CH691257A5 - Confezione perforabile per prodotti alimentari, quali bevande, relativo procedimento di fabbricazione e prodotti intermedi della fabbricazione di tale confezione. - Google Patents

Confezione perforabile per prodotti alimentari, quali bevande, relativo procedimento di fabbricazione e prodotti intermedi della fabbricazione di tale confezione. Download PDF

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CH691257A5
CH691257A5 CH303496A CH303496A CH691257A5 CH 691257 A5 CH691257 A5 CH 691257A5 CH 303496 A CH303496 A CH 303496A CH 303496 A CH303496 A CH 303496A CH 691257 A5 CH691257 A5 CH 691257A5
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perforable
selectively
sealing
package
tape
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Giuseppe Terrasi
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Description


  
 



  La presente invenzione si riferisce ad una confezione perforabile per prodotti alimentari, quali bevande, secondo il preambolo della rivendicazione 1. 



  Confezioni di questo tipo sono correntemente utilizzate, ad esempio per il confezionamento di bevande. Nella forma di attuazione più comune, tali confezioni comprendono un corpo a bicchiere, realizzato di solito con un materiale termoplastico stampalo, ed una lamina di sigillatura applicata sulla parte di bocca del corpo a bicchiere. Al momento del consumo, la lamina di sigillatura viene perforata con una cannuccia, così da poter successivamente prelevare il contenuto, di solito aspirandolo attraverso la cannuccia stessa. 



  L'impiego di confezioni del tipo sopra specificato è di fatto confinato all'utilizzazione di corpi aventi una conformazione a bicchiere, l'unica in grado di assicurare in pratica la possibilità di prelevare in modo pressoché completo il contenuto attraverso la cannuccia. 



  La presente invenzione si prefigge lo scopo di fornire una confezione del tipo sopra specificato, in cui la suddetta difficoltà di ordine pratico possa essere agevolmente superata, estendendo quindi il campo di possibile applicazione di tali confezioni. 



  Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad una confezione avente le caratteristiche richiamate nella rivendicazione 1. Vantaggiosi sviluppi dell'invenzione formano oggetto delle rivendicazioni 2 a 8. 



  L'invenzione ha anche per oggetto il relativo procedimento di fabbricazione, così come richiamato nella rivendicazione 9. Vantaggiosi sviluppi di tale procedimento formano oggetto delle rivendicazioni 10 a 15. 



  Infine, l'invenzione riguarda anche due tipi di prodotti intermedi della fabbricazione della confezione perforabile secondo l'invenzione, nei termini meglio richiamati nella parte finale della presente descrizione. Tali prodotti intermedi formano oggetto, rispettivamente, delle rivendicazioni 16 a 19. Rispettivi vantaggiosi sviluppi degli stessi formano oggetto delle rivendicazioni 17 e 18, nonché 20. 



  L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni  annessi, nei quali: 
 
   la fig. 1 rappresenta una generale vista in prospettiva di una confezione realizzata secondo l'invenzione, 
   la fig. 2 è una vista in sezione secondo la linea II-II della fig. 1, rappresentata in scala leggermente magnificata, 
   la fig. 3 illustra schematicamente un'altra possibile forma di una confezione realizzata secondo l'invenzione, 
   la fig. 4 è una rappresentazione schematica di un impianto per l'attuazione del procedimento secondo l'invenzione, e 
   la fig. 5 rappresenta, in modo volutamente semplificato, lo svolgersi delle successive fasi del procedimento secondo l'invenzione. 
 



  Nelle fig. 1 a 3 è indicata nel complesso con 1 una confezione per prodotti alimentari. 



  Si può trattare di una confezione destinata a contenere una bevanda, quale ad esempio una bevanda al gusto di cioccolato. Il termine "bevanda", così come utilizzato nella presente descrizione e - se del caso - nelle rivendicazioni che seguono, non va inteso come limitato alle bevande liquide in senso stretto (ad esempio le bibite), ma si applica in generale  a tutti quei prodotti alimentari, quali creme, yoghurt, succhi di frutta, ecc., che si prestano ad essere prelevati dalla rispettiva confezione utilizzando una cannuccia, di preferenza aspirandoli attraverso la cannuccia stessa. 



