ITVR20090141A1 - Giunto di connessione particolarmente per corrimano, parapetti e similari, nonche' gruppo di ancoraggio impegnabile ad un'estremita' di componente tubolare. - Google Patents

Giunto di connessione particolarmente per corrimano, parapetti e similari, nonche' gruppo di ancoraggio impegnabile ad un'estremita' di componente tubolare. Download PDF

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ITVR20090141A1
ITVR20090141A1 IT000141A ITVR20090141A ITVR20090141A1 IT VR20090141 A1 ITVR20090141 A1 IT VR20090141A1 IT 000141 A IT000141 A IT 000141A IT VR20090141 A ITVR20090141 A IT VR20090141A IT VR20090141 A1 ITVR20090141 A1 IT VR20090141A1
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IT
Italy
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joint
rod
tie rod
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IT000141A
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Renato Mastella
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Mast S R L
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16CSHAFTS; FLEXIBLE SHAFTS; ELEMENTS OR CRANKSHAFT MECHANISMS; ROTARY BODIES OTHER THAN GEARING ELEMENTS; BEARINGS
    • F16C11/00Pivots; Pivotal connections
    • F16C11/04Pivotal connections
    • F16C11/06Ball-joints; Other joints having more than one degree of angular freedom, i.e. universal joints
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F11/00Stairways, ramps, or like structures; Balustrades; Handrails
    • E04F11/18Balustrades; Handrails
    • E04F11/181Balustrades

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  • Steps, Ramps, And Handrails (AREA)

Description

GIUNTO DI CONNESSIONE PARTICOLARMENTE PER CORRIMANO, PARAPETTI E SIMILARI, NONCHÉ GRUPPO DI ANCORAGGIO IMPEGNABILE AD UN’ESTREMITÀ DI COMPONENTE TUBOLARE.
La presente invenzione riguarda un giunto particolarmente adatto per connettere accessori di scale modulari, quali corrimano, parapetti e similari, nonché un gruppo di ancoraggio impegnabile ad un’estremità di componente tubolare.
Nell’industria delle scale, in particolare delle scale modulari occorre molto spesso collegare tra loro in modo rapido e amovibile componenti, quali spezzoni di corrimano oppure di parapetto e, a tale scopo, si fa tradizionalmente uso di giunti di connessione di vario tipo.
Il brevetto inglese GB-229571 insegna un giunto o sistema di giunzione includente una serie di blocchetti per la connessione tra spezzoni di corrimano e/o montanti di supporto, i blocchetti essendo ottenuti per assemblaggio di più componenti. Più in particolare, ogni spezzone viene ancorato, in corrispondenza di ciascuna sua estremità, ad un manicotto a sua volta connesso ad un codolo che supporta una sfera destinata ad essere alloggiata in una rispettiva sede di alloggiamento delimitata dal blocchetto.
Secondo una variante, nelle pareti esterne di ciascun blocchetto possono essere ricavate delle asole. A seconda della disposizione del blocchetto, il codolo di ciascuno spezzone si attesta in corrispondenza di una o dell’altra estremità della rispettiva asola. É possibile quindi ancorare ciascuno spezzone al blocchetto in due posizioni tra di loro angolate di circa 20°-30°.
Un giunto secondo tale brevetto non consente la regolazione dell’assetto dei componenti connessi (del parapetto, montante, ecc.) e, quindi, l’accessorio di una scala non è atto ad essere istallato in ogni tipo di ambiente o locale dove la scala va istallata. In aggiunta, l’assemblaggio dei componenti da giuntare ai rispettivi blocchetti richiede elevata precisione e quindi grande abilità di esecuzione.
Sono stati anche proposti giunti per componenti od accessori di scale, formati da due elementi cavi configurati a calotta semisferica delimitante una luce assiale passante, ciascuno elemento cavo essendo ancorato ad un rispettivo componente della scala. I due elementi cavi vengono disposti in modo tale da risultare affacciati con le rispettive luci assiali passanti reciprocamente allineate e quindi vengono tra loro assemblati e fissati in posizione inserendo una spina (ad esempio un bullone o vite) attraverso le luci assiali passanti, ora allineate, che consente l’orientamento angolare reciproco tra le calotte. I due elementi cavi ed i rispettivi componenti da connettere possono quindi ruotare l’uno rispetto all’altro intorno alla spina.
