IT201600122901A1 - Macchina per la realizzazione di una busta protettiva, busta protettiva ottenuta mediante detta macchina e procedimento per realizzare detta busta protettiva - Google Patents

Description

MACCHINA PER LA REALIZZAZIONE DI UNA BUSTA PROTETTIVA, BUSTA PROTETTIVA OTTENUTA MEDIANTE DETTA MACCHINA E PROCEDIMENTO PER REALIZZARE DETTA BUSTA PROTETTIVA

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

L’invenzione riguarda una macchina per la realizzazione di una busta protettiva, una busta protettiva ottenuta mediante la suddetta macchina ed un procedimento per realizzare la suddetta busta protettiva, secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti.

La macchina ed il procedimento per la realizzazione di una busta protettiva di cui trattasi sono destinati vantaggiosamente ad essere impiegata nell’ambito industriale della produzione di buste protettive, in particolare in materiale plastico.

La busta protettiva di cui trattasi è destinata ad essere vantaggiosamente impiegata in ambito industriale dell’imballaggio e del packaging, in particolare dell’imballaggio protettivo per il trasporto di oggetti di qualunque forma e dimensione.

Stato della tecnica

Come è noto, esistono da anni sul mercato buste protettive in materiale plastico destinate a contenere oggetti da trasportare, ad esempio per spedizioni mediante il servizio postale, ovvero per spedizioni mediante servizi di trasporti quali ad esempio treni merci, oppure destinate alla protezione di oggetti di valore e/o fragili destinati ad essere riposti da un utente all’interno della propria valigia durante un viaggio aereo. In tale ambito, è da tempo sentita l’esigenza di buste protettive per il trasporto privato di bottiglie di vetro (o comunque di materiale frangibile) contenenti un liquido, ad esempio vino, durante i viaggi aerei. Come è noto infatti, le sostanze liquide ed i loro contenitori non sono accettati nella cabina passeggeri degli aerei di linea e pertanto è necessario conservarli nella stiva dell’aereo medesimo all’interno della propria valigia. Al fine di proteggere le bottiglie destinate ad essere conservate nella stiva dell’aereo durante il viaggio, sono note buste protettive, descritte brevemente nel seguito.

Normalmente, le buste protettive sono dotate di due porzioni principali di forma rettangolare ciascuna contraffacciata all’altra e unite mediante termosaldatura in corrispondenza di tre dei quattro bordi perimetrali.

Pertanto, ciascuna busta protettiva è dotata di una apertura di accesso delimitata dai due bordi perimetrali non uniti delle due porzioni principali rettangolari.

Tradizionalmente, le porzioni principali delle buste protettive sono realizzate in materiale plastico imbottito ad esempio pluriball (denominato bubble wrap).

Le buste in pluriball sono dotate di una pluralità di bolle sostanzialmente circolari, ciascuna delle quali contiene aria, e sono disposte ciascuna lateralmente affiancata all’altra sulla superficie della busta protettiva e sono saldamente vincolate al materiale plastico di cui è formata quest’ultima. Tali bolle fungono da cuscinetti di ammortizzazione suscettibili di smorzare gli urti che l’oggetto contenuto nella busta protettiva, ad esempio una bottiglia di vetro, può ricevere durante il suo trasporto.

Sono altresì note sul mercato buste protettive in polietilene espanso (ad esempio foam, i.e. schiuma polietilenica) le quali sono formate da un materiale plastico espanso il quale presenta una pluralità di bolle normalmente contenenti aria. Tali bolle hanno una disposizione casuale e non predefinito all’interno del materiale plastico che compone le buste protettive e sono presenti in tutto lo spessore di tale materiale plastico e risultano ciascuna a contatto con tutte le altre bolle perimetralmente adiacenti. Tali bolle fungono ciascuna da cuscinetto e in caso di urti comprimono le bolle perimetralmente adiacenti ammortizzando tali urti che l’oggetto contenuto nella busta può ricevere durante il suo trasporto.

Una volta inserito l’oggetto da proteggere all’interno della busta protettivo di tipo noto fin qui brevemente descritta, al fine di chiudere l’apertura di accesso è normalmente utilizzato nastro adesivo.

Le buste protettive del tipo noto chiuse mediante nastro adesivo si sono rivelate nella pratica non scevre di inconvenienti.

Il principale inconveniente risiede nel fatto che la chiusura della busta protettiva del tipo noto richiede l’applicazione del suddetto nastro adesivo, il quale è un elemento esterno e richiede il lavoro di un operatore, aumentando il tempo necessario ed i costi di ciascun imballaggio.

Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che la busta protettiva del tipo noto fin qui descritta non garantisce un’ottimale chiusura in corrispondenza della sua apertura di accesso poiché tale chiusura dipende dalla quantità di nastro utilizzato e dall’abilità dell’operatore.

Al fine di superare alcuni inconvenienti della busta del tipo noto fin qui brevemente descritta è nota dal brevetto US 2016/009622 una busta protettiva dotata di un dispositivo di chiusura dell’apertura di accesso.

Più in dettaglio, la busta protettiva descritta in US 2016/009622 è dotata di due porzioni rettangolari contraffacciate in modo analogo alla busta di tipo noto sopra descritta, ed è dotata di una apertura d’accesso delimitata dai due bordi perimetrali della rispettiva porzione rettangolare. Uno dei due bordi perimetrali delimitante l’apertura d’accesso è dotato di un lembo sporgente, il quale si estende sul piano di giacitura della porzione rettangolare della busta ed è suscettibile di essere ripiegato sul bordo perimetrale dell’altra porzione rettangolare, a chiusura dell’apertura di accesso.

Tale lembo sporgente è provvisto sulla sua faccia interna, destinata ad andare in contatto con l’altra porzione rettangolare, di una striscia di materiale adesivo, in particolare colla, al fine di permettere una chiusura rapida ed agevole per l’operatore, al quale pertanto non è richiesto l’apporto di un materiale esterno alla busta e non gli è richiesta una particolare abilità manuale.