  Rifacendosi sotto questo aspetto ad una soluzione di per sé nota, la confezione 1 si compone essenzialmente di due parti, vale a dire:
 - un corpo 2 presentante una generale conformazione a vaschetta, ottenuto di solito (in modo noto) per stampaggio di un materiale sagomabile (tipicamente termoformabile, ad esempio un materiale termoplastico), e
 - una lamina di sigillatura di materiale in foglio, quale ad esempio alluminio, preferibilmente del tipo correntemente denominato "accoppiato", applicato a tenuta a chiusura della parte di bocca del corpo 2. 



  La lamina 3 viene di solito applicata a chiusura del corpo 2 dopo che nello stesso è stato disposto un certo riempimento di bevanda, indicata schematicamente con F nella sola fig. 2. 



  I criteri che regolano la scelta dei materiali costituenti il corpo 2 e la lamina 3, il riempimento della confezione e la chiusura della stessa (anche per quanto riguarda l'esigenza di assicurare le ne cessarie condizioni di igienicità o sterilità) sono ampiamente noti nella tecnica e non verranno pertanto richiamati in questa sede, anche perché di per sé non rilevanti ai fini della comprensione dell'invenzione. 



  Caratteristica importante della confezione 1 illustrata nelle fig. 1 e 2 è data dalla generale configurazione allungata (di preferenza appiattita) della confezione 1 nel suo complesso, in particolare per quanto riguarda la conformazione del corpo 2. Come diretta conseguenza di questo fatto, la lamina di sigillatura 3, invece di costituire - così come avviene nelle analoghe confezioni per bevande di tipo tradizionale - una sorta di coperchio o tappo che chiude la confezione in corrispondenza della sua parte di sommità, costituisce nella soluzione qui esemplificata una delle pareti maggiori (ed in molti casi la parete maggiore) della confezione, estendendosi in direzione complessivamente longitudinale rispetto allo stessa fra le due estremità opposte del corpo 2. 



  Volendo prelevare la bevanda F che si trova nella confezione illustrata operando in modo tradizionale, ossia perforando la lamina di sigillatura 3 con una cannuccia, risulterebbe di fatto assai difficile ed infatti impossibile - prelevare in modo del tutto soddisfacente la bevanda F. In pratica, soprattut to in presenza di bevande dense, cremose, l'utilizzatore si vedrebbe costretto a forare la lamina 3 in uno primo punto per aspirare la bevanda F nella zona immediatamente sottostante per poi dover forare la lamina 3 in altri punti così da prelevare eventuali residui situati in altre zone.

   L'inconveniente risulterebbe ancora più evidente in quei casi in cui, invece di presentare una generale conformazione a conca come nell'esempio di attuazione illustrato, il corpo 2 presenta, in corrispondenza della sua parte di fondo, nervature longitudinali e/o trasversali, ad esempio per fini generali di irrigidimento. Il tutto con la conseguente formazione, nell'ambito della confezione 1, di veri e propri pozzetti di raccolta dei residui della bevanda F. 



  La soluzione secondo l'invenzione evita questo inconveniente prevedendo che la penetrazione della cannuccia o utensile similare C utilizzato per il prelevamento del contenuto F avvenga non già lacerando la lamina di sigillatura 3. Al contrario, secondo l'invenzione, tale movimento di penetrazione si realizza attraverso un'apertura 4 di preferenza situata in adiacenza della parte di bocca del corpo 2 e di solito provvista in una parete laterale, tipicamente di estremità, del corpo 2 stesso e chiusa da un  elemento di sigillatura perforabile 5. L'elemento 5 è costituito ad esempio da un dischetto di alluminio o materiale similare applicato di preferenza sulla superficie interna del corpo 2. 



