ITBO20120665A1 - Metodo per il confezionamento di articoli assorbenti igienici. - Google Patents

Metodo per il confezionamento di articoli assorbenti igienici. Download PDF

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ITBO20120665A1 IT000665A ITBO20120665A ITBO20120665A1 IT BO20120665 A1 ITBO20120665 A1 IT BO20120665A1 IT 000665 A IT000665 A IT 000665A IT BO20120665 A ITBO20120665 A IT BO20120665A IT BO20120665 A1 ITBO20120665 A1 IT BO20120665A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
"Metodo per il confezionamento di articoli assorbenti igienici."
____________
La presente invenzione à ̈ relativa ad un metodo per il confezionamento di articoli assorbenti igienici.
In particolare, senza per questo perdere in generalità, la presente invenzione trova valida applicazione nella piegatura e nel confezionamento di assorbenti igienici, sia femminili che per bambini o adulti incontinenti.
Secondo quanto noto le macchine confezionatrici degli assorbenti igienici prevedono una unità che effettua la loro piegatura attorno a linee di piegatura trasversali al loro asse longitudinale.
Gli assorbenti igienici ripiegati vengono inseriti singolarmente o a gruppi in rispettivi involucri ad opera di una ulteriore unità della macchina confezionatrice.
Frequentemente, al fine di ridurre l’ingombro degli involucri, l’interno degli involucri contenenti gli assorbenti igienici viene assoggettato a depressione nel corso della formatura degli involucri stessi, allo scopo di ottenere degli involucri sotto vuoto in cui si à ̈ verificata una retrazione che ha determinato una riduzione (preferibilmente dell’ordine del 30%) del volume degli assorbenti in essi contenuti.
La presenza a bordo delle macchine confezionatrici di una apparecchiatura atta ad assolvere tale compito complica notevolmente la struttura delle macchine medesime, ne aumenta in maniera rilevante il costo, e l’esecuzione di tale compito limita la velocità operativa delle macchine confezionatrici stesse.
Inoltre, gli assorbenti igienici che vengono inseriti entro i relativi involucri presentano un ingombro relativamente notevole, destinato a ridursi a seguito dell’applicazione della citata depressione ed eventualmente anche a seguito di termoretrazione del materiale che compone gli involucri stessi, e le dimensioni degli involucri devono quindi essere adeguate all’accoglimento di tali assorbenti “in assetto ingombrante†, con conseguente utilizzazione di quantità elevate di materiale di incarto costituente gli involucri stessi.
L’aspetto degli involucri così ottenuti risulta decisamente poco gradevole, dal momento che l’applicazione della depressione comporta una retrazione degli involucri stessi che origina inevitabilmente nella loro superficie una pluralità di grinze gravemente antiestetiche.
Scopo della presente invenzione à ̈ fornire metodo per il confezionamento di articoli assorbenti igienici la cui attuazione non presenti gli inconvenienti sopra evidenziati con riferimento alla tecnica nota e che consenta di utilizzare una quantità di materiale di incarto inferiore a quella richiesta dalle macchine di tipo noto per realizzare le confezioni sotto vuoto di singoli assorbenti.
In accordo con la presente invenzione viene fornito un metodo per il confezionamento di articoli assorbenti igienici secondo quanto enunciato nelle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo in cui:
- la figura 1 illustra una vista frontale schematica di una macchina per la produzione di confezioni di articoli assorbenti igienici attuante il metodo della presente invenzione;
- le figure 1a, 1b, 1c e 1d illustrano quattro rispettive configurazioni raggiunte dagli assorbenti igienici e dalle rispettive confezioni nel corso della manipolazione da parte della macchina della figura 1;
- le figure 2, 2a, 2b e 2c illustrano schematicamente tre rispettive fasi di piegatura di un assorbente igienico manipolabile dalla macchina della figura 1, secondo rispettive modalità di piegatura differenti;
- le figure 3-6 illustrano schematicamente quattro dispositivi facenti parte della macchina confezionatrice della figura 1.
Con riferimento alla figura 1, con 1 Ã ̈ indicata nel suo complesso una macchina per la produzione di confezioni o involucri 2 alloggianti ciascuno (almeno) un articolo assorbente 3 igienico rappresentato schematicamente nelle figure 2, 2a, 2b e 2c.
