CH628997A5

CH628997A5 - Dispositivo per la giunzione di fibre ottiche.

Info

Publication number: CH628997A5
Application number: CH502978A
Authority: CH
Inventors: Giuseppe Cocito; Leonardo Michetti
Original assignee: Cselt Centro Studi Lab Telecom
Priority date: 1977-05-10
Filing date: 1978-05-09
Publication date: 1982-03-31
Also published as: FR2390746B1; JPS5784509U; FR2390746A1; IL54624A; ES469570A1; NL178355B; DE2819870A1; CA1104396A; DE2819870C3; US4274708A; IL54624A0; JPS53139547A; NL7804682A; DE2819870B2; BE866865A; NL178355C; GB1603809A; JPH0132010Y2; BR7802609A

Description

La presente invenzione riguarda un dispositivo secondo il preambolo della rivendicazione 1.

Per effettuare la giunzione di fibre ottiche isolate o in cavo è necessario che le due fibre affacciate siano perfettamente allineate in modo che il giunto presenti la minor attenuazione possibile, in genere dovuta al non perfetto parallelismo degli assi delle fibre ed al disassamento fra gli stessi, nonché alla discontinuità dell'indice di rifrazione dovuta al mezzo interposto fra le facce estreme.

Al fine di risolvere questi problemi, sono stati realizzati dispositivi di giunzione utilizzanti guide a V o guide formate da cilindretti accostati, nelle quali le fibre possono essere adagiate e quindi fissate con opportuni collanti, ma si tratta di dispositivi di notevole complessità per quanto riguarda la loro realizzazione, la loro assiematura e che mal si prestano all'effettuazione manuale di giunzioni o richiedono apparecchiature complesse e costose.

In genere si tratta di dispositivi le cui dimensioni sono strettamente vincolate al diametro delle fibre oppure non prevedono mezzi atti a trattenere le fibre in posizione corretta fino all'indurimento del collante o ancora non permettono un facile accesso al punto in cui sono accostate le facce estreme per la colatura del liquido di indice di rifrazione opportuno.

Ovvia a questi ed altri inconvenienti la presente invenzione di un dispositivo per la giunzione di fibre ottiche che è di semplice realizzazione e assiematura, prevede dei semplici e poco costosi mezzi per facilitare l'allineamento, l'accostamento e la tenuta in posizione delle fibre da giuntare, non richiede l'impiego di alcuna attrezzatura ausiliaria, e ha dimensioni non strettamente legate alle dimensioni delle fibre da giuntare, nel senso che uno stesso dispositivo di giunzione può essere utilizzato per la giunzione di fibre ottiche i cui diametri sono compresi in una gamma molto estesa, comprendente per esempio tutti i diametri di fibre ottiche attualmente reperibili in commercio.

Un dispositivo secondo l'invenzione è definito dalla parte caratteristica della rivendicazione 1.

I vantaggi e le particolarità della presente invenzione saranno meglio chiariti dalla descrizione che segue di alcuni esempi di realizzazione della stessa, presi a titolo esemplificativo in connessione con i disegni annessi in cui:

la fig. 1 rappresenta in vista prospettica il dispositivo di giunzione, oggetto dell'invenzione, in una prima forma di realizzazione;

la fig. 2 rappresenta il dispositivo di fig. 1 in pianta e sezione longitudinale (AA) e trasversale (BB);

la fig. 2 rappresenta lo sviluppo in piano del dispositivo di fig. 1;

le figg. 4, 5, 6 rappresentano in prospettiva, in sezione trasversale ed in sezione longitudinale una seconda forma di realizzazione del dispositivo;

le figg. 7 e 8 rappresentano in prospettiva, in sezione frontale (NN) e vista laterale una terza forma di realizzazione del dispositivo;

la fig. 10 rappresenta un'altra forma di realizzazione del dispositivo, in pianta, in sezione longitudinale (CC) e trasversale (PP);

la fig. 11 è una variante dell'elemento rappresentato in fig- 10;

la fig. 12 rappresenta lo sviluppo in piano delFelemento di giunzione rappresentato in fig. 10;

la fig. 13 rappresenta in sezione longitudinale (FF) e trasversale (GG) un dispositivo secondo l'invenzione per la giunzione di cavi ottici;

