ITVR20130279A1 - Dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol - Google Patents

Dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol

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ITVR20130279A1
ITVR20130279A1 IT000279A ITVR20130279A ITVR20130279A1 IT VR20130279 A1 ITVR20130279 A1 IT VR20130279A1 IT 000279 A IT000279 A IT 000279A IT VR20130279 A ITVR20130279 A IT VR20130279A IT VR20130279 A1 ITVR20130279 A1 IT VR20130279A1
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IT
Italy
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air
passage
inlet duct
connection position
opening
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IT000279A
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Inventor
Nicola Garbelli
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Elettroplastica S P A
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol”
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol. In particolare, la presente invenzione trova utilizzo nel campo degli apparecchi per la nebulizzazione di una sostanza (solitamente di tipo medicale) per aerosolterapia. In particolare, la presente invenzione viene collegata alla parte dell’apparecchio che genera aria in pressione al fine di nebulizzare tale sostanza. Solitamente tale sostanza comprende un farmaco in soluzione o in sospensione. Il dispositivo di nebulizzazione è in grado di atomizzare la sostanza in modo da poter essere inalata (tramite naso e/o bocca) da un paziente in cura. In accordo alla tecnica nota, un dispositivo di nebulizzazione comprende una porzione inferiore definente un’ampolla di contenimento delle sostanze da nebulizzare e presentante un’apertura principale. Tale porzione inferiore comprende anche un corpo sporgente all’interno dell’ampolla di contenimento estendentesi verso l’apertura principale e presentante, a sua volta, internamente una fessura per il passaggio dell’aria in pressione e collegata, in uso, ad un’unità generatrice di aria compressa.
Tale corpo sporgente presenta un foro di uscita dell’aria in pressione affacciato all’apertura principale. Inoltre, il dispositivo comprende un organo di copertura (definito anche “pisper”) circondante l’corpo sporgente e disposto ad una distanza predefinita da quest’ultimo in modo da definire un’intercapedine di passaggio della sostanza da nebulizzare. In particolare, l’organo di copertura è leggermente distanziato dal fondo dell’ampolla in modo da far passare la sostanza da nebulizzare verso l’intercapedine. Inoltre, grazie alle dimensioni ridotte del foro di uscita rispetto alla fessura interna, la velocità di uscita dell’aria in pressione aumenta trascinando con sé, per capillarità, la sostanza da nebulizzare attraverso l’intercapedine.
In particolare, tale pisper comprende anche un piano di nebulizzazione sovrapposto al foro di uscita e finalizzato a spezzare le particelle della sostanza liquida che giungono in corrispondenza di esso.
Come anticipato, il dispositivo comprende una porzione superiore mobile tra una posizione di scollegamento in cui è staccata dalla porzione inferiore ed una posizione di collegamento un cui è agganciata alla porzione inferiore in corrispondenza dell’apertura principale.
Tale porzione superiore comprende un condotto di ingresso dell’aria disposto in comunicazione di fluido tra l’ambiente esterno e l’ampolla, durante la posizione di collegamento, per l’adduzione di aria atmosferica in modo da far fronte alla necessità di aria. In aggiunta, la porzione superiore comprende un condotto di uscita della sostanza nebulizzata disposto in comunicazione di fluido tra l’ampolla, durante la posizione di collegamento, ed un’apertura di uscita a cui è collegabile un accessorio (come ad esempio una mascherina o un adattatore nasale) per l’utilizzo da parte di un paziente.
In tal modo, la sostanza liquida nebulizzata transita attraverso il condotto di uscita in modo da raggiungere la bocca o il naso di un utente.
In aggiunta, il dispositivo di nebulizzazione può comprendere dei mezzi di regolazione dell’aria disposti lungo il condotto di ingresso dell’aria per regolare la quantità d’aria entrante nell’ampolla. In tal modo, è possibile regolare la velocità di nebulizzazione e, di conseguenza, il quantitativo di farmaco inalato dal paziente.
