CH658379A5

CH658379A5 - Strumento endodontico rigido con anima guida interna per la rettificazione e l'alesaggio dei canali radicolari dentali.

Info

Publication number: CH658379A5
Application number: CH2422/84A
Authority: CH
Inventors: Francesco Dr Riitano
Original assignee: Riitano Francesco
Priority date: 1983-05-25
Filing date: 1984-05-16
Publication date: 1986-11-14
Also published as: IT1221486B; US4609352A; IT8348369A0; FR2546396B1; FR2546396A1; DE3417514A1

Description

La presente invenzione riguarda uno strumento endodontico destinato alle operazioni contemporanee di alesaggio e rettificazione dei canali radicolari dentali da effettuarsi con manovra manuale o attraverso l'utilizzazione di mezzi comunemente detti manipoli endodontici, siano essi di tipo meccanico che ad ultrasuoni.

La metodica operativa attuale prevede, successivamente alla apertura camerale, la rettificazione svasante dei primi due terzi (indicati complessivamente con 1 in fig. 1) del canale radicolare 3, ovvero l'eliminazione delle interferenze 4 e il raddrizzamento dei tratti curvi del canale 3, fino a giungere all'assializzazione del terzo coronale con il terzo medio del canale onde facilitare l'ulteriore agevole penetrazione nel terzo apicale (indicato complessivamente con 2 in fig. 1) e la sua preparazione prima delle successive operazioni di otturazione del canale.

Pur essendo le fasi operative uguali, in linea generale, per tutti i canali radicolari dentali, bisogna dire che essi presentano una notevole diversità a seconda degli elementi (incisivi, canini, premolari e molari superiori ed inferiori). Tale diversità interessa il diametro (ve ne sono di larghi, stretti ed a forma combinata); il decoro (canali in toto o tratti di canali rettilinei o accentuatamente curvi; la sezione che può essere circolare, ellittica, reniforme od a fessura). Quanto sopra ha suggerito finora l'uso di una notevole varietà di strumenti da canale ed imposto infiniti passaggi operativi unitamente ad un adeguamento delle me5

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todiche alla morfologia individuale dei canali. I lunghi tempi operativi richiesti per la preparazione dei canali (specialmente di quelli stretti e curvi) e le limitazioni insite nella strumentazione (la quale, aumentando il diametro, aumenta anche in rigidità, fino al punto da non poter più seguire la curvatura) hanno costretto gli operatori ad acrobazie operative e da sempre hanno ostacolata la diffusione della endodontoterapia di qualità. Inoltre, l'aumento della rigidità degli strumenti, che va di pari passo con l'aumento del diametro, e la conseguente limitata capacità di seguire le curvature dei canali 3 può operare allargamenti 5 ed assottigliamenti delle pareti canalari 6, con la formazione di gradini e svasature 7 (fig. 1), arrivando, talvolta, addirittura fino allo sfondamento delle pareti stesse, compromettendo, spesso irreversibilmente, l'esito dell'intervento.

Scopo della presente invenzione è quello di ovviare a tutti gli inconvenienti sopra esposti, realizzando uno strumento per l'alesaggio, l'allargamento e la rimodellazione dei canali radicolari, particolarmente efficace nella rettificazione e raddrizzamento dei primi due terzi, ma tendente a coprire l'intero percorso canalare, fino all'apice, utilizzabile indistintamente nei diversi tipi di canale, con notevole riduzione dei tempi operativi e del numero di strumenti attualmente necessari per eseguire un intervento endodontico.

Questo strumento, dotato di una struttura alesante rigida, essendo internamente provvisto di una anima coassiale flessibile, indipendente dalla rotazione della parte alesante dello strumento, in modo da evitare le sollecitazioni della torsione alesante e, quindi, i rischi di frattura della punta, atta prevalentemente a guidare il progressivo inserimento della struttura rigida nei tratti curvi del canale. Tale anima guida, flessibile, nella versione ad utilizzazione manuale dello strumento, se dotata di una estremità operativa, può essere manovrata indipendentemente dallo strumento principale e operare un preventivo allargamento del canale o, comunque, mantenere la pervietà del percorso canalare, precedentemente sondato, mano a mano che lo strumento principale progredisce verso l'apice.