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

3

628997

la fig. 14 rappresenta in sezione longitudinale (MM) e trasversale (HH) un altro dispositivo di giunzione per cavi ottici;

la fig. 15 mostra in vista frontale e in sezione trasversale (RR) e longitudinale (TT) una variante della fig. 13;

la fig. 16 rappresenta lo sviluppo in piano della superficie laterale del dispositivo di fig. 15;

la fig. 17 rappresenta in prospettiva uno degli elementi a diedro costituente una guida a V.

In fig. 1 il dispositivo oggetto dell'invenzione è costituito da un involucro C a forma di prisma cavo e privo di basi entro il quale sono stati infilati i tronconi F' e F" di fibra da giuntare. Nell'esempio particolare illustrato dalle figure, il prisma è a 5 facce (indicate con VI, V2, V3, V4, Bl) con in più una banda B2 che si sovrappone alla faccia Bl per la chiusura dell'involucro.

Il diedro acuto formato dalle facce VI, V2 costituisce una guida a V lungo la quale vengono allineati i tronconi di fibra F', F" per essere giuntati.

Con SI, S2, S3, S4, S5 sono indicati gli spigoli dell'involucro prismatico C.

La faccia Bl è tranciata in modo da ricavare da essa due mollette o linguette elastiche LI, L2, la cui conformazione sarà meglio esaminata in connessione alla fig. 2; dette linguette penetrano all'interno della guida a V e servono per premere contro la stessa i tronconi di fibra F', F", adattandosi con la loro elasticità al diametro della fibra e trattenendo detti tronconi in posizione fino all'indurimento del collante che viene colato nel punto di giunzione.

Va precisato a questo punto che le facce V3, V4 servono solo a ridurre l'ingombro dell'involucro e non sono essenziali al dispositivo, che potrebbe benissimo assumere la forma a prisma triangolare costituito essenzialmente dalle facce VI, V2, Bl.

Dalla fig. 2 è meglio visibile la particolare conformazione delle linguette LI, L2; queste sono collegate mediante le pieghe S7, S6 alla faccia Bl e sono libere di oscillare all'interno della guida a V con i loro estremi El, E2, che sono lievemente rigirati verso la parte larga della guida a V in modo da non danneggiare la superficie esterna dei tronconi di fibra che vengono inseriti tra dette linguette e la guida.

Nell'esempio illustrato in fig. 2 le linguette LI, L2 hanno una forma pseudo-trapezoidale, ma ovviamente nulla vieta di dare loro una qualsiasi altra forma idonea, per esempio rettangolare, senza per questo uscire dallo spirito dell'invenzione.

La fig. 3 rappresenta, come già detto, la piastrina tranciata P dalla quale è ricavato il dispositivo di giunzione fin qui descritto.

Le linee tratteggiate contrassegnate con le lettere SI, S2,

53, S4, S5 indicano le tracce di piegatura della piastrina, che danno luogo rispettivamente agli spigoli dell'involucro prismatico C (figg. 1, 2) indicati con le stesse lettere.

Anche le zone VI, V2, V3, V4, Bl (fig. 3) delimitate da dette tracce di piegatura, sono state indicate con le stesse lettere delle facce corrispondenti dell'involucro C rappresentato nelle figg. 1, 2.

Lo stesso discorso vale per la zona B2, che corrisponde alla banda di chiusura omonima, per le linguette LI, L2, i relativi estremi El, E2 e le tracce di piegatura S6, S7 che trovano ovvia corrispondenza nelle figg. 1, 2 già esaminate.

