ITVR20090098A1

ITVR20090098A1 - Dispositivo di potenziamento dei muscoli della gamba

Info

Publication number: ITVR20090098A1
Application number: IT000098A
Authority: IT
Inventors: Gianandrea Pinamonte
Original assignee: Gianandrea Pinamonte
Priority date: 2009-07-06
Filing date: 2009-07-06
Publication date: 2011-01-07
Also published as: US8262542B2; US20110003667A1; DE102010026073A1

Description

DISPOSITIVO DI POTENZIAMENTO DEI MUSCOLI DELLA GAMBA.

La presente invenzione riguarda un dispositivo di potenziamento che può in particolare essere utilizzato in combinazione con un pedale da batteria, così da consentire ad un batterista di potenziare i muscoli della gamba, in particolare tutti i muscoli posteriori degli arti inferiori, interessando tutte le fasce tendinomuscolari dal piede al gluteo.

Ad oggi sono stati proposti differenti tipi di dispositivi di potenziamento dei muscoli della gamba, tra cui il dispositivo secondo la domanda di brevetto statunitense US-2008248934 a nome del richiedente della presente domanda di brevetto. Tale dispositivo comprende un corpo avente una superficie di appoggio a terra ed una superficie di lavoro, le quali sono tra loro articolate, così da poter essere angolarmente reciprocamente spostate intorno ad un asse di rotazione, che, in uso, è orizzontale.

Durante l’uso, l’utilizzatore applica, direttamente oppure mediante interposizione di un pedale da batteria una pressione sulla superficie di lavoro, così da causarne lo spostamento angolare intorno all’asse orizzontale rispetto alla superficie di appoggio.

La forza di compressione applicata dall’utilizzatore durante l’uso presenta, tuttavia, una componente orizzontale, la quale può provocare lo slittamento o spostamento orizzontale del dispositivo stesso, ragion per cui l’utilizzatore, dopo aver espletato per un certo lasso di tempo ripetute fasi di compressione e di rilascio della superficie di lavoro, deve necessariamente interrompere l’allenamento e riposizionare correttamente il dispositivo sotto il proprio piede o sotto il pedale.

Scopo quindi della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di potenziamento dei muscoli della gamba che, in uso, rimanga stabilmente in posizione anche per lunghi periodi di utilizzo.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo che sia adattabile o regolabile a differenti condizioni operative.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un’unità di montaggio per un dispositivo di potenziamento dei muscoli della gamba adatto per utilizzatori con struttura muscolare anche molto diversa tra loro.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un’unità di montaggio per un dispositivo di potenziamento dei muscoli della gamba che, qualora sia utilizzato al di sotto di un pedale da batteria, possa essere usato da batteristi che, allorché suonano, compiono movimenti dei piedi molto differenti tra loro.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo che possa essere disposto in posizione di lavoro al di sotto di un pedale da batteria e anche rimosso da tale disposizione in maniera agevole, senza quindi dover compiere operazioni molto complesse o con l’ausilio di utensili.

Questi ed altri scopi ancora, che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di potenziamento di muscoli della gamba presentante:

- una superficie di appoggio sostanzialmente piana ed una superficie di lavoro, tra di loro articolate in corrispondenza di una rispettiva estremità di articolazione, così da poter essere reciprocamente angolarmente spostate tra almeno una posizione di compressione ed almeno una posizione di rilascio, e - un fronte, un retro e due fianchi,

l’estremità di articolazione essendo disposta in corrispondenza del retro, il dispositivo comprendendo inoltre almeno una porzione in risalto in corrispondenza dell’estremità di articolazione, la quale si estende verso l’esterno del dispositivo e a partire da almeno una tra la superficie di appoggio e la superficie di lavoro, la almeno una porzione in risalto essendo realizzata in materiale elasticamente deformabile, così da poter essere compressa a ridosso di una rispettiva superficie di appoggio o di lavoro.

Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla seguente descrizione dettagliata di specifici esempi di realizzazione di un dispositivo di potenziamento, descrizione fatta con riferimento agli uniti disegni, nei quali:

- la Figura 1 è una vista prospettica leggermente dall’alto di un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione;

- la Figura 2 è una vista prospettica leggermente dal basso di un particolare del dispositivo di potenziamento secondo la Fig.1;

- la Figura 3 è una vista simile alla Fig.2, ma riguardante un altro esempio di realizzazione di dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione;

- la Figura 4 è una vista in sezione presa lungo la traccia IV-IV di Fig.3; - la Figura 5 è una vista dal basso del dispositivo di potenziamento di Fig.3; - le Figure da 6 a 8 sono viste simili alla Fig. 2 di altrettanti esempi di realizzazione di dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione;

- le Figure da 9 a 16 sono viste in sezione longitudinale di altrettanti esempi di realizzazione di dispositivi di potenziamento secondo la presente invenzione; - le Figure 17, 18 e 19 sono viste, rispettivamente, in pianta, frontale e laterale di un componente a piedistallo per un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione;

- la Figura 20 è una vista di un particolare del componente a piedistallo di Figg.17-19;

- le Figg. 21 e 22 sono viste in sezione prese, rispettivamente, lungo le tracce XXI-XXI e XXII-XXII di Fig.16;

- le Figure 23 e 24 sono viste, rispettivamente, in pianta e frontale di un altro esempio di realizzazione di componente a piedistallo secondo la presente invenzione;

- la Figura 25 è una vista laterale in sezione di due componenti a piedistallo assemblati;

- la Figura 25a è una vista simile alla Figura 19 di un altro esempio di realizzazione di componente a piedistallo;

- la Figura 26 illustra una serie di componenti di montaggio secondo la presente invenzione;

- le Figure 27 e 28 sono viste laterali che illustrano altrettanti esempi di realizzazione di dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione disposto sotto un pedale per batteria, in cui le porzioni in risalto non sono compresse in quanto l’utilizzatore non ha ancora fatto gravare il peso del piede sul pedale.

Negli uniti disegni, parti o componenti uguali o simili sono stati contraddistinti con gli stessi numeri di riferimento.

Con riferimento alle Figg. 1 e 2 si è illustrato un dispositivo di potenziamento di muscoli della gamba 1a, il quale include una superficie di appoggio 2 ed una superficie di lavoro 3, tra loro articolate in corrispondenza di una rispettiva estremità di articolazione 2a, 3a. Le due superfici possono quindi essere reciprocamente angolarmente spostabili tra almeno una posizione di compressione e almeno una posizione di rilascio. La superficie di appoggio 2 è sostanzialmente piana, e vantaggiosamente anche la superficie di lavoro 3 è sostanzialmente piana.

Il dispositivo presenta un fronte F, un retro R e due fianchi L, l’estremità di articolazione 2a, 3a trovandosi in corrispondenza del retro R.

Il dispositivo comprende inoltre una o più porzioni in risalto estendentesi verso l’esterno del dispositivo a partire dalla superficie di appoggio 2 e/o di lavoro 3 ed è posta in corrispondenza della rispettiva estremità di articolazione 2a, 3a. Secondo l’esempio illustrato nelle Figure 1 e 2 il dispositivo presenta due porzioni in risalto 5a estendentesi a partire dalla superficie di appoggio 2 e ciascuna in corrispondenza di un rispettivo fianco L e dell’estremità di articolazione 2a.

La/e porzione/i in risalto è/sono realizzate in materiale elasticamente deformabile, così da poter essere, in uso, compressa/e a ridosso della rispettiva superficie di appoggio/lavoro.

Di preferenza, la/e porzione/i in risalto sono/è ricavata/e in un sol pezzo con la rispettiva superficie di appoggio o di lavoro.

Vantaggiosamente, lo spessore e/o l’altezza della/ porzione/i in risalto varia nella direzione fronte F-retro R.