Comunemente, i mezzi di regolazione dell’aria comprendono dei manicotti aventi diametri interni diversi da inserire all’interno del condotto di ingresso dell’aria in modo da restringerne la sezione o allargarla in funzione delle esigenze. In alternativa, i mezzi di regolazione possono comprendere una valvola a farfalla disposta in corrispondenza di un’estremità di entrata del condotto di ingresso. In altri casi, i mezzi di regolazione possono comprendere dei pulsanti mobili tra due o più posizioni ciascuna corrispondente ad una rispettiva apertura del condotto di ingresso.
Tuttavia, questa nota presenta alcuni inconvenienti.
In particolare, un primo inconveniente è legato al fatto che il “pisper” è normalmente un pezzo a sé stante separato dalla porzione inferiore il quale pezzo deve essere associato alla porzione sporgente tramite un’operazione manuale dell’utente prima della fase di utilizzo del dispositivo. In altre parole, l’utente si trova in mano una pluralità di pezzi (porzione superiore, porzione inferiore, pisper) da assemblare per utilizzare il dispositivo. Di conseguenza, capita spesso che l’utente non sia in grado di assemblare nel modo corretto i pezzi o che perda molto tempo prima di arrivare ad una realizzazione corretta.
In aggiunta, va notato che il pisper presenta internamente delle nervature distanziatrici preposte a definire la corretta distanza dall’corpo sporgente per creare l’intercapedine. Di conseguenza, un altro inconveniente è legato al fatto che, essendo le nervature di spessore ridotto, si possono verificare errori di spessore in fase di realizzazione. Pertanto, il pisper non si trova sempre nella posizione ottimale e la nebulizzazione potrebbe risentire di tali piccoli spostamenti.
Altri inconvenienti sono legati al fatto che i mezzi di regolazione dell’aria comprendono ulteriori pezzi che vanno montati o regolati sul dispositivo da parte dell’utente. Di conseguenza, spesso capita che l’utente si trovi davanti una pluralità di pezzi da assemblare che richiedono tempo e un minimo di competenza.
In questa situazione lo scopo della presente invenzione è di realizzare un dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol che rimedi agli inconvenienti citati.
È in particolare scopo della presente invenzione realizzare un dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol che consenta di semplificare la struttura complessiva del dispositivo.
È ancora scopo della presente invenzione realizzare un dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol che consenta di ridurre il numero di operazioni per l’assemblaggio del dispositivo per l’utilizzo dello stesso. È infine scopo della presente invenzione realizzare un dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol che sia di pratico utilizzo.
Gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol illustrate negli uniti disegni, in cui: - la figura 1 mostra, in vista assonometrica, il dispositivo di nebulizzazione di sostanze per aerosol, secondo la presente invenzione, nella posizione di disconnessione;
- la figura 2 mostra, in vista assonometrica, un esploso di una parte del dispositivo di nebulizzazione illustrato in figura 1;
- la figura 3 mostra, in vista laterale, una sezione del dispositivo di nebulizzazione illustrato in figura 2 secondo un piano verticale in una prima configurazione operativa;
- la figura 4 mostra, in vista laterale, la sezione del dispositivo di nebulizzazione illustrata in figura 3 in una seconda configurazione operativa; e
- la figura 5 mostra, in vista assonometrica, il dispositivo 1 di nebulizzazione di sostanze per aerosol illustrato in figura 1 nella posizione di connessione.
Con riferimento alle figure citate è stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un dispositivo 1 di nebulizzazione di sostanze 2 per aerosol secondo la presente invenzione.
In particolare, il dispositivo 1 di nebulizzazione di sostanze 2 per aerosol, comprende una prima porzione 3 definente un’ampolla 4 di contenimento delle sostanze 2 da nebulizzare. Le sostanze 2 da nebulizzare sono preferibilmente in forma liquida e sono disposte ad un livello predefinito all’interno dell’ampolla 4. Come già accennato, le sostanze 2 contengono preferibilmente un farmaco in soluzione o in sospensione.