Per la realizzazione del dispositivo di giunzione, oggetto dell'invenzione, si parte da una piastrina piana P, in generale metallica, tranciata secondo il disegno di fig. 3; la piastrina, le cui dimensioni laterali sono dell'ordine della decina di millimetri, viene quindi piegata lungo le tracce SI, S2, S3,

54, S5 in modo da ottenere la forma a prisma rappresentata nelle figg. 1 e 2.

La zona B1 è tranciata in modo da presentare due linguette 11,12 che vengono successivamente piegate lungo le tracce di piegatura S6, S7; gli estremi El, E2 di dette linguette vengono lievemente arricciati, come già detto.

I sistemi e le apparecchiature necessarie per effettuare la piegatura della piastrina (fig. 3) in modo da ottenere la forma a prisma voluta (figg. 1 e 2) sono ben noti in campo tecnico e, non interessando la presente invenzione, non saranno qui descritti.

Per effettuare la giunzione tra fibre ottiche con il dispositivo, oggetto dell'invenzione, è sufficiente infilare a mano il primo troncone di fibra da una parte ed il secondo troncone dall'altra fino a che essi non si tocchino faccia a faccia; a questo punto si può colare sul punto di contatto una goccia di collante, di adeguato indice di rifrazione, in modo da imprigionare assieme i tronconi di fibra ed il dispositivo.

Nella fig. 4, il dispositivo oggetto dell'invenzione è costituito da un involucro, realizzato mediante due piastrine tranciate e sagomate Pie P2, e da due cilindretti di allineamento CI e'C2.

La piastrina inferiore PI è sagomata in modo da ricavare un canale ad U di dimensioni opportune per il corretto posizionamento dei cilindretti CI e C2.

In particolare la base del canale ha una larghezza sostanziale uguale alla somma dei diametri dei due cilindretti ed un'altezza tale da permettere una comoda inserzione della fibra nella guida formata dalle superfici laterali dei cilindretti CI e C2.

Le facce laterali del canale a U hanno nella parte superiore due alette sporgenti verso l'esterno che permettono l'appoggio della piastrina superiore P2 nella quale sono ricavate le mollette di tenuta LI e L2, i cui compiti sono già stati descritti.

La piastrina P2 è ottenuta mediante tranciatura o fotoincisione da una superficie piana rettangolare di materiale avente opportune caratteristiche di elasticità.

I due cilindretti di allineamento CI e C2 formano la guida che permette di allineare i due tronconi di fibra adagiati nel solco superiore formato dalle due superfici laterali dei cilindretti stessi; la fibra risulta pertanto tangente lateralmente ai cilindretti secondo due generatrici e superiormente alla molletta di tenuta in prossimità della faccia terminale.

Per comodità costruttive, il diametro dei cilindretti, pur non essendo strettamente vincolato al diametro della fibra, è tale per cui, quando il troncone è posizionato nella guida, il piano tangente ai due cilindretti nella parte superiore è anche un piano secante per la fibra.

La ragione di ciò risulta dal fatto che in tal modo le mollette di tenuta non toccano i cilindretti dopo l'inserzione della fibra, nel qual caso non eserciterebbero alcuna pressione sulla fibra stessa, e le generatrici di contatto fra i cilindretti e la fibra non sono troppo distanti tra di loro, in particolare la distanza è sufficientemente minore del diametro della fibra; in tal modo non risulta difficoltoso far scorrere i tronconi di fibra nella guida.

Per una buona esecuzione del dispositivo i cilindretti CI e C2 devono avere le superfici adeguatamente lisce e preferibilmente di colore scuro (ad esempio brunite). Per quanto riguarda questo secondo aspetto, è molto utile poter osservare al momento dell'operazione di giunzione le estremità dei tronconi durante la loro inserzione nella guida, in modo da poterli disporre correttamente nella posizione intermedia del dispositivo di giunzione; se i cilindretti sono bruniti, la fibra risalta per il contrasto ed è quindi più facilmente osservabile.