Nell’esempio di realizzazione illustrato, le porzioni in risalto 5a includono elementi a sezione longitudinale sostanzialmente triangolare, con altezza crescente nella direzione retro-fronte, presentando quindi altezza massima in una sua zona distale dal retro R del dispositivo 1a.

Tale dispositivo può includere un corpo esterno tubolare cavo 6, un elemento ad inserto anch’esso tubolare e cavo 7, inseribile/estraibile a misura nella/dalla apertura passante delimitata dal corpo esterno cavo 6 e un componente ad inserto 8, a sua volta inseribile/estraibile a misura nella/dalla apertura passante delimitata dall’elemento ad inserto cavo 7, in modo tale che un’appendice o estremità del componente ad inserto 8 sporga dall’elemento ad inserto cavo 7 e possa essere afferrata da un utilizzatore.

Come si comprenderà un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione può includere un componente ad inserto 8 includente un’appendice od estremità 8a di elevato spessore cosicché possa essere afferrata dall’utilizzatore in maniera agevole e efficace.

Un tale dispositivo di potenziamento presenta porzione/i in risalto estendentisi a partire dalle pareti esterne del corpo esterno tubolare cavo 6.

Di preferenza, il corpo esterno cavo 6, l’elemento a inserto cavo 7 e il componente a inserto 8 sono rastremati nella direzione fronte F-retro R, vale a dire che la loro sezione trasversale diminuisce in tale verso.

Il corpo esterno tubolare cavo 6, di preferenza, presenta incavi o sedi IS (si vedano in particolare Figure 27 e 28) in corrispondenza del retro R del dispositivo, le quali sono destinate a consentire di afferrare agevolmente l’elemento ad inserto cavo 7, quando esso inserito nel corpo esterno cavo 6.

Vantaggiosamente, il corpo esterno cavo 6 presenta due pareti laterali arrotondate. Ancor più vantaggiosamente, la parete interna del corpo esterno cavo e la parete esterna dell’elemento a inserto cavo 7 sono a sezione trasversale quadrata o rettangolare con, rispettivamente, angoli o spigoli arrotondati. Con una tale configurazione, la porzione di contatto tra un angolo della parete interna del corpo 6 e un rispettivo spigolo dell’elemento a inserto cavo sarà ampia e senza punti di discontinuità, cosicché si otterrà un buon ancoraggio relativo tra corpo 6 e elemento 7. Allorché il corpo 6 e l’elemento 7 presentano una tale configurazione, essi sono dotati di una elevata resistenza alla compressione, e non subiscono fenomeni di lacerazione localizzati.

Con riferimento ora alle Figg. 3-5 si è illustrato un dispositivo 1b simile al dispositivo 1a, ma in cui si prevedono due porzioni in risalto 5b che presentano spessore e altezza massimi in corrispondenza di una porzione intermedia. Lo spessore e l’altezza della/e porzione/i in risalto aumenta/no gradualmente in direzione retro R-fronte F e, raggiunto un valore massimo di preferenza in una zona oltre la metà della porzione, diminuiscono. Le pareti delle porzioni in risalto non sono perpendicolari ma oblique rispetto alla superficie di appoggio 2, e sono quindi predisposte a deformarsi quanto sottoposte ad una forza con una componente ortogonale alla direzione fronte F-retro R, così da opporsi e limitare un’eventuale spostamento del dispositivo.

In Fig.6 si è illustrato un dispositivo di potenziamento 1c il quale è dotato di una porzione in risalto 5c estendentesi a partire da una porzione in corrispondenza dell’estremità di articolazione 2a della superficie di appoggio, da un fianco L all’altro del dispositivo 1c. La porzione in risalto 5c è configurata sostanzialmente a C, con due tratti paralleli 9a ciascuno disposto in corrispondenza di un rispettivo fianco L e un tratto di collegamento a ponte 9b tra i due tratti paralleli 9a. L’altezza dei due tratti paralleli 9a cresce gradualmente nel senso retro R-fronte F del dispositivo 1c.