Ulteriore scopo, inoltre, è quello di realizzare uno strumento adatto alla sua utilizzazione sia manuale che attraverso un manipolo endodontico, nel quale caso detta anima risulta in esso ospitata e vincolata internamente ad esso, ma anche rimovibile e sostituibile.

Questi ed altri scopi ancora vengono raggiunti dallo strumento endodontico oggetto della presente invenzione che, da un punto di vista generale, si caratterizza per il fatto di essere costituito, nel suo sviluppo longitudinale, da due porzioni, delle quali la prima costituente il gambo di attacco ad un manipolo endodontico o ad una impugnatura per la sua utilizzazione manuale, e la seconda porzione, dalla prima sviluppantesi fino alla estremità libera dello strumento, costituente la porzione operativa, supportante mezzi taglienti e/o alesanti; detta seconda porzione, per tutta la sua lunghezza, ed almeno una parte di detta prima porzione, risultando longitudinalmente e centralmente interessate da una cavità cilindrica internamente ospitante una anima flessibile in essa, almeno per un limitato e definito tratto liberamente scorrevole e non trascinata od influenzata dalla rotazione dello strumento, fuoriuscente dalla estremità lìbera di detta seconda porzione per un determinato tratto; detta anima guida flessibile, nel caso di detta prima porzione destinata ad essere applicata ad un manipolo, presentando la sua estremità interna ospitata e vincolata in un vano originato, internamente alla prima porzione medesima, da un allargamento terminale della cavità cilindrica; detta anima guida flessibile risultando, nel caso di detta prima porzione destinata ad essere applicata ad una impugnatura per l'utilizzazione manuale dello strumento, ospitata in detta cavità cilindrica realizzata passante per tutta la lunghezza dello strumento ed in essa, dall'esterno, liberamente inseribile ed indipendentemente dallo strumento manovrabile.

Le caratteristiche ed i vantaggi della invenzione in oggetto risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito, ma non esclusivo, fatta qui di seguito con riferimento ai disegni allegati comprenden-5 ti, oltre alla fig. 1 già descritta, anche:

la fig. 2 mostra una vista laterale dello strumento in oggetto adatto all'applicazione ad un manipolo endodontico;

la fig. 3 mostra una vista laterale parziale dello strumento con porzione operativa cilindrica, semi sezionata in corrispondenza dell'estremità della cavità centrale;

la fig. 4 mostra una vista laterale parziale dello strumento in oggetto adatto per la sua utilizzazione manuale;

la fig. 5 mostra lo strumento di cui alle figure 2 e 3 con detta prima porzione realizzata in due parti reciprocamente asso-15 ciabili;

la fig. 6 mostra una vista schematica dello strumento in oggetto, applicato ad un manipolo endodontico, in una condizione finale della sua fase operativa.

20 Con riferimento ai disegni allegati, in fig. 2 è mostrata una vista laterale dello strumento in oggetto costituito, nel suo sviluppo longitudinale, da due porzioni rispettivamente la prima 8, sostanzialmente cilindrica, costituente il comune gambo di attacco ad un manipolo endodontico, attraverso mezzi comuni 25 d'innesto realizzati ad esempio da una gola periferica 9, e la seconda porzione 10 realizzante il tratto operativo dello strumento e supportante comuni mezzi taglienti e/o alesanti 11 su di essa applicati od in essa ricavati.

Detta seconda porzione operativa 10 si sviluppa da detta 30 porzione 8 fino all'estremità dello strumento ove termina con una estremità libera 12.

La sezione di giunzione tra dette prima porzione 8 e seconda porzione operativa 10 si sviluppa secondo un raccordo troncoconico 13 la cui base di diametro maggiore 13a corrisponde alla 35 sezione inferiore di detta prima porzione 8 e la cui base di diametro minore 13b corrisponde alla sezione superiore di detta seconda porzione operativa 10 e anche su detto raccordo 13 possono essere applicati o ricavati detti mezzi taglienti 11.