Con una tale giunto non è possibile regolare rapidamente a piè d’opera l’assetto relativo tra componenti adiacenti di una scala, c’è il rischio di perdere la spina e l’intero assemblaggio dei componenti richiede operazioni complesse e quindi lunghi tempi di istallazione.
Sono già stati proposti anche giunti a sfera per il collegamento di componenti accessori per scale modulari, che tuttavia sono di fabbricazione complessa e comportano sia difficoltà di assemblaggio che di regolazione od adattamento alle esigenze di istallazione a piè d’opera.
Scopo principale della presente invenzione è quello di fornire un giunto, in particolare per accessori di scale modulari, mediante il quale sia possibile assemblare e regolare agevolmente e velocemente componenti giuntati in fase di istallazione a piè d’opera.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un giunto che consenta di poter regolare la posizione relativa dei componenti da assemblare entro un’ampia gamma di posizioni angolari.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un gruppo di ancoraggio facilmente ancorabile a componenti ed, in particolare, componenti tubolari da collegare.
Secondo un primo aspetto della presente invenzione si fornisce un giunto di connessione per componenti da collegare tra loro, comprendente:
- un componente ad inserto avente almeno parte della propria superficie esterna sferica;
- un componente a calotta delimitante una sede di accoglimento per il componente ad inserto, la quale è aperta sia in corrispondenza di una sua estremità di accesso in essa del componente ad inserto che in corrispondenza dell’altra sua estremità, ma con luce passante ridotta, per costituire un’estremità di ritegno per il componente ad inserto,
- un componente di chiusura destinato ad impegnare l’estremità di accesso così da confinare almeno parzialmente il componente ad inserto nel componente a calotta, e
- mezzi di ancoraggio per almeno uno tra il componente ad inserto e il componente di chiusura ad un rispettivo componente da collegare.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione si fornisce un gruppo di ancoraggio impegnabile ad un’estremità di componente tubolare, comprendente:
- almeno un organo di supporto;
- almeno un componente a tirante ad asse longitudinale estendentesi almeno da un lato dell’organo di supporto;
- almeno un componente a ganascia espandibile montato sul componente a tirante;
- almeno un componente espansore trovantesi da banda opposta rispetto all’organo di supporto rispetto all’almeno un componente a ganascia espandibile, l’almeno un componente espansore essendo destinato ad impegnarsi a scorrimento con un rispettivo componente a ganascia ed essendo destinato ad essere comandato dall’almeno un componente a tirante, così da far espandere l’almeno un componente a ganascia espandibile se l’almeno un componente a tirante viene azionato e tenuto tirato in un senso e a consentire il suo rilascio se il componente a tirante viene allentato in senso opposto.
Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla seguente descrizione dettagliata di specifici esempi di realizzazione di un giunto e di un gruppo di ancoraggio, descrizione fatta con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
- le Figure 1 e 2 sono viste in esploso, prospettiche leggermente dall’alto e da rispettivi lati di un giunto secondo la presente invenzione;
- la Figura 3 è una vista prospettica di un’asta dotata ad una sua estremità di un giunto secondo un altro esempio di realizzazione in accordo con la presente invenzione;
- la Figura 4 è una vista in esploso dell’asta di Fig.3;
- la Figura 5 è una vista prospettica leggermente dall’alto di aste simili a quelle di Fig.3 ancorate ad un supporto e con assetto verticale;
- la Figura 6 è una vista dei componenti di Fig.5 durante una fase del loro assemblaggio;
- la Figura 7 è una vista prospettica leggermente dall’alto dei componenti di Fig.5 con aste in assetto inclinato rispetto alla direzione verticale;
- la Figure 8 è una vista prospettica leggermente dall’alto di un tubo con bussola filettata impegnabile con un’asta secondo la Fig.5;
- la Figura 9 è una vista dei componenti di Fig.8 durante una fase del loro assemblaggio;
- la Figura 10 è una vista in sezione longitudinale di un elemento a puntone secondo la presente invenzione;
- la Figura 11 è una vista prospettica leggermente dall’alto di una scala modulare dotata di due elementi a puntone simili a quelli di Fig.10;
- le Figure 12 e 13 sono viste prospettiche leggermente dall’alto di un’unità di giunzione secondo la presente invenzione in rispettivi assetti;
- la Figura 14 illustra una fase di assemblaggio dell’unità di giunzione di Figg.12 e 13;
- le Figure 15 e 16 sono viste in sezione longitudinale dell’unità di giunzione di Figg.12 e 13;
- la Figura 17 è una vista prospettica leggermente dall’alto dell’unità di giunzione di Figg.12 e 13 posta a collegare due spezzoni di corrimano;
- la Figura 18 è una vista prospettica leggermente dall’alto di un altro esempio di realizzazione di giunto secondo la presente invenzione;
- Figure 19 e 20 sono viste in sezione longitudinale del giunto di Fig.18 in rispettivi assetti di serraggio;
- la Figura 21 è una vista prospettica leggermente dall’alto del giunto di Fig. 18 che collega due spezzoni di corrimano di una scala;
- la Figura 22 è una vista prospettica leggermente dall’alto di un altro esempio di realizzazione di giunto secondo la presente invenzione;
- le Figure 23 e 24 sono viste prospettiche leggermente dall’alto che illustrano rispettive fasi di realizzazione di un giunto secondo la Fig.22.