Nella fase di assemblaggio del dispositivo i cilindretti CI e C2 vengono fissati sul fondo del canale della piastrina PI

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

628997

4

in modo opportuno ed in seguito viene fissata la piastrina P2 alle alette superiori della piastrina PI con le mollette di tenuta LI e L2 sporgenti all'interno del dispositivo.

L'involucro del dispositivo di giunzione può essere costituito, in alternativa alle due piastrine Pie P2, anche da una sola piastrina già tranciata in modo da ricavare le mollette di tenuta, ed in seguito sagomata in modo da ricavare il canale ad U che costituisce la sede dei cilindretti, piegata per ricavare la faccia superiore con le linguette elastiche ad esso opposta e infine chiusa lungo uno spigolo mediante piegatura o saldatura.

In fig. 5 è rappresentata la sezione trasversale del dispositivo di giunzione, in cui risultano evidenti le dimensioni reciproche dei cilindretti e della fibra, nonché quelle del canale a U nel quale sono fissati i cilindretti stessi.

È pure evidente che, grazie alle dimensioni opportune dei cilindretti, la molletta di tenuta L2 non corre il pericolo di appoggiarsi sui cilindretti stessi invece che sulla fibra.

Nella fig. 6 è rappresentata la sezione longitudinale del dispositivo di giunzione con i tronconi di fibra F' e F" inseriti e pronti per essere accostati ed eventualmente fissati con la goccia G di collante di opportuno indice di rifrazione. Sono pure rappresentate in sezione due mollette elastiche di tenuta LI e L2 nella loro posizione di lavoro a contatto della superficie esterna della fibra.

Nella realizzazione delle figg. 7, 8, 9, l'elemento di giunzione, ricavato senza bisogno di tranciature da una piastrina rettangolare, richiede semplicemente alcune piegature parallele per ottenere la guida a V e la faccia a essa opposta, suddivisa in due parti per consentire all'elemento di giunzione la necessaria elasticità.

Le linguette elastiche sono state sostituite con due avvallamenti LM1, LM2 dei bordi delle due parti estreme affacciate; in tal modo le due rientranze convesse così ottenute esercitano una energica azione di tenuta sui tronconi di fibra adagiati nella guida a V.

Qualora sia necessaria una maggior azione di tenuta, è possibile avere più avvallamenti opportunamente distanziati.

Nella fig. 10, alle linguette LI, L2 già presenti nell'elemento di giunzione della fig. 1, si sono aggiunte altre due linguette LI 1 ed L12 al fine di avere maggior sicurezza di tenuta in posizione e di allineamento dei tronconi di fibra.

Ciò è molto importante nei casi di giunzione semifissa, cioè quando non si fa uso di collante, ma si interpone eventualmente solo una goccia di liquido di opportuno indice di rifrazione fra i tronconi affacciati e in generale in tutti i casi in cui la fibra è sottoposta a sollecitazioni meccaniche di trazione e di torsione.

Le linguette elastiche sporgenti verso l'esterno dell'elemento di giunzione, denominate RI ed R2, hanno il compito di tenere in posizione l'elemento stesso quando questi venga inserito con altri simili in apposito blocchetto, per la formazione di un dispositivo di giunzione per cavi ottici, come si descriverà in seguito.

Un analogo elemento di giunzione per una singola fibra ottica è rappresentato in fig. 11.

La differenza rispetto all'elemento di fig. 10 consiste nel diverso orientamento delle linguette elastiche più lontane dal centro, qui denominate L21, L22.

Nel caso esaminato in fig. 10 le linguette orientate verso l'esterno offrono una base di tenuta per il troncone di fibra più ampia di quella offerta dalle linguete di fig. 11 orientate verso l'interno, per cui esercitano una più energica azione di tenuta a parità di dimensioni esterne dell'elemento di giunzione.

L'elemento di fig. 11 è più adatto per fibre ottiche più delicate, per le quali non è necessaria un'azione di tenuta molto energica ed è più conveniente aver un miglior invito per l'inserzione dei tronconi di fibra.

