltre, un traverso superiore 5 orizzontale, posto a collegamento del primo e del secondo stipite 3, 4, in corrispondenza del lato superiore dell’apertura; in questo modo, il telaio fisso 2 contorna tre lati 10 dell’apertura.
Secondo il trovato la porta a battente 1 comprende un’anta 6 incernierata al primo stipite 3, la quale è mobile verso un lato di apertura della porta a battente 1, tra una posizione aperta (illustrata nelle figure 2, 7, 10, 13 e 15), in cui libera l’apertura, ed una posizione chiusa (illustrata in figura 1), in cui ostruisce 15 l’apertura.
Più in dettaglio, nel testo si intenderà con l’espressione “lato di apertura” il lato della porta a battente 1 rivolto verso l’ambiente dell’edificio in cui l’anta 6 è suscettibile di essere movimentata.
Analogamente, nel seguito si intenderà con l’espressione “lato di chiusura” il lato 20 della porta a battente 1 rivolto in verso opposto rispetto al lato di apertura.
L’anta 6 della porta a battente 1 è dotata di una prima e di una seconda faccia frontale 7, 8 tra loro parallele, in cui la prima faccia frontale 7 è rivolta verso il lato di apertura della porta a battente 1 e la seconda faccia frontale 8 è rivolta in verso opposto.
25 Inoltre, l’anta 6 è dotata di una prima e di una seconda faccia laterale 9, 10, con la prima faccia laterale che è rivolta verso il primo stipite 3 quando l’anta 6 è in posizione chiusa, e con la seconda faccia laterale 10, opposta alla prima faccia laterale 9, che è rivolta verso il secondo stipite 4 con l’anta 6 in posizione chiusa. L’anta 6 della porta a battente 1 è dotata inoltre di una faccia superiore 11 rivolta 5 verso il traverso superiore 5.
Infine, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 2, l’anta 6 è dotata di una faccia inferiore 22, opposta alla faccia superiore 11 e rivolta verso il pavimento.
In modo di per sé noto al tecnico del settore, la porta a battente 1 comprende due 10 o più cerniere ad asse verticale (non illustrate nelle allegate figure), le quali collegano girevolmente la prima faccia laterale 9 dell’anta 6 al primo stipite 3 del telaio fisso 2, permettendo la movimentazione dell’anta 6 tra la posizione aperta e la posizione chiusa.
In accordo con le forme realizzative illustrate nelle allegate figure, il primo 15 stipite 3, a cui è collegata girevolmente l’anta mobile 6 attraverso le cerniere, è lo stipite di sinistra, guardando la porta 1 dal suo lato di apertura. Sono ovviamente da considerarsi incluse all’interno dell’ambito di protezione della presente privativa anche porte a battente 1, non illustrate nelle allegate figure, in cui il primo stipite 3, a cui è collegata l’anta 6, è lo stipite di destra guardando la porta 20 1 dal suo lato di apertura.
Vantaggiosamente, la porta a battente 1 oggetto del presente trovato può essere realizzata in svariati materiali, quali ad esempio legno, plastica, metallo, vetro, o una combinazione dei suddetti materiali.
Ad esempio, nelle forme realizzative indicate nelle figure 13 e 15 il telaio fisso 2 25 è indicato realizzato in legno e l’anta mobile è realizzata con un pannello centrale ad esempio in vetro, il quale è sostenuto da una cornice perimetrale in legno in corrispondenza di tre lati (ma ovviamente potrebbe tale cornice potrebbe contornare su tutti e quattro i lati il pannello).
Secondo l’idea alla base del presente trovato, la prima faccia laterale 9, la 5 seconda faccia laterale 10 e la faccia superiore 11dell’anta 6 sono ciascuna dotate di almeno un profilo inclinato 12 a partire dalla prima faccia frontale 7 verso la seconda faccia frontale 8, con la prima faccia frontale 7 che è realizzata di dimensioni maggiori rispetto alla seconda faccia frontale 8.
Resta così definita una svasatura o rastrematura dell’anta dal lato di apertura al 10 suo lato opposto.
Più in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 3, l’anta 6 ha sezione orizzontale a forma sostanzialmente di trapezio, e preferibilmente di trapezio isoscele, in cui la base maggiore è definita dalla prima faccia frontale 7, la base minore è definita dalla seconda faccia frontale 8 e i due lati obliqui sono 15 definiti dal profilo inclinato 12 della prima e della seconda faccia laterale 9, 10.