Tuttavia, anche la busta protettiva del tipo noto fin qui brevemente descritta si è rivelata nella pratica non scevra di inconvenienti.

Il principale inconveniente risiede nel fatto che una volta terminato il trasporto dell’oggetto da proteggere, l’apertura della busta protettiva richiede la sua rottura, in quanto il collante è progettato affinché non si stacchi durante il trasporto e pertanto la busta risulta non riutilizzabile.

In generale pertanto, le buste protettive di tipo noto non permettono un loro riutilizzo dopo la chiusura, anche se accidentale, aumentando pertanto la produzione di scarti nell’industria dei trasporti e degli imballaggi e risultando poco eco-sostenibili.

Nell’industria del packaging è da tempo sentita l’esigenza di poter chiudere e richiudere a piacimento buste protettive dotate di bolle ammortizzanti, e a tale scopo sono stati effettuati molti tentativi. L’elevato spessore delle bolle del bubble wrap e l’elevata capacità termica del gas in esse contenute non ha permesso, nelle buste protettive di tipo noto, di unire in modo efficace mezzi di chiusura al bubble wrap mediante termosaldature normalmente note al tecnico del settore, poiché il calore delle barre saldanti che attuano la saldatura è in parte assorbito dall’aria contenuta nelle bolle del bubble wrap o del polietilene espanso.

Presentazione dell’invenzione

In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle buste protettive di tipo noto, mettendo a disposizione una busta protettiva, la quale consenta un suo riutilizzo dopo la chiusura. Un ulteriore scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione una busta protettiva che permetta una chiusura della sua apertura di accesso rapida, agevole e che non dipenda dalle abilità di un operatore.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione una busta protettiva che sia sicura ed affidabile nell’utilizzo.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione una macchina per la realizzazione di una busta protettiva che non richieda ingenti variazioni alle macchine tradizionali per realizzare una busta protettiva e che permetta di realizzare una busta protettiva riutilizzabile dopo la sua chiusura.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione un procedimento per la realizzazione di una busta protettiva che sia veloce, sicuro ed economicamente sostenibile.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

- la figura 1 mostra una vista schematica delle stazioni principali della macchina per la realizzazione di una busta protettiva oggetto della presente invenzione;

- la figura 2 mostra una vista frontale di una fase di saldatura longitudinale della macchina per la realizzazione di una busta protettiva oggetto della presente invenzione; - la figura 3 mostra una vista prospettica schematica in esploso di un particolare della stazione di saldatura longitudinale della macchina per la realizzazione di una busta protettiva di figura 2;

- la figura 4 mostra una vista prospettica schematica in esploso di un particolare della stazione di saldatura longitudinale della macchina per la realizzazione di una busta protettiva di figura 2;

- la figura 5 mostra una vista frontale di una stazione di saldatura e taglio trasversale della macchina per la realizzazione di una busta protettiva oggetto della presente invenzione;

- la figura 6 mostra una vista prospettica schematica in esploso di un particolare della stazione di saldatura e taglio trasversale della macchina per la realizzazione di una busta protettiva di figura 5;

- la figura 7 mostra una vista prospettica schematica in esploso di un particolare della stazione di saldatura e taglio trasversale della macchina per la realizzazione di una busta protettiva di figura 5;

- la figura 8 mostra una vista prospettica di una busta protettiva oggetto della presente invenzione e ottenuta mediante la macchina illustrata nelle figure 1-7;

- la figura 9 mostra una vista prospettica di un particolare della busta protettiva di figura 8 relativa ai suoi mezzi di chiusura.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 una macchina per la realizzazione di una busta protettiva 100 oggetto della presente invenzione.

La macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100 di cui trattasi è indicato per la realizzazione di buste in materiale plastico destinate a contenere oggetti da proteggere durante un trasporto, ad esempio il trasporto di una bottiglia di materiale frangibile durante un viaggio aereo.

In accordo con le forme realizzative illustrate nelle allegate figure la macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100 oggetto della presente invenzione, comprende una pluralità di stazioni operative, ciascuna in successione alla precedente al fine di ottenere una busta protettiva 100, anch’essa oggetto della presente invenzione.

La macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 1, comprende una stazione di predisposizione 2 di un foglio di materiale plastico 3 movimentabile lungo una direzione di movimentazione X e dotato di almeno una piega longitudinale parallela a detta direzione di movimentazione X la quale definisce due lembi 3’, 3’’ sovrapposti, ciascuno dei quali è dotato di un bordo libero 7, 7’ sostanzialmente contraffacciati.

La macchina 1 comprende inoltre una stazione di saldatura e taglio trasversale 4 dotata di una prima testa operativa 5 e di una prima barra saldante 6 fissata alla prima testa operativa 5 e posizionata lungo una direzione trasversale Y sostanzialmente ortogonale rispetto alla direzione di movimentazione X del foglio di materiale plastico 3.

La prima testa operativa 5 portante fissata la prima barra saldante 6 è suscettibile di essere movimentata tra una posizione di lavoro in cui la prima barra saldante 6 intercetta il foglio di materiale plastico 3 e unisce mediante una termosaldatura i due lembi 3’, 3’’ di detto foglio di materiale plastico 3 formando una striscia di saldatura trasversale 8 sostanzialmente allineata alla direzione trasversale Y lungo cui è posizionata la prima testa operativa 5 e taglia il foglio di materiale plastico 3 lungo la stessa fascia di saldatura trasversale 8, e tra una posizione di riposo in cui la prima testa operativa 5 portante fissata la prima barra saldante 6 è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico 3.

Secondo l’idea alla base della presente invenzione, il foglio di materiale plastico 3 è realizzato in bubble wrap o polietilene espanso, ad esempio foam reticolato o non reticolato.

