ITVR20100160A1 - Valvola a membrana - Google Patents

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ITVR20100160A1
ITVR20100160A1 IT000160A ITVR20100160A ITVR20100160A1 IT VR20100160 A1 ITVR20100160 A1 IT VR20100160A1 IT 000160 A IT000160 A IT 000160A IT VR20100160 A ITVR20100160 A IT VR20100160A IT VR20100160 A1 ITVR20100160 A1 IT VR20100160A1
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IT
Italy
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valve
opening
piston
rear chamber
stem
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IT000160A
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English (en)
Inventor
Daniele Pellin
Mario Pellin
Original Assignee
Uster Di Pellin Mario & C S N C
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16KVALVES; TAPS; COCKS; ACTUATING-FLOATS; DEVICES FOR VENTING OR AERATING
    • F16K7/00Diaphragm valves or cut-off apparatus, e.g. with a member deformed, but not moved bodily, to close the passage ; Pinch valves
    • F16K7/12Diaphragm valves or cut-off apparatus, e.g. with a member deformed, but not moved bodily, to close the passage ; Pinch valves with flat, dished, or bowl-shaped diaphragm
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16KVALVES; TAPS; COCKS; ACTUATING-FLOATS; DEVICES FOR VENTING OR AERATING
    • F16K31/00Actuating devices; Operating means; Releasing devices
    • F16K31/12Actuating devices; Operating means; Releasing devices actuated by fluid
    • F16K31/122Actuating devices; Operating means; Releasing devices actuated by fluid the fluid acting on a piston
    • F16K31/1221Actuating devices; Operating means; Releasing devices actuated by fluid the fluid acting on a piston one side of the piston being spring-loaded

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Description

“VALVOLA A MEMBRANAâ€
La presente invenzione si riferisce in generale ad una valvola a membrana. Più in particolare si tratta di una valvola pneumatica a membrana, utilizzabile preferibilmente per il microdosaggio di fluidi.
Sono note valvole a membrana utilizzate per impedire o permettere il passaggio di un fluido così da regolarne il dosaggio, ad esempio, in una apparecchiatura per la gestione di sostanze chimiche.
Poiché tali valvole sono utilizzate per il dosaggio di quantità molto piccole di fluidi, ad esse viene richiesta estrema precisione nei tempi di apertura e chiusura del passaggio.
A tal riguardo, una problematica delle valvole di microdosaggio note risulta essere il possibile residuo di fluido nella camera di passaggio, con possibile contaminazione o degrado dello stesso fluido.
Un’ulteriore problematica delle valvole di microdosaggio note à ̈ relativa all’usura dei componenti: infatti, tali valvole sono solitamente sottoposte a cicli di lavoro piuttosto sostenuti, ad esempio centinaia di cicli al minuto, con sollecitazioni continue delle varie parti.
Ad esempio, l’accoppiamento maschio femmina mediante filettatura tra lo stelo del cilindro della valvola e la membrana che permette il passaggio di fluido, può essere talmente usurato da spanare la filettatura stessa.
Analogamente, anche gli altri organi della valvola, come lo stesso stelo o il pistone, sono soggetti ad usura, a causa soprattutto dell’attrito con le superfici in cui scorrono.
Scopo dell’invenzione à ̈ quello di eliminare le problematiche presenti nelle valvole a membrana realizzate secondo la tecnica nota.
In particolare, uno scopo dell’invenzione à ̈ quello di ridurre il più possibile il fluido residuo che rimane all’interno della camera di passaggio, aperta e chiusa dalla membrana, in modo da limitare il contatto e la possibile contaminazione del fluido da dosare.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di ottenere una valvola a membrana che, seppure soggetta ad alte frequenze di apertura e chiusura, sia resistente alle sollecitazioni.
Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di limitare il più possibile l’usura dei componenti di cui à ̈ composta.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti, secondo l’invenzione, da una valvola a membrana per il dosaggio di un fluido, che comprende:
- un corpo valvola in cui sono ricavati una camera posteriore ed un foro anteriore tra loro collegati;
- un corpo regolatore accoppiato alla camera posteriore del corpo valvola, così da otturare posteriormente detta camera posteriore;
- un pistone traslante all’interno della camera posteriore e posto in pressione da un mezzo elastico interposto tra il corpo regolatore e detto pistone;
- uno stelo avente un’estremità fissata al pistone ed attraversante il foro anteriore;
- una membrana, almeno parzialmente fissata al corpo valvola e comprendente un corpo mobile fissato all’estremità libera dello stelo così che detto corpo mobile possa essere spostato grazie al movimento dello stelo;
- una testata fissata al corpo valvola e nella quale à ̈ ricavato un condotto di passaggio atto ad essere attraversato dal fluido da dosare.
Il condotto di passaggio comprende un’apertura nella quale ha facoltà di movimento il corpo mobile così che detto corpo mobile possa disporsi in una prima posizione di chiusura in cui chiude il condotto di passaggio ed in una seconda posizione di apertura in cui mantiene aperto il condotto di passaggio.
In particolare la valvola a membrana, secondo l’invenzione, si caratterizzata per il fatto che il corpo mobile comprende un’estremità troncoconica e che l’apertura ha una forma troncoconica omologa all’estremità troncoconica, così che quando il corpo mobile à ̈ nella prima posizione di chiusura, l’apertura sia almeno parzialmente occupata dall’estremità troncoconica.
Grazie a questa configurazione, in particolare alla forma dell’apertura e dell’estremità troncoconica che agisce da otturatore, la camera definita dall’apertura, in fase di valvola chiusa, ha volume limitato, così da ridurre la quantità di fluido chiuso nella stessa camera. In questo modo, à ̈ limitato il deposito di materiale, che può essere anche eliminato nel caso in cui la forma e le dimensioni dell’apertura e quelle dell’estremità troncoconica siano uguali.
Vantaggiosamente la membrana può comprendere un corpo anulare esterno fissato al corpo valvola ed alla testata, e collegato mediante una lamina flessibile al corpo mobile; nel corpo mobile può essere ricavato un foro cieco filettato, e l’estremità libera dello stelo può essere filettata con una filettatura omologa a quella dello stesso foro cieco. Grazie a questa configurazione l’estremità libera dello stelo può essere avvitata nel foro cieco, così che ad un movimento dello stelo, corrisponda un movimento del corpo mobile, con conseguente apertura o chiusura della valvola.
La valvola a membrana può, inoltre, comprendere un’anellatura, disposta attorno al corpo mobile ed atta ad irrobustire l’accoppiamento per filettatura dello stelo con il corpo mobile della membrana. In questo modo, vengono aumentati i cicli di vita della membrana il cui accoppiamento con lo stelo, secondo la tecnica nota, risulta critico poiché essa à ̈ realizzata in materiale, solitamente politetrafluoroetilene (PTFE), diverso da quello dello stesso stelo.
Tale anellatura può essere realizzata in ottone.
Al fine di ridurre gli attriti tra superfici tra loro scorrevoli, si cerca di minimizzare la rugosità superficiale. A tale scopo lo stelo può essere realizzato in acciaio successivamente lappato ed essere rivestito con nitruro di titanio.
Allo stesso scopo il pistone può essere realizzato in alluminio e/o in acciaio.
Vantaggiosamente il corpo regolatore può essere avvitabile nella camera posteriore del corpo valvola, in modo da variare la propria posizione rispetto alla camera posteriore, così da regolare la lunghezza della corsa del pistone e la distanza tra l’estremità troncoconica e l’apertura. In questo modo si ottiene la regolazione del dosaggio del fluido.
La testata della valvola, oggetto d’invenzione, può avere una forma cilindrica con una faccia adiacente alla membrana, ed il condotto di passaggio ricavato nella testata può comprendere un primo dotto di uscita di sviluppo radiale comunicante da una parte con l’esterno e dall’altra, attraverso un condotto obliquo,con l’apertura, ed un secondo dotto di uscita comunicante da una parte con l’esterno e dall’altra, attraverso un condotto assiale, con l’apertura; in particolare l’apertura può essere ricavata nella faccia adiacente alla membrana e con essa formare una camera di passaggio.