Inoltre, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 4, l’anta 6 ha sezione verticale sostanzialmente a forma di trapezio, e preferibilmente a forma di trapezio rettangolo, in cui la base maggiore è definita dalla prima faccia frontale 7, la base minore è definita dalla seconda faccia frontale 8, il lato 20 obliquo è definito dal profilo inclinato 12 della faccia superiore 11 e il lato perpendicolare è definito dalla faccia inferiore 22.
Secondo l’idea alla base del presente trovato, il primo stipite 3, il secondo stipite 4 ed il traverso superiore 5 del telaio fisso 2 sono ciascuno dotati di una superficie interna perimetrale 13 che risulta rivolta verso l’apertura. Tale 25 superficie interna 13 è dotata di almeno una prima porzione inclinata 14 sostanzialmente piana, la quale si rastrema verso il lato di apertura della porta a battente 1 ed è sostanzialmente parallela al profilo inclinato 12 che contorna l’anta 6 ovvero della prima faccia laterale 9, della seconda faccia laterale 10 e della faccia superiore 11 dell’anta 6.
5 Più in dettaglio, il primo stipite 3, il secondo stipite 4 ed il traverso superiore 5 sono sagomati per formare una svasatura nel telaio fisso 2 verso il lato di apertura della porta a battente 1, la quale svasatura è parallela al profilo inclinato 12 dell’anta 6.
Vantaggiosamente, l’anta 6 è suscettibile di essere alloggiata completamente 10 all’interno della svasatura del telaio fisso 2 quando l’anta è nella sua posizione chiusa. Più in dettaglio, l’anta 6 in posizione chiusa è suscettibile di essere interamente contenuta all’interno della svasatura del telaio fisso 2, con la prima faccia frontale 7 sostanzialmente complanare con la parete murale esterna su cui è realizzata l’apertura, ovvero con le mostrine di rivestimento del telaio fisso 2.
15 Diversamente, in accordo con una diversa forma realizzativa, non illustrata nelle allegate figure, l’anta 6, quando è nella posizione chiusa, potrebbe essere parzialmente contenuta all’interno della svasatura del telaio fisso 2, con la prima faccia frontale 7 sporgente verso il lato di apertura della porta a battente 1.
Diversamente, in accordo con una ulteriore diversa forma realizzativa, non 20 illustrata nelle allegate figure, l’anta 6, quando è nella posizione chiusa, potrebbe essere interamente contenuta all’interno della svasatura del telaio fisso 2, con la prima faccia frontale 7 incassata all’interno dell’apertura della porta a battente 1, interposta tra le mostrine di rivestimento del telaio 2.
Vantaggiosamente, al fine di evitare che la seconda faccia laterale 10 dell’anta 6 25 interferisca con lo secondo stipite 4 del telaio fisso 2 durante la sua apertura, il profilo inclinato 12 della seconda faccia laterale 10 è realizzato distanziato di una fessura F, dalla prima porzione inclinata 14 della superficie interna 13 del secondo stipite 4.
Vantaggiosamente tale fessura F presenta una larghezza di 1 – 2 mm, e 5 preferibilmente di 1,5 mm, ed è sostanzialmente costante per tutto il contorno perimetrale dei tre lati del telaio fisso 2.
Preferibilmente, la fessura F si estende lungo tutto il contorno dell’anta 6, cioè si estende lungo tutto lo sviluppo della prima faccia frontale 9, della seconda faccia frontale 10 e della faccia superiore 11 tra il profilo inclinato 12 e la prima 10 porzione inclinata 14 per evitare interferenze tra l’anta 6 ed il telaio fisso 2.
Inoltre, la fessura F si estende preferibilmente anche lungo tutto lo sviluppo della faccia inferiore 22 per evitare interferenze tra l’anta 6 ed il pavimento, potendo avere su questo lato una dimensione diversa rispetto agli altri lati.
Poiché l’anta 6 ha sezione orizzontale sostanzialmente a forma di trapezio, il suo 15 primo spigolo definito tra la seconda faccia frontale 8 e la seconda faccia laterale 10 dell’anta 6 è più interno verso il centro dell’apertura murale quando l’anta 6 è chiusa, rispetto al secondo spigolo definito tra la prima faccia frontale 7 e la seconda faccia laterale 10. Conseguentemente, tale primo spigolo è sempre contenuto all’interno dell’ingombro occupato dal secondo spigolo durante tutta la 20 movimentazione dell’anta 6.