Con il termine bubble wrap si dovrà intendere nel seguito qualsiasi foglio di materiale plastico 3 destinato ad essere utilizzato per l’imballaggio di un oggetto, realizzato in materiale plastico e dotato di una pluralità di bolle ammortizzanti, riempite ad esempio di aria ovvero un qualsiasi altro gas, in accordo con la forma realizzativa preferenziale ma non limitativa illustrata in figura 8.

Più in dettaglio, con il termine bubble wrap si dovranno intendere sia fogli in materiale plastico dotati superficialmente di una pluralità di bolle ammortizzanti affiancate una all’altra, sia di doppi fogli di materiale plastico sovrapposti tra i quali resta definita una pluralità di cuscini d’aria, i quali risultano delimitati tra loro mediante saldature sostanzialmente a griglia.

Con il termine polietilene espanso si dovrà intendere nel seguito un materiale plastico dotato internamente di una pluralità di bolle d’aria di qualsiasi dimensione affiancate una all’altra, e disposte in maniera casuale all’interno della struttura del materiale plastico, e suscettibili di realizzare un effetto ammortizzante quando sollecitate da una forza esterna al materiale che le contiene.

La macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100 comprende inoltre una stazione di posizionamento 10 interposta tra la stazione di predisposizione 2 e la stazione di saldatura e taglio trasversale 4 ed è atta a posizionare mezzi di chiusura 11 in corrispondenza dei bordi liberi 7, 7’ dei lembi 3’, 3’’ del foglio di materiale plastico 3 lungo la direzione di movimentazione X di quest’ultimo.

La macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100 comprende inoltre una stazione di saldatura longitudinale 9 interposta tra la stazione di posizionamento 10 e la stazione di saldatura e taglio trasversale 4, dotata di una seconda testa operativa 14 e di almeno una seconda barra saldante 15 sostanzialmente parallela alla direzione di movimentazione X del foglio di materiale plastico 3.

La seconda testa operativa 14 della stazione di saldatura longitudinale 9 porta fissata la seconda barra saldante 15, vantaggiosamente rivolta verso il foglio di materiale plastico 3, ed è suscettibile di essere movimentata tra una posizione di saldatura in cui la seconda barra saldante 15 intercetta il foglio di materiale plastico 3 in corrispondenza dei suoi bordi liberi 7, 7’, in particolare in corrispondenza dei mezzi di chiusura 11, e unisce mediante una termosaldatura il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 ciascuno in corrispondenza di uno dei bordi liberi 7, 7’ dei lembi 3’, 3’’ del foglio di materiale plastico 3 e tra una posizione di riposo in cui la seconda barra saldante 15 è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico 3.

I mezzi di chiusura 11 comprendono un primo nastro 12 ed un secondo nastro 13 posizionati uno contraffacciato all’altro e suscettibili di unirsi longitudinalmente mediante accoppiamento di forma del tipo maschio-femmina.

In questo modo, una volta che il foglio di materiale plastico 3 è tagliato trasversalmente lungo le strisce di saldatura trasversale 8 si ottiene una pluralità di buste protettive 100 ciascuna dotata di un’apertura d’accesso 24 che rimane definita tra i bordi liberi 7, 7’ dei lembi 3’, 3’’ del foglio di materiale plastico 3. Più in dettaglio, ciascuna busta protettiva 100 è dotata di mezzi di chiusura 11 in corrispondenza dell’apertura di accesso 24 che permettono alla busta 100 medesima una rapida chiusura e riapertura, senza la necessità di rompere il materiale plastico, e pertanto la busta protettiva 100 risulta riutilizzabile a piacimento.

Preferibilmente, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 9, il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 sono in materiale plastico e comprendono rispettivamente una porzione centrale femmina 26 ed una porzione centrale maschio 27 suscettibili di unirsi mediante un accoppiamento maschio-femmina. Più in dettaglio, la porzione femmina 26 è dotata di una sede longitudinale 28 di forma omologa alla porzione centrale maschio 28 del secondo nastro 13.

Operativamente, un utente schiaccia dall’esterno la busta protettiva e forza la porzione centrale maschio 27 del secondo nastro 13 ad entrare nella sede longitudinale 28 della porzione centrale femmina 26 del primo nastro 12, chiudendo la busta protettiva 100. Operativamente, al fine di riaprire la busta protettiva 100, l’utente impugna i bordi liberi 7, 7’ che definiscono l’apertura di accesso 24 e li forza in un moto di allontanamento relativo uno dall’altro, svincolando conseguentemente la porzione centrale maschio 27 del secondo nastro 13 dalla sede longitudinale 28 della porzione centrale femmina 26 del primo nastro.

Preferibilmente, il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 comprendono ciascuno due ali laterali 12’, 13’ in materiale plastico, destinate ad essere termosaldate assieme al materiale plastico che compone il foglio di materiale plastico 3 in prossimità dei bordi liberi 7, 7’.

Vantaggiosamente, nel caso in cui il foglio di materiale plastico 3 è realizzato in bubble wrap, quest’ultimo risulta dotato di una pluralità di bolle ammortizzanti superficiali ciascuna distanziata dalle altre di una distanza compresa tra 1 – 10 mm, in particolare di una distanza compresa tra 2 – 5 mm.

In questa situazione, al fine di ottenere una saldatura ottimale dei mezzi di chiusura 11, a seguito di numerose prove è stato sorprendentemente scoperto che il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 si uniscono in modo ottimale al bubble wrap se presentano una larghezza sufficiente per schiacciare almeno in parte le bolle ammortizzanti al fine di formare una saldatura uniforme.

Preferibilmente, il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 si estendendono in larghezza in un intervallo compreso tra 7 – 20 mm, in particolare tra 9 e 16 mm.

Preferibilmente, la stazione di saldatura longitudinale 9 della macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100, oggetto della presente invenzione, è dotata di almeno due seconde barre saldanti 15, 16 fissate alla seconda testa operativa 14 e sostanzialmente parallele una all’altra e alla direzione di movimentazione X.