Inoltre, la prima porzione 3 presenta una superficie di fondo 5, in uso coperta dalle sostanze 2 da nebulizzare, ed una apertura principale 6 disposta da parte opposta rispetto alla superficie di fondo 5. In aggiunta, la prima porzione 3 presenta un’apertura di entrata 7 del fluido compresso collegabile ad un’unità di generazione di aria compressa. Preferibilmente, l’apertura di entrata 7 è disposta in corrispondenza della superficie di fondo 5 o in corrispondenza di una superficie laterale 8 della prima porzione 3.
In aggiunta, la prima porzione 3 comprende un corpo sporgente 9 all’interno dell’ampolla 4 di contenimento estendentesi verso l’apertura principale 6 e presentante internamente una fessura 10 disposta in comunicazione di fluido con l’apertura di entrata 7 in modo da ricevere il fluido in pressione. In altre parole, il corpo sporgente 9 si eleva dalla superficie di fondo 5 verso l’apertura principale 6 per un’altezza predefinita. Preferibilmente, l’altezza del corpo sporgente 9 è inferiore rispetto al piano disposto a livello dell’apertura principale 6.
Va notato che, il fluido in pressione è preferibilmente aria compressa.
Inoltre, il corpo sporgente 9 presenta un foro di uscita 11 dell’aria in pressione affacciato all’apertura principale 6 e disposto al di sopra del livello delle sostanze 2. Tale foro di uscita 11 è disposto in comunicazione di fluido con l’apertura di entrata 7 attraverso la fessura 10 del corpo sporgente 9. Preferibilmente, il foro di uscita 11 presenta un diametro inferiore rispetto al diametro della fessura 10 in modo da definire una aumento di velocità del fluido in uscita (secondo il noto “effetto Venturi”). Preferibilmente, il diametro del foro di uscita 11 è compreso tra 0.5 e 0.6 millimetri.
Inoltre, il dispositivo 1 comprende un organo di copertura 12 circondante l’corpo sporgente 9 e disposto ad una distanza predefinita da quest’ultimo in modo da definire un’intercapedine 13 di passaggio della sostanza da nebulizzare verso la seconda porzione 14.
L’organo di copertura 12 circonda lateralmente l’corpo sporgente 9 e si estende per parte della lunghezza dell’corpo sporgente 9 stesso. In dettaglio, l’organo di copertura 12 si estende la foro di uscita 11 verso la superficie di fondo 5. Tuttavia, l’organo di copertura 12 presenta un’apertura 15 in corrispondenza del foro di uscita 11 in modo da lasciare libero il passaggio dell’aria passante attraverso di esso.
In ogni caso, è possibile definire l’organo di copertura 12 come un cappuccio infilato sull’corpo sporgente 9. Come già anticipato, l’organo di copertura 12 nel gergo tecnico è definito anche con il termine: “pisper”. In particolare, l’organo di copertura 12 è distanziato dalla superficie di fondo 5 della prima porzione 3 di una distanza predefinita. In tal modo, le sostanze 2 presenti nell’ampolla 4 entrano nell’intercapedine 13 di passaggio.
Inoltre, il dispositivo 1 comprende una seconda porzione 14 mobile tra una posizione di scollegamento in cui è staccata dalla prima porzione 3 ed una posizione di collegamento un cui è agganciata alla prima porzione 3 in corrispondenza dell’apertura principale 6. In particolare, durante la posizione di collegamento, la seconda porzione 14 è disposta superiormente alla prima porzione 3. Nelle allegate figure è possibile vedere che la prima porzione 3 e la seconda porzione 14 sono disposte lungo un’asse principale 16 del dispositivo 1. Preferibilmente, tale asse principale 16 è verticale.
In aggiunta, va notato che la seconda porzione 14 presenta un’apertura principale 17 affacciata all’apertura principale 6 della prima porzione 3. In dettaglio, durante la posizione di collegamento, il bordo dell’apertura principale 6 della prima porzione 3 è in contatto e allineato al bordo dell’apertura principale 17 della seconda porzione 14.
La seconda porzione 14 definisce internamente una camera estendentesi fino all’apertura principale 17.