  Di conseguenza, la cannuccia C può essere utilizzata per perforare l'elemento 5 con la sua estremità distale T (di solito almeno leggermente accuminata) per poi essere fatta scorrere all'interno della confezione, lungo la lamina 3 (che non viene lacerata), sino a portare la stessa estremità distale T in corrispondenza della parete di estremità opposta del corpo 2. In tali condizioni, l'utilizzatore può facilmente orientare la confezione 1 in direzione verticale, con l'apertura 4 rivolta verso l'alto, così come illustrato nella fig. 2. In tali condizioni, l'estremità T della cannuccia C si trova in corrispondenza della regione più bassa della confezione nella quale si raccolgono comunque per gravità la parte comunque residua della bevanda F. L'utilizzatore può così prelevare (aspirare) completamente il contenuto della confezione 1 senza lasciare praticamente residui. 



  Naturalmente, per poter operare in tal senso, la cannuccia C deve presentare una certa lunghezza, correlata alla lunghezza complessiva della confezione 1. 



  In ogni caso, la stessa cannuccia C può essere facilmente associata alla confezione 1 stessa (ad esempio disponendola in una bustina di protezione) applicandola su uno dei lati del corpo 2, ovvero sul lato esterno della lamina di sigillatura 3. Il tutto secondo le modalità correntemente adottate, ad esempio per talune confezioni di succhi di frutta. 



  Quanto detto in precedenza si applica in modo sostanziale anche alla confezione illustrata nella fig. 3, dove il corpo 2 presenta una generale conformazione a calotta, ad esempio semisferica o ovoidale, ed è chiuso da una lamina 3 dal profilo circolare od ovoidale, con l'apertura 4 provvista ad un'estremità, dunque in posizione "polare", ovvero di sommità o di base, nel caso di forma ovoidale, rispetto al corpo 2. 



  È peraltro evidente che confezioni quali quelle illustrate nelle fig. 1 a 3 si prestano ad essere accoppiate fra loro, addossandole in corrispondenza delle rispettive lamine 3. Da ciò deriva, ad esempio nel caso della confezione della fig. 3, la possibilità di realizzare confezioni multiple di forma complessiva sferica o ad uovo. 



  La fig. 4 illustra schematicamente la struttura di un impianto 10 utilizzabile per realizzare la  confezione 1 descritta in precedenza. 



  In modo di per sé noto, il materiale termoplastico (o in generale sagomato) destinato a costituire il corpo 2 delle confezioni, nonché il materiale in foglio destinato a costituire la lamine di sigillatura 2, vengono prelevati sotto forma di nastri da rispettive bobine indicate con 11 e 12. Dopo che il nastro di materiale termoplastico è stato sottoposto a sagomatura in una stazione complessivamente indicata con 13, così da formare nel rispettivo nastro cavità corrispondenti ai corpi 2 delle confezioni, i corpi stessi vengono riempiti con rispettive dosi di bevanda F in una stazione di riempimento indicata con 14. In un'ulteriore stazione di lavorazione indicata con 15 e disposta a valle delle stazioni di sagomatura 13 e di riempimento 14, la lamina di sigillatura che si svolge dal nastro 12 viene applicata a chiusura dei corpi 2 precedentemente formati e riempiti con la bevanda F.

   Le singole confezioni 1 vengono quindi separate fra loro attraverso un'operazione di taglio attuata in una stazione indicata con 16. 



  I criteri generali di realizzazione di un impianto, quale l'impianto 10 (gruppi di alimentazione dei nastri a partire dalle bobine 11 e 12, stazione di formatura 13, stazione di riempimento 14, stazione  di chiusura o sigillatura 15 e stazione di taglio 16) sono ampiamente noti nella tecnica (anche per quanto riguarda le numerose varianti di attuazione possibile) e non richiedono di essere descritti in modo specifico in questa sede. 



  Parimenti noto è il fatto di disporre le suddette stazioni (con la possibile eccezione della stazione di taglio 16) in un ambiente controllato, complessivamente indicato con S, in cui secondo criteri vari (ad esempio lavaggio con acqua ossigenata, ecc.) vengono create e mantenute condizioni igieniche (sterilità) controllate. 