La valvola a membrana, secondo l’invenzione, può prevedere nella camera posteriore sia disposto un anello di arresto atto a bloccare la corsa del pistone nel caso in cui il regolatore sia sfilato dalla camera posteriore.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell’invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonché dalle annesse tavole di disegno in cui:
la fig.1 à ̈ una vista laterale in sezione di una valvola a membrana, secondo l’invenzione, in posizione di chiusura;
la fig.2 Ã ̈ una vista laterale in sezione della valvola a membrana di figura 1 in posizione di apertura;
la fig.3 Ã ̈ una vista laterale in sezione in esploso della valvola a membrana di figura 1;
le figg.4, 5 sono delle viste in sezione secondo due diversi piani di un componente, ossia di un corpo valvola, della valvola di figura 1; le figg.6, 7 sono rispettivamente una vista laterale ed una vista laterale in sezione di un componente, ossia di un regolatore, della valvola di figura 1;
la fig.8 Ã ̈ una vista del pistone e dello stelo della valvola di figura 1;
le figg.9, 10 sono delle viste in sezione secondo due diversi piani di un componente, ossia di una testata, della valvola di figura 1;
la fig.11 mostra una vista frontale della testata di figura 9;
le figg.12, 13 mostrano rispettivamente una vista laterale in sezione ed una vista frontale di un componente, ossia di una membrana o diaframma, della valvola di figura 1;
la fig.14 Ã ̈ una vista di un particolare della membrana di figura 12;
le figg.15, 16 sono rispettivamente una vista frontale ed una vista laterale di un componente, ossia di una rondella anti torsione, della valvola di figura 1;
le figg.17, 18 sono rispettivamente una vista laterale in sezione ed una vista frontale di un componente, ossia di un anello di rinforzo, della valvola di figura 1.
Con riferimento alle figure allegate, in particolare alle figure 1, 2 e 3, con 10 viene indicata una valvola a membrana, comprendente un corpo valvola 12 internamente cavo, al cui interno può scorrere un pistone 14, e che à ̈ chiuso posteriormente da un regolatore 16, così da bloccare da un lato la corsa del pistone 14.
Al pistone 14 Ã ̈ fissato uno stelo 18 che attraversa un foro anteriore 24, indicato nelle figure 4, 5, ricavato anteriormente nel corpo valvola 12. Lo stesso stelo 18 Ã ̈ accoppiato alla porzione centrale di una membrana 20 o diaframma, fissata perimetralmente al corpo valvola 12. Una testata 22 Ã ̈ fissata al corpo valvola 12 ed alla membrana 20.
Analizzando singolarmente i diversi componenti della valvola a membrana 10, il corpo valvola 12, visibile nelle figure 4, 5, risulta essere un corpo sostanzialmente cilindrico nel quale à ̈ ricavata una camera posteriore 26 collegata con il foro anteriore 24 attraverso un foro intermedio 28. La camera posteriore 26 ed il foro intermedio 28 presentano varie porzioni di diametro diverso, ciascuna atta ad accogliere un rispettivo elemento della valvola 10.
Nel corpo valvola 12 à ̈ ricavata un’apertura radiale 32 perimetralmente filettata e collegata, attraverso un condotto 34, alla camera posteriore 26. Dalla parte opposta dell’apertura 32 à ̈ ricavato un foro cieco 36 opportunamente filettato, atto a consentire il fissaggio del corpo valvola 12 e dell’intera valvola 10 ad un altro elemento.
Come visibile in figura 5, nella parte anteriore del corpo valvola 12 sono ricavati due fori 25 filettati. Nell’estremità opposta del corpo valvola 12, all’interno della camera posteriore 26 à ̈ ricavata una filettatura 30, atta ad accoppiarsi con una porzione filettata 38 del regolatore 16.
Il regolatore 16, illustrato singolarmente nelle figure 6, 7, risulta essere un corpo sostanzialmente cilindrico con una porzione cilindrica posteriore 40 di diametro maggiore, facente corpo unico con la porzione filettata 38 ed una porzione cilindrica terminale 42 nella quale à ̈ ricavata una scanalatura 44. L’estremità del regolatore 16, opposta rispetto alla porzione cilindrica posteriore 40, comprende una porzione cilindrica anteriore 46 di diametro inferiore rispetto alle altre porzioni cilindriche dello stesso regolatore 16.