Negli esempi di realizzazione descritti nelle figg. 10 e 11 si sono impiegati elementi di giunzione con quattro linguette elastiche di tenuta, ma è evidente che si possono realizzare elementi con sei o più linguette di tenuta e con linguette di ritegno (RI, R2, R3, R4) in numero superiore e orientate in direzioni diverse; infine l'elemento di giunzione può avere sezione trasversale con numero diverso di lati, per esempio tre invece di cinque, senza per questo uscire dallo spirito dell'invenzione.

In fig. 12 è rappresentato Io sviluppo in piano dell'elemento di giunzione illustrato in fig. 10, che coincide con la piastrina tranciata dalla quale è ricavato l'elemento stesso.

Le linee tratteggiate sono le tracce di piegatura che danno origine agli spigoli laterali, alle linguette elastiche di tenuta (LI, L2, Lll, L12) e di ritegno (RI, R2) e alla banda di chiusura (ZI).

Per realizzare il dispositivo si effettuano le piegature che danno origine agli spigoli laterali e alla banda di chiusura, quindi si effettuano le piegature verso l'interno delle linguette di tenuta (LI, L2, Lll, L12), curando di fare assumere all'estremità non vincolata delle linguette una piegatura in modo che la concavità risultante sia opposta a quella ottenuta all'estremità vincolata, e infine si piegano verso l'esterno le linguette di ritegno (RI, R2).

Per la chiusura dell'elemento si può pensare anche ad altri metodi di incastro meccanico o a saldatura o a ricopertura con guaina plastica eventualmente termoretraibile o metallica.

Nella fig. 13 è rappresentato un blocchetto a forma di prisma esagonale retto atto ad accogliere nelle sei cavità interne altrettanti elementi di giunzione per fibre ottiche singole, per esempio del tipo illustrato nelle figg. 1, 7, 10, 11, al fine di realizzare un dispositivo di giunzione per cavi ottici.

Detto blocchetto può essere realizzato in metallo, in materiale sintetico o in qualsiasi altro materiale con procedimenti noti e può essere incorporato in un contenitore protettivo a forma cilindrica o prismatica, con dispositivi terminali pressacavo e guaina di protezione. Un esempio di tale contenitore è descritto nella domanda di brevetto italiano n. 69 806-A/76 depositata il 25 novembre 1976 a nome della titolare.

Nella sez. FF di fig. 13 sono illustrati i particolari costruttivi di detto blocchetto, fra i quali:

— gli arresti Al, il cui compito è di trattenere gli elementi di giunzione per singole fibre qualora vengano sottoposti a trazione verso sinistra;

— gli incavi Bl, il cui compito è di costituire un alloggiamento per eventuali linguette di ritegno (RI, R2, R3, R4, figg. 10, 11) ricavate nelle facce parallele degli elementi di giunzione, qualora gli stessi vengano sottoposti a trazione verso destra;

— le fessure Ql, il cui compito è di permettere l'accesso alle linguette di tenuta degli elementi di giunzione inseriti nel blocchetto per colarvi il collante di indice di rifrazione opportuno fra i tronconi di fibra.

In questo esempio particolare di realizzazione, è stato illustrato un dispositivo di giunzione di cavi ottici provvisto di sei cavità, ma il numero di queste ultime può essere diminuito o aumentato non essendo legato all'angolo delle guide a V, e la loro sezione può assumere la forma di poligono con numero di lati diverso da cinque a seconda del tipo di elementi di giunzione per singole fibre ottiche utilizzato, senza per questo uscire dallo spiritò dell'invenzione. Ovviamente il blocchetto può anche avere, se si desidera, forma cilindrica.

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

5

628 997

Nella fig. 14 è rappresentato un blocchetto a forma di parallelepipedo rettangolo atto ad accogliere nelle dodici cavità interne disposte su due piani sovrapposti altrettanti elementi di giunzione per fibre ottiche singole.

