IT201600076902A1 - Telaio ritensionante per stampe serigrafiche - Google Patents

Telaio ritensionante per stampe serigrafiche

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IT201600076902A1
IT201600076902A1 IT102016000076902A IT201600076902A IT201600076902A1 IT 201600076902 A1 IT201600076902 A1 IT 201600076902A1 IT 102016000076902 A IT102016000076902 A IT 102016000076902A IT 201600076902 A IT201600076902 A IT 201600076902A IT 201600076902 A1 IT201600076902 A1 IT 201600076902A1
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IT
Italy
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frame
bar
hole
retensioning
screw
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IT102016000076902A
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Inventor
Manzano Stefano De
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Tecnofoil S R L
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    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41FPRINTING MACHINES OR PRESSES
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41LAPPARATUS OR DEVICES FOR MANIFOLDING, DUPLICATING OR PRINTING FOR OFFICE OR OTHER COMMERCIAL PURPOSES; ADDRESSING MACHINES OR LIKE SERIES-PRINTING MACHINES
    • B41L13/00Stencilling apparatus for office or other commercial use
    • B41L13/02Stencilling apparatus for office or other commercial use with flat stencil carriers
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05KPRINTED CIRCUITS; CASINGS OR CONSTRUCTIONAL DETAILS OF ELECTRIC APPARATUS; MANUFACTURE OF ASSEMBLAGES OF ELECTRICAL COMPONENTS
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    • H05K3/1216Apparatus or processes for manufacturing printed circuits in which conductive material is applied to the insulating support in such a manner as to form the desired conductive pattern using thick film techniques, e.g. printing techniques to apply the conductive material or similar techniques for applying conductive paste or ink patterns by screen printing or stencil printing
    • H05K3/1225Screens or stencils; Holders therefor
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Description

“TELAIO RITENSIONANTE PER STAMPE SERIGRAFICHE
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[001] La presente invenzione si riferisce ad un telaio ritensionante per la stampa di tipo serigrafico in cui un inchiostro è depositato su un reticolo, generalmente un tessuto reticolato che viene fissato su detto telaio per regolare, attraverso una adeguata tensionatura, la quantità di inchiostro che viene rilasciata in ciascun punto su una superficie o tessuto di stampa.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
[002] La serigrafia si basa su un processo di impermeabilizzazione di ben delimitate aree del tessuto di stampa in modo da consentire ad un inchiostro posto sopra un reticolo impermeabilizzante di permeare solo attraverso porzioni prestabilite lasciate libere dal reticolo stesso e passare sulla superficie posta sotto il telaio serigrafico. Il passaggio o permeazione dell'inchiostro dalla parte superiore del telaio serigrafico alla superficie di stampa posta sotto, avviene tramite un passaggio con una leggera pressione di una barra dotata di un bordo in elastomero poliuretanico che si appoggia sull'inchiostro e preme quest'ultimo attraverso il reticolo tramite un movimento di scorrimento. Questa barra viene definita spremitore o racla per serigrafia.
[003] La stampa serigrafica si divide in due principali tipologie: serigrafia piana e serigrafia rotativa.
[004] La serigrafia piana, a cui si applica la presente invenzione, rappresenta un procedimento relativamente lento, in cui vengono prima di tutto creati reticoli piani supportati da un telaio di forma generalmente rettangolare successivamente posati sopra la superficie su cui si intende eseguire la stampa, mentre quest’ultima è ferma e distesa su un piano. Nelle serigrafie piane, come spiegato, viene poi versato l'inchiostro sopra il reticolo che, filtrando in modo selettivo attraverso il reticolo stesso, si deposita sulla superficie di stampa. In particolare, i reticoli sono costituiti da una sorta di rete, tipicamente molto fitta, le cui maglie di supporto normalmente impiegate sono tessuti tesi su un telaio che conferisce rigidità alla struttura. In altre parole, le maglie dei reticoli serigrafici hanno la caratteristica di avere trama molto fitta in modo da lasciare fori molto piccoli, sufficienti però a lasciar passare l'inchiostro per la stampa. E’ evidente quindi che le maglie che costituiscono i reticoli devono essere permeabili agli inchiostri usati nelle stampe serigrafiche,
[005] La tensione del tessuto applicato al telaio è pertanto fondamentale per la precisione di esecuzione di tutte le fasi che riguardano il processo di stampa. Infatti, il tessuto è sottoposto a sollecitazioni anche significative causate soprattutto dallo strisciamento della racla. E’ però evidente che anche una lieve lassità del tessuto corrisponde ad un lieve movimento dei fori al passaggio della racla. A tal riguardo, è ben noto agli operatori nel settore che anche piccoli spostamenti dei fori o loro deformazioni debordine della decina di micron possono causare palesi ed inaccettabili distorsioni delle rappresentazioni di stampa desiderate. Inoltre, per stampe di alta qualità, si selezionano tessuti con fili e trame molto fini, pertanto le deformazioni risultano ancora più evidenti ed inaccettabili.