Vantaggiosamente, le seconde barre saldanti 15, 16 sono anch’esse suscettibili di essere movimentate entrambe tra la suddetta posizione di saldatura e la suddetta posizione di raffreddamento.

Vantaggiosamente, le seconde barre saldanti 15, 16 sono sostanzialmente allineate con il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11. In questo modo, ciascuna delle seconde barre saldanti 15, 16, quando è movimentata nella posizione di saldatura, salda una delle ali laterali 12’, 13’ dei rispettivi primo e secondo nastro 12, 13. Vantaggiosamente, la prima barra saldante 6 fissata alla prima testa operativa 5 della stazione di saldatura e taglio trasversale 4 comprende un primo corpo di sostegno 31 di materiale termicamente conduttore e una prima resistenza elettrica 29, in particolare di forma sostanzialmente cilindrica, inserita in una omologa prima sede 30 ricavata nel primo corpo di sostegno 31 e sostanzialmente parallela alla direzione trasversale Y.

In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure 5-7, la prima resistenza elettrica 29 ha lunghezza sostanzialmente uguale a quella della prima testa operativa 5 ed è collegata a primi mezzi di alimentazione elettrica, ad esempio un trasformatore a nucleo magnetico o ad inverter elettronico, atti a fornire una potenza elettrica prestabilita per portare la prima resistenza elettrica 29 medesima ed il primo corpo di sostegno 31 in materiale termicamente conduttore ad una prestabilita temperatura, mediante riscaldamento per effetto ohmico, necessaria a formare la striscia di saldatura laterale 8 e a tagliare il foglio di materiale plastico 3 lungo la medesima striscia 8.

Più in dettaglio, la stazione di saldatura e taglio trasversale 4 comprende una base di fine corsa 32, suscettibile di fungere da guida inferiore alla movimentazione del foglio di materiale plastico 3 e di ricevere in battuta la prima barra saldante 6. Preferibilmente, la base di fine corsa 32 è dotata di un secondo corpo di sostegno 33 in materiale termicamente conduttore in cui è ricavata una seconda sede 34, sostanzialmente parallela alla direzione trasversale Y. All’interno della seconda sede 34 è inserita una omologa seconda resistenza elettrica 35, alimentata dai mezzi di alimentazione elettrica, al fine di far giungere la prima barra saldante 6 e la base di fine corsa 32 alla medesima temperatura durante la saldatura ed il taglio trasversali.

Preferibilmente, il primo corpo di sostegno 31 della barra saldante 6 è dotata di una scanalatura trasversale 36, sostanzialmente parallela alla direzione trasversale Y e rivolta verso la base di fine corsa 32, in cui è alloggiata una lama 20 di materiale termicamente conduttore, ad esempio rame o una sua lega.

Vantaggiosamente, tale lama 20 inserita nella scanalatura trasversale 36 è trattenuta mediante mezzi di trattenimento 37, ad esempio una piastra metallica fissata al primo corpo di sostegno 31 mediante almeno una vite.

In accordo con la forma realizzativa preferenziale della presente invenzione illustrata nelle allegate figure, la prima barra saldante 6 e la base di fine corsa 32 sono rispettivamente dotati di una prima ed una seconda lastra conduttiva antiaderente 38, 39 posizionate rispettivamente a copertura del primo corpo di sostegno 31 e del secondo corpo di sostegno 33 e sono atte ad andare in contatto con il foglio di materiale plastico 3 senza incollarsi a quest’ultimo durante la saldatura, al fine di migliorare l’affidabilità della macchina 1 oggetto della presente invenzione.

In particolare, la prima e la seconda lastra conduttiva antiaderente 38, 39 sono realizzate in politetrafluoroetilene (nel seguito PTFE).

Preferibilmente, la stazione di saldatura longitudinale 9 è dotata di almeno un’asta di posizionamento 17 dotata di una bocca di guida 18 sostanzialmente allineata alla direzione di movimentazione X e atta a guidare il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 nel loro posizionamento in corrispondenza dei bordi liberi 7, 7’ dei lembi 3’, 3’’ del foglio di materiale plastico 3.

Più in dettaglio, il primo ed il secondo nastro 12, 13 dei mezzi di chiusura 11 sono avvolti attorno ad un rullo portante 38 ed inseriti nella bocca di guida 18 dell’asta di posizionamento 17. Durante la movimentazione del foglio di materiale plastico 3 lungo la direzione di movimentazione X, quest’ultimo trascina il primo ed il secondo nastro 12, 13, i quali sono mantenuti in posizione scorrendo all’interno della bocca di guida 18 della suddetta asta di posizionamento 17.

Vantaggiosamente, la seconda testa operativa 14 della stazione di saldatura longitudinale 9 comprende una terza resistenza elettrica 39 suscettibile di essere riscaldata mediante effetto ohmico da secondi mezzi di alimentazione elettrica, ad esempio un trasformatore a nucleo magnetico o ad inverter elettronico.

In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure 2-4, la terza resistenza elettrica 39 della prima testa operativa 14 della stazione di saldatura longitudinale 9 è dotata di almeno una prima sede trasversale 40 sostanzialmente ortogonale rispetto alla direzione di movimentazione X del foglio di materiale plastico 3 e parallela alla direzione trasversale Y, ed in particolare è dotata di due prime sedi trasversali 40 tra loro parallele, in cui è alloggiata la almeno una seconda barra saldante 15, ed in particolare sono alloggiate due seconde barre saldanti 15, 16 di forma omologa a quella delle due sedi trasversali 40.

Vantaggiosamente, le seconde barre saldanti 15, 16 sono realizzate in materiale termicamente conduttore e sono suscettibili di scaldarsi per conduzione termica, essendo poste a contatto termico con la terza resistenza elettrica 39.

Preferibilmente, le seconde barre saldanti 15, 16 sono mantenute in posizione all’interno delle rispettive prime sedi trasversali 40 mediante mezzi di fissaggio 40’, ad esempio staffe atte a supportare il peso delle seconde barre saldanti 15, 16.