  Nell'attuazione del procedimento secondo l'invenzione, è previsto che, a monte delle stazioni descritte in precedenza, in un'ulteriore stazione indicata nel complesso con 17 (suscettibile di essere eventualmente costituita da due successive stazioni disposte in cascata), il nastro destinato a formare il corpo 2 che si svolge dalla bobina 11 venga sottoposto - prima dell'operazione di sagomatura attuata nella stazione 13 - ad un ciclo di lavorazione preventivo. Tale ciclo prevede essenzialmente lo svolgimento (simultaneo o in successivo) di:
 - un'operazione di foratura, che porta alla formazione dei fori 4 disposti ad intervalli regolari  lungo lo sviluppo del nastro a distanze corrispondenti alle dimensioni del corpo 2 delle confezioni che si intendono realizzare, e
 - un'operazione di applicazione, a chiusura dei suddetti fori 4, degli elementi di sigillatura perforabili 5. 



  Il passo con il quale vengono realizzati i fori 4 è, come si è detto, correlato alle dimensioni che si intendono impartire alle confezioni 1. Al riguardo, si apprezzerà che, mentre la rappresentazione schematica della fig. 3 si riferisce ad un ciclo di realizzazione delle confezioni 1 che prevede l'avanzamento delle confezioni 1 stesse "per lungo", ossia con la maggiore dimensione dei corpi 2 orientata nel verso di avanzamento attraverso l'impianto 10, la rappresentazione - volutamente schematica - delle fasi del procedimento riprodotto nella fig. 5 fa invece riferimento ad una situazione in cui le suddette confezioni 1 vengono formate e fatte avanzare "per traverso", vale a dire con la loro maggiore dimensione orientata trasversalmente al verso di avanzamento delle confezioni stesse.

   La scelta dell'una o dell'altra soluzione è dettata essenzialmente dalle specifiche esigenze applicative e non è di per sé critica ai fini dell'attuazione dell'invenzione. Come già  detto in precedenza, l'invenzione non è in alcun modo limitata alla possibile realizzazione di confezioni di forma rettangolare con l'apertura 4 provvista in corrispondenza di una delle pareti minori di estremità del corpo 2. 



  Anche per quanto riguarda i mezzi specifici per la realizzazione dei fori 4 e l'applicazione degli elementi di sigillatura 5, nonché la sincronizzazione dello svolgimento di tali operazioni con il movimento di avanzamento del nastro che si svolge dalla bobina 11 attraverso l'impianto 10, è possibile ricorrere a soluzioni diverse.

   Ad esempio, è ipotizzabile una soluzione in cui gli elementi attivi della stazione 17 (schematicamente illustrati nella fig. 4 - senza intenti limitativi - come la successione di un punzone di perforazione 17a e di una testa alternativa 17b per l'applicazione degli elementi 5) siano collocati in posizione genericamente fissa (prescindendo naturalmente dal movimento comunque necessario per attuare l'azione di perforazione del nastro e di applicazione degli elementi 5), mentre il nastro da cui vengono formati i corpi 2 delle confezioni 1 avanza in modo intermittente per passi di entità pari alla distanza di separazione fra fori 4 successivi. 



  In un'altra possibile soluzione è invece possi bile prevedere un avanzamento continuo o sostanzialmente continuo dei nastro in questione. In questo caso, gli elementi attivi 17a, 17b (si ricorda che gli stessi, anche se qui esemplificati come elementi distinti, possono essere di fatto incorporati in un unico utensile), vengono configurati in modo da poter compiere un movimento di inseguimento ciclico e/o orbitale che porta gli stessi a seguire il nastro 1 durante lo svolgimento delle operazioni di perforazione e/o applicazione degli elementi 5. 



  In ancora un'altra possibile variante di attuazione (citata come ulteriore esempio fra i tanti possibili), gli elementi 5 - che possono essere costituiti da elementi a piastrina perforabili di forma qualsiasi - possono essere realizzati come parti prefustellate di un ulteriore nastro (non illustrato) alimentato in avvicinamento locale al nastro che si svolge dalla bobina 11. Realizzando l'adesione locale in corrispondenza delle parti prefustellate, il suddetto nastro - privato delle parti corrispondenti agli elementi 5 stessi - si allontana nuovamente dal nastro 11. 