[006] La modalità più diffusa per la preparazione dei reticoli piani per stampe serigrafiche prevede che il montaggio del tessuto sul telaio avvenga in una prima fase di tensionatura del tessuto, una seconda fase di applicazione di colle sui lati del telaio, l’appoggio del tessuto così teso in modo che i suoi bordi vadano a contatto con i lati del telaio ed il mantenimento in posizione finché la colla non si indurisce conservando la tensione del tessuto.
[007] Tuttavia, l’incollaggio permanente del tessuto di supporto al telaio presenta anche alcuni inconvenienti. In particolare, il tessuto è sottoposto a sollecitazioni che portano ad allentare la tensione a cui originariamente era stato sottoposto, compromettendo alla lunga il risultato di stampa come spiegato in precedenza.
[008] Per risolvere, il suddetto problema sono state proposte svariate soluzioni che ricorro all’impiego di tessuti sempre più rigidi, montaggi eseguiti con macchinari sempre più sofisticati con un controllo fine del grado di tensionamento, nonché l’impiego di colle speciali.
[009] Tutte queste soluzioni hanno però il grosso svantaggio di complicare notevolmente le procedure di preparazione alla stampa con conseguente aggravio di costi e necessità di personale specializzato. Inoltre, per poter regolare la tensione, vengono spesso impiegati meccanismi complicati in corrispondenza di ciascuna giunzione tra le due estremità di ciascun lato con quelle di un lato contiguo del telaio in modo da consentire l’allontanamento o ravvicinamento dei lati del telaio al fine di ottenere la tensione ottimale. Purtroppo, però, tali meccanismi non sempre sono in grado di garantire che i due lati contigui mantengano la perfetta angolazione a 90° necessaria per assicurare la forma rettangolare del telaio e, di conseguenza, la simmetria di forze che agiscono sul tessuto al fine di evitare le suddette deformazioni. Infatti, come già spiegato, anche piccolissime differenze o asimmetrie del telaio si possono tradurre in difetti macroscopici.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
[0010] Il problema tecnico alla base della presente invenzione è quindi quello di fornire un telaio ritensionante che consenta di predisporre un reticolo di stampa con una tensione ottimale in modo semplice e facile da usare, senza la necessità di personale qualificato.
[0011] Tale problema è risolto da un telaio ritensionante per serigrafia dotato di una struttura in grado di mantenere i lati contigui perfettamente a 90° durante la regolazione della tensione per mezzo di meccanismi semplici e facili da azionare. BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[0012] Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del telaio ritensionante per serigrafia dell’invenzione diverranno più evidenti dalla seguente descrizione di una forma di realizzazione data a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento alle seguenti figure, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista assonometrica di un telaio secondo la presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista assonometrica ed in esploso di un angolo del telaio di figura 1 ;
- la figura 3 rappresenta una vista assonometrica ed in esploso di mezzi di regolazione del telaio di figura 1 ;
- le figure 4A e 4B rappresentano una vista longitudinale in pianta di un primo elemento dei mezzi di regolazione di figura 3, rispettivamente da una prima e da una seconda faccia;
- le figure 5A e 5B rappresentano una vista longitudinale in pianta di un secondo elemento dei mezzi di regolazione di figura 3, rispettivamente da una prima e da una seconda faccia;
- la figura 6 rappresenta una vista in pianta del telaio di figura 1 con un particolare di un angolo, in accordo con una sua prima configurazione d’uso; - la figura 7 rappresenta una vista in pianta del telaio di figura 1 con un particolare di un angolo, in accordo con una sua seconda configurazione d’uso.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
[0013] Il telaio ritensionante per stampe serigrafiche secondo la presente invenzione, come mostrato ad esempio in figura 1 con il numero di riferimento 1 , comprende quattro barre 2 rettilinee rigidamente collegate tra loro alle rispettive estremità 20 in modo da formare una figura piana chiusa. In particolare, le estremità 20 di due barre 2 contigue sono collegate tramite mezzi 3 (figura 2) regolabili di connessione in modo da formare porzioni angolari d’estremità di dette barre con angolo di 90°.