Nel regolatore 16 Ã ̈ inoltre ricavato assialmente un foro passante formato da un primo foro 48 in corrispondenza della porzione cilindrica posteriore 40, e da una sede di ricezione 50, collegata al primo foro 48.
Nella sede di ricezione 50 Ã ̈ accolta una parte del pistone 14 che, illustrato in figura 8, comprende un primo corpo cilindrico 52 ed un secondo corpo cilindrico 54 coassiale al primo corpo cilindrico 52 e di diametro maggiore allo stesso primo corpo cilindrico 52. Nel corpo cilindrico 54 Ã ̈ ricavata esternamente una scanalatura 56.
Al pistone 14 à ̈ fissato uno stelo 18 comprendente un corpo cilindrico allungato 58, da una parte accolto stabilmente in un foro ricavato nel pistone 14 e dall’altra comprendente un’estremità cilindrica filettata 60.
All’estremità cilindrica filettata 60 à ̈ fissata la membrana 20, visibile nelle figure 12, 13, 14. La membrana 20 comprende un corpo a disco formato da un corpo anulare esterno 62, nel quale sono ricavati due fori passanti 68, e da un corpo cilindrico 64 più interno, tra loro collegati da una lamina sottile 66. La stessa lamina sottile 66 risulta flessibile così da permettere uno spostamento relativo del corpo cilindrico 64 più interno rispetto al corpo anulare esterno 62.
Il corpo cilindrico 64 più interno comprende un’estremità troncoconica 70; nella parte opposta dello stesso corpo cilindrico 64 à ̈ ricavato un foro cieco 72 opportunamente filettato che permette l’accoppiamento per avvitamento con l’estremità cilindrica filettata 60 dello stelo 18.
La membrana 20, in particolare la sua estremità troncoconica 70, permette o impedisce il passaggio di fluido nel condotto ricavato nella testata 22.
La membrana 20 à ̈ realizzata, in corpo unico, in politetrafluoroetilene (PTFE) e la lamina sottile 66 ha uno spessore tale da permettere il movimento relativo delle varie parti della stessa membrana 20 ed allo stesso tempo à ̈ tale da garantire milioni di cicli di vita prima di dover essere sostituita.
La testata 22, visibile nelle figure 9, 10, 11, comprende un corpo cilindrico 74 con un’estremità di forma troncoconica. All’estremità opposta la testata 22 comprende una corona circolare 78.
Nella testata 22 sono ricavati due fori passanti 80 che sono collegati con delle rispettive sedi 82 di diametro maggiore, ricavate nell’estremità troncoconica.
Nella testata 22 à ̈, inoltre, ricavato un condotto di passaggio, formato da una prima apertura cilindrica 84 filettata con asse radiale rispetto al corpo cilindrico 74, collegata attraverso un condotto inclinato 88 ad un’apertura troncoconica 86 ricavata centralmente su una faccia del corpo cilindrico 74.
A sua volta l’apertura troncoconica 86 à ̈ collegata, attraverso un condotto assiale 92, ad una seconda apertura cilindrica 90 filettata, ricavata nell’estremità troncoconica.
Grazie a questa configurazione viene realizzato un condotto di passaggio continuo che pone in comunicazione la prima apertura cilindrica 84 filettata e la seconda apertura cilindrica 90 filettata; queste stesse aperture 84, 90 possono essere opportunamente connesse a dei dotti dotati di giunti filettati in modo omologo.
Come da figure 1, 2, 3, nel foro intermedio 28 del corpo valvola 12 sono accolti un primo anello di arresto 106 da interni (detto anche seeger), una rondella 108 ed una guarnizione pattino 110, tutti e tre aventi un foro centrale assiale di diametro pari a quello del corpo cilindrico allungato 58 dello stelo 18 che li attraversa.