Negli uniti disegni, parti o componenti uguali o simili sono stati contraddistinti con gli stessi numeri di riferimento.
Con riferimento dapprima alle Figure da 1 a 2, si è illustrato un giunto di connessione 1a secondo la presente invenzione, che può essere usato per connettere in particolare componenti di scale, il quale include:
- un componente ad inserto 2 comprendente almeno parte della propria superficie esterna sferica, il componente ad inserto essendo di preferenza configurato a semisfera o a sfera;
- un componente a calotta 3 che delimita una sede di accoglimento SA e comprende un’estremità di accesso 3a aperta per inserire o per l’accesso in essa del componente ad inserto 2, ed una estremità di ritegno 3b del componente ad inserto 2, la quale presenta luce passante ridotta;
- un componente di chiusura 4 destinato a impegnare l’estremità di accesso 3a, così da confinare il componente ad inserto 2 almeno parzialmente nel componente a calotta 3; e
- mezzi di ancoraggio del componente ad inserto 2 e/o del componente di chiusura 4 ad un rispettivo componente da collegare.
La sede di accoglimento SA, in corrispondenza dell’estremità di ritegno 3b, presenta, di preferenza, sezione inferiore alla sezione di parte della superficie estera sferica del componente ad inserto 2. Allorché, inoltre, il componente ad inserto 2 è posto nella sede di alloggiamento SA, la propria superficie esterna sferica sporge parzialmente rispetto al componente a calotta 4 in corrispondenza dell’estremità di ritegno 3b.
Preferibilmente, il componente a calotta 3 è configurato a solido di rotazione intorno ad un asse di simmetria x-x, e presenta una superficie esterna 3d a tronco di cono con diametro decrescente dall’estremità di accesso 3a all’estremità di ritegno 3b. Il componente a calotta 3 può inoltre comprendere, a partire dall’estremità di accesso 3a, un primo tratto 3e a diametro costante e poi uno spallamento esterno 3f di connessione del primo tratto 3e con la superficie esterna a tronco di cono 3d.
Ancor più preferibilmente, la sede di accoglimento SA è almeno parzialmente sferica.
Il componente a calotta 3 comprende, di preferenza, un tratto internamente filettato 3c in corrispondenza dell’estremità di accesso 3a, mentre il componente di chiusura 4 presenta un corrispondente tratto esternamente filettato 4a destinato ad impegnarsi per avvitamento con il tratto 3c internamente filettato del componente a calotta 3.
In corrispondenza di una porzione della superficie esterna sferica, di preferenza sporgente, in uso, rispetto al componente a calotta 3, può essere ricavato un incavo, ad esempio un foro F, e, in tale caso, i mezzi di ancoraggio comprendono un elemento astiforme, quale una spina 5a impegnabile nell’incavo F. Di preferenza, l’incavo comprende un foro filettato F e l’elemento astiforme (ad esempio una vite) presenta almeno un’estremità filettata impegnabile nel foro filettato F.
Più in particolare, il componente di chiusura 4 può comprendere un organo di supporto 4b che può essere configurato a disco, con parete laterale esternamente filettata 4a, la cui superficie destinata ad attestarsi sul componente ad inserto è almeno parzialmente curva con concavità rivolta verso l’esterno.
Grazie a tale strutturazione, fissando o ancorando, come si vedrà meglio più avanti, il componente ad inserto mediante mezzi o un gruppo di ancoraggio (ad esempio spina 5a) ad un supporto di base, ad un altro giunto o ad un altro componente, sarà possibile spostare angolarmente il componente a calotta 3 unitamente al componente di chiusura 4 rispetto al componente ad inserto 2, comandando così lo spostamento angolare relativo del componente a calotta 3 sulla superficie esterna sferica del componente ad inserto 2.