[0014] Le barre 2 sono spezzoni di materiale rigido indeformabile, preferibilmente metallico o in plastica, quale plastica rinforzata con fibra di vetro o di carbonio o PREPREG, più preferibilmente il materiale è alluminio. Inoltre, possono avere una sezione trasversale di svariate forme, ma con almeno una porzione superficiale tale da consentire l’incollaggio di un lembo periferico di un tessuto reticolare di trasferimento dell'inchiostro ad un tessuto di stampa (non mostrati). Preferibilmente, tale sezione è circolare o poligonale, più preferibilmente è quadrata.
[0015] Con la sezione quadrata, come mostrato nelle figure, le barre 2 comprendono una prima superfice 21 di incollaggio, cioè una superficie sulla quale viene applicata la colla che consente ai lembi periferici del tessuto reticolare di restare fissati e tensionati al telaio 1. E’ da notare che la prima superficie 21 di ciascuna barra giace su un piano unico comune in modo da fornire punti di appoggio coplanari su tutti i lati per il reticolo. Inoltre, detta prima superficie 21 preferibilmente comprende una coppia di fori 22 ricavati in corrispondenza di ciascuna delle due estremità 20 delle barre. Come verrà spiegato in seguito, detti fori 22 vengono impegnati da corrispondenti elementi di bloccaggio (non mostrati) quali viti per fissare e rendere solidali i mezzi 3 di connessione regolabili alle estremità 20 delle barre 2, in combinazione o in alternativa all’impiego ad esempio di colle.
[0016] Ciascuna delle due estremità 20 delle barre 2 è poi cava in modo da accogliere un elemento di detti mezzi 3 di connessione, come spiegato in seguito. Preferibilmente, la cavità di accoglimento di detto elemento dei mezzi di connessione ha una sezione poligonale, più preferibilmente quadrata per accogliere a misura la superficie esterna di detto elemento dei mezzi di connessione con accoppiamento di forma.
[0017] I mezzi 3 di connessione regolabile tra due barre 2 contigue comprendono un primo elemento 4 fissato ad una estremità 20 di una prima barra 2, un secondo elemento 5 fissato ad una estremità 20 di una seconda barra 2 contigua a detta prima barra ed una vite 6 di regolazione che connette il primo elemento 4 al secondo elemento 5 (figure 2 e 3).
[0018] Come meglio mostrato nelle figure 2 e 3, la vite 6 di regolazione agisce attraverso un primo foro passante 40 ricavato sul primo elemento 4 ed un secondo foro 50 ricavato sul secondo elemento 5. In particolare, il primo foro 40 ed il secondo foro 50 presentano un asse X-X comune di impegno della vite 6 che risulta ortogonale all’asse Y-Y longitudinale della prima barra 2 a cui è fissato il corrispondente primo elemento 4, mentre detto asse X-X coincide con l’asse longitudinale della seconda barra 2 a cui è fissato il secondo elemento 5.
