ITVR990041A1 - Dispositivo per la giunzione di film da imballaggio per macchineconfezionatrici del tipo flow-pack - Google Patents

Dispositivo per la giunzione di film da imballaggio per macchineconfezionatrici del tipo flow-pack Download PDF

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ITVR990041A1
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO PER LA GIUNZIONE DI FILM DA IMBALLAGGIO PER MACCHINE CONFEZIONATRICI DEL TIPO FLOW-PACK"
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per la giunzione di film da imballaggio per macchine confezionatrici del tipo "flow-pack".
Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo che consente di unire, durante il funzionamento di una macchina confezionatrice ad alta velocità del tipo denominato "flow-pack", i rispettivi capi di testa e di coda di un nastro in materiale sintetico sotto forma di bobina, ciò senza causare l'arresto della detta macchina .
L'invenzione trova principale applicazione nel campo dell'industria meccanica, in particolare per la costruzione di macchine confezionatrici.
STATO DELLA TECNICA
Le macchine confezionatrici ad avanzamento orizzontale, del tipo comunemente chiamato "flow-pack", sono ben note nella tecnica.
Tramite queste confezionatrici un dato prodotto, disposto in posizione orizzontale o verticale, viene avanzato su di un opportuno convogliatore mentre un film plastico viene contemporaneamente svolto da un opportuno rullo di supporto ed adeguatamente conformato in modo da avvolgere detto prodotto.
Nella macchina "flow-pack" è presente un opportuno mezzo conformatore, generalmente costituito da una lamiera tubolare, che è preposto a ripiegare il film plastico di confezionamento in modo tale che il prodotto da confezionare possa essere inserito all'interno della detta lamiera tubolare e, di seguito, avvolto nel film plastico.
Durante l'avanzamento del prodotto all'interno del conformatore il film plastico viene inizialmente sottoposto ad una prima operazione di saldatura longitudinale rispetto alla direzione di avanzamento del prodotto stesso.
La detta prima operazione di saldatura è generalmente effettuata mediante l'utilizzo di una pluralità di rulli accoppiati e disposti raffrontati l'uno all'altro da ciascun lato del prodotto in modo da agire su entrambi i bordi del film plastico di confezionamento.
Più in particolare, i suddetti rulli comprendono normalmente una prima coppia di rulli, che svolgono la funzione di accompagnare lo scorrimento del film, una seconda coppia di rulli che svolgono l'operazione di saldatura longitudinale del film lungo la direzione di avanzamento del prodotto, una terza coppia di rulli dotati di una lama di taglio per eliminare le porzioni di film eccedenti i bordi saldati, ed una quarta coppia di rulli, generalmente in gomma, di trascinamento del film.
La detta prima di operazione di saldatura può essere effettuata, secondo altre forme di realizzazione, tramite mezzi differenti rispetto a quelli più sopra descritti, ad esempio tramite pattini di saldatura.
Ultimata la prima operazione di saldatura longitudinale, viene eseguita una seconda saldatura in direzione trasversale all'avanzamento del prodotto, in modo tale da ottenere il primo lato corto di una data confezione; questa seconda saldatura viene effettuata a mezzo di una coppia di piastre saldanti, posizionate a valle dei detti rulli.
Nel caso di avanzamento in continuo del prodotto, tali piastre saldanti sono montate su di un meccanismo mobile che segue avanza parallelamente al prodotto in modo tale che le piastre rimangano a contatto con il film da saldare per un tempo predeterminato; in caso di avanzamento intermittente del prodotto, le piastre di saldatura sono unicamente dotate di un movimento di va e vieni una contro l'altra.
Conclusa la suddetta seconda operazione di saldatura, le piastre vengono aperte e, nel caso dì avanzamento intermittente, il prodotto viene avanzato di un passo di modo che le suddette piastre saldanti possano essere nuovamente richiuse a valle del prodotto per poter essere eseguita una terza operazione di saldatura, trasversale alla direzione di avanzamento, realizzando, così, il secondo lato corto della confezione .
In caso di avanzamento continuo del prodotto, il meccanismo sul quale sono montate le piastre di saldatura provoca l'arretramento delle stesse e la loro richiusura in corrispondenza del secondo lato trasversale da saldare.
