IT201600115397A1 - Dispositivo perfezionato per una barriera mobile - Google Patents

Dispositivo perfezionato per una barriera mobile

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IT201600115397A1
IT201600115397A1 IT102016000115397A IT201600115397A IT201600115397A1 IT 201600115397 A1 IT201600115397 A1 IT 201600115397A1 IT 102016000115397 A IT102016000115397 A IT 102016000115397A IT 201600115397 A IT201600115397 A IT 201600115397A IT 201600115397 A1 IT201600115397 A1 IT 201600115397A1
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mobile
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Giuseppe Rubbiani
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Dierre Spa
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    • E05D13/006Anti-dropping devices fixed to the wing, i.e. safety catches
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E05D13/00Accessories for sliding or lifting wings, e.g. pulleys, safety catches
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
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    • E05Y2900/00Application of doors, windows, wings or fittings thereof
    • E05Y2900/10Application of doors, windows, wings or fittings thereof for buildings or parts thereof
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    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
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Description

“DISPOSITIVO DI SUPPORTO PERFEZIONATO PER UNA BARRIERA MOBILE”
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di supporto per una barriera mobile.
Sono attualmente presenti sul mercato numerose macchine e numerosi centri di lavoro che richiedono la presenza di barriere mobili di protezione. Tali barriere mobili, tipicamente in forma di pannelli di varia forma, sono predisposte per assumere una posizione di chiusura in cui impediscono agli operatori l'accesso diretto alla macchina o centro di lavoro posizionato al di là della barriera stessa. Oltre alla posizione di chiusura la barriera mobile è predisposta per assumere almeno una posizione di apertura, in cui invece consente agli operatori l'accesso alla macchina o centro di lavoro al fine, ad esempio, di consentire il carico o lo scarico di pezzi o altre operazioni di allestimento, regolazione o pulizia della macchina o centro di lavoro. La posizione di chiusura della barriera viene normalmente mantenuta durante il funzionamento della macchina o centro di lavoro. Per il supporto e la movimentazione delle barriere mobili sopra brevemente descritte, sono attualmente disponibili dei dispositivi di supporto che comprendono un elemento statico, normalmente provvisto di un piede di appoggio al suolo o comunque di un mezzo per consentire il fissaggio o l'appoggio ad una struttura di supporto, suolo o altro che sia. Un elemento mobile è associato all'elemento statico in maniera scorrevole rispetto ad una direzione di scorrimento che, tipicamente, è orientata verticalmente. L'elemento mobile è destinato ad essere associato alla barriera mobile. All'elemento mobile è inoltre associato, per mezzo di un elemento di connessione costituito da una catena articolata o da un cavo flessibile, un contrappeso che tende a spostare l'elemento mobile verso una posizione sollevata cui corrisponde la posizione di apertura della barriera mobile.
Un dispositivo di supporto particolarmente efficace e funzionale è descritto nella domanda di brevetto italiano 1406036. Tale dispositivo può essere migliorato e reso maggiormente sicure in alcune parti.
In primo luogo, il dispositivo noto può essere migliorato nel sistema di sicurezza anti caduta. Tale dispositivo svolge la funzione di impedire la caduta della barriera in caso di rottura della catena o del cavo flessibile di connessione al contrappeso. Nel dispositivo di tipo noto il sistema di sicurezza, in alcuni casi, interviene non istantaneamente. Tale condizione può aumentare i rischi di infortunio per gli operatori.
Inoltre, il dispositivo di tipo noto richiede lo smontaggio di numerose parti per accedere al contrappeso ed alle pulegge di rinvio della catena o del cavo. Ciò richiede un tempo non trascurabile che allunga gli interventi di manutenzione.
Scopo della presente invenzione è di offrire un dispositivo di supporto perfezionato che consenta di superare gli inconvenienti dei dispositivi attualmente disponibili.
Un vantaggio del dispositivo di supporto secondo la presente invenzione è di consentire un blocco sostanzialmente istantaneo della barriera mobile in caso di rottura dell'elemento di connessione al contrappeso.