Inoltre, la seconda porzione 14 comprende un condotto di ingresso 18 dell’aria disposto in comunicazione di fluido tra l’ambiente esterno e l’ampolla 4, durante la posizione di collegamento, per l’adduzione di aria atmosferica. Preferibilmente, il condotto di ingresso 18 si estende all’interno della camera.
Il condotto di ingresso 18 di estende tra una propria prima apertura 19, disposta in corrispondenza dell’ambiente esterno, ed una propria seconda apertura 20 disposta in prossimità dell’apertura principale. Preferibilmente, la seconda apertura 20 del condotto di ingresso 18 sporge (verso l’esterno) rispetto all’apertura principale di una distanza predefinita in modo da rientrare parzialmente nella prima porzione 3 durante la posizione di collegamento come mostrato nelle figure 3 e 4.
Nelle figure allegate è anche possibile vedere che la prima apertura 19 si estende secondo l’asse principale 16.
Inoltre, la seconda porzione 14 comprende un condotto di uscita 21 della sostanza nebulizzata disposto in comunicazione di fluido tra l’ampolla 4, durante la posizione di collegamento, ed un’apertura di uscita 22 utilizzabile da un paziente per operazioni di inalazione. In particolare, il condotto di uscita 21 presenta un’apertura di ingresso 23 affacciata all’apertura principale 6 della prima porzione 3 in modo da realizzare un passaggio per l’uscita della sostanza nebulizzata (collegabile ad un accessorio di utilizzo da parte di un paziente). Preferibilmente, a titolo di esempio l’accessorio di utilizzo da parte di un paziente può essere una mascherina o un adattatore nasale.
Preferibilmente, il condotto di uscita 21 è disposto in posizione affiancata rispetto al condotto di ingresso 18. Ancor più preferibilmente, il condotto di ingresso 18 è disposto in posizione centrale rispetto all’asse principale 16, mentre il condotto di uscita 21 è disposto in posizione decentrata rispetto all’asse principale 16.
In ogni caso, l’apertura di ingresso 23 del condotto di uscita 21 è affacciata sull’ampolla 4 durante la posizione di collegamento.
Vantaggiosamente, la configurazione delle parti fin qui descritta consente l’ingresso del fluido compresso nell’ampolla 4 tramite il foro di uscita 11. In aggiunta, grazie alle dimensioni ridotte del foro di uscita 11, l’aria compressa acquisisce una velocità elevata in modo da aspirare per capillarità le sostanze 2 contenute nell’ampolla 4 attraverso l’intercapedine 13. In tal modo, in corrispondenza del foro di uscita 11 e dell’apertura 15 del corpo di copertura avviene la nebulizzazione delle particelle 100 della sostanza.
Preferibilmente, l’organo di copertura 12 comprende mezzi di frantumazione 24 della soluzione uscente dal foro di uscita 11 del corpo sporgente 9 e distanziati da esso di una distanza predefinita in modo che la soluzione nebulizzata si scontri contro di essi. Ancor più preferibilmente, i mezzi di frantumazione 24 comprendono un piano di nebulizzazione (di tipo noto nel settore) distanziato dal foro di uscita 11 per spezzare le particelle 100 di liquido nebulizzate in frazioni ancora più piccole (dimensioni di tali frazioni di particelle 100 di liquido pari a qualche micrometro). Nella forma realizzativa preferita, il piano di nebulizzazione è un corpo unico con l’organo di copertura 12.
In tale situazione, la pressione atmosferica dell’aria entrante attraverso il condotto di ingresso 18 spinge le particelle 100 frazionate verso il condotto di uscita 21.
In accordo alla presente invenzione, l’organo di copertura 12 è connesso alla seconda porzione 14 in posizione corrispondente all’corpo sporgente 9 in modo da posizionarsi alla distanza predefinita da quest’ultimo durante la posizione di collegamento. In altre parole, l’organo di copertura 12 è un corpo unico con la seconda porzione 14 in modo da diminuire il numero di pezzi complessivi del dispositivo 1 da assemblare in fase realizzativa. In ogni caso, l’organo di copertura 12 è disposto in posizione allineata rispetto all’corpo sporgente 9.