La macchina 1 comprende un basamento 4, preferibilmente di tipo modulare ossia comprendente una pluralità di sezioni 5 (con precisione in numero di sei ed indicate in successione con 5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f) dotate di rispettivi gruppi operativi e collegabili fra loro a coppie secondo necessità. Ciascuna sezione 5 à ̈ definita frontalmente da una parete 6 verticale, e tutte le pareti verticali 6 presenti nella macchina 1 si presentano (preferibilmente) sostanzialmente complanari.
La prima delle sezioni 5a, collocata a sinistra nella macchina 1 rappresentata nella figura 1, à ̈ costituita da un gruppo o unità 7 di produzione di articoli assorbenti 3 di tipo di per sé noto.
Una seconda sezione 5b, situata immediatamente a destra dell’unità 7 nella figura 1, consiste in un gruppo o unità 8 di piegatura, atto a ricevere in successione gli articoli assorbenti 3 dall’unità 7 stessa ed a ripiegarli in maniera tale da fare loro assumere una forma sostanzialmente parallelepipeda.
La ripiegatura degli articoli assorbenti 3 può essere effettuata in molte maniere. A titolo di esempio, nella figura 2 à ̈ stata rappresentata una modalità di piegatura secondo la quale gli articoli assorbenti 3 medesimi vengono semplicemente ripiegati in due attorno ad una linea trasversale mediana; nella figura 2a à ̈ stata mostrata una modalità di piegatura in cui à ̈ previsto che due porzioni opposte 3a di estremità di ciascun articolo assorbente 3 vengano ripiegate attorno a rispettive linee trasversali di piegatura verso il centro dell’articolo assorbente 3, e che l’articolo assorbente 3 stesso venga poi ripiegato in due attorno ad una linea trasversale mediana in maniera tale da avere le porzioni 3a racchiuse all’interno dell’articolo assorbente 3 ripiegato; nella figura 2b à ̈ invece stata mostrata una modalità di piegatura in cui à ̈ previsto che due porzioni opposte 3a di estremità di ciascun articolo assorbente 3 vengano ripiegate attorno a rispettive linee trasversali di piegatura verso il centro dell’articolo assorbente 3, e che l’articolo assorbente 3 stesso venga poi ripiegato in due attorno ad una linea trasversale mediana in maniera tale da avere le porzioni 3a disposte all’esterno dell’articolo assorbente 3 ripiegato; nella figura 2c à ̈ illustrata una modalità di piegatura secondo la quale à ̈ previsto che gli articoli assorbenti 3 vengano ripiegati in due attorno ad una linea trasversale mediana, per poi essere nuovamente ripiegati in due attorno ad una linea trasversale mediana del complesso ottenuto dopo la prima piegatura. Infine, nella figura 2d à ̈ illustrata una modalità di piegatura secondo la quale una prima porzione 3a di estremità di ciascun articolo assorbente 3 viene ripiegata attorno ad una prima linea trasversale 3b di piegatura verso il centro dell’articolo assorbente 3 ed una seconda porzione 3c più corta della prima porzione 3a viene ripiegata attorno ad una seconda linea trasversale 3d verso il centro dell’articolo 3 medesimo fino ad appoggiarsi sulla prima porzione 3a.
Allo scopo di diminuire la possibilità di impuntamenti in grado di causare ingolfi o scostamenti dalla posizione corretta, il trasferimento degli articoli assorbenti 3 a bordo dell'unità 8 di piegatura, nonché a bordo delle ulteriori unità operative che verranno descritte in seguito, viene preferibilmente effettuato orientando gli articoli assorbenti 3 stessi in maniera tale che i loro lembi longitudinali di estremità, se esposti, si presentino rivolti all’indietro con riferimento al verso di avanzamento degli articoli assorbenti 3 medesimi.