Contemporaneamente alla terza operazione di saldatura viene eseguita anche l'operazione di taglio del film plastico ed il prodotto in lavorazione risulta, così, adeguatamente confezionato e pronto per le successive fasi di imballaggio ed immagazzinamento.
Le sopra citate operazioni di confezionamento sono atte ad operare sia su un prodotto movimentato in posizione verticale, ossia disposto di taglio sul convogliatore preposto al suo avanzamento, come pure su di un prodotto che giace con la sua superficie maggiore sul piano del nastro trasportatore .
Le macchine confezionatrici del tipo sopra esposto possono essere suddivise in varie categorie a seconda del tipo e delle dimensioni del prodotto da imballare, come pure della velocità richiesta di confezionamento.
A titolo esemplificativo, è nota una macchina confezionatrice del tipo sopra descritto, atta a confezionare dei prodotti alimentari quali merendine, barrette, biscotti e simili ad una velocità relativamente elevata che, nel caso di prodotti di piccola lunghezza (ad esempio circa 50 irai o meno) , può anche superare mille confezioni al minuto.
Macchine confezionatrici di questo tipo sono contraddistinte da un consumo relativamente forte di film da imballaggio, e richiedono quindi dei frequenti cambi delle bobine che formano i supporti sui quali sono avvolti i detti film.
Una tecnologia ormai obsoleta, tuttavia ancora oggi diffusa, prevede che una volta che il film sia stato completamente svolto dalla propria bobina, la macchina confezionatrice venga arrestata, la bobina ormai vuota venga rimossa dal proprio supporto e che venga infine montata una nuova bobina di film.
Questa tecnologia, come appare ovvio, provoca dei fermi macchina piuttosto consistenti e delle conseguenti perdite di tempo, lavoro e produttività.
Inoltre, nel caso in cui la macchina confezionatrice debba necessariamente lavorare in continuo (ad esempio qualora tale macchina sia disposta a valle di un estrusore), tale tecnologia risulta essere inapplicabile a meno di arrestare temporaneamente l'intero impianto di confezionamento.
Allo scopo di migliorare la produttività generale e di consentire il funzionamento in continuo delle confezionatrici, sono stati sviluppati dei dispositivi, applicati alle confezionatrici stesse, che consentono di mantenere la macchina confezionatrice in funzione, seppure a velocità sostanzialmente ridotta, allorquando si debba cambiare bobina .
Dispositivi di tal genere effettuano una giunzione testa/coda tra il lembo di estremità terminale del film che è già stato completamente svolto, e che abbandona la propria bobina, ed il lembo iniziale di un altro film, avvolto su di una seconda bobina supportata sulla macchina confezionatrice .
Allo scopo di garantire la saldatura reciproca dei detti lembi di film, un dispositivo noto nella tecnica prevede la formazione, durante la fase di normale funzionamento della macchina, di una scorta di film di una lunghezza predeterminata tra la zona di giunzione dei lembi e la zona di confezionamento vera e propria.
La previsione di una scorta di film tra le dette zone consente di mantenere la macchina confezionatrice in funzione durante le rispettive fasi di frenatura, saldatura lembi ed accelerazione, necessarie per unire tra loro i lembi delle due bobine in fase terminale ed in fase iniziale, la scorta venendo in questo caso rapidamente assottigliata in termini di lunghezza durante le suddette fasi successive.
Dispositivi di giunzione film che operano nel modo sopra descritto vengono normalmente definiti come dispositivi di cambio bobina.
In termini generali, un dispositivo di cambio bobina noto nella tecnica comprende una prima serie di rulli paralleli l'uno all'altro, le estremità dei quali sono rispettivamente fissate al telaio del dispositivo, ed una seconda serie di rulli paralleli l'uno all'altro (ed ai rulli della prima serie), fissati ad una coppia di barre parallele, una estremità delle quali è libera, mentre l'altra è fissata al telaio del dispositivo e costituisce perno di rotazione per la coppia di barre.
II film che viene svolto dalla prima bobina viene fatto passare tra un rullo della prima serie ad uno della seconda per tornare ad un rullo delle prima serie e così via per tutti i rulli del dispositivo; il film come uscente dall'ultimo rullo viene infine direttamente portato al conformatore (cioè al dispositivo che fornisce la sagoma della confezione) .