Nell’esempio di realizzazione illustrato in Figure 1 e 2, il giunto 1a presenta un gruppo di ancoraggio ad un’estremità di componente tubolare.
Tale gruppo comprende:
- un organo di supporto, quale l’organo di supporto 4b;
- un componente a tirante 4c ad asse longitudinale y-y che si estende almeno da un lato dall’organo di supporto 4b (nell’esempio illustrato in Figg. 1 e 2, il componente a tirante si estende da banda opposta al componente a calotta 3 rispetto all’organo di supporto 4b); il componente a tirante 4c è di preferenza almeno parzialmente esternamente filettato;
- un componente a ganascia espandibile 6 montato sul componente a tirante 4c;
- un componente espansore 7, di preferenza una boccola internamente filettato il quale si trova da banda opposta rispetto all’organo di supporto 4b rispetto al componente a ganascia espandibile 6; il componente espansore 7 è destinato ad impegnarsi a scorrimento con un rispettivo componente a ganascia 6 e ad essere comandato dal componente a tirante 4c. Con una tale strutturazione il componente espansore 7 comanda l’espansione del componente a ganascia espandibile 6 se il componente a tirante 4c viene azionato e tenuto tirato in un senso e consente il suo rilascio se il componente a tirante 4c viene allentato in senso opposto.
Vantaggiosamente, si prevede una lamina 6a in cui è ricavato un foro passante di sezione superiore alla sezione trasversale del componente a tirante 4c, da porzioni perimetrali della quale si estende/ono il/i componente a ganascia espandibile 6. Ciascun componente a ganascia 6 espandibile presenta almeno una parete interna inclinata o curva presentante, in uso, distanza crescente dall’asse y-y nella direzione di allontanamento dall’organo di supporto 4b. Più in particolare, si prevedono tre componenti a ganascia espandibile 6, i quali, di preferenza, si ergono a partire da porzioni angolarmente equidistanti della lamina 6a. La parete esterna dei componenti a ganascia espandibile 6 è sostanzialmente curva con distanza dall’asse y-y, allorché essi sono in posizione di scorrimento non espansa, sostanzialmente equivalente al raggio di un componente tubolare da collegare rigidamente al giunto od ad altro elemento; allorché, quindi, i componenti a ganascia espandibile 6 sono in posizione di riposo non espansa, il gruppo di ancoraggio può essere inserito sostanzialmente a misura in un componente tubolare.
Ancor più vantaggiosamente, una porzione del componente espansore 7 destinata ad impegnare il/i componente/i a ganascia espandibile 6 è configurata sostanzialmente a parete inclinata o curva con sezione decrescente nel senso di avvicinamento all’organo di supporto 4b.
Il gruppo di ancoraggio include inoltre mezzi di ritenuta o mantenimento in posizione dei vari componenti tra di loro assemblati, quali una molla oppure un anello d’arresto cosiddetto “seger” S, che viene montato in corrispondenza dell’estremità libera del componente a tirante 4c, dopo che sullo stesso sono stati montati prima il/i componente/i a ganascia espandibile 6 e poi il componente espansore 7. A tal proposito, tra il tratto esternamente filettato e l’estremità libera del componente a tirante può essere delimitata una scanalatura di alloggiamento 4e e mantenimento in posizione del seger S o anello di arresto.
Per ancorare un elemento (nell’esempio illustrato il giunto 1a) ad un componente tubolare, ad esempio uno spezzone di corrimano di una scala, si dovranno dapprima assemblare i vari componenti tra loro e quindi comandare l’impegno (ad esempio avvitamento) del componente a tirante 4c con il componente espansore 7, fintantoché l’estremità libera con scanalatura 4e del componente a tirante 4c non sporga rispetto al componente espansore 7. A questo punto si monterà un seger S o similare sull’estremità libera del componente a tirante 4c, ora sporgente rispetto al componente espansore 7 e quindi si immetteranno a misura i componenti così assemblati all’interno di un’estremità di un componente tubolare. Mediante un adatto utensile, si comanderà poi la rotazione (in un senso prestabilito a seconda della filettatura del componente a tirante 4c e quindi del componente espansore 7) dell’organo di supporto 4b e quindi del componente a tirante 4c. A tale scopo, si può prevedere, ad esempio nel componente a calotta un foro FI per l’inserimento di un adatto utensile (quale un cosiddetto “cacciaspine”), il quale comanderà quindi la rotazione del componente a calotta 3 e dell’organo di supporto 4b con componente a tirante 4c, in uso, rigidamente accoppiati al componente a calotta 3.