Una terza sezione 5c, situata immediatamente a destra dell’unità 8 nella figura 1, consiste in un gruppo o unità 9 di compressione, atto a ricevere in successione gli articoli assorbenti 3 ripiegati dall’unità 8 stessa e ad eseguire una fase di compressione comprimendo gli articoli 3, in particolare, fra due convogliatori a nastro 10 reciprocamente accostati presentanti una distanza reciproca minore dello spessore degli articoli assorbenti 3 appena ripiegati, in maniera tale da meglio definirne una forma sostanzialmente parallelepipeda e da causarne una diminuzione di volume conseguente alla fuoriuscita di una certa quantità di aria dal loro interno. Tale diminuzione di volume, preferibilmente, à ̈ sostanzialmente pari al 30%, ed à ̈ comunque preferibilmente compresa fra il 10% e il 60%. Una quarta sezione 5d, disposta immediatamente a destra dell’unità 9 nella figura 1, comprende un gruppo o unità 11 di riduzione del passo degli articoli assorbenti 3, il quale à ̈ atto a ricevere in successione gli articoli assorbenti 3 dall’unità 9 stessa ed à ̈ essenzialmente composto, con riferimento a quanto mostrato nella figura 3, da una coppia di rulli 12 controrotanti attorno a rispettivi assi 12a orizzontali e perpendicolari alle pareti 6 del basamento 4. Tali rulli 12 sono reciprocamente distanziati di un tratto approssimante per difetto lo spessore degli articoli assorbenti 3 provenienti dall’unità 9, e ruotano con una legge di moto tale che, almeno nel momento in cui un articolo assorbente 3 giunge in contatto con i rulli 12 e nel corso del transito dell’articolo assorbente 3 fra i rulli 12 stessi, la loro velocità periferica sia minore della velocità di avanzamento con cui gli articoli assorbenti 3 fuoriescono dall’unità 9. In conseguenza di ciò, nel corso del transito fra i rulli 12 il passo esistente fra gli articoli assorbenti 3 viene ridotto in maniera tale da ridurre la distanza fra gli articoli assorbenti 3 medesimi, che a seguito della riduzione di ingombro conseguente alla piegatura à ̈ diventata relativamente elevata.
Gli articoli assorbenti 3 che sono transitati fra i rulli 12 raggiungono quindi una stazione di accoppiamento A in corrispondenza della quale ciascun articolo 3 viene accoppiato con un materiale di incarto. Più precisamente gli articoli 3 si inseriscono fra una coppia di convogliatori a nastro 13a e 13b reciprocamente accostati, rispettivamente inferiore e superiore, presentanti una distanza reciproca non maggiore dello spessore degli articoli assorbenti 3 in arrivo e atti ad impedire che gli articoli assorbenti 3 stessi possano dilatarsi perdendo almeno in parte la compressione precedentemente esercitata su di essi.
Nel corso dell’inserimento fra i convogliatori a nastro 13a e 13b gli articoli assorbenti 3 si introducono fra due rami (preferibilmente) orizzontali e reciprocamente sovrapposti di materiale in nastro, costituiti (nella forma di attuazione della macchina 1 mostrata in fig.
1) da due nastri N1, N2 di materiale d’incarto preferibilmente di tipo termosaldabile, rispettivamente sottostante e sovrastante, che costeggiano rispettivamente il ramo superiore orizzontale del convogliatore a nastro 13a e il ramo inferiore orizzontale del convogliatore a nastro 13b. I nastri N1, N2 possono essere realizzati con il medesimo materiale, per esempio polipropilene, ma potrebbero anche essere realizzati con materiali differenti, e anche solo uno di essi potrebbe essere costituito da materiale termosaldabile, mentre l’altro (per esempio il nastro N1 definente il fondo delle confezioni 2) potrebbe essere costituito da carta (eventualmente ricoperta su almeno una superficie con una sostanza termosaldabile). I nastri N1 e N2 provengono da rispettive unità U1 e U2 di alimentazione, disposte in corrispondenza di una porzione superiore della macchina 1 e atte rispettivamente ad alimentare i nastri N1 e N2 svolgendoli da bobine B in modo di per sé noto. In alternativa, secondo una forma di attuazione non illustrata della presente invenzione, i nastri N1 e N2 potrebbero essere ottenuti tagliando longitudinalmente a metà un nastro proveniente da un’unica bobina. Secondo una ulteriore forma di attuazione non rappresentata, un nastro proveniente da un’unica bobina potrebbe essere ripiegato a metà longitudinalmente per definire due porzioni o rami di materiale in nastro avvolgenti rispettivamente la superficie superiore e inferiore degli articoli assorbenti 3.