Da quanto sopra si può desumere che, ove venga opportunamente comandata la rotazione dei rulli della seconda serie attorno al suddetto perno, nel senso dell'allontanamento dai rulli della prima serie, una determinata lunghezza di film viene accumulata come scorta tra la zona di giunzione e la zona di confezionamento.
Ora, come più sopra ricordato, nel momento in cui i rulli della seconda serie vengano riavvicinati ai rulli della prima serie, la parte di nastro vicina alla zona di giunzione può temporaneamente essere rallentata fino a fermarsi per qualche istante nella suddetta zona di giunzione, mentre nella zona di confezionamento il nastro viene trascinato, per quanto a velocità ridotta rispetto alla velocità nominale, tuttavia senza che la macchina venga mai arrestata .
Uno schema del funzionamento generale di questo dispositivo è fornito nelle figure 1 e 2, nelle quali sono riconoscibili, rispettivamente, la fase di funzionamento normale (fig. 1), e la fase di accumulo film (fig. 2) immediatamente precedente alla operazione di giunzione testa/coda dei lembi del film 11 proveniente dalla bobina 10, ormai esaurita, e del film 21 appartenente alla nuova bobina 20.
Il numero di riferimento 30 indica la zona di giunzione (ove agiscono opportuni mezzi di saldatura ben noti ai tecnici del settore), il numero 40 indica il dispositivo di accumulo film, ed il numero 50 indica i rulli immediatamente precedenti la zona di confezionamento prodotti.
Un dispositivo di questo tipo fornisce risultati abbastanza soddisfacenti solamente nel caso in cui la velocità (in termini di confezioni al minuto) della macchina non sia troppo elevata, cioè dell'ordine di 500-600 confezioni al minuto .
Tuttavia, nel caso in cui il film debba scorrere assai rapidamente (ad esempio con una velocità pari o superiore a 1000 confezioni al minuto per prodotti aventi lunghezze dell'ordine di 20-50 mm ) il dispositivo sopra descritto non risulta essere adeguato, e ciò in quanto non risulta possibile accumulare una sufficiente quantità di film per garantire che le successive operazioni di frenata, saldatura dei lembi testa/coda dei due film da unire, accelerazione, possano avvenire in modo affidabile nel tempo limitato durante il quale i rulli di trascinamento film della confezionatrice recuperano tutta la lunghezza accumulata tramite il dispositivo di cui sopra.
D'altra parte, non risulta possibile effettuare rotazioni della detta seconda serie di rulli superiori ad un certo angolo sia per evitare contatti indesiderati, come pure per ragioni di ingombro.
Un ulteriore svantaggio del dispositivo sopra descritto è costituito dal fatto che esso, per ciascuna bobina, dispone unicamente di un sensore di fine nastro, che fornisce un segnale allorché viene rilevato il passaggio dell'estremità terminale del film, e l'operazione di saldatura viene così effettuata tra la detta estremità terminale e la testa del film avvolto sulla nuova bobina; tuttavia, nel caso (peraltro frequentissimo) in cui il film presenti delle zone dotate di grafismi di varia natura, cioè ad esempio la figura del prodotto presente all'interno della confezione oppure i suoi ingredienti costitutivi, è in questo caso normale che l'operazione di saldatura dei due lembi di avvenga senza tenere conto di tali grafismi che, di conseguenza, possono presentare accavallamenti od omissioni, ciò incidendo negativamente sul risultato estetico (come pure, ove vengano ad esempio omesse delle specifiche indicazioni, sulle disposizioni di legge) della confezione finita.
Ancora, nel caso in cui si debbano confezionare articoli provenienti da macchinari operanti in continuo (ad esempio estrusori), appare evidente la necessità che la macchina confezionatrice posta a valle degli stessi operi anch'essa in continuo e, ove possibile, senza importanti rallentamenti; tuttavia, nel caso in cui gli articoli siano di piccole dimensioni, e la confezionatrice debba operare ad alta velocità (ad esempio per la produzione ed il confezionamento di caramelle o simili) le soluzioni note nella tecnica non offrono alcuna soluzione affidabile per garantire una corretta e sicura giunzione tra i lembi dei film.