Come è possibile vedere dalle figure 2, 3 e 4, la seconda porzione 14 comprende delle ali di supporto 25 connesse all’organo di copertura 12 per supportarlo.
L’organo di copertura 12 è vantaggiosamente montato in posizione centrale rispetto all’asse principale 16 in modo da infilarsi sull’corpo sporgente 9, anch’esso disposto in posizione centrale rispetto all’asse principale 16, durante il passaggio dalla posizione di scollegamento alla posizione di collegamento.
Inoltre, il dispositivo 1 comprende dei mezzi di regolazione 26 dell’aria disposti lungo il condotto di ingresso 18 dell’aria per regolare la quantità d’aria entrante nell’ampolla 4.
In accordo alla presente invenzione, i mezzi di regolazione 26 dell’aria sono integrati nella seconda porzione 14 in modo da semplificare la struttura del dispositivo 1. In altre parole, i mezzi di regolazione 26 dell’aria sono disposti all’interno della seconda porzione 14. Preferibilmente, i mezzi di regolazione 26 dell’aria sono disposti in una zona mediana del dispositivo 1 definita da una parte superiore dell’ampolla 4 e da una parte inferiore della camera.
In tal modo, i mezzi di regolazione 26, essendo integrati nella seconda porzione 14, non comprendono pezzi aggiuntivi che il paziente deve gestire all’esterno del dispositivo 1 (come valvole a farfalla o altri inserti simili). In aggiunta, tali mezzi di regolazione 26 facilitano l’assemblaggio complessivo del dispositivo 1 senza dover inserire manicotti separati rispetto al resto del dispositivo 1.
In aggiunta, i mezzi di regolazione 26 dell’aria sono definiti da una sezione regolabile del condotto di ingresso 18 disposta in corrispondenza della zona mediana. Tale sezione regolabile viene preferibilmente regolata tramite il movimento reciproco tra una prima parte 27 della seconda porzione 14 ed una seconda parte 28 della seconda porzione 14 tra loro sovrapposte.
In ogni caso, la seconda porzione 14 comprende una prima parte 27 ed una seconda parte 28 tra loro mobili in rotazione. In altre parole la prima parte 27 è girevole rispetto alla seconda parte 28 o viceversa.
La seconda parte 28 è preferibilmente sovrapposta alla seconda parte 28. Inoltre, l’apertura di uscita 22 è ricavata sulla seconda parte 28.
Preferibilmente, la prima parte 27 e la seconda parte 28 sono allineate lungo l’asse principale 16.
Di conseguenza, la prima parte 27 e la seconda parte 28 sono reciprocamente ruotabili tra loro intorno all’asse principale 16.
In ogni caso, la prima parte 27 e la seconda parte 28 definiscono insieme un corpo unico.
Inoltre, osservando le figure 3 e 4 è possibile vedere che la prima parte 27 presenta interamente un proprio foro di passaggio 29 disposto lungo il condotto di ingresso 18. In aggiunta, anche, la seconda parte 28 presenta internamente un proprio foro di passaggio 30 disposto lungo il condotto di ingresso 18 e posizionato, almeno in parte, da parte opposta rispetto al foro di passaggio 29 della prima parte 27 con riferimento all’asse principale 16 in modo che la rotazione di una parte 27, 28 rispetto all’altra 27, 28 determini un allineamento o parziale allineamento o disallineamento dei fori di passaggio 29, 30.
In altre parole, almeno uno dei due fori di passaggio 29, 30 è ruotabile, tramite movimento della prima parte 27 e/o della seconda parte 28, intorno all’asse principale 16 in modo che si possa realizzare un allineamento e/o disallineamento dei fori 29, 30.
In particolare, nella situazione di figura 3 i fori di passaggio 29, 30 sono completamente allineati consentendo l’apertura massima del condotto di ingresso 18. Nella situazione di figura 4, i fori sono completamente disallineati in modo da bloccare il passaggio d’aria all’interno del condotto di ingresso 18.