Gli articoli assorbenti 3 che abbandonano in successione i convogliatori a nastro 13 attraversano una unità 14 di saldatura trasversale, facente parte della quarta sezione 5d e atta a ricevere in successione gli articoli assorbenti 3 dall’unità 11 di riduzione del passo, disposti in fila e interposti fra i nastri N1 e N2. Tale unità 14 di saldatura trasversale à ̈ essenzialmente composta, con riferimento a quanto mostrato nella figura 4, da una coppia di rulli 15 controrotanti attorno a rispettivi assi 16 orizzontali e perpendicolari alle pareti 6 del basamento 4. Tali rulli 15 sono reciprocamente distanziati di un tratto preferibilmente approssimante per difetto lo spessore degli articoli assorbenti 3 provenienti dall’unità 9, e sono provvisti sulla propria periferia di almeno un rispettivo elemento saldatore 17 trasversale atto a cooperare con un corrispondente elemento saldatore 17 dell’altro rullo 15. In uso, immediatamente dopo il passaggio di ciascun articolo assorbente 3 oltre l’unità 14 due elementi saldatori 17 si accostano reciprocamente, e i nastri N1, N2 che costeggiano l’articolo assorbente 3 stesso subiscono per tutta la loro larghezza una saldatura trasversale alla loro direzione di avanzamento. A monte e a valle di ciascun articolo assorbente 3 viene così eseguita una saldatura trasversale che interessa una sottile striscia allungata estendentesi perpendicolarmente fra i due bordi laterali dei nastri N1, N2. Secondo quanto risulterà più chiaro in seguito, le saldature trasversali eseguite dall’unità 14 di saldatura sono destinate a delimitare le estremità longitudinali delle confezioni 2 e a separare le confezioni 2 di ciascuna coppia di confezioni 2 consecutive.
Si noti che i citati elementi saldatori 17 sono preferibilmente di tipo termico, ma potrebbero anche essere di altro tipo, per esempio a ultrasuoni o utilizzanti emettitori di raggi laser. Oppure potrebbero essere utilizzati materiali adesivi tradizionali o di ultima generazione.
Una quinta sezione 5e, disposta immediatamente a destra dell’unità unità 14 di saldatura trasversale nella figura 1, comprende una coppia di convogliatori a nastro 18a e 18b reciprocamente accostati, rispettivamente inferiore e superiore. Tali convogliatori a nastro 18a e 18b presentano una distanza reciproca non maggiore dello spessore degli articoli assorbenti 3 in arrivo, e fra di essi si inseriscono gli articoli assorbenti 3 compresi fra i nastri N1, N2, che hanno appena attraversato l’unità 14 di saldatura trasversale. I convogliatori a nastro 18a e 18b sono atti ad impedire che gli articoli assorbenti 3 possano dilatarsi perdendo almeno in parte la compressione precedentemente esercitata su di essi.
Gli articoli assorbenti 3 che abbandonano in successione i convogliatori a nastro 18a e 18b attraversano una unità 19 di saldatura longitudinale, facente parte della quinta sezione 5e e atta a ricevere in successione gli articoli assorbenti 3 disposti in fila e compresi fra i nastri N1, N2.
Tale unità 19 di saldatura longitudinale à ̈ essenzialmente composta, con riferimento a quanto mostrato nella figura 5, da una coppia di rulli 20 controrotanti attorno a rispettivi assi 21 orizzontali e perpendicolari alle pareti 6 del basamento 4. Tali rulli 20 sono reciprocamente distanziati di un tratto preferibilmente approssimante per difetto lo spessore degli articoli assorbenti 3 provenienti dall’unità 14, e ciascuno di essi à ̈ provvisto sulla propria periferia di due elementi saldatori 22 atti a cooperare con corrispondenti elementi saldatori 22 dell’altro rullo 20 e reciprocamente distanziati di un tratto di lunghezza approssimante per eccesso la larghezza degli articoli assorbenti 3 che raggiungono l’unità 19. Gli elementi saldatori 22 sono costituiti essenzialmente da corpi anulari riscaldati, e sono posizionati assialmente sui relativi rulli 20 in maniera tale da costeggiare, a coppie, rispettivi fianchi o bordi laterali dei nastri N1 e N2.
In uso, nel corso del transito della fila di articoli assorbenti 3 compresi fra i nastri N1 e N2 attraverso l’unità 19 di saldatura longitudinale, ciascuna coppia di elementi saldatori 22 portata dai rulli 20 effettua una saldatura longitudinale continua di una rispettiva zona di bordo dei nastri N1 e N2 medesimi, sigillando gli articoli assorbenti 3 entro rispettive incamerature 2b di forma sostanzialmente parallelepipeda definite dai nastri N1 e N2 e delimitate sui quattro fianchi da due zone saldate opposte originate dall’unità 14 di saldatura trasversale e da due zone saldate opposte originate dall’unità 19 di saldatura longitudinale.