Un altro vantaggio del dispositivo di supporto secondo la presente invenzione è di consentire un accesso agevole e diretto alle parti che richiedono interventi di manutenzione più frequente.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di realizzazione dell’invenzione in oggetto, illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
− la figura 1 mostra una vista schematica in isometria del dispositivo di supporto secondo la presente invenzione;
− la figura 2 mostra il dispositivo di figura 1 con alcune parti esterne rimosse;
− la figura 3 mostra una vista in sezione secondo il piano B-B di figura 1; − la figura 4 mostra un particolare in sezione del dispositivo di supporto secondo la presente invenzione;
− le figure 5 e 6 mostrano il particolare di figura 4 in due diverse configurazioni operative;
− la figura 7 mostra un altro particolare del dispositivo secondo la presente invenzione;
− la figura 8 mostra un ulteriore particolare del dispositivo secondo la presente invenzione.
Il dispositivo di supporto per una barriera mobile secondo la presente invenzione comprende un elemento statico (2), predisposto per consentire l'appoggio o il fissaggio al suolo della barriera mobile (10). In una preferita forma di realizzazione, l'elemento statico (2) è in forma di un montante, dotato di un piede inferiore per l'appoggio al suolo. Nella forma di realizzazione rappresentata e preferita, il dispositivo di supporto comprende due elementi statici (2), posizionati ad estremità opposte della barriera (10).
Ciascun elemento statico (2) è provvisto di una guida di scorrimento (2a) lungo la quale è scorrevole la barriera (10). A tal fine, la barriera (10) è provvista di profili laterali (11), disposti su lati opposti della barriera (10), che sono strutturati per impegnarsi scorrevolmente nelle guide (2a).
La barriera mobile (10) è associata scorrevolmente a ciascun elemento statico (2) lungo una direzione di scorrimento (Y). Nella preferita forma di realizzazione del dispositivo, la direzione di scorrimento (Y) è verticale, ed a tale orientazione si farà riferimento nella presente descrizione. Naturalmente l'invenzione è perfettamente idonea ad essere configurata con una direzione di scorrimento (Y) inclinata rispetto alla verticale.
Nella parte che segue saranno descritti un lato della barriera mobile (10) e l'elemento statico (2) cui è associato. Ciò in quanto la barriera mobile (10) potrebbe essere associata ad un solo elemento statico (2). L'altro lato della barriera mobile (10) è speculare a quello descritto qui di seguito, così come l'elemento statico (2) corrispondente. La descrizione che segue è valida quindi per entrambi i lati della barriera mobile (10) e per entrambi gli elementi statici (2).
Il dispositivo di supporto secondo la presente invenzione comprende preferibilmente un contrappeso (20), scorrevole entro l'elemento statico (2) in direzione parallela alla direzione di scorrimento (Y). A tal fine, l'elemento statico (2) è provvisto di un canale interno (4d) lungo il quale può scorrere il contrappeso (20). Il contrappeso (20) è connesso alla barriera mobile (10) per mezzo di un elemento flessibile (11), ad esempio una cinghia dentata. La funzione del contrappeso (20) è quella di bilanciare il peso della barriera mobile (10), in modo che la barriera stessa possa essere sollevata con il minimo sforzo e mantenga la posizione raggiunta. Nella forma di realizzazione preferita, il peso della barriera (10) è bilanciata per mezzo di due contrappesi (20), ciascuno dei quali è posto in elemento statico (2).
L'elemento flessibile (11) gira attorno a due ruote di rinvio (12,13), in modo da richiudersi ad anello. Tali ruote di rinvio (12,13) sono alloggiate nell'elemento statico (2). Il contrappeso (20) è quindi mobile lungo una direzione parallela alla direzione di scorrimento (Y) barriera mobile (10), e si sposta in verso opposto rispetto alla barriera mobile (10).