Il dispositivo di potenziamento 1c comprende di preferenza mezzi adesivi 10 posti in corrispondenza della superficie di appoggio 2, i quali si estendono a partire dal retro R verso il fronte del dispositivo, di preferenza tra un fianco L sul retro R del dispositivo 1c e l’altro fianco L in corrispondenza del fronte F del dispositivo stesso.

Con riferimento invece alla Fig. 7, si è illustrato un dispositivo 1d simile al dispositivo 1c, ma dotato di una porzione in risalto 5d estendentesi da un fianco L all’altro del dispositivo 1d e che è configurata a rampa la cui altezza cresce nella direzione retro R-fronte F del dispositivo 1d.

In Fig. 8 si è invece illustrato un dispositivo di potenziamento 1e dotato di porzioni in risalto 5e configurate a pernetto sostanzialmente cilindrico estendentisi a partire dalla superficie di appoggio 2 e ciascuna in corrispondenza di un rispettivo fianco e della estremità di articolazione 2a. Si comprenderà come le porzioni in risalto 5e potrebbero essere configurate anche diversamente, ad esempio a semisfera.

Con riferimento alle Figg. da 9 a 16 si sono illustrati rispettivi esempi di realizzazione di dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione.

Più in particolare in tali Figure si è illustrato:

- nelle Figg. 9 e 10 dispositivi di potenziamento 1f e 1g, includenti una porzione in risalto 5f e 5g configurata a bugna ed estendentesi, rispettivamente, a partire dall’estremità di articolazione 3a, 2a della superficie di lavoro 3 e della superficie di appoggio 2;

- nelle Fig. 11 e 12 dispositivi di potenziamento 1h e 1i, i quali includono una porzione in risalto 5h e 5i estendentesi, rispettivamente, a partire dall’estremità di articolazione della superficie di appoggio 2 e della superficie di lavoro 3; le porzioni in risalto 5h e 5i sono configurate a lastra presentante una superficie di sommità parallela alla rispettiva superficie di appoggio 2 o lavoro 3, così da presentare altezza costante nella direzione retro R-fronte F del rispettivo dispositivo 1h e 1i;

- in Fig. 13 un dispositivo di potenziamento 1m dotato di una porzione in risalto configurata a bugna 5f estendentesi a partire dall’estremità di articolazione 3a della superficie di lavoro 3 e una porzione in risalto 5h configurata a lastra estendentesi a partire dall’estremità di articolazione della superficie di appoggio 2; come si noterà, inoltre, tale dispositivo in corrispondenza del proprio fronte F presenta l’estremità del corpo esterno cavo 6 sporgente rispetto all’elemento ad inserto cavo 7, e quest’ultimo a sua volta sporgente rispetto all’inserto 8, mentre in corrispondenza del proprio retro R, presenta l’inserto 8 sporgente rispetto all’elemento ad inserto cavo 7, e quest’ultimo sporgente rispetto al corpo esterno cavo 6;

- in Fig. 14 un dispositivo di potenziamento 1n simile all’esempio 1m, ma dotato di uno strato di materiale antiscivolo 11 applicato sulle superfici di appoggio e di lavoro;

- in Fig. 15 un dispositivo di potenziamento 1o simile al dispositivo 1m, ma dotato di uno strato di materiale antiscivolo 11 applicato unicamente sulla superficie di appoggio del dispositivo; tale dispositivo, inoltre, in corrispondenza del proprio fronte F presenta l’inserto 8 sporgente rispetto all’elemento ad inserto cavo 7, e quest’ultimo sporgente rispetto al corpo esterno cavo 6; e

- in Fig. 16 un dispositivo di potenziamento 1p simile al dispositivo 1n, ma dotato di una porzione in risalto configurata a lastra 5i e 5h estendentesi a partire, rispettivamente, dall’estremità di articolazione della superficie di lavoro e di appoggio.

