CH639535A5 - Macchina per legare automaticamente mediante spago con nodo, carne insaccata in budella. - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad una macchina per legare automaticamente mediante spago con nodo, carne in-io saccata in budella.

Una macchina di tipo già noto dello stesso inventore (brevetti svizzeri n. 579 351 e 587 610) comprende un mezzo atto a spremere il budello lungo un tratto predeterminato in modo da rimuovere ivi la carne prima di legare, ed un roc-15 chetto che è girevole lungo il suo asse longitudinale, diretto parallelamente alla direzione di alimentazione dèi budello, e che porta una riserva di spago.

Con la macchina secondo la presente invenzione, il modo per conseguire la formazione del nodo, è ottenuto in se-2o guito allo spostamento lineare, e non più rotatorio del rocchetto. Quest'ultima forma di realizzazione della legatura, oltre che consentire delle semplificazioni nell'esecuzione della macchina stessa consente di realizzare una specie di legatura che si avvicina a quella che risulta dalla legatura a 2s mano ed inoltre coni aderenza perfetta dello spago al budello.

La macchina in- oggetto è caratterizzata da ciò che essa comprendb un1 insieme atto a stringere il budello per un certo tratto per liberarlo dalla carne insaccata prima di procedere alla legatura, un'unità di rocchetto che comprende il 3o rocchetto portante la riserva di spago, a sua volta racchiusa da un involucro che è spostabile con l'asse disposto parallelamente a quello di avanzamento del budello, ed un congegno montato girevole provvisto di orificio, per il passaggio del budello in via di legatura, e di una parte esegui-35 ta a gancio per il passaggio attraverso ad esso dell'unità di rocchetto il quale congegno porta organi di sostegno momentaneo di' un tratto di spago conformato a poligono come pure un elemento spostabile assialmente per lo stacco di detto tratto d'i spago da detti organi di sostegno. 40 A maggior chiarimento, l'invenzione viene rappresentata nelle figure allegate in un esempio di realizzazione e precisamente:

— fig. 1 mostra schematicamente, in prospettiva, e dal lato in cui entra il budello la disposizione degli organi es-

45 senziali della macchina;

— fig. 2 rappresenta gli stessi organi dal lato opposto, dal quale esce il budello ormai legato;

— fig. 3 rappresenta schematicamente ed in' prospettiva le diverse posizioni terminali del rocchetto ed il percorso so dello spago assunto durante la fase di una legatura;

— fig. 4 è una vista frontale schematica di fig. 3;

— fig. 5 rappresenta la sezione assiale del rocchetto portante la riserva di spago;

— fig. 6 rappresenta un tratto di budello, in via di le-55 gatura con due nodi successivi esposti schematicamente anziché sul tratto liberato dall'insaccato sulle parti contigue ad esso;

— la fig. 7 e la fig. 8 rappresentano schematicamente due successive fasi dell'operazione di legatura, indicanti lo

60 spostamento lineare del rocchetto ed il percorso nello spazio del tratto di spago da esso uscente;

—■ fig. 9 rappresenta schematicamente, in scala maggiore il bloccaggio momentaneo dello spago in vìa di legatura.

65 La macchina comprende una struttura A, nella quale sono predisposti i diversi organi per effettuare la legatura, e precisamente: un insieme 1 per sé già noto atto a stringere il budello per un certo tratto «t» ed in corrispondenza di

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una o più legature, allo scopo di liberare questo tratto dalla carne insaccata e con ciò predisporlo alla legatura. L'insieme 1 comprende due ganasce 2, 3 (figg. 1, 2) le cui estremità, conformate a V agiscono in opposizione e sono azionate nel loro spostamento di va e vieni da organi meccanici o pistoni pneumatici 4, 5; un'unità di rocchetto 6 portante la riserva di spago, che comprende il rocchetto 7 vero e proprio, il quale, allo scopo di presentare un momento di energia limitatissimo è realizzato con materiale di peso specifico basso, quale ad esempio alluminio o leghe di alluminio anodizzate oppure in materiale artificiale. Centralmente, in esso è ricavato un foro 8 conico, per il suo azionamento girevole per mezzo di un motore con albero provvisto di innesto conico con frizione.

Con l'interposizione di cuscinetti 10 a rotolamento il rocchetto 7 trova alloggio girevole entro un involucro 11, che a sua volta è guidato da mezzi adatti (non rappresentati) per consentire degli spostamenti lineari all'unità stessa, il quale involucro esterno di conseguenza è impedito di eseguire spostamenti di rotazione qualsiasi. Nell'involucro 11 è realizzato un foro 12 per l'uscita dallo stesso involucro dello spago in via di svolgimento; più precisamente, lo spago in via di svolgimento dal rocchetto giunge al budello da un'apertura unica e che si limita ad eseguire uno spostamento lineare che si estende almeno circa parallelamente rispetto alla direzione di avanzamento del budello; un congegno 13 atto a spostare e a guidare lo spago attorno e lungo il tratto di budello compresso, in modo da disporre lo spago secondo un percorso poligonale assiale tale da lasciar passare entro di esso il rocchetto con introduzione finale ed attraversamento del rocchetto nel poligono e successiva trazione dello spago per effetto della sua rotazione intorno al suo asse, in modo da determinare la formazione del nodo attorno al tratto di budello e da stringerlo, con uscita dello spago aderente al budello.