Preferibilmente, ciascun foro di passaggio 29, 30 presenta forma sostanzialmente a semicerchio.
Nella forma realizzativa preferita, la prima parte 27 comprende un modulo cilindrico 31 disposto in un alloggiamento interno di tale prima parte 27. Preferibilmente il modulo cilindrico 31 è disposto in corrispondenza dell’asse principale 16. In aggiunta, il modulo cilindrico 31 poggia, durante la posizione di collegamento, sull’organo di copertura 12. Preferibilmente, il modulo cilindrico 31 poggia, durante la posizione di collegamento, sul piano di frantumazione.
In aggiunta, il modulo cilindrico 31 presenta il foro di passaggio.
In tal modo, ruotando la prima parte 27 intorno all’asse principale 16 ruota anche il modulo cilindrico 31 in modo da realizzare l’allineamento e/o disallineamento con il foro di passaggio 30 della seconda parte 28.
La seconda parte 28 comprende un’aletta 32 disposta trasversalmente (preferibilmente ortogonalmente) rispetto allo sviluppo del condotto di uscita 21 e disposta intorno al relativo foro di passaggio 29.
Vantaggiosamente, la regolazione della sezione interna del condotto di ingresso 18 consente di aumentare o diminuire l’ingresso di aria verso l’ampolla 4 e, corrispondentemente, di aumentare o diminuire il flusso d’aria in uscita dal condotto di uscita 21. Infatti, un maggior flusso d’aria all’interno del condotto di ingresso 18 determina una nebulizzazione più fine (particelle 100 di soluzione più piccole – figura 3), mentre un minor flusso d’aria all’interno del condotto di ingresso 18 determina una nebulizzazione più grossolana (particelle 100 di soluzione più grandi – figura 4). In tal modo, è possibile regolare il grado di nebulizzazione in funzione del tipo di cura che deve effettuare il paziente o in funzione del tipo di sostanza da nebulizzare.
Va notato che nella forma realizzativa preferita, la prima parte 27 rimane fissa con la prima porzione 3 (durante la posizione di collegamento) mentre la seconda parte 28 ruota per variare la sezione del condotto di ingresso 18.
Inoltre, il dispositivo 1 comprende dei mezzi di movimentazione graduale 33 disposti tra la prima parte 27 e la seconda parte 28 per movimentare le due parti gradualmente. In altre parole, i mezzi di movimentazione graduale 33 consentono di movimentare una parte rispetto all’altra di un passo costante e predefinito. A tale passo predefinito corrisponde una diversa regolazione della sezione interna del condotto di ingresso 18 in modo da alimentare una diversa quantità di aria dall’esterno.
Nel dettaglio, i mezzi di movimentazione graduale 33 sono disposti lungo il bordo di una delle due aperture principali 6, 17 e, tale bordo è in contatto con il bordo dell’altra apertura principale 6, 17.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione graduale 33 comprendono una zigrinatura (del passo predefinito come sopra menzionato) posizionata lungo il bordo periferico di una parte 27, 28 e in corrispondenza del bordo periferico dell’altra parte 27, 28 durante la posizione di collegamento. Tali mezzi di movimentazione graduale 33 comprendono un rilievo (preferibilmente un dente) posizionato sulla parte opposta a quella presentante la zigrinatura e disposto in contatto con tale zigrinatura in modo da scorrere su di essa durante il movimento di una parte 27, 28 rispetto all’altra 27, 28.
Vantaggiosamente, la zigrinatura consente di far percepire all’utente una sensazione di spostamento di una parte 27, 28 rispetto all’altra 27, 28.
Inoltre, il dispositivo 1 comprende mezzi di indicazione 34 della posizione reciproca delle due parti 27, 28 disposti in corrispondenza della superficie esterna di almeno una delle due parti 27, 28 in modo che sia visibile ad un utente. Preferibilmente, tali mezzi di indicazione 34 comprendono una freccia 35 (figura 5) posizionata su una delle due parti 27, 28 ed una scala 36 di simboli consequenziali posizionati sull’altra parte 27, 28 in modo che la freccia 35 sia scorrevole lungo la scala 36 dei simboli durante il movimento di una parte 27, 28 rispetto all’altra 27, 28. Va notato che la scala 36 di simboli è volta a simboleggiare una diversa posizione reciproca delle due parti 27, 28 in modo da rendere visibile all’utente il grado di apertura della sezione interna del condotto di ingresso 18.