A completamento dell'esposto riguardane lo stato della tecnica si può ancora ricordare che sono altresì noti degli impianti di confezionamento per prodotti particolari, come ad esempio articoli di forma tubolare come sigari o sigarette, oppure bustine di tè, che sono completamente automatizzati e lavorano a grande velocità.
Tali impianti sono pure dotati di dispositivi automatici per il cambio bobina ad accumulo di film.
Tuttavia, si tratta in questo caso di impianti di notevoli dimensioni nei quali l'ingombro non gioca che un ruolo marginale, al contrario che nelle macchine confezionatrici di tipo ”flow-pack"; inoltre, essi non pongono problemi di dovere allineare esattamente i grafismi presenti sui film di confezionamento, in quanto essi lavorano pressoché unicamente con film di confezionamento completamente trasparenti.
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si propone di ovviare agli inconvenienti e svantaggi tipici della tecnica nota, e di fornire quindi un un dispositivo per la giunzione di film da imballaggio per macchine confezionatrici del tipo "flowpack" che consenta di effettuare la giunzione dei film in macchine operanti ad alta velocità, che sia di ingombro limitato, e che consenta inoltre di effettuare giunzioni nelle quali vi sia continuità ed allineamento nei grafismi eventualmente presenti nei film che vengono uniti.
Ciò è ottenuto mediante un dispositivo avente le caratteristiche descritte alla rivendicazione principale.
Le rivendicazioni dipendenti delineano forme di realizzazione particolarmente vantaggiose del dispositivo secondo l'invenzione.
Il dispositivo secondo la presente invenzione comprende un carrello traslabile su guide rettilinee tra una prima posizione, relativamente vicina ad un telaio fisso, ed una seconda posizione, relativamente lontana dal detto telaio.
II detto carrello ed il detto telaio sono rispettivamente dotati di rulli sui quali viene fatto passare il film proveniente da una bobina di svolgimento e diretto alla zona di confezionamento prodotti.
Conformemente all'invenzione, il movimento traslatorio del carrello sulle dette guide rettilinee nel senso dell'allontanamento dal telaio fisso provoca un accumulo di una lunghezza predeterminata di film, che viene successivamente recuperata durante l'operazione di cambio bobina durante la quale i rispettivi lembi terminale di un film ed iniziale di un secondo film vengono tra loro uniti e saldati, ciò senza arrestare il confezionamento e riducendo la velocità solo in minima parte.
Secondo una caratteristica particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, sia il carrello che il telaio fisso sono dotati di due serie di rulli aventi diametri differenti ma reciprocamente allineati, in modo tale da potere effettuare, per una medesima distanza percorsa dal carrello tra le posizioni iniziale e terminale, un accumulo di film pari ad una lunghezza all 'incirca doppia rispetto a quella ottenibile senza le suddette due serie di rulli.
In tal modo risulta possibile effettuare la giunzione tra i film in maniera sicura ed affidabile, senza arrestare la confezionatrice che lavora in continuo ad alta velocità.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti alla lettura della descrizione seguente di una forma di realizzazione dell'invenzione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui le figure 1 e 2 sono state precedentemente descritte, e:
1. la figura 3 rappresenta una vista in pianta schematica di un dispositivo per il cambio bobina in una macchina confezionatrice del tipo "flow-pack" secondo la presente invenzione; e
2. le figure 4a e 4b rappresentano due sezioni laterali di uno dei gruppi di unione film del dispositivo di cui alla figura 3.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE
Nella figura 3, il numero di riferimento 60 indica generalmente un dispositivo per il cambio bobina di.una macchina confezionatrice ad alta velocità del tipo "flow-pack" secondo la presente invenzione.
Il dispositivo 60 comprende un telaio 61, solidale con il telaio della macchina confezionatrice (non illustrata), sul quale sono rispettivamente montate una prima bobina 62 sulla quale è avvolto un primo film di imballaggio 63, nonché una seconda bobina 64 sulla quale è avvolto un secondo film di imballaggio 65.