Il congegno 13, che è girevolmente montato rispetto all'asse R-R di avanzamento del budello comprende una struttura 14 conformata allungata e sostanzialmente piana (figure 1, 3). In una sua prima porzione 15 estrema che è solidale ad una testata rotativa 16, azionata da un mezzo motore 17, è realizzato l'orificio 18 attraversato dal budello insaccato, mentre la seconda porzione 19 estrema del congegno è conformata a guisa di gancio ricurvo. Lungo di esso sono distribuite tre incavature 20 conformate a doppio V, dal vertice centrale di una coppia di essi protraendosi parallelamente ed in direzione di avanzamento del budello un piolo 21, di sostegno ad una determinata lunghezza di spago occorrente per la formazione del poligono.

Un elemento 22 provvisto di una coppia di denti 23 anch'essi sagomati a V e sostanzialmente uguali e compenetranti nelle cavità a V prima citate, è inoltre previsto spostabile parallelamente rispetto all'asse di avanzamento lineare del rocchetto. Questo elemento 22 ha lo scopo di sospingere lo spago o poligono di spago da detti pioli 21 di sostegno per predisporlo poi sul budello e realizzare fra due porzioni di budello una legatura intermedia oppure due legature NI distanziate di «t».

L'ampiezza D dell'apertura del gancio è maggiore del diametro dell'insieme del rocchetto, per consentire lo spostamento di quest'ultimo da una sua posizione di arrivo E fino ad assumere poi una sua posizione estrema coassiale F di partenza per la successiva legatura.

Come appare chiaramente dalle figg. 3, 4, 7 e 8 e per conseguire l'esecuzione finale del nodo, l'unità 6 di rocchetto, viene spostata dalla posizione estrema F, rispetto alla direzione di avanzamento del budello a valle del congegno 13, superiore, in una posizione G inferiore, indicata a tratti in figg. 2, 3, 4 e ciò in seguito ad uno spostamento angolare impressogli da una leva 24 con pistone pneumatico 25 allo scopo di consentire la presa dello spago da parte dei pioli 21 prima che il congegno esegua il suo secondo movimento di rotazione.

Il congegno 13 è azionato girevolmente preferibilmente da un mezzo motore 17 pneumatico.

Lo spago svolto, di lunghezza eccessiva, viene ripresa dalla presenza del già citato motore con l'interposizione di un innesto a frizione non meglio raffigurati.

A sua volta, l'elemento 22 per lo stacco della porzione di spago formante il poligono dai rispettivi pioli 21 è spostabile assialmente da un mezzo motore 26 pneumatico o appropriato, qualsiasi, di tipo già noto.

Il funzionamento della macchina è il seguente:

Per primo si comprime il budello per mezzo delle ganasce 2, 3 (figg. 1, 2) per una lunghezza «t» più o meno limitata a seconda che si intenda eseguire un solo nodo centrale oppure due nodi N1 fra loro distanziati. A tal fine ci si serve dei pistoni pneumatici 4, 5 (figg. 1, 2). Durante questa operazione, l'unità di rocchetto 6 rispetto alla direzione di avanzamento del1 budello (fig. 1) si trova davanti al congegno girevole 13.

A compressione del budello lungo il tratto «t» avvenuta, il congegno 13 e con esso la riserva o poligono di spago, già predisposta e trattenuta dalla pressione esercitata dai denti 23 dell'elemento 22 contro i pioli 21 del congegno 13 e dopo lo spostamento dell'unità di rocchetto 6 in avanti rispetto alla testata rotativa 16, esegue un primo movimento di rotazione rispetto all'asse R-R realizzando la prima fase di legatura (fig. 8).

Al termine del primo giro del congegno 13 attorno all'asse R-R, e per mezzo di un insieme di leva 24 e pistone pneumatico 25, l'unità di rocchetto 6 si sposta in basso (figg. 2, 3, 4) assumendo la posizione G indicata a tratti per consentire al congegno stesso di svolgere dal rocchetto la porzione di spago di lunghezza occorrente per la legatura; dopodiché la stessa unità 6 ritorna nella posizione precedente F, coassiale a quella di arrivo della posizione del rocchetto E, dopodiché il congegno conseguirà un secondo ed ultimo movimento di rotazione (figg. 3, 4). Infine, l'unità di rocchetto 6 si sposta nella sua posizione di partenza E per la realizzazione della seconda fase di legatura, e che consiste nella trazione dello spago per la formazione del nodo. II nodo viene successivamente stretto facendo ruotare il rocchetto in senso inverso a quello di svolgimento dello spago e rivolgendo la porzione di filo eccedente.