Quindi, la predisposizione del profilo inclinato 12 dell’anta 6 e della prima porzione inclinata 14 della superficie interna 13 del telaio fisso 2, permette vantaggiosamente di evitare interferenze tra l’anta mobile 6 ed il secondo stipite 4 durante l’apertura dell’anta 6, consentendo di ridurre al minimo lo spessore 25 della fenditura F rispetto alle porte a battente di tipo noto.
Vantaggiosamente, la fessura F del tipo sopra descritta, cioè inclinata e sottile, impedisce quando l’anta 6 è chiusa, il passaggio di luce diretta ortogonalmente all’anta e comunque ne limita il passaggio tra i due ambienti collegati dalla porta a battente 1.
5 Infatti, la maggior parte dei raggi di luce che si propagano attraverso la fenditura F, sono suscettibili incidere contro il profilo inclinato 12 dell’anta 6 o contro la prima porzione inclinata 14 del telaio fisso 2 e non riescono quindi ad attraversare completamente la fessura F.
È facile intuire quindi come la quantità di luce in grado di attraversare la fessura 10 F del tipo del tipo sopra descritta è molto minore rispetto alla quantità di luce in grado di attraversare la fessura presente nelle porte a battente di tipo noto.
Inoltre, poiché la fessura F si estende inclinata e sottile lungo almeno tre lati dell’anta 6 (in corrispondenza del della prima faccia laterale 9, della seconda faccia laterale 10 e della faccia superiore 11), il passaggio dei raggi di luce 15 attraverso la porta a battente 1 è ulteriormente ridotto rispetto a porte a battente di tipo noto.
Allo stesso modo, anche il passaggio di spifferi d’aria attraverso la fessura F delle porte a battente 1 oggetto del presente trovato è molto ridotto rispetto a porte a battente di tipo noto.
20 In accordo con l’esempio illustrato nelle figure da 3 a 9, il primo stipite 3, il secondo stipite 4 ed il traverso superiore 5 del telaio fisso 2 sono ciascuno dotati di una prima superficie frontale 18 e di una seconda superficie frontale 19, parallele alla parete in cui è ricavata l’apertura, e tra le quali è interposta la superficie interna 13.
25 Più in dettaglio, la prima superficie frontale 18 è sostanzialmente rivolta verso il lato di apertura della porta a battente 1. In particolare, tale prima superficie frontale 18 è complanare con la prima faccia frontale 7 dell’anta 6 in posizione chiusa.
La seconda superficie frontale 19 è sostanzialmente parallela alla prima 5 superficie frontale 18 ed è rivolta in verso opposto, cioè è rivolta verso il lato di chiusura della porta a battente 1.
Vantaggiosamente, la porta a battente 1 oggetto del presente trovato è dotata di una prima mostrina 23 e di una seconda mostrina 24, a contorno dell’apertura a cui è associata la porta a battente 1.
10 Più in dettaglio, la prima mostrina 23 si estende a partire dalla prima superficie frontale 18 del telaio fisso 2, lungo la parete rivolta verso il lato di apertura della porta a battente 1.
Analogamente, la seconda mostrina 24 si estende a partire dalla seconda superficie frontale 19 del telaio fisso 2, lungo la parete rivolta verso il lato di 15 chiusura della porta a battente 1.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, la prima porzione inclinata 14 della superficie interna 13 si sviluppa a partire dalla prima superficie frontale 18, allargandosi verso la seconda superficie inclinata 19.
Vantaggiosamente, inoltre, la superficie interna 13 del primo stipite 3, del 20 secondo stipite 4 e del traverso superiore 5 del telaio fisso 2 è dotata di almeno uno spallamento 15, il quale si estende verso l’apertura a partire dalla prima porzione inclinata 14 della superficie interna 13 sostanzialmente parallelamente al piano di giacitura del telaio fisso 2.
Vantaggiosamente, tale spallamento 15 è suscettibile di ricevere in battuta una 25 porzione perimetrale della seconda faccia frontale 8 dell’anta 6 in posizione chiusa.