Secondo due diverse soluzioni realizzative originate dalla ne-40 cessità di adattamento dello strumento alle differenti morfologie anatomiche dei canali radicolari 3, detta seconda porzione operativa 10, a partire da detta sua sezione superiore 13b presenta uno sviluppo, fino a detta estremità libera 12, perfettamente cilindrico (fig. 3) oppure, sempre a partire da detta sezio-45 ne 13b, perfettamente conico con sezioni di diametro regolarmente decrescente fino alla estremità libera 12 (fig. 2, 4 e 5). Dette prima porzione 8 e seconda porzione 10, a partire dalla estremità 12, sono longitudinalmente centralmente interessate da una cavità cilindrica 14 internamente ospitante un'anima so flessibile 15 in essa limitatamente scorrevole longitudinalmente, ma assolutamente indipendente dalla rotazione dello strumento e fuoriuscente dalla estremità 12 per un tratto la cui lunghezza massima risulta definita e adeguata alle condizioni operative in rapporto alla anatomia dei denti.

55 In fig. 3 è rappresentato uno strumento particolarmente adatto all'applicazione ad un manipolo endodontico (fig. 6) (sia esso meccanico che a turbina o ad ultrasuoni) dove detta cavità 14 interessa solo parzialmente detta prima porzione 8, terminando in essa in comunicazione con un vano 16 pressoché cilin-60 drico, chiuso all'opposta estremità, di diametro maggiore del diametro della cavità stessa. Detto vano 16 alloggia al suo interno in contrasto con una comune molla 16' l'estremità superiore di detta anima 15 dotata di un ingrossamento 17, preferibilmente di forma sferica, di dimensioni inferiori alle dimensioni 65 interne del vano 16 e tali da vincolarlo al suo interni definendo in esso un limitato tratto di scorrimento longitudinale elastico dell'anima 15 ed un interspazio, tra ingrossamento 17 e pareti interne del vano 16, sufficiente a rendere indipendente l'in-

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grossamente stesso, e quindi l'anima della rotazione dello strumento.

In pratica la predetta soluzione realizzativa richiede la possibilità di rimozione e sostituzione dell'anima 14 dall'interno dello strumento, sia in caso di suo deterioramento sia per la sostituzione con altre anime eventualmente di lunghezza sezione o conformazione diversa, e ciò può essere ottenuto prevedendo la realizzazione di detta prima prozione 8 come rappresentato in fig. 5. Tale soluzione prevede la prima porzione 8 costituita da due corpi reciprocamente rimovibilmente associabili, dei quali uno 18 solidale a detta seconda porzione operativa 10 e l'altro 19, libero, al precedente vincolabile e serrabile attraverso comuni mezzi ad esempio, come illustrato, costituiti da complementari filettature 20. Ciascuno di detti corpi 18 e 19 internamente definisce una porzione di detto vano 16 dimensionalmente ricostituito, come in fig. 3, dalla loro reciproca associazione. In fig. 4 è rappresentato lo strumento adatto ad una utilizzazione con mànovra manuale nel quale, in corrispondenza dell'estremità superiore di detta prima porzione 8 è impegnata un'impugnatura 21 e nel quale detta cavità 14 interessa entrambe dette porzioni 8 e 10 per tutta la lunghezza dello strumento ospitando detta anima 15 fuoriuscente, oltre che da detta estremità libera 12, anche dall'estremità opposta centralmente a detta impugnatura 21. L'estremità dell'anima 15 relativa all'impugnatura 21 è a sua volta dotata di un pomello 22 per la sua manovra manuale, sempre indipendente dalla manovra effettuata sullo strumento.