Come suaccennato, il movimento rotatorio al congegno 13 è impartito da un motore 17 provvisto di testata rotativa 16 mentre il movimento rotatorio dell'unità di rocchetto 6 è dovuto preferibilmente a due tamponi conici di cui uno visibile, è indicato con 27 in fig. 1. Detti tamponi, azionati dal mezzo motore 9 elettrico, pneumatico, od altro, con l'interposizione di innesto con frizione (non rappresentato) sono spostati assia'mente da mezzi pneumatici.

Si prevede, che i congegni pneumatici possano essere sostituiti da congegni idraulici, elettrici o meccanici.

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2 fogli disegni

Claims (5)

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1. Macchina per legare automaticamente mediante spago con nodo, carne insaccata in budella, caratterizzata da ciò che essa comprende un insieme (1) atto a stringere il budello' per un certo tratto (t) per liberarlo dalla carne insaccata prima di procedere alla legatura, un'unità di rocchetto (6) che comprende il rocchetto (7) portante la riserva di spago, a sua volta racchiusa da un involucro (11) che è spostabile con l'asse disposto parallelamente a quello di avanzamento del budello, ed un congegno (13) montato girevole, provvisto di orificio (18), per il passaggio del budello in via di legatura, e di una parte (19) eseguita a gancio per il passaggio attraverso ad esso dell'unità di rocchetto (6) il quale congegno (13) porta organi (21) di sostegno momentaneo di un tratto di spago conformato a poligono come pure un elemento (22) spostabile assialmente per lo stacco di detto tratto di spago da detti organi di sostegno (21).

2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che il rocchetto (7) è girevole intorno al proprio asse, disposto parallelamente all'asse di avanzamento del budello, essendo l'involucro (11) che lo contiene, impedito di ruotare ed a sua volta provvisto di un foro (12) di uscita della quantità di spago occorrente per la legatura, o in via di avvolgimento a legatura avvenuta.

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RIVENDICAZIONI

3. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che il congegno (13) è atto a guidare la quantità di spago svolta dal rocchetto per avvolgerlo attorno e lungo il tratto di budello (t) compresso, congegno (13) che è montato girévole in un piano circa perpendicolare all'asse (R-R) di avanzamento del budello, in modo da disporre lo spago secondo un percorso poligonale assiale e tale da lasciar passare il rocchetto entro di esso, la successiva trazione dello spago avvenendo per effetto della rotazione del rocchetto (7) attorno al suo asse nella direzione opposta a quella di svolgimento dello spago, per determinare la formazione del nodo e predisporre lo spago uscente aderente al budello.

4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata da ciò che lungo la parte esterna ricurva (19) del congegno (13) sono ricavate incavature (20) conformate a doppio V, dal vertice centrale di queste sporgendo un piolo (21) parallelo alla direzione di avanzamento del budello.

5) Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata da ciò che l'elemento (22) spostabile assialmente, per lo stacco di detta porzione di poligono e predisporla poi sul budello, comprende due sporgenze (23) contigue e sagomate anch'esse a V, per sospingere lo spago fuori da detti pioli (21) staccandolo dal congegno (13), essendo detto elemento (22) spostabile linearmente da un mezzo motore (26).

6. Macchina secondo le rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata da ciò che i mezzi per imprimere i movimenti al rocchetto ed agli organi allo scopo di effettuare la legatura e la rotazione del congegno, a compression del budello lungo un tratto (t) avvenuta, comprendono:

— un congegno (13) provvisto di riserva di spago, azionato rotativamente per mezzo di un motore (17) dotato di testata rotativa (16), congegno che esegue una prima rotazione nella fase di legatura rispetto all'asse (R-R) di avanzamento del budello;

— una unità (6) che racchiude il rocchetto (7) sottoposto a movimento rotatorio per mezzo di tamponi (27) azionati da un motore (9), l'unità di rocchetto (6) essendo spostabile nella direzione verso il basso (G) tramite un insieme di leva (24) e pistone (25) per consentire lo svolgimento dal rocchetto (7) della porzione di spago occorrente alla legatura, e ritorno successivo dello stesso rocchetto in una posizione coassiale (F);

— detto congegno (13) provvisto di riserva di spago conseguendo poi un secondo movimento di rotazione fino a spostarsi nella sua posizione di partenza (E) per realizzare la seconda fase di legatura e di formazione del nodo, ed infine una rotazione del rocchetto (7) per riavvolgere la porzione di filo eccedente.

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