[0019] Preferibilmente, entrambi gli elementi primo 4 e secondo 5 dei mezzi 3 di connessione hanno sezione trasversale quadrata e pertanto, sempre preferibilmente, una prima faccia 41 , 51 della loro superficie presenta una coppia di fori 42, 52 allineati ai fori 22 ricavati in corrispondenza della faccia 21 dell’estremità 20 della barra 2. In questo modo, in alternativa o in combinazione con il fissaggio tramite incollaggio, detti primo e secondo elemento vengono saldamente ed inamovibilmente bloccati in corrispondenza di una estremità 20 di una rispettiva barra 2. In particolare, è da tenere presente che, come mostrato in figura 1 , il primo elemento 4 impegna la corrispondente cavità dell’estremità 20 in modo da avere una porzione 43 che sporge dall’estremità stessa. Tale porzione è poi quella che è attraversata dal suddetto foro passante 40 e consente l’accesso dell’utensile che agisce sulla vite 6.
[0020] Come mostrato nelle figure 4A e 4B, il primo elemento 4 presenta il primo foro passante 40 ricavato trasversalmente rispetto all’asse longitudinale Y-Y dell’elemento stesso in modo da collegare due sue seconde facce 44 contrapposte. In particolare, il primo foro 40 presenta una prima sezione 40A, o diametro, maggiore rispetto ad una seconda sezione 40B, o diametro, inferiore e coassiale rispetto a detta prima sezione, la prima sezione essendo ricavata in corrispondenza di una di dette seconde facce 44 contrapposte. Questa configurazione del primo foro 40 crea pertanto una battuta 45 di arresto per la vite 6 tra detta prima 40A e seconda sezione 40B e contemporaneamente la prima sezione stessa costituisce una sede di incastro dei una porzione della vite, come spiegato in seguito.
[0021] In aggiunta, la seconda faccia 44 sulla quale si apre detta prima sezione 40A del primo foro 40 presenta due prime sedi 46 disposte attorno a detto primo foro, per accoglimento di elementi di rinforzo come spiegato in seguito.
[0022] E’ da notare che la suddetta coppia di fori 42, posizionata sulla suddetta prima faccia 41 di detto primo elemento 4 dei mezzi 3 di regolazione, ha preferibilmente l’asse del loro foro che non incrocia il suddetto primo foro 40 e neppure le prime sedi 46.
[0023] Come mostrato nelle figure 5A e 5B, il secondo elemento 5 presenta il secondo foro 50 disposto lungo il suddetto asse X-X in modo da collegare due sue seconde facce 54 contrapposte. In particolare, il secondo foro 50 ha sezione costante. Inoltre, due seconde sedi 53 si aprono su una di dette seconde facce 54 attorno a detto secondo foro 50 per l’accoglimento di elementi di rinforzo, come spiegato in seguito.
[0024] Analogamente al primo elemento 4, anche il secondo elemento comprende la coppia di fori 52, posizionati sulla suddetta prima faccia 51 , aventi preferibilmente almeno un asse di un foro che non incrocia il suddetto secondo foro 50 e neppure le seconde sedi 53.
[0025] Preferibilmente, per migliorare il centraggio e la solidità della regolazione di ritensionamento, i mezzi 3 di regolazione comprendono una coppia di spine 7 inserite tra le due superfici di contatto del primo 4 e secondo 5 elemento. Tali spine 7 impegnano in modo scorrevole le suddette corrispondenti prime sedi 46 ricavate attorno a detto primo foro 40 del primo elemento 4 (figura 3) e, contemporaneamente, le corrispondenti seconde sedi 53 ricavate attorno a detto secondo foro 50 del secondo elemento 5 (figura 2).
[0026] Preferibilmente, le prime 46 e seconde 53 sedi sono diametralmente opposte rispetto ai rispettivi primo 40 e secondo 50 foro.
[0027] La vite 6 comprende una madrevite 60 ed una vite 61 vera e propria (figure 2 e 3). La madrevite 60 è una sorta di boccola il cui mantello ha una superficie esterna tale da incastrarsi fissamente per interferenza nella suddetta sede 40A del primo foro 40 del primo elemento 4 dei mezzi di regolazione 4. Preferibilmente, la superficie esterna è dotata di nervature (non mostrate) che, una volta incastrata nella sede, aumentano l’aggraffaggio e, quindi, la tenuta. La superficie interna della madrevite è invece filettata per consentire l'impegno in avvitamento o svitamento con la vite 61 vera e propria.