Inoltre, il dispositivo 1 comprende mezzi di aggancio 37 disposti tra la prima porzione 3 e la seconda porzione 14 per consentire il passaggio dalla posizione di connessione alla posizione di disconnessione. In particolare, tali mezzi di aggancio 37 sono posizionati in corrispondenza dei bordi delle aperture principali 6, 17 della prima parte 27 e/o della seconda parte 28.
Preferibilmente, i mezzi di aggancio 37 sono di tipo a baionetta.
Per quanto concerne il funzionamento della presente invenzione, esso discende direttamente da quanto sopra descritto.
In particolare, in fase di assemblaggio del dispositivo 1 l’utente si trova a connettere la seconda porzione 14 alla prima porzione 3. In seguito, ruotando la seconda parte 28 rispetto alla prima parte 27 viene regolata la sezione del passaggio del condotto di ingresso 18 dell’aria in modo da variare il flusso d’aria che viene richiamato all’interno dell’ampolla 4 e, di conseguenza, il grado di nebulizzazione. Va notato che la regolazione avviene mediante rotazione di una parte 27, 28 rispetto all’altra 27, 28 rispetto all’asse principale 16. Come già spiegato, la rotazione di una parte 27, 28 rispetto all’altra 27, 28 consente di allineare completamente, allineare parzialmente o disallineare i fori di passaggio 29, 30 in modo da regolare il transito di aria.
La presente invenzione consegue gli scopi preposti.
In particolare, la presente invenzione consente di semplificare la struttura complessiva del dispositivo e di avere un numero ridotto di componenti da assemblare. Infatti, il dispositivo comprende solamente due pezzi (prima porzione e seconda porzione) che vengono assemblati per poter eseguire le operazioni di aerosol. Precisamente, non è necessario posizionare manualmente il pisper nell’ampolla in quanto esso è connesso alla seconda porzione e, durante il passaggio dalla posizione di scollegamento alla posizione di collegamento, va ad infilarsi sull’corpo sporgente.
Inoltre, non vi sono pericoli che l’utente posizioni male il pisper in quanto quest’ultimo viene già disposto nella posizione corretta in fase di realizzazione del dispositivo.
In aggiunta, i mezzi di regolazione del flusso d’aria in ingresso sono inglobati all’interno della seconda porzione e per effettuare tale regolazione è sufficiente ruotare una parte della seconda porzione rispetto all’altra senza che sia necessario aggiungere manicotti o modificare manualmente la struttura del dispositivo.
In particolare, nel presente dispositivo non sono presenti componenti aggiuntive affacciate all’esterno della struttura per eseguire la regolazione del flusso d’aria. Infatti, il sistema delle aperture di passaggio posizionate all’interno della seconda porzione consente di realizzare un dispositivo di pratico e facile utilizzo.