Vantaggiosamente, al fine di realizzare una saldatura rapida e agevole, la stazione di saldatura longitudinale 9 comprende una base di saldatura 41 la quale è sostanzialmente parallela alla almeno una seconda barra saldante 15 della seconda testa operativa 14 ed è atta a ricevere in battuta il foglio di materiale plastico 3 quando la seconda testa operativa 14 è movimentata nella posizione di saldatura e spinge tale foglio di materiale plastico 3 contro la base di saldatura 41.

Più in dettaglio, la base di saldatura 41 comprende una struttura di supporto 42 poggiata al suolo ed una lastra superiore di battuta 43, contrapposta alla seconda testa operativa 14 e suscettibile di entrare in contatto con il foglio di materiale plastico 3 quando la seconda testa operativa 14 medesima è movimentata nella posizione di saldatura, al fine di fungere da riscontro meccanico durante la di saldatura longitudinale dei mezzi di chiusura 11.

Preferibilmente, la base di saldatura 41 della stazione di saldatura longitudinale 9 comprende una quarta resistenza elettrica 44 suscettibile di essere riscaldata mediante effetto ohmico dai secondi mezzi di alimentazione elettrica e dotata di due seconde sedi trasversali 45 in cui sono alloggiate omologhe seconde barre saldanti 15, 16 suscettibili di essere riscaldate mediante conduzione termica dalla quarta resistenza elettrica 44. Preferibilmente, la lastra superiore di battuta 43 è realizzata in materiale termicamente conduttore ed è posta in contatto termico con le seconde barre saldanti 15, 16 della base di saldatura 41.

Operativamente, quando la seconda testa operativa 14 è movimentata nella posizione di saldatura, i mezzi di chiusura 11 sono termosaldati mediante le seconde barre saldanti 15, 16 sia dall’alto che dal basso, ed il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 sono fissati all’interno del foglio di materiale plastico contemporaneamente.

Vantaggiosamente, la stazione di saldatura longitudinale 9 è dotata inoltre di almeno una terza lastra conduttiva antiaderente 19 posizionata a copertura dell’almeno una seconda barra saldante 15 (ed in particolare delle due barre saldanti 15, 16) e atta a distribuire il calore e a prevenire l’incollaggio del foglio di materiale plastico sulla seconda barra saldante 15.

Vantaggiosamente, la stazione di saldatura 9 comprende due terze lastre conduttive antiaderenti 19, ciascuna delle quali è realizzata in PTFE e posizionata a copertura delle seconde barre saldanti 15, 16, rispettivamente fissate sulla seconda testa operativa 14 e sulla base di saldatura 41.

In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la seconda testa operativa 14 comprende mezzi di movimentazione 46 i quali comprendono un pistone idraulico fissato alla terza resistenza elettrica 39 portante montate le due barre saldanti 15, 16.

Operativamente, i mezzi di movimentazione 46 sono suscettibili di movimentare la seconda testa operativa tra le suddette posizioni di saldatura e di riposo mediante un movimento alternato. Più in dettaglio, i mezzi di movimentazione 46 sono comandati mediante un controllo elettronico (non illustrato nelle allegate figure) il quale è programmato affinché, mentre il foglio di materiale plastico 3 è movimentato lungo la direzione di movimentazione X, le seconde barre saldanti 15, 16 montate sulla seconda testa operativa 14 intercetti il foglio 3 medesimo formando una saldatura continua. Vantaggiosamente, il tempo in cui la seconda testa operativa 14 è mantenuta nella posizione di riposo è minore o uguale al tempo necessario al foglio di materiale plastico 3 per essere movimentato di una lunghezza uguale a quella delle seconde barre saldanti 15, 16. In questo modo, la saldatura dei mezzi di chiusura 11 risulta continua e senza punti di discontinuità.

In accordo con la forma realizzativa preferenziale della presente invenzione illustrata in figura 1, la macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100 comprende inoltre una stazione di schiacciamento puntuale 25, interposta tra la stazione di saldatura longitudinale 9 e la stazione di saldatura e taglio trasversale 4.

Più in dettaglio, la stazione di schiacciamento puntuale 25 è dotata di un pistone 26 in materiale metallico suscettibile di essere movimentato tra una posizione di schiacciamento, in cui interferisce con il foglio di materiale plastico 3 in corrispondenza dei mezzi di chiusura 11 ed una posizione di riposo, in cui è posto in una posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico 3.

La stazione di schiacciamento puntuale 25 è inoltre dotata di una parete di battuta 27 suscettibile di ricevere in battuta il foglio di materiale plastico 3 schiacciato dal pistone 26 quando è posto nella posizione di schiacciamento, al fine di ridurre lo spessore del foglio in materiale plastico 3 in corrispondenza di detti mezzi di chiusura 11 e permettere un’azione più rapida e agevole alla successiva stazione di saldatura e taglio trasversale 4. Più in dettaglio, il pistone 26 forma una zona di minore spessore in corrispondenza dei mezzi di chiusura 11 ed è movimentato in maniera alternata e sincronizzata con la prima testa operativa della stazione di saldatura e taglio trasversale 4. In questo modo, la prima barra saldante 6 montata sulla prima testa operativa 5, quando è movimentata nella posizione di lavoro, incontra una minore resistenza ed il taglio in corrispondenza dei mezzi di chiusura 11 risulta netto e preciso.

Preferibilmente, la stazione di schiacciamento puntuale 25 comprende mezzi di riscaldamento 47 atti a riscaldare il pistone 26 al fine di velocizzare lo schiacciamento puntuale.

Più in dettaglio, i mezzi di riscaldamento 47 comprendono una sorgente laser atta a produrre un fascio di luce coerente la quale irradia il pistone 26 e si riscalda mediante deposizione di potenza ottica trasportata dal fascio di luce medesimo.