In tali esempi si è illustrato un componente ad inserto 8 includente un’appendice o estremità 8a parallela alla superficie di lavoro (si vedano Figg. da 9 a 12) oppure di appoggio (si vedano Figg. da 13 a 16)

Con riferimento quindi alle Figure da 17 a 22 si è illustrato un componente a piedistallo 12 destinato a rialzare un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione, così da consentire di adattare il dispositivo di potenziamento alle caratteristiche dell’utilizzatore ed, eventualmente del pedale. Il componente a piedistallo 12 comprende un corpo laminare presentante due superfici principali 12a, 12b.

Una 12a delle superfici principali del componente a piedistallo 12 presenta o delimita una o più sedi di accoglimento 13 per una rispettiva porzione in risalto come sopra definite, mentre porzione/i in risalto 14 simile/i a quelle degli esempi di realizzazione sopra descritti si estende/estendono a partire dall’altra 12b delle superfici principali del componente a piedistallo 12.

Le due pareti 12a, 12b possono essere tra di loro parallele, o preferibilmente leggermente inclinate una rispetto all’altra.

Più in particolare, le due superfici principali 12a, 12b sono collegate mediante quattro superfici perimetrali: una anteriore 15, una posteriore 16 e due laterali 17a, 17b. La superficie posteriore 16 presenta area inferiore rispetto alla superficie anteriore 15.

La/e sede/i di accoglimento 13 è/sono ricavata/e e la/e porzione/i in risalto 14 si estende/estendono in corrispondenza della superficie posteriore 16.

Di preferenza, le porzioni in risalto 14 includono:

- una parete 14a estendentesi da una superficie laterale 17a all’altra 17b; - pareti 14b, 14c ciascuna estendentesi a partire dalla superficie principale 12b in corrispondenza di uno spigolo tra la superficie principale 12b e una rispettiva superficie laterale 17a, 17b; di preferenza ciascuna parete 14b, 14c presenta asse longitudinale sostanzialmente parallelo ad una rispettiva superficie laterale 17a, 17b.

Vantaggiosamente, il componente a piedistallo 12 include pernetti 18, di preferenza due pernetti 18, ciascuno ergentesi dalla superficie 12a in corrispondenza di un rispettivo spigolo anteriore. Ancor più vantaggiosamente, il componente a piedistallo include incavi 18a di accoglimento di pernetti. Ciascun incavo 18a è ricavato a partire dalla superficie 12b ed è sostanzialmente allineato con un rispettivo pernetto 18.

Secondo l’esempio di realizzazione illustrato nelle Figg. 23 e 24, le pareti 14b, 14c presentano uno rispettivo spigolo distale dalla superficie posteriore 16 e prossimale alla rispettiva superficie laterale 17a, 17b, troncato.

Il componente a piedistallo 12 può inoltre prevedere mezzi adesivi 19 posti in corrispondenza della superficie 12a e/o 12b, i quali si estendono a partire dalla superficie anteriore alla superficie posteriore del componente a piedistallo 12.

In Figura 25a si è illustrato un componente a piedistallo 120 simile al componente a piedistallo 12, ma che al posto della parete 14a presenta una parete 14d la cui altezza decresce nella direzione retro R-fronte F ed è massima in corrispondenza del retro R del componente. La sede di accoglimento 13a è configurata in modo da accogliere una porzione in risalto di un dispositivo secondo la presente invenzione o altro componente a piedistallo. Ad esempio includente parete 14d e pareti 14b.

Secondo la presente invenzione si prevede inoltre un’unità di montaggio dotata di un componente a piedistallo 12 e un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione (si veda Fig. 26), i quali possono essere assemblati insieme così da innalzare il dispositivo di potenziamento rispetto ad un piano di supporto senza tuttavia intaccarne le prestazioni.