L'organo flessibile è associato, ai propri estremi (11a,11b), alla barriera mobile (10). Inoltre, l'elemento flessibile (11) è associato al contrappeso (20). Nella forma di realizzazione rappresentata, l'elemento flessibile (11) è sostanzialmente diviso in due porzioni. Una prima porzione, associata ad una ruota di rinvio superiore (12), è connessa al contrappeso (20) ed alla barriera mobile (10) in corrispondenza del primo estremo (11a). Una seconda porzione dell'elemento flessibile (11), associata ad una ruota di rinvio inferiore (13), è connessa al contrappeso (20) ed alla barriera mobile (10) in corrispondenza del secondo estremo (11b). In sostanza, l'organo flessibile si interrompe in corrispondenza del contrappeso (20), ma sarebbe ovviamente possibile disporre un elemento flessibile (11) continuo, connesso in una propria zona intermedia al contrappeso (20). L'elemento flessibile (11) è alloggiato all'interno dell'elemento statico (2). Vantaggiosamente, il tratto di elemento flessibile (11) che si estende tra ciascuna ruota di rinvio (12,13) ed il corrispondente estremo (11a,11b) dell'elemento flessibile (11) è contenuta all'interno dell'elemento statico (2), ed in particolare della guida (2a) e del canale interno (4d). Ciò consente di proteggere l'elemento flessibile da ogni urto contro corpi estranei.
Un meccanismo di sicurezza (30) (figure 4,5,6) è predisposto per bloccare la barriera mobile (10) in caso di rottura dell'elemento flessibile (11). Tale meccanismo di sicurezza comprende un chiavistello (31), associato alla barriera (10). Il chiavistello (31) è mobile tra una posizione inattiva, nella quale la barriera (10) è libera di scorrere lungo la direzione di scorrimento (Y), ed una posizione attiva, nella quale il chiavistello (31) blocca la barriera (10) rispetto all'elemento statico (2). A tal fine, l'elemento statico (2) comprende una pluralità di sedi (2b), rivolte verso il chiavistello (31), in ciascuna delle quali può inserirsi il chiavistello (31) nella propria posizione attiva.
Nella forma di realizzazione rappresentata, il chiavistello (31) è disposto in una zona laterale della barriera (10), in prossimità dell'elemento statico (2). Nella posizione attiva, il chiavistello (31) sporge oltre un bordo laterale della barriera (10), e può inserirsi, almeno parzialmente, in una sede (21). Nella posizione inattiva, il chiavistello (31) è ritratto all'interno della barriera (10), e non può impegnare le sedi (2b).
Un primo attuatore (32) spinge il chiavistello (31) verso la propria posizione attiva. Ad esempio, il primo attuatore (32) comprende una molla, compressa tra il chiavistello (31) ed una parte solidale alla barriera (10). Un secondo attuatore (33) è predisposto per sospingere il chiavistello (31) verso la propria posizione inattiva. Tale secondo attuatore (33) è connesso al primo estremo (11a) dell'elemento flessibile (11). Finché l'elemento flessibile (11) è sottoposto ad una tensione, il secondo attuatore (33) sospinge e mantiene il chiavistello (31) nella propria posizione inattiva. Nel momento in cui l'elemento flessibile (11) per la propria tensione, ovvero in caso di rottura, il secondo attuatore (33) non agisce più sul chiavistello (31) il quale si porta quindi nella propria posizione attiva, per effetto della spinta esercitata dal primo attuatore (32).
Nella forma di realizzazione rappresentata, il secondo attuatore (33) è in forma di un braccio sagomato, oscillante attorno ad un asse di rotazione (34). Ad una prima estremità (33a), il secondo attuatore (33) è connesso al primo estremo (11a) dell'elemento flessibile (11). Ad una seconda estremità (33b), il secondo attuatore (33) è posto a contatto di una porzione trasversale (31a) del chiavistello (31). La prima estremità (33a) del secondo attuatore (33) è disposta in posizione intermedia tra l'asse di rotazione (34) e la seconda estremità (33b). In tal modo la tensione dell'elemento flessibile (11) porta in rotazione il secondo attuatore in senso orario, cosicché il chiavistello (31) è sospinto verso la propria posizione inattiva. Se cessa la tensione dell'elemento flessibile (11), il primo attuatore (32) sospinge il chiavistello (31) verso la posizione attiva. In tale movimento il secondo attuatore (33) viene trascinato in rotazione in senso antiorario.