In accordo con la forma realizzativa preferenziale della presente invenzione illustrata in figura 1, la macchina 1 per la realizzazione di una busta protettiva 100 comprende inoltre una stazione di compressione 48 interposta tra la stazione di saldatura longitudinale 9 e la stazione di saldatura e taglio longitudinale e comprende due rulli controrotanti 49 dotati ciascuno di un asse di rotazione sostanzialmente parallelo alla direzione trasversale Y, tra i quali resta definita una luce.

Operativamente, il foglio di materiale plastico 3 è movimentato lungo la direzione di movimentazione X ed è forzato a passare all’interno della luce definita tra i due rulli controrotanti 49 della stazione di compressione 48.

In questo modo, i rulli controrotanti 49 comprimono il foglio di materiale plastico 3 e schiacciano i due lembi 3’, 3’’ uno contro l’altro al fine di ridurne lo spessore per agevolare la stazione di saldatura e taglio trasversale 4 e ridurre al minimo la resistenza che incontra la prima barra saldante 6 quando è movimentata nella posizione di lavoro assieme alla prima testa operativa 5.

Forma inoltre oggetto della presente invenzione anche una busta protettiva, in particolare ottenuta mediante la macchina fin qui descritta, e formata in materiale plastico.

In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle figure 8 e 9, la busta protettiva 100 comprende due porzioni principali 22, 22’ di forma congruente, ciascuna sovrapposta all’altra e tra loro unite in corpo unico mediante una piega lineare 23 e delimitanti tra loro un volume di contenimento destinato ad ospitare un oggetto da proteggere.

Le porzioni principali 22, 22’ definiscono due bordi liberi 7, 7’ sostanzialmente sovrapposti, in posizione opposta rispetto alla piega lineare 23 i quali delimitano un’apertura di accesso 24.

Le porzioni principali 22, 22’ sono unite mediante due fasce di saldatura 8 laterali poste ciascuna a collegamento di due estremità laterali 23’ della piega lineare 23 e due estremità laterali 7’’ dei bordi liberi 7, 7’.

Secondo l’idea alla base della presente invenzione, la busta protettiva 100 è realizzata in bubble wrap o polietilene espanso (ad esempio foam) ed inoltre comprende inoltre mezzi di chiusura 11 fissati mediante saldatura in corrispondenza dell’apertura di accesso 24. I mezzi di chiusura 11 comprendono un primo nastro 12 ed un secondo nastro 13 posizionati uno contraffacciato all’altro internamente e suscettibili di unirsi mediante accoppiamento di forma del tipo maschio-femmina.

Preferibilmente, la busta protettiva 100 nel caso in cui è realizzata in bubble wrap presenta una pluralità di bolle ammortizzanti superficiali ciascuna distanziata dalle altre di una distanza compresa tra 1 – 5 mm. Il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 si estendendono in larghezza in un intervallo compreso tra 7 – 20 mm.

Preferibilmente, il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 sono fissati ciascuno rispettivamente ad una delle due porzioni principali 22, 22’ mediante una doppia termosaldatura.

Più in dettaglio, il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 sono fissati ciascuno mediante due saldature longitudinali, realizzate lateralmente alla porzione centrale femmina 26 del primo nastro 12 e lateralmente alla porzione centrale maschio 27 del secondo nastro 13. Forma inoltre oggetto della presente invenzione anche un procedimento per realizzare una busta protettiva 100, in particolare mediante una macchina per la realizzazione di una busta protettiva del tipo fin qui descritta, e di cui si manterranno i medesimi riferimenti numerici per semplicità di esposizione.

Il procedimento per realizzazione una busta protettiva 100 comprende inizialmente una fase di predisposizione di un foglio di materiale plastico 3 dotato di una struttura a bolle e movimentabile lungo una direzione di movimentazione X e dotato inoltre di almeno una piega longitudinale parallela alla direzione di movimentazione X. Tale piega longitudinale definisce due lembi 3’, 3’’ sovrapposti, ciascuno dei quali è dotato di un bordo libero 7, 7’ sostanzialmente contraffacciati.

Il procedimento prevede successivamente una fase di saldatura e taglio trasversale 4 mediante la prima barra saldante 6 fissata alla prima testa operativa 5 e posizionata lungo una direzione trasversale Y sostanzialmente ortogonale rispetto alla direzione di movimentazione X.

La prima testa operativa 5 porta fissata la prima barra saldante 6 ed è suscettibile di essere movimentata tra una posizione di lavoro in cui detta prima barra saldante 6 intercetta il foglio di materiale plastico 3, unisce mediante una termosaldatura i due lembi 3’, 3’’ del foglio di materiale plastico 3 formando una striscia di saldatura trasversale 8 sostanzialmente allineata alla direzione trasversale Y e taglia contestualmente il foglio di materiale plastico 3 lungo la fascia di saldatura trasversale 8; e tra una posizione di riposo in cui detta prima la saldante 6 è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico 3.

Secondo l’idea alla base della presente invenzione, il procedimento per la realizzazione di una busta protettiva 100 comprende inoltre una fase di posizionamento (prevista successivamente alla fase di predisposizione e prima della fase di saldatura e taglio trasversale) di mezzi di chiusura 11 in corrispondenza dei bordi liberi 7, 7’ dei lembi 3’, 3’’ del foglio di materiale plastico 3 lungo la direzione di movimentazione X.

I mezzi di chiusura 11 comprendendo i suddetti primo nastro 12 e secondo nastro 13 i quali sono posizionati uno contraffacciato all’altro e sono suscettibili di unirsi mediante accoppiamento di forma del tipo maschio-femmina.

Il procedimento per la realizzazione di una busta protettiva 100 comprende successivamente alla fase di predisposizione e prima della fase di saldatura e taglio trasversale una fase di saldatura longitudinale 9 mediante l’almeno una seconda barra saldante 15 fissata alla seconda testa operativa 14 sostanzialmente parallela alla direzione di movimentazione X del foglio di materiale plastico 3.