Detto blocchetto può essere realizzato in metallo, in materiale sintetico o in qualsiasi altro materiale idoneo con procedimenti noti, può essere provvisto di accorgimenti (Ul) per il fissaggio su supporti o in contenitore di protezione, per esempio del tipo descritto nella domanda di brevetto già citata, ed è particolarmente adatto alla giunzione di cavi ottici nei quali le fibre siano disposte affiancate sullo stesso piano.

L'arresto A2, l'incavo B20 e la fessura Q2 hanno funzioni simili all'arresto Al, all'incavo BIO e alla fessura Ql, già descritti in connessione con il blocchetto illustrato in fig. 13.

Nell'esempio rappresentato in fig. 14 si è descritto un dispositivo con dodici cavità interne disposte su due piani, ma il numero delle cavità e dei piani sui quali sono disposte può essere aumentato o diminuito, così come la sezione delle stesse può assumere la forma di un poligono con numero di lati diverso da cinque a seconda del tipo di elementi di giunzione per singole fibre ottiche utilizzati, senza per questo uscire dallo spirito dell'invenzione.

Si può notare che, quando più elementi singoli vengono utilizzati con un blocchetto di tipo simile a quelli descritti nelle figg. 13 e 14, le bande di chiusura possono anche essere omesse, essendo già in grado la cavità stessa del blocchetto ad assicurare la rigidità dell'elemento ivi inserito.

Nella fig. 15 il dispositivo di giunzione per cavi ottici è costituito essenzialmente dalla superficie laterale U e da sei guide a V. La superficie laterale U ha il compito di tenere rigidamente in posizione le guide a V e di fornire gli organi elastici di tenuta per i tronconi di fibra da giuntare; ciascuna guida a V è formata dalle facce (V5 e V6) di un diedro acuto ed ha il compito di garantire l'allineamento dei tronconi di fibra da giuntare.

Nella sez. TT di fig. 15 è posta in eivdenza la conformazione di una linguetta elastica L, ottenuta mediante tranciatura della superficie laterale del dispositivo di giunzione e sagomata mediante le pieghe S7 e S9 in modo da esercitare una lieve pressione sul troncone della fibra da giuntare inserita nella guida a V.

Nella fig. 16 è rappresentata la piastrina tranciata dalla quale è ricavata la superficie laterale U del dispositivo di giunzione fin qui descritto. Le linee tratteggiate sono le tracce di piegatura che danno origine agli spigoli laterali, alle 5 linguette elastiche e alla graffatura di chiusura.

Nell'esempio di realizzazione descritto la chiusura della superficie laterale è ottenuta mediante graffatura, ma senza uscire dallo spirito dell'invenzione si può ricorrere a altri metodi di incastro meccanico, a saldatura o a ricopertura io mediante guaina plastica eventualmente termoretraibile o metallica.

In fig. 17 è rappresentata una guida a V, ottenuta da una piastrina rettangolare, piegata longitudinalmente lungo una traccia mediana. L'angolo diedro della guida a V, co-15 me pure il numero complessivo delle singole guide a V, sono determinati dal numero delle facce della superficie laterale.

In fase di assemblaggio, le guide a V vengono accostate in modo da presentare i vertici verso l'interno e le facce la-20 terali a contatto, quindi si inseriscono all'interno della superficie laterale U che ne assicura il bloccaggio in posizione e infine si effettua la chiusura mediante graffatura o saldatura o rivestimento.

In fase di utilizzo del dispositivo di giunzione, i tron-25 coni di fibra costituenti il cavo ottico, dopo essere stati liberati dalla guaina di protezione, vengono inseriti nelle guide a V, dopo di che si procede nel modo già descritto per le precedenti forme di realizzazione.

Nella presente realizzazione si è fatto uso di due linguet-30 te di tenuta per ogni troncone, ma in generale nulla vieta di utilizzarne solo una o anche un numero superiore, a seconda delle sollecitazioni meccaniche di torsione e di trazione alle quali potrebbe venire sottoposta la singola fibra ottica.