Dal momento che la parete interna del componente tubolare preme in corrispondenza della parete esterna del/i componente/i a ganascia espandibile 6, la rotazione del componente a tirante 4c determina l’avvitamento del componente espansore 7 sul componente a tirante stesso e quindi l’impegno della parete esterna dello stesso con le pareti interne del/i componente/i a ganascia espandibile 6 spostandolo/i da una posizione di riposo non espansa (posizione che consente lo scorrimento del gruppo di ancoraggio rispetto ad un componente tubolare) alla posizione espansa (posizione nella quale il gruppo di ancoraggio è bloccato in posizione rispetto ad un componente tubolare). Nella posizione espansa, il componente espansore 7 preme dall’interno il/i componente/i a ganascia espandibile determinandone l’inclinazione rispetto all’asse y-y. In tale posizione, il/i componente/i a ganascia espandibile è/sono serrati contro la parete interna del componente tubolare impedendo l’ulteriore scorrimento (nell’esempio illustrato di un giunto) rispetto al componente tubolare stesso. Per svincolare i mezzi di ancoraggio dal componente tubolare, sarà sufficiente ruotare a ritroso l’organo di supporto 4b.
Con riferimento quindi alle Figure da 3 a 10, si è illustrato un giunto 1b secondo la presente invenzione simile a quello sopra illustrato, il quale non è dotato del gruppo di ancoraggio sopra descritto. Tale giunto 1b, o meglio il primo tratto 3e del componente a calotta 3 di tale giunto, viene forzato così da essere inserito a misura e bloccato in posizione in una sede delimitata in corrispondenza dell’estremità libera di un’asta tubolare 8. In corrispondenza invece dell’altra estremità dell’asta tubolare 8 può essere inserita e fissata, ad esempio inserita a misura, una barra esternamente filettata 9.
Gli elementi così assemblati possono essere vincolati ad una rispettiva lastra o base di supporto 10 inserendo l’elemento astiforme 5a del giunto 1b in un foro o incavo ricavato nel supporto 10 o in un componente dello stesso. Si può, ad esempio, ancorare al supporto un secondo giunto 1b e quindi inserire e bloccare un elemento astiforme 5a, da un lato, in un foro ricavato nel componente ad inserto del giunto 1b ancorato al supporto e dall’altro in un foro ricavato nel componente ad inserto del giunto 1b vincolato alla barra 8. In alternativa, il foro per l’inserimento dell’elemento astiforme 5a può essere ricavato direttamente nel supporto 10 oppure in un elemento rigidamente accoppiato ad esso.
Con una tale strutturazione, come si comprenderà, l’asta 8 e la barra 9 possono essere articolate e ruotate agevolmente rispetto al supporto 10 grazie al rispettivo giunto 1b, e più in particolare mediante la rotazione del componente a calotta 3 rispetto e sul relativo componente ad inserto 2.
La barra 9 e quindi l’asta 8 possono inoltre essere ancorate ad un manicotto 11 in una porzione interna del quale è fissata, ad esempio saldata una o più bussola/e 12 internamente filettata/e, la/e quale è/sono destinata/e ad impegnarsi per avvitamento con la barra 9. Per fissare in posizione la bussola 12 nel manicotto 11, si possono ricavare fori 12a in porzioni prestabilite del manicotto 11, inserire la bussola 12 nel manicotto all’altezza del/i foro/i 12a, e quindi applicare uno strato di saldatura in corrispondenza del/i foro/i 12a.
Di preferenza, internamente al manicotto 11 si fissano due bussole 12, tra di loro opportunamente distanziate, ciascuna destinata ad impegnarsi per avvitamento con una rispettiva barra filettata 9, a sua volta ancorata ad una rispettiva asta 8. Entrambe le aste 8, possono recare, in corrispondenza della propria estremità libera, un giunto 1b come sopra descritto, il quale viene articolato ad un rispettivo supporto.