Il tratto massimo con il quale l'anima 15 fuoriesce dalla estremità 12 può essere, in questo caso, regolato dall'operatore, come l'anima stessa può essere estratta dalla cavità 14 od in essa introdotta quando ne necessita la funzione. Secondo tale soluzione realizzativa il tratto 23 fuoriuscente dalla estremità 12 dell'anima 15 può, per una sua determinata lunghezza a partire dall'estremità dell'anima, essere dotato di alcuni mezzi taglienti e/o alesanti di concezione simile a detti mezzi 11. In tale modo l'anima 15, oltre alle sue precipue funzioni di guida alla progressione dello strumento nei tratti curvi dei canali 3, può, manovrata indipendentemente, provvedere ad un parziale preventivo s allargamento del canale. Vantaggiosamente detti mezzi taglienti e/o alesanti 11 possono essere realizzati attraverso l'applicazione di uno strato uniforme di diamantatura di opportuna granulometria che risulta particolarmente efficace per la rettificazione da operare (indicata con spazio tratteggiato nelle figg. 1 e 6) e io per l'attacco del bordo di smalto 24 di particolare durezza.

Vantaggiosamente ancora detti mezzi taglienti e/o alesanti 11, di tipo qualsiasi, possono essere applicati uniformemente su tutta detta porzione operativa 10 e raccordo 13 od anche essere differenziati secondo il tipo e le particolari caratteristiche e ca-15 pacità di taglio e alesaggio tra detto raccordo 13 e detta porzione operativa 10 e anche per successivi diversi od uguali tratti della stessa porzione operativa 10.

In fig. 6 è mostrata la condizione finale operativa dello strumento in oggetto ove bene evidenziata è la funzione di guida 20 dell'anima indipendente 15 e dove la conformazione troncoconica del raccordo 13 risulta di particolare utilità nell'attacco dello smalto 24 e nella parziale svasatura dell'apertura 25 della camera pulpare 26. La seconda porzione operativa 10 a sviluppo cilindrico o conico può essere poi scelta in funzione delle 25 condizioni e necessità operative. Un complesso di strumenti ciascuno dei quali riproducente una o più delle soluzioni realizzati-ve sopra descritte può essere previsto con progressive variazioni delle dimensioni e conformazioni delle porzioni operative e della lunghezza delle anime.

30 Naturalmente quelli sopra descritti sono soltanto esempi di realizzazione preferiti ma non limitativi dello strumento endodontico in oggetto, essendo possibili, comunque, molteplici varianti esecutive tutte rientranti nell'ambito protettivo qui di seguito rivendicato.

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1 foglio disegni

Claims

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1. Strumento endodontico rigido con anima guida interna per la rettificazione e l'alesaggio dei canali radicolari dentali, caratterizzato dal fatto di essere costituito, nel suo sviluppo longitudinale, da due porzioni delle quali la prima (8), costituente il gambo di attacco ad un manipolo endodontico o ad una impugnatura (21) per la sua utilizzazione manuale, e la seconda porzione (10), dalla prima (8) sviluppatesi fino all'estremità libera (12) dello strumento, costituente la porzione operativa supportante mezzi taglienti e/o alesanti (11); detta seconda porzione (10), per tutta la sua lunghezza, ed almeno una parte di detta prima porzione (8), risultando longitudinalmente e centralmente interessate da una cavità cilindrica (14) internamente ospitante un'anima flessibile (15) in essa, almeno per un limitato e definito tratto liberamente scorrevole e non trascinata od influenzata dalla rotazione dello strumento, fuoriuscente dalla estremità libera (12) di detta seconda porzione per un determinato tratto; detta anima guida flessibile (15), nel caso di detta prima porzione (8) destinata ad essere applicata ad un manipolo, presentando la sua estremità interna ospitata e vincolata in un vano (16) originato, internamente alla porzione (8) medesima, da un allargamento terminale della cavità cilindrica

(14); detta anima guida flessibile (15) risultando, nel caso di detta porzione (8) destinata ad essere applicata ad una impugnatura (21) per l'utilizzazione manuale dello strumento, ospitata in detta cavità cilindrica (14) realizzata passante per tutta la lunghezza dello strumento ed in essa, dall'esterno, liberamente inseribile ed indipendentemente dallo strumento manovrabile.