[0028] La vite 61, inoltre, comprende un’estremità 63 (figura 2) di impegno con un utensile (non mostrato) di azionamento della vite stessa. Preferibilmente, tale estremità ha una conformazione esagonale per l'impegno con una brugola (non mostrata).
[0029] E’ da notare che i mezzi 3 di regolazione descritti in precedenza possono essere semplificati qualora due estremità 20 di due barre 2 contigue venissero predisposte in modo da attestarsi a formare un angolo retto e fossero fissate in maniera regolabile tramite una vite che si avvita ortogonalmente su una estremità ed assialmente sull’altra. In altre parole, la superficie di testa dell’estremità 20 di una prima barra 2, superficie corrispondente ad una sezione trasversale della barra stessa, viene fissata direttamente ad una superfice laterale dell’estremità 20 di una seconda barra 2 contigua a detta prima barra. La vite impegnerebbe le due estremità 20 così attestate nella stessa maniera precedentemente spiegata.
[0030] In base quanto descritto in precedenza, viene ora spiegato con riferimento alle figure 6 e 7, il montaggio e la regolazione o ritensionamento del telaio 1 secondo la presente invenzione.
[0031] Prima di tutto, le barre 2 vengono preparate inserendo all'interno delle rispettive cavità, ricavate in corrispondenza delle estremità 20, uno dei suddetti elementi primo 4 e secondo 5 seguendo un ordine preciso. Infatti, per ciascuna barra 2 il primo elemento 4 viene inserito nella cavità di una delle due estremità 20, mentre il secondo elemento 5 viene inserito nella seconda di dette due estremità 20. Entrambi detti elementi primo 4 e secondo 5 vengono bloccati inamovibilmente in posizione tramite incollaggio e/o fissaggio con viti che si inseriscono nei corrispondenti fori 22 delle barre e contemporaneamente nella coppia di fori 42 e 52, rispettivamente di detti elementi primo e secondo. E’ da notare che il primo elemento viene fissato in modo che la sua porzione 43 sporga dall’estremità 20 della sua barra 2 con l’asse del primo foro 40 allineato con l’asse del secondo foro 50 del secondo elemento 5 inserito sostanzialmente a filo dell’estremità 20 della sua barra 2.
[0032] In questa configurazione, le due spine 7 vengono inserite nelle sedi 43 del primo elemento e nelle sedi 53 del secondo elemento, mentre la vite 6 viene fissata saldamente nel primo elemento 4 incastrando la madrevite 60 nella sede 40A del primo foro 40.
[0033] A questo punto, due barre 2 vengono avvicinate a 90° l’una rispetto all’altra in modo che l’estremità 20 portante il primo elemento 4 sia vicina all’estremità 20 portante il secondo elemento 5. Una volta allineate le spine 7 con le corrispondenti sedi 43 o 53 rispettivamente del primo 4 o secondo 5 elemento e la vite vera e propria 61 con il corrispondente secondo foro 50 del secondo elemento, è possibile avvitare dall’esterno dell’angolo del telaio così formato la vite 61 vera e propria per avvicinare fino in battura la porzione 43 del primo elemento 4 contro la superficie di testa del secondo elemento 5 bloccato sostanzialmente a filo della corrispondente estremità 20 della barra 2 (figura 6).
[0034] Il telaio 1 secondo la presente invenzione è ora pronto per essere impiegato in modo del tutto convenzionale.
[0035] Qualora si rendesse necessario ritensionare il telaio (figura 7) perché il reticolo su di esso incollato dovesse allentarsi, basterà agire con un opportuno utensile, ad esempio una brugola, sulla vite vera e propria svitandola così da ottenere l’allontanamento della porzione 43 del primo elemento 4 dal secondo elemento 5. Detto allontanamento, come spiegato in precedenza, avviene lungo l’asse X-X longitudinale della barra 2 a cui è fissato il secondo elemento 5, ovvero ortogonalmente all’asse Y-Y longitudinale della barra 2 a cui è fissato il primo elemento 4 dei mezzi 3 di regolazione del tensionamento.