Per l’assemblaggio si dispone la superficie 12a del componente a piedistallo 12 affacciata e sostanzialmente parallela alla superficie di appoggio 2 del dispositivo e quindi essi vengono avvicinati o impaccati in modo tale che la/e porzione/i in risalto del dispositivo di potenziamento si inseriscano e venga/no accolta/e in una o in una rispettiva sede di accoglimento 13.

Se il componente a piedistallo include pernetti 18, allora si prevedranno rispettivi fori ciechi 20 nel dispositivo di potenziamento, ricavati a partire dalla superficie di appoggio, i quali, durante l’assemblaggio di un dispositivo di potenziamento e componente a piedistallo, accoglieranno i rispettivi pernetti 18.

È anche possibile assemblare due componenti a piedistallo 12 tra di loro in maniera del tutto simile a quella ora descritta (si veda Fig.25). In tal modo si può assemblare un dispositivo di potenziamento con due o più componenti a piedistallo assemblati; è così possibile innalzare ulteriormente il livello del dispositivo, senza tuttavia limitarne la funzionalità. Vantaggiosamente, un’unità di montaggio secondo la presente invenzione comprende un dispositivo di potenziamento e tre componenti a piedistallo, che possono avere spessore tra loro differente.

Con riferimento ora alle Figg.27 e 28 si sono illustrati rispettivi dispositivi di potenziamento secondo la presente invenzione disposti al di sotto di un pedale da batteria. Come si noterà, allorché si dispone un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione al di sotto di un pedale, le porzioni in risalto che si estendono a partire dalla superficie di appoggio, risultano a contatto con il suolo o supporto su cui è disposto il pedale, mentre le porzioni in risalto che si estendono a partire dalla superficie di lavoro, risultano a contatto con la superficie, in uso, inferiore del pedale.

Allorché quindi un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione viene disposto al di sotto di un pedale, esso risulta in contatto con il pedale e/o il supporto in corrispondenza di rispettive porzioni in risalto. Successivamente l’utilizzatore preme ripetutamente il pedale per effettuare l’allenamento. Grazie alla presenza delle porzioni in risalto, anche quando l’utilizzatore rilascia il pedale, non si ha mai un distacco completo tra pedale, dispositivo e supporto, e quindi il dispositivo rimane correttamente in posizione di lavoro durante tutte le fasi di allenamento e quindi di utilizzo dello stesso. Durante l’utilizzo le porzioni in risalto infatti sono sempre schiacciate in funzione principalmente del peso del piede e quindi le porzioni in risalto provocano forze di reazione che si oppongono allo slittamento del dispositivo dovuto alla componente orizzontale della forza di compressione applicata dall’utilizzatore.

Se si utilizza un dispositivo dotato di porzioni in risalto aventi pareti tra di loro inclinate, si può ottenere una forza di reazione allo slittamento del dispositivo con più componenti e tale da opporsi sia allo slittamento longitudinale del dispositivo che trasversale.

Il dispositivo oltre ad essere utilizzato unitamente ad un pedale da batteria può, in alterativa, essere utilizzato a scopo medico-riabilitativo.

Un dispositivo di potenziamento secondo la presente invenzione può essere realizzato in un materiale elasticamente deformabile, quale poliuretano, ad esempio poliuretano a cellule aperte.

Il dispositivo secondo la presente invenzione, può essere utilizzato in combinazione con qualsiasi tipo di pedale. Preferibilmente, l’angolo di inclinazione tra superficie di lavoro e di appoggio è inferiore all’angolo che, a riposo, un pedale delimita con il terreno, e allorché il dispositivo viene disposto al di sotto di un pedale, quest’ultimo in posizione di riposo impegnerà una porzione in risalto. Nella fase di lavoro iniziale, il dispositivo subirà una deformazione solo in corrispondenza delle sue porzioni in risalto che si deformeranno a mezzo del peso del piede, che bloccherà quindi in posizione il dispositivo di potenziamento rispetto al terreno.