Va inoltre rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso all’attuazione dell’invenzione non risulta molto elevato.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di nebulizzazione di sostanze (2) per aerosol, comprendente: una prima porzione (3) definente un’ampolla (4) di contenimento delle sostanze (2) da nebulizzare e presentante un’apertura principale; detta prima porzione (3) comprendendo un corpo sporgente (9) all’interno dell’ampolla (4) di contenimento estendentesi verso l’apertura principale e presentante internamente una fessura (10) per il passaggio di un fluido in pressione; detto corpo sporgente (9) presentando un foro di uscita (11) dell’aria in pressione affacciato all’apertura principale; una seconda porzione (14) mobile tra una posizione di scollegamento in cui è staccata dalla prima porzione (3) ed una posizione di collegamento un cui è agganciata alla prima porzione (3) in corrispondenza dell’apertura principale; detta seconda porzione (14) comprendendo un condotto di ingresso (18) dell’aria disposto in comunicazione di fluido tra l’ambiente esterno e l’ampolla (4), durante la posizione di collegamento, per l’adduzione di aria atmosferica; detta seconda porzione (14) comprendendo un condotto di uscita (21) della sostanza nebulizzata disposto in comunicazione di fluido tra l’ampolla (4), durante la posizione di collegamento, ed un’apertura di uscita (22) utilizzabile da un paziente per operazioni di inalazione; mezzi di regolazione (26) dell’aria disposti lungo il condotto di ingresso (18) dell’aria per regolare la quantità d’aria entrante nell’ampolla (4); un organo di copertura (12) circondante il corpo sporgente (9) e disposto ad una distanza predefinita da quest’ultimo in modo da definire un’intercapedine (13) di passaggio della sostanza da nebulizzare verso la seconda porzione (14); caratterizzata dal fatto che l’organo di copertura (12) è connesso alla seconda porzione (14) in posizione corrispondente al corpo sporgente (9) in modo da posizionarsi alla distanza predefinita da quest’ultimo durante la posizione di collegamento; detti mezzi di regolazione (26) dell’aria essendo integrati nella seconda porzione (14) in modo semplificare la struttura del dispositivo (1).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i mezzi di regolazione (26) dell’aria sono definiti da una sezione regolabile del condotto di ingresso (18); detta sezione regolabile essendo regolata tramite il movimento reciproco tra una prima parte (27) della seconda porzione (14) ed una seconda parte (28) della seconda porzione (14) tra loro sovrapposte.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che la prima porzione (3) e la seconda porzione (14) sono disposte lungo un’asse principale (16) del dispositivo (1); detta prima parte (27) e detta seconda parte (28) essendo allineate lungo detto asse principale (16).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che la prima parte (27) e la seconda parte (28) sono reciprocamente ruotabili tra loro intorno all’asse principale (16).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che la prima parte (27) presenta interamente un proprio foro di passaggio disposto lungo il condotto di ingresso (18); detta seconda parte (28) presentando internamente un proprio foro di passaggio disposto lungo il condotto di ingresso (18) e posizionato, almeno in parte, da parte opposta rispetto al foro di passaggio della prima parte (27) con riferimento all’asse principale (16) in modo che la rotazione di una parte rispetto all’altra determini un allineamento o parziale allineamento o disallineamento dei fori di passaggio.
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che ciascun foro di passaggio presenta forma sostanzialmente a semicerchio.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la prima parte (27) e la seconda parte (28) definiscono insieme un corpo unico.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare mezzi di movimentazione graduale (33) disposti tra la prima parte (27) e la seconda parte (28) per movimentare le due parti gradualmente.
  9. 9. Dispositivo (1) di regolazione secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che i mezzi di movimentazione graduale (33) comprendono una zigrinatura posizionata lungo il bordo periferico di una parte e in corrispondenza del bordo periferico dell’altra parte durante la posizione di collegamento; detti mezzi di movimentazione graduale (33) comprendendo un rilievo posizionato sulla parte opposta a quella presentante la zigrinatura e disposto in contatto con tale zigrinatura in modo da scorrere su di essa durante il movimento di una parte rispetto all’altra.
  10. 10. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 9 caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di indicazione (34) della posizione reciproca delle due parti disposti in corrispondenza della superficie esterna di almeno una delle due parti in modo che sia visibile ad un utente.
  11. 11. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la seconda porzione (14) è sovrapposta alla prima porzione (3) e la seconda parte (28) è sovrapposta alla seconda parte (28); detta apertura di uscita (22) essendo ricavata sulla seconda parte (28).
  12. 12. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di aggancio (37) disposti tra la prima porzione (3) e la seconda porzione (14) per consentire il passaggio dalla posizione di connessione alla posizione di disconnessione.
  13. 13. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di frantumazione (24) della soluzione uscente dalla fessura (10) del corpo sporgente (9) affacciati al foro di uscita (11) e distanziati da esso di una distanza predefinita in modo che la soluzione, in uscita dal foro di uscita (11), si scontri contro di essi.
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