Durante il funzionamento della macchina confezionatrice, uno dei rispettivi film di imballaggio 63, 65 viene svolto dalla propria bobina ed attraversa una zona di giunzione 70 nella quale, una volta terminato lo svolgimento dei film presente su di una bobina, il lembo terminale del suddetto film viene unito al lembo di testa del film che inizia a svolgersi dall'altra bobina, secondo modalità che verranno nel seguito descritte in maggiore dettaglio.
Di seguito, il film si svolge lungo un determinato percorso all'interno di un dispositivo di accumulo 80 a mezzo del quale viene a formarsi una riserva di film da utilizzarsi durante l'operazione di cambio bobina; le modalità di utilizzo della riserva di film sono analoghe a quelle più sopra descritte con riferimento allo stato della tecnica.
In uscita dal dispositivo di accumulo 80 il film viene quindi condotto alla confezionatrice "flow-pack" propriamente detta, per il confezionamento ad alta velocità di articoli movimentati lungo un nastro trasportatore.
Le modalità di funzionamento della macchina confezionatrice sono ben note ai tecnici del settore e non verranno di seguito ulteriormente riportate.
L'unico appunto è costituito dalla circostanza che il dispositivo secondo l'invenzione è atto ad essere applicato ad una macchina che confeziona in continuo prodotti relativamente corti, ad esempio aventi una lunghezza compresa tra 10 ed 80 mm, ad una velocità che può superare tranquillamente le 1000 confezioni al minuto, e che grazie all'applicazione del dispositivo secondo l'invenzione non è necessario ridurre, se non di pochissimo, tale velocità durante l'operazione di cambio bobina.
Il dispositivo di accumulo film 80 comprende un carrello 81 traslabile su opportune guide rettilinee 82, 83 (indicate con linee tratteggiate nella figura 3) tramite opportuni mezzi motore (non illustrati) tra una prima posizione di riposo ed una seconda posizione di massimo accumulo film, quest’ultima corrispondendo sostanzialmente alla posizione nella quale il carrello 81 è rappresentato nella figura.
Come risulta visibile nella figura 3, sul carrello 81 è presente una prima serie di rulli 84, 85, di diametro relativamente maggiore, ed una seconda serie di rulli 86, 87 di diametro relativamente minore.
Inoltre, il dispositivo 80 comprende una terza serie di rulli 88, 89, 90 di diametro relativamente maggiore, ed una quarta serie di rulli 91, 92, di diametro relativamente minore, montati in posizione fissa sul telaio 61 del dispositivo di cambio bobina 60 secondo la presente invenzione.
Ancora, nel momento in cui il carrello 81 viene trascinato dalla posizione di riposo verso la posizione di massimo accumulo film, esso è sottoposto all'azione di mezzi elastici 93 (che nella figura sono rappresentati da due molle) i quali, durante la fase dì recupero del film accumulato (cioè durante la fase di cambio bobina, quando il carrello si muove da sinistra verso destra nella figura) svolgono l'azione di mantenere il film in tensione.
Coniormenente all'invenzione, la disposizione delle suddette prima (84, 85) e seconda (86, 87) serie di rulli sul carrello 81 è tale che il rullo 84 di diametro relativamente maggiore ed il rullo 86 di diametro relativamente minore siano paralleli l'uno all'altro ed i loro assi longitudinali siano perpendicolari alla direzione di traslazione del carrello.
Allo stesso modo, il rullo 85 di diametro relativamente maggiore ed il rullo 87 di diametro relativamente minore sono paralleli l'uno all'altro ed i loro assi longitudinali sono perpendicolari alla direzione di traslazione del carrello.
Come risulta evidente da un esame della figura 3, il film proveniente dalla zona di giunzione 70 viene successivamente a passare sul rullo 84 (mobile in traslazione), sul rullo 91 (fisso rispetto al telaio), sul rullo 85 (mobile), sul rullo 92 (fisso), sul rullo 87 (mobile), sul rullo 89 (fisso), sul rullo 86 (mobile), sui rulli 88 e 90 (fissi) per poi passare alla confezionatrice.