Secondo quanto rappresentato schematicamente nella figura 5, nella superficie cilindrica periferica del rullo 20 superiore dell'unità 19 di saldatura longitudinale à ̈ ricavata, fra gli elementi saldatori 22, (almeno) una sede o cavità 45 protesa verso l'asse 21 del rullo 20 stesso. Tale cavità 45 presenta in pianta forma e dimensioni simili a quelle di un articolo assorbente 3 ripiegato, à ̈ dotata di una profondità non maggiore di quella dell'articolo assorbente 3 stesso, ed ha la mansione di alloggiare almeno parzialmente, in successione, gli articoli assorbenti 3 nel corso del loro transito attraverso i rulli 20 allo scopo di mantenerli in posizione corretta e centrata e di stabilizzarne la forma. La cavità 45 potrebbe essere presente anche nel rullo 20 inferiore.
Analoghe cavità potrebbero essere presenti su uno o entrambi i rulli di ciascuna coppia di rulli 12, 15 presenti rispettivamente nelle citate unità 11, 14.
Si noti che i citati elementi saldatori 22 sono preferibilmente di tipo termico, ma potrebbero anche essere di altro tipo, per esempio a ultrasuoni o utilizzanti emettitori di raggi laser.
Secondo una variante non illustrata della presente invenzione, le posizioni dell'unità 14 di saldatura trasversale e dell'unità 19 di saldatura longitudinale potrebbero essere scambiate, e le zone di bordo dei nastri N1 e N2 potrebbero essere saldate reciprocamente prima che vengano effettuate le citate saldature trasversali.
La fila di articoli assorbenti 3 che à ̈ transitata attraverso l’unità 19 di saldatura longitudinale si inserisce quindi fra una coppia di convogliatori a nastro 23a e 23b reciprocamente accostati, rispettivamente inferiore e superiore, facenti parte della quinta sezione 5e, presentanti una distanza reciproca non maggiore dello spessore degli articoli assorbenti 3 in arrivo e atti ad impedire che gli articoli assorbenti 3 stessi possano dilatarsi perdendo almeno in parte la compressione precedentemente esercitata su di essi.
L’unità 14 di saldatura trasversale, facente parte della quarta sezione 5d e l’unità 19 di saldatura longitudinale, facente parte della quinta sezione 5e, definiscono una linea di sigillatura L, come sarà più chiaro nel seguito della presente descrizione.
In particolare la linea di sigillatura L presenta un ingresso I disposto a valle della stazione di accoppiamento A rispetto ad una direzione di avanzamento determinata D degli articoli 3.
Gli articoli assorbenti 3 che abbandonano in successione i convogliatori a nastro 23a e 23b reciprocamente accostati attraversano una unità 24 di taglio trasversale, facente parte di una sesta sezione 5f e atta a separare in successione delle confezioni 2, definite ciascuna da una delle citate incamerature 2b, effettuando il taglio longitudinale di zone mediane delle citate zone saldate dei nastri N1 e N2 originate dall’unità 14 di saldatura trasversale.
In una forma di attuazione alternativa non illustrata della presente invenzione, immediatamente dopo il passaggio di ciascun articolo assorbente 3 oltre la citata unità 14 due elementi saldatori 17 si accostano reciprocamente, e i nastri N1, N2 che costeggiano l’articolo assorbente 3 stesso subiscono per tutta la loro larghezza (almeno) due saldature trasversali alla loro direzione di avanzamento, reciprocamente accostate e separate da una sottile superficie o striscia non saldata. In tale caso, la separazione di ciascuna coppia di confezioni 2 consecutive ad opera dell’unità 24 di taglio trasversale viene effettuata, secondo modalità che risulteranno chiare in seguito, eseguendo un taglio della sottile striscia non saldata compresa fra due saldature trasversali reciprocamente adiacenti.
Più in generale, quindi, il taglio effettuato dall’unità 24 di taglio trasversale per separare le confezioni 2 dai nastri N1, N2 viene eseguito in sostanziale corrispondenza di zone dei nastri N1, N2 stessi in cui ha operato l’unità 14 di saldatura trasversale.