Preferibilmente, la porta a battente 1 comprende almeno una guarnizione 20, meccanicamente fissata ad un corrispondente spallamento 15 della superficie interna 13 del telaio fisso, e suscettibile di ricevere in battuta la porzione 5 perimetrale della seconda faccia frontale 8 dell’anta 6 in posizione chiusa.
In modo di per sé noto al tecnico del settore, la guarnizione 20 può essere fissata allo spallamento 15 mediante un accoppiamento di forma, oppure mediante mezzi di fissaggio, ad esempio colla.
Vantaggiosamente, la guarnizione 20 può essere realizzata in gomma, in tessuto, 10 in una combinazione dei suddetti materiali o in altri materiali ancora noti al tecnico del settore.
Operativamente, la guarnizione 20 ha lo scopo di assorbire, almeno parzialmente, le sollecitazioni trasmesse dall’anta 6 quando quest’ultima viene spinta in battuta contro lo spallamento 15, così da ridurre il rumore dell’urto nella chiusura 15 dell’anta 6.
Inoltre, la guarnizione 20 ha lo scopo di ostruire almeno parzialmente la fessura F tra il profilo inclinato 12 dell’anta 6 e la prima porzione inclinata 14 della superficie interna 13 del telaio fisso 2, garantendo una corretta tenuta dell’anta 6 sul telaio fisso 2 e limitando ulteriormente il passaggio di luce e di spifferi d’aria 20 attraverso la fessura F.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale, illustrata nelle allegate figure, la superficie interna 13 del primo stipite 3, del secondo stipite 4 e del traverso superiore 5 del telaio fisso 2 è dotata di almeno una seconda porzione inclinata 16, la quale si estende a partire dalla seconda superficie frontale 19, in particolare 25 inclinata allargandosi verso il lato di apertura della porta a battente 1.
In questo modo, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 3 e 4, il telaio fisso ha sezione verticale ed orizzontale che in primissima approssimazione può essere ritenuta a forma di triangolo, ovvero con i due lati obliqui definiti dalla prima porzione inclinata 14 e dalla seconda porzione 5 inclinata 16.
Vantaggiosamente, quindi, il primo stipite 3, il secondo stipite 4 ed il traverso superiore 5 sono sagomati per formare una svasatura nel telaio fisso 2 anche verso il lato di chiusura della porta a battente 1.
Preferibilmente, inoltre la superficie interna 13 del primo stipite 3, del secondo 10 stipite 4 e del traverso superiore 5 del telaio fisso 2 è dotata di almeno una porzione di raccordo 17, la quale si estende tra lo spallamento 15 e la seconda porzione inclinata 16, in particolare sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura del telaio fisso 2.
Infatti, in porte a battente 1 in cui la prima porzione inclinata 14 si estende dalla 15 prima superficie frontale 18 alla seconda superficie frontale 19, la svasatura realizzata nel telaio fisso 2 può risultare eccessivamente sporgente verso il centro dell’apertura ed esteticamente poco apprezzabile.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 10-12, la porta a battente 1 oggetto del presente trovato è dotata di più profili inclinati 12 dell’anta 20 6 e di più prime superfici inclinate 14 del telaio fisso 2.
Più in dettaglio, la prima faccia laterale 9, la seconda faccia laterale 10 e la faccia superiore 11 dell’anta 6 sono vantaggiosamente dotate ciascuna di più profili inclinati 12’, 12’’, preferibilmente paralleli e preferibilmente con inclinazione a partire dalla prima faccia frontale 7 verso la seconda faccia frontale 8.
25 Vantaggiosamente, inoltre, la prima faccia laterale 9, la seconda faccia laterale 10 e la faccia superiore 11 dell’anta 6 sono dotate ciascuna di almeno un profilo di raccordo 21, ciascuno estententesi tra due successivi profili inclinati 12’, 12’’ e sostanzialmente parallelo alla prima e alla seconda faccia 7, 8 dell’anta 6.
Vantaggiosamente, il profilo di raccordo 21 definisce una porzione dell’anta 6 5 suscettibile di andare in battuta contro uno spallamento 15 del telaio fisso 2.