[0036] E’ da notare che con la predisposizione sulle due estremità 20 di ciascuna barra 2 di due differenti elementi, cioè il primo elemento 4 ed il secondo elemento 5, con le suddette caratteristiche differenti, si traduce in un movimento di regolazione alternato alle due estremità di ciascuna barra lungo l’asse X-X. In altre parole, il movimento di regolazione in corrispondenza dei vertici del telaio è ruotato di 90° tra vertici contigui, così da creare movimenti a due a due paralleli lungo la stessa direzione ma con verso opposto, come mostrato dalle frecce di figura 7.
[0037] Il movimento di regolazione appena descritto è quindi vantaggioso in quanto consente di mantenere perfettamente a 90° le barre contigue, senza creare i suddetti scompensi.
[0038] In aggiunta, le spine 7 aumentano sia l’allineamento ed il mantenimento del movimento di regolazione, sia incrementano la solidità della giunzione ad angolo.
[0039] Inoltre, è da tenere presente che il telaio dell’invenzione risulta costruttivamente semplice se confrontato con le soluzioni attualmente note.
[0040] A sua volta, la semplicità costruttiva implica facilità di manipolazione senza la necessità di personale qualificato.
[0041] Non da ultimo, il telaio diviene particolarmente economico da produrre e molto meno soggetto a malfunzionamenti o rotture rispetto ai telai noti.
[0042] Numerose modifiche o varianti del telaio della presente invenzione possono essere realizzate dal tecnico del settore, pur tuttavia senza uscire daN’ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni allegate.
[0043] Ad esempio, la sezione delle barre può essere modificata a piacimento, mantenendo una adeguata superficie di contatto per i lembi perimetrali del reticolo da incollare.
[0044] Il fissaggio senza regolazione di entrambi gli elemento primo 4 e secondo 5 sulle rispettive barre 2 adiacenti può avvenire tramite sistemi di incollaggio, incastro per interferenza, bloccaggio con meccanismi ad accoppiamento di forma, anche reversibili, viti, rivetti e simili unioni di tipo meccanico. In particolare, al posto di una coppia di fori 22 sulle barre 2 e corrispondenti fori 42, 52 su rispettivamente il primo 4 ed il secondo 5 elemento, è possibile prevedere un unico foro di impegno per un unico mezzo di bloccaggio.
[0045] Un ulteriore oggetto della presente invenzione è un procedimento per ritensionare un reticolo serigrafico, comprendente le fasi di:
a) mettere a disposizione un telaio ritensionante comprendente quattro barre (2) rigidamente collegate tra loro alle rispettive estremità (20) in modo da formare una figura piana chiusa, in cui le estremità di due barre contigue sono collegate tramite mezzi (3) di connessione;
b) effettuare una regolazione della distanza tra le estremità di due barre contigue agendo su detti mezzi (3) di connessione in modo da spostare una sola delle due estremità contigue di due barre rispetto all’altra in modo alternato sugli spigoli del telaio.
[0046] Preferibilmente, la fase di mettere a disposizione un telaio consiste nel fornire un telaio 1 come descritto in precedenza e la fase di regolazione è realizzata agendo sulla vite 6 descritta in precedenza.
[0047] Un ancora ulteriore oggetto dell'invenzione è un procedimento di stampa serigrafica comprendente le fasi di:
- mettere a disposizione un telaio 1 come descritto in precedenza;
- incollare un reticolo di stampa tensionato su detto telaio;
- posizionare detto telaio su un tessuto da stampare in modo che il reticolo teso sul telaio sia a contatto con detto tessuto;
- applicare un inchiostro sulla superficie di detto reticolo in modo da consentirne il passaggio selettivo e l'impregnazione del tessuto da stampare.
[0048] La fase di incollaggio del reticolo può essere preceduta da una fase di pretrattamento in modo da creare zone impermeabili all'inchiostro predefinite, oppure tale fase può essere realizzata dopo l'incollaggio.
[0049] L’incollaggio stesso avviene con metodiche del tutto convenzionali, per cui non verranno qui dettagliate.
[0050] Ugualmente, il tensionamento prima dell'incollaggio del reticolo viene realizzato con attrezzi ed apparecchiature del tutto convenzionali.
[0051] La fase di applicazione dell’inchiostro avviene con la nota tecnologia di spalmatura di inchiostro depositato sul reticolo, per mezzo di una racla con movimenti alternati in un senso e nel senso opposto.