L’unità 24 di taglio trasversale à ̈ essenzialmente composta, con riferimento a quanto mostrato nella figura 6, da una coppia di rulli 25 controrotanti attorno a rispettivi assi 26 orizzontali e perpendicolari alle pareti 6 del basamento 4. I rulli 25 sono reciprocamente distanziati di un tratto preferibilmente approssimante per difetto lo spessore degli articoli assorbenti 3 provenienti dall’unità 14, e sono provvisti sulla propria periferia di almeno una rispettiva lama 27 trasversale atta a cooperare con una corrispondente lama 27 dell’altro rullo 25.
Analogamente a quanto specificato per ciascuna coppia di rulli 12, 15, le citate cavità 45 potrebbero essere presenti su uno o entrambi i rulli di ciascuna coppia di rulli 25 presenti nell’unità 24.
Si noti che, se lo si ritiene utile o necessario, almeno una parte dei bordi delle confezioni 2 (o dei nastri N1 e N2 prima che le confezioni 2 vengano separate dai nastri N1 e N2 stessi ad opera dell’unità 24 di taglio trasversale) può essere rifilata, oppure ripiegata e ribattuta contro i fianchi adiacenti a tali bordi delle confezioni 2 medesime. I bordi delle confezioni 2 hanno infatti una certa tendenza a raggrinzirsi, e la loro forma corretta risulta meglio stabilizzata se essi vendono portati ad aderire ai fianchi delle rispettive confezioni 2, o vengono ridimensionati mediante rifilatura effettuata sulle confezioni 2 realizzate almeno parzialmente.
La fila di confezioni 2 che fuoriesce dall’unità 24 di taglio trasversale si inserisce quindi fra una coppia di convogliatori a nastro 28a e 28b reciprocamente accostati, rispettivamente inferiore e superiore, facenti parte della sesta sezione 5 e presentanti una distanza reciproca non maggiore dello spessore degli articoli assorbenti 3 in arrivo.
Secondo quanto rappresentato schematicamente nella figura 1, le confezioni 2 che abbandonano in successione i convogliatori a nastro 28a e 28b reciprocamente accostati possono essere inoltrate, secondo preferenza, verso una stazione schematizzata sotto la forma di un blocco 29 e atta a formare gruppi 30a (rappresentati schematicamente nella figura 2) di confezioni 2 destinate ad essere sovraincartati, oppure verso una stazione schematizzata sotto la forma di un blocco 30 e atta ad effettuare sulle singole confezioni 2 ulteriori lavorazioni che non vengono descritte in quanto non costituiscono parte della presente invenzione.
Si noti che, in accordo con quanto sopra esposto, nel corso dell’intero ciclo di confezionamento descritto, ossia durante il transito attraverso le coppie di rulli 12, 15, 20 e 25 e fra le coppie di convogliatori a nastro 10, 13a e 13b, 18a e 18b, 23a e 23b, 28a e 28b, gli articoli assorbenti 3 vengono mantenuti compressi. Se desiderato, inoltre, la compressione esercitata sugli articoli assorbenti 3, nel corso del loro progressivo transito attraverso le coppie di rulli 12, 15, 20 e 25 e fra le coppie di convogliatori a nastro 10, 13a e 13b, 18a e 18b, 23a e 23b, 28a e 28b, potrebbe essere progressivamente aumentata. In ogni caso, il grado di compressione impartito agli articoli assorbenti 3 costituisce il fattore che determina il volume massimo interno delle confezioni 2, le quali vengono preferibilmente realizzate attorno agli articoli assorbenti 3 stessi in maniera tale da non lasciare spazi vuoti nelle confezioni 2 medesime.
Si osservi infine che il citato gruppo o unità 9 di compressione, le citate coppie di rulli 12, 15, 20 e 25 e le citate coppie di convogliatori a nastro 10, 13a e 13b, 18a e 18b, 23a e 23b, 28a e 28b definiscono altresì dei mezzi di compressione meccanica degli articoli 3. Intendendo per compressione meccanica una compressione ottenuta per schiacciamento degli articoli 3 da parte di coppie di cinghie o rulli.
Inoltre, la fase di compressione può avere inizio almeno in corrispondenza dell’ingresso (I) della linea (L) di sigillatura a valle della detta stazione di accoppiamento (A) rispetto alla direzione determinata (D) oppure a monte della detta stazione di accoppiamento (A) rispetto alla direzione determinata (D) e gli articoli (3) vengono alimentati verso l’ingresso (I) della detta linea di sigillatura (L) mantenendo la loro fase di compressione.