Un dispositivo secondo la presente invenzione presenta elevata praticità d’uso, in particolare allorché esso comprenda un corpo esterno cavo e uno o più inserti, che possono essere agevolmente utilizzati, e che, impegnandosi reciprocamente, consentono all’utilizzatore di poter regolare le caratteristiche meccaniche del dispositivo anche in un ampio intervallo.

I componenti a piedistallo, inoltre permettono di adattare il dispositivo a qualsiasi tipo di superficie e angolo di utilizzo di un eventuale pedale.

Il componente a piedistallo presenta densità maggiore o pari a quella del rispettivo dispositivo.

Le pareti esterne del dispositivo, ed eventualmente le pareti sia interne che esterne dei componenti del dispositivo, quali il corpo esterno tubolare cavo 6, elemento ad inserto tubolare e cavo 7 e componente ad inserto 8 possono presentare superficie rugosa.

Il corpo esterno tubolare cavo 6, l’elemento ad inserto tubolare e cavo 7 e il componente ad inserto 8, poi, allorché presentano configurazione rastremata, possono inoltre essere realizzati cosicché l’elemento ad inserto tubolare 7 presenti un volume leggermente superiore alla cavità delimitata dal corpo esterno cavo 6, e il componente a inserto 8 presenti un volume leggermente superiore alla cavità delimitata dall’elemento ad inserto tubolare 7; in tal caso, allorché si inserisce l’elemento ad inserto tubolare cavo 7 nel corpo esterno tubolare cavo 6, e il componente ad inserto 8 nell’elemento ad inserto tubolare cavo 7, si deve applicare un’elevata pressione all’elemento a inserto 7 e al componente ad inserto 8, così da determinare una loro deformazione e quindi, adattamento alla rispettiva cavità in cui sono inseriti. Si comprenderà come l’attrito relativo tra componenti così assemblati sarà sufficientemente elevato da garantire il mantenimento della posizione relativa dei componenti stessi nella posizione desiderata dall’utilizzatore.

Come si comprenderà, inoltre, inserendo più o meno un componente nell’altro si modifica la resistenza alla compressione del dispositivo, e quindi gli accorgimenti sopra indicati garantendo il mantenimento in posizione reciproca dei componenti durante tutto il periodo del loro utilizzo, assicurano che il dispositivo mantenga la resistenza alla compressione inizialmente stabilita dall’utilizzatore.

Un dispositivo secondo la presente invenzione inoltre:

- è facilmente trasportabile, in quanto molto leggero e strutturalmente deformabile;

- allorché in materiale elastico, è dotato di ottima resistenza e in grado quindi di sopportare anche urti molto violenti.

Un dispositivo secondo la presente invenzione, inoltre, può essere realizzato in materiale flessibile, anche molto morbido; in tal caso allorché il dispositivo sia utilizzato al di sotto di un pedale da batteria, esso agevola il batterista nelle fase di rilascio in cui, dopo una fase di battuta durante la quale l’utilizzatore ha premuto il pedale spostandolo angolarmente così da portarlo in posizione sostanzialmente parallela al suolo, esso riporta il piede in posizione iniziale di lavoro. Come si comprenderà, durante la fase di rilascio, il dispositivo premerà il pedale in corrispondenza di una superficie dello stesso opposta a quella di contatto del piede, o meglio della calzatura dell’utilizzatore, favorendone il ritorno in posizione di riposo, pronto per essere nuovamente premuto dall’utilizzatore.

Come si comprenderà, inoltre, il dispositivo può essere disposto al di sotto di qualsiasi pedale da batteria, ed, inoltre, esso può essere realizzato in materiale, quale ad esempio poliuretano che può essere tagliato con forbici o utensili simili; il dispositivo quindi può essere adattato al tipo di pedale anche dall’utilizzatore stesso.

Il dispositivo di potenziamento sopra descritto è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione della presente invenzione definito dalle rivendicazioni.

Così ad esempio, la superficie di lavoro può essere configurata in modo tale da accogliere in maniera ergonomica il piede di un utilizzatore.