2. Strumento endodontico rigido, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta cavità cilindrica (14) termina, in corrispondenza di detta prima porzione (8), internamente ad essa, comunicando coassialmente con un vano (16) superiormente chiuso, pressoché cilindrico, di diametro maggiore del diametro della cavità (14), alloggiante internamente, in contrasto con una molla (16'), l'estremità superiore di detta anima

(15) dotata di un ingrossamento (17) di dimensioni inferiori alle dimensioni interne del vano stesso, vincolanti detto ingrossamento nel vano (16) e definenti in esso un limitato tratto di scorrimento longitudinale elastico di detta anima (15) ed un interspazio tra detto ingrossamento (17) e le pareti interne di detto vano (16), sufficiente a rendere indipendente detto ingrossamento, e quindi detta anima (15), dalla rotazione dello strumento.

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RIVENDICAZIONI

3. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione (8), costituente il gambo dello strumento, è realizzata in due corpi, dei quali uno (18), solidale a detta porzione (10), e l'altro (19) libero, reciprocamente rimovibilmente associabili e vincolabili assialmente attraverso mezzi (20), e ciascuno internamente definente una porzione di detto vano (16), dimensionalmente realizzato dalla loro reciproca associazione.

4. Strumento endodontico rigido, del tipo nel quale detta prima porzione (8) è impegnata ad una impugnatura (21) per l'utilizzazione manuale dello stesso, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta cavità cilindrica (14) interessa dette prima e seconda porzione (8 e 10) per tutta la loro lunghezza, risultando aperta in corrispondenza dell'estremità superiore di detta prima porzione (8) costituente il gambo; detta anima (15) fluoriuscente anche da detta estremità superiore, centralmente a detta impugnatura (21), e terminando con un pomello (22) per il suo indipendente azionamento manuale.

5. Strumento endodontico rigido, secondo la rivendicazione 1, del tipo ad utilizzazione manuale, provvisto di detta anima (15) coassialmente interessante detto strumento per tutta la sua lunghezza e fuoriuscente ad entrambe le sue estremità, caratterizzato dal fatto che detta anima (15), in corrispondenza del tratto terminale (23) fuoriuscente dalla estremità libera (12)

dello strumento, destinata ad entrare nel canale radicolare, risulta dotata, per una certa lunghezza, di mezzi taglienti e/o alesanti.

6. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni 1, 2 e 4, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione (8), costituente il gambo dello strumento, fino a detta estremità libera (12) risulta cilindrica.

7. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni 1, 2 e 4, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione operativa (10) si sviluppa da detta prima porzione (8) fino a detta estremità libera (12) conicamente, con sezioni di diametro progressivamente decrescente.

8. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che la sezione di giunzione tra dette prima porzione (8), costituente il gambo dello strumento, e detta seconda porzione operativa (10), si sviluppa secondo un raccordo troncoconico (13) la cui base di diametro maggiore (13a) corrisponde alla sezione inferiore di detta prima porzione (8) e la cui base di diametro minore (13b) corrisponde alla sezione superiore di detta seconda porzione operativa (10).

9. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detto raccordo troncoconico è dotato di mezzi taglienti e/o alesanti in esso ricavati o su di esso applicati.

10. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi taglienti e/o alesanti presentati da detta porzione operativa (10), detta raccordo troncoconico (13) e detto tratto terminale (23) dell'anima (15) sono di un qualsiasi tipo, regolarmente ed uniformemente su di essi applicato od in essi ricavato.

11. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi taglienti e/o alesanti sono costituiti da uno strato uniforme di diamanta-tura di opportuna glanulometria.

12. Strumento endodontico rigido, secondo le rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi taglienti e/o alesanti sono di tipo diverso e diversamente applicati o ricavati su detto raccordo troncoconico (13), detta estremità terminale (23) dell'anima (15) e detta porzione operativa (10), e/o su differenziati tratti successivi di essa.