[0052] Il procedimento di stampa serigrafica comprende preferibilmente anche una fase di ritensionamento, come spiegato in precedenza.

Claims (10)

  1. “TELAIO RITENSIONANTE PER STAMPE SERIGRAFICHE" RIVENDICAZIONI 1. Telaio ritensionante (1) per stampe serigrafiche, comprendente quattro barre (2) rigidamente collegate tra loro alle rispettive estremità in modo da formare una figura piana chiusa, in cui le estremità (20) di due barre (2) contigue sono collegate tramite mezzi (3) regolabili di connessione, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (3) regolabili di connessione comprendono una sola vite (6) avente una madrevite (60) fissata all’estremità (20) di una prima barra (2) di detto telaio ed una vite (61) vera e propria atta ad impegnare sia detta madrevite che l’estremità (20) di una seconda barra (2) del telaio contigua a detta prima barra.
  2. 2. Telaio ritensionante (1) secondo la rivendicazione 1 , in cui detti mezzi (3) regolabili di connessione comprendono un primo elemento (4) fissato all’interno di una cavità di una estremità (20) di una prima barra (2) ed un secondo elemento (5) fissato all’interno di una cavità di una estremità (20) di una seconda barra (2) contigua a detta prima barra, detta vite (6) connettendo detto primo elemento con detto secondo elemento.
  3. 3. Telaio ritensionante (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detta vite (6) di regolazione agisce attraverso un primo foro (40) passante ricavato sul primo elemento (4) ed un secondo foro (50) ricavato sul secondo elemento (5), il primo foro ed il secondo foro avendo un asse (X-X) comune di impegno della vite (6) che risulta ortogonale all’asse (Y-Y) longitudinale della prima barra (2) a cui è fissato il corrispondente primo elemento (4), mentre detto asse (X-X) comune coincide con l’asse longitudinale della seconda barra (2) a cui è fissato il secondo elemento (5).
  4. 4. Telaio ritensionante (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il primo elemento (4) impegna detta cavità dell’estremità (20) di una barra (2) in modo da avere una porzione (43) sporgente dalla stessa estremità, tale porzione essendo attraversata dal primo foro (40) passante.
  5. 5. Telaio ritensionante (1) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detta madrevite (60) è fissata in una prima sezione o sede (40A) del primo foro (40) avente sezione maggiore rispetto ad una seconda sezione (40B) di detto foro.
  6. 6. Telaio ritensionante (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui detti mezzi (3) di regolazione comprendono inoltre una coppia di spine (7) che impegnano in modo scorrevole contemporaneamente corrispondenti due prime sedi (46) ricavate attorno a detto primo foro (40) del primo elemento (4) e corrispondenti seconde sedi (53) ricavate attorno a detto secondo foro (50) del secondo elemento (5).
  7. 7. Procedimento per ritensionare un reticolo serigrafico, comprendente le fasi di: a) mettere a disposizione un telaio ritensionante comprendente quattro barre (2) rigidamente collegate tra loro alle rispettive estremità (20) in modo da formare una figura piana chiusa, in cui le estremità di due barre contigue sono collegate tramite mezzi (3) di connessione; b) effettuare una regolazione della distanza tra le estremità di due barre contigue agendo su detti mezzi (3) di connessione in modo da spostare una sola delle due estremità contigue di due barre rispetto all’altra in maniera alternata sugli spigoli del telaio.
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui la fase di mettere a disposizione un telaio consiste nel fornire un telaio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6.
  9. 9. Procedimento di stampa serigrafica comprendente le fasi di: - mettere a disposizione un telaio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6; - incollare un reticolo di stampa tensionato su detto telaio, eventualmente pretrattato in modo da creare zone impermeabili all'inchiostro predefinite; - posizionare detto telaio su un tessuto da stampare in modo che il reticolo teso sul telaio sia a contatto con detto tessuto; - applicare un inchiostro sulla superficie di detto reticolo in modo da consentirne il passaggio selettivo e l’impregnazione del tessuto da stampare.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, comprendente inoltre una fase di ritensionamento del reticolo secondo la rivendicazione 7 o 8.
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