Il dispositivo può inoltre includere unicamente un corpo esterno cavo ed un elemento ad inserto cavo in esso inseribile/disinseribile, senza quindi un componente ad inserto inseribile nell’elemento ad inserto cavo, e, inoltre, tali elementi possono essere realizzati in un sol pezzo o da più parti.

Vantaggiosamente, nel dispositivo si possono inserire elementi quali placchette in materiali presentanti densità differenti rispetto ai componenti del dispositivo (ad esempio il corpo esterno cavo 6, l’elemento ad inserto cavo 7 e il componente ad inserto 8); tali elementi possono ad esempio essere realizzati in materiale plastico rigido così da consentire una maggiore adattabilità alle esigenze dell’utilizzatore e una maggiore resistenza alla lacerazione, che può essere causata da brusche e ripetute deformazioni alle quali il dispositivo viene sottoposto.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di potenziamento di muscoli della gamba presentante: - una superficie di appoggio (2) sostanzialmente piana ed una superficie di lavoro (3), tra di loro articolate in corrispondenza di una rispettiva estremità di articolazione (2a, 3a), così da poter essere reciprocamente angolarmente spostate tra almeno una posizione di compressione ed almeno una posizione di rilascio, e - un fronte (F), un retro (R) e due fianchi (L), detta estremità di articolazione (2a, 3a) essendo disposta in corrispondenza del retro (R), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una porzione in risalto (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h, 5i) in corrispondenza di detta estremità di articolazione (2a, 3a), la quale si estende verso l’esterno di detto dispositivo e a partire da almeno una tra detta superficie di appoggio (2) e detta superficie di lavoro (3), detta almeno una porzione in risalto (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h, 5i) essendo realizzata in materiale elasticamente deformabile, così da poter essere compressa a ridosso di una rispettiva superficie di appoggio (2) o di lavoro (3).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta almeno una porzione in risalto (5a, 5b, 5c, 5d, 5e, 5f, 5g, 5h, 5i) è ricavata in un sol pezzo con la rispettiva superficie di appoggio (2) o di lavoro (3).
3. Dispositivo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l’altezza di detta almeno una porzione in risalto (5a, 5b, 5c, 5d) varia in direzione fronte-retro.
4. Dispositivo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che lo spessore di detta almeno una porzione in risalto (5a, 5b, 5c, 5d) varia in direzione fronte-retro.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto spessore è massimo in corrispondenza di una parte intermedia della rispettiva porzione in risalto (5b).
6. Dispositivo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta almeno una porzione in risalto (5c, 5d) si estende da un fianco all’altro di detto dispositivo.
7. Dispositivo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo esterno cavo (6), almeno un elemento ad inserto cavo (7) inseribile in detto corpo esterno cavo (6), ed almeno un componente ad inserto (8), inseribile in detto elemento ad inserto cavo (7), cosicché una sua appendice (8a) sporga da detto elemento ad inserto cavo (7) e sia afferrabile da un utilizzatore.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto corpo esterno cavo (6) presenta incavi o sedi (IS) in corrispondenza del retro (R) di detto dispositivo, destinate a consentire di afferrare agevolmente detto elemento ad inserto cavo (7).
9. Dispositivo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi adesivi (10) in corrispondenza di detta superficie di appoggio (2).
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi adesivi (10) si estendono a partire da detta estremità di articolazione (2a) di detta superficie di appoggio (2) verso il fronte di detto dispositivo.
11. Unità di montaggio includente un dispositivo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un componente a piedistallo (12, 120) includente due superfici principali (12a, 12b), a partire da almeno una delle quali (12b) si estende almeno una porzione in risalto (14, 14a, 14b, 14c, 14d).
12. Unità secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detto componente a piedistallo (12, 120) delimita almeno una sede di accoglimento (13) per una rispettiva porzione in risalto di detto dispositivo di potenziamento.
13. Unità secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che dette superfici principali (12a, 12b) sono inclinate una rispetto all’altra.