Grazie alla combinazione e assemblaggio di giunti 1b, aste 8, barre 9, manicotti 11 e bussole 12 si può ottenere un elemento a puntone 13 o un elemento a tirante ad esempio per scale (si veda in particolare la Figura 11), la cui lunghezza o estensione è regolabile comandando l’avvitamento/lo svitamento delle barre 9 nelle rispettive bussole 12 e la cui inclinazione rispetto ai componenti su cui va montato è regolabile grazie ai giunti 1b.
Con riferimento ora alle Figure da 12 a 17 si è illustrata un’unità di giunzione 17 includente due o più giunti secondo la presente invenzione (due giunti 1a nell’esempio illustrato in Figure) tra di loro ancorati in corrispondenza del rispettivo componente ad inserto. Più in particolare, gli incavi F dei giunti nel rispettivo componente ad inserto 2 sono impegnati da un elemento astiforme 5a in comune.
Tale unità di giunzione, come si comprenderà, consente di ancorare tra loro elementi disposti tra loro angolati o comunque non allineati.
Ciascun componente a calotta può infatti essere angolarmente spostato rispetto al rispettivo componente ad inserto, e la combinazioni degli spostamenti angolari di entrambi i componenti a calotta dell’unità di giunzione consentono di ottenere angoli di inclinazione di componenti da giuntare molto elevati.
Qualora entrambi i giunti comprendano gruppi di ancoraggio come sopra descritto con riferimento al giunto 1a, per collegare due spezzoni tubolari SP1, SP2 con una tale unità di giunzione, si inserisce il gruppo di ancoraggio di un giunto 1a in uno spezzone SP1 da collegare, quindi si comanda, come sopra descritto, la rotazione del rispettivo organo di supporto 4b portando il componente a ganascia espandibile in posizione espansa. A questo punto si può inserire il gruppo di ancoraggio dell’altro o di un altro giunto dell’unità nell’altro spezzone tubolare SP2 e ripetere le operazioni per il bloccaggio per il gruppo di ancoraggio del secondo giunto 1a (si veda Fig.16).
È di tutta evidenza, quindi, come con tale unità di giunzione sia possibile collegare in maniera molto agevole due spezzoni tubolari, ad esempio spezzoni di corrimano, oppure due elementi di una scala, in quanto l’ancoraggio di ciascun giunto ad un rispettivo elemento è indipendente dall’ancoraggio dell’altro giunto al secondo elemento da collegare.
Nelle Figure da 18 a 21 si è invece illustrato un giunto 1c dotato di gruppi di ancoraggio simili a quelli illustrati con riferimento al giunto 1a, ma in cui il componente a tirante si estende in parte da un lato e in parte dall’altro rispetto all’organo di supporto. Non si prevedono quindi componente a inserto e componente a calotta. Mediante un tale giunto 1c possono essere collegati due spezzoni tubolari SP3, SP4 tra di loro sostanzialmente paralleli. Il collegamento di tali spezzoni viene effettuato inserendo il gruppo di ancoraggio disposti da un lato dell’organo di supporto in uno spezzone tubolare SP3, e quindi il gruppo di ancoraggio disposto dall’altro lato dell’organo di supporto, nell’altro spezzone tubolare SP4. A questo punto si comanda la rotazione dell’organo di supporto e quindi dei componenti a tiranti, i quali, come sopra descritto comandano l’avvitamento dei componenti espansori e quindi lo spostamento del/i componente/i a ganascia espandibile dalla posizione non-espansa (posizione di inserimento - si veda Fig.19) alla posizione espansa (posizione di bloccaggio in posizione - si veda Fig.20).
Preferibilmente, i due componenti a tirante oppure i due componenti di espansione presenteranno filettatura inversa, cosicché alla rotazione dell’organo di supporto si comanderà un avvitamento di entrambi i componenti espansori sul rispettivo componente a tirante.
Nelle Figure da 22 a 24 si è invece illustrato un giunto 1d il quale comprende gruppi di ancoraggio simili a quelli illustrati con riferimento al giunto 1c, ma si prevedono due organi di supporto 4b montati adiacenti e paralleli, a partire da ciascuno dei quali si estende un rispettivo componente a tirante 4c. I componenti a tirante 4c sono tra loro sostanzialmente allineati, uno estendendosi da un organo di supporto e l’altro estendendosi dall’altro organo di supporto in senso opposto.
Per l’ottenimento di un tale giunto 1d, si possono predisporre organi di supporto ricavati in un sol pezzo con un rispettivo componente a tirante e delimitanti un’apertura assiale AA passante estendentesi dall’estremità libera del componente a tirante fino alla superficie principale libera dell’organo di supporto.