35 Le linguette di tenuta esterne nell'esempio di realizzazione descritto sono disposte con verso concorde con quello delle linguette centrali, ma naturalmente è possibile disporle in verso opposto qualora si voglia avere una base di tenuta più larga a parità di dimensioni esterne del dispositivo. La 40 presente realizzazione è più adatta per fibre ottiche più delicate, per le quali non è necessaria un'azione di tenuta molto energica ed è più conveniente avere un miglior invito per l'inserzione dei tronconi di fibra.

v

6 fogli disegni

Claims

628997

1. Dispositivo per la giunzione di fibre ottiche, comprendente almeno una guida per l'allineamento di due fibre da giuntare e mezzi atti a trattenere in posizione le due fibre, caratterizzato da ciò che detti mezzi di trattenuta sono costituiti da corpi elastici che sporgono all'interno di detta guida almeno in corrispondenza di una zona in cui si effettua la giunzione, sono deformabili in modo da trattenere in posizione fibre di diametro diverso, e sono mantenuti in posizione fissa lungo la guida, detti corpi elastici essendo disposti in modo da definire un'apertura di accesso alla guida per l'osservazione visiva della giunzione e/o l'introduzione di sostanze per l'adattamento degli indici di rifrazione e/o per il collag-gio in detta zona di giunzione.

2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1. in cui detta guida è una guida a V, caratterizzato da ciò che esso è costituito da un involucro (C) a forma di prisma cavo e privo di basi, in cui due facce contigue (VI, V2) formano l/a loro un diedro acuto costituente detta guida a V, e da ciò che detti corpi elastici sono formati da linguette elastiche (LI, L2) ricavate dalla faccia (Bl) di detto prisma, opposta a detto diedro acuto, ogni linguetta avendo un estremo vincolato a detta faccia (Bl) e l'altro estremo (El, E2) libero di penetrare all'interno di detta guida a V senza toccarne le pareti, detto estremo libero (El, E2) essendo eventualmente ripiegato verso detta faccia (Bl) in modo da presentare una curvatura con convessità rivolta verso la parte più stretta di detta guida a V.

2

RIVENDICAZIONE

3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato da ciò che, per la giunzione di cavi ottici, comprende una pluralità di guide a V, una per ogni paio di fibre da giuntare, che ciascuna guida a V è inserita in una sede realizzata all'interno di un contenitore cavo e allungato, e che le pareti laterali di ogni guida presentano mezzi elastici atti a cooperare con incavi delle pareti di dette sedi per mantenere la guida all'interno del contenitore.

4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che, per la giunzione di cavi ottici comprende una pluralità di guide a V, una per ogni paio di fibre da giuntare, e che detti corpi elastici sono ricavati sulla superficie laterale di un contenitore cavo e allungato, il cui spazio interno dà sede alla pluralità di guide a V.

5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che detta guida è costituita da un solco formato da due superfici cilindriche con le generatrici parallele, e da ciò che detti corpi elastici sono solidali a dette superfici cilindriche e penetrano all'interno del solco.

6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato da ciò che detto solco è generato da cilindretti (Cl, C2) rettificati e scuriti, tangenti lungo una generatrice e resi solidali fra loro.

7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato da ciò che detto solco a pareti cilindriche è ricavato nella faccia, opportunamente scurita, di un unico blocco prismatico.

8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, 6 o 7, caratterizzato da ciò che detto solco ha geometria tale per cui le fibre ottiche restano sporgenti al di sopra del piano tangente superiormente a detta guida.

9. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato da ciò che detti corpi elastici sporgenti verso detto solco sono costituiti da linguette elastiche (LI, L2) ricavate per tranciatura da una piastrina (P2) solidale con detta guida.

10. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato da ciò che detti corpi elastici sporgenti verso detto solco sono costituiti da avallamenti, con convessità rivolta verso detto solco, ricavati in una piastrina (P2) solidale con detta guida.