Inoltre, secondo una forma di attuazione non rappresentata della presente invenzione, sarebbe possibile associare un coupon (non illustrato) o altro tipo di materiale in foglio a ciascun articolo assorbente 3, preferibilmente all’atto del suo inserimento fra i nastri N1 e N2.
Si noti infine che, qualora le confezioni 2 che abbandonano in successione i convogliatori a nastro 28a e 28b vengano inoltrate verso la citata stazione 29 atta a formare gruppi 30a (figura 2) di confezioni 2 destinate ad essere sovraincartati, potrebbe essere ritenuto utile, dopo la realizzazione delle confezioni 2 stesse, effettuare un piccolo foro nelle confezioni 2 allo scopo di mettere il loro interno in comunicazione con l'ambiente circostante. L'adozione di tale accorgimento può essere utile nel caso in cui si desideri comprimere energicamente i gruppi 30a di confezioni 2 prima di confezionarli, per evitare che le confezioni 2 stesse possano scoppiare se l'aria al loro interno viene compressa senza potere defluire.
Si osservi infine che sottoponendo gli articoli assorbenti igienici alla citata compressione meccanica nel corso del loro confezionamento e a seguito delle modalità con cui le confezioni 2 vengono realizzate, l'ingombro degli articoli assorbenti 3 risulta sensibilmente ridotto e la quantità di materiale di incarto utilizzato à ̈ la minore possibile.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per il confezionamento di articoli assorbenti igienici, comprendente le fasi di alimentare i detti articoli (3) verso una stazione di accoppiamento (A) di ciascun articolo (3) con un materiale d’incarto, alimentare i detti articoli (3) assieme al materiale d’incarto lungo una direzione determinata (D) verso l’ingresso (I) di una linea di sigillatura (L), sottoporre a compressione i detti articoli (3) diminuendo il loro volume di ingombro di una quantità determinata, avanzare i detti articoli (3) lungo la linea di sigillatura (L) per eseguire una fase di sigillatura realizzando attorno a ciascun articolo (3) una confezione (2) sigillata definente al suo interno una incameratura (2b) avente dimensioni tali da alloggiare l’articolo assorbente (3) igienico stesso nella sua condizione compressa.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la fase di compressione ha inizio almeno in corrispondenza dell’ingresso (I) della linea (L) di sigillatura, a valle della detta stazione di accoppiamento (A) rispetto alla direzione determinata (D).
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la fase di compressione ha inizio a monte della detta stazione di accoppiamento (A) rispetto alla direzione determinata (D) e gli articoli (3) vengono alimentati verso l’ingresso (I) della detta linea di sigillatura (L) mantenendo la loro fase di compressione.
  4. 4) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che i detti articoli (3) vengono avanzati lungo la linea di sigillatura (L) mantenendo la fase di compressione sia sul materiale di incarto sia sugli articoli (3) stessi.
  5. 5) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che la fase di compressione dei detti articoli (3) avviene in maniera progressiva e raggiunge la diminuzione del loro volume di ingombro della detta quantità determinata prima del completamento della fase di sigillatura.
  6. 6) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che la fase di compressione dei detti articoli (3) à ̈ progressiva e raggiunge la diminuzione del loro volume di ingombro della detta quantità determinata prima dell’inizio della fase di sigillatura.
  7. 7) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che la fase di compressione dei detti articoli (3) à ̈ progressiva e raggiunge la diminuzione del loro volume di ingombro della detta quantità determinata prima dell’inizio della fase di sigillatura.
  8. 8) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che la fase di sottoporre a compressione detti articoli (3) determina una diminuzione di volume degli stessi di una quantità compresa fra il 10% e il 60%.
  9. 9) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che la fase di sottoporre a compressione detti articoli (3) determina una diminuzione di volume degli stessi di una quantità sostanzialmente pari al 30%.
  10. 10) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che la fase di compressione à ̈ eseguita meccanicamente facendo transitare in successione gli articoli (3) attraverso dei mezzi di compressione meccanica reciprocamente accostati presentanti una distanza minima reciproca minore dello spessore degli articoli assorbenti (3) stessi.