Gli organi di supporto con relativo componente a tirante vengono quindi disposti in modo tale che gli organi di supporto 4b siano adiacenti e paralleli, e i componenti a tirante 4c siano sostanzialmente allineati, uno estendendosi da un organo di supporto in un senso e l’altro estendendosi dall’altro organo di supporto in senso opposto, in tal modo le due aperture assiali AA essendo allineate. A questo punto si predispone e si inserisce un tubo 14 nelle due aperture passanti AA e per tutta l’estensione delle stesse e si montano quindi sui componenti a tirante i rispettivi componenti a ganascia espandibile ed espansori, quindi dei mezzi elastici, ad esempio molle elasticamente caricate 15 ed infine degli anelli di arresto o seger S. Le molle 15 garantiscano il mantenimento in posizione impaccata dei vari componenti del giunto, mentre i seger impediscono lo sfilamento di ciascun componente espansore dal rispettivo componente a tirante.
Per collegare due spezzoni tubolari con un tale giunto, si inseriscono un primo gruppo di ancoraggio in uno spezzone da collegare, quindi si comanda, come sopra indicato, la rotazione del rispettivo organo di supporto 4b portando il componente a ganascia espandibile in posizione espansa di bloccaggio in posizione. A questo punto si può inserire l’altro gruppo di ancoraggio nell’altro spezzone tubolare e ripetere le operazioni per il bloccaggio per tali secondo gruppo di ancoraggio.
È di tutta evidenza, quindi, come con tale giunto 1d sia possibile collegare in maniera più agevole rispetto al giunto 1c, due spezzoni tubolari, ad esempio spezzoni di corrimano.
È da notare come i gruppi di ancoraggio ad uno spezzone tubolare descritti con riferimento al giunto 1a, 1c e 1d sono di preferenza previsti in combinazione con un giunto o mezzi di giunzione di due spezzoni tubolari, ma potrebbero ad esempio anche essere utilizzati per connettere una sfera, una lamina o similare ad uno spezzone tubolare, così da chiudere un’estremità libera dello spezzone stesso.
Giunti e gruppi di ancoraggio secondo la presente invenzione sono stati descritti con particolare riferimento a componenti di scale, ma si comprenderà come gli stessi possano essere utilizzati anche in combinazione con altri elementi, quali scaffalature, piani di supporto, ecc..
Il giunto e il gruppo di ancoraggio sopra descritti sono suscettibili di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione definito dal tenore delle rivendicazioni.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Giunto di connessione per componenti da collegare tra loro, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un componente ad inserto (2) avente almeno parte della propria superficie esterna sferica; - un componente a calotta (3) delimitante una sede di accoglimento (SA) per detto componente ad inserto (2), la quale è aperta sia in corrispondenza di una sua estremità di accesso (3a) in essa di detto componente ad inserto (2) che in corrispondenza dell’altra sua estremità (3b), ma con luce passante ridotta, per costituire un’estremità di ritegno (3b) per detto componente ad inserto (2), - un componente di chiusura (4) destinato ad impegnare detta estremità di accesso (3a) così da confinare almeno parzialmente detto componente ad inserto (2) in detto componente a calotta (3), e - mezzi di ancoraggio per almeno uno tra detto componente ad inserto (2) e detto componente di chiusura (4) ad un rispettivo componente da collegare.
  2. 2. Giunto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto componente ad inserto (2) è configurato a sfera o semisfera.
  3. 3. Giunto secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto componente a calotta (3) è configurato a solido di rotazione intorno ad un asse di simmetria (x-x) con diametro decrescente da detta estremità di accesso (3a) a detta estremità di ritegno (3b).
  4. 4. Giunto secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è ricavato un incavo (F) in corrispondenza di detta superficie esterna sferica di detto componente ad inserto (2) e si prevede un elemento astiforme (5a) impegnabile in detto incavo (F), cosicché, in uso, detta superficie sferica viene mantenuta rivolta verso l’esterno di detta sede di accoglimento (SA) in corrispondenza di detta estremità di ritegno (3b).
  5. 5. Giunto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto incavo è un foro filettato (F) e detto elemento astiforme (5a) presenta almeno un’estremità filettata impegnabile in detto foro filettato (F).