  Anche per quanto riguarda la tecnica di collegamento degli elementi 5 con il contorno dei fori 4 è possibile ricorrere a soluzioni diverse, quali ad  esempio l'incollaggio con o senza apporto di materiale adesivo, termosaldatura, saldatura ad ultrasuoni, ecc. La scelta fra le varie soluzioni ipotizzate in precedenza (e le numerose altre varianti possibili) rientra comunque nell'ambito delle facoltà correnti della persona esperta nel settore delle macchine confezionatrici e non sono quindi tali da richiedere ulteriori illustrazioni in questo ambito. 



  A questo proposito, è sufficiente menzionare il fatto che il nastro 11 utilizzato per la formatura del corpo 2 può essere costituito tanto da un unico materiale (stato singolo), quanto - in modo preferenziale - da un materiale stratificato comprendente un substrato di polistirene rivestito, sul lato destinato ad essere rivolto verso l'interno del corpo 2, da un sottile strato di polivinilidencloruro ed ancora da un sottile strato di polietilene. 



  Gli elementi di sigillatura 5 possono essere costituiti da dischetti di alluminio in foglio rivestito ("accoppiato") sul lato destinato ad essere rivolto verso il corpo 2 da un sottile strato di polietilene. L'accoppiamento degli elementi 5 al contorno dei fori 4 si realizza quindi per effetto del collegamento dei due strati di polietilene, che risulta molto saldo. Oltretutto, l'applicazione degli elemen ti 5 ha anche l'effetto ulteriore di consolidare le parti del nastro (termo)formabile dove si trovano i fori 4, evitandone l'accidentale deformazione a seguito della sagomatura del nastro stesso. 



  Lo schema della fig. 5 fa vedere - in un'ideale sequenza di sintesi - le operazioni di lavorazione descritte in precedenza presentate procedendo da sinistra verso destra, vale a dire:
 - realizzazione dei fori 4 nel nastro che si svolge dalla bobina 11,
 - applicazione degli elementi di sigillatura (dischetti) 5 sugli stessi fori 4,
 - formatura dei corpi 2 delle confezioni 1 con conseguente collocazione della parete 4 chiusa dall'elemento di sigillatura 5 in corrispondenza di una parete laterale del corpo 2 stesso,
 - riempimento della bevanda F all'interno del corpo 2 della confezione 1, e
 - chiusura del corpo 2 in precedenza riempito con la lamina di sigillatura 3. 



  È del tutto evidente che lo stesso procedimento appena descritto con riferimento alle fig. 4 e 5 si presta ad essere attuato anche per tappe successive attuate in momenti e/o posti diversi. 



  La realizzazione in un sistema integrato, quale  quello illustrato nella fig. 4, ossia un sistema che nell'ambito di un unico impianto realizza le confezioni 1 con la bevanda F contenuta al loro interno (partendo dai nastri avvolti sulle bobine 11 e 12) appare per molti versi preferenziale, soprattutto in termini di efficienza ed igienicità del processo. 



  Tuttavia, è possibile pensare di olderare in modo diverso. 



  Ad esempio, è possibile pensare di separare la stazione 17 dal resto dell'impianto configurandola come un'apparecchiatura a sé stante (collocata se del caso in una posizione del tutto diversa, anche in un altro stabilimento ed in un'altra località) che, partendo dal nastro di materiale sagomabile destinato ad essere utilizzato per formare i corpi 2 delle confezioni 1, realizza un prodotto intermedio costituito semplicemente dal nastro in questione provvisto, ad intervalli regolari, determinati in base ai criteri descritti in precedenza, dei fori 4 coperti dagli elementi di sigillatura 5.

   Questo prodotto intermedio (nastro preconfezionato) può poi essere trasferito verso l'impianto di confezionamento, così da realizzare le confezioni 1 operando in base alla sequenza descritta in precedenza con specifico riferimento al funzionamento delle stazioni 13 (sagomatura o forma tura), 14 (riempimento), 15 (sigillatura) e 16 (taglio). 



  Questo modo di operare può dimostrarsi vantaggioso qualora, per assicurare le condizioni di sterilità, si voglia ricorrere alla soluzione descritta ad esempio in GB-A-1 589 547, ossia formando sul suddetto nastro - in condizioni di sterilità - una pellicola aderente di protezione suscettibile di essere rimossa (spellata) dal nastro per procedere alle successive fasi di trattamento. 