  11. 11) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che la realizzazione attorno a ciascun articolo assorbente (3) igienico di una confezione (2) viene attuata eseguendo le fasi di introdurre in successione gli articoli (3) ripiegati fra due rami (N1, N2) reciprocamente sovrapposti di materiale in nastro costituito da materiale d’incarto; effettuare delle saldature trasversali fra i due rami (N1, N2), in corrispondenza di una unità (14) di saldatura trasversale, destinate a delimitare le estremità longitudinali di ciascuna confezione (2); effettuare sui fianchi di tali rami (N1, N2), in corrispondenza di una unità (19) di saldatura longitudinale, delle saldature reciproche longitudinali; le saldature longitudinali, assieme a ciascuna coppia di saldature trasversali consecutive, originando una incameratura (2b) sigillata racchiudente al suo interno un articolo assorbente (3) igienico; tagliare trasversalmente i rami (N1, N2) in maniera ciclica, tramite una unità (24) di taglio trasversale, per separare dai rami (N1, N2) stessi le confezioni (2) in sostanziale corrispondenza di zone in cui ha operato l’unità (14) di saldatura trasversale.
  12. 12) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che la realizzazione di una confezione (2) attorno a ciascun articolo assorbente (3) igienico viene attuata introducendo in successione gli articoli (3) ripiegati fra due rami (N1, N2) reciprocamente sovrapposti di materiale in nastro svolto da un’unica bobina e quindi ripiegato a metà longitudinalmente per definire i due rami (N1, N2) di nastro.
  13. 13) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto di comprendere l’ulteriore fase di ridurre il passo degli articoli (3) ripiegati.
  14. 14) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto che nel corso dell’intero ciclo di confezionamento gli articoli (3) sono mantenuti compressi in conseguenza del loro transito attraverso coppie di rulli (12, 15, 20 e 25) disposti rispettivamente in corrispondenza delle unità (14) di saldatura trasversale, unità (19) di saldatura longitudinale e unità (24) di taglio trasversale, e attraverso coppie di convogliatori a nastro (10, 13a e 13b, 18a e 18b, 23a e 23b, 28a e 28b); i rulli (12, 15, 20 e 25) e i convogliatori a nastro (10, 13a e 13b, 18a e 18b, 23a e 23b, 28a e 28b) di ciascuna coppia essendo reciprocamente distanziati di tratti aventi lunghezza approssimante per difetto lo spessore degli articoli (3).
  15. 15) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzato dal fatto che gli articoli (3) vengono compressi in maniera progressiva nel corso del loro transito attraverso le coppie di rulli (12, 15, 20 e 25) e le coppie di convogliatori a nastro (10, 13a e 13b, 18a e 18b, 23a e 23b, 28a e 28b).
  16. 16) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzato dal fatto di comprendere l’ulteriore fase di rifilare almeno due dei bordi contrapposti delle confezioni (2) realizzate almeno parzialmente.
  17. 17) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 16, caratterizzato dal fatto di comprendere l’ulteriore fase di ripiegare e ribattere almeno due dei bordi contrapposti delle confezioni (2) realizzate almeno parzialmente contro i fianchi ad essi adiacenti delle confezioni (2) medesime.
  18. 18) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzato dal fatto che i due nastri (N1, N2) di materiale d’incarto sono realizzati in materiali differenti.
  19. 19) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 18, caratterizzato dal fatto di comprendere l’ulteriore fase di associare un coupon o altro tipo di materiale in foglio a ciascun articolo (3), preferibilmente all’atto del suo inserimento fra i rami (N1, N2) di materiale d’incarto.
  20. 20) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzato dal fatto di realizzare su almeno uno di ciascuna coppia di rulli (12, 15, 20 e 25) di saldatura trasversale e longitudinale e di taglio trasversale, almeno una sede (S) di alloggiamento almeno parziale di rispettivi articoli (3) in corso di confezionamento fra i rami (N1, N2) di materiale d’incarto.
  21. 21) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 20, caratterizzato dal fatto che il trasferimento degli articoli (3) lungo la linea di produzione delle confezioni (2) viene preferibilmente effettuato orientando gli articoli (3) stessi con i loro lembi longitudinali liberi di estremità rivolti con verso contrario rispetto al loro verso di avanzamento.
  22. 22) Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 21, caratterizzato dal fatto di effettuare un foro nelle confezioni (2) per mettere il loro interno in comunicazione con l'ambiente circostante.
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