Appare quindi evidente che, grazie alla disposizione delle varie serie di rulli, risulta possibile, per una corsa relativamente limitata del carrello 81, accumulare una riserva di film di una lunghezza notevole, che potrà essere utilizzata all'atto del cambio bobina pur mantenendo un'alta velocità di confezionamento.
In particolare si può notare che, grazie alla disposizione di rulli sopra evidenziata, l'ingombro generale del dispositivo di accumulo risulta essere assai ridotto pur ottenendo delle lunghezze di accumulo film assai superiori rispetto alle soluzioni note nella tecnica, nel caso di speeie per quanto riguarda le confezionatrici di tipo "flowpack" .
Inoltre, grazie al fatto che il cursore 81 è sottoposto permanentemente ad una forza elastica generata dai mezzi elastici 93, il film viene costantemente mantenuto in tensione evitando strappi o rotture.
Come più sopra ricordato, lo scopo principale di avere una notevole lunghezza di film accumulato come riserva è quello di permettere una efficace ed affidabile operazione di cambio bobina in corsa, cioè durante il funzionamento normale di una macchina confezionatrice di tipo "flow-pack" ad alta velocità.
Tuttavia, come già menzionato, tali macchine soffrono dello svantaggio di non essere dotate di dispositivi di giunzione film in grado di garantire la continuità dei riferimenti grafici presenti sui film avvolti sulle due rispettive bobine .
Il dispositivo secondo la presente invenzione consente di superare anche questo svantaggio grazie all'adozione di un dispositivo perfezionato per la giunzione testa/coda dei rispettivi film.
Con riferimento alla figura 3, all'interno della zona di giunzione 70 sono presenti due gruppi 71, 72 identici e disposti simmetricamente rispetto al piano verticale A nel quale avviene la giunzione dei due film; il gruppo 71 è illustrato in maggiore dettaglio nelle figure 4a e 4b.
Il gruppo 71 comprende, all'interno di un cassone 73 che assolve funzioni di protezione, un cursore 74 mobile su una traiettoria rettilinea tra due posizioni limite grazie ad una coppia di leverismi 75, 76 collegati ad un eccentrico 77 azionato da un opportuno motore.
In posizione centrale rispetto al cursore 74 è fissato un coltello 78 il quale, in opera, è destinato a tagliare i rispettivi film 63, 65 (vedasi fig. 3) in posizioni accuratamente predeterminate.
Ancora, nella parte superiore del gruppo 71 è disposto un tampone 79, il quale, in corrispondenza della fase terminale del movimento di avanzamento del cursore 74, agisce da mezzo di bloccaggio del film contro un cuneo di guida 95 fissato al telaio 61 del dispositivo per il cambio bobina. Il detto coltello 78 è atto ad attraversare una opportuna apertura 81 praticata sul detto cuneo 95.
In corrispondenza della parte inferiore del gruppo 71 è presente una unità 82 di bloccaggio temporaneo del film.
La detta unità 82 comprende una testata 83 dotata di ventose 84 a mezzo delle quali il film 65 che inizia ad essere svolto dalla bobina 64 viene temporaneamente bloccato .
Lo scopo del bloccaggio temporaneo del film tramite l'unità 82 è quello di disporre sul lembo iniziale del film 65 un nastro biadesivo (non illustrato) per effettuare la giunzione con il lembo terminale del film 63; per incollare il nastro biadesivo sul lembo iniziale del film 65 un operatore dapprima solleva il gruppo 71 che, come si nota nella figura 3, è incernierato in corrispondenza di uno spigolo, e quindi dispone il nastro sul lembo del film 65 che viene trattenuto dall'unità 82.
Una volta terminato lo svolgimento del film 63, l'estremità terminale di quest'ultimo viene tagliata tramite il coltello presente sul gruppo 72, e l'operatore provvede ad effettuare la giunzione tra i due film in corrispondenza del nastro biadesivo.
Conformemente ad una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, i film 63 e 65 sono dotati di tacche (non illustrate nelle figure) di identificazione, disposte ad intervalli regolari e leggibili tramite rispettivi opportuni lettori 85, 86, ad esempio a fotocellula, collegati ad una logica di controllo elettronica.