  Un'altra possibilità, in alternativa o in combinazione con quella precedentemente descritta, prevede di realizzare anche l'azione di sagomatura (stazione 13) del nastro precedentemente provvisto dei fori 4 e degli elementi di sigillatura 5, come fase di procedimento svolta in modo distinto (temporalmente e/o spazialmente) rispetto alle successive fasi di riempimento (stazione 14), sigillatura (stazione 15). Anche in questo caso, si perviene ad un (ulteriore) prodotto intermedio costituito sostanzialmente dal corpo 2 della confezione 1 debitamente sagomato a vaschetta e provvisto su una parete laterale del foro 4 chiuso dall'elemento di sigillatura 5 e pronto a ricevere la bevanda F all'atto del riempimento. 



  Il suddetto prodotto intermedio (corpo 2 pre sagomato) può essere naturalmente realizzato almeno in due modi diversi, ossia:
 - come un nastro continuo di corpi 2 presagomati collegati fra loro, per poter essere alimentati in catena alle stazioni di riempimento 14 e di sigillatura 15 con successiva separazione delle singole confezioni 1 tramite un'operazione di taglio; o
 - sotto forma di corpi presagomati, già separati fra loro in corrispondenza dei rispettivi bordi di bocca e disposti (ad esempio impilati) in modo da poter essere singolarmente prelevati nell'ambito dell'impianto 10 (naturalmente privo in questo caso tanto della stazione 17 quanto della stazione 13) in vista dell'alimentazione alla stazione di riempimento 14 con successiva sigillatura nella stazione 15. 



  Naturalmente, in quest'ultimo caso (singoli corpi 2 già separati fra loro), la presenza della stazione di taglio 16 si rende suderflua almeno nel caso in cui l'azione di sigillatura, invece di essere realizzata nella stazione 15 a partire da un nastro quale quello che si svolge dalla bobina 12 (nastro che richiede comunque di essere separato in porzioni corrispondenti a singole confezioni 1 o a singoli gruppi di confezioni, nel caso in cui si vogliano realizzare tali confezioni a gruppi di confezioni gemellate)  venga attuata impiegando singole lamine di sigillatura. 



  Tanto l'impilamento di corpi 2 sagomati singoli, quanto il prelevamento (cosiddetto "strippaggio") degli stessi da una pila in vista dell'alimentazione ad una stazione quale una stazione di riempimento 14, quanto ancora l'eventuale svolgimento dell'azione di sigillatura tramite singole lamine e non già a partire da un nastro continuo, sono operazioni di per sé note nella tecnica e suscettibili di essere facilmente attuate dalle persone esperte del settore senza specifiche indicazioni al riguardo. 



  Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione. 

Claims (20)