Inoltre, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 10-12, la superficie interna 13 del primo stipite 3, del secondo stipite 4 e del traverso superiore 5 del telaio fisso 2 è dotata di più prime porzioni inclinate 14’, 14’’, e preferibilmente due prime porzioni inclinate 14’, 14’’, ciascuna delle quali si 10 rastrema verso il lato di apertura della porta a battente 1 ed è sostanzialmente parallela ad un corrispondente profilo inclinato dei profili inclinati 12’, 12’’ della prima faccia laterale 9, della seconda faccia laterale 10 e della faccia superiore 11 dell’anta 6.
Più in dettaglio, il primo stipite 3, il secondo stipite 4 ed il traverso superiore 5 15 sono sagomati per formare una doppia svasatura nel telaio fisso 2 verso il lato di apertura della porta a battente 1, la quale doppia svasatura è controsagomata rispetto all’anta 6.
Vantaggiosamente, la superficie interna 13 del primo stipite 3, del secondo stipite 4 e del traverso superiore 5 del telaio fisso 2 è dotata di più spallamenti 15’, 15’’, 20 e preferibilmente di due spallamenti 15’, 15’’.
In particolare, la superficie interna 13 è dotata di almeno un primo spallamento 15’ estendentesi tra due prime porzioni inclinate 14’, 14’’, e un secondo spallamento 15’’ estendentesi tra una delle suddette prime porzioni inclinate 14’’ e la porzione di raccordo 17.
25 Vantaggiosamente, è prevista almeno una guarnizione 20 associata a ciascuno dei più spallamenti 15’, 15’’.
I profili inclinati 12’, 12’’ dalla prima faccia laterale 9, della seconda faccia laterale 10 e della faccia superiore 11 dell’anta 6, possono presentare la medesima inclinazione dalla prima faccia frontale 7 verso la seconda faccia 5 frontale 8, oppure possono presentare inclinazioni differenti tra loro.
In modo analogo anche le prime porzioni inclinate 14’, 14’’ della superficie interna 13 del telaio fisso 2 possono presentare la medesima inclinazione o inclinazioni differenti tra loro, pur sempre rimanendo parallele ai corrispondenti profili inclinati 12’, 12’’.
10 Vantaggiosamente, predisporre i profili inclinati 12’, 12’’ e le prime porzioni inclinate 14’, 14’’ con inclinazioni differenti tra loro permette di ridurre maggiormente la quantità di luce in grado di attraversare la fenditura F tra l’anta 6 ed il telaio fisso 2.
Infatti, un raggio di luce parallelo ad un primo profilo inclinato 12’ non può 15 essere contemporaneamente parallelo anche ad un secondo profilo inclinato 12’’ dotato di una diversa inclinazione. Conseguentemente, un raggio di luce in grado di attraversare la prima porzione della fenditura F si troverà necessariamente ad incidere contro il secondo profilo inclinato 12’’ o contro la corrispondente prima porzione inclinata 14’’ senza poter attraversare interamente la fenditura F.
20 Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi, ovvero permette di inibire il passaggio di luce e spifferi d’aria tra i due ambienti collegati da un’apertura con la porta a battente in posizione chiusa.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Porta a battente per la chiusura di un’apertura, la quale porta a battente comprende: − un telaio fisso (2), destinato ad essere fissato ad una parete in 5 corrispondenza dell’apertura e comprendente: - un primo stipite (3), - un secondo stipite (4), parallelo a detto primo stipite (3), - un traverso superiore (5), posto a collegamento di detti primo e secondo stipite (3, 4); 10 − un’anta (6) incernierata a detto primo stipite (3) e mobile verso un lato di apertura di detta porta a battente (1) tra una posizione aperta, in cui libera l’apertura, e una posizione chiusa, in cui ostruisce l’apertura; detta anta (6) essendo dotata di: - una prima faccia frontale (7) rivolta verso il lato di apertura di 15 detta porta a battente (1), - una seconda faccia frontale (8) parallela a detta prima faccia frontale (7) e rivolta in verso opposto, - una prima faccia laterale (9) rivolta verso detto primo stipite (3) con detta anta (6) in detta posizione chiusa, 20 - una seconda faccia laterale (10) opposta a detta prima faccia laterale (9) e rivolta verso detto secondo stipite (4) con detta anta (6) in detta posizione chiusa, - una faccia superiore (11) rivolta verso detto traverso superiore (5); detta porta a battente essendo caratterizzata dal fatto che: 25 − la prima faccia laterale (9), la seconda faccia laterale (10) e la faccia superiore (11) di detta anta (6) sono ciascuna dotate di almeno un profilo inclinato (12) a partire da detta prima faccia frontale (7) verso detta seconda faccia frontale (8), con detta prima faccia frontale (7) di dimensioni maggiori di detta seconda faccia frontale (8); 5 − il primo stipite (3), il secondo stipite (4) ed il traverso superiore (5) di detto telaio fisso (2) sono ciascuno dotati di una superficie interna (13) dotata di almeno una prima porzione inclinata (14) sostanzialmente piana rastremantesi verso il lato di apertura di detta porta a battente (1) e sostanzialmente parallela al profilo inclinato (12) della prima faccia 10 laterale (9), della seconda faccia laterale (10) e della faccia superiore (11) di detta anta (6).