Nella forma di realizzazione rappresentata, il chiavistello (31) è scorrevole lungo una direzione trasversale rispetto alla direzione di scorrimento (Y). A tal fine, il chiavistello (31) è associato ad un corpo di guida (35) all'interno del quale è disposto anche il primo attuatore (32). Si noti inoltre che il fissaggio dell'elemento flessibile (11) alla barriera (10) in corrispondenza di entrambi i propri estremi (11a,11b) consente di mantenere l'elemento flessibile stesso (11) sempre in condizioni di trazione, anche in presenza di accelerazioni verticali della barriera (10) particolarmente elevate, ad esempio in caso di urti verticali. Ciò consente al chiavistello (31) di intervenire prontamente in qualsiasi situazione.
Il dispositivo di supporto secondo la presente invenzione è provvisto inoltre di un ammortizzatore (41,42) disposto in corrispondenza di una posizione di finecorsa superiore e di finecorsa inferiore del contrappeso (20) (figure 7,8). Ciascun ammortizzatore (41,42) è associato all'elemento statico (2) ed è posizionato in modo da intercettare la corsa del contrappeso (20) in corrispondenza delle posizioni di finecorsa inferiore e superiore.
A tal fine, un ammortizzatore inferiore (41) è associato ad una piastra di supporto (41a) a sua volta associata all'elemento statico (2). L'ammortizzatore (41) comprende un pistone, ad esempio di tipo pneumatico o a molla, dotato di uno stelo (41b) rivolto verso l'alto. Il contrappeso (20), in corrispondenza della propria posizione di finecorsa inferiore (corrispondente ad una posizione di finecorsa superiore della barriera (10), si dispone in appoggio sullo stelo (41b) che ne smorza almeno parzialmente l'energia cinetica.
Analogamente, un ammortizzatore superiore (42) è associato ad una piastra di supporto (42a) a sua volta associata all'elemento statico (20). L'ammortizzatore (42) comprende un pistone, ad esempio di tipo pneumatico o a molla, dotato di uno stelo (42b) rivolto verso il basso. Il contrappeso (20), in corrispondenza della propria posizione di finecorsa superiore (corrispondente ad una posizione di finecorsa inferiore della barriera (10), si dispone in appoggio sullo stelo (42b) che ne smorza almeno parzialmente l'energia cinetica.
Vantaggiosamente, le piastre di supporto (41a,42a) degli ammortizzatori (41,42) sono associate ad un rispettivo coperchio (41c,42c) che è connesso amovibilmente all'elemento statico (2). La rimozione di un coperchio (41c,42c) consente quindi l'accesso al rispettivo ammortizzatore. Inoltre, i coperchi (41c,42c) sono collocati in modo da consentire l'accesso alle parti di connessione (21,22) dell'elemento flessibile (11) al contrappeso (20). In sostanza, la posizione dei coperchi (41c,42c) è tale per cui, quando il contrappeso (20) si trova a contatto dell'ammortizzatore inferiore (41) o superiore (42), la parte di connessione (21,22) inferiore o superiore si trova affacciata al rispettivo coperchio (41c,42c). Tali parti di connessione (21,22), poste alle estremità inferiore e superiore del contrappeso (20), sono le parti in cui l'elemento flessibile è maggiormente sollecitato a fatica ed usura, e sono inoltre le parti in corrispondenza delle quali l'elemento flessibile può essere scollegato dal contrappeso (20) per essere smontato. La presenza dei coperchi (41c,42c) consente quindi di accedere alle parti di connessione (21,22) semplicemente portando il contrappeso (20) in corrispondenza di una delle proprie posizioni di finecorsa, senza necessità di smontare l'intero elemento statico (2), come invece è necessario fare nei dispositivi attualmente disponibili.