1. Confezione perforabile per prodotti alimentari, quali bevande, comprendente: - un corpo (2) per il contenimento di detta bevanda (F) presentante una generale conformazione a vaschetta, - una lamina (3) di sigillatura applicata sulla parte di bocca di detto corpo a vaschetta (2), e - almeno una zona (4, 5) selettivamente perforabile per far penetrare nella confezione una cannuccia (C) in vista del prelevamento di detta bevanda (F), caratterizzato dal fatto che: - detta zona selettivamente perforabile (4, 5) è provvista ad una delle estremità di detto corpo a vaschetta (2) per cui, nella penetrazione all'interno della confezione (1), detta cannuccia (C) percorre una traiettoria complessivamente parallela a detta lamina di sigillatura (3).
2.
Confezione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo (2) è costituito da un materiale termoformato.
3. Confezione secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto corpo (2) è costituito da un materiale termoplastico, preferibilmente a struttura stratificata.
4. Confezione secondo una delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detta zona selettivamente perforabile è definita da un'apertura (4) nella parete di detto corpo (2), detta apertura (4) essendo chiusa da un elemento di sigillatura (5) laminare selettivamente perforabile.
5. Confezione secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto elemento di sigillatura (5) è disposto sulla superficie interna di detto corpo (2).
6.
Confezione secondo una delle rivendicazioni 1 a 5, caratterizzata dal fatto che detta zona selettivamente perforabile (4, 5) è localizzata in adiacenza della parte di bocca di detto corpo a vaschetta (2).
7. Confezione secondo una delle rivendicazioni 1 a 6, caratterizzata dal fatto che comprende un riempimento di bevanda (F) in detto corpo (2) chiuso da detta lamina di sigillatura (3).
8. Confezione secondo una delle rivendicazioni 1 a 7, caratterizzata dal fatto che porta associata una cannuccia (C) provvista di un'estremità distale (T) suscettibile di penetrare selettivamente in detto corpo (2) perforando detta zona (4, 5) selettivamente perforabile.
9.
Procedimento per fabbricare la confezione secon do una delle rivendicazioni 1 a 8, caratterizzato dal fatto che comprende le operazioni di: - provvedere un nastro (11) di materiale sagomabile, - formare, in detto nastro (11), aperture (4) disposte a distanze regolari, - applicare, a chiusura di dette aperture (4), elementi di sigillatura (5) selettivamente perforabili così da formare, nel nastro (11) stesso, rispettive zone selettivamente perforabili (4, 5), e - sagomare il corpo a vaschetta (2) di detta confezione (1) a partire da detto nastro di materiale sagomabile partendo almeno da una di dette zone selettivamente perforabili (4, 5) in corrispondenza di una delle estremità del corpo a vaschetta (2).
10.
Procedimento secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti elementi di sigillatura (5) selettivamente perforabili vengono applicati su detto nastro (11) con un'operazione scelta nel gruppo costituito da incollaggio con apporto di materiale adesivo, incollaggio senza apporto di materiale adesivo, saldatura, termosaldatura, saldatura ad ultrasuoni.
11. Procedimento secondo la rivendicazione 9 o la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta operazione di sagomatura del corpo a vaschetta (2) viene realizzata così da portare detti elementi di sigillatura (5) selettivamente perforabili sulla superficie interna del corpo (2) formato tramite detta operazione di formatura.
12. Procedimento secondo una della rivendicazioni 9 a 11, caratterizzato dal fatto che detto nastro (11) è realizzato di materiale termoformabile.
13.
Procedimento secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto nastro (11) è costituito da un materiale termoplastico, preferibilmente a struttura stratificata.
14. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 9 a 13, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre le operazioni di: - introdurre un riempimento di bevanda (F) in detto corpo a vaschetta (2), e - applicare una lamina di sigillatura (3) sulla parte di bocca di detto corpo a vaschetta (2) in cui è stato introdotto detto riempimento di bevanda (F).
15. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 9 a 14, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre l'operazione di tagliare (16) a distanze predeterminate detto nastro (11) così da realizzare singole di dette confezioni (1) ovvero gruppi distinti di dette confezioni (1).
16.
Prodotto intermedio della fabbricazione della confezione secondo le rivendicazioni 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detto prodotto intermedio comprende un nastro (11) di materiale sagomabile provvisto a distanze regolari di fori (4) chiusi da elementi di sigillatura (5) selettivamente perforabili.
17. Prodotto intermedio secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che detto nastro (11) è costituito da materiale termoformabile.
18. Prodotto intermedio secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che detto nastro (11) è costituito da materiale termoplastico.
19.
Prodotto intermedio della fabbricazione della confezione secondo le rivendicazioni 1 a 8, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo (2) di forma allungata in una generale conformazione a vaschetta con rispettive pareti di estremità, almeno una di dette pareti di estremità essendo provvista di una zona (4, 5) selettivamente perforabile.
20. Prodotto intermedio secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detta zona selettivamente perforabile è costituita da un'apertura (4) nella parete di detto corpo (2) chiusa da un elemento di sigillatura (5) selettivamente perforabile.
CH303496A 1996-12-11 1996-12-11 Confezione perforabile per prodotti alimentari, quali bevande, relativo procedimento di fabbricazione e prodotti intermedi della fabbricazione di tale confezione. CH691257A5 (it)

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CH303496A CH691257A5 (it) 1996-12-11 1996-12-11 Confezione perforabile per prodotti alimentari, quali bevande, relativo procedimento di fabbricazione e prodotti intermedi della fabbricazione di tale confezione.

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