  6. 6. Giunto secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta sede di accoglimento (SA) è almeno parzialmente sferica.
  7. 7. Giunto secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta estremità di accesso (3a) di detto componente a calotta (3) presenta un tratto internamente filettato (3c) e detto componente di chiusura (4) presenta un corrispondente tratto esternamente filettato (4a) per l’impegno per avvitamento con detto tratto internamente filettato (3c).
  8. 8. Unità di giunzione, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due giunti secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni reciprocamente ancorati in corrispondenza del rispettivo componente ad inserto (2).
  9. 9. Unità di giunzione secondo la rivendicazione 8, quando includente giunti secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che incavi (F) di detti giunti nel rispettivo componente ad inserto (2) sono impegnati da un elemento astiforme (5a) in comune.
  10. 10. Elemento a tirante includente almeno un giunto secondo la rivendicazione da 1 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere un supporto, almeno un asta tubolare (8) e una barra esternamente filettata (9), detto giunto essendo ancorato, da un lato, ad un’estremità di detta asta tubolare (8) e, dall’altro lato, a detto supporto, mentre detta barra esternamente filettata (9) è fissata in corrispondenza dell’altra estremità di detta asta tubolare (8).
  11. 11. Elemento a tirante secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un manicotto (11) e almeno una bussola internamente filettata (12) destinata ad impegnarsi per avvitamento con detta almeno una barra (9).
  12. 12. Gruppo di ancoraggio impegnabile ad un’estremità di componente tubolare, caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un organo di supporto (4b); - almeno un componente a tirante (4c) ad asse longitudinale (y-y) estendentesi almeno da un lato dell’organo di supporto (4b); - almeno un componente a ganascia espandibile (6) montato su detto componente a tirante (4c); - almeno un componente espansore (7) trovantesi da banda opposta rispetto a detto organo di supporto (4b) rispetto a detto almeno un componente a ganascia espandibile (6), detto almeno un componente espansore (7) essendo destinato ad impegnarsi a scorrimento con un rispettivo componente a ganascia (6) ed essendo destinato ad essere comandato da detto almeno un componente a tirante (4c), così da far espandere detto almeno un componente a ganascia espandibile (6) se detto almeno un componente a tirante viene azionato e tenuto tirato in un senso e a consentire il suo rilascio se detto componente a tirante (4c) viene allentato in senso opposto.
  13. 13. Gruppo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto almeno un componente a tirante (4c) è almeno parzialmente esternamente filettato e detto almeno un componente espansore (7) è almeno parzialmente internamente filettato e destinato ad impegnarsi per avvitamento con detto almeno un componente a tirante (4c).
  14. 14. Gruppo secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che una parete rivolta verso l’interno di detto almeno un componente a ganascia espandibile (6) presenta almeno un parete interna inclinata o curva presentante distanza crescente da detto asse longitudinale (y-y) nella direzione di allontanamento da detto organo di supporto (4b).
  15. 15. Gruppo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 12 a 14, caratterizzato dal fatto che una porzione di detto componente espansore (7) destinata ad impegnare detto almeno un componente a ganascia espandibile (6) è configurata sostanzialmente a parete inclinata o curva con sezione decrescente nel senso di avvicinamento a detto organo di supporto (4b).
  16. 16. Giunto secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo di ancoraggio secondo una qualunque delle rivendicazione da 11 a 14.
  17. 17. Giunto, caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo secondo una qualunque delle rivendicazione da 12 a 15, e: - due componenti a ganascia espandibile (6), montati uno da banda opposta all’altra rispetto a detto organo di supporto (4b), e - due componenti espansori (7), ciascuno destinato ad impegnare un rispettivo componente a ganascia espandibile (6).
  18. 18. Giunto secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto di comprendere due organi di supporto (4b) montati adiacenti e paralleli, a partire da ciascuno dei quali si estende un rispettivo componente a tirante (4c), i componenti a tirante (4c) essendo tra loro sostanzialmente allineati, uno estendendosi da un organo di supporto in un verso e l’altro estendendosi dall’altro organo di supporto in senso opposto; e dal fatto che ciascuno di detti due componenti a ganascia espandibile è montato su un rispettivo componente a tirante, e ciascuno di detti due componenti espansori (7) è in impegno con un rispettivo componente a tirante (4c).
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EP4001541A1 (en) * 2020-11-12 2022-05-25 Sergio Zambelli Connection device with two ball joints and a pole

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