Per ridurre gli attriti e l’usura delle guarnizioni, il pistone 14 à ̈ realizzato in alluminio, mentre lo stelo 18 à ̈ realizzato in acciaio, specificatamente con acciaio 100Cr6; grazie all’utilizzo di questi materiali à ̈ possibile migliorare la resistenza all’usura e alla fatica. Lo stelo 18 à ̈, inoltre, rivestito con nitruro di titanio (TiN) e lappato, così da diminuire il più possibile la rugosità superficiale che provoca attrito.
Al corpo valvola 12 à ̈ accoppiato il regolatore 16 grazie all’avvitamento della porzione filettata 38 dello stesso regolatore 16 nella filettatura 30 ricavata nell’estremità della camera posteriore 26. Nella scanalatura 44 della porzione cilindrica terminale 42 del regolatore 16 à ̈ accolto un primo anello di tipo o-ring 98 atto a produrre maggiore attrito tra corpo valvola 12 e regolatore 16 al fine di rendere più sensibile la regolazione e ridurre la possibilità di svitamento in caso di vibrazioni.
La sede di ricezione 50 ricavata nel regolatore 16 accoglie una molla 100 che, a sua volta, accoglie al proprio interno il primo corpo cilindrico 52 del pistone 14. Un’estremità della molla 100 à ̈ in battuta sul fondo della sede di ricezione 50, mentre l’estremità opposta à ̈ in battuta con una rondella antitorsione 96, illustrata anche nelle figure 15, 16, a sua volta in battuta sulla faccia del primo corpo cilindrico 52.
Il pistone 14 può traslare all’interno della camera posteriore 26 del corpo valvola 12; in particolare, la superficie laterale del secondo corpo cilindrico 54 va a ridosso della superficie laterale della camera posteriore 26.
La finitura della camera posteriore 26 à ̈ particolarmente curata, così da ridurre al minimo la rugosità e da garantire la massima scorrevolezza del pistone 14, anche grazie alle lavorazioni di finitura della stessa superficie.
La traslazione del pistone 14 à ̈ limitata, da una parte, quando il secondo corpo cilindrico 54 va in battuta sul fondo della camera posteriore 26 e, dall’altra, quando lo stesso secondo corpo cilindrico 54 va in battuta sulla porzione cilindrica anteriore 46 del regolatore 16.
Nella camera posteriore 26 à ̈ inoltre inserito un secondo anello di arresto 104 da interni atto a bloccare la traslazione del pistone 14 nel caso in cui il regolatore 16 sia posizionato troppo all’esterno del corpo valvola 12.
Tra il fondo della camera posteriore 26 ed il secondo corpo cilindrico 54 à ̈ ottenuta una camera di espansione 27 la cui ermeticità à ̈ garantita da un secondo anello 102 di tipo o-ring disposto nella scanalatura 56 del secondo corpo cilindrico 54. Inoltre, la camera di espansione 27 à ̈ collegata, attraverso il condotto 34, con l’apertura 32 perimetralmente filettata atta ad essere accoppiata ad un giunto omologamente filettato di una conduttura.
Lo stelo 18 à ̈ accoppiato con la membrana 20; più precisamente l’estremità cilindrica filettata 60 dello stelo 18 à ̈ avvitata nel foro cieco 72 omologamente filettato del corpo cilindrico 64 della membrana 20.
Un anello di rinforzo 94 realizzato in ottone, illustrato anche nelle figure 17, 18, à ̈ disposto esternamente al corpo cilindrico 64 della membrana 20, così da migliorare la tenuta della filettatura ricavata nel foro cieco 72 dello stesso corpo cilindrico 64.
Come da figura 3, la membrana 20 e la testata 22 sono fissate al corpo valvola 12 mediante due bulloni 112 passanti attraverso i fori 80 della testata 22 ed i fori 68 della membrana 20 ed avvitati nei fori filettati 25 ricavati nel corpo valvola 12, visibili nella figura 5. Le teste dei due bulloni 112 sono accolte nelle rispettive sedi 82 ricavate nell’estremità 76 troncoconica della testata 22.
La membrana 20 à ̈ accolta all’interno della corona circolare 78 della testata 22, in modo che l’estremità troncoconica 70 del corpo cilindrico 64 sia accolta nell’apertura troncoconica 86 ricavata centralmente sulla faccia del corpo cilindrico 74 a contatto con la stessa membrana 20.