Vantaggiosamente, il primo estremo (11a) dell'elemento flessibile (11) è associato alla barriera (10) ad una quota intermedia di quest'ultima, in riferimento ad una direzione verticale. Considerando l'altezza della barriera (10) misurata lungo una direzione verticale, il primo estremo (11a) è collocato ad un'altezza intermedia della barriera (10) stessa, cosicché quest'ultima può sporgere per parte della propria altezza al disopra dell'elemento statico (2). Ciò consente di aumentare l'altezza libera al disotto della barriera (10) quanto questa si trova in posizione sollevata.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di supporto per una barriera mobile (10), comprendente: un elemento statico (2), dotato di guide (2a) per consentire lo scorrimento della barriera mobile (10) lungo una direzione di scorrimento (Y); almeno un contrappeso (20), scorrevole entro l'elemento statico (2); un elemento flessibile (11), che collega il contrappeso (20) e la barriera mobile (10); un meccanismo di sicurezza (30), interposto tra la barriera mobile (10) e l'elemento statico (2), mobile tra una configurazione attiva, nella quale blocca la barriera mobile (10) rispetto allo scorrimento lungo l'elemento statico (2), ed una configurazione inattiva, nella quale non blocca l'elemento statico (2); in cui il meccanismo di sicurezza (30) è mantenuto in una configurazione inattiva per mezzo di una trazione esercitata dall'elemento flessibile (11); caratterizzato dal fatto che: l'elemento flessibile (11) è connesso alla barriera mobile (10) ad entrambi i propri estremi (11a,11b); il meccanismo di sicurezza (30) è interposto tra la barriera mobile (10) ed un primo estremo (11a) dell'elemento flessibile (11).
  2. 2) Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 1, in cui l'elemento flessibile (11) segue un percorso anulare attorno a ruote di rinvio (12,13).
  3. 3) Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 1, in cui il meccanismo di sicurezza (30) comprende: un chiavistello (31), associato alla barriera (10) e mobile tra una posizione inattiva, nella quale la barriera (10) è libera di scorrere lungo la direzione di scorrimento (Y), ed una posizione attiva, nella quale il chiavistello (31) blocca la barriera (10) rispetto all'elemento statico (2); una pluralità di sedi (21) associate all'elemento statico (2) e rivolte verso il chiavistello (31), in ciascuna delle quali può inserirsi il chiavistello (31) nella propria posizione attiva.
  4. 4) Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 3, in cui il meccanismo di sicurezza (30) comprende: un primo attuatore (32), predisposto per spostare il chiavistello (31) verso la propria posizione attiva; un secondo attuatore (33), connesso al primo estremo (11a) dell'elemento flessibile (11) e predisposto per spostare il chiavistello (31) verso la propria posizione inattiva per effetto di una trazione esercitata dall'elemento flessibile (11).
  5. 5) Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 4, in cui: il secondo attuatore (33) è in forma di un braccio sagomato, oscillante attorno ad un asse di rotazione (34), che è dotato di prima estremità (33a), connessa al primo estremo (11a) dell'elemento flessibile (11), e di una seconda estremità (33b), in corrispondenza della quale il secondo attuatore (33) è posto a contatto di una porzione trasversale (31a) del chiavistello (31); la prima estremità (33a) del secondo attuatore (33) è disposta in posizione intermedia tra l'asse di rotazione (34) e la seconda estremità (33b).
  6. 6) Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 1, comprendente un ammortizzatore (41,42), disposto in corrispondenza di una posizione di finecorsa superiore o inferiore del contrappeso (20) 7) Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 6, in cui l'ammortizzatore (41,42) è associato ad una piastra di supporto (41a,42a) la quale è associata ad un coperchio (41c,42c) collegato amovibilmente all'elemento statico (2) per consentire l'accesso all'interno dell'elemento statico (2).
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