La seconda testa operativa 14 porta fissata la seconda barra saldante 15 ed è suscettibile di essere movimentata tra una posizione di saldatura in cui la seconda barra saldante 15 intercetta il foglio di materiale plastico 3 in corrispondenza dei suoi bordi liberi 7, 7’ e unisce mediante una termosaldatura il primo nastro 12 ed il secondo nastro 13 dei mezzi di chiusura 11 ciascuno in corrispondenza di uno dei bordi liberi 7, 7’ dei lembi 3’, 3’’ del foglio di materiale plastico 3; e tra una posizione di riposo in cui la seconda barra saldante 15 è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico 3.

L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la realizzazione di una busta protettiva comprendente le seguenti stazioni operative: − una stazione di predisposizione (2) di un foglio di materiale plastico (3) movimentabile lungo una direzione di movimentazione (X) e dotato di almeno una piega longitudinale parallela a detta direzione di movimentazione (X) la quale definisce due lembi (3’, 3’’) sovrapposti e sostanzialmente contraffacciati, ciascuno dei quali è dotato di un bordo libero (7, 7’); − una stazione di saldatura e taglio trasversale (4) dotata di una prima testa operativa (5) e di una prima barra saldante (6) fissata a detta prima testa operativa (5) e posizionata lungo una direzione trasversale (Y) sostanzialmente ortogonale rispetto a detta direzione di movimentazione (X); detta prima testa operativa (5) portante fissata detta prima barra saldante (6) essendo suscettibile di essere movimentata tra: − una posizione di lavoro in cui detta prima barra saldante (6) intercetta detto foglio di materiale plastico (3), unisce mediante una termosaldatura i due lembi (3’, 3’’) di detto foglio di materiale plastico (3) formando una striscia di saldatura trasversale (8) sostanzialmente allineata alla direzione trasversale (Y) e taglia detto foglio di materiale plastico (3) lungo detta fascia di saldatura trasversale (8); − una posizione di riposo in cui detta prima barra saldante (6) è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico (3); detta macchina per la realizzazione di una busta protettiva essendo caratterizzata dal fatto che detto foglio di materiale plastico (3) è realizzato in bubble wrap o polietilene espanso; detta macchina per la realizzazione di una busta protettiva comprendendo inoltre: − una stazione di posizionamento (10) interposta tra detta stazione di predisposizione (2) e detta stazione di saldatura e taglio trasversale (4), atta a posizionare mezzi di chiusura (11) in corrispondenza dei bordi liberi (7, 7’) dei lembi (3’, 3’’) del foglio di materiale plastico (3) lungo la direzione di movimentazione (X); detti mezzi di chiusura (11) comprendendo un primo nastro (12) ed un secondo nastro (13) posizionati uno contraffacciato all’altro e suscettibili di unirsi longitudinalmente mediante accoppiamento di forma del tipo maschio-femmina; − una stazione di saldatura longitudinale (9) interposta tra detta stazione di posizionamento (10) e detta stazione di saldatura e taglio trasversale (4), dotata di una seconda testa operativa (14) e di almeno una seconda barra saldante (15) sostanzialmente parallela alla direzione di movimentazione (X) del foglio di materiale plastico (3); detta seconda testa operativa (14) portante fissata detta seconda barra saldante (15) essendo suscettibile di essere movimentata tra: − una posizione di saldatura in cui detta seconda barra saldante (15) intercetta detto foglio di materiale plastico (3) in corrispondenza dei suoi bordi liberi (7, 7’) e unisce mediante una termosaldatura detto primo nastro (12) e detto secondo nastro (13) di detti mezzi di chiusura (11) ciascuno in corrispondenza di uno dei bordi liberi (7, 7’) dei lembi (3’, 3’’) di detto foglio di materiale plastico (3); − una posizione di riposo in cui detta seconda barra saldante (15) è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico (3).
2. 2. Macchina per la realizzazione di una busta protettiva secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto foglio di materiale plastico (3) è realizzato in bubble wrap ed è dotato di una pluralità di bolle ammortizzanti superficiali ciascuna distanziata dalle altre di una distanza compresa tra 1 – 10 mm; detto primo nastro (12) e detto secondo nastro (13) di detti mezzi di chiusura (11) estendendosi in larghezza in un intervallo compreso tra 7 – 20 mm.
3. 3. Macchina per la realizzazione di una busta protettiva secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta stazione di saldatura longitudinale (9) è dotata di almeno due seconde barre saldanti (15, 16) sostanzialmente parallele una all’altra e alla direzione di movimentazione (X); dette seconde barre saldanti (15) essendo suscettibili di essere movimentate entrambe tra: − una posizione di saldatura in cui dette seconde barre saldanti (15) intercettano detto foglio di materiale plastico (3) in corrispondenza dei suoi bordi liberi (7, 7’) e unisce dall’esterno mediante due termosaldature parallele detto primo nastro (12) e detto secondo nastro (13) di detti mezzi di chiusura (11) ciascuno in corrispondenza di uno dei bordi liberi (7, 7’) dei lembi (3’, 3’’) di detto foglio di materiale plastico (3); − una posizione di raffreddamento in cui detta seconda barra saldante (15) è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico (3).
4. 4. Macchina per la realizzazione di una busta protettiva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di saldatura longitudinale (9) è dotata di almeno un’asta di posizionamento (17) dotata di una bocca di guida (18) sostanzialmente allineata alla direzione di movimentazione (X) e atta a guidare detto primo nastro (12) e detto secondo nastro (13) di detti mezzi di chiusura (11) nel loro posizionamento in corrispondenza dei bordi liberi (7, 7’) dei lembi (3’, 3’’) di detto foglio di materiale plastico (3).