La valvola a membrana 10 risulta, in posizione di riposo, normalmente chiusa, come illustrata in figura 1. La molla 100, infatti, à ̈ in pressione, attraverso la rondella anti-torsione 96, sul pistone 14 e, di conseguenza, la camera di espansione 27’ ha volume sostanzialmente nullo. La membrana 20 à ̈ bloccata in posizione di chiusura; in particolare, l’estremità troncoconica 70 della membrana 20 che ha conformazione omologa all’apertura troncoconica 86 della testata 22, ottura il condotto assiale 92, in modo che lo stesso non sia comunicante con il condotto inclinato 88.
In questo modo, il fluido non può attraversare il passaggio realizzato nella testata 22 e non può così entrare o uscire dalla prima apertura cilindrica 84 filettata o dalla seconda apertura cilindrica 90 filettata.
La particolare conformazione troncoconica dell’estremità troncoconica 70 della membrana 20 e dell’apertura troncoconica 86 della testata 22 permette di ridurre al minimo la quantità di fluido all’interno della testata 22 come visibile in figura 1. Inoltre, la testata 22 à ̈ realizzata in acciaio inox così da non essere sostanzialmente intaccata dai fluidi che attraversano il passaggio in esso creato.
Nel caso in cui si desideri aprire il passaggio realizzato nella testata 22, la valvola viene fatta aprire, ottenendo la configurazione illustrata in figura 2. Dell’aria in pressione viene immessa attraverso l’apertura radiale 32 ed il condotto 34 nella camera di espansione 27’’ che si espande, così che il pistone 14 trasli, ponendo in compressione la molla 100 e spostando lo stelo 18. Di conseguenza, lo stelo, traslando, deforma la membrana 20, in particolare la lamina sottile 66, spostando il corpo cilindrico 64 rispetto al corpo anulare esterno 62 della membrana 20. L’estremità troncoconica 70 del corpo cilindrico 64 non à ̈ così in battuta sulle pareti dell’apertura troncoconica 86, creando tra le stesse pareti un’apertura di passaggio 87 che consente il passaggio di fluido tra il condotto obliquo 88 ed il condotto assiale 92.
A seconda del tempo di apertura della valvola a membrana 10 varia la quantità di fluido che attraversa il passaggio nella testata 22. Inoltre, la quantità di fluido può essere modificata grazie al regolatore 16. Infatti, ruotando la porzione cilindrica posteriore 40, il regolatore 16 si avvita o si svita rispetto al corpo valvola 12, variando così la lunghezza della camera di espansione 27 e, di conseguenza, anche la distanza massima raggiungibile tra l’estremità troncoconica 70 del corpo cilindrico 64 e le pareti dell’apertura troncoconica 86, aumentando o diminuendo l’apertura di passaggio 87 illustrata in figura 2.
Secondo una variante dell’invenzione, una valvola a membrana comprende una testata realizzata in politetrafluoroetilene (PTFE) così da poter essere utilizzata per il dosaggio di sostanze potenzialmente intaccanti l’acciaio inox.