  2. 2. Porta a battente secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il primo stipite (3), il secondo stipite (4) ed il traverso superiore (5) di detto telaio fisso (2) sono ciascuno dotati di: 15 − una prima superficie frontale (18), sostanzialmente parallela alla parete in cui è ricavata l’apertura e rivolta verso il lato di apertura di detta porta a battente (1), in particolare complanare con la prima faccia frontale (7) di detta anta (6) in detta posizione chiusa; − una seconda superficie frontale (19), sostanzialmente parallela a detta 20 prima superficie frontale (18) e rivolta in verso opposto; la prima porzione inclinata (14) di detta superficie interna (13) sviluppandosi a partire da detta prima superficie frontale (18).
  3. 3. Porta a battente secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la superficie interna (13) del primo stipite (3), del 25 secondo stipite (4) e del traverso superiore (5) di detto telaio fisso (2) è dotata di almeno uno spallamento (15) estendentesi verso l’apertura a partire dalla prima porzione inclinata (14) di detta superficie interna (13); detto spallamento (15) essendo suscettibile di ricevere in battuta una porzione perimetrale della seconda faccia frontale (8) di detta anta (6) in detta posizione 5 chiusa.
  4. 4. Porta a battente secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che la superficie interna (13) del primo stipite (3), del secondo stipite (4) e del traverso superiore (5) di detto telaio fisso (2) è dotata di almeno una seconda porzione inclinata (16) estendentesi a partire da detta seconda superficie frontale (19), in 10 particolare inclinata allargandosi verso il lato di apertura di detta porta a battente (1).
  5. 5. Porta a battente secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che la superficie interna (13) del primo stipite (3), del secondo stipite (4) e del traverso superiore (5) di detto telaio fisso (2) è dotata di almeno una porzione di raccordo 15 (17) estendentesi tra detto spallamento (15) e detta seconda porzione inclinata (16), in particolare sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura di detto telaio fisso (2).
  6. 6. Porta a battente secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una guarnizione (20), ciascuna meccanicamente fissata ad 20 un corrispondente spallamento (15) di detta superficie interna (13), e suscettibile di ricevere in battuta la porzione perimetrale della seconda faccia frontale (8) di detta anta (6) in detta posizione chiusa.
  7. 7. Porta a battente secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la prima faccia laterale (9), la seconda faccia laterale 25 (10) e la faccia superiore (11) di detta anta (6) sono dotate ciascuna di più profili inclinati (12’, 12’’) a partire da detta prima faccia frontale (7) verso detta seconda faccia frontale (8).
  8. 8. Porta a battente secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la prima faccia laterale (9), la seconda faccia laterale (10) e la faccia superiore (11) 5 di detta anta (6) sono dotate ciascuna di almeno un profilo di raccordo (21), ciascuno estententesi tra due successivi profili inclinati (12’, 12’’) e sostanzialmente parallelo alla prima e seconda faccia (7, 8) di detta anta (6).
  9. 9. Porta a battente secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti più profili inclinati (12’, 12’’) presentano inclinazioni differenti tra loro. 10
  10. 10. Porta a battente secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la superficie interna (13) del primo stipite (3), del secondo stipite (4) e del traverso superiore (5) di detto telaio fisso (2) è dotata di più prime porzioni inclinate (14’, 14’’) ciascuna rastremantesi verso il lato di apertura di detta porta a battente (1) e sostanzialmente parallela ad un corrispondente profilo inclinato dei profili 15 inclinati (12’, 12’’) della prima faccia laterale (9), della seconda faccia laterale (10) e della faccia superiore (11) di detta anta (6).
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