Tramite una opportuna scelta della distanza che separa le tacche di identificazione risulta possibile bloccare i rispettivi film 63 e 65 in posizioni predeterminate in modo tale che la giunzione tra le estremità dei film avvenga in modo consequenziale e coordinato, tenendo conto delle rappresentazioni grafiche presenti sui film stessi, garantendo una continuità di queste, ed evitando quindi i problemi di sovrapposizione o taglio della grafica tipici dei dispositivi di giunzione noti nella tecnica.
L'invenzione è stata precedentemente descritta con particolare riferimento ad una sua forma di realizzazione.
Tuttavia, appare chiaro che l'invenzione è suscettibile di numerose varianti che rientrano nei suoi scopi , nell'ambito delle equivalenze meccaniche.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la giunzione testa/coda dì film da imballaggio (63, 65) proveniente da differenti bobine (62, 64) in una macchina confezionatrice, vantaggiosamente del tipo "flow-pack" ad avanzamento continuo dei prodotti da confezionare, comprendente un telaio (61) fissato al telaio della detta macchina confezionatrice, un dispositivo di giunzione (70) del lembo iniziale di un film (65) con il lembo terminale di un altro film (63), nonché un dispositivo di accumulo (80) per formare una lunghezza di riserva di film allo scopo di consentire l'avanzamento del film ed il confezionamento dei prodotti durante la fase di giunzione delle estremità iniziale e terminale dei suddetti film (63, 65), caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di accumulo comprende un carrello (81) traslabile lungo guide rettilinee e che include una prima serie di rulli (84, 85) ed una seconda serie di rulli (86, 87) sui quali viene fatto passare il film da accumulare, dal fatto che esso comprende inoltre una terza serie di rulli (88, 89, 90) ed una quarta serie di rulli (91, 92) fissati al detto telaio (61) sui quali viene fatto passare il film da accumulare, il movimento del cursore (81) da una prima posizione verso una seconda posizione provocando l'accumulo di una data lunghezza di film all'interno del detto dispositivo di accumulo (80).
  2. 2 Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i rulli (84, 85) della detta prima serie hanno un diametro relativamente maggiore ed i rulli (86, 87) della detta seconda serie hanno un diametro relativamente minore e dal fatto che la disposizione delle suddette prima (84, 85) e seconda (86, 87) serie di rulli sul carrello (81) è tale che il rullo (84) di diametro relativamente maggiore ed il rullo (86) di diametro relativamente minore siano paralleli l'uno all'altro ed i loro assi longitudinali siano perpendicolari alla direzione di traslazione del carrello.
  3. 3 Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto carrello (81) è permanentemente sottoposto all'azione di mezzi elastici (93) per tenere costantemente in tensione il film di imballaggio durante i rispettivi movimenti del film stesso e del carrello (81).
  4. 4 Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso comprende una coppia di gruppi di giunzione (71, 72) uguali e contrapposti l'uno rispetto all'altro in una zona (70) in cui il lembo terminale di un film (63) viene unito al lembo iniziale di un altro film (65), e dal fatto che ciascun gruppo dì giunzione comprende un coltello (78) mobile atto ad effettuare il taglio del film avanzante in una posizione predeterminata.
  5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il detto coltello (78) è montato su di un cursore (74) animato di un movimento di va-e-vieni tra una prima posizione nella quale il coltello non interferisce con la superficie del film ed una seconda posizione nella quale il coltello effettua il taglio della superficie del film.
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 4 e 5, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo comprende inoltre primi mezzi di bloccaggio (79) che trattengono il film contro un elemento fisso (94) durante l'operazione di taglio.
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo comprende secondi mezzi di bloccaggio temporaneo (83) disposti a valle del detto coltello (78) allo scopo di consentire ad un operatore di disporre un opportuno adesivo sul lembo del film tagliato tramite il detto coltello (78).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi di bloccaggio temporaneo comprendono ventose (84) opportunamente comandate per trattenere il lembo del film tagliato.
  9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo di giunzione (71, 72) è mobile allo scopo di consentire ad un operatore di disporre un adesivo sul lembo di film tagliato dal detto coltello (78) e di effettuare la successiva giunzione testa/coda dei due film.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo di giunzione (71, 72) è mobile in rotazione essendo incernierato in corrispondenza di uno spigolo dello stesso.
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