5. 5. Macchina per la realizzazione di una busta protettiva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di saldatura longitudinale (9) è dotata di almeno una lastra conduttiva antiaderente (19) posizionata a copertura di detta almeno una seconda barra saldante (15) e atta a distribuire il calore e a prevenire l’incollaggio di detto foglio di materiale plastico su detta seconda barra saldante (15).
6. 6. Macchina per la realizzazione di una busta protettiva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una stazione di schiacciamento puntuale (25), interposta tra detta stazione di saldatura longitudinale (9) e detta stazione di saldatura e taglio trasversale (4), dotata di: − un pistone (26) in materiale metallico suscettibile di essere movimentato tra una posizione di schiacciamento, in cui interferisce con il foglio di materiale plastico (3) in corrispondenza di detti mezzi di chiusura (11) ed una posizione di riposo, in cui è posto in una posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico (3); − una parete di battuta (27) suscettibile di ricevere in battuta il foglio di materiale plastico (3) schiacciato dal pistone (26) quando è posto in detta posizione di schiacciamento, al fine di ridurre lo spessore del foglio in materiale plastico (3) in corrispondenza di detti mezzi di chiusura (11).
7. 7. Busta protettiva, in particolare ottenuta mediante una macchina secondo la rivendicazione 1, formata in materiale plastico, la quale comprende due porzioni principali (22, 22’) di forma congruente, ciascuna sovrapposta all’altra e unite in corpo unico mediante una piega lineare (23) e delimitanti tra loro un volume di contenimento destinato ad ospitare un oggetto da proteggere; dette porzioni principali (22, 22’) definendo: − due bordi liberi (7, 7’) sostanzialmente sovrapposti in posizione opposta rispetto alla piega lineare (23) i quali delimitano un’apertura di accesso (24); dette porzioni principali (22, 22’) essendo unite mediante due fasce di saldatura (8) laterali poste ciascuna a collegamento di due estremità laterali (23’) della piega lineare (23) e due estremità laterali (7’’) dei bordi liberi (7, 7’); detta busta protettiva essendo caratterizzata dal fatto di essere realizzata in bubble wrap o polietilene espanso e di comprendere inoltre mezzi di chiusura (11) fissati mediante saldatura in corrispondenza dell’apertura di accesso (24) e comprendenti un primo nastro (12) ed un secondo nastro (13) posizionati uno contraffacciato all’altro internamente e suscettibili di unirsi mediante accoppiamento di forma del tipo maschiofemmina.
8. 8. Busta protettiva secondo le rivendicazioni 7, caratterizzata dal fatto di essere realizzata in bubble wrap dotato di una pluralità di bolle ammortizzanti superficiali ciascuna distanziata dalle altre di una distanza compresa tra 1 – 5 mm; detto primo nastro (12) e detto secondo nastro (13) di detti mezzi di chiusura (11) estendendosi in larghezza in un intervallo compreso tra 7 – 20 mm.
9. 9. Busta protettiva secondo le rivendicazioni 7 o 8, caratterizzata dal fatto che detto primo nastro (12) e detto secondo nastro (13) sono fissati ciascuno rispettivamente ad una di dette due porzioni principali (22, 22’) mediante una doppia termosaldatura.
10. 10. Procedimento per realizzare una busta protettiva, in particolare mediante una macchina secondo la rivendicazione 1, il quale comprende le seguenti fasi operative: − una fase di predisposizione di un foglio di materiale plastico (3) movimentabile lungo una direzione di movimentazione (X) e dotato di almeno una piega longitudinale parallela a detta direzione di movimentazione (X) la quale definisce due lembi (3’, 3’’) sovrapposti, ciascuno dei quali è dotato di un bordo libero (7, 7’) sostanzialmente contraffacciati; − una fase di saldatura e taglio trasversale (4) mediante detta prima barra saldante (6) fissata a detta prima testa operativa (5) e posizionata lungo una direzione trasversale (Y) sostanzialmente ortogonale rispetto a detta direzione di movimentazione (X); detta prima testa operativa (5) portante fissata detta prima barra saldante (6) essendo suscettibile di essere movimentata tra: − una posizione di lavoro in cui detta prima barra saldante (6) intercetta detto foglio di materiale plastico (3), unisce mediante una termosaldatura i due lembi (3’, 3’’) di detto foglio di materiale plastico (3) formando una striscia di saldatura trasversale (8) sostanzialmente allineata alla direzione trasversale (Y) e taglia detto foglio di materiale plastico (3) lungo detta fascia di saldatura trasversale (8); − una posizione di riposo in cui detta prima barra saldante (6) è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico (3); detto procedimento per la realizzazione di una busta protettiva essendo caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre: − una fase di posizionamento di mezzi di chiusura (11) in corrispondenza dei bordi liberi (7, 7’) dei lembi (3’, 3’’) del foglio di materiale plastico (3) lungo la direzione di movimentazione (X); detti mezzi di chiusura (11) comprendendo un primo nastro (12) ed un secondo nastro (13) posizionati uno contraffacciato all’altro e suscettibili di unirsi mediante accoppiamento di forma del tipo maschio-femmina; − una fase di saldatura longitudinale (9) mediante detta almeno una seconda barra saldante (15) fissata a detta seconda testa operativa (14) sostanzialmente parallela alla direzione di movimentazione (X) del foglio di materiale plastico (3); detta seconda testa operativa (14) portante fissata detta seconda barra saldante (15) essendo suscettibile di essere movimentata tra: − una posizione di saldatura in cui detta seconda barra saldante (15) intercetta detto foglio di materiale plastico (3) in corrispondenza dei suoi bordi liberi (7, 7’) e unisce mediante una termosaldatura detto primo nastro (12) e detto secondo nastro (13) di detti mezzi di chiusura (11) ciascuno in corrispondenza di uno dei bordi liberi (7, 7’) dei lembi (3’, 3’’) di detto foglio di materiale plastico (3); − una posizione di riposo in cui detta seconda barra saldante (15) è posta in posizione distale rispetto al foglio di materiale plastico (3).