Sono inoltre possibili ulteriori varianti e modalità realizzative, ad esempio la forma e la posizione dei condotti di passaggio nella testata, da ritenersi comprese nell’ambito di protezione dell’invenzione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Valvola a membrana (10) per il dosaggio di un fluido, comprendente: - un corpo valvola (12) in cui sono ricavati una camera posteriore (26) ed un foro anteriore (24) tra loro collegati; - un corpo regolatore (16) inserito nella camera posteriore (26) del corpo valvola (12), così da otturare posteriormente detta camera posteriore (26); - un pistone (14) traslante all’interno della camera posteriore e posto in pressione da un mezzo elastico (100) interposto tra il corpo regolatore (16) e detto pistone (14); - uno stelo (18) avente un’estremità fissata al pistone (14) ed attraversante il foro anteriore (24); - una membrana (20), almeno parzialmente fissata al corpo valvola (12) e comprendente un corpo mobile (64) fissato all’estremità libera (60) dello stelo (18) così che detto corpo mobile (64) possa essere spostato grazie al movimento dello stelo (18); - una testata (22) fissata al corpo valvola (12) e nella quale à ̈ ricavato un condotto di passaggio (84, 86, 88, 90, 92) atto ad essere attraversato dal fluido da dosare; detto condotto di passaggio comprendendo un’apertura (86) nella quale ha facoltà di movimento il corpo mobile (64) così che detto corpo mobile (64) possa disporsi in una prima posizione di chiusura in cui chiude il condotto di passaggio ed in una seconda posizione di apertura in cui mantiene aperto il condotto di passaggio; detta valvola (10) caratterizzata dal fatto che il corpo mobile (64) comprende un’estremità troncoconica (70) e che l’apertura (86) ha una forma troncoconica omologa all’estremità troncoconica (70), così che quando il corpo mobile (64) à ̈ nella prima posizione di chiusura, l’apertura (86) sia almeno parzialmente occupata dall’estremità troncoconica (70).
  2. 2) Valvola a membrana (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la membrana (20) comprende un corpo anulare esterno (62) fissato al corpo valvola (12) ed alla testata (22), e collegato mediante una lamina (66) flessibile al corpo mobile (64); essendo ricavato in detto corpo mobile (64) un foro cieco (72) filettato, ed in cui l’estremità libera (60) dello stelo (18) à ̈ filettata con una filettatura omologa a quella del foro cieco (72) del corpo mobile (64) così che detta estremità libera (60) sia avvitata nel foro cieco (72).
  3. 3) Valvola a membrana (10) secondo la rivendicazione 2, in cui un’anellatura (94) à ̈ disposta attorno al corpo mobile (64) atta ad irrobustire l’accoppiamento per filettatura dello stelo (18) con il corpo mobile (64) della membrana (20).
  4. 4) Valvola a membrana (10) secondo la rivendicazione 3, in cui l’anellatura (94) à ̈ realizzata in ottone.
  5. 5) Valvola a membrana (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui lo stelo (18) à ̈ in acciaio ed à ̈ rivestito con nitruro di titanio (TiN) e lappato, così da minimizzare la rugosità superficiale.
  6. 6) Valvola a membrana (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il pistone à ̈ realizzato in alluminio e/o in acciaio.
  7. 7) Valvola a membrana (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo regolatore (16) à ̈ avvitabile nella camera posteriore (26) del corpo valvola (12), in modo che detto corpo regolatore (16) possa variare la propria posizione rispetto alla camera posteriore (26), così da regolare la lunghezza della corsa del pistone (14) e la distanza tra l’estremità troncoconica (70) e l’apertura (86).
  8. 8) Valvola a membrana (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la testata (22) ha una forma cilindrica con una faccia adiacente alla membrana (10), ed in cui il condotto di passaggio ricavato nella testata (22) comprende un primo dotto di uscita (84) di sviluppo radiale comunicante da una parte con l’esterno e dall’altra, attraverso un condotto obliquo (88), con l’apertura (86), ed un secondo dotto di uscita (90) comunicante da una parte con l’esterno e dall’altra, attraverso un condotto assiale (92), con l’apertura (86); detta apertura (86) essendo ricavata nella faccia adiacente alla membrana (10).
  9. 9) Valvola a membrana (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui nella camera posteriore (26) Ã ̈ disposto un anello di arresto (104) atto a bloccare la corsa del pistone (14) nel caso in cui il corpo regolatore (16) sia sfilato dalla camera posteriore (26).
  10. 10) Valvola a membrana (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo regolatore (16) comprende una cavità (50) entro la quale à ̈ accolta una molla (100), ed in cui il pistone (14) comprende un primo corpo cilindrico (52) ed un secondo corpo cilindrico (54) di diametro maggiore rispetto a quello del primo corpo cilindrico (52); il primo corpo cilindrico (52) essendo disposto internamente alla molla (100) e coassiale alla stessa molla (100), detta molla (100) essendo da una parte in battuta sul fondo della cavità (50) e dall’altra sulla faccia del secondo